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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
domenica 4 settembre 2011

Unicuique suum
Anno CLI n. 203 (45.848)
.

Citt del Vaticano

Calma a Tripoli mentre la Nato bombarda ancora le citt lealiste assediate dai ribelli

I dati sulla disoccupazione affossano i mercati

LOnu a sostegno della popolazione libica


TRIPOLI, 3. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha esortato la comunit internazionale a sostenere in maniera compatta la popolazione in Libia, il cui futuro spetta comunque ai suoi cittadini stabilire. Continuo a sollecitare tutti i Paesi del mondo a unirsi per aiutare il popolo libico, dal quale deve comunque essere deciso lavvenire della Libia, ha affermato Ban Kimoon, giunto in visita in Australia da Parigi, dove laltroieri aveva partecipato alla conferenza internazionale sulla Libia, lex Gruppo di contatto. Stiamo lavorando ha proseguito per garantire che le Nazioni Unite possano rispondere velocemente a eventuali richieste delle autorit libiche, e ci comprende ripristinare la sicurezza e lordine pubblici, promuovere lo stato di diritto e il dialogo politico che coinvolga tutti, come pure proteggere i diritti umani, in particolare a favore dei gruppi vulnerabili. Il segretario generale dellOnu alludeva alleventuale invio nel Paese nordafricano di una missione del Palazzo di Vetro, che il Consiglio nazionale di transizione ha peraltro ampiamente manifestato di non gradire. Stiamo collaborando a stretto contatto con i vertici del Paese, ha non a caso sottolineato, cos da assicurare che la confusione e la duplicazione degli sforzi siano mantenuti al minimo livello. Ma, intanto, gli aerei della Nato sono tornati ieri a bombardare obiettivi lealisti a Sirte, a Bani Walid e a Wadden. Dopo i giorni del combattimento, ora in Libia il momento di una calma apparente, prima della battaglia finale o della resa del nemico, se mai i soldati fedeli a Gheddafi decideranno di deporre le armi. I ribelli continuano lassedio alle ultime roccaforti ancora in mano ai lealisti Sirte, Bani Walid, Sebha, i bastioni tribali che dalla costa arriva-

Niente lavoro negli Stati Uniti


WASHINGTON, 3. Mercati internazionali affossati ieri dalle notizie sul tasso di disoccupazione negli Stati Uniti che ad agosto resta stabile al 9,1 per cento, secondo le attese. Resta immutato anche il numero di occupati, mentre erano previsti 75.ooo posti di lavoro in pi. Si tratta del dato peggiore dal settembre 2010, quando si era registrato un calo di 29.000 occupati. La Casa Bianca ha affermato che la disoccupazione negli Stati Uniti resta inaccettabilmente alta e che sono necessarie nuove misure per stimolare la crescita degli occupati. Serve una crescita pi veloce per rimpiazzare i posti di lavoro persi durante la recessione, ha dichiarato Katharine Abraham, uneconomista dello staff di Barack Obama, in una nota apparsa sul sito dellamministrazione. Negli Stati Uniti, i dati sulloccupazione riaccendono i riflettori sulla Federal Reserve che si riunir il 20 e 21 settembre e che potrebbe decidere nuovi aiuti alleconomia. Il presidente della Fed, Ben Bernanke ha nei giorni scorsi deluso le attese di chi si attendeva subito nuovi aiuti, rimandando eventuali decisioni a settembre, quando la riunione stata allungata da uno a due giorni per cercare secondo gli osservatori il consenso necessario a una nuova azione.

Risposta al Governo irlandese

La Santa Sede sul Cloyne Report


Il 14 luglio scorso, a seguito della pubblicazione del rapporto della commissione dinchiesta sulla diocesi di Cloyne (Cloyne Report), il vice Primo ministro dIrlanda (Tnaiste) e ministro degli Esteri e del Commercio, Eamon Gilmore, in un incontro con larcivescovo Giuseppe Leanza, nunzio apostolico in Irlanda, ha chiesto di trasmettere alla Santa Sede copia del Cloyne Report, insieme alle considerazioni formulate dal Governo irlandese in merito alle questioni sollevate, domandando alla Santa Sede una risposta. Riconoscendo la gravit dei reati illustrati nel rapporto, che non sarebbero mai dovuti accadere nella Chiesa di Ges Cristo, e desiderando accogliere la richiesta del Governo irlandese, la Santa Sede, dopo aver attentamente esaminato il Cloyne Report e le numerose questioni sollevate, ha cercato di rispondere in maniera esaustiva. Nella mattinata di oggi, 3 settembre, monsignor Ettore Balestrero, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, ha incontrato la signora Helena Keleher, incaricato daffari ad interim dellambasciata dIrlanda presso la Santa Sede, e le ha consegnato la risposta della Santa Sede al Governo irlandese.
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NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza: Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi; le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori: Peter Machado, Vescovo di Belgaum (India, in visita ad limina Apostolorum; Henry DSouza, Vescovo di Bellary (India, in visita ad limina Apostolorum; Anthony Swamy Thomasappa, Vescovo di Chikmagalur (India, in visita ad limina Apostolorum; Robert Michael Miranda, Vescovo di Gulbarga (India, in visita ad limina Apostolorum; Derek Fernandes, Vescovo di Karwar (India, in visita ad limina Apostolorum; Aloysius Paul DSouza, Vescovo di Mangalore (India, in visita ad limina Apostolorum. Il Santo Padre ha accettato, secondo il Can. 354 del Codice di Diritto Canonico, le dimissioni di Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Citt del Vaticano e Presidente del Governatorato del medesimo Stato, chiedendogli di rimanere in carica fino al 1 ottobre 2011, con tutte le facolt inerenti a tali uffici. Allo stesso tempo, Sua Santit ha nominato Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Citt del Vaticano e Presidente del Governatorato del medesimo Stato Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giuseppe Bertello, Arcivescovo titolare di Urbisaglia, Nunzio Apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, il quale assumer i suddetti uffici il 1 ottobre prossimo. Inoltre, il Sommo Pontefice ha nominato Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano il Reverendissimo Monsignore Giuseppe Sciacca, Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana, elevandolo in pari tempo alla Sede vescovile titolare di Vittoriana.

Una famiglia di Tripoli attende la distribuzione di cibo (The New York Times)

Il Miracolo di San Gregorio Magno di Andrea Sacchi nella Basilica di San Pietro in Vaticano

Lino e sangue
MARCO AGOSTINI
A PAGINA

no al cuore del deserto ma le armi schierate lungo la linea del fronte per ora tacciono. E mentre il colonnello libico rimane unombra inafferrabile, Tripoli sembra ritornare molto lentamente a una parvenza di normalit, anche se rimangono preoccupazioni per la sicurezza. Dal canto suo, il capo militare del Consiglio nazionale di transizione, Abdelhakim Belhaj, ha negato qualsiasi rapporto con i terroristi di Al Qaeda sostenendo la transizione democratica in Libia. Invece, Seif Al Islam, il secondogenito e delfino di Muammar Gheddafi, ha fatto sapere di aver incontrato alcuni capi trib nei pressi di Tripoli per preparare la riconquista della capitale. Lo riferisce il portavoce Mussa Ibrahim in una telefonata alla Reuters da quella che si limita a indicare un sobbor-

go a sud di Tripoli. Ma oltre a Sirte, anche Bani Walid definita una fortezza armata da Gheddafi costituisce uno dei bastioni che ancora non sono caduti in mano dei ribelli. qui, in questa roccaforte tribale che nei prossimi giorni si potrebbe concentrare loffensiva finale. Bani Walid, una delle basi della trib Warfalla, la pi numerosa della Libia con circa un milione di membri su un totale di sei milioni di abitanti del Paese. Nel frattempo, la Russia ha invitato a Mosca membri del Consiglio nazionale di transizione per discutere dei futuri contratti petroliferi russi nel Paese. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov. Il Governo ad interim libico ci ha offerto di mantenere i contratti e noi abbiamo invitato a Mosca suoi rap-

presentanti. Discuteremo di tutto questo, ha detto Lavrov a margine di un summit delle ex Repubbliche sovietiche in Tadjikistan. Anche la Cina ha chiesto al Consiglio nazionale di transizione di proteggere realmente gli interessi delle imprese cinesi in Libia. Lo scrive lagenzia Nuova Cina riferendo dellincontro avvenuto ieri a Parigi tra il viceministro degli Esteri cinese, Zhai Jun, e il numero due dei ribelli di Bengasi, Mahmoud Jibril. La Cina lunico dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dellOnu a non aver riconosciuto il Consiglio nazionale di transizione. Nel corso dellincontro Zhai ha ribadito la posizione gi espressa dal suo Governo, secondo la quale il Consiglio nazionale di transizione svolge un ruolo importante in Libia.

Ma restano irrisolti i nodi strutturali della spaventosa crisi

Aiuti al Corno dAfrica affamato


MO GADISCIO, 3. Mentre restano irrisolti i nodi politici che rendono particolarmente spaventosa in Somalia la crisi provocata dalla carestia nel Corno dAfrica, la comunit internazionale cerca di aumentare gli interventi almeno sul piano umanitario. Ieri partito da Tolosa, nel sud della Francia, alla volta di Nairobi un aereo con a bordo 41 tonnellate di aiuti, tra cui alimenti energetici, raccolti dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) in soccorso delle popolazioni vittime della carestia nel Corno dAfrica. Laereo, un A340 stato messo a disposizione dalla Airbus. LOnu ha lanciato un appello alle aziende private affinch queste diano un aiuto e un supporto logistico per la distribuzione degli aiuti, si legge in un comunicato della Airbus. La siccit e la fame nel Corno dAfrica ha gi fatto decine di migliaia di morti e minaccia ancora oltre dodici milioni di persone in Somalia, Kenya, Etiopia, Gibuti, Sudan e Uganda. Anche lAfrica si mobilitata per fronteggiare la carestia. LUnione africana ha stanziato 351,7 milioni di dollari e beni in natura per un valore di 28 milioni di dollari. La Banca africana per lo sviluppo fornir trecento milioni di dollari da questanno al 2015 per finanziare progetti per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni colpite dalla carestia. Questa la prima volta che lAfrica mostra la

Campo profughi nei pressi di Mogadiscio (LaPresse/Ap)

sua solidariet per una causa africana, ha detto il presidente di turno dellUnione africana, il presidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema. I dona-

tori pi generosi sono stati lAlgeria con dieci milioni di dollari, lEgitto con cinque, la Repubblica Democratica del Congo con tre e il Gabon con due e mezzo.

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LOSSERVATORE ROMANO
Intervento del presidente della Banca mondiale

domenica 4 settembre 2011

La bancarotta di Solyndra

Leconomia globale verso una fase di rischio


PECHINO, 3. Parlando oggi in un convegno a Pechino, il presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, ha detto che leconomia mondiale sta entrando in una nuova zona di pericolo, con la perdita di fiducia degli investitori nella solidit del mercato. Dalla capitale cinese, Zoellick ha sottolineato che in Europa la crisi finanziaria diventata una crisi del debito sovrano, con serie implicazioni per lunione monetaria, le banche e la competitivit di alcuni Paesi. In una recente intervista al quotidiano The Australian, Zoellick aveva detto che le preoccupazioni per il debito pubblico dei Paesi europei sono molto pi serie di quelle legate al declassamento del rating statunitense. Il mio Paese, gli Stati Uniti, deve occuparsi dei problemi del debito, della spesa, della riforma fiscale per stimolare la crescita del settore privato e una politica commerciale bloccata, ha aggiunto il presidente della Banca mondiale. Sul Paese del quale ospite, la Cina del miracolo economico, Zoellick ha affermato che in una buona posizione per diventare una Nazione ad alto reddito nei prossimi venti anni, ma secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa internazionali ha ammonito che non pu continuare a contare su una produzione a basso costo per le esportazioni. I Paesi a medio redlinvecchiamento della popolazione, sottolineando le altre sfide che la Cina si trova ad affrontare, tra cui il grave degrado ambientale, le disuguaglianze in aumento, luso intensivo di energia e le emissioni incontrollate di carbonio, un settore dei servizi sotto-sviluppato e leccessivo affidamento ai mercati esteri. Tuttavia, Zoellick ha auspicato che la Cina possa a breve entrare a far parte del gruppo dei Paesi ricchi, dopo aver quadruplicato in oltre venti anni la ricchezza dei suoi abitanti, piuttosto che restare bloccata ha precisato nella trappola dei Paesi a medio reddito. Se entro il 2030 la Cina avr raggiunto un reddito pro capite di 16.000 dollari, leffetto sulla economia globale equivarrebbe a quello di aggiungere quindici Corea del Sud attuali, ha calcolato il presidente dellistituto di assistenza allo sviluppo. Una questione chiave come la Cina pu completare la sua transizione verso uneconomia di mercato, ha detto il presidente della Banca mondiale. Il programma generale deve includere la ridefinizione del ruolo dello Stato e lo Stato di diritto, lespansione del settore privato, promuovere la concorrenza e lapprofondimento delle riforme dei mercati fondiari, del lavoro e finanziari , ha concluso Zoellick.

Segna rosso il semaforo della green economy


di LUCA POSSATI I suoi pannelli solari dovevano sfidare la crisi. Solyndra era nata per questo: incarnare il sogno della green economy, aprire strade inesplorate per unimprenditoria segnata dai timori di recessione. Persino Obama ci aveva messo la faccia, decidendo di concedere allazienda californiana un prestito pubblico da 535 milioni di dollari. Sforzi vani, perch Solyndra non ce lha fatta: pochi giorni fa stata costretta a chiudere i battenti, dichiarando bancarotta e lasciando per strada oltre mille lavoratori. Complice la concorrenza cinese, ormai imbattibile, e la crisi generalizzata del settore. Il crollo di Solyndra rischia adesso di trasformarsi in un boomerang molto pericoloso per la Casa Bianca, soprattutto perch arriva in un momento delicato: il tasso di disoccupazione ad agosto rimasto fisso al 9,1 per cento. Limpressione degli americani che i piani e la visione stessa della politica siano ormai irrimediabilmente separati scissi da una realt, quella della recessione, che avanza inesorabilmente. Gioved prossimo Obama scender in campo per dare risposte, con un discorso nel quale annuncer nuove misure sul lavoro e per far ripartire i consumi. Il presidente sa di dover fronteggiare due avversari durissimi: il mondo bancario, che sembra non voler seguire la linea della riforma finanziaria, e il Congresso. I repubblicani hanno colto al balzo leffetto-Solyndra, chiedendo subito alla Commissione energia di Capitol Hill uninchiesta su tutta la vicenda. Nello specifico, quelli del Great Old Party voglio capire perch la Casa Bianca abbia deciso di spendere denaro pubblico in unazienda sostenuta anche da un miliardario filantropo americano, George Kaiser, uno dei maggiori finanziatori di Obama nel Golden State. In tempi di campagna elettorale, una miccia potenzialmente esplosiva. La Casa Bianca ha risposto alle polemiche e ha fatto sapere che continuer a finanziare altre aziende per creare migliaia di nuovi posti di lavoro. Anche se siamo addolorati per come andata a finire questa azienda si legge in una nota continuiamo ad avere fiducia nel settore dellenergia pulita. Una sfida che lAmerica pu, deve e vuole vincere. In questo scenario, il presidente pu contare solo sulla Federal Reserve. Nel discorso di Jackson Hole, Ben Bernanke ha dimostrato, dietro lapparente neutralit delle sue parole, di voler agire al momento giusto. A differenza della Banca centrale europea, la Fed sta giocando un ruolo molto attivo: mantenendo alta lattenzione sul deficit, prepara interventi atti a garantire pi sviluppo. Interventi come hanno sottolineato molti analisti rivolti soprattutto al settore immobiliare, la cui instabilit minaccia seriamente la tenuta del sistema bancario, e alloccupazione. Non un caso che proprio in questi giorni Washington abbia deciso di avviare una maxi azione legale contro dodici banche per comportamenti fraudolenti in merito agli strumenti finanziari nei quali venivano convogliati i mutui immobiliari subprime. La Casa Bianca ha anche proposto di ridurre i tassi dinteresse a tutti coloro che hanno mutui con Fannie Mae e Freddie Mac. Non un caso, poi, che Obama abbia deciso di affidare ad Alan Krger, gi capo economista del dipartimento del Lavoro durante lAmministrazione Clinton, il compito di preparare un piano ad hoc sulloccupazione. Che abbia un seguito o meno, la vicenda di Solyndra dimostra che la politica americana ha bisogno di soluzioni nuove per problemi nuovi. Come trovarle? In extremis, non escluso che Obama possa decidere di ascoltare i suggerimenti del gotha finanziario americano. Il caso Buffet, con il mega investimento da cinque miliardi di dollari che ha salvato Bank of America, insegna che la crisi non ha spazzato via i vecchi equilibri di potere.

