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Chutulucene

Chthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto. Nero edizioni, 2019, Roma


traduzione di Staying with the Trouble- Making Kin in the Chthulucene, University of Chicago
Press

INTRODUZIONE
In questa introduzione dh crea una specie di glossario precisando questi termni.
• Staying with trouble: dh si rifà all'etimologia della parola trouble che deriva dal francese
troubler la e usa una sua variante di significato, trouble nel senso di “rimescolare” “rendere
opaco” “disturbare” e proprio qui si ritrova l'obiettivo da perseguire per dare risposta ai
tempi di crisi. La risposta alla crisi è quindi il rimescolare, fare disordine e ricreare
problemi. L'autrice fa notare che le risposte all'Antropocene e al Capitolocene. La prima è
delegare alla tecnologia la risoluzione del problema, aver fede che comunque il progesso
salverà l'insalvabile. La seconda, molto più disfattista che vede i giochi fatti ed che pensa
che è troppi tardi per soluzione. “L'obiettivo e fare kin pag 13 generare parentele con
connessioni inventive pratica necessaria per poter vivere e morire insieme”. “stare con il
problema” : non creare un domani sicuro e fare in modo che eventi minacciosi non
accadano, non demonizzare o idealizzare il passatro o il futuro ma stare con il problema
significa stare al mondo come creature mortali interconnesse e immerse in innumerevoli
significati. Rimanere a contatto con il problema e vivere in modo respons-abile. Stare con il
problema significa generare kin, parentele impreviste, aprirsi a collaborazioni, “con-divenire
insieme gli uni con gli altri” pag17.

• Chthulucene: 2 parole: Kainos = signfica ora. Non è un passato o un presente o un futuro nel
senso canonico. Khton: creature ctonie: metaforicamente, creature che vivono sulla terra che
non corrispondono all'umano illuminista → “sono mostri nel senso migliore del termine” .
Regisce alla disperazione di qst tempi con la rinascita è il tempospazio delle creature
sinctonie, simbiogeniche e simpoietiche, ctonie → creature indigene della terra
• Kin: Parentela imprevista ed imprevedibile. Non è un mondo chiuso in sé, non è concluso
ma è sempre intento a creare filamenti che si aggrovigliano a spirale
• Acronimo FS: Condensazione → Fabula speculativa, femminismo speculativo, fatto
scientifico, fantascienza, string figures (figure di filo che si creano del gioco della matassa).
Usate come tropo teoretico

Dopo questa specie di glossario l'autrice procede nell'illustrare in breve il contenuto dei 4 capitoli.
SCOPO → Ognuno dei 4 capitoli presenta figure e storie che creino parentele nello Chtulucene in
modo da disfarsi dell'antropocene e del capitolocene.

