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La vendetta di Biancaneve

Biancaneve era una principessa che viveva in un castello con la sua matrigna, la regina cattiva. La
regina era gelosa della bellezza di Biancaneve e voleva eliminarla. Un giorno, mandò un cacciatore
a ucciderla e a portarle il suo cuore. Ma il cacciatore ebbe pietà di Biancaneve e la lasciò scappare
nella foresta. Biancaneve trovò rifugio in una casetta dove vivevano sette nani. I nani la accolsero
con affetto e le offrirono ospitalità. Biancaneve si sentì al sicuro e felice con i nani, ma non sapeva
che la regina aveva scoperto il suo inganno. La regina usò il suo specchio magico per trovare
Biancaneve e decise di andare lei stessa a ucciderla. Si travestì da vecchia mendicante e si recò alla
casetta dei nani. Bussò alla porta e offrì a Biancaneve una mela avvelenata. Biancaneve non si fidò
della vecchia, ma le fece comunque entrare per compassione. La vecchia le disse che la mela era
magica e che poteva esaudire un desiderio. Biancaneve pensò che fosse una bugia, ma decise di
provare per curiosità. Morse la mela e si sentì male. Cadde a terra, priva di sensi. La vecchia si tolse
il travestimento e rivelò il suo vero volto. Era la regina cattiva, che rise diabolica e disse: "Hai
morso la mela della morte, Biancaneve. Ora sei mia per sempre." Poi uscì dalla casetta e tornò al
castello, soddisfatta della sua vendetta. Ma quello che non sapeva era che la mela non era della
morte, ma del sonno profondo. Biancaneve non era morta, ma dormiva in attesa di un bacio
d'amore. Quando i nani tornarono dalla miniera e videro Biancaneve stesa sul pavimento, pensarono
che fosse morta e pianterono per lei. Ma poi si accorsero che il suo cuore batteva ancora e capirono
che era sotto l'incantesimo della mela. Decisero di metterla in una bara di vetro e di vegliarla fino al
suo risveglio. Intanto, nel castello, la regina chiese allo specchio magico chi fosse la più bella del
reame. Lo specchio le rispose che era ancora Biancaneve, che dormiva nella foresta protetta dai
nani. La regina si infuriò e capì di essere stata ingannata dalla mela. Decise di tornare nella foresta e
di finire il lavoro. Si armò di una spada e si mise in cammino verso la casetta dei nani. Ma lungo la
strada incontrò un principe a cavallo, che si chiamava Azzurro ed era il figlio del re del paese
vicino. Azzurro era bello, coraggioso e gentile. Azzurro aveva sentito parlare della bellezza di
Biancaneve e voleva conoscerla. Azzurro vide la regina e le chiese se sapesse dove trovare
Biancaneve. La regina lo riconobbe e pensò di approfittare della situazione. Gli disse che sapeva
dove era Biancaneve e che poteva portarlo da lei, ma solo se lui le avesse dato il suo cuore in
cambio. Azzurro accettò, pensando che fosse solo una metafora per dire il suo amore. La regina lo
condusse alla casetta dei nani e gli mostrò la bara di vetro dove giaceva Biancaneve addormentata.
Azzurro rimase incantato dalla sua bellezza e si innamorò all'istante. Si avvicinò alla bara e baciò
Biancaneve sulle labbra con dolcezza. Biancaneve si svegliò dal suo sonno profondo e vide
Azzurro. Lo guardò con i suoi occhi azzurri e gli sorrise. Si sentì attratta da lui e ricambiò il bacio.
Azzurro le disse che si chiamava Azzurro e che era un principe. Biancaneve gli disse che si
chiamava Biancaneve e che era una principessa. Si presentarono e si scambiarono le loro storie. Si
piacquero subito e si capirono senza parole. Si presero per mano e si misero a parlare con dolcezza.
Ma la regina li osservava con odio e invidia. Aspettò che fossero distratti e poi si avvicinò a loro
con la spada in mano. Voleva ucciderli entrambi e prendersi il loro cuore. Ma i nani, che erano
tornati dalla miniera, la videro e la fermarono. La circondarono e la colpirono con le loro piccozze,
finché non la fecero cadere in un burrone. La regina morì tra le rocce, senza aver mai avuto il cuore
di nessuno. Biancaneve e Azzurro sentirono il rumore e videro la regina cadere nel burrone.
Capirono che era stata lei a tentare di ucciderli e ringraziarono i nani per averli salvati. I nani li
abbracciarono e li lodarono per il loro amore e il loro coraggio. Li invitarono a restare con loro nella
casetta, ma Biancaneve e Azzurro decisero di tornare al castello, dove potevano essere liberi e felici.
Salutarono i nani con affetto e promisero di tornare a trovarli. Poi salirono sul cavallo di Azzurro e
si misero in cammino verso il castello. Arrivarono al castello e furono accolti con gioia dai servi e
dai soldati, che li riconobbero come i legittimi eredi al trono. Entrarono nel castello e salirono sul
trono, dove potevano regnare con giustizia e bontà. Si sposarono e vissero felici e contenti, e il
regno fu pieno di amore e di pace.

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