Zoellick con il vice premier cinese Li Keqian (Reuters)

dito ha detto poi il presidente della Banca mondiale non possono dipendere da un modello di crescita che ha funzionato quando erano poveri, altrimenti rischiano di perdere la competizione con i Paesi dove i salari rimangono bassi. Zoellick ha sottolineato che i dirigenti cinesi sono coscienti del problema, ma ora che comincino a tradurre i progetti in azioni. Ieri, intervenendo a un forum proprio sulla Cina, il presidente del-

la Banca mondiale ha detto che Pechino sta gradualmente perdendo le qualit che gli hanno permesso di conoscere negli ultimi venti anni la crescita economica pi forte mai vista nella storia. In un editoriale pubblicato sul Financial Times, Zoellik ha poi citato i limiti incontrati da unindustria che ha ormai conquistato quasi tutti i settori: la riduzione della crescita della produttivit, le prospettive ridotte della produzione a basso valore aggiunto,

Napolitano rassicura la Bce sul pareggio di bilancio


ROMA, 3. LItalia adempier ai suoi doveri per migliorare lo stato dei conti pubblici: cos il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto al presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, il quale intervenendo al workshop Ambrosetti in corso a Cernobbio, aveva ricordato come sia assolutamente essenziale che lItalia confermi e raggiunga gli obiettivi di risanamento annunciati. Facciamo e faremo quel che dobbiamo, ha detto il capo dello Stato, in collegamento telefonico dal Quirinale. In questa fase ha continuato il Parlamento italiano non il solo in Europa nel quale si attendono voti difficili a conclusione di delicati confronti. Non c dubbio che, in generale, la politica sia in affanno, di fronte alle tensioni e ai rischi di crisi cui esposta lEurozona, e che gli equilibri politici e sociali interni a singoli Paesi siano messi alla prova. Trichet, nel suo intervento, ha spiegato che la Bce e leurosistema, inclusa naturalmente la Banca dItalia, considerano che le misure annunciate dal Governo il 5 di agosto, miranti ad anticipare il pareggio di bilancio per lItalia al 2013, sono estremamente importanti per far calare rapidamente il deficit dellItalia e migliorare la flessibilit delleconomia italiana. Da qui il monito a confermare limpegno preso in questa direzione. Napolitano ha ammesso che lItalia, dopo aver dato un forte contributo alla nascita dellEuro e dopo aver compiuto scelte coraggiose, ha ritardato ad affrontare pi risolutamente il vincolo dellindebitamento, che doveva essere allentato e sciolto. E ha aggiunto sentiamo ora il peso di questo ritardo. Servono dunque scelte salde, di lungo periodo, del resto il pareggio di bilancio una misura che richiede uno sforzo nei prossimi anni, al di l della corrente legislatura. Il capo dello Stato non nasconde le difficolt: Le preoccupazioni ha ammesso per un eccesso di conflittualit tra i partiti e per la forte pressione che calcoli elettorali esercitano sulle singole posizioni dei partiti sono per me pane quotidiano, le esprimo ormai da vari anni con molta tenacia e talvolta anche con molta severit.

La Grecia potrebbe mancare gli obiettivi di bilancio pubblico fissati con i partner internazionali

Atene in recessione
Negata la rottura dei rapporti con la delegazione incaricata di controllare i conti
ATENE, 3. Nel 2011 la Grecia potrebbe mancare gli obiettivi di bilancio pubblico fissati con i partner internazionali, a causa di un crollo del pil che potrebbe toccare i cinque punti percentuali. Lammissione arrivata dal ministro delle Finanze, Evangelos Venizelos, che ha tuttavia negato la rottura dei rapporti con la delegazione internazionale incaricata di controllare i conti pubblici. La recessione pi grande di quanto i nostri partner avessero previsto ha riconosciuto Venizelos alla stampa e non abbiamo ancora dati definitivi, ma leconomia del Paese potrebbe ridursi di quasi cinque punti percentuali questanno, un calo maggiore che render difficile per la Grecia raggiungere i suoi obiettivi di disavanzo. La troika composta da esperti dellFmi, della Bce e dellUe ha deciso ieri di sospendere la propria missione nel Paese ellenico. Liniziativa ha fatto buoni progressi, ma ha temporaneamente lasciato Atene per permettere alle autorit di completare il lavoro tecnico secondo quanto si legge in un comunicato. La missione si aspetta di tornare ad Atene a met settembre, quando le autorit greche avranno completato il lavoro tecnico, per continuare la discussione sulle politiche necessarie per completare la valutazione. La sospensione temporanea delle trattative ha spiegato il portavoce del Commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn serve a dare tempo alle autorit greche di raggiungere gli obiettivi necessari per ottenere la sesta e ultima tranche di aiuti internazionali, pari a otto miliardi di euro. Lerogazione della sesta tranche necessaria alla Grecia per far fronte ai suoi impegni di debito e a evitare il default.

Il premier portoghese dice no agli eurobond


LISBONA, 3. Il primo ministro portoghese, Pedro Passos Coelho, si detto ieri contrario allintroduzione in Europa di titoli di debito comuni, i cosiddetti eurobond, almeno per il momento. Prima degli eurobond sarebbe necessaria una serie di profonde riforme in Europa, fino ad arrivare a un ministro delle Finanze unico, ha detto Coelho in unintervista pubblicata ieri dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt. Sarebbe una rivoluzione politica ha spiegato il premier al giornale e per questo sono dellopinione che gli eurobond non siano affatto la giusta soluzione ai problemi di fronte ai quali ci troviamo oggi. Sul tema dellausterit, Passos Coehlo ha poi ribadito la volont del Governo portoghese di introdurre un freno al debito nella Costituzione. Lo ha chiarito al termine di un incontro a Berlino con il cancelliere tedesco, Angela Merkel. Passos Coehlo rifrisce lagenzia Ansa ha inoltre rassicurato sulla prossima realizzazione, in Portogallo, di tutte le riforme strutturali richieste dallUnione europea e dal Fondo monetario internazionale. Il primo ministro si infine anche detto favorevole a un maggiore coordinamento delle politiche fiscali in Europa.

La Borsa valori di Atene (Reuters)

Rallenta il ritmo della crescita brasiliana


BRASILIA, 3. Il ritmo della crescita economica in Brasile ha rallentato nel secondo trimestre, registrando unespansione solo dello 0,8 per cento nei primi tre mesi del 2011. Lo ha annunciato ieri lIstituto brasiliano di geografia e statistica (Ibge). Il tasso di espansione del prodotto interno lordo inferiore rispetto al primo trimestre, quando la crescita ha raggiunto l1,2 per cento. Rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, il Pil aumentato del 3,1 per cento tra aprile e giugno, anche al di sotto del livello registrato nello stesso periodo nel 2010, quando aveva raggiunto il 4,2 per cento.

Sollecitate in Irlanda misure di austerit


DUBLINO, 3. Il Governo irlandese dovrebbe considerare nuove misure di austerity per mettere i conti al riparo dalla crisi. il monito lanciato dal banchiere centrale di Dublino, Patrick Honohan, durante unaudizione in Parlamento. La ripresa economica del Paese sar modesta, ha detto, sollecitando lEsecutivo a rafforzare il piano di rigore. Nonostante le forti esportazioni, ha rilevato, leconomia potrebbe essere un po pi debole questanno a causa dellalto debito contratto dai privati con i mutui.

Norme antideficit inserite nella Costituzione spagnola


MADRID, 3. Il Parlamento spagnolo ha approvato ieri linserimento nella Costituzione delle norme antideficit, volute per riconquistare la fiducia dei mercati finanziari verso il Paese e ridurre il costo del debito pubblico. Lo riporta lagenzia economica Bloomberg, sottolineando che si tratta della seconda modifica alla Costituzione in trentanni anni. La norma stata approvata con una larga maggioranza di voti favorevoli, 316, contro cinque no e ventinove astensioni. E dopo quattro mesi di calo, torna a salire il tasso di disoccupazione nel Paese, con una percentuale di persone senza lavoro che ad agosto salita dell1,25 per cento, a quota 4.130.000 unit (pi 51.000 rispetto a luglio). I dati diffusi ieri dal ministero del Lavoro di Madrid e ripresi dalle agenzia di stampa internazionali confermano come la Spagna, con un tasso superiore al venti per cento della popolazione attiva, resti il Paese dellUnione europea dove il fenomeno pi forte. Rispetto allo stesso mese del 2010, il livello di disoccupazione salito del 4,06 per cento, pari a 161.000 unit.

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domenica 4 settembre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Appello lanciato da Russia e Pakistan al vertice in Tadjikistan

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Primi contatti da luglio

Ripreso il dialogo tra Serbia e Kosovo


BRUXELLES, 3. Delegazioni della Serbia e del Kosovo si sono incontrate ieri a Bruxelles per il sesto round di negoziati, diretti a risolvere tutta una serie di questioni pratiche nei difficili rapporti fra Belgrado e Pristina. Si tratta riferisce lagenzia Ansa della prima presa di contatto fra i due Paesi dopo la nuova fiammata di violenze e di scontri avutasi a fine luglio nel nord del Kosovo, nellambito di una guerra commerciale fra le parti, che osservavano un reciproco embargo. Una prima intesa stata raggiunta sulla questione dei timbri doganali. LUnione europea che funge da mediatore nel negoziato ha infatti preparato una proposta per un timbro con la dizione neutra Dogana del Kosovo, senza alcun emblema o bandiera nazionale, che stata accettata dalle due parti. Le delegazioni di Belgrado e di Pristina hanno cos deciso di togliere lembargo reciproco sulle proprie merci. Un altro accordo riguarda invece il via libera a un catasto in Kosovo, allo scopo di tutelare legittimi diritti di propriet. Nel luglio scorso, proprio la disputa commerciale fra Pristina e Belgrado aveva provocato unescalation della tensione, che era sfociata in scontri ai confini del Nord del Kosovo. In quelloccasione un poliziotto kosovaro era stato ucciso e un posto di dogana dato alle fiamme. Il Kosovo informa sempre lAnsa aveva infatti deciso di bloccare tutte le importazioni dei prodotti provenienti dalla Serbia, in risposta al mancato riconoscimento di Belgrado dei timbri doganali del Kosovo indipendente. Il Governo della Serbia non ha mai riconosciuto lindipendenza del Kosovo. Laccordo rappresenta un importante passo riferisce una nota ufficiale del Consiglio dellUnione europea nel migliorare le relazioni nella regione e nellassicurare la libert di movimento dei beni, in linea con i valori europei. Al centro dei colloqui tra i due Paesi anche i problemi dellenergia e delle telecomunicazioni. Lincontro di ieri era il primo contatto diretto successivo alle violenze, dopo una serie di colloqui separati con le due parti del mediatore dellUe, Robert Cooper. Un nuovo round dei negoziati tra Serbia e Kosovo previsto entro la fine del mese. Lattuale situazione in Kosovo stata anche al centro di un colloquio che il comandante della Kfor (la forza della Nato in Kosovo), il generale tedesco Erhard Bhler, ha avuto con il capo di Stato maggiore delle Forze armate serbe, generale Miloje Mileti. Lincontro si svolto nel Villaggio Italia, la base militare italiana non lontana da Pec, nel nordovest del Kosovo, la zona presidiata dal contingente italiano della Kfor.

Meno soldati stranieri in Afghanistan


KABUL, 3. La Russia e il Pakistan hanno lanciato un appello alla coalizione internazionale, a guida Nato, in Afghanistan a intensificare limpegno delle forze di Kabul nel controllare il territorio nella prospettiva di un ritiro completo dei militari dellIsaf. Il presidente russo, Dmitri Medvedev, e quello pakistano, Asif Ali Zardari, hanno lanciato questo appello sostenuto dal presidente afghano, Hamid Karzai, e dal suo omologo tadjiko, Emomali Rakhmon, durante un vertice regionale a Dushamb, capitale del Tadjikistan. I capi di Stato hanno messo laccento sul fatto che la riduzione della presenza militare straniera in Afghanistan dovrebbe accompagnarsi con lintensificazione degli sforzi dei partecipanti alla coalizione internazionale per addestrare le truppe afghane, hanno indicato in un comunicato finale. I quattro Paesi Russia, Pakistan, Afghanistan e Tadjikistan hanno deciso di cooperare pi strettamente per la lotta contro lestremismo, il traffico di droga e il crimine organizzato. Siamo pronti ad accrescere la nostra collaborazione con lAfghanistan anche per lo sviluppo economico e per i problemi legati alla sicurezza, ha dichiarato Medvedev in un incontro separato con Karzai. Circa diecimila soldati statunitensi devono lasciare lAfghanistan questanno nel quadro di un ritiro progressivo che dovrebbe concludersi entro la fine del 2014. Intanto, mentre quattro uomini della polizia afghana, fra cui un ufficiale, sono morti nella provincia centrale di Bamyan quando la loro auto stata colpita da un razzo sparato dai talebani, lesercito afghano, supportato dalle forze internazionali di assistenza alla sicurezza in Afghanistan (Isaf, a guida Nato), ha ucciso cinque insorti e ne ha arrestati altri 24 nelle ultime ore. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Kabul con un comunicato diffuso in mattinata. Nella nota si spiega che le operazioni contro gli insorti sono avvenute nelle province di Nangarhar, Wardak, Khost, Ghazni, Helmand e Herat. Le operazioni hanno inoltre portato al ritrovamento e alla distruzione di tre ordigni improvvisati (Ied) e al sequestro di armi e motociclette usate dai talebani. Funzionari del Governo della provincia afghana di Kunar non hanno voluto confermare ufficialmente il rapimento da parte dei talebani di 30 giovani pakistani sconfinati per errore dalla vicina zona tribale della Bajaur Agency, anche se si appreso che in realt ricerche sono in corso per localizzarli e restituire loro la libert. Una fonte degna di fede della provincia di Kunar ha detto allAnsa, a condizione di non essere identificata, che il sequestro del gruppo avvenuto nellarea di Ghakh del distretto di Marawara. La popolazione locale, ha aggiunto, ha avviato trattative con i talebani che avrebbero gi accettato in linea di principio di liberare i ragazzi che hanno una et compresa fra i 12 e i 18 anni. Si inoltre appreso da responsabili distrettuali che un reparto delle forze di sicurezza si attivato e sta realizzando discrete ricerche del gruppo di giovani. La questione complicata, ha sottolineato questa fonte, dal fatto che alcune zone del distretto di Marawara sfuggono al controllo delle forze dellesercito pakistano.