1. Multivarietà-trasformismo dei piccioni: animali dell'impero, animali da gara, spie di guerra


partner per la ricerca scientifica, collaborati nell'attivismo, compagnia urbana.
2. Pensiero tentacolare: che sotituisce l'individualismo, ormai ritenuto impensabile.
3. Simpoiesi: per restare a contatto con il problema.
4. Generare parentele
5. Bambini del compost: Fabula speculativa (anche qui risorsa immaginativa? controllare). Qui
immagina delle comunità le comunità del compost sono apparse nei primi anni 2000 in
territori devastati. Queste comunità mitigano il problema della sovrapopolazione e attuano
pratiche multispecie di giustizia ambientale e nuove forme di socialità e materialità...parte
incomprensibile.
1. IL GIOCO DELLA MATASSA CON LE SPECIE COMPAGNE
Da quello che ho capito, Terrapolis è il luogo fantastico , immaginato e auspicato dall'autrice, i
piccioni i suoi abitanti ptototipici visto la loro capacità di co-creazione con l'umano e visto che già
sono stati protagonisti di inedite collaborazioni inter-specie, e FS è una matrice concettuale che
attraversa il discorso dell'autrice ed è onnipresente.
Prima di dedicarsi ai piccioni DH, definisce il luogo in cui vivono metaforicamente, che ha
prefigurato e nel quale vivono tutte le specie compagne: si chiama Terrapolis.
Terrapolis → Spazio n-dimensionale in cui vivono le creature prefigurate delle storie di fabula
speculativa che l'autrice compone: è il luogo del co-divenire multipecie. Non è post-umano, lugo
che rifiuta l'eccezionalismo umano, è ricca di humus e compost (caos generativi), qui avvengono le
narrazioni multispecie. Qui l'umano non è inteso come Homo cit. bella pag 26, home nel senso di
fallocentrico, sempre uguale, protagonista di ogni parabola, universalismo maschilima MA è
guman, colui che lavora la terra nella terra (etimologia guman pag.158), che ha genere indefinito,
in-fieri. Terrapolis genera parentele e rapporti FS. I piccioni sono presi in considerazione come
guide di Terrapolis (probabilmente sta prefigurando un mondo in cui i comportamenti dei piccioni
sono funzionali ed esplicativi di pratiche che l'autrice auspica.) . Secondo l'autricde infatti i piccioni
“vantano una lunga tradizione del co-divenire insieme agli esseri umani”. → esempi di animali dco-
diventati insieme agli umani nel tempo.
Grande varietà di co-creazione, esempi in cui piccioni, uomini e ricerca hanno fatto gruppo insieme
creando nuove relazioni multispecie → “ciò ha conseguenze impo per guarire insieme, per
prenderci cura uno dell'altro nella somiglianza e nella differenza” pag.36
– Animali dell'impero che hanno accompagnato colonizzatori europei
– Fonte di cibo
– Animali da compagnia
– Animali di allevamento
– Cavie di test spicologici
– Interlocutori di Darwin
– Grande senso dell'orientamento e delle mappe → uso allevatori e spie
– Capacità di navigazione → studio scienziati
– Capacità di riconoscimento oggetti e masse → collaborazione con la Guardia Costiera nel
project sea hunt anni 70-80, in cui guardia costiera americana decide di collaborare con i
piccioni e sfruttare la loro capacità di riconoscimento per identificare uomini ed
equipaggiamenti in mare aperto. Inseriti in una sorta di osservatorio dal quale beccavano su
dei tasti per ogni ritrovamento. I piccioni e la giardia costiera hanno dovuto imparare a
comunicare tra loro, i piccioni dovevano capire cosa indicare agli uomini.
– Colombofili: allevamenti domestici piccioni e gare. Gli umani aiutano i piccioni ad allevare
figli (?), si mettono nei loro panni per capire come fanno esperienza del mondo e
comprendere le loro pratiche sociali. Ovviamente queste pratiche non sono innocenti, c'è
sfruttamento, ricette su come cucinarli ecc.. quindi l'autrice non è che auspica queste
prattiche, ciò che dice è che rivelano comunque una complessa relazione inter-specista
– Pigeon blog: progetto che condensa molto il progetto harawaiano di cyborg-collaborazioni
interspeciste (carrriiiina, mia). In particolare vede coinvolti piccioni, macchine, ingegneri,
artisti. È un progetto di rilevamento dati e diffusione notizie riguardo la qualità dell'aria. I
piccioni trasportavano dispositivi di rilevamento che mandavano info a un server in tempor
reale in modo continuativo. I piccioni avevano zainetto, unità usb, pag.39, questi dati poi
veicolati in una specie di piattarfma sms accessibile a chi volesse. Tutti co-divenuti in una
fabula speculativa. I dati non avevano valenza scientifica e non erano diretti per esperimenti
puramente scientifici, non volevano scavalcare la scienza e il monitoraggio
dell'inquinamento, ma voleva illkustrare, isirare, motivare e proprio per questo il rogetto
criticato e accusato da PETA di sfruttamento illecito di animali appunto xk il progetto non
aveva scopo scienza pura → il pigeonblog era infatti una forma di citizien science. a quel
punto la conduttrice dell'esperimento Da costa si domanda:” il lavoro umano-animale in
quanto parte di un'azione politica è meno leggittimo rispetto al lavoro umano-animale
inserito però in un contesto scientifico” cit. completa pag.41
– piccionaria municipale a Melburn, con cui si è cercato di mitigare i problemi di convienza
tra piccioni e umani. Casa per le nidiate di piccioni + strumenti compostabili e la comunità è
invitata a prendersene cura.

