Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
AGNESE PINI,
Un autunno d’agosto:
una storia dimenticata,
un grande romanzo civile che
Anno XX numero II
26 11
19 32
Alla scoperta
di nuove voci
di Stefano Mauri Il mondo che legge, Fiera di Torino
Agnese Pini dirige tre quotidiani che insieme bientazioni, le epoche e crediamo che queste
pesano come un grande quotidiano nazionale e pagine vi siano di aiuto. Tra gli esordi mi ha
quindi ha il suo da fare. Ma da molti anni aveva colpito Il cielo d’erba di Gianfranco Vergoni,
una necessità: scrivere questa storia, legata alle per la sua capacità di dar vita a personaggi che
sue radici, al paese da dove viene la sua fami- sembra di conoscere come degli amici, l’abilità
glia, San Terenzo Monti, sterminato dai nazisti di mescolare humor e dramma in una storia
nell’agosto del 1944. Eh già: siccome i partigia- d’amore particolare ma allo stesso tempo così
ni avevano fatto fuori in un agguato 16 nazisti, universale da far comprendere come la forza
sulla base della spietata legge ‘uno vale dieci’ dell’amore possa sostenere qualsiasi sfida.
sulle Apuane hanno pensato bene di far fuori Ci sorprende anche l’esordio di Stefania Spanò,
anche donne e bambini per rispettare questo Nannina, per la capacità di rappresentare un
macabro calcolo. Non Clara, 7 anni, che, fingen- intero mondo anche attraverso un linguaggio
dosi morta sotto il corpo esanime dei genitori fantastico, colorito e comunque del tutto com-
e dei fratelli, è riuscita a salvarsi, come in un prensibile, un linguaggio che ha radici nei vicoli
miracolo. Da qui prende il via il suo libro, Un di Napoli e come tutti i linguaggi vicini alla vita
autunno d’agosto, che segue a ritroso la scia di vera ha una capacità di espressione e di rappre-
dolore, assenze, tenace attaccamento alle radici sentazione del mondo, con le sue gioie e le sue
e alla terra di contadini innocenti e sgomenti miserie, che non si insegna a scuola. Ma dove
di fronte alla furia aliena e feroce che la guerra sei stata fino a ora Stefania? Possibile che una
ha saputo scatenare. Alcuni di loro, semplici, scrittrice esordisca così completa e matura?
estranei alla grande Storia, addirittura rove- Esordio anche per Chiara Fina, con L’estate
sciando l’equazione ritenevano responsabili del brucia ancora: un romanzo che ci mostra i lati
massacro i partigiani perché senza quell’aggua- oscuri dell’amicizia adolescenziale, ne illumina
to… Oggi nessuno, nemmeno Chat GPT direbbe le crepe e porta a galla lo squilibrio di un legame
che i cittadini di Bucha dovevano arrendersi ed dove menzogna e verità sono spesso complici.
evitare una strage, eppure c’è ancora chi su si- Inevitabile segnalare Figli della favola, il ritorno
mili episodi imputa ai partigiani le colpe dei na- di Fernando Aramburu all’ambientazione che
zisti. Perché, dice Agnese Pini, non c’è stato un ha decretato il successo di Patria, e l’uscita di
processo, una elaborazione, un lavoro di analisi Stigma, il nuovo romanzo di Erin Doom, eletta
attenta e oggettiva, un pentimento collettivo regina della nuova ondata di romance che sta
come è accaduto invece ad esempio nella stessa spopolando in libreria soprattutto – ma non so-
Germania. lo – grazie alle giovani lettrici. Per la prima vol-
Abbondante in questo numero che si avvicina ta un suo romanzo completamente inedito, nel
all’estate la scelta di gialli, thriller e romanzi quale la scrittrice prosegue con tinte per certi
storici. Diverse le penne, cioè gli autori, le am- aspetti più mature il suo percorso narrativo.