Un soldato statunitense nella provincia afghana di Kunar (Reuters)

Nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore

Ban Ki-moon auspica il miglioramento delle relazioni tra Turchia e Israele

Elezioni regionali in Germania


BERLINO, 3. Il Partito socialdemocratico tedesco (Spd) si appresta a conquistare unaltra importante vittoria nelle regionali di domani, domenica, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, nellestremo nordest del Paese. A eleggere il Parlamento regionale di Schwerin sono chiamati 1,39 milioni di elettori, che voteranno anche per le provinciali. Attualmente, il Land uno dei pi poveri e scarsamente abitati governato da una grande coalizione guidata dai socialdemocratici, in cui i cristiano democratici sono partner di minoranza. Gli ultimi sondaggi danno il governatore regionale uscente, Erwin Sellering (Spd), in netto vantaggio sugli avversari, con circa il trentasei per cento dei consensi. Nettamente staccati gli avversari pi accreditati, con la Cdu attorno al ventisette per cento e la sinistra radicale Die Linke intorno al diciassette per cento. Se questi dati dovessero essere confermati, per il Partito cristiano democratico si tratterebbe della sesta sconfitta consecutiva dellanno, dopo quelle subite nelle regionali di Amburgo, Sassonia-Anhalt, BadenWrttemberg, Renania-Palatinato e Brema. E tutto lascia presupporre che anche per le regionali del 18 settembre, nella citt-Stato di Berlino, la Cdu del cancelliere, Angela Merkel, si prepara a incassare una nuova sconfitta, che la lascer allopposizione per altri cinque anni, come ha dovuto fare dal 2001 ad oggi. Gli analisti ritengono che nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore sono possibili diverse alleanze di Governo, tutte guidate dalla Spd: una seconda grande coalizione, come negli ultimi cinque anni, oppure una riedizione dellEsecutivo rossorosso con Die Linke, con cui i socialdemocratici avevano governato negli otto anni precedenti. Perfino con i Verdi, accreditati per la prima volta allotto per cento, sarebbe possibile numericamente unalleanza governativa, ma solo se i liberali dellFdp e dellNpd non dovessero superare la soglia di sbarramento, fissata al cinque per cento.

LOnu non prevede per ora il riconoscimento dello Stato palestinese


NEW YORK, 3. Mentre la tensione diplomatica tra Turchia e Israele al centro dellattenzione degli osservatori internazionali nella cruciale area del Vicino Oriente, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha escluso il riconoscimento in tempi brevi dello Stato palestinese. Lo ha annunciato il presidente di turno del Consiglio per il mese di settembre, il libanese Nawaf Salam, sottolineando che nessuna richiesta stata presentata al Consiglio stesso, unico organismo che pu raccomandare allAssemblea Generale lingresso di un nuovo Stato. Lambasciatore di Beirut allO nu che ha invece aperto alla possibilit del riconoscimento allAutorit palestinese dello status di osservatore permanente. Nel frattempo, il Segretario generale dellOnu, Ban Ki-moon, ha auspicato un miglioramento nelle relazioni bilaterali tra Israele e la Turchia, dopo che il Governo di Ankara ha espulso ieri lambasciatore israeliano e ha ulteriormente declassato la propria rappresentanza diplomatica a Tel Aviv. Spero sinceramente che i due Paesi miglioreranno i loro rapporti, ha affermato Ban Ki-moon, sottolineando come entrambi i Paesi rivestano un ruolo delicato per gli equilibri nel Vicino Oriente e per il relativo processo di pacificazione. La decisione turca ha fatto seguito alla divulgazione del rapporto, steso da una commissione dinchiesta Onu guidata dallex premier neozelandese Geoffrey Palmer, sullincidente della Mavi Marmara, la nave della flottiglia che nel maggio dellanno scorso tent invano di forzare il blocco navale della Striscia di Gaza e fu quindi assaltata dalle forze speciali israeliane, i cui incursori uccisero a bordo nove attivisti turchi. Il rapporto, pur sottolineando che il tragico abbordaggio fu unazione eccessiva e irragionevole, certifica per la sostanziale legalit del blocco di Gaza. Il Governo turco ha respinto il documento definendolo inaccettabile e, per ritorsione contro le mancate scuse formali israeliane, ha appunto espulso lambasciatore e ha sospeso tutti gli accordi militari con Israele. Una dichiarazione diffusa nelle ultime ore ribadisce che Israele esprime rammarico per le vittime, ma che non intende scusarsi per loperazione definita di autodifesa.

Siria, ancora un venerd di violenze


DAMASCO, 3. Almeno 23 civili siriani sono stati uccisi ieri, secondo attivisti e testimoni oculari citati dalle agenzie di stampa internazionali, in diverse localit della Siria, nel 27 venerd consecutivo di proteste contro il Governo del presidente Bashir al Assad. Lagenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha smentito il bilancio degli attivisti e ha invece accusato quelli che definisce terroristi di aver ucciso in tutto tre agenti in altrettante localit in mano a bande armate. Nel frattempo, la Russia ha contestato le nuove sanzioni dellUnione europea contro la Siria. Abbiamo sempre detto che le sanzioni unilaterali non porteranno nulla di buono. Rovinano un approccio mirato alla partnership, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. Le nuove sanzioni colpiscono la banca del settore immobiliare Real Estate Bank, la societ finanziaria Cham Investment Group e la compagnia di trasporti Mada Transport, mentre quattro uomini di affari siriani sono stati aggiunti alla lista di quelli colpiti dal congelamento dei beni europei e dal divieto di viaggiare nellUnione.

Tensioni politiche congolesi


KINSHASA, 3. Lapprossimarsi delle elezioni generali nella Repubblica Democratica del Congo, il prossimo 28 novembre, vede aumentare le tensioni nel Paese. Mentre nelle regioni orientali, mai davvero pacificate, gli scontri armati tra diverse fazioni rendono difficile che possa esserci davvero un libero esercizio della sovranit popolare, anche nel resto del Paese le contrapposizioni si esasperano. Manifestanti dei movimenti di opposizione che sostengono la candidatura alla presidenza di Etienne Tshisekedi sono scesi ieri in strada nella capitale Kinshasa e in diverse citt del Paese per chiedere maggiore trasparenza nel processo elettorale e un voto libero e democratico. A MbujiMayi i manifestanti si sono scontrati con la polizia, dispiegata lungo i percorsi dei cortei e ci sono stati feriti da entrambe le parti, oltre a diversi arresti tra i dimostranti. I sostenitori di Tshisekedi chiedono in particolare una verifica delle liste elettorali, da poco aggiornate in vista delle elezioni generali e accusano di irregolarit il Governo del presidente uscente Joseph Kabila, che si ricandida. La Commissione elettorale nazionale indipendente ha intanto prorogato di qualche giorno, dal 6 all11 settembre, la scadenza per la registrazione delle candidature per le presidenziali.

Nelle zone di confine tra Niger e Mali

Accordo di pace tra le comunit tuareg


NIAMEY, 3. Le comunit tuareg stanziate nelle zone al confine tra Niger e Mali hanno raggiunto un accordo per riportare la pace nella zona, da anni dilaniata dai loro conflitti incentrati soprattutto sul controllo delle zone di pascolo. Lalta autorit per il consolidamento della pace in Niger, un organismo bilaterale creato a inizio anno per far calare la tensione tra le due comunit, ha infatti annunciato che i rappresentanti delle due parti si sono incontrati nella localit maliana di Menaka e hanno espresso la comune volont di riportare la tranquillit alle frontiere. Lultimo sanguinoso scontro tra i due gruppi risale ad appena due mesi fa, quando il ministero dellInterno di Niamey annunci che una milizia armata tuareg del Mali aveva sferrato attacchi contro allevatori del Niger, uccidendone una decina.

Nuovi scontri acuiscono la crisi sudanese


KHARTOUM, 3. Sembrano ancora lontane la fine delle tensioni tra Sudan e Sud Sudan e la soluzione delle questioni lasciate irrisolte dalla proclamazione, lo scorso 9 luglio, dellindipendenza sudsudanese. Il governo di Khartoum ha proclamato ieri lo stato di emergenza nella regione del Nilo Azzurro, confinante con il nuovo Stato del Sud Sudan, a causa dei combattimenti tra lesercito e milizie fedeli al governatore eletto Malik Agar, simpatizzante degli ex ribelli dellEsercito di liberazione del popolo sudanese, oggi trasformato in movimento politico e alla guida del Governo sudsudanese di Juba. Lagenzia di stampa ufficiale sudanese Juba ha annunciato che il presidente Omar Hassam el Bashir, oltre a proclamare lo stato di emergenza nel Nilo Azzurro, vi ha nominato un governatore militare. Nel Nilo Azzurro si trova limportante diga di Roseires, uno degli impianti idroelettrici pi importanti del Paese. Nel contenzioso tra Khartoum e Juba il controllo delle risorse idriche ha un rilievo paragonabile a quello sul controllo delle risorse petrolifere. I combattimenti sono scoppiati la notte fra gioved e venerd. Secondo testimoni, migliaia di persone sono fuggite da Damazin, la citt capoluogo del Nilo Azzurro, finita sotto attacco da parte delle truppe regolari. Sembra dunque estendersi il clima di grande tensione causato dalle violenze in corso da tre mesi nel vicino Kordofan meridionale, anchesso confinante con il Sud Sudan. I negoziati avviati per fermare il conflitto nel Kordofan meridionale, la principale regione petrolifera rimasta sotto il controllo di Khartoum dopo la secessione sudsudanese, sono rimasti senza esito, malgrado il cessate il fuoco di due settimane annunciato il 23 agosto scorso da el Bashir.

Una famiglia Tuareg

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LOSSERVATORE ROMANO
Il miracolo di san Gregorio Magno di Andrea Sacchi nella basilica di San Pietro in Vaticano

domenica 4 settembre 2011

Lino e sangue
Ne parlano Giovanni Diacono nel IX secolo e Jacopo da Varagine nella Legenda Aurea
pala per laltare di san Gregorio: Onde seguendosi in quel tempo a pposta alla Gregoria- far le tavole per gli altari della nuona, la cappella Cle- va Basilica Vaticana venne in pensiementina della Basilica ro al cardinal Del Monte di propordi San Pietro una lo e farlo concorrere co primi maedelle quattro previste stri che allora fiorivano in Roma da Michelangelo e fu realizzata alla tavola grande di santa Petronilla quattordici anni dopo la sua morte () DAndrea molto diversa lintenda Giacomo Della Porta. zione ( ) rifiut ( ) ffermando Nel 1606 laltare ricevette il corpo che quella tavola era dovuta al meridi san Gregorio Magno e nel 1628 to di qualche gran maestro, e non a fu consacrato. Per pala ebbe fino al lui, che non era bastante a tanto pe1772 il dipinto originale del miracolo so per lo poco sapere e per limbedi san Gregorio Magno di Andrea cillit degli anni. La scusa dellet fu Sacchi, che ora sta nella sala capito- ammessa alla congregazione con lare della Sagrestia di San Pietro; questo, che se egli ricusava la tavola poi ci si accontent di un rifacimento musivo. Lerudito antiquario Labate romano Giovan Pietro Bellori, Giovanni Pietro Bellori introducendo la Vita bibliotecario di Cristina di Svezia dAndrea Sacchi (Vite de Pittori Scultori et racconta il percorso Architetti moderni, 1672) che port alla committenza annota: In ogni tempo nella citt di Roma si sollevarono uomini eccellentissimi grande per limpotenza degli anni, nella pittura, scoltura ed architettu- accettasse laltra piccola di san Grera, i quali onorarono tutte e tre que- gorio corrispondente, come essi diste arti () Fra gli altri molti che cevano, alla poca et sua. si avanzarono nella pittura () fu Bellori, che aveva premesso alla questi Andrea Sacchi. sua opera un saggio sullIdea del Andrea (Roma 1599-1661) fu invia- pittore, dello scultore e dellarchitetto dal padre pittore Benedetto a bot- to nel quale intendeva definire la tega da Francesco Albani dove stu- qualit pura della bellezza come cridi i Carracci ed esercit interesse terio fondamentale per il giudizio, per gli affreschi di Raffaello. Alla esprime grande apprezzamento per chiarezza, al rigore, alla misura di Sacchi e un desiderio che anscuola bolognese, caratteristiche nel- coroggi pienamente condivisibile: lo scorcio del Seicento del movimenIo per me ammirando la modestia to classicista romano, si univa la tendi Andrea, bramerei in questo tempo denza allesuberanza pittorica del di vedere un altro esempio di s locolore veneto anticipata da Annibale Carracci. Soprattutto nelle opere devole continenza e cognizione di se giovanili di Sacchi, Pierfrancesco stesso, quando ciascuno per poco Mola e Pietro Testa il calore della che sappia, concorre il primo senza pittura veneziana, unito alla profon- temere n luogo n impresa per dit emotiva di ascendenza barocce- grande che sia, essendo maggiore sca, mostra di rinvigorire la tradizio- lardire de loro pennelli, che fanno ne accademica bolognese dellam- anco maggiore la caduta. Erano tempi in cui la colta combiente romano. Lerudito e antiquario Bellori, bi- mittenza si rivolgeva ad artisti verabliotecario di Cristina di Svezia, pit- mente tali, che delle arti conosceva e tore lui stesso e membro dellAcca- pronunciava i nomi, che aveva una demia di San Luca, narra come arri- percezione oggettiva della bellezza e v ad Andrea la commissione della di conseguenza del valore dellartidi MARCO AGOSTINI sta. Sicura era, poi, in committente e artista la Dottrina da rappresentare. Ricevere la commissione per un dipinto in San Pietro era lincarico pi prestigioso cui un pittore potesse ambire in Roma e poteva determinare la fortuna o la sfortuna di unintera carriera artistica. In quel tempo non privo dartisti veri e dumilt ci era tenuto sommamente in conto. Andrea fu costretto alfine di accettare questaltra piccola, la quale per egli non esegu allora, ma fu da lui maturata lo spazio di sei anni, dopo i quali egli la diede compita. A ventanni, nel 1619, ricevette la commissione, nel 1626 consegn la pala per laltare con grande ammirazione di Pietro Bellori: Il colore di questo quadro il pi armonioso temperamento che possa dare il pennello di chiunque fa professione di gran coloritore con unione molto intelligente tra la forza e la soavit dombreggiamenti e di lumi, e con buonissime piegature di panni, che suppliscono alla mancanza dellignudi. La pala raffigura un miracolo di san Gregorio Magno raccontato da Giovanni Diacono (IX secolo) e ripreso nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine (1228-1298). Il Papa, a degli ambasciatori che chiedevano delle reliquie, diede, rinchiuse e suggellate in vasi, dei brandea che avevano toccato le ossa dei martiri. panno lino candido e puro, collaltra lo punge col ferro, facendone gocciolare vivo sangue stillante; nel qual atto tenendo sospeso il panno, si volge indietro e lo mostra a gli ambasciadori increduli, uno de quali, il principale pi avanti ginocchioni, guarda sopra al prodigio, aprendo le braccia e le mani per meraviglia, la qual figura disposta nobilmente diffonde il manto azzurro su la zimarra fodrata di pelle, in abito peregrino, ed espone al lume il calvizie e le canizie de capelli, con effetto molto naturale. Dietro questo primo ambasciadore si scuopre il compagno piegato avanti laltare, tenendo il vaso delle reliquie con la mano e con laltra il coperchio, attento anchegli al miracolo. A piedi san Gregorio vedesi il diacono, che si volge al Santo, e con la destra tiene un altro vaso aperto, e colla sinistra il coperchio alzato () dietro in contrasegno della guardia del papa da sito pi basso e di sotto laltare spuntano i ferri delle alabarde, che riempiono a tempo quello spazio. Il culto delle tombe dei giusti era uneredit biblica, ma anche i pagani onoravano le tombe. Verso la met del II secolo si svilupp il culto dei martiri: lintera comunit si radunava attorno alla tomba del testimone che aveva sofferto fino alla morte a causa della fede in Cristo Agostino ricorder nella controversia con i donatisti che non il supplizio sopportato fa il martire, ma la causa per il Ricevere lincarico per un dipinto quale si subito nella gioia comune, mein San Pietro era lobiettivo pi diante un banchetto prestigioso cui un pittore potesse ambire funerario, la preghiera e lofferta dellEucariPoteva determinare la fortuna o la stia. sfortuna di unintera carriera artistica Anche il sepolcro dei confessori, ossia di Gli ambasciatori non ritenendole coloro che pur non avendo subito il di gran valore se ne lamentarono. martirio avevano sofferto per la fede San Gregorio dopo aver celebrato in prigioni e miniere, era associato a Messa e fatta orazione comp quanto questa venerazione. I devoti costruivano per loro mausolei, che contiil dipinto mostra. Sentiamo la descrizione di Bellori: nuavano la tradizione degli antichi Finse Andrea (Sacchi) il dentro del eroi, sepolcri nelle catacombe, captempio, ove il Santo Pontefice in pelle private. Dalla fine del IV secolo cominciaabito sacerdotale con la pianeta ed avanti laltare con una mano alza il rono a essere ritenuti degni di vene-

Il rifacimento musivo dellopera di Sacchi a sinistra dellingresso della Sagrestia di San Pietro

razione anche gli asceti, i vergini e le vedove, i vescovi che avevano manifestato fedelt alla Catholica, intenso zelo nella preghiera e nellascesi, nella predicazione, nella carit, coraggio nella difesa dello ius divinum a fondamento di quello degli uomini. Lepoca dellinventio e della traslatio dei corpi costituisce un capitolo importante della vita della Chiesa anche sotto il profilo edilizio: santAmbrogio era lieto di poter deporre sotto laltare i corpi di coloro che avevano comunicato pi da vicino al mistero pasquale del Signore (santAgostino, Confessiones, IX 7,16). Le sofferenze e la morte del martire sono la manifestazione della forza della risurrezione: nei martiri il Cristo soffre e vince la morte. Era percepito nitidamente il vincolo che univa le loro reliquie con la celebrazione dellEucaristia.

