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IL BILANCIO

L'attività di governo dell'azienda si svolge di norma con l’aiuto di idonei


strumenti conosciuti tra cui il bilancio.
Il bilancio di esercizio è uno strumento di sintesi di una serie continuativa di
informazioni che vengono elaborate all’interno dall’azienda ,di norma in un
periodo di tempo che va dal primo gennaio al 31 dicembre.(periodo
amministrativo)
Non sempre viene utilizzato l’anno solare in quanto se ci troviamo di fronte a
delle attività stagionali il periodo non sarà lo stesso.
E’ di fondamentale importanza distinguere il periodo amministrativo
dall'esercizio amministrativo.
-Periodo amministrativo🡪 anno solare di norma.
-Esercizio amministrativo 🡪 complesso delle operazioni di funzione che si
svolgono dentro il periodo amministrativo.
Per elaborare il bilancio solitamente vi sono dei libri che aiutano nella sua
redazione che sono:
Libro MASTRO🡪uno dei due libri fondamentali della contabilità generale🡪
(sistema di rilevazione e di annotazione all’interno del quale possiamo operare
una registrazione sistematica conto per conto) con singoli conti e sald.
Libro GIORNALE🡪sequenza cronologica di tutte le attività svolte nei rapporti
con i terzi -acquisti, vendite, imposte pagate ecc.- è presente la data prevede
una registrazione cronologica.
Queste informazioni convergono a fine anno nella chiusura della contabilità
generale da cui c’è il passaggio nel bilancio.
Possiamo dunque affermare che il bilancio è la Sintesi della contabilità generale
dal 1 gennaio al 31\12, ma ciò non vuol dire che l'azienda si ferma in quanto la
vita dell’azienda prosegue.
Proprio perché la vita di un’azienda è un continuum, ci troveremo al 31\12 davanti
ad operazione che sono iniziate un anno (2021), ma che termineranno l’anno
successivo (2022)
Il bilancio deve essere redatto rispettando questi criteri:
-redatto in maniera chiara,leggibile, comprensibile, trasparente
-deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e
finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio
DOCUMENTI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO:
Stato patrimoniale art 2424;
Conto economico art 2425;
Rendiconto finanziario introdotto nel 2015🡪 prospetto che parla delle dinamiche
finanziarie collegate alle entrate e alle uscite, completa l’informativa relativa ai
costi e ai ricavi;
Nota integrativa🡪 foglietto esplicativo che spiega le voci me se fosse un
bugiardino indica come distribuisco quel costo negli anni, ma non dico perché ho
comprato quel macchinario
Questi 4 documenti del bilancio non spiegano il perché di quei costi e ricavi, ma il
come si vengono a determinare.
Ecco perché è di fondamentale importanza anche la RELAZIONE SULLA
GESTIONE è un documento discorsivo (art 2428) che ci indica quale è la
situazione della società e quale è l’andamento della gestione nel complesso e nei
suoi vari aspetti( narrazione di come sono andate le cose quell’anno)
rappresenta le scelte (dico perché ho comprato quel macchinario)e come voglio
raggiungere gli obiettivi posti.
E’ un ulteriore documento grazie al quale comprendiamo quali sono le scelte
strategiche che l’azienda ha realizzato e quali sono gli obiettivi che si pone,
affianca i documenti del bilancio,Però siccome diventa un documento pubblico gli
amministratori di solito stanno attenti a quello che viene scritto, perché se
scrivo troppo, rischio di passare all’esterno informazioni riservate o comunque
informazioni che l’azienda farebbe meglio a tenersi dentro.
Tale documento serve per ottenere consenso dagli azionisti e dai soggetti
portatori di interesse per l’azienda.

STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale deve essere redatto stato patrimoniale deve essere redatto in
conformità al seguente schema.

Attivo:

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte
già richiamata.

B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria:


I - Immobilizzazioni immateriali:

1) costi di impianto e di ampliamento;

((2) costi di sviluppo;))

3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno;

4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;

5) avviamento;

6) immobilizzazioni in corso e acconti;

7) altre.

Totale.

II - Immobilizzazioni materiali:

1) terreni e fabbricati;

2) impianti e macchinario;

3) attrezzature industriali e commerciali;

4) altri beni;

5) immobilizzazioni in corso e acconti.