1
CHIARELETTERE
Da un’autorevole firma
del giornalismo italiano
una vicenda personale,
toccante e indimenticabile
Estate 1944. Lungo la Linea gotica si consu- raccontavano mia nonna, mia madre, mia zia Agnese
ma la parte più feroce della guerra in Italia, (nella foto di copertina), ma per molto tempo Pini
una serie di eccidi orribili per mano dei na- ho pensato che fosse un capitolo ormai chiu-
Devo partire da Cla- segno di rispetto, o di pudo- lo stesso stupore. Clara so- C’è sempre la pretesa di un
DAL LIBRO
ra. Tra tutte le storie re. Così la voce diventava un pravvissuta, l’unica soprav- gesto di umanità anche lì
che raccontano quella storia, sussurro. C’era questa bam- vissuta. Dicevano: le hanno dove l’umanità si è interrot-
è l’immagine di Clara la pri- bina, dicevano, si chiamava sparato alle gambe, l’hanno ta. Persa, cancellata. Non il
ma che torna alla memoria. Clara. Ogni volta la sua sto- graziata, forse quel tedesco caso, quindi, ma l’umanità.
Quando gli adulti ne parla- ria sembrava raccontata per che doveva finirla non ce l’ha Così Clara viveva nella mia
vano, abbassavano la voce in la prima volta, sempre con fatta. Un gesto di umanità. immaginazione e nei miei
2
CHIARELETTERE
incubi. La guerra era Clara, le. Clara invece era l’umani- suo lavoro, lei cadde a terra, varne qualcuno ancora vivo
ed era il passo marziale dei tà, era la speranza. E dunque colpita dai proiettili a un pie- e sparargli alla tempia, cur-
soldati. Ecco il mio incubo c’era questa bambina, si de, a un braccio, allo sterno. vi a controllare che nessun
più ricorrente, da bambina: chiamava Clara Cecchini, Dicevano, gli adulti: è rima- gemito si levasse sempre
il passo marziale dei soldati aveva sette anni. Era la figlia sta sempre un poco zoppa. più flebile dal campo ormai
tornava nelle mie notti a ri- dei mezzadri della fattoria. Quando i soldati passarono rosso di sangue, a Clara non
velare ogni angoscia infanti- Quando la mitraglia iniziò il in rassegna i corpi per sco- spararono.
3
LONGANESI
Gianfranco Vergoni
perugino trapiantato a Roma, è stato na sei recital, quattro monologhi, due
ballerino, cantante, attore. In più di commedie e sei commedie musicali,
trent’anni di teatro – con oltre cin- vincendo il Broadway World Award
quanta titoli al suo attivo – ha tradotto per il miglior testo. Grandissimo lettore
e adattato copioni e canzoni, curato re- da sempre, con Il cielo d’erba esordisce
gie e coreografie, scritto e messo in sce- come scrittore di romanzi.
© XXX
4
LONGANESI
Un inno all’amore,
alla vita e ai libri
L’atteso ritorno di un grande narratore
Fausto Brizzi
(Roma, 1968) divide il suo tempo tra il
«Brizzi riesce a mescolare cinema e la scrittura ed è tanto autore
5
LONGANESI
Lo sconvolgente romanzo
ispirato alla vera storia del
bambino rapito da papa Pio IX
Da questa incredibile storia il film Rapito
di Marco Bellocchio Cannes 2023
La sera del 23 giugno 1858, il rilascio, persino Napo-
a Bologna, una famiglia di leone III scrive una lettera
modesti mercanti ebrei è direttamente a Papa Pio
completamente ignara del IX, e come lui il Presidente
gruppo di guardie ponti- degli Stati Uniti e l’Impe-
ficie che sta marciando ratore d’Austria. Ma il Pa-
speditamente verso la sua pa si rifiuta di tornare sui
porta di casa con un man- suoi passi: quel bambino
dato della Santa Inquisi- nato in una famiglia ebrea
zione. Quando i gendarmi era ormai affidato alle cure
bussano la vita della fami- della Chiesa cattolica, visto
glia Mortara cambia per che una giovane fantesca
sempre: le guardie hanno il aveva raccontato di averlo
compito di prelevare il se- miracolosamente salvato
sto figlio, Edgardo, che ha mentre stava per morire
poco più di sei anni. I ge- per colpa della febbre, bat-
nitori non possono creder- tezzandolo in gran segreto.