Il surrealismo lirico-filosofico di Luigi Santucci

Lundicesimo comandamento
di CLAUDIO TOSCANI Pensa quanto sghignazzerebbe un laico se gli capitasse in mano questa lettera!. Fine settembre del 1994: Luigi Santucci, in temporanea crisi spirituale, scrive allamico Italo Alighiero Chiusano per avere soccorso. Non cosa di poco conto: chi invia la lettera assillato dalla divinit di Cristo; chi la riceve invidia a sua volta al mittente la sua ferrea sicurezza nellaldil. Sono due accreditati cattolici scrittori, il primo a cinque anni dalla morte, laltro a solo pochi mesi. I due intellettuali si confidano, si aggrappano alla loro del resto tante volte sperimentata, dialettizzata, brandita fede: ricordano una illuminante lezione della comune guida religiosa Gianfranco Ravasi, e gli assilli, rientrando, si iscriveranno nel maggiore cerchio della superiore e Beata Speranza. Santucci, Chiusano, Ravasi, sono tre nomi che per diversi motivi svettano in questo I nidi delle cicogne (Torino, Aragno, 2011, pagine 364, euro 20): luno in qualit di autore del volume; il secondo fra i pi solidi nomi dellepistolario qui contenuto; il terzo come firmatario di una premessa che certifica, quasi benedicendo, il ministero della parola santucciana, liturgia di una scrittura in cui sincrociano i cardini tematici di una vocazione narrativa che hanno aperto porte ardue, faticose, impervie e persino dure; grandiose e complesse, potenti e provocatorie. Ma dai nitidi messaggi, cesellati lungo anni di ascesa umana, intellettuale e morale: parole-miracolo a salvare i lettori. Determinano il compimento di questa operazione, che dire meritoria poco, oltre a una vasta introduzione di Ermanno Paccagnini allintera personalit creativa di Luigi Santucci, una massiccia sezione di note ai testi che Marco Beck, umanista di lungo corso, ha curato con affettuoso impegno, minuziosa ricerca e intelligenza filologica. Cos il volume apre a racconti, memorie, saggi e poesie, testi teatrali, riflessioni e corrispondenza: un tesoro di inediti variamente resuscitati da una segreta e intonsa eredit che ha la fragranza di unopera prima, sia per il perenne sorriso di colui che gli amici chiamavano Lillo, sia per i suoi approfondimenti tra bene e male, luce e tenebre, fede e interrogazione, storia ed escatologia. Diciamo pure Dio e Mondo, o Cristo e Satana. In poesia Santucci si strugge per linvenzione delle parole giuste; per il teatro, infine, chiude un paio di surrealistici drammi tra lingua colta e dialetto in cui si scontrano atroci realt del nostro tempo avviato, come paventava Santucci, verso una planetaria rovina, verso una spirale suicida. Dal fondo di questo volume-preludio, come brillantemente riassume Ermanno Paccagnini in prefazione, viene alla superficie la gran parte dei temi della narrativa di Luigi Santucci. Una sintesi antelettera di quella che sar presto la riproposta della sua opera omnia, a cominciare dai libri dellesordio, quei Misteri gaudiosi (del 1946) e In Australia con mio nonno (1947), fantasiosi ingressi nella letteratura italiana contemporanea ma con un preciso marchio religioso, un originale interesse per gli aspetti gioiosi della vita cristiana. Sale di grado Santucci con Il velocifero (1963), a toccare una delle sue cime creative, moderna pietra miliare sulla linea lombarda da Manzoni a De Marchi, romanzo che allarga il suo senso religioso alla famiglia come la intende luniversale dottrina della Chiesa, tra inevitabili conflitti e conclusivi traguardi di salvezza. Quando tocca alla sua personale recherche, ossia a Orfeo in paradiso (1967), Santucci crea un testo dal surrealismo lirico-filosofico in condizione di orfanit: gli era morta la madre, vero e proprio centro gravitazionale della sua psicologia e della sua dote letteraria. Indimenticabile pure Come se (1973), dove la fede vista come una impresa oltre che come scommessa pascaliana, esercizio profetico e specola deternit. Per giungere a schaton (1999), o delle cose ultime, che assegna alla memoria un ruolo centrale in forma di viaggio dantesco dallInferno del Nulla, al Purgatorio del ritrovamento di ci che si vissuto, amato, desiderato e pregato, al Paradiso delleterna innocenza, restituzione di ogni bene, ogni bellezza, ogni felicit. Un itinerario che fa giustizia di un certo escapismo di cui Santucci fu talvolta bersaglio. Ma il cuore del volume a parer mio lo spazio delle lettere, cos ben circostanziato dalle note di Marco Beck, realizzate a mezzo di miniature biografiche, storia e storiografia di personaggi, correnti, libri e riviste, pensiero critico e critica pensante e, come gi s detto, inappuntabile filologia. Note ai testi che si delineano come stalagmiti di nozioni, opinioni, fatti e dettagli sotto a stalattiti di invenzioni, idee e forme letterarie. Di una sezione si tratta, questa epistolare, di dialoghi tra massimi intellettuali su massimi sistemi: un saggismo che viaggia tramite missive tra amici, maestri, conoscenti, autorit, come vento dialettico e ventaglio di confessioni, giudizi, dichiarazioni, testimonianze. Ma ci che subito emerge che si tratta di pagine dalla pi chiara appartenenza cattolica. Santucci non si sente soldato di un esercito di ferro, semmai membro di un evangelico gregge prossimo ai lupi. Per questo non il vessillifero di un cattolicesimo guerresco e imperturbabile, ma nemmeno il facile individuo eterodiretto. E spiccano lettere di magnetismo intellettuale e morale, etico ed estetico: con Italo Calvino, che lo elogia per il suo libro sulla letteratura infantile (dalla grande acutezza psicologica e poetica). Se si interrogano sulle sorti della narrativa, Santucci si mostra disorientato, Calvino possibilista. Dei rapporti con Chiusano s detto: mentre si leggono a vicenda, si scambiano dmoni letterari e religiosi. Ma lo spazio epistolare vanta altri bei nomi: da La Capria a Montanelli; dal cardinale Montini (poi Paolo VI) a Pomilio e a Prisco. Per concludere con David Maria Turoldo. Nel segno, tutto indubitabilmente santucciano, di un suo undicesimo, indelebile comandamento: lumilt.

Lusanza di custodire i corpi dei martiri, o frammenti di essi, le reliquie, sotto o dentro gli altari trasform il loro culto da locale in universale. Ancora Agostino ammonisce Non ai martiri, ma al Dio dei martiri dedichiamo altari anche se lo facciamo nelle memorie dei martiri (Contra Faustum, XX, 21). I martiri e i santi sono portatori dello Spirito, la relazione con la loro persona attraverso le tombe o le reliquie ottiene miracoli, intercessione per i vivi. La loro santit ha valore propiziatorio. Il martirio non solo cancella i peccati dei martiri, ma torna a beneficio di tutta la comunit dei credenti, respinge gli assalti di Satana. I corpi o le reliquie dei santi sono considerati come il segno della presenza e il tramite della loro azione, in senso spirituale, in mezzo ai vivi. Nel VI-VII secolo il culto aument anche grazie alla diffusione dei brandea, panni di lino appoggiati ai corpi dei santi o al loro sepolcro, le cosiddette reliquie per contatto. Ne parla gi Agostino a proposito di Ambrogio nel testo gi citato. Della medesima venerazione erano fatti oggetto anche le reliquie delle Vera Croce, della Passione o il Velo della Madre di Dio. Roma, meno favorevole alla moltiplicazione delle reliquie corporali, favor la diffusione di questo tipo di reliquie o delle ampolle dolio che avevano arso una notte davanti alla tomba del santo: il Miracolo di san Gregorio Magno ne attestazione. Esso mostra il valore di queste reliquie e testimonia come il culto di esse fosse un importante strumento di comunione fra la Chiesa di Roma e i Patriarcati orientali o di relazioni con i regni cristiani. La santit lungo i secoli ha nutrito lammirazione e stimolato il fervore dei cristiani: il primato dellamore del Signore fino alla morte, lessere disponibili nelle sue mani, la carit, la preghiera, lascesi, la predilezione per la verginit.

Il colore di questo quadro il pi armonioso temperamento che possa dare il pennello scrive il Bellori descrivendo la pala daltare
Il Medioevo colloc sopra gli altari splendidi reliquiari, decorati di smalti e pietre preziose che venivano incensati durante la liturgia. Nel XII secolo si poteva vedere il Papa che, la vigilia delle feste maggiori nella Basilica vaticana, pellegrinava ai molteplici altari dedicati ai santi procedendo alla loro incensazione. Circa il culto delle reliquie la teologia greca ripresa da san Giovanni Damasceno costituisce il preludio di quella di Tommaso dAquino (Summa Theologiae, III, q 22 a 3-6). Il tempio di Dio su questa terra, il corpo dei santi, sia intero che diviso, riceve ladorazione di venerazione che deve essere resa a tutti coloro che hanno rivestito una qualche dignit; poich questa dignit costituisce un riflesso della gloria divina, il culto che le viene reso ricade in definitiva su Dio stesso con un significato analogo a quello delle immagini.

La Madonna orante dellumilt, Cornetole (XV secolo)

Luigi Santucci

domenica 4 settembre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
A trentanni dalla morte di Cronin, autore del romanzo La cittadella

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Quel libro che rivoluzion il sistema sanitario inglese


di GIULIA GALEOTTI oppio anniversario per Archibald J. Cronin: nel 2011, infatti, ricorrono trentanni dalla sua morte (1981) e ottanta dalluscita del suo primo romanzo, Il castello del cappellaio (1931). Se anche le enciclopedie non ce la raccontassero, la vita del medico, chirurgo, oculista e scrittore Archibald Joseph Cronin la potremmo facilmente ricostruire (anche nei dettagli apparentemente pi insignificanti) leggendo i suoi numerosi romanzi. Nato nel 1896 a Cardloss in Gran Bretagna, figlio unico di madre protestante e padre cattolico, non ebbe una vita facile il piccolo Archibald Joseph (ho un nome veramente orribile. Sono stato chiamato Archibald, vano omaggio, abbastanza inutile, a mio nonno Montgomerie. E Joseph in onore del santo. La combinazione ridicola. Quindi preferisco essere conosciuto semplicemente come A.J. Ma una combinazione deliziosa! A.J. Balfour, A.J. Cronin. Prevedo la celebrit per te; Ma il cielo non risponde). La morte precoce del padre, seguita poco dopo da quella della madre, lo lasciarono improvvisamente orfano e del tutto privo di risorse. Grazie alla carit un po forzata di uno zio duro e avaro, fu inviato alla Dumbarton Academy, dove tra laltro, rivelandosi subito uno studente precoce e molto dotato, vinse diverse gare di scrittura. Linfanzia segnata dallestrema povert e dalla dipendenza da uno zio tirchio e anaffettivo molto presente nei suoi romanzi. Toccante, tra gli altri, il particolare (che torna costantemente) del primo abito nuovo, cucito, per risparmiare, con una stoffa di scarto: orribile, improponibile e (ahim) indistruttibile, di disegno e colore cos

Scrittrici e teologhe
di LUCETTA SCARAFFIA on sono molti gli autori contemporanei che riescono a raccontare la realt religiosa dellItalia di oggi, specialmente quella delle sue zone pi periferiche. Per questo tanto pi apprezzabile il racconto inedito di Michela Murgia intitolato Lincontro e distribuito dal Corriere della Sera. La scrittrice riesce a ricreare la religiosit di un paese sardo filtrandola attraverso gli occhi di un ragazzo, solo in parte membro della comunit. Sar proprio questo suo essere interno ed esterno allo stesso tempo a dargli il coraggio e la lucidit di individuare una soluzione accettabile e onorevole per tutti del conflitto che sta spaccando il Paese fra la vecchia e la nuova parrocchia. Conflitto che raggiunge il suo apice proprio al momento della processione pi importante dellanno liturgico: quella appunto dellincontro, caro a diverse tradizioni, fra Ges risorto e Maria il giorno di Pasqua. In un ritratto lucido ma al tempo stesso pietoso della vita paesana, di una fede che si nutre pi di appartenenza locale che di vero senso religioso e della contrapposizione fra il vecchio e il nuovo parroco, che rappresentano due tipologie molto diverse di esperienza pastorale. Murgia molto pi brava come narratrice, che poi il suo vero mestiere, che come saggista, anche se Ave Mary ha ottenuto un grande successo perch scritto con la stessa lingua calda e appassionata che caratterizza i suoi testi narrativi. Ma il libro, a eccezione di alcune suggestive pagine sulliconografia mariana, fatto di idee banali, e rivela una preparazione decisamente insufficiente sulla storia della Chiesa, e in particolare su quella delle donne nella Chiesa. Ma, dal momento che ripete idee risapute e ampiamente condivise, ha avuto molto successo. Quasi tutti i lettori amano infatti trovare conferma di ci che gi pensano. Negli scritti narrativi, invece, lautrice sa leggere in profondit una realt a lei nota, rendendola comprensibile a tutti, e consente cos di fare riflessioni molto interessanti sul modo di vivere oggi la fede cattolica. Certo, viene da pensare che non tutti gli scrittori sono capaci di scrivere saggi, ma al tempo stesso dobbiamo ammettere con dispiacere che pochi studiosi sono in grado di scrivere come Michela Murgia. Le sue opere narrative costituiscono quindi fertili occasioni per riflettere sulla vita religiosa oggi molto pi che il saggio, nonostante lei sia laureata in teologia (ma, come si detto, con una debole preparazione storica). Questa laurea le serve molto, invece, nellelaborazione di testi narrativi, come il racconto da cui siamo partiti. Ed interessante che pure unaltra nuova scrittrice di successo nel panorama italiano, Mariapia Veladiano, sia laureata in teologia. Non che entrambe riempiano di questioni teologiche i loro libri, ma sicuramente rivelano una sensibilit per temi come la devozione popolare o il male nella vita di ognuno che risente felicemente dei loro studi. Forse non casuale che le scrittrici che oggi vanno per la maggiore siano anche teologhe. Forse le donne sono pi sensibili alle novit che si respirano nellaria, e sanno che in questo momento le grandi questioni religiose stanno tornando a interessare tutti e a offrire materiale di riflessione e di meditazione. E possiamo perfino sperare che le autrici ossessionate dalla vita sessuale propria o altrui stiano passando di moda.