2. PENSIERO TENTACOLARE. ANTROPOCENE, CAPITOLOCENE,


CHTHULUCENE
Per liberarsi dell'Antropocene per prima cosa si deve rendere impensabile. Per farlo bisogna rendere
impensabile l'eccezionalismo umano, l'individualismo limitato, l'homo sapiens egoriferito che fino
ad ora sono stati fulcro delle scienze biologiche. Prende in riferimento il ragno primoa cthulhu come
essere tentacolare, coemt utti esseri tentacolare si aggroviglia nelle fs, intrecciano percorsi fuori
dqai determinismi. Gli esseri tentacolari sono metaforicamente coloro che megio tessono le figure
di filo: le figure di filo (credo ma non so) metaforicamente rappresentano sistemi di pensiero
generativi in cui pensieri generano altri pensieri, storie generano altre storie, conoscenze che
genrano altre conoscenze..e sono reticolati generativi di significati. Gli esseri tentacolare meglio si
apprestano alle figure di filo/sistemi di pensiero generativi. → sistemi di pensiero poi dei sistemi
simpoietici (??? sfattonaaaaaaoooooo).
Simpoiesi : sistemi che creano collettivamente, non hanno confini spaziali-temporali, informazione
e controllo sono distribuiti su tutti i componenti. Sono sistemi evolutivi sempre in preda a
cambiamenti vs Autopoiesi: sistemi che si auto producono e autoconcludono dotati di ben precisi
confini spazio temporali che hanno controllo centralizzato.
Riferimento ad Arendt → male come banale mancanza di pensiero.
Riferimento funghi matsutake e la loro capacità di “stare con il problema”, creano possibilità di
coesistenza nel più totale caos ambientale, forma di sopravvivenza collaborativa. Ha grande capicità
di sopravvivere in ambienti disastrati dall'uomo e Il motivo che ha spinto l’antropologa Anna
Lowenhaupt Tsing a dedicare al matsutake un intero e voluminoso libro dal titolo “Il fungo alla
fine del mondo. La possibilità di vivere nelle rovine del capitalismo” (Keller, 2021) sono state
alcune osservazioni che ha potuto annotare nel corso dei suoi sette anni di ricerca sul campo. Un
aspetto fondamentale di questo fungo è che esso è diventato, nel corso del tempo, un bene globale
costosissimo per un motivo molto semplice: non può essere coltivato, ma l’uomo può creare le
condizioni affinché possa crescere; questo spiega il motivo per cui si parla di ambienti perturbati.
Tsing traccia etnografia pag. 60 funghi che vivono grazie a contaminazione, confusione, macerie.
Siamo fuori dqall'eccezionalismo umano, cambiare la narrazione, capire quali storie generano altre
storie e chi viene riabilitato da queste storie. Il racconto dell'antropos, è un racconto fallico, in cui
tutto il non-antropos è oggetto di scena, aqppiglio della trama il resto può essere scavalcato →
visione Latour che lei definisce come un composizinista, che è intento a capire il mondo si co-
costruisce e in cui i costruttori non sono solo esseri umani → qui si compie matrice FS.
ANTROPOCENE: Termine coniaato anni 80, ecologo Stoermer, per far riferimento agli effetti
trasformativi delle azioni umane sullaterra. Crutzer si uni sce S. definendo un cambio di paradigma,
una nuova era creata dall'azione umana, che parte dall'industrializzazione anni 70 che hanno
trasformato drammaticamente il pianeta. Tutt lo hanno adottato. Si vuole pensare che gli
investimenti per le energie rinnovabili e delle nuove misure politiche e tecniche per abbassare le
emissioni di anidride carbonica fermeranno il problema del carbone in eccesso, che causa
riscaldamento globale. Oppure si pensa che questo si concluerà per le disavventure finanziarie delle
industrie di carbone e delle multinazionali petrolifere. Klare pag. 73, prof ecc porta numerose prove
contro queste speranze e non reputa possibile una sotituzione dell'era del carbone con quelle delle
enregie rinnovabili. Per quanto ci siano investimenti in energie rinnovabili i colossi adottano
qualsiasi misura strategica per accaparrarsi fino all'ultima caloria di carbone fossile. Preoccupazioni
Warren → capitalismo colpevole di tuttooo porco diiiiioooooo. Il capitalismo ha condotto a
impoverimento delle risorse che i sistemi stanno diventando instabili, qst paradigma economico è
minaccia alla stabilità ecologica. Critica dh a tale termine:
• Montatura: non dice nulla sul progredire dell'esistenza
• Unico attore uomo= attore troppo scarso
• Ancora eccezionalismo u,ano
• Non considerazione della tentacolarità delle interconnessioni
• Basato sull'indidualismo utilitarista

Nel capitolo 4 procede ancora e definirlo: l'antropocene per lei non è un'eppoca ma un evento limite
che segna un passaggio non una fissità geologica e il nostro compito è di rendere qst passaggio
meno dannoso possibile, più insignificante èpossibile

CAPITOLOCENE: concetto usato che si contrappone all'antropocene. Secondo i teorici


dell'antropocene, quest'ultimo termine fa riferimento a un astratto antropos, ignorando questione di
classe, di potere, disuguaglianze. Stesse critiche bene o male, se non peggiori dell'antropocene.