ci, chiedono inutilmente È così che inizia la storia
spiegazioni, si oppongono, di un bambino diventato
ma alla fine si trovano co- simbolo di fazioni oppo-
stretti a guardare impo- ste e di un’epoca fragile, di
tenti il figlioletto sparire un ragazzo solitario, di un
scortato dai poliziotti. È un uomo tormentato da una
fatto terribile, che segna il profonda nevrosi mania-
corso della storia, fa trabal- co-depressiva. E fin quasi
lare l’immagine dello Stato all’ultimo giorno la vita di
Pontificio e suscita l’indi- Edgardo sarà quella di una
gnazione internazionale: pedina innocente sacrifi-
intellettuali e politici di cata sulla scacchiera dei
Daniele Scalise tutta Europa ne chiedono potenti.
6
LONGANESI
7
LONGANESI
8
LONGANESI
9
LONGANESI
Il sorprendente taccuino
di un giovane naturalista
Vivono appena quaranta giorni ma il lo-
ro contributo alla vita sulla Terra è fon- Marco Valsesia
lavora in un’azienda aero-
damentale. Gli antichi credevano che le nautica di Sesto Calende e
api avessero un collegamento diretto con da qualche anno affianca
il sole e non è un caso che fossero nelle al proprio impiego l’antico
insegne del Faraone d’Egitto. Ma quando mestiere di apicoltore e a
Santa Cristina, il piccolo
Marco si è avvicinato per la prima volta a paese del Piemonte orien-
un’arnia – con gli occhi affamati anche del tale dove abita, cura oltre
più minuto gesto compiuto dal nonno api- 60 operosissime arnie.
coltore – queste cose non le sapeva, sono
arrivate solo con il tempo. Prima, subito, c’è stato il profumo di
miele e cera, che è entrato nel cuore e non se ne è più andato. Gli
anni hanno trasformato quel colpo di fulmine in una passione e
un lavoro fatti di pazienza, amore e rispetto per la natura – un
mestiere antico, ormai minacciato dalle condizioni ambientali
e climatiche. Marco Valsesia oggi gestisce una sessantina di ar-
nie, alleva api regine e usa i social per raccontare a quante più
persone possibili come funziona un alveare, straordinario «supe-
rorganismo» vivente. Nel suo primo libro, sorprendente taccuino
di un giovane naturalista, ricco di notizie e poesia, traccia un
ritratto di prima mano della «vita segreta» delle api ma anche
della loro vita «sociale», che potremmo definire di relazione
con l’essere umano. Queste pagine sono una vera scatola delle
meraviglie da cui emerge una intensa e commovente riflessione
filosofica ed ecologista sulle api, la natura e il ruolo che l’uomo
dovrebbe – e potrebbe – svolgere nel salvaguardare un mondo
che sta lentamente, inesorabilmente scomparendo.
10
GARZANTI
Stefania Spanò
è cantastorie, interprete Lis e insegnan-
te di sostegno nella scuola secondaria
di primo grado. Conduce da anni la-
boratori di teatro, scrittura creativa,
comunicazione empatica e poesia vi-
siva nelle periferie turbolente dell’hin-
terland napoletano, nel resto d’Italia
e all’estero. Come cantastorie porta in
giro i cunti della tradizione di famiglia e
quelli scritti da lei.