Gastone Moschin nello sceneggiato televisivo La cittadella di Anton Giulio Majano (1964)

Archibald Joseph Cronin

bizzarri da suscitare boati di derisione nelle strade (Le chiavi del regno). Cronin studi poi medicina a Glasgow dove conobbe Agnes Mary Gibson, la sua futura moglie grazie a una borsa di studio ottenuta per merito, esattamente come faranno gran parte dei suoi personaggi. Laureatosi nel 1919, divenne poi membro del Royal College of Physicians. Fu medico in vari ospedali e, durante la Grande Guer-

Lo scrittore descrive il suo primo abito cucito con una stoffa di scarto purtroppo indistruttibile A pagarlo fu lo zio che lo allevava con poco affetto e molta avarizia
ra, nella Royal Navy. Dopo aver prestato servizio come chirurgo su una nave per lIndia, si trasfer nella zona mineraria del Galles del Sud. Nel 1924 divenne ispettore medico delle miniere, occupandosi in particolare delle malattie professionali. Queste esperienze finiranno in alcuni dei suoi libri, in cui Cronin denuncer le ingiustizie subite dai minatori (e le incompetenze mediche dellepoca). il caso di E le stelle stanno a guardare (1935) e La cittadella (1937; sebbene i libri inglesi fossero vietati in Germania durante la Seconda guerra mondiale, i lavori di Cronin sulle comunit minerarie vennero esposti nelle librerie di Dresda nel 1943 per ragioni di propaganda). Queste due opere, che lo resero famoso negli Stati Uniti, divennero poi pellicole cinematografiche: dopo aver visto quella tratta da E le stelle stanno a guardare, Graham Greene commenter: Il film ispirato dal romanzo del dottor Cronin bellissimo. Penso che in Inghilterra non abbiamo mai prodotto nulla di meglio. Riscoperta la fede cattolica nel 1930 lo racconta lui stesso nel libro autobiografico Le avventure in due mondi, 1952 lanno do-

po, durante una vacanza-convalescenza nelle isole occidentali della Scozia, scrisse il suo primo romanzo. Non soddisfatto, gett via il manoscritto: pare sia stato un contadino del posto a convincerlo a finire il lavoro. Fu solo dopo il notevole successo dei suoi primi libri che Cronin decise di dedicarsi esclusivamente alla scrittura, firmando da allora quasi trenta romanzi (Che sappiamo noi di quanto ci si prepara? Tu potresti improvvisamente smetterla con la medicina e diventare un celebre romanziere. Io potrei un giorno lasciare le mie ossa in qualche giungla tropicale; Ma il cielo non risponde). Nel 1939, con la moglie e i tre figli, si trasfer negli Stati Uniti, stabilendosi a New Canaan nel Connecticut. Giunto in Svizzera, vi trascorse tra Lucerna e Montreaux, dove morir il resto della vita. Autore di bestseller tradotti in numerose lingue, da molte delle sue storie furono tratti sceneggiati radiofonici, serie televisive (lultima nel 2003) e film di successo (Le chiavi del paradiso del 1944 lanci universalmente Gregory Peck). Non solo meriti di botteghino: La cittadella e le denunce in essa contenute contribuirono alla nascita del servizio sanitario nazionale inglese. Successo di vendite, connubio con cinema e televisione, trame troppo semplici e personaggi eccessivamente unidimensionali: per lo pi Archibald J. Cronin, sebbene narratore vigoroso e maestro nella costruzione di intrecci, viene considerato ancora uno scrittore di serie B. Riscuotere grande plauso tra il pubblico medio, per anni non stato sinonimo di valore, ma piuttosto di sentimentalismo e superficialit. Eppure, Cronin fu un grande. Molte delle sue storie, che riescono ancora a tenere viva lattenzione del lettore sebbene arricchite qua e l da fronzoli evitabili offrono uno spaccato sociale ben pi ricco e complesso del manicheismo percepibile in prima battuta. Sono molti i temi che variamente ritornano: la pazzia, le ingiustizie sociali, il senso dellonore che esasperato fino alla cecit rischia di travolgere ogni relazione umana. il caso di Mary (Il castello del cappellaio): incinta senza essere sposata, la ragazza viene gettata in strada dal padre. Quel padre despota e inclemente che schiaccia e uccide tutti, tranne una: infatti Mary la sola che si salver (anche grazie al medico, che poi diverr suo marito). Durissima la condanna dellaborto, una condanna che per colpisce, pi che la donna che vi ricorre, il medico che la pratica (non un chirurgo, hai perfettamente ragione. un abortista: nientaltro; La cittadella). Certo, per tanti versi Archibald J. Cronin racconta un mondo ormai veramente lontano. Chi mai oggi descriverebbe la seduzione in termini di socchiudendo un occhio mi guard con comprensione e una punta di malizia, come se si fosse appena letta il Rapporto Kinsey da cima a fondo? (Uno strano amore). Sicuramente le donne sono molto cambiate da allora. Anche se la moglie di Cronin era dottoressa a sua volta quindi per trovare un modello di emancipazione non sarebbe poi dovuto andare molto lontano le sue figure femminili ben difficilmente sono in grado di vivere di luce propria. E non solo c ancora limmagine tradizionale della zitella (sotto i quarantanni, una faccia lunga e appassita ma simpatica, di gusti un po strambi nel vestire, sempre composta e contegnosa, astratta nei modi, era proprio un modello di buona educazione, col fazzoletto di pizzo in grembo, il naso umanamente rosso per il th caldo, luc-

cellino del cappello incombente su ogni cosa; Le chiavi del regno), ma soprattutto compare ancora la lotta tutta femminile tra carriera e amore, con esiti intuibili. Il duello addirittura lasse portante de La dama dai garofani, la cui protagonista, la gallerista Catherine, improvvisamente sente, finanche lei in apparenza cos indipendente, angosciante, il peso del suo sesso. In fondo non era che una povera donna indifesa, bisognosa di un forte braccio cui appoggiarsi, della protezione di una pi forte volont. E anche per lei arriva il fatidico momento: Venne in giorno in cui bisogn scegliere fra una carriera e una casa! Triste e perplessa, si rifugi nel vecchio cortile e sedette su una panchina per combattere la solitaria battaglia. Quando si alz il buio era ormai sceso, ma Catherine aveva deciso. Tralasciando volumi anche piuttosto cupi basti citare Lalbero di Giuda, 1961, con il gretto dottor David Moray interessante il romanzo La luce del nord (1958), una denuncia dura (e un po manichea a tratti) di un certo modo di intendere il giornalismo (attivit realistica come tutte le altre, con due scopi essenziali: denaro e potere), cogliendone aspetti di viva attualit. Conosciamo tutti il potere della stampa per il bene e per il male. incalcolabile. Pu creare o distruggere un individuo, pu fare o disfare un Governo; pu addirittura Dio ce ne scampi scatenare una guerra. La scelta tra i giornali che guidano ed educano il popolo tentando di formare cittadini intelligenti, e giornali che invece si rivolgono a una nazione di esseri primitivi istupiditi da un miscuglio di sessualit, di cronaca nera e di scandali. () Non mai esistita unepoca in cui questo Paese abbia avuto maggiormente bisogno di una stampa intelligente e fondata su elevati principi morali. Due per sono gli aspetti della produzione di Cronin che maggiormente ci colpiscono. Il primo il cattolicesimo, che compare sostanzialmente in due forme. Innanzitutto come motivo di discriminazione e dileggio

per un bimbo cattolico in un mondo protestante (e anche qui lautobiografia evidente). Povero, solo, non amato e cattolico: questo lidentikit. Accanto alle accuse (guardate chi c? Il papa piccoletto!; Questa improvvisa elevazione al trono del Vaticano piuttosto che sostenermi mi abbatt ancor di pi; La canzone da sei soldi), per il dialogo tra Maggie e Laurie la scena pi educativa: Quando ti guardo, Laurie, ancora non posso crederci. Voglio dire, non sei un gran che, ma non sembri diverso da noi. E anche tuo padre e tua madre, sono cos gentili che non ci si penserebbe mai che sono di quella specie. Io abbassavo la testa. Maggie, nella sua maniera goffa e buona, aveva scoperto ancora una volta una delle segrete vergogne che aveva angustiato la mia infanzia e che, senza fingere oltre, deve essere confessata. Io ero ahim un cattolico. Un ragazzo legato mani e piedi alloppressivo carro del Papa, disgraziato accolito della Santa Madre Chiesa, uno che bruciava candele e incenso e che avrebbe baciato il pollice del piede di san Pietro. Nei romanzi di Cronin, per, domina una fede matura (le mie preghiere non erano dirette al vago Dio barbuto della mia infanzia, ma si concentravano sul Salvatore; Anni verdi), il cattolicesimo con le sue domande, gioie, delusioni e sicurezze. C la fede del giovane uomo, dellanziano, del missionario (indimenticabile padre Francis Chisholm), del padre e marito infelice, della donna ideale e della peccatrice, del sacerdote (variamente tormentato, basti pensare a Desmonde Fitzgerald), dello scrittore. E c la fede del medico. Del medico, non a caso. Archibald J. Cronin, infatti, universalmente noto per il suo narrare di medici e medicina. Basti ricordare il suo eroe per antonomasia, il dottor Finlay. Comparso per la prima volta nel 1935, si tratta di un personaggio talmente

Nonostante il successo di vendite e i tanti adattamenti per il cinema e la televisione Cronin viene ancora considerato uno scrittore di serie B
celebre che Alain Davies ha intitolato la sua biografia dello scrittore The Man Who Created Dr. Finlay (Alma Books, 2010). La galleria dei medici che popolano le pagine di Cronin infinita: buoni, cattivi, altruisti, avari, assetati di soldi e potere o sinceramente devoti allumanit. Medici capaci anche di crescere (segli si fosse dato pensiero della vita di quei tre poveracci allospedale, se li avesse realmente considerati come esseri umani degni desser salvati, chi sa se i suoi sforzi non avrebbero compiuto il miracolo?; Gran Canaria), di tirar fuori unetica che loro stessi, a volte, ignorano di avere. unumanit alle prese con malattie, nascite, morti, disagi psichici, epidemie e le prime trasfusioni di sangue lontana, lontanissima da noi. Soprattutto, per, una medicina ormai salpata per lidi lontani. A trentanni dalla sua morte, ci resta il testamento spirituale di questo medicoscrittore. quello che egli stesso presenta come una nuova interpretazione del giuramento di Ippocrate: assoluta fedelt allideale scientifico, niente empirismo, niente metodi da impostore, niente specifici esaltati dalla pubblicit, niente caccia alle tariffe, niente insaponati imbonimenti ad uso delle ipocondriache (La canzone da sei soldi).

In mostra in Italia dopo diversi anni le opere di Henri de Toulouse-Lautrec

Un occhio spietato
Una mostra su Henri de Toulouse-Lautrec in Italia mancava da parecchi anni. Se ne sono accorti alla Fondazione Magnani Rocca e hanno deciso di colmare il vuoto. Dal 10 settembre all11 dicembre 2011 a Mamiano di Traversetolo, nei pressi di Parma, si potr riflettere sul lavoro del celebre artista francese. La mostra, curata da Stefano Roffi, frutto della collaborazione della Magnani Rocca con il Museum of Fine Arts di Boston, con il Muse dIxelles-Bruxelles, con la Fondazione E. G. Bhrle di Zurigo, con la Galleria darte moderna di Milano e con altri musei e collezioni e istituzioni. Gli organizzatori fanno notare che nei musei italiani sono rare le opere di Lautrec. Questa mostra, quindi, rappresenta una nuova occasione per vedere suoi lavori senza dover raggiungere grandi musei internazionali. Si potr quindi ammirare in primo luogo locchio spietato e caricaturale dellartista, capace di cogliere con finezza le caratteristiche e la gestualit dei soggetti che rappresenta. Non manca inoltre, come noto, un uso innovativo di ampie stesure di colori piatti, marcate silhouettes e punti di vista inconsueti.

Lartista al lavoro nel suo studio

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LOSSERVATORE ROMANO
Conclusa a Budapest una consultazione promossa dalla Kek

domenica 4 settembre 2011

Indetta in tutte le parrocchie dalla Conferenza episcopale italiana domenica 18 settembre

Ecumenismo e missione in Europa


BUDAPEST, 3. Sfide e opportunit per la missione delle Chiese in Europa oggi. Questo il tema di una consultazione promossa dalla commissione Churches in Dialogue (Cid) della Conferenza delle Chiese europee (Kek), che si svolta a Budapest, in Ungheria. Hanno preso parte allincontro numerosi rappresentanti della Kek, partner della commissione Cid e diversi esponenti religiosi europei. Ha portato il suo saluto ai partecipanti anche il cardinale Pter Erd, arcivescovo di Esztergom-Budapest e presidente del Consiglio delle conferenze episcopali europee (Ccee). Il porporato ha parlato ai membri della Kek del richiamo pi volte fatto da Benedetto XVI sulla nuova evangelizzazione dellEuropa e dellesperienza maturata dalle missioni cittadine promosse tra il 2003 e il 2008 dalle quali emerge il bisogno che il mondo ha di incontrare Dio. Nel compito della missione ha sottolineato larcivescovo di Esztergom-Budapest c anche la potenziale riscoperta della profonda unit tra e nelle tradizioni cristiane. La consultazione si conclusa con lapprovazione di una serie di raccomandazioni alle Chiese europee riguardo la missione in Europa. In particolare, viene incoraggiato un pi profondo impegno rispetto agli esistenti documenti ecumenici sulle Missioni, come la Charta Oecumenica e ci si legge nella raccomandazione dovrebbe includere una formale educazione ecumenica dei pastori e dei sacerdoti. La Commissione della Kek inoltre ha chiesto una verifica sulla ricaduta che questi documenti ecumenici hanno avuto a livello locale. Lincontro, secondo Viorel Ionita, segretario generale ad interim della Kek, ha permesso di identificare il ruolo della Kek per quanto riguarda la missione delle Chiese in Europa oggi e, allo stesso tempo, ha aperto nuove prospettive per una migliore cooperazione tra la Kek e i suoi partner nella missione. I partecipanti hanno suggerito alla Conferenza delle Chiese europee di considerare nuove realt ecumeniche in vista dei vibranti cambiamenti ecclesiali che stanno allargando sempre di pi lo spazio ecumenico. Inoltre, si legge nel messaggio raccomandiamo che la Kek sviluppi una piattaforma adeguata e un impegno cristiano ecumenico pi ampio possibile relativamente alle questioni della missione in Europa. Tra i numerosi interventi che hanno caratterizzato lincontro, particolare attenzione stata rivolta sulla necessit di collocare lattivit missionaria pi vicino al centro organizzativo della Kek e di lasciare che la commissione Cid continui a essere il luogo appropriato per la riflessione teologica e lo studio della missione in Europa. Il pastore Darrell Jackson ha indicato che le sfide della missione riguardanti il secolarismo devono tener conto che oggi lEuropa allo stesso tempo pre-secolare, secolare e post-secolare e ha suggerito che la secolarizzazione non deve necessariamente essere linevitabile fine della storia. Secondo Christian Popescu, membro della Chiesa ortodossa, che ha evidenziato la questione delle migrazioni e delle relazioni delle Chiese membro della Kek e delle nuove chiese migranti, occorre comprendere le ragioni per cui le Chiese costituite hanno la tendenza di trattare la migrazione come una questione diaconale piuttosto che un problema missiologico. Katerina Dekanovska si soffermata, invece, sui rapporti con le comunit religiose e ha sottolineato la necessit di una maggiore consapevolezza dei centri europei che si dedicano al lavoro missionario tra i musulmani al fine di ottenere una migliore comprensione di questi ministeri. A margine dellincontro sono state concordate alcune raccomandazioni sul ruolo della Conferenza delle Chiese europee a sostegno della missione in Europa. In particolare, si raccomanda alla Kek di adoperarsi al fine di rafforzare le strutture di cooperazione stabilite da un adeguato memorandum dintesa. Ad interim, fino a quando vi saranno le nuove strutture della Kek, si raccomanda alla commissione Churches in Dialogue e ai suoi partner di organizzare una consultazione missionaria annuale (nella quale tra i temi futuri si potrebbero includere missione e potere, educazione teologica e missiologica e le risposte missionarie delle Chiese alla secolarizzazione). Si raccomanda altres che la commissione Cid incoraggi un impegno pi profondo verso le dichiarazioni ecumeniche esistenti come la Charta Oecumenica, lEdinburgh Common Call e il Christian Witness in a multi-religious world, ci potrebbe significare anche incoraggiare leducazione ecumenica formale dei sacerdoti e dei pastori, ma deve anche includere limpegno informale dei laici. Inoltre, si raccomanda alla Cec di incoraggiare le Chiese a mettere in pratica le dichiarazioni e di raccogliere modelli per la miglior pratica al fine di esplorare in che modo queste dichiarazioni possano essere messe in atto a livello parrocchiale e congregazionale, compresa la traduzione degli stessi e luso dei mezzi di comunicazione sociale. A tal fine si raccomanda alla Kek di valutare le nuove realt ecumeniche e i cambiamenti ecclesiali che stanno modellando e ampliando lo spazio ecumenico. Si sottolinea, ancora, limportanza della presenza di Chiese migranti in Europa, che rappresentano un dono per la vita stessa della comunit europea e dellesistenza della Kek. A tal riguardo viene suggerito alla stessa organizzazione di esaminare un codice di condotta per rapportarsi con queste nuove realt. Infine, si raccomanda alla commissione Cid di prendere misure concrete per stabilire relazioni pi strette con le reti missiologiche europee.

