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Ecco il mio racconto di 3000 caratteri:

# Il viaggio

Marco era sempre stato appassionato di viaggi. Fin da bambino, sognava di esplorare il mondo, di
conoscere culture diverse, di vivere avventure emozionanti. Aveva una mappa appesa nella sua
camera, dove segnava con degli spilli i posti che aveva visitato o che voleva visitare. La sua mappa
era piena di spilli, ma ce n'erano ancora tanti da mettere.

Un giorno, Marco decise di fare il viaggio più importante della sua vita: il giro del mondo in 80
giorni. Si ispirò al famoso romanzo di Jules Verne, che aveva letto e riletto più volte. Si preparò con
cura, studiando gli itinerari, i mezzi di trasporto, i documenti necessari, le valute, le lingue. Si
procurò una valigia resistente e leggera, un passaporto aggiornato, una macchina fotografica, un
diario di viaggio. Era pronto per partire.

Il giorno della partenza, Marco si svegliò presto e salutò i suoi genitori e i suoi amici, che lo
accompagnarono all'aeroporto. Era emozionato e felice. Salì sul primo aereo, che lo portò a Londra.
Da lì, prese un treno per Parigi, dove visitò la Torre Eiffel e il Louvre. Poi proseguì per Berlino,
Mosca, Pechino, Tokyo, Sydney, Los Angeles, New York. In ogni città, Marco si fermava qualche
giorno, per ammirare le attrazioni principali, per assaggiare i piatti tipici, per incontrare le persone
del posto. Scattava foto, scriveva sul suo diario, comprava souvenir. Si divertiva moltissimo.

Il viaggio procedeva senza intoppi, fino a quando Marco non arrivò in India. Lì, si imbarcò su un
treno che doveva portarlo a Bombay. Durante il tragitto, però, il treno fu assalito da una banda di
ladri armati, che rapinarono i passeggeri e li tennero in ostaggio. Marco fu costretto a consegnare la
sua valigia, il suo passaporto, la sua macchina fotografica, il suo diario. Rimase solo con i vestiti
che aveva addosso e con la sua mappa.

Marco fu disperato. Pensò che il suo sogno fosse finito. Pensò di tornare a casa. Ma poi si ricordò
delle parole di Jules Verne: "Tutto ciò che uno uomo può immaginare, altri possono realizzarlo". E
decise di non arrendersi.

Con l'aiuto di alcuni passeggeri solidali e di un'organizzazione umanitaria, Marco riuscì a


recuperare i suoi documenti e a riprendere il suo viaggio. Continuò per l'Egitto, la Grecia, l'Italia, la
Spagna, il Portogallo. In ogni paese, Marco trovava nuovi amici e nuove esperienze. Scopriva la
bellezza e la diversità del mondo. E imparava a essere più forte e più saggio.

Alla fine dei 80 giorni, Marco tornò a casa. Era stanco ma felice. Aveva realizzato il suo sogno.
Aveva fatto il giro del mondo. E aveva messo uno spillo su ogni paese che aveva visitato.

La sua mappa era piena di spilli.

E anche di storie.

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