© Elisa Malomo
11
GARZANTI
Jessa Hastings
«Un romanzo dal finale struggente è nata in Australia e oggi vive in Califor-
nia con il marito, due figli, un gatto e un
che vi catapulterà nell’alta società di Londra. cane che, forse, si pente di aver preso.
Un po’ si sente in colpa a scriverlo qui,
Un’altalena di emozioni assicurata. ma è convinta che lui non lo leggerà.
Da non perdere!»
Rita Nardi, autrice di Liberi come la neve
12
GARZANTI
13
GARZANTI
14
GARZANTI
15
GARZANTI
16
GARZANTI
Giuseppe Festa
© Sara Romoli
17
GARZANTI
Da Montale a Szymborska,
un viaggio affascinante
alla scoperta dell’eterna
bellezza della poesia
Poeti si nasce o si diventa? duttore e insegnante, indi-
Scrivere in versi, per alcuni, cando un’estetica e un vigo-
è destino di pochi eletti che re espressivo che poggiano
sappiano intuire l’ordine na- su regole auree: sottrarre,
scosto delle cose e offrirlo ai trasformare, ripetere, inven-
lettori con parole ricercate. tare ritmi, tradurre. Solo co-
E invece, suggerisce corag- sì si può diventare poeti sia
giosamente Nicola Gardini, nella pratica sia – e prima
ognuno di noi può in qual- ancora – nel pensiero, ovve-
che misura fare poesia. Co- ro comprendere la comples-
me? Occorre innanzitutto sità senza perdere la capaci-
leggere il più possibile, fre- tà di meravigliarsi, sempre
quentare i migliori maestri, desiderosi di avvertire nella
costruirsi una biblioteca, realtà significati ulteriori e
amare la propria lingua. di trasformare le differenze
Dialogando con i poeti e ra- in corrispondenze, come
gionando su opere tra loro fanno i suoni nell’armonia
diversissime per provenien- del componimento. Con la
za, epoca e ispirazione, in consapevolezza che chi tro-
questi consigli l’autore di- va la poesia resta per sem-
stilla la propria esperienza pre «giovane poeta», a qua-
di scrittore e critico, di tra- lunque età, fino alla fine.
Nicola Gardini
e appassionante.»
tullo, Marco Aurelio, Ted Hughes, Emily
Dickinson. Per Garzanti ha firmato
la Repubblica Viva il latino, tradotto in numerose lin-
gue, Con Ovidio, Le 10 parole latine che
raccontano il nostro mondo, Rinascere, Il
libro è quella cosa, Viva il greco e Nicolas.
È presidente della casa editrice Salani.
Il suo sito web è www.nicolagardini.com
18
GUANDA
Fernando Aramburu
ha studiato Filologia ispanica all’U-
niversità di Saragozza e negli anni
Novanta si è trasferito in Germania
per insegnare spagnolo. Dal 2009 ha
abbandonato la docenza per dedi-
carsi alla scrittura e al giornalismo.
Patria, grande successo di critica e
di pubblico in Spagna, vincitore del
Premio de la Crítica, tradotto in 34
lingue, è stato pubblicato nel 2017 da
Guanda e ha avuto anche in Italia una
«Un’opera felicemente
© Yuma Martellanz
straordinaria accoglienza, vincendo riuscita… non solo dal punto
il Premio Strega Europeo e il Premio
Letterario Internazionale Giuseppe di vista letterario, ma anche
nel legame morale con
Tomasi di Lampedusa. Sempre per
Guanda sono usciti gli altri suoi libri:
Anni lenti, Dopo le fiamme, Mariluz e
le sue strane avventure, Il rumore di
l’indimenticabile Patria.»
