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UNIVERSIDAD DE LA REPÚBLICA – CENTRO DE LENGUAS EXTRANJERAS

ITALIANO COMPRENSIÓN LECTORA

Passo di un’intervista a Umberto Eco, realizzata da Michele Fazioli, alla

Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI), il 26 ottobre 2008.

Riferimento per l’ascolto:

https://www.youtube.com/watch?v=sTUcF2UFmhg

Periodo trascritto: Inizio 22’ 57” / Fine: 26’ 28”

Trascrizione:

(Michele Fazioli: MF // Umberto Eco: UE)

MF: Ci sono alcune cose che Lei ha detto e ha fatto. Certamente non le più importanti, ma

sono diventate un punto di riferimento addirittura un luogo comune, e Dio ci guardi dei

luoghi comuni. Mi ricordo che un anno fa, in questa... non qui, ma insomma in questo

programma, intervistai Mike Buongiorno. Sa di cosa andava fiero Mike Bongiorno, oltre

che della sua longevità televisiva? Del fatto che Umberto Eco gli avesse dedicato un saggio.

Dice: “Anche il professor Eco ha capito che io ho insegnato agli italiani delle cose”, non so

se Lei volesse dire proprio questo, ma comunque, a un certo punto...

UE: Per lungo tempo lui ha detto che io avevo scritto un libro, mentre sono quattro

paginette.

MF: Quattro pagine, sì, la “Fenomenologia di Mike Bongiorno”.

UE: Infatti, quattro pagine...

MF: Quindi ha confermato di essere quello che Lei ha ben definito, cioè un… apprendeva

le cose in fretta, ancora adesso, le sa intuire...

UE: Le mie quattro pagine non parlavano di Mike Bongiorno essere umano, parlavano del

personaggio che lui ha creato.

MF: Dicendo che...

UE: Io analizzavo il personaggio, lui poi poteva essere Socrate, però in scena aveva deciso

di rappresentare quel tipo di personaggio. Ecco, questo l'avevo messo in chiaro sin
dall'inizio proprio perché volevo permettermi di analizzare quello che il personaggio dice

indipendentemente da ogni... da ogni… Ecco... Ma mi ha… questa storia mi ha

perseguitato, ho dovuto smettere di abbonarmi a L'Eco della Stampa perché solo il fatto

che ogni volta che si parlava di Mike Bongiorno si citava il mio saggio, a un certo punto già

era venuto a costarmi 25 milioni all'anno. No! Dico, troppo. Allora, ho smesso

l'abbonamento a L’Eco della Stampa.

MF: Le volevo solo dire che Mike Buongiorno è tutto fiero di questa citazione.

UE: Mah… Questo non lo so. Ci siamo poi visti recentemente, vabbè...

MF: Ecco, Lei sosteneva, tra l'altro, senza parlare troppo di Mike Bongiorno. Ma Lei

sosteneva che gli italiani avevano bisogno di qualcuno che rassomigliasse un poco a loro,

che non fosse stratosferico, che non fosse fuori serie, ma in qualche modo avesse la loro…

la loro giusta...

UE: Invece del superman, l’everyman… Beh, adesso è successo che invece che gli si dà chi è

inferiore a loro, cioè il modello è La corrida, il modello ormai della televisione della trash

TV è La corrida, dove l'eroe è l'ultimo livello di sviluppo umano, si può solo prenderlo in

giro. Quindi Mike Bongiorno rappresentava l'uomo uguale a te, questi rappresentano

l'uomo inferiore a te, quindi fanno scattare delle fasi di sadismo, eccetera. Ecco, in questo

senso, quindi, Mike Bongiorno era Rinascimento.

MF: Lei dunque è pessimista sull'evoluzione o la deriva di certi linguaggi e format

televisivi oggi.

UE: Sì, certamente, perché essendo diventata competizione tra televisioni private, non

può che essere così. Badi bene: in prima serata. Seconda serata la televisione ha delle cose

interessanti. Se noi mandassimo in prima serata quello che passa in seconda serata

saremmo la BBC, che è noiosa perché manda in prima serata quello che noi mandiamo in

seconda ma ci sono dei buoni documentari, voglio dire, quindi non è che bisogna fare i

moralisti a tutti i costi, però siccome la maggior parte degli italiani dopo la prima serata

giustamente va a dormire... Ecco che quindi la televisione è quella cosa lì. Alle due di

notte si possono vedere repêchages di capolavori del cinema sublimi.


A T T I V I TÀ

1. Spiega le seguenti frasi:

a) “Dio ci guardi dai luoghi comuni”

b) “Le mie pagine non parlavano di Mike Bongiorno essere umano”

2. Rispondi alle seguenti domande:

a) Di che cosa Mike Bongiorno andava fiero? Secondo te, aveva ragione a esserne fiero?

Come interpretano Fazioli ed Eco questo vanto?

b) Trovi convinto Eco del fatto che Mike Bongiorno non serbasse alcun rancore nei suoi

confronti? (Fai attenzione anche all’intonazione nella lingua parlata).

c) In vista del confronto posto da Eco tra la televisione ai tempi di Mike Bongiorno e la

televisione nel 2008, si può dire che Umberto Eco sia sostenitore del proverbio secondo

cui si stava meglio quando si stava peggio (ovvero, al peggio non c’è mai fine)?

3. Da analizzare in classe.

A partire dall’articolo pubblicato sull’Enciclopedia Treccani Online a proposito della

lingua parlata, presente su https://www.treccani.it/enciclopedia/lingua-

parlata_(Enciclopedia-dell%27Italiano), possiamo segnalare certi elementi tipici della

lingua parlata presenti nel testo. Ci sono, invece, altri elementi in cui i due parlanti si

dimostrano aderenti alla lingua scritta.

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