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Gruppo n°6, Sartori Aurora, Demattè Leni, Cordellini Anna

Esperienza di Eratostene: misurazione della circonferenza terrestre

• Scopo: Calcolare la circonferenza terrestre usando il metodo di Eratostene


• Strumenti: -corda metrica (sens. 1 cm; portata 20 m);
-app ‘gps essential’
-bussola
• Richiami teorici:
L’esperienza di Eratostene parte dal presupposto che per stimare una grandezza al di fuori
della nostra esperienza, possiamo ricondurla ad altre grandezze che ci sono familiari. In
questo caso, la stima numerica della
circonferenza, parte dalla conoscenza di una
porzione di distanza tra due città: Alessandria e
Siene.
Eratostene nel terzo secolo a.C. è partito dal
principio che i raggi solari cadono perpendicolari
alla crosta terrestre e paralleli fra di essi. In
particolare il giorno del solstizio d’estate la luce
solare a Siene è esattamente perpendicolare al terreno. Le due città sono sullo stesso
meridiano, perciò hanno la stessa longitudine.
Ad Alessandria, nello stesso giorno, il sole forma con un
palo perpendicolare al terreno un angolo α di circa 7°.
Tale angolo è congruente all’angolo β, formato dalle due
semirette che partono dal centro della circonferenza
terrestre e incrociano rispettivamente i punti
corrispondenti a Siene e Alessandria. L’angolo β quindi
di 7° è 1/50 dell’angolo giro.
Con una semplice proporzione poi è possibile dire che il rapporto tra l’angolo β e l’angolo
giro equivale al rapporto tra la distanza delle due città e la circonferenza terrestre.
Ovviamente i dati raccolti, come la distanza delle due città, sono caratterizzati da un errore
assoluto, dovuto sia allo strumento sia alla
misurazione pratica.
Per quanto riguarda la misurazione, l’errore
può essere sistematico (nel nostro caso,
potremmo non aver disteso bene la corda
metrica) o casuale (potremmo aver spostato
l’estremità della corda durante la misura).
Dato che nel nostro esperimento vengono utilizzate anche diverse operazioni matematiche,
sarà necessario saper calcolare l’errore assoluto delle misure indirette: nel caso di addizioni
o sottrazioni, basterà addizionare i vari errori assoluti; nel caso di moltiplicazioni e divisioni
si dovranno moltiplicare/dividere gli errori.
• Procedimento:
1) Si fissano un punto di partenza e uno d’arrivo, che non devono cambiare nel corso
dell’esperimento; e ci si accerta che i due punti selezionati siano in direzione nord-sud con
l’aiuto di una bussola;
2) Utilizzando l’app ‘gps essential’, si misura la latitudine dei due punti. Per ridurre l’errore
assoluto, si effettuano tre rilevazioni per ogni punto;
3) Utilizzando la corda metrica, si misura la distanza fra i due punti. Visto che la distanza da
misurare è maggiore della portata dello strumento, è necessario effettuare la misurazione,
traslando lo strumento più volte.
Per ridurre l’errore assoluto, si effettua la misura due volte.

• Raccolta dati.
MISURE βi MISURE βf MISURE FRA βi A βf
N46° 03.783’ (46.2675°) N46° 03.788’(46.2689°) 94m
N46° 03.782’(46.2672°) N46° 03.785’(46.2681°) 99m
N46° 03.785’ (46.2681°) N46° 03.785’(46.2681°)

• Elaborazione dati:
- Per prima cosa si calcola il valore medio delle diverse misure calcolate:
β= misura latitudine i= punto d’inizio f= punto finale L= misura fra i 2 punti

βi1 = N46° 03.783’ (46.2675°), βi2= N46° 03.782’(46.2672°), βi3=N46° 03.785’ (46.2681°)
Media (βi1, βi2, βi3) = (46° 03.783’ + 46° 03.782’ + 46° 03.785’) : 3 = 46°03.783’
46°03.783’= 46.2675°
L’errore assoluto si trova con (xmax – xmin) :2 = (46.2681-46.2672)°:2= 0,0005°
Quindi βi = (46.2675±0.0005)°

βf1= N46° 03.788’(46.2689°), βf2= N46° 03.785’(46.2681°), βf3= N46° 03.785’(46.2681°)


Media (βf1, βf2, βf3)= (46°03.788’+46°03.785’+46°03.785’) :3= 46° 03.786’
46° 03.786’= 46.2684°
Errore assoluto= (xmax – xmin) :2= (46.2689-46.2681)°:2= 0,0004°
Quindi βf= (46.2684±0.0004)°

L1= 94m L2= 99m


Valore medio = (94+99)m : 2 = 96,5m
Errore assoluto: (xmax – xmin) :2 = (99-94)m :2 = 2,5m
Quindi L= (96,5±2,5)m

- Si deve poi ricavare l’angolo α, che è l’angolo formato idealmente dalle due semirette
con origine al centro della nostra circonferenza e passanti rispettivamente per i due
punti βi e βf.
α= βf – βi = 46.2684° – 46.2675°= 0,0009°
errore assoluto=err. ass. βi + err. ass. βf= 0,0005°+0,0004°= 0,0009°
α= (0.0009 ± 0,0009)°

- Trovo la circonferenza terrestre con la formula (L x 360°): α = (96,5m x 360°) : 0,0009°=


38 600 000 m = 38 600km
Errore assoluto= err. ass. L : α = 2,5: 0,0009 = 2778m = 2,7km
Quindi la circonferenza terrestre= (38 600 ± 2,7)km

Osservazioni: Con questa prova pratica abbiamo potuto constatare la funzionalità del
metodo di Eratostene: infatti la misura ha un errore di ‘soli’ 1 409km circa rispetto a quella
reale. Eratostene ha usato due città molto più distanti rispetto ai punti usati da noi, quindi
le nostre misure, essendo minori, erano molto più sensibili all’errore.
La precisione dei risultati dell’esperimento è direttamente proporzionale alla misura della
lunghezza L.
Il nostro strumento era inoltre poco funzionale. La misurazione sarebbe stata meno
soggetta ad errori se avessimo avuto una corda di 100 m.
La misurazione della lunghezza L è risultata piuttosto difficoltosa, in quanto dal punto di
inizio, non era possibile vedere con esattezza il punto finale a causa della conformazione
del terreno irregolare, per questo era difficile indirizzare ed orientare la corda in maniera
esatta. Inoltre nel mio gruppo eravamo soltanto in tre ragazze, e nei gruppi da quattro era
più comodo effettuare la misurazione.
Rispetto ad Eratostene, che ha dovuto aiutarsi con l’ombra, noi avevamo uno strumento
molto più preciso per misurare la latitudine, ovvero il gps.
La stessa misurazione dell’angolo α è soggetta ad un errore pari allo stesso valore di α.
SARTORI AURORA

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