quest’epoca e I rondoni. Babelia – El País
19
GUANDA
Almudena Grandes
20
GUANDA
Un romanzo intimo
e struggente, vincitore
del Premio Goncourt
È il 22 giugno 1999, un fosse messa in moto. Vivise-
martedì, quando la morte zionando l’angoscia con pre-
del marito in un inciden- cisione chirurgica, ripercor-
te sconvolge per sempre la re ogni minimo gesto, ogni
vita dell’autrice. Un attimo fatto, ogni contrattempo
prima c’era una casa appe- che ha portato all’inevita-
na acquistata, la preoccu- bile, avendo sempre in testa
pazione dei lavori di ristrut- quella domanda, come un
turazione, la musica e i libri, mantra, una litania conso-
lei e Claude. Non immagi- latoria, «e se…?». Il dolore si
navano che vivere potesse fa scrittura, la scrittura si fa
essere pericoloso. Vent’anni dolore che da personale di-
dopo, Brigitte Giraud riav- venta universale, parlando
volge il nastro dei ricordi a tutti noi che nell’intimità
per analizzare ogni istante, commovente e piena di vita
chiedersi ossessivamente di questo racconto ricono-
come sarebbe andata se sciamo le nostre paure e il
quell’esatta concatenazione nostro instancabile vivere
di eventi inesplicabili non si veloce.
Brigitte Giraud
© Pascal Auguie
21
GUANDA
22
NORD
Gabrielle Zevin
«Geniale. Racconta
è laureata in Lettere a Harvard e da
diversi anni ha intrapreso la doppia
carriera di scrittrice e sceneggiatrice,
dimostrando uno straordinario talento
la bellezza, la tenacia e
nel raccontare la vita e l’amore con uno
stile lieve e intenso, che coinvolge e af-
la fragilità dell’amore e
fascina. Un talento che si è rivelato con della creatività umana...
La misura della felicità, bestseller inter-
nazionale che in Italia ha scalato le clas- Uno dei migliori libri che
abbia mai letto.»
sifiche e conquistato il cuore dei lettori.
© Hans Canosa
John Green, autore di
Colpa delle stelle
23
NORD
Un esordio commovente
sul vero significato della libertà
Dalle piantagioni di Barbados alle foreste di Trinidad
per un viaggio indimenticabile
È questa la libertà? si chiede Rachel, mentre liberi? Se li incontrasse, la riconoscerebbero?
corre in una foresta immersa nel buio, sola, Eccola, la vera libertà. Trovare i suoi figli. È Eleanor Shearer
atterrita, esausta. Sta scappando dalla pian- un viaggio difficile, quello in cui s’imbarca
© Lucinda Douglas-Menzies
tagione in cui ha trascorso tutta la sua esi- Rachel. La strada è lunga e piena di pericoli,
stenza, da un lavoro sfibrante, da un padrone le informazioni spesso inaffidabili, come le
brutale. Lo stesso padrone che, quella matti- persone che di volta in volta si offrono di aiu-
na del 1834, ha annun- tarla. Eppure lei andrà avanti
ciato la fine della schia- Un inno all’amore finché le storie dei suoi figli,
vitù, per poi aggiungere infinito di una come le acque di un fiume,
che tutti loro avrebbero
dovuto prestare servizio madre non si saranno fuse con la
sua, a creare un’unica, gran-
come apprendisti per al- de storia, quella di una fami-
è un’autrice inglese, i cui nonni
tri sei anni. Una beffa atroce. In quell’istante, glia. Solo allora, per la prima volta nella sua sono emigrati dai Caraibi. Ha
qualcosa in Rachel si è spezzato. Perché den- vita, Rachel potrà sentirsi completa. Dai cam- studiato a Oxford, dove ha conse-
tro di lei ci sono cinque anime, cinque volti pi di Barbados all’affollato mercato di Bridge- guito la laurea in Scienze politiche
che nessuna fatica e nessun dolore sono riu- town, dalla Guyana Britannica alle foreste di con una tesi sulle conseguenze
dello schiavismo nelle Barbados.
sciti a cancellare: i cinque figli che, nel corso Trinidad, in queste pagine intime e dolorose Attualmente vive tra Londra e
del tempo, le sono stati strappati via, spinti si snoda un viaggio pieno di speranza, un in- Ramsgate. Libero scorre il fiume è
verso una sorte che lei ignora. Sono vivi, so- no alla forza dei legami familiari e all’amore il suo romanzo d’esordio.
no morti? Sono schiavi come lei oppure sono infinito di una madre.