Una colletta nazionale per il Corno dAfrica

ROMA, 3. Domenica 18 settembre in tutte le parrocchie italiane si svolger una raccolta straordinaria per far fronte allemergenza nel Corno dAfrica. Liniziativa, promossa dalla Conferenza episcopale italiana (Cei), stata avviata dalla Caritas Italiana che amplia in questo modo lintervento nelle aree colpite da una terribile siccit e dalla conseguente carestia che coinvolge tredici milioni di persone. Dinanzi a questo scenario, le Caritas di Kenya, Etiopia, Somalia e Gibuti, i Paesi pi colpiti dalla crisi, impegnate da mesi nellaiuto alla popolazione, hanno proposto a Caritas Italiana e alla rete delle Caritas del mondo i loro piani di intervento su scala nazionale per i prossimi otto mesi. I progetti offrono aiuto complessivamente a trecentomila persone. I piani si articolano in venti diocesi di quattro Paesi e prevedono sia aiuti durgenza nellambito dellassistenza alimentare, sia azioni di medio periodo per favorire la ripresa di unautonoma capacit di reddito delle persone e renderle meno vulnerabili a future condizioni climatiche avverse. In particolare, gli ambiti di intervento principali sono: assistenza nutrizionale e sanitaria, supporto alle strutture sanitarie, distribuzione di medicinali e di viveri a persone vulnerabili colpite da malnutrizione, soprattutto bambini, donne, disabili, malati, sfollati. Approvvigionamento e conservazione dellacqua: riparazione e costruzione di pozzi, cisterne e ripristino di fonti dacqua. Realizzazione di dighe e terrazzamenti. Distribuzione di carburante per le pompe e di kit per la potabilizzazione dellacqua. Sostegno alla ripresa dellallevamento e dellagricol-

tura: distribuzione di animali e di foraggio per il bestiame, fornitura di sementi e attrezzi agricoli, cure veterinarie. Gli interventi umanitari sono realizzati in quattordici diocesi dellarea centrale, nord ed est del Kenya, in cinque diocesi dellarea sud-orientale e del nord dellEtiopia, in alcune zone del centro-sud della Somalia, e nella parte nord e intorno alla capitale della Repubblica di Gibuti. Sin dai primi di luglio di questanno, Caritas Italiana sta seguendo con attenzione levolversi dellemergenza ed in costante contatto con le Caritas coinvolte per il coordinamento complessivo del-

lazione nellarea. In risposta anche agli accorati inviti del Papa, la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha invitato a pregare per le comunit colpite e ha messo a disposizione un milione di euro consapevole della eccezionale gravit della carestia. Inoltre, per la colletta del 18 settembre Caritas Italiana ha lanciato una campagna dal titolo Fame di pane e di futuro, proprio per sottolineare la necessit di coniugare il dovuto aiuto durgenza ad unazione che contribuisca a costruire un futuro per le popolazioni colpite dalla carestia libero dalla miseria e dalle cause strutturali che la provocano.

Chiesto un nuovo rapporto sulla situazione dei profughi

Speranze di giustizia dei cristiani in Orissa

Il dibattito sul progetto di legge riguardante lRH Bill

Non sono i bambini a danneggiare leconomia delle Filippine


MANILA, 3. La discussione presso il Congresso di Manila sul Reproductive Health Bill (RH Bill), che prevede tra laltro la distribuzione gratuita di contraccettivi e di pillole abortive per abbassare il tasso delle nascite tra la popolazione filippina, incontra ogni giorno nuovi ostacoli. Secondo il movimento pro life, la notizia appena giunta dalla sede delle Nazioni Unite (Un) sulla cancellazione di un finanziamento da un milione di dollari per sovvenzionare le politiche per il controllo delle nascite dovrebbe indurre i legislatori a considerare maggiormente quanto questa proposta legislativa, se venisse trasformata il legge, andrebbe ad incidere nelle tasche dei contribuenti. A riguardo della cancellazione del finanziamento delle Nazioni Unite, monsignor Ramon Argelles, arcivescovo di Lipa, ha affermato di non essere affatto sorpreso da questa decisione. Per il presule ormai chiaro che, anche a livello internazionale, cresce la convinzione che il controllo delle nascite non certo una strada percorribile per combattere la povert la quale, invece, affonda le sue radici nella corruzione e nella ingiustizia sociale. Monsignor Teodoro Bacani, vescovo emerito di Novaliches, ha espresso la convinzione che quella del Reproductive Health Bill una proposta che alla fine verr accantonata dagli stessi che oggi la promuovono. Per il presule, la crescita della popolazione non va considerata certo come il problema pi urgente del nostro Paese. Credo, invece, che bisogna approvare subito forti misure per ridurre la disoccupazione e combattere la corruzione, soprattutto nella pubblica amministrazione. Monsignor Bacani ha inoltre affermato che quella giunta oggi dalle Nazioni Unite deve essere considerata come una buona notizia perch vuol dire che in crescita il numero di quanti credono che la vita vada difesa dal concepimento fino alla morte naturale di ciascuna persona. Nei giorni scorsi, monsignor Socrates Villegas, arcivescovo di Lingayen-Dagupan, aveva dichiarato che la vera battaglia contro il Reproductive Health Bill si fa, oltre che in Parlamento, anche proteggendo i nostri giovani dai cattivi insegnanti e dicendo loro la verit sul valore della vita che Dio ci ha dato. I giovani sono sempre pronti ad accogliere ogni genere di messaggio e dobbiamo essere vigili che nelle loro menti non si formino convinzioni errate. Il vescovo ha quindi proposto di ricorrere anche al jejemon, il gergo che usano i ragazzi per scambiarsi brevi messaggi multimediali, per diffondere tra loro contenuti a carattere religioso e convincerli che la Chiesa opera solo per il loro bene e per assicurare un futuro migliore. Anche le comunit parrocchiali e le diverse organizzazioni cattoliche filippine continuano la loro campagna per informare i cittadini sulle conseguenze che lapprovazione del Reproductive Health Bill da parte dei membri del Congresso di Manila potrebbe comportare allinterno delle famiglie e nellintera societ. Nella parrocchia Madre del buon consiglio, che sorge a Paranaque City, nellarea periferica della Grande Manila vicino allaeroporto internazionale Ninoy Aquino, centinaia di parrocchiani partecipano alle riunioni serali per esaminare nel dettaglio i contenuti della proposta di legge discussa al Congresso. Tre volontari laici appartenenti al movimento pro life discutono con loro le conseguenze che potrebbero accadere se la proposta di legge venisse approvata. Si parla di povert e delle sue cause, delle statistiche che dimostrano come le dimensioni della popolazione filippina non siano un problema e del fatto che le risorse naturali del territorio, se amministrate con saggezza ed onest, sono sufficienti a nutrire tutti i filippini anche per le prossime generazioni. NEW DELHI, 3. La comunit cattolica nello Stato dellOrissa, in India, ha accolto con favore la recente decisione della Corte Suprema che ha chiesto ufficialmente alla Commissione nazionale per i Diritti Umani di presentare, entro sei mesi, un nuovo e dettagliato rapporto sulla situazione e sulle prospettive di reinserimento sociale dei numerosi profughi vittime delle violenze scatenatesi nel 2009 a opera dei gruppi fondamentalisti ind. Londata di attacchi caus oltre cento vittime e costrinse alla fuga dai villaggi oltre 50.000 persone, molte delle quali vivono tuttora in strutture di emergenza. Il responsabile dei servizi sociali dellarcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar, padre Manoj Kumar Nayak, ha espresso la speranza che la Commissione nazionale per i Diritti Umani possa esaminare con attenzione la situazione di tutte le persone che vivono in particolare nel distretto del Kandhamal. La decisione della Corte Suprema, si sottolinea, giunge come risposta positiva a una petizione che era stata promossa dalla stessa arcidiocesi per denunciare la perdurante difficile situazione dei profughi. Nella petizione, fra laltro, si citano le oltre 200 fra chiese e altri luoghi di culto distrutti o danneggiati durante gli attacchi. La Corte Suprema ha manifestato nella sua decisione insoddisfazione per la risposta del Governo dellOrissa per quanto concerne i programmi di ricostruzione e di riabilitazione e anche per i ritardi nel pagamento dei risarcimenti alle famiglie. In un intervento allagenzia Fides, un sacerdote dellarcidiocesi, padre Dibakar Parichha, che svolge anche il ruolo di legale rappresentante delle vittime, ha osservato che finora la risposta delle istituzioni civili stata debole. Troppi colpevoli ha specificato sono a piede libero, troppi delitti restano ancora impuniti. I cristiani sono sfiduciati e si sentono abbandonati dalle istituzioni. Per questo, urge che il sistema giudiziario, a livello federale, ne garantisca e tuteli i diritti. Secondo alcune stime, finora, su 3.232 casi di violenza denunciati alla polizia, soltanto 828 sono stati registrati ufficialmente. Inoltre, di questi 828, solo 327 sono finiti con un processo in tribunale a carico dei presunti responsabili. Infine, soltanto diciannove processi per omicidio si sono conclusi con una condanna.

Lutto nellepiscopato
Monsignor Jos Mara Montes, vescovo emerito di Chascoms, in Argentina, morto venerd 2 settembre, allet di 91 anni. Il compianto presule era infatti nato in Almirante Brown, in diocesi di Lomas de Zamora, il 22 marzo 1920 ed era stato ordinato sacerdote il 20 dicembre 1958. Eletto alla Chiesa titolare di Lamdia il 15 giugno 1978 e nel contempo nominato ausiliare dellarcidiocesi di La Plata, aveva ricevuto lordinazione episcopale il successivo 15 agosto 1978. Il 19 gennaio 1983 era stato nominato vescovo di Chascoms. Aveva rinunciato al governo pastorale della diocesi il 3 luglio 1996. Le esequie sono state celebrate sabato mattina 3 settembre nella parrocchia del Sagrado Corazn de Jess a Temperley.

domenica 4 settembre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Ad Ancona il Congresso eucaristico nazionale

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Prosegue la campagna di sensibilizzazione sui rischi dei tagli al bilancio federale

XXV

Dai vescovi negli Stati Uniti nuovo appello per i poveri


WASHINGTON, 3. Salvaguardare la vita e la dignit delle persone: pressante linvito che da mesi giunge dai vescovi degli Stati Uniti, i quali mostrano una crescente preoccupazione per le conseguenze che potranno abbattersi sulle fasce sociali pi deboli a seguito dei previsti pesanti tagli al bilancio federale della nazione. Un comitato bipartisan, il Joint Select Committee on Deficit Reduction, stato istituito allinterno del Congresso di Washington per individuare le soluzioni idonee a ridurre il deficit. Proprio ai membri di questo organismo stata indirizzata una lettera a firma dei vescovi di Stockton e Albany, Stephen Edward Blaire e Howard James Hubbard, rispettivamente presidenti del Committee on Domestic Justice and Human Development e del Committee on Internazional Justice and Peace della United States Conference of Catholic Bishpos (Usccb) che pone nuovamente in rilievo la necessit di affrontare le questioni di politica economica e finanziaria con particolare rispetto dei valori morali e di giustizia. Nella missiva si sottolinea la delicatezza dellattuale momento, ma al contempo si chiamano tutte le parti a valutare le decisioni con uno spirito che abbia come faro il bene di tutti. Siamo consapevoli si legge che lattuale status quo fiscale insostenibile, con un deficit in aumento e con un debito in crescita per i nostri figli; tuttavia la domanda che emerge come conciliare le esigenze di giustizia e gli obblighi morali verso le generazioni future e proteggere, al contempo, la vita e la dignit di coloro che sono poveri e vulnerabili. I vescovi, si sottolinea ancora in un altro passaggio della lettera, temono i costi umani che potrebbero prodursi nel contesto dei tagli sostanziali ai programmi sociali che si rivolgono alle famiglie che lavorano per sfuggire alla povert. Dalla Usccb si osserva ancora che nel momento attuale in cui stanno aumentando i pignoramenti e la povert e la disoccupazione assumono sempre pi rilievo, non appare giustificabile operare dei tagli sproporzionati a quei programmi che possono aiutare le famiglie a basso reddito a evitare situazioni di crisi e a vivere con dignit. Lattenzione dei vescovi si rivolge poi non soltanto sul fronte interno, ma anche su quello internazionale, per il quale lo scenario che si prospetta di una riduzione delle risorse nei riguardi dei programmi umanitari allinterno dei quali gli Stati Uniti giocano un ruolo importante. Nel concludere, infatti, monsignor Blaire e monsignor Hubbard pongono laccento soprattutto sullesigenza di mantenere alta la solidariet verso le nazioni pi povere. Abbiamo timore si osserva delle conseguenze sui piani di assistenza internazionale, che sono uno strumento essenziale per promuovere la vita e la dignit nelle nazioni pi povere e per migliorare anche la sicurezza globale. La previsione di tagli sostanziali che coinvolgano questi programmi, aggiunto, sarebbe devastante per molti di coloro che lottano quotidianamente per sopravvivere e trovare rifugio, cibo e medicine. Inoltre i tagli ai finanziamenti per lassistenza ai rifugiati avrebbero effetti gravi sugli immigrati, sulle vittime di torture e della tratta di esseri umani, sui bambini privi di genitori e altre persone vulnerabili. Da mesi lepiscopato ha avviato una capillare campagna di sensibilizzazione affinch ogni scelta di politica economica abbia come priorit lattenzione verso i pi poveri. In varie riprese il pensiero dei vescovi stato portato a conoscenza dei rappresentanti del Congresso, tramite missive, accomunate da reiterate preoccupazioni e esortazioni che comunque, si evidenzia, non hanno nessuna presunzione di carattere tecnico. Alle lettere che giungono dalla Usccb si affiancano anche gli appelli rivolti singolarmente alle amministrazioni nei vari Stati da parte dei vescovi locali. Una tra le pi recenti missive stata inviata nel luglio scorso al Congresso di Washington, sempre a firma dei vescovi Blaire e Hubbard. Il Governo e altre istituzioni avevano insistito i presuli hanno una responsabilit condivisa di promuovere il bene comune di tutti, soprattutto dei lavoratori e delle famiglie che lottano per vivere in dignit in periodi difficili dal punto di vista economico.

