Sei sulla pagina 1di 1

Va bene, proverò a scrivere una storia su un asino volante.

Ecco la mia storia:

La magia dell'asino volante

Ciuchino era un asino che viveva in una fattoria con i suoi amici animali. Era grigio, peloso e
simpatico, ma anche sognatore e malinconico. Ciuchino non amava la sua vita e il suo aspetto. Si
sentiva brutto e sfortunato, perché era sempre preso in giro dagli altri animali. Gli facevano
nomignoli cattivi, lo schernivano, lo ignoravano. Ciuchino si sentiva solo e triste, ma non sapeva
come cambiare la sua situazione. Un giorno, però, incontrò una strega che gli cambiò la vita. La
strega si chiamava Zara ed era brutta, vecchia e cattiva. Zara aveva il potere di lanciare maledizioni
agli animali cattivi e arroganti. Zara vide Ciuchino che piangeva sotto un albero e si avvicinò a lui
con malizia. Gli chiese perché fosse così triste e lui le raccontò la sua storia. Zara provò disprezzo
per lui e gli disse che poteva aiutarlo a realizzare il suo sogno. Gli chiese cosa desiderasse più di
tutto al mondo e lui le rispose che voleva essere bello e fortunato, come un cavallo volante. Zara gli
disse che poteva trasformarlo in un cavallo volante, ma solo a una condizione: doveva essere cattivo
e arrogante con tutti gli animali della fattoria, anche con quelli che lo avevano trattato bene.
Ciuchino accettò la condizione e ringraziò la strega. Zara toccò il naso di Ciuchino con la sua
bacchetta magica e lo trasformò in un cavallo volante. Ciuchino si guardò allo specchio d'acqua e
rimase stupito dal suo nuovo aspetto. Era bianco, liscio e splendente, con delle ali piumate e una
criniera dorata. Si sentì bello e fortunato, come mai prima. Ringraziò ancora la strega e le promise
di essere cattivo e arrogante con tutti. Poi corse verso la fattoria per mostrare il suo cambiamento
agli altri animali. Arrivò nel cortile dove c'erano gli altri animali e li salutò con disprezzo. Gli altri
animali lo guardarono con stupore e paura. Non lo riconobbero subito, ma poi capirono che era
Ciuchino trasformato in un cavallo volante. Rimasero sbalorditi dal suo cambiamento e dal suo
comportamento. Gli chiesero come avesse fatto a cambiare così tanto e lui gli raccontò della strega
e della sua condizione. Gli altri animali si sentirono feriti e delusi da lui e gli dissero che era stato
stupido e ingrato. Gli dissero anche che non volevano più essere suoi amici e che lo avrebbero
evitato. Ciuchino li insultò e li minacciò con le sue ali e i suoi zoccoli. Gli disse che non aveva
bisogno di amici e che li avrebbe dominati tutti. Gli altri animali si allontanarono da lui spaventati e
arrabbiati. Ciuchino rimase solo nel cortile e rise diabolico. Si sentì potente e invincibile, ma anche
annoiato e insoddisfatto. Non c'era nulla che lo sfidasse o lo divertisse. Decise di andare a volare nel
cielo per cercare nuove emozioni. Si alzò in volo con le sue ali e si mise a planare tra le nuvole.
Vide tante cose belle e strane: uccelli, arcobaleni, stelle, aerei. Ma non era ancora soddisfatto.
Voleva vedere di più. Volò sempre più in alto, fino a raggiungere lo spazio. Lì vide la luna, i pianeti,
le comete, i satelliti. Ma non era ancora soddisfatto. Voleva vedere di più. Volò sempre più lontano,
fino a perdere il contatto con la terra. Lì vide il buio, il freddo, il silenzio, il nulla. Ma non era
ancora soddisfatto. Voleva vedere di più. Ma non c'era più niente da vedere. Ciuchino si sentì perso
e spaventato. Capì di aver fatto un grosso errore e di aver perso tutto. Si pentì di aver accettato la
proposta della strega e di aver tradito i suoi amici. Si ricordò della sua vita da asino e si rese conto
che era stata bella e fortunata, perché aveva avuto l'amore e l'amicizia di alcuni animali. Si ricordò
anche del suo aspetto da asino e si rese conto che era stato bello e simpatico, perché aveva avuto il
cuore e l'anima di un asino. Si augurò di poter tornare indietro e di poter cambiare le cose. Ma era
troppo tardi. La magia della strega era irreversibile e non c'era modo di tornare sulla terra. Ciuchino
rimase solo nello spazio, senza speranza e senza consolazione. Morì tra le stelle, senza aver mai
avuto il cuore di nessuno.

Potrebbero piacerti anche