Era l’ora più buia del- andando a sbattere contro tiva l’umidità sulla lingua, pugnali acuminati, a segnare
DAL LIBRO
la notte e Rachel cor- la corteccia ruvida di una venata dalla punta acidula una croce di rabbia nel cielo.
reva. I rami le graffiavano la palma. Si accasciò al suolo, della paura. Il terrore le artigliava la gola,
pelle. Gli uccelli spiccavano dove marciavano formiche, Cos’aveva fatto? come se il mulino avesse oc-
il volo stridendo, disturbati correvano coleotteri e ver- Si guardò alle spalle. Nell’o- chi e fosse pronto a spifferare
dallo scalpiccio dei suoi pie- mi invisibili trapanavano la scurità incombeva la sagoma al sorvegliante ciò che aveva
di. Il terreno era fangoso, ir- terra. Con respiri scomposti, del mulino della piantagione visto. Non era troppo tardi.
regolare e viscido per via del- Rachel riempì i polmoni di Providence, con le braccia Poteva ancora riscavalcare il
le ultime piogge, e lei scivolò, aria pesante di afa. Ne sen- spalancate come quattro muro e strisciare tra i cam-
24
NORD
«La prosa di
Shearer è limpida
e raffinata,
è il faro che getta
una luce intima e
profonda su un
periodo storico
complesso e
affascinante.»
The Guardian
«Una storia
che arriva dritta
al cuore.»
Booklist
pi di canna da zucchero se- nata di lavoro... sportarla il più lontano pos- stanchezza che le appesanti-
minati a metà, dove i solchi Si rialzò a fatica e riprese a cor- sibile dalla Providence. Ogni va le ossa, era tormentata da
scavati nella terra attendeva- rere. Le sua gambe si muove- rametto spezzato risuonava una domanda.
no i giovani virgulti verdi. Po- vano da sole, inoltrandosi come uno sparo; il gracidio È questa la libertà?
teva tornare alla capanna – un sempre di più tra le ombre dei rospi delle canne si tra- Foresta deserta. Fuga, ter-
quadrato di legno tra i tanti – e informi della foresta. Le face- sformava nelle grida lontane rore che prende lo stomaco.
stendersi sulla stuoia logorata va male il petto. Le veniva da di uomini alla sua ricerca. Era questo, ciò che avevano
da quarant’anni d’uso. Poteva accasciarsi, ma non poteva; Doveva continuare a correre. sempre desiderato?
attendere l’alba e un’altra gior- il corpo aveva deciso di tra- Sola, sporca di fango, con la
25
NORD
Dido Michielsen
26
NORD
27
NEWTON COMPTON
Una protagonista
indimenticabile per un romanzo
d’esordio sorprendente
Janice ama collezionare le storie degli altri,
ma forse è arrivato il momento di raccontare la sua…
Janice di mestiere fa le puli- vati e nascosti. E così Janice
zie nelle case della gente: ha ha cominciato a colleziona-
un posto in prima fila per re storie. Vicende piccole e
osservare, discreta, i loro grandi di vita vissuta, che
amori, le preoccupazioni, le custodisce con cura. Sa guar-
gioie e persino i segreti più dare, ascoltare, cogliere ogni
inconfessabili. È come se, nel dettaglio. Janice sa bene che
consegnarle le chiavi di casa ognuno di noi ha una storia
per consentirle di entrare a da raccontare. E, forse, po-
pulire, le persone le affidas- trebbe essere arrivato il mo-
sero anche i loro lati più pri- mento di condividere la sua.