Una Presenza nella vita quotidiana


ANCONA, 3. Signore da chi andremo?. Lo smarrimento dellapostolo Pietro narrato nei Vangeli spesso anche la fotografia dellangoscia che pervade oggi tanta parte dellumanit di fronte al grigiore e alle inevitabili difficolt della vita quotidiana. In quellinterrogativo , insomma, condensata leterna ricerca di significato e certezza di fronte ai grandi interrogativi dellesistenza. Ed anche lo sguardo ideale lungo il quale si svolge il XXV Congresso eucaristico italiano che si aperto questo pomeriggio ad Ancona con larrivo del legato pontificio, il cardinale Giovanni Battista Re, accolto a nome dei presuli italiani dal loro presidente, il cardinale Angelo Bagnasco, il quale ha sottolineato come nellanno in cui il nostro Paese fa memoria dei suoi 150 di unificazione nazionale, importante esplicitare la forza rigenerante dellEucaristia, che ha contribuito a plasmare lidentit profonda del nostro popolo ben prima della sua stessa identit politica. Concetto poi ripreso, nella relazione dapertura, da Andrea Riccardi, il quale ha messo in risalto quella dimensione spirituale della storia che sarebbe tragico ignorare oggi dopo che tanti valori si sono consumati. Questa dimensione spirituale della storia ha aggiunto spiega come, nonostante i limiti, il mondo del cattolicesimo italiano sia una risorsa per il futuro. Signore da chi andremo? dunque il tema dellappuntamento ecclesiale che, fino a domenica 11 settembre, vede riuniti nel capoluogo marchigiano e nelle altre cittadine della metropolia oltre ad Ancona e Osimo, dunque, Fabriano, Jesi, Loreto, Senigallia almeno 150 vescovi, 1.500 sacerdoti, centinaia di delegati delle diocesi italiane e decine di migliaia di pellegrini. Incontro scandito da celebrazioni, ma anche punteggiato da momenti di riflessione, eventi culturali, iniziative di solidariet, e che vivr il suo momento pi alto nella giornata conclusiva, quando attesa la visita di Benedetto XVI. Il Congresso eucaristico sar, dunque, un appuntamento caratterizzato da tre C (celebrazioni, carit e cultura) sintetizza al nostro giornale quello che, in qualche modo, ne il padrone di casa, larcivescovo di Ancona-Osimo, Edoardo

Sempre pi parrocchie propongono percorsi alternativi a quelli tradizionali

In Francia un catechismo al passo coi tempi


PARIGI, 3. Unorganizzazione del catechismo pi elastica, modulabile, adatta ai ragazzi di oggi, alle prese con ritmi di vita diversi da quelli delle precedenti generazioni e scanditi dallutilizzo sempre pi massiccio delle nuove tecnologie. Un percorso non obbligatoriamente legato allet del soggetto, o allanno scolastico, ma piuttosto per fasce di et, capace di seguire, ad esempio, il personale itinerario di crescita, gli eventi (un lutto, lingresso nel mondo del lavoro, la creazione di una famiglia) che caratterizzano la vita di ognuno. Un cammino insieme pi che un mero insegnamento della religione. Perch la catechesi una missione che accompagna lintera esistenza dellindividuo. Fra settembre e ottobre, le diocesi e le parrocchie francesi si preparano alla rentre du cat, attivit che da cinque anni a questa parte ha conosciuto un nuovo slancio, una primavera dellannuncio della fede nella societ. Un cambiamento non avvenuto per caso ma per rispondere allinvito della Conferenza episcopale, che nel 2006, con il Texte nationale pour lorientation de la catchse en France, sottoline la necessit di collocare la catechesi dentro una volont di evangelizzazione e di responsabilizzare le comunit a prendere coscienza della loro vocazione e a essere, nello stile di vita, esempi per il mondo di oggi. Gioved scorso, a Parigi, il Servizio nazionale della catechesi e del catecumenato (Sncc), guidato da padre Luc Mellet, ha organizzato una conferenza stampa per fare il punto su questo rinnovamento della pastorale. Il paesaggio della catechesi nel Paese negli ultimi tempi si fortemente trasformato: essa non riguarda pi solo i genitori e qualche catechista specializzato ma tutti i battezzati; non si rivolge esclusivamente ai bambini ma a ogni persona, di qualsiasi et; sorta in molte realt, ecclesiali e statali, una straordinaria variet di proposte innovative. Inoltre, i percorsi programmati su pi anni di catechismo sono stati progressivamente sostituiti dai cosiddetti moduli e la rivista dellSncc, Points de repre, edita da Bayard, si trasformata in guida annuale legata allanno liturgico. Inevitabile poi il ricorso ai pi moderni strumenti interattivi da internet alla posta elettronica, alle reti sociali come i blog, facebook o twitter per mettere tutto alla portata di tutti. cambiato anche il sito web del Servizio nazionale della catechesi e del catecumenato: Lannuncio del Vangelo spiega padre Mellet una delle missioni principali della Chiesa e la catechesi al centro del servizio della Parola di Dio. Attraverso questo sito desideriamo dire ai genitori benvenuti nelluniverso della vita cristiana e della fede. Crediamo che il cammino della catechesi sia un cammino di felicit, per i loro figli come per loro stessi. In vista della rentre troveranno su internet le risposte alle loro domande. Una recente inchiesta sulliniziazione cristiana di bambini e adolescenti, condotta in Francia da un gruppo di lavoro dellSncc, ha rivelato che i momenti vissuti a catechismo assieme ai loro coetanei rappresentano per i pi piccoli un avvenimento importante della loro vita. La preparazione ai sacramenti consente loro di provare un reale cammino personale di crescita. E la famiglia, i genitori come i nonni, con la loro testimonianza ed esperienza, hanno in questo un ruolo decisivo. Non a caso, tra le proposte delle diocesi, figurano i percorsi intergenerazionali, che sperimentano la condivisione della fede e la scoperta della vita ecclesiale come comunit di dialogo. Le cosiddette dimanches autrement o la Dimanche de la Parole diventano allora spesso eventi per ogni et, che partono dalla liturgia domenicale per tentare una catechesi comunitaria. I genitori, dunque, non sono pi tenuti a iscrivere i figli per pi anni scolastici. Esistono itinerari di catechesi a durata variabile (da qualche settimana a qualche mese) aperti a tutti (bambini, giovani, adulti). Si d pi attenzione alla famiglia, allo sviluppo di un comune risveglio di fede, allaccoglimento delle domande sui sacramenti da parte di bambini e adolescenti; si lascia maggiore spazio alle questioni sociali, ai temi del lavoro, alla riflessione sulla vita di coppia. Di conseguenza cambiano anche i catechisti, la loro formazione e il loro modo di porsi. I bambini si sentono coinvolti nel cammino, sentono che noi gli proponiamo di essere cercatori di Dio e che non cerchiamo di riempire loro la testa, afferma Annick, laica in missione pastorale in una parrocchia di Nantes. Per lei, questa nuova maniera di proporre la fede coerente con ci che io cerco e con ci che io vivo con i bambini. Abbiamo lasciato il fare per lessere. Sono con loro nella verit, sono diventata una sorella maggiore nella fede.

Menichelli. Il tema scelto tratto dal Vangelo di Giovanni, ed la domanda piena di smarrimento che Pietro rivolge a Ges, quando il Signore, abbandonato dalla folla che fino ad allora lo aveva seguito, si rivolge ai suoi amici pi stretti e un po provocatoriamente invita anche loro ad andarsene. Pietro, pur disorientato dallatteggiamento di Ges, riconosce per che solo il Signore ha parole di vita eterna. Ancora oggi ci troviamo di fronte a questa identica situazione. E cio che la gente ha fame e sete dinfinito. Un disagio che si concretizza in una generale insoddisfazione della vita di ogni giorno. Per prima cosa perci abbiamo voluto prendere coscienza duna umanit che grida, che chiede aiuto e salvezza. Per poi mettere in rilievo come proprio in Ges vi sia la risposta tanto attesa. Di qui, anche, la sottolineatura messa in evidenza dal sottotitolo del congresso, LEucaristia per la vita quotidiana. E che ne costituisce anche lauspicio principale, cio la necessit di ridurre la distanza culturale tra la fede e la vita, tra il culto e la realt, tra il celebrato e il vissuto. Per raggiungere questo obiettivo gli organizzatori del congresso il comitato promotore della Conferenza episcopale italiana presieduto dal vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Adriano Caprioli hanno voluto riprendere lapprofondimento delle cinque aree tematiche gi affrontate nel convegno ecclesiale italiano svoltosi a Verona nel 2006. Cos, dopo la celebrazione eucaristica di apertura presieduta domani, domenica 4, ad Ancona dal cardinale Re, da luned 5 a venerd 9, ogni giornata sar dedicata alla riflessione su un tema specifico. A partire dalla vita affettiva, alla luce di una visione antropologica che riflette il piano di Dio e che al tempo

stesso rispettosa della dignit umana. Poi il tema della fragilit, intesa nei due versanti, spiega Menichelli, quello della povert e della malattia e quello di chi chiamato a soccorrere, ad aiutare. Ma anche come riflessione su quella particolare fragilit che il senso di onnipotenza che si illude di avere luomo quando ciecamente si affida alla tecnologia. Quindi la riflessione su il lavoro e la festa. Temi di stringente attualit perch oggi c chi soffre perch vive il lavoro come una schiavit e chi invece il lavoro non ce lha e si sente umiliato nella sua dignit. Tuttavia, aggiunge, il tema del lavoro ancora pi importante perch lEucaristia non ci sarebbe senza il lavoro delluomo. Noi diciamo infatti che essa il frutto della terra e del lavoro delluomo. E quindi la materia eucaristica stessa anche il dono che luomo fa a Dio per essere presente. Di qui anche il tema della festa. Purtroppo oggi per tanti la festa il week-end, il fine settimana che spesso risulta pi stressante del lavoro stesso. Invece noi vogliamo che luomo e la donna, guardando e celebrando Ges Cristo, recuperino nel giorno di festa quellenergia interiore che d qualit a tutta la vita. Per concludere, gioved e venerd, i temi della tradizione che cosa trasmettiamo in eredit alle giovani generazioni? e della cittadinanza intesa come partecipazione alla vita della comunit della comunit civile e a quella ecclesiale. Infine, sabato 10, la giornata dedicata al pellegrinaggio delle famiglie che verr conclusa con una veglia di preghiera presieduta dal cardinale Bagnasco. Celebrazione che far da prologo al grande incontro del giorno successivo con il Santo Padre. (fabrizio contessa)

Jules-Alexis Muenier, La lezione di catechismo, 1890, Museo delle Belle Arti di Besanon

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LOSSERVATORE ROMANO
Una sintesi del testo indirizzato al vice primo ministro Eamon Gilmore

domenica 4 settembre 2011

La risposta della Santa Sede al Governo irlandese riguardo al Cloyne Report


Il 14 luglio 2011, a seguito della pubblicazione del rapporto della commissione dinchiesta sulla diocesi di Cloyne, conosciuto come Cloyne Report, lonorevole Eamon Gilmore, vice primo ministro dIrlanda (Tnaiste) e ministro degli Esteri e del Commercio, nel corso di un incontro con larcivescovo Giuseppe Leanza, nunzio apostolico in Irlanda, ha chiesto alla Santa Sede, a nome del Governo irlandese, di intervenire a riguardo del Cloyne Report e delle considerazioni formulate sullo stesso da parte del Governo. quanto generalmente accaduto in Irlanda. I vescovi irlandesi hanno consultato la Congregazione per risolvere delle difficolt relative ad alcuni contenuti del Documento Quadro. La Congregazione ha consigliato i vescovi al fine di assicurare che le misure che essi volevano applicare, risultassero efficaci e non problematiche da un punto di vista canonico. Per tale ragione, la Congregazione ha attirato lattenzione sulla necessit che tali misure fossero in armonia con le procedure canoniche per evitare conflitti che avrebbero potuto generare appelli dallesito positivo nei tribunali ecclesiastici. La Congregazione non ha respinto il Documento Quadro. Essa ha, piuttosto, voluto assicurare che le misure contenute nel Documento Quadro non ostacolassero gli sforzi dei vescovi nellapplicare le misure disciplinari contro coloro che erano colpevoli di abuso sessuale nella Chiesa. Allo stesso tempo, importante ricordare la decisione della Santa Sede nel 1994 che accordava una normativa speciale ai vescovi degli Stati Uniti nel trattare labuso sessuale sui minori nella Chiesa. Questa normativa fu accordata ai vescovi dIrlanda nel 1996 per assisterli a superare le difficolt che stavano sperimentando a quel tempo (Cfr. parte VI della risposta). La necessit di seguire il Diritto Canonico per assicurare la corretta amministrazione della giustizia nella Chiesa in nessun modo impediva la cooperazione con le autorit civili. La Congregazione per il Clero ha espresso riserve circa lobbligo di denuncia; non ha per proibito ai vescovi irlandesi di denunciare alle autorit civili le accuse di abuso sessuale sui minori, n ha incoraggiato i vescovi a non osservare la legge. A tale riguardo, lallora prefetto della Congregazione, cardinale Daro Castrilln Hoyos, nel suo incontro con i vescovi irlandesi a Rosses Point, contea di Sligo, in Irlanda, il 12 novembre 1998, ha inequivocabilmente affermato: Desidero anche dire con grande chiarezza che la Chiesa, specialmente attraverso i suoi pastori (i vescovi), non deve in nessun modo porre ostacoli al legittimo cammino della giustizia civile, quando esso stato avviato da coloro che ne hanno diritto, mentre allo stesso tempo la Chiesa deve proseguire con le proprie procedure canoniche, nella verit, nella giustizia e nella carit verso tutti. Si deve poi notare che, a quel tempo, non solo la Chiesa ma anche lo Stato in Irlanda erano impegnati a sforzarsi di migliorare la propria legislazione concernente gli abusi sessuali sui minori. A tal fine, il Governo irlandese organizz nel 1996 unampia consultazione sullobbligo di denuncia alle autorit civili e, dopo aver preso in considerazione le riserve espresse da vari gruppi di professionisti e da individui della societ civile, che erano in larga misura in linea con quelle segnalate dalla Congregazione, decise di non introdurre lobbligo di denuncia allinterno del sistema giuridico irlandese. Dato che il Governo irlandese di allora ha deciso di non legiferare sulla materia, difficile comprendere come la lettera di monsignor Storero ai vescovi irlandesi, che stata scritta successivamente, abbia potuto essere interpretata come uno strumento che in qualche modo sovvertiva la legge irlandese o ostacolava lo Stato irlandese nei suoi sforzi per affrontare il problema in questione.

Nomine al Governatorato
Le nomine di oggi riguardano il presidente e il segretario generale del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano.