CHTHULUCENE: DH utilizza varie figurazioni metaforiche e storie mitiche rimaneggiate per


ricostruire lo chthulucene, lo propone come una storia terza che ci fa restare a contatto con il
problema.Usa una particolare iconografia per spiegarcelo: quella della gorgone, delle erinni, delle
arpie di medusa di ptnonia theron chiamata anche ptonia melissa. Sono tutte creature ctonie
completamente diverse dalla raffigurazioni umaniste moderne dell'antropos. Creatura ctonia= da
chthonios cioè creatura del sotto e del dentro, dei mari e della terra pag. 82. Queste creature ctonie
non sono figure celesti né compongono l'olimpo. Tutte le creature mitiche prima citate, le gorgoni
non hanno classificazione di genre ( benchè sono semrpe ricollegate al femminile) non hanno
genealogia precisa . Le erinni compioni crimini contro lìordine naturale. Dalla testa uccisa della
medusa spunta pegaso cavallo alato, e dal suo sangue sono nate barriere coralline.
Nello chthulucene non siamo antropos non siamo homo, siamo humus. Lo chthulucene è fatto di
storie in movimento e in divenire i t3empi restano aprti cit “ Lo c. è fatto di storie multispecie in
via di svolgimento, di pratiche del con-divenire in tempi che restano aperti, tempi precari, tempi in
cui il mondo non è finito e il cielo non è ancora crollato. Siamo la posta in gioco gli uni degli altri.
…...Nello c. gli esseri umani non sono gli unici attori rilevanti; gli altri esseri non sono mere
comparse che si limitano a reagire.” Lo c. include altri attori che antopocene e capitolocene esclude,
attori umani e non umani. Conoscendo la vita nelle barriere coralline capiremmo almeno 250
milioni di esseri umani dipendono dalla costante integrità di qst olobiomi. I coralli ci aiutano a
capire concetti dell'antropocene e del capitolocene. Cit. pag. 88 Lo C. imcompiuto deve raccattare
la spazzatura dell'Antropocene, la tendenza dello sterminio del Capitolocene, e frangiare,
tagliuzzare e stratificare a più non posso come un giardiniere matto, creando così un ammasso di
compost molto più caldo e accogliente per tutti i passati, i presenti e i futuri ancora possibili.”
Continua nel capito 4 “Forse è solo attraverso l'impegno intenso e le forme di collaborazionee di
gioco con tutti i terrestri che saranno possibili nuovi ricchi assemblaggi multispecie in grado di
ospitare anche gli umani. Io chiamo tutto questo chthulucene”. Pag.145 Non è ancora a un tempo e
a un luogo anche se l'etimologia composta greca può far pendsare il contrario. Ha in sé miride di
temporalità e spazi di assemblaggi intra-attivi, più che umani, dagli umani, altro-dagli umani,
inumani e umani-humus.