Sally Page
28
NEWTON COMPTON
Carley Fortune
29
NEWTON COMPTON
Robert Bryndza
si è conquistato una fama straordinaria
con il suo thriller d’esordio, La donna di
ghiaccio, che in pochi mesi ha scalato
le classifiche ed è stato tradotto in 30
«Non si può fare a meno lingue. Tutti i suoi romanzi sono best-
seller internazionali e contano più di 4
di continuare a girare milioni di copie vendute in tutto il mon-
do. La Newton Compton ha pubblicato
avidamente le pagine per i thriller che hanno per protagonista
Erika Foster (La donna di ghiaccio, La
vedere cosa succede dopo.» © Ján Bryndza
vittima perfetta, La ragazza nell’acqua,
The Times Ultimo respiro e Sangue freddo) e la serie
con Kate Marshall (I cinque cadaveri,
La casa nella nebbia e La verità sul caso
Joanna Duncan). Per saperne di più: ro-
bertbryndza.com
30
NEWTON COMPTON
Matteo Strukul
è laureato in Giurisprudenza, dottore
di ricerca in Diritto europeo e membro
della Historical Novel Society. Le sue
opere sono in corso di pubblicazione in
quaranta Paesi e opzionate per il cine-
ma. Per la Newton Compton ha esordi- «Guerre, passioni, congiure,
to con la saga sui Medici, che compren-
de Una dinastia al potere (vincitore del
tradimenti e intrighi: la
Premio Bancarella 2017), Un uomo al
potere, Una regina al potere e Decaden-
ricetta di Strukul, tra storia
© Marco Bergamaschi
za di una famiglia. Successivamente ha e invenzione, piace e diventa
pubblicato Inquisizione Michelangelo,
Le sette dinastie, La corona del potere, bestseller.»
Dante enigma, Il cimitero di Venezia e la Repubblica
Tre insoliti delitti.
31
MAGAZZINI SALANI
La protagonista di questa storia non crede più re, la ragazza riesce a farsi assumere come bari- Erin Doom
nei miracoli. Troppe volte la vita l’ha masticata sta. Il Milagro’s, però, è più di un locale esclusivo.
e risputata, illudendola che un futuro scintillan- Dietro le sue porte chiuse, oltre i lustrini e le lu- è lo pseudonimo di una giovane
scrittrice italiana. Per Magazzini
te fosse in serbo per lei. Da sola e senza mezzi, ci di scena, si intrecciano destini e sussurrano
Salani ha già pubblicato con suc-
Mireya decide di trasferirsi a Philadelphia in segreti. I più oscuri si condensano tutti nel viso cesso due romanzi, Fabbricante di
cerca di fortuna. Con sé aspro e incantevole di Andras, lacrime e Nel modo in cui cade la
ha soltanto una vecchia Le ferite del il capo della sicurezza. neve.
valigia, intorno l’inverno
gelido di una città scono- passato lasciano Fra Mireya e Andras è odio a
prima vista. Entrambi porta-
sciuta. Il suo personale un segno nel no sulla pelle gli stessi segni,
miracolo sembra com- presente? hanno addosso il marchio di
piersi quando si imbatte chi ha dovuto imparare a lot-
in un’insegna al neon che si staglia nel buio della tare per sopravvivere. Eppure i due continuano
notte. Eccentrico e sfarzoso, il club Milagro’s è a imbattersi l’uno nell’altra, come attirati da una
un luogo capace di affascinare chiunque ne var- forza misteriosa che non sanno né possono
chi la soglia, Mireya compresa. contrastare, stretti da un filo dorato più forte di
Con l’ostinazione di chi non ha niente da perde- un destino.