Giuseppe Bertello presidente


Nato a Foglizzo, in provincia di Torino, il 1 ottobre 1942, stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1966. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il 1 febbraio 1971, ha svolto il suo incarico nelle rappresentanze pontificie in Sudan, in Turchia, in Venezuela e presso lUfficio delle Nazioni Unite a Ginevra. Nel 1987 stato capo della delegazione di osservatori della Santa Sede alla Conferenza dei ministri degli Esteri del Movimento dei non allineati a Pyonyang. Nominato arcivescovo titolare di Urbisaglia il 17 ottobre 1987, ha ricevuto lordinazione episcopale il 28 novembre dello stesso anno. stato dapprima nunzio apostolico in Ghana, Togo e Benin. Poi, il 12 gennaio 1991, divenuto nunzio apostolico in Rwanda, adoperandosi in particolare per la composizione del conflitto tra le etnie hutu e tutsi, tanto da ricevere dal Governo rwandese un riconoscimento particolare per lopera di pacificazione svolta. Successivamente stato osservatore permanente della Santa Sede presso lUfficio delle Nazioni Unite a Ginevra, dove ha condotto, tra laltro, il negoziato per lingresso della Santa Sede come osservatore permanente dellO rganizzazione Mondiale del Commercio, divenendone il primo rappresentante. Nel 2000 ha guidato la rappresentanza vaticana alla decima Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad X), a Bangkok. Il 27 dicembre 2000 stato nominato nunzio apostolico in Messico. L11 gennaio 2007 Benedetto XVI lo ha nominato nunzio apostolico in Italia e nunzio apostolico presso la Repubblica di San Marino.

Osservazioni generali circa il Cloyne Report


La Santa Sede ha esaminato con attenzione il Cloyne Report, riscontrando gravi ed inquietanti errori nel modo di affrontare le accuse di abuso sessuale di bambini e minori da parte di sacerdoti della diocesi di Cloyne. La Santa Sede desidera riaffermare, anzitutto, il proprio orrore verso i crimini di abuso sessuale che sono avvenuti in quella diocesi; profondamente addolorata e si vergogna per le terribili sofferenze che le vittime e le loro famiglie hanno dovuto sopportare nella Chiesa di Ges Cristo, un luogo dove ci non deve mai accadere. La Santa Sede, inoltre, non pu nascondere la propria grave preoccupazione per le conclusioni della commissione, circa le gravi mancanze nel governo della diocesi e il trattamento inadeguato delle accuse di abuso. particolarmente inquietante che tali mancanze siano potute accadere nonostante i vescovi e i superiori religiosi avessero assunto limpegno di applicare le linee guida sviluppate dalla Chiesa in Irlanda per garantire la protezione dei minori, e nonostante le norme e le procedure della Santa Sede relative ai casi di abuso sessuale. Comunque, lapproccio adottato dalla Chiesa in Irlanda nei tempi recenti a riguardo del problema dellabuso sessuale sui minori sta beneficiando dellesperienza in corso e si sta dimostrando sempre pi efficace nel prevenire la ripetizione di tali crimini e nel trattare i casi che emergono.

Questioni sollevate da alcuni esponenti politici irlandesi


La Santa Sede desidera precisare quanto segue in relazione ad alcune reazioni di esponenti politici irlandesi: la Santa Sede comprende e condivide i profondi sentimenti di rabbia e frustrazione manifestati pubblicamente a fronte di ci che emerso con il Cloyne Report, e che ha trovato espressione nel discorso dellonorevole Enda Kenny, Primo ministro (Taoiseach), tenuto alla Camera dei Deputati (Dil ireann) il 20 luglio 2011. Tuttavia la Santa Sede nutre significative riserve su alcuni aspetti del discorso. In particolare, infondata laccusa che la Sede Apostolica abbia tentato di ostacolare uninchiesta in una repubblica sovrana e democratica, appena tre anni fa, non trentanni fa. Del resto, un portavoce governativo, quando stato interrogato in merito, ha chiarito che lonorevole Kenny non si riferiva ad alcun episodio specifico. Del resto, le accuse di ingerenza da parte della Santa Sede sono smentite dai molti rapporti che pure vengono utilizzati per criticarla. Quei rapporti, lodati per la loro esaustiva investigazione degli abusi sessuali e del modo in cui essa avvenuta, non forniscono prove che la Santa Sede abbia interferito negli affari interni dello Stato irlandese o, addirittura, sia stata implicata nellordinaria gestione delle diocesi irlandesi o delle congregazioni religiose circa i problemi degli abusi sessuali. Piuttosto, ci che colpisce di questi rapporti e delle numerose informazioni sulle quali sono basati la mancanza di documentazione a supporto di tali accuse. A tale riguardo, la Santa Sede desidera sottolineare che in nessun modo essa ha ostacolato o tentato dinterferire in alcuna delle indagini sui casi di abuso sessuale sui minori nella diocesi di Cloyne. Inoltre, in nessun momento, la Santa Sede ha cercato dinterferire nel diritto irlandese o di intralciare le autorit civili nellesercizio delle loro funzioni. La Santa Sede desidera anche sottolineare che il testo dellallora cardinale Joseph Ratzinger, richiamato dallonorevole Kenny, una citazione tratta dal n. 39 dellIstruzione sulla vocazione ecclesiale del teologo, pubblicata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 24 maggio 1990. Tale testo non riguarda la maniera con cui la Chiesa dovrebbe comportarsi allinterno di una societ democratica e nemmeno ha a che fare con tematiche inerenti la protezione dellinfanzia, come luso della citazione che ne fa lonorevole Kenny sembrerebbe sostenere, ma riguarda il servizio del teologo alla comunit ecclesiale. Nel suo incontro con il nunzio apostolico, il viceprimo ministro dIrlanda (Tnaiste) e ministro degli esteri e del commercio, onorevole Eamon Gilmore, ha affermato che tra le pi inquietanti conclusioni del Cloyne Report c quella secondo la quale le autorit vaticane, descrivendo il Documento Quadro adottato dalla Conferenza episcopale come un mero documento di studio, hanno ostacolato gli sforzi della Chiesa irlandese nel trattare gli abusi sessuali sui minori commessi dal clero. Come chiarito nella risposta della Santa Sede, detta espressione era fondata sulle spiegazioni della sua natura fornite dai vescovi irlandesi e sullo stesso testo pubblicato. In nessun modo intendeva squalificare i seri sforzi intrapresi dai vescovi irlandesi per affrontare il flagello dellabuso sessuale sui minori. Quanto alla mozione passata alla Camera dei Deputati (Dil ireann), il 20 luglio 2011, e al Senato (Seanad ireann), una settimana dopo, che deplora lintervento del Vaticano che ha contribuito ad ostacolare il Documento Quadro per la protezione dellinfanzia e delle linee guida dello Stato irlandese e dei vescovi irlandesi, la Santa Sede desidera chiarire che, in nessun momento, si espressa sulla misure di protezione dellinfanzia adottate dallo Stato irlandese, e tanto meno ha mai cercato di ostacolarle. La Santa Sede osserva che non ci sono prove citate in alcuna parte del Cloyne Report che permettano di concludere che il suo presunto intervento abbia favorito ad ostacolare dette misure. Per quanto riguarda, poi, le linee guida stabilite dai vescovi irlandesi, la risposta offre sufficienti chiarimenti per mostrare che esse in nessun modo sono state indebolite da alcun intervento della Santa Sede.

Osservazioni conclusive
Nella sua risposta, la Santa Sede offre una presentazione dellapproccio della Chiesa alla protezione dei minori, includendo la relativa normativa canonica, e fa riferimento alla Lettera ai Cattolici dIrlanda del Santo Padre Benedetto XVI, pubblicata il 19 marzo 2010, nella quale il Pontefice indica che si attende che i vescovi irlandesi cooperino con le autorit civili, applichino pienamente le norme del Diritto Canonico e assicurino piena e imparziale applicazione delle norme della Chiesa in Irlanda per la protezione dei minori. La pubblicazione del Cloyne Report segna un ulteriore passaggio nel lungo e difficile cammino di accertamento della verit, di penitenza e purificazione, di guarigione e rinnovamento della Chiesa in Irlanda. La Santa Sede non si considera estranea a questo processo ma lo condivide in spirito di solidariet ed impegno. La Santa Sede, mentre rigetta le accuse infondate, accoglie in spirito dumilt tutte le osservazioni e i suggerimenti obiettivi e utili per combattere con determinazione lo spaventoso crimine dellabuso sessuale sui minori. La Santa Sede desidera ribadire che condivide la profonda preoccupazione e linquietudine espresse dalle autorit irlandesi, dai cittadini irlandesi in generale e dai vescovi, sacerdoti, religiosi e laici dIrlanda a riguardo dei criminali e peccaminosi atti di abuso sessuale perpetrati da membri del clero e da religiosi. La Sede Apostolica anche consapevole della comprensibile rabbia, della delusione e del senso di tradimento sperimentati da coloro, particolarmente le vittime e le loro famiglie, che sono stati segnati da questi vili e deplorevoli atti e dal modo in cui essi talvolta sono stati affrontati dalle autorit ecclesiastiche. Per questo la Santa Sede desidera riaffermare il proprio dolore per ci che accaduto. Essa si augura che le misure che la Chiesa ha introdotto negli ultimi anni a livello universale, come anche in Irlanda, si dimostrino pi efficaci nellimpedire il ripetersi di tali atti e contribuiscano alla guarigione di coloro che hanno sofferto per gli abusi, come pure a ristabilire la fiducia reciproca e la collaborazione tra le autorit ecclesiastiche e quelle statali, che sono essenziali per combattere efficacemente il flagello dellabuso. Naturalmente, la Santa Sede sa bene che la dolorosa situazione provocata dagli episodi di abuso non pu essere risolta rapidamente o facilmente e che, bench siano stati compiuti molti progressi, molto rimane ancora da fare. Sin dai primi giorni dello Stato irlandese, e specialmente dallo stabilimento delle relazioni diplomatiche nel 1929, la Santa Sede ha sempre rispettato la sovranit dellIrlanda, ha mantenuto relazioni cordiali e amichevoli con il Paese e le sue autorit, ha frequentemente espresso la propria ammirazione per lo straordinario contributo offerto da uomini e donne irlandesi alla missione della Chiesa e al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni in tutto il mondo; inoltre, la Santa Sede non ha fatto mancare il proprio supporto a tutti gli sforzi per promuovere la pace sullisola durante gli ultimi travagliati decenni. In linea con tale atteggiamento, la Santa Sede desidera riaffermare il suo impegno ad un dialogo costruttivo e alla cooperazione con il Governo irlandese, naturalmente sulla base del reciproco rispetto, cos che tutte le istituzioni, sia pubbliche che private, religiose o civili, possano cooperare per assicurare che la Chiesa, e anzi la societ in generale, siano sempre un luogo sicuro per linfanzia e i giovani.

Giuseppe Sciacca segretario generale


Nato il 23 febbraio 1955 a Catania, stato ordinato sacerdote il 7 ottobre 1978 per la diocesi di Acireale. Laureato in diritto canonico allAngelicum di Roma e in filosofia alluniversit statale di Catania, stato fino al 1987 vicario parrocchiale della Matrice di Aci Catena e nella stessa cittadina etnea rettore delle chiese del Santissimo Sacramento e di SantElena e Costantino, svolgendo dal 1983 anche gli uffici di difensore del vincolo e poi di giudice presso il Tribunale ecclesiastico regionale Siculo. Docente di diritto canonico presso lIstituto di scienze religiose di Acireale, per un quindicennio stato ordinario di filosofia e storia nei licei statali. Dal 1988 canonico decano e rettore della seicentesca basilica collegiata di San Sebastiano in Acireale, ha curato il restauro complessivo e la riqualificazione del grandioso tempio, che monumento nazionale, e degli edifici annessi, ricoprendo in diocesi anche gli incarichi di delegato per i Beni culturali e di direttore dellUfficio tecnico. Il 25 marzo 1999 stato nominato da Giovanni Paolo II prelato uditore del Tribunale apostolico della Rota romana. Consultore della Congregazione per il Clero, nonch commissario presso lo stesso dicastero per le cause di dispensa dagli oneri sacerdotali, e commissario presso la Congregazione per la Dottrina della Fede per le cause di scioglimento del matrimonio in favorem fidei, docente di deontologia giudiziaria presso lo Studio rotale e di Stilus Romanae curiae presso la Pontificia Universit Lateranense. Autore di vari scritti giuridici e storici (tra i quali Il principio di legalit nellordinamento canonico, Il matrimonio tra sacramento e contratto, I tribunali della Sede Apostolica, La giurisdizione nella basilica Vaticana, La pietas di Pio II, Il cardinale Pietro Gasparri fedele interprete della volont del Papa), di recente ha curato la nuova edizione dellopera di Dario Composta La Chiesa visibile.

Questioni sollevate dal Cloyne Report


Il testo della risposta della Santa Sede affronta nel dettaglio le diverse accuse mosse contro di essa, che sembrano essere fondate principalmente sul resoconto e la valutazione che il Cloyne Report ha dato della lettera indirizzata ai vescovi irlandesi, il 31 gennaio 1997, dallarcivescovo Luciano Storero, allora nunzio apostolico in Irlanda. Tale lettera comunicava la risposta della Congregazione per il Clero al documento Child Sexual Abuse: Framework for a Church Response (dora in poi, Documento Quadro). La commissione dinchiesta afferma che la suddetta risposta ha fornito appoggio a coloro che dissentivano dalla linea ufficiale della Chiesa ed stata di poco aiuto specialmente rispetto alla denuncia alle autorit civili. La Santa Sede desidera affermare quanto segue in relazione alla risposta della Congregazione per il Clero: la Congregazione ha descritto il Documento Quadro come documento di studio sulla base delle informazioni fornitele dai vescovi irlandesi, che hanno descritto il testo non come un documento ufficiale della Conferenza episcopale irlandese, ma piuttosto come un rapporto della Commissione consultiva dei vescovi cattolici irlandesi sugli abusi sessuali sui minori compiuti dal clero e da religiosi. Tale rapporto era stato allora raccomandato alle singole diocesi e alle congregazioni religiose come documento quadro per affrontare le problematiche relative allabuso sessuale sui minori. I vescovi irlandesi non hanno mai chiesto la recognitio della Santa Sede per il Documento Quadro, che, secondo il Can. 455 del Codice di Diritto Canonico, sarebbe stato necessario richiedere solo se essi intendevano che il documento fosse un decreto generale della Conferenza episcopale, con forza obbligante su tutti i suoi membri. Comunque, la mancanza della recognitio di per s non precludeva lapplicazione delle indicazioni contenute nel documento, dato che ogni singolo vescovo poteva adottarle, senza dover riferire alla Santa Sede. E tale applicazione

Il cardinale Lajolo annuncia il cambio al Governatorato

Nel segno della collaborazione e del servizio


Lannuncio del cambio della guardia ai vertici del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano stato dato dal cardinale Giovanni Lajolo sabato mattina, 3 settembre, durante un incontro con i direttori di uffici e servizi, i funzionari, i responsabili e il personale nella chiesa della Madonna della Famiglia. Il porporato ha annunciato che larcivescovo Giuseppe Bertello, finora nunzio apostolico in Italia, gli succeder come presidente del Governatorato a partire dal 1 ottobre, mentre monsignor Giuseppe Sciacca che succede allarcivescovo Carlo Maria Vigan nellincarico di segretario generale gi da oggi nel pieno delle sue funzioni. Dopo aver letto le bolle di nomina e i relativi curricula dei due presuli, il cardinale ha presentato monsignor Sciacca. Sono sicuro ha detto che la collaborazione sar proficua e piacevole, e troverete in lui pi che un superiore: un amico e un sacerdote. Prendendo la parola il nuovo segretario generale ha ringraziato anzitutto Benedetto XVI, al quale siamo legati da vincoli di profonda fedelt in ragione del servizio nella diver-

sit dei compiti ha affermato. Si detto poi lieto e onorato di operare sotto la direzione del cardinale Lajolo fino al 1 ottobre, con la collaborazione di tutto il personale. Monsignor Sciacca ha quindi ricordato una frase di Alberto Arborio Mella di SantElia maestro

di camera di Pio XI e poi di Pio XII il quale era solito dire: Qui tutto grande e quindi anche il nostro comportamento deve modellarsi a questa grandezza. E ha concluso che tutto questo deve ispirare la sostanza di vita per servire con un autentico spirito di lealt e umilt il Pontefice.

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