3. SIMPOIESI. LA SIMBIOGENESI E L'ARTE DI RESTARE A CONTATTO CON IL


PROBLEMA

Simpoiesi= con-fare, nulla si crea da solo, nulla è autopoietico o auto organuizzato. Le creature
simpoietiche sono dette anche olobionte, che significa essre integro, intero ma in senso diverso
dall'Uno o dall'individuo. Queste creature si mescolano e si ibridano nella loro interezza, sono
dinamici e si coinvolgono a vicenda in schemi complessi, si creano a vicendo. Margulis è
riferimento fondamentale, lei ha parlato di “intimità tra sconosciuti”, espressione usata per
descrivere le pratiche del co-divenire, gli olobionti lei li definisce come assemblaggi simbiotici. Per
lei al centro della vita c'è l'idea che nuovi tipi di cellule, tessuti, creazioni, organi ecc si evolvono
soprattutto attraverso la persistente intimità tra sconosciuti e chiama questo processo simbiogenesi.
I primi che hanno messo in atto processi di simbiogenesei cono i batteri e gli archeobatteri,
fondendosi insieme hanno infatti creato la cellula complessa moderna, con il suo nucleo composto
da cromosomi fatti di DNA e proteine. Nel 1998 una ricercatrice camadese, M. Beth Dempster ha
definito la differenza tra simpoiesi e autopoiesi. La prima indica sistemi che co-creano
collettivamente e non hanno cnfini spazio-temporali autodefiniti. I sistemi al contario sono
composti da unità autonome che si autoproducono e “sono dotati di confini spazi temporali
autodefiniti che tendono al controllo centralizzato, all'omeostasi e alla prevedibilità”. Cit. B.
Dempster, A self-Organizing System Perspective on Planning for Sustainability.
Esempi simgiogenesi e simbiosi:
1. Il protozoo mizotricha paradoxa è la creatura più adatta per rappresentare l'individualità
complessa, la simbiogenesi, la simbiosi e le creature olobionte. Margulis ha rintracciato all'interno
di questa creatura 5 diversi tipi tessonomici di cellule ognuna con il proprio genoma. Vive
all'interno della termite australiana Mastotermes darwiniensis, protagoniste di molte simbiosi. Il
macrotermes natalensis da essa nasce un fungo → simbiosi tra termiti, batteri, funghi. Margulis usa
questi esempi per metterci di fronte ad entità dinamiche che firmano collaborazioni e associazioni
collettive per vedere l'evoluzione di cellule complesse grazie a intra-azioni e inter-azioni di batteri
e archeobatteri.
Altri esempi di siombiogenesi e simbiosi:
2. Il batterio coanoflagellato e la pluricellularità animale. Niente è sterile ogni essere è emerso
avvolto trai batteri. Il laboratorio di Nicole King nell'uni della california a berkeley cerca di
ricostruire le origini della pluricellularità animale e qui gli scienziati dimostrano che gli incontri e
gli intrecci interspecie producono entità che restano unite , si sviluppano , comunicano e formano
tessuti stratificati come gli animali. I confronti tra animali moderni e i coanoflagellati suggeriscono
che i primi abbiano usato delle cellule flagellate coanocite per catturare la preda batterica????
cit. R. Alegado e N. King Bacterial influences on animal origins
“ i confronti tra animali moderni e i loro parenti viventi più stretti, i coanoflagellati, suggeriscono
che i primi animali abbiano utilizzato delle cellule flagellatecoanocite per catturare la preda
batterica. La citologia della cattura della preda, per esempio l'adesione cellulare tra preda e
predatore, implica meccanismi che potrebbero essere stati cooptati per mediare le ingterazioni
intercellulari durante l'evoluzione di genomi animali, determinando lo sviluppo di eprcorsi genetici
per lì'iimunità e per facilitare il trasferimento genico orizzontale. Comprendere le interazioni tra
batteri e i progenitori degli animali può aiutare a spiegare l'infinità di modi in cui i abtteri
modellano la biologia degli animali moderni, inclusi gli animali.” pag chuthuluce 97.
3. Collaborazioni simpoietiche tra calamaro euprymna scolopes e i batteri vibrio fischeri essi sono