Era scesa la notte. le strade della città con so- ceva un freddo del diavolo e, te poche ore per ritrovarmi
DAL LIBRO
Intorno a me tutto lo una vecchia valigia e un come se non bastasse, avevo inghiottita da grattacieli im-
pulsava come un cuore ad- cappotto che non poteva il brutto presentimento di mensi e guglie metalliche,
dormentato, insegne e lu- rivaleggiare con il gelo di essermi persa. «Diamine…» che mi avevano masticata e
cine colorate si riflettevano quel periodo. Sentivo le dita sussurrai inquieta, in una nu- risputata tra scie di passanti
su palazzi talmente alti da intorpidite. L’aria puzzava di voletta di fiato. La città non e strade infestate dal traffico.
far venire le vertigini. Cam- fogna e asfalto bagnato, l’o- era stata clemente con me. Philadelphia era una strana
minavo da ore. Stretta nella dore pungente del Delaware Ero arrivata soltanto quella bestia dalle arterie intasate,
mia sciarpa, girovagavo per mi impregnava le narici. Fa- mattina, eppure erano basta- l’indole aguzza che nei film
32
MAGAZZINI SALANI
«Erin Doom
è la regina
delle classifiche
che domina
dall’estate scorsa».
Corriere della Sera
«Erin Doom
sa scegliere
bene le parole,
ha dominato
per tutto l’anno
le classifiche».
Vanity Fair
«Standing ovation
per l’autrice più
letta del 2022».
F
finiva sempre stemperata da sciarlo con le dita intirizzite. già tentato, ma il problema loro standard. Tutti volevano
uno scorcio romantico della Scorsi di nuovo gli annunci, restava sempre lo stesso. delle referenze, anche per le
Liberty Bell, ma del famoso depennando mentalmente i Trovare uno straccio di lavo- mansioni meno qualificate;
brotherly love che tanto si posti che mi avevano già ri- ro non mi era mai sembrato nessuno sembrava disposto
decantava nei dépliant ave- fiutata. Non era possibile che più difficile. O ero troppo ad assumere una sbandata
vo trovato ben poco. Strinsi i li avessi già vagliati tutti… giovane, o troppo imprepa- come me, men che meno per
denti e ancora una volta tirai Li lessi più volte, esaminai rata, o senza una garanzia compiti che esigevano un mi-
fuori il foglio di giornale tut- ogni riga cercando qualcosa, certa di continuare a lavo- nimo di esperienza. Chiedevo
to stropicciato. Cercai di li- qualsiasi cosa che non avessi rare che fosse all’altezza dei solo un’opportunità. Una…
33
MAGAZZINI SALANI
34
SALANI
Javier Castillo
35
SALANI
Salvatore Giannella
(Trinitapoli, 1949) ha una lunga carriera co, consegnatogli nel 1978 da Sandro
giornalistica, iniziata negli anni Settan- Pertini, e nel 2007 la medaglia d’oro
ta con il settimanale Oggi. È stato diret- del comitato scientifico internaziona-
tore dell’Europeo tra il 1985 e il 1986, di le del centro Pio Manzù presieduto da
Airone dal 1986 al 1994. Tra i riconosci- Mikhail Gorbaciov. Paulo Coelho lo ha
menti ricevuti, il premio Zanotti Bian- definito «cronista della luce».
36
SALANI
François Morlupi
37
SALANI
38
PONTE ALLE GRAZIE
39
CORBACCIO
Cosimo Buccarella
Valeria Parrella
40
CORBACCIO
41
TEA
42
TEA
43
BOLLATI BORINGHIERI
44
BOLLATI BORINGHIERI
45
TRE60
46
TRE60
47
VALLARDI
48
ANTICIPAZIONI | MAGGIO 2023
ARRIVEDERCI
AL PROSSIMO NUMERO!
Appuntamento a giugno, con un numero ricco di suggerimenti
per un’estate all’insegna delle buone letture, perché basta un bel libro
per viaggiare lontano.
La redazione è come sempre al lavoro per voi: ecco alcune anticipazioni.