Totale.

III - Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei
crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo:

1) partecipazioni in:

a) imprese controllate;

b) imprese collegate;

c) imprese controllanti;

((d) imprese sottoposte al controllo delle controllanti;))

((d-bis) altre imprese;))


((2) crediti:

a) verso imprese controllate;

b) verso imprese collegate;

c) verso controllanti;

d) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti;

d-bis) verso altri;))

3) altri titoli;

((4) strumenti finanziari derivati attivi;))

Totale.

Totale immobilizzazioni (B);

C) Attivo circolante:

I - Rimanenze:

1) materie prime, sussidiarie e di consumo;

2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;

3) lavori in corso su ordinazione;

4) prodotti finiti e merci;

5) racconti.

Totale

II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre
l'esercizio successivo:

1) verso clienti;

2) verso imprese controllate;

3) verso imprese collegate;

4) verso controllanti;
((5) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti;

5-bis) crediti tributari;

5-ter) imposte anticipate;

5-quater) verso altri;))

Totale.

III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:

1) partecipazioni in imprese controllate;

2) partecipazioni in imprese collegate;

3) partecipazioni in imprese controllanti;

((3-bis) partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle controllanti;))

4) altre partecipazioni;

((5) strumenti finanziari derivati attivi;))

6) altri titoli.

Totale.

IV - Disponibilità liquide:

1) depositi bancari e postali;

2) assegni;

3) danaro e valori in cassa.

Totale.

Totale attivo circolante (C).

((D) Ratei e risconti.))

Passivo:

A) Patrimonio netto:

I - Capitale.
II - Riserva da soprapprezzo delle azioni.

III - Riserve di rivalutazione.

IV - Riserva legale.

V - Riserve statutarie

((VI - Altre riserve, distintamente indicate.

VII - Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi.

VIII - Utili (perdite) portati a nuovo.

IX - Utile (perdita) dell'esercizio.

X - Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio.))

Totale.

B) Fondi per rischi e oneri:

1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili;

((2) per imposte, anche differite;

3) strumenti finanziari derivati passivi;

4) altri.))

Totale.

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato.

D) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre
l'esercizio successivo:

1) obbligazioni;

2) obbligazioni convertibili;

3) debiti verso soci per finanziamenti;

4) debiti verso banche;

5) debiti verso altri finanziatori;


6) acconti;

7) debiti verso fornitori;

8) debiti rappresentati da titoli di credito;

9) debiti verso imprese controllate;

10) debiti verso imprese collegate;

11) debiti verso controllanti;

((11-bis) debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti;))

12) debiti tributari;

13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;

14) altri debiti.

Totale.

((E) Ratei e risconti.))

((246))

Se un elemento dell'attivo o del passivo ricade sotto più voci dello schema, nella nota
integrativa deve annotarsi, qualora ciò sia necessario ai fini della comprensione del
bilancio, la sua appartenenza anche a voci diverse da quella nella quale è iscritto.

Tutti i principi possono essere rivolti a verificare le condizioni generali del


successo del sistema d’azienda ,in particolare il principio di solvibilità , si
capacita di estinguere alle scadenze dovute le proprie obbligazioni senza
compromettere la propria economicità
Attraverso l’analisi dello stato patrimoniale è possibile verificare se sussistono i
presupposti per il rispetto del principio di solvibilità.

La situazione patrimoniale è un prospetto formato da due serie di elementi


Da una parte abbiamo gli investimenti , voci attivi ,beni e diritti di cui l’azienda
può disporre in un determinato istante, possono essere beni materiali e
immateriali; dall’altra parte abbiamo i finanziamenti ovvero ciò che ha reso
possibile quegli investimenti

Una volta che abbiamo lo stato patrimoniale con tutte le voci dentro possiamo
risistemare le voci dello stato patrimoniale seguendo la tempistica di reintegro
economico e di rimborso finanziario 🡪 art 2424 codice civile 🡪 colonna di destra
finanziamenti- colonna sinistra investimenti

gli investimenti si distinguono in:


-Investimenti a breve ciclo di reintegro economico, ovvero quegli elementi
patrimoniali destinati al realizzo in tempi brevi attraverso l’attività di gestione🡪
risorse che ritorneranno in forma di realizzi, in forma liquida entro 12
mesi🡪cassa, soldi in banca, crediti verso i clienti e le materie prime che sono
quelle che avranno bisogno di più tempo per ritornare in forma liquida.
-Investimenti a lento ciclo di reintegro economico, ovvero quegli elementi
patrimoniali destinati al realizzo in tempi lunghi attraverso l’attività di gestione
(di norma oltre i 12 mesi)🡪 es macchinari ed impianti.
Dall’altra parte abbiamo i finanziamenti:
-Finanziamenti a breve ciclo di rimborso, ovvero quelle obbligazioni cui
l’azienda deve far fronte entro un breve periodo di tempo🡪entro 12 mesi
-Finanziamenti a lungo ciclo di rimborso, ovvero quelle obbligazioni cui
l’azienda deve far fronte entro un periodo di tempo più ampio🡪 oltre i 12
mesi🡪tra questi finanziamenti è presente anche il capitale dei soci che
teoricamente non rimborserà mai.
Schema sintetico di stato patrimoniale
Situazione Patrimoniale
Investimenti (o attività) a lento ciclo di reintegro
Finanziamenti (o netto e passività) a lento ciclo di rimborso
Investimenti (o attività) a breve ciclo di reintegro
Finanziamenti (o netto e passività) a breve ciclo di rimborso

Gli elementi dell’attivo patrimoniale possono ulteriormente distinguersi in


fattori economici e finanziari .I primi sono investiti in fattori della produzione
in attesa di relazione . Ovvero beni in attesa di trasformazione che attraverso i
realizzi nel breve e nel lungo periodo riacquisteranno la forma monetaria
le componenti finanziarie delle attività rappresentano gli investimenti già
sottoposti a trasformazione ma situati in una fase pre finale rispetto a quella
della trasformazione in moneta.
Infine i debiti o passività rappresentano i valori presumibili di esborso al
momento in cui i finanziamenti ottenuti devono essere restituiti.

Utilizziamo lo stato patrimoniale per verificare la solvibilità dell’azienda cioè se


riusciamo a rispondere positivamente a quello che ci dice il principio della
solvibilità aziendale.
Attraverso l’analisi dello stato patrimoniale devo mettere a confronto le attività
a breve ciclo di reintegro economico con le passività a breve ciclo di esborso o in
alternativa mettere a confronto le attività a lento ciclo di reintegro con le
passività a lento ciclo di esborso, quindi dal confronto tra le attività e le
passività a breve o tra le attività e le passività a lento, io posso sapere se sono
solvibile oppure no,quindi se sto rispettando una delle condizioni essenziali del
buon governo dell’azienda, quello che mi porterà alla sopravvivenza e allo
sviluppo.
Siamo solvibili quando abbiamo una scadenza di debiti a breve a fronte della
quale abbiamo il reintegro economico degli investimenti.
Dobbiamo rimborsare un X entro 12 mesi, abbiamo il reintegro economico di
quella somma entro i 12 mesi.
Questo si verifica sia quando mi trovo nel quadrante in cui ho il reintegro a
breve degli investimenti a breve e la scadenza dei finanziamenti a lungo, perché
significa che nel breve termine sono coperto; sia quando mi trovo tipicamente, in
maniera più puntuale nel quadrante uno perché ho scadenza dei finanziamenti a
breve e reintegro degli investimenti a breve, quindi nel breve termine io riesco
ad avere le risorse per poter rimborsare i finanziamenti che scadono a breve a
maggior ragione quando nel breve termine ho i realizzi per un debito che devo
pagare oltre i 12 mesi.
CONTO ECONOMICO
Il conto economico ci da la fotografia del reddito che si calcola in via diretta e in via
indiretta
Per calcolare il reddito avremo bisogno dello s.p corrente e quello dell'anno
precedente.
Attraverso la differenza fra capitale netto 2020 e 2021 otteniamo un valore chiamato
delta che ci da l'incremento del capitale netto per l’effetto della gestione
Se la variazione è positiva l ‘azienda ha prodotto reddito e dunque vi sarà un utile
Se la variazione è negativa significa che l’azienda ha distrutto ricchezza e dunque
vi sarà una perdita
La variazione tra due capitali potrebbe non rappresentare il reddito perché, io devo
tener conto dell'eventuale accanimento di operazioni straordinarie,ad esempio il
versamento di nuove quote , se nel 2021 sono arrivate nuovi soci e noi facciamo la
differenza del capitale netto, quell incremento non rappresenta il merito della
gestione aziendale,dunque si deve neutralizzare l'incremento del capitale.
Il Reddito può essere calcolato anche in via diretta solitamente è prediletta questa
forma
Ai fini del calcolo di reddito per prassi usiamo il c.e che ci fa venire passo per passo i
componenti positivi e i componenti negativi che generano un utile o una perdita
Nella forma indiretta non riesco a definire il modo in cui si ricava il risultato
invece in quello diretto si

