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La bussola

La bussola aiuta a determinare la direzione di marcia quando il terreno non offre sufficienti punti di riferimento per potersi
orientare con la carta, oppure quando questi punti sono nascosti dall’oscurità o dalla nebbia.
La bussola RECTA è composta da:
– astuccio di plastica o di metallo con linea di mira
– quadrante girevole per la determinazione dell'azimut
– ago magnetico (punta rossa) che indica la direzione Nord
– specchio e cordino per mirare nella direzione dell’azimut
Sul quadrante l’angolo giro è suddiviso in 360 o in 400 gradi, o più spesso ancora
in millesimi di artiglieria (64.00) ( /oo): gli azimut dei punti cardinali sono (espressi
in /oo):
Nord: 00.00 = 64.00, Sud: 32.00, Est: 16.00, Ovest: 48.00
La bussola viene legata al polso (sinistro o destro). La cordicella è annodata in modo
da formare un cappio nel quale s’infila la mano. Si evita cosi di perdere la bussola
anche quando si è obbligati a lasciarla (caduta, ecc.).

1. Orientamento della carta, nel terreno, con l’aiuto della bussola

– tenere la carta nella direzione di corsa anche se le


iscrizioni appariranno all’inverso.
– posare la bussola sulla carta e girare finché l’ago
della bussola (N) coincide con il Nord della carta.
– da quel momento la carta è orientata e indica la
direzione di corsa.
N.B. : Non tenere conto della graduazione della
bussola.

2. Mantenimento della direzione di corsa tramite la carta e la bussola

– il bordo laterale della bussola deve


costantemente coincidere con la direzione di
corsa.
- girare finché l’estremità dell’ago calamitato mostri
esattamente la direzione Nord della carta.
- in quel momento la bussola e la carta indicano la
direzione di corsa.
N.B. : Non tener conto della graduazione della
bussola.

3. Trasferimento della direzione di corsa dalla carta alla bussola


1. Posare il bordo longitudinale della bussola nella direzione di corsa sulla linea che collega il punto A al punto B.
2. Girare il quadrante fino a che le sue linee Nord - Sud siano parallele alle linee Nord – Sud della carta. Il segno Nord (N) del
quadrante dev’essere sempre diretto verso il Nord della carta.
3. Togliete la carta; la direzione di corsa nel terreno si trova girando fino al momento in cui l’estremità Nord dell’ago
calamitato mostra il Nord del quadrante.
La linea di mira della bussola indica allora la direzione nel terreno.
4. Direzione di corsa data con l’azimut
Azimut : angolo formato dalla linea di direzione data e dalla linea del Nord.
Ciò vuol dire spostarsi in una direzione senza l’uso della carta. Girare il quadrante finché la freccetta nera indica
l’azimut voluto, mirare con la cordicella nella linea di mira tenendo la bussola perfettamente orizzontale, girare
su se stessi finché si vede nello specchietto che l’ago magnetico si trova esattamente tra le due linee bianche
fosforescenti: in quel momento si sta mirando nella direzione giusta. Mirare un oggetto il più lontano possibile,
portarsi fin lì e quindi mirare di nuovo. Se si sta procedendo in salita o in discesa: mirare sempre
orizzontalmente qualcosa davanti m sé (un filo d’erba o una montagna) e quindi determinare il prossimo punto
in cui portarsi con un filo a piombo (la bussola stessa).
Nelle gare o durante le corse d’allenamento bisogna tener conto di queste diversità. Gli azimut devono essere
precisi nelle tre unità generalmente usate. Con l’aiuto dell’azimut e di una distanza si può calcolare pure un
punto preciso sulla carta. Nelle normali corse d’orientamento si evita tuttavia d’introdurre gli esercizi che
ricorrono alle indicazioni di azimut.

5. Ricerca del punto di stazione (impossibile con la nebbia)


Cercare due punti che si possono riconoscere sia in realtà sia sulla carta (luci nella notte, cime di montagne, campanili),
possibilmente in modo che si vedano con una diversa angolatura dl circa 90 gradi, identificare Il loto azimut (operazione inversa
a quella del punto 4: prima mirare e poi girare il quadrante), tracciare il loro azimut sulla carta, prolungare le due linee finché
s’incontrano: il punto d’incontro è il punto dl stazione (calcolare sempre un margine possibile d’errore di circa 100 m.).

6. Aggiramento di un ostacolo in una marcia con la bussola


Se si vede oltre ï ostacolo (lago, fiume, rocce): mirare sempre un oggetto ben riconoscibile oltre l'ostacolo, aggirare con comodo
l’ostacolo, ripartire dall’oggetto mirato.
Senza visibilità oltre: cambiare la direzione mirando con l’ago rosso non più tra le due lineette ma tra i due cerchietti del
quadrante, camminare finché necessario contando i passi, riprendere la giusta direzione, non appena possibile rifare lo stesso
numero di passi mirando con la lancetta negli altri due cerchietti.

7. Alcuni consigli
- tenere la bussola (o secondo il metodo, la carta e la bussola) all’altezza dell’anca e mantenere costantemente l’ago
calamitato sulla linea Nord - Sud o sul segno Nord.
- in generale si riesce in questo modo a mantenere la direzione senza fermarsi e senza servirsi di punti di riferimento
intermedi. più il tracciato con la bussola è lungo, più la mira in direzione di punti intermedi deve essere precisa.
- mirare i punti intermedi situati il più lontano possibile (alberi particolari, blocchi di pietra, ecc.).
- controllare la distanza!
- correggere d’intuito le piccole deviazioni.

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