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“Uomini-Pesce”
Gli Oannes
Il mito di Oannes permea profondamente, e
storicamente, l’humus culturale-religioso delle più
antiche civiltà del nostro pianeta e risulta essere allo
stesso tempo al centro di uno dei più interessanti
misteri della storia passata. I testi antichi, quanto quelli
moderni, ci danno scarse informazioni riguardo a
questa figura leggendaria, dati che sono stati però in
grado di fornirci degli interessanti spunti per le nostre
riflessioni. Il primo popolo conosciuto ove questo mito
si manifestò sono i Babilonesi, cultura antichissima che
tra le prime concorse allo sviluppo della civiltà.
Comparazioni mitologiche
Le comparazioni mitologiche finora presentate non
finiscono, giacché l’idea di un Dio-pesce la ritroviamo in
numerosi altri popoli del Medio Oriente antico. Fenici,
Siri, Aramei ed Amorrei adoravano tutti un dio-pesce di
nome Dagone (Dagon), altro dio dalle molte
attribuzioni. Nel suo nome si trova però lo stesso
significato di “pesce”, data la sua radice ebraica “dag” =
“pesce”. Per tali ragioni alcuni orientalisti e mitografi
hanno riconosciuto in un altro dio, Derketo/Atargati, lo
stesso Dagon. Se poi volessimo allontanarci dall’Arabia
potremmo trovare interessantissimi parallelismi in Cina
dove è profondamente radicata la leggenda di uno dei
mitici semidei iniziatori della civiltà, guarda caso dalle
fattezze antropomorfe di pesce: Fu Hsi uomo-pesce
dalle straordinarie capacità e oggi meglio conosciuto in
Occidente quale primo “compilatore” dell’I Ching, il
“Libro dei mutamenti”. Dalla Cina la leggenda di questo
mitico uomo-pesce si espanse per tutto l’Oriente, ma la
prima manifestazione viene fatta risalire anche in
questo caso al 3.000 a.C. circa. Esistono dunque
analogie tra Dagone, la filistea Derceto e Oannes (nelle
sue varie località), e anche il Mitraismo non fu da meno
inglobando nei suoi rituali quelli che potevano essere
le ultime vestigia di antichi culti dedicati al dio Oannes.
Proprio il Mitraismo infatti adottò un copricapo
cerimoniale dalle fattezze alquanto “insolite”, copricapo
che ancora oggi possiamo osservare durante le
normali celebrazioni liturgiche cristiane. I vescovi e le
alte gerarchie ecclesiastiche infatti utilizzano la Mitra,
antico copricapo desunto proprio dalla religione
mitraica e inglobato dalla chiesa cattolica durante i
suoi inizi.
Da Oannes ai Dogon
I Dogon sono una popolazione africana stanziata
sull’altopiano di “Bandiagara” nella Repubblica del Mali.
Questa popolazione entrò in contatto col mondo
occidentale dopo il 1920. Nel 1931 gli antropologi
francesi Marcel Griaule e Germaine Dieterlen vi si
stabilirono per diversi anni a studiarne la cultura e le
tradizioni. Un vecchio sacerdote della tribù, Ogo
Temmeli, fu colui che iniziò a rivelare i segreti detenuti
per millenni dalla casta sacerdotale dei Dogon. Essi
parlavano dei Nommo, creature anfibie civilizzatrici
provenienti dalla stella Sirio, e mostrarono a Griaule e
alla Dieterlen di possedere precise nozioni riguardo a
tale astro.