Nel conto economico mettiamo tutti i costi e ricavi


non vi è soltanto uno schema ma vi è uno standard che è obbligatorio per legge ed
è lo schema dettato dall'art 2425 del codice civile
Questo art ci sottolinea la sequenza di costi e ricavi standard per legge

Ci sono delle eccezioni per alcune società , una volta redatto, il bilancio deve essere
pubblicato presso i registri della camera del commercio ,per l'erario e per ciò che
riguarda l'aspetto fiscale ma il bilancio va pubb anche per rendere noto a tutti lo
stato di salute dell’azienda

L'economicità può ricondursi all'attitudine della gestione a remunerare


attraverso i ricavi tutti i costi dei fattori produttivi acquisiti con l'evidenza di
un divario positivo
Il divario tra costi e ricavi, ossia la variazione subita dal capitale perfetto. La
gestione viene definita reddito.
Il reddito nella sua determinazione sintetica viene misurato e determinato,
confrontando due situazioni patrimoniali relative a due diversi momenti della
gestione sulla linea del tempo, la differenza tra i netti patrimoniali dei due
momenti presi in considerazione rappresenterà il reddito prodotto nel periodo.
Bisogna però considerare che il netto patrimoniale può subire delle variazioni,
oltre che per effetto della gestione, anche per effetto di operazioni extra
gestionali.
Inoltre, si deve tener conto della circostanza che quando si confrontano i netti
patrimoniali relativi a due periodi diversi, non è detto che i poteri d'acquisto
della moneta che li esprimono siano uguali, per cui i netti patrimoniali così
calcolati risultano in realtà espressi in modi diversi e per questo devono essere
resi omogenei. La nozione di reddito, però così ricavata, risulta molto sintetica,
perché è importante capire anche non solo se l'azienda ha guadagnato o meno,
ma sapere anche come il reddito si sia formato.
Per intervenire sulla gestione è necessario sapere quali sono le cause per cui si è
guadagnato o si è perduto. A tale scopo viene utilizzato il conto economico.
Il conto economico e il confronto tra investimenti effettuati e realizzi
conseguiti.
Le operazioni che scaturiscono dallo svolgersi del ciclo processuale aziendale,
danno luogo a tre tipi di flussi che raramente coincidono, questi flussi sono:
-flussi economici, sono quelli che attengono al consumo dei fattori produttivi e
alla valutazione dell'utilità conseguita e vengono rispettivamente misurati da
costi e di cavi.
-flussi fisici. riguardano gli investimenti e i realizzi
- flussi finanziari relativi alle entrate uscite finanziarie connesse al pagamento
degli investimenti e alla riscossione dei realizzi.
Questi flussi si presentano solitamente sfasati dal punto di vista temporale, in
quando il momento dell'acquisto della vendita spesso non coincidono
Tali flussi sono molto importanti per quanto riguarda la determinazione del
reddito di esercizio. La gestione si presenta come un sistema unitario di
operazioni che si svolgono lungo tutto l'arco della vita aziendale, per questo
motivo il risultato economico prodotto dalla gestione si potrebbe conoscere
senza errori soltanto alla fine della vita aziendale.
Ma nonostante ciò vi è la necessità di determinare periodicamente la misura del
reddito prodotto senza attendere la conclusione della vita aziendale. Per far ciò
l’unitaria gestione viene divisa in esercizi amministrativi almeno annuali ,in
genere di uguale durata.
Ai fini della corretta determinazione del reddito, non è possibile considerare i
costi e i ricavi rilevati dal principio al termine dell'esercizio perché così facendo
si commetterebbe un grave errore.
Alcuni costi e ricavi benché contabilizzati sono relative ad operazioni non ancora
concluse alla fine dell'esercizio.Perciò dovranno essere temporaneamente
sospesi fino a quando le operazioni a cui si riferiscono saranno concluse.
Il principio sul quale deve basarsi la determinazione dei valori suddetti, viene