fondamentali per il calamaro affinchè possa costruire una sacco nel suo mantello per ospitare i
batteri bioluminescenti grazie ai quali al buio il calamaro appare alle prede senza proiettre alcuna
ombra e si mimetizzano e sempre questi batteri producono segnali che regolano i ritmi cardiaci dei
calamari. Il calamaro a sua volta controlla il numero dei batteri.
4. Per questo esmepio si considerano i lavori di Hustak e Myers, contenuti nell'articolo
“involutionary momentum” in cui studiano la comunicazione simbiogenetica tra api, vespe,
orchidee e scienziati. Esse sostengono che l'involuzione potenzi l'evoluzione. Cit. pag 101 chutulu “
l'Orchidea e le api che la impollimano si costituiscono a vicenda attraverso una presa reciproca da
cui né la pianta né l'insetto posson o essre liberati... è nell'incontro tra orchidee, insetti e scienziati
che sia pre una possibilità per un'ecologia dell'intimità interspecie e per le sue sottili proposizioni.
La posta in gioco in questo approccio involutivo è una teoria della relazionalità ecologica che
prenda sul serio le pratiche degli organismi, le loro invenzioni e gli esperimenti che mettono in atto
per modellare la vita e i mondi interpecie. È un'ecologia ispirata a un'etica femminista della
“respomso-abilità” (..) in cui le questioni sulla differenza di specie sono sempre unite all'attenzione
verso l'affetto ,, il coinvolgimento e la rotturqa; un'ecologia affettiva in cui la creatività e òa
curiosità caratterizzazmo le forme sperimentali della vita per tutti i soggetti coinvolti, non solo gli
esseri umani” → impoooooo da inserireeee pag. 102 chutlu → C. Hustak e N. Myers “involutionary
momentum” pag.79, 97, 106 → fiori che riescono ad impossinarsi perchè somigliano come forma e
colori all'organo genitale degli insetti femmina, e vengono così inseminate dai maschi, questo da
darwin viene letto come sfruttamento del fiore cioè un gene egoista in azione. Ora ci saranno una
serie di progetti 5-8 tutti esempi di coinvolgimento reciproco esempi di interdipendenza e co-
creazione, ognuno è una figura di filo fs e del co-divenire multispecie. Animali, scienziati, attivisti,
territori si coinvolgono a vicenda.
Barriera corallina e ilprogetto crochet coral reef, coordinato dall' institute for figuring di los
angeles. Nella barriera corallina polpi, coralli, licheni, microbi, virus e quant'altro sono esempi
perfetti di simbiogenesi, tra creature umane e non umane.Uno tra gli ambienti più impattati
dall'Antropocene e la constatazione della sua devastazione è servita a spammare il termine. Presqa
coscienza di questa situa nella barriera corallina l'autrice ci parla
del crochet coral reef, un progetto di margaret e cristhin wertheim che unisce attivismo femminista,
algoritmi, artigianato, per parlare dei rischi ambientali della vita negli oceani. La genesi di ciò è
cpmplessa e prevede una fitta alleanza di matematica biologia marina attivismo ecologia artigianato
arti tessili allestimento museale e pratiche artistiche comunitarie. Tutto parte da daina taimina nel 97
docente di matemaatica che trova il modo di creare un modello fisico dello spazio iprbolico e il
metodo che ha usato è l'uncinetto (?). Anni dopo nel 2005 la poeta e artigiana Christine Wertheim
ha suggerito alla sorella margare matematioca di creare una barriera corallina all'uncinetto ,
lasciandosi ispirare da xena, ricreano all'uncinetto habitat della barriera corallina. Ricreano
un'ecologia artificiale e artigianale. Ispirandosi a daina le sorelle artiste usano gli algoritmi
dell'uncinetto per creare geometrie iperboliche che si manifestano nella rappresentazione delle alghe
dei coralli ecc. Questo tipo di progetto riabilita poi una forma di attivismo che include forme di
artigianato femministe “politicizzate”. In questo caso la tessitura è un arte che si politicizza, diventa
veicolo di attivismo. → esempio di fs simpoietica.

6. Madagascar e una serie di libri per bambini di storia naturale in inglese e malgascio, l'ako project.
La repubblica del m. è un complesso intreccio tra popolazioni diverse, animali, lemuri tra essi,. E
foreste. Impatto antropocene ha portato a estinzione e distruzione di foresti ed ha anche coinvolto
villaggi e popolazioni locali. Poi l'autrice parla del madagascar ako project portato avanti da alison
jolly e hanta rasamimanana che è composto dalla stesura di una serie di libri per bambini illustrati
che hanno al centro le storie di un giovane lemure, dei suoi amici e delle sue avventure. Con
manzione agli ambienti habitat del madagascar e gli altri esseri animali e vegetali intorno, rendendo
la stessa popolazione piu conspevole e hanno avuto un ruolo fondamentale anche per la didattica
visto che le scuole qui non avevano finanziamenti e i bambini imparano da inseganti non
professionisti senza formazione e senza salario ma è pagata una quota di iscrizione dalle fam piu
povere, qst progetto da tirato su e ispiratogenerazioni di scienziati, naturalisti malgasci e non → qst
due scienziate hanno coltivato larte di vivere in un pianeta infetto.
7. terrotori circumpolari degli inupiat in alaska dove è stato creato il gioco mondo never alone,
incentrato sui modi di narrare degli inupiat e concretizzato grazie alla simpoiesi tra e-line media e
cook inlet tribal council. Qst territori soffrono più di tutti l'antropocene e il capitolocene , l' artide si
sta surriscaldando e gli esseri umani non umani vegetali non riescono a fare affidamento sulle
stagioni. Terreno di competizione tra le nazioni imperialiste per sfruttare le enormi riserve di carbon
fossile nel estremo nord. Esempio di simpoiesi e sopravvivenza a un pianeta infetto, la creazione del
gioco-mondo indigeno di Gloria o'neill presidente del cook inlet tribal council, consiglieri e anziani
della alaska tribal council e della alaska native community , alan gershenfeld, uno studio di design.
Ha visto quindi collaborazione, alleanza, simbiogenesi di programmatori videogiochi, artisti visivi,
burattinai, esperti di digitale e attivisti. Il gioco si chiama never alone, è costituito da pratiche e
storie di popoli indigeni e ciò da una prospettiva “non innocente”, non è infatti l'ennesima
narrazione occidentale dei popoli indigeni, non addolcisce l'antropocene, non dona un pizzico di
saggezza indigena nella narrazione scientifica. È una narrazione co-prodotta insieme al popolo
indigeno degli inupiat e questo non significa nemmeno che è un gioco indigeno-riferito, cioè fatto
da indigeni per indigeni, creando la caricatura di una riserva. Si tratta di significati trasferiti. Le
protagoniste del gioco sono una bambina indigena e una volpe artica che vanno alla ricerca per
sconfiggere la tempesta che minaccia i loro villagghi. È narrato in inupiaq con sottotitoli inglese. 8.
l'altopiano del blackmasa popolato dai navajo e dagli hopi intrappolati in arizona e sede di molti
attivisti e di una rete composta da: il black mesa indigenous support, il black mesa trust, gli
scienziati, la popolazione indigena devota alla pecora navajo-churro, i black mesa weavers for life
and land, gli attivisti del black mesa water coalition. Regione nell'altropiano del colorado, una tra
kle più sfruttate. Hopi e Navajo indigeni. Dal 68 è stata interessata da grossa operazione estrattiva
della Peabody Wetser Coal Company per estrazione di carbonio. Persone intossicate, no acqua
potabile, nimali che bevono morti, non elettricità affidabile pozzi esauriti. Prima il condotto del bm
poi la miniera sono stati chiusi grazie al lavoro congiunto di attivisti e indigeni nel 2005 nel 2006
riaprono siti dopo che sono stati confluiti nell'estrazione kayanta. Esempio di simpoiesi nelle
regione del black masa e molto simile al crochet coral reef, è la pratica della tessitura navajo, che
vede l'alleanza tra le tessitrici indigene e le pecore churro, sono legate da schemi ricorrenti e
responso-abilità in luoghi devastati. Il legame tra le popolazioni indigene del black masa, i navajo e
i dinè, sono cruciali sia per la loro storia devastata dal colonialismo sia nella loro cosmologia.
Per i navajo il concetto di hòzhò (accenti al contrario) è fondamentale per la loro cosmologia ed è
traducibile con bellezza. Le pecore sono per loro compagne fondamentali e con la loro cura e con
l'arte della tessitur innescano le relazioni naturale di ordine cosmico. Negli anni del neo colonialsmo
questi popoli sono stati soggetti a massacri e pure le pecore charro perchè gli americani volevano
togliere gli animali importati dagli spagnoli, la resistenza dei popoli indigeni si è esplicata anche
nella preservazione di queste pecore portte in salvo. Gli stermini delle pecore sono stati due, uno
condotto dai militari americani, l altro dalle autorità agricole finte progressiste merde del new deal
speranza che buttino sangue e lava fino alla fine dei loro giorni mannaggia a cristo risorto infame.
Nel 1970 erano rimaste solo 430 pecore navajo-churro, alcune perchè portate in salvo altre perchè
prese come cavie per una ricerca. Quando fu chiuso 165 pecore furono vendute a un ranch →
navajo sheep project, altro progetto è il mesa weavers for life ( ad opera di attivisti, pastoru navajo,
tessitrici, poeta halberstadt). Da completare fino a 140.

4.GENERARE PARENTELE: ANTROPOCENE, CAPITOLOCENE, PIANTAGIOCENE,


CHTHULUCENE
“Nessuna specie agisce da sola, neanche una specie arrogante come la nostra, che fincge di essere
fatta da bravi individui che agiscono in base ai copioni della cosidetta modernità occidentale. Sono
gli assemblaggi di specie organiche e di attori abiotici a fare la storia, sia quella dell'avoluzione che
tutte le altre.” pag. 143. Parla poi della definizione di chthulucene, vd su
Generare parentele= concetto che riprende gli sforzi femministi di de-naturalizzare la procreazione,
decostruire il costrutto di famiglia e genere, slegare legami necessari tra sessualità e genrema si
estende nel significato. “generale parentele non bambini”, anche qui si schiera nella condizione a-
moderna di latour. È importante soffermarsi sulla non arbitrarietà di questo termine, nel senso,
queste parentele, anche se esulano dai rapporti genealogici e familiari non sono casuali e
indiscriminate. Fare kin significa anche fare scelte ma non per creare esclusiona ma per creare
necessarie specificità (immmmpoooo espressione bella coniata da me hihihihih). Per fare capire
questo l'autrice fa riferimento al movimento del black lives matter, e che tipo di parentela ha creato
e poi fa riferimento al movimento creato di risposta dai suprematisti bianchi all lives metter, che
sfigati. Il blm ha creato parentela nel senso di specificità, priorità, urgenze, bisogni ben specificati.
Nel secondo caso si denota l'arroganza di creare un movimento che deleggittima il blm creando una
presunta, poco definita, indiscriminata parentela universale, anziché alleanze responsabili,
posizionate ( impo anche qst da inserire). È un modo di fare perentela miope, che non ha fatto i
conti con il passato colonialistra che vuole sterminare e assimilare l'altro. Il kin immaginato
dall'autrice è una parentela diversa che de-familiarizza. È esercitare premura verso l'altro, visto che
le creature della terra sono imparentate nel senso più ampio del termine è una parentela biogemetica
5. I BAMBINI DEL COMPOST
Fabula speculativa, nata all'interno di un worshop di scrittura narration spéculative a cerisy. Dovano
immaginare un neonato che attraversa 5 generazioni. Nasce Camille e i bambini del compost: sono
una pratica di scrittura fs e camille “custodisce la memoria viva dei moni che potrebbero rifiorire.
Camille è una bambina dei bambini del compost che maturano nella terra per dire no al postumano
di ogni tempo” pag.151. L'autrice con le fabule speculative invita a partecipare a un tipo di narrativa
di genere per propèorre futuri immaginifici ma prossimi e plausibili, è una sym fiction, perchè è la
fiction della simpoiesi.Camille è anche lei fuori dal genere come il cyborg non ha a che fare con gli
eccezionalismi umani, è creatura generata da simpoiesi che co-diviene, co-crea e fa insieme.
Le comunità del compost sono comunità utopiche e immaginifiche ma che esplicano proficue co-
dipendenze estese. I bambini del compost inaugurano un'epoca alternativa al capitolocene o
antropocene. Sono migrate in luoghi devastati e distrutti creando allenze con il non umano per fare
rigenerare quei luoghi. Hanno cercato di creare condizioni di buona vita, non sono andati in cerca di
territori vergini, ma si sono ingegnati su come abitare le rovine, come stare con il problema e hanno
trovato alternative. Quetse comunità hanno pratiche di gestazione, educazionali oviamente diverse:
ogni creatura che nasce ha almeno tre genitori e sono circondati da una collettività multispecie al
momneto della nascita. I rapporti di parentela si possono generare e modificare in ogni momento,
non in modo innocente, ma appunto risignificando traumi e differenze. La persona umana che porta
avanti la gravidanza è tenuta a scegliere un simbiote animale per la creatura neonata. Simbionte o
simbiota signfica che è un animale che vive in stato di simbiosi con la creatura. Così quindi
entrambi i partener della relazione hanno un partner, il partner umano e non umano sono simbioti.
Questa simbiogenesi crea nuove creature, che poi proliferano per generazioni. Questa simbiogenesi
può avvenire anche con funghi o vegetali che sono stati messi in simbiosi con i feti e queste
relazioni hanno creato a loro volta nuovi assemblaggi di batteri, virus, funghi.Spesso la
simbiogenesi avviene tra feti e specie a rischio e quindi entrano nel ciclo di queste creature, nel
loro vivere e morire e le scelte riproduttive riguardano l'intera comunità. Ci sono però bambini
umani che nascono da scelte riproduttive individuali che non si ibridano con un simbiota ma
comunque co-partecipano e praticano altre forme di simpoiesi con altre creature. Al centro
dell'educazione di ogni bambino simbiota c'è l'idea di imparare a nutrire e curare il suo simbiota
animale e tutte le creature di cui del simbiota ha bisogno, per il progredire di almeno 5 generazioni
(?). La comunità di Camille si è trasferita in west virginia sui monti appalachi vicino al fiume
kanawha presso la gauley mpuntain, devastata dall'estrazione di carbone. Si è alletata con le
comunità non-umane devastate dall'estrattivismo. Le farfalle monarco visitano qst luogo. Il genitore
biologico di camille 1 ha deciso come simbiote della neonata la farfalla monarca, legandola quindi
alle loro migrazioni occidentali e orientali di qst creature. Qst comportava che Camille 1, così come
le altre camille per almeno 4 generazioni sarebbe creciuta lottando per la preservazione di queste
farfalla a rischi e minacciate. Il genitore biologico di camille ha esercitata una scelta di responso-
abilità, ha esercitato una grande libertà generativa e soprattutto la sua scelta non è innocente, vd
cyborg ma carica di conseguenze → aggiungere alla tesi non-innocenza??? visto che ritorna spesso,
carica di conseguenze perchè ha allineato camille, e le altre camille a venire per 5 generazioni, a
una specie a rischio, ma non nel senso delle organizzazioni per la preservazione delle specie, ma nel
senso di stare nel problema, per creare benefici da mondi danneggiati, creature che vivono e
muoiono tra le rovine. Quano una camille muore, la comunità fa nascere un'altra camille, in modo
che quella anziana potesse fare da mentore nella siombiosi e preparare la più giovane. 677
CAMILLE 1: La composizione genetica di c1 non era volta alla mimesi, ma alla composizione
proficua e positiva, avrebbe avuto determinati geni della farfalla ma solo quelli funzionali a co-
creare insieme. Ha vuto geni che le facevano distinguere i segnali chimici nell'aria, furono
potenziati i microbi che aveva nell'intestino e nella bocca in modo che assaporarre ke asclepiadi che
contengono alcaloidi tossici che le farfalle mon hanno nella carne per scoraggiare i predatoori . Era
nutrita dal latte materno ma anche dai glicosidi cardiaci. Non le vennero instillati i geni per
ricomporre o distruggere la crisalide né le fu alterata la vista. Da sottolineare che la comunità era
composta da bambini simbiotici, bambini non simbiotici xk i genitori erano in disaccordo e
immigrati (?). Infatti qll normali diciamo così pensavano che i bambini simbiotici fossero strani e
freak. Scrivere da pagina 172 → da continuare fino alla fine...

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