chiamato principio di competenza economica.Tale principio, impone di sospendere
le operazioni non ancora concluse, fino a quando non si saranno manifestati con
relativi costi o ricavi o potranno partecipare alla determinazione del reddito.Per
una corretta determinazione del reddito devono essere rispettati dei corollari,
ovvero
-si devono imputare al conto economico costi e ricavi per i quali,rispettivamente,
siano stati conseguiti o sostenuti ricavi o i costi correlativi
- si rinviano costi o ricavi già manifestati finanziariamente alla determinazione
del risultato economico dell'esercizio successivo, in quanto sia attendibile che
nel futuro esercizio debbano conseguirsi i ricavi o sostenersi costi correlati
-È necessario imputare all'esercizio costi e ricavi non ancora manifestatesi
finanziariamente, in quanto siano stati conseguiti i correlativi ricavi o sostenuti i
i relativi costi
La corretta determinazione del reddito mediante l'applicazione del principio di
competenza economica si serve di uno strumento contabile di tipo sintetico
comunemente chiamato conto economico. La rappresentazione economica,
solitamente è quella scalare che viene disciplinata anche dal nostro codice civile.
Possiamo dividere il conto economico in tre settori:
- primo settore vengono posti in evidenza costi e ricavi che hanno interessato il
conto economico di esercizi passati che hanno delle correlazioni con l'esercizio
di riferimento del conto economico.
- secondo settore si includono i costi e ricavi di esercizio, che hanno avuto
manifestazione negoziale nell’ esercizio.
- terzo settore. Vengono considerate le correzioni da applicare a costi e ricavi
del primo e del secondo settore per determinare il reddito di competenza in
funzione delle manifestazioni di ricavi e costi correlati di futura manifestazione
Ci sono alcuni costi e ricavi che devono essere corretti, le correzioni sono di due
tipi, rettifiche e integrazioni. Le rettifiche riguardano cose arrecare che hanno
avuto manifestazioni, negoziare un esercizio o in esercizi passati ma che vengono
giudicati in tutto o in parte di competenza dei futuri esercizi.La rettifica di
costi danno luogo a rimanenze di costi pluriennali.E rimane dei costi di esercizio.
Costi poliennali.La cui caratteristica.e che loro contributo alla gestione viene
fornito nel corso di più esercizi invece le rimanenze di costi esercizi sono costi
che sono espressioni di fattori che cedono immediatamente la propria
qui aggiungere parte sui risconti
Tuttavia il reddito non risulta ancora corretto in quanto vi sono costi e ricavi
che pur non avendo manifestazione finanziaria nell’esercizio hanno generato i
correlativi ricavi e costi
ci si riferisce a costi ricavi presunti dove la manifestazione finanziaria si avrà
in esercizi futuri ma che sotto il profilo della cessione e reintegro di utilità tali
costi e ricavi danno luogo a integrazioni correttive
solitamente si distinguono di norma in base al decrescente peso dell’incertezza e
possono essere:
-eventi aleatori nell’an e nel quantum relativi a rischi attuali ma per le quali non
si sono ancora manifestati gli eventi dannosi
in questo caso si è incerti sia sull'effettiva possibilità che verifichino si
sull'incidenza del relativi costi
-eventi certi nell’an ma incerti nel quantum dove si fanno rientrare le quote di
costi di competenza ma di futura manifestazione per tfr per imposte e tasse
ecc…
il conto economico ha strettissime relazioni con lo stato patrimoniale
ogni operazione di scambio con l’esterno comporta riflessi sul conto economico,
sotto il profilo dei costi e dei ricavi e sullo stato patrimoniale
Tali relazioni risultano ulteriormente evidenti nel caso delle rettifiche e
integrazioni
● rimanenze finali di esercizio si tratta di beni che fanno parte del
patrimonio aziendale al termine dell'esercizio ovvero investimenti in
attesa di realizzo alla data di chiusura dell’esercizio
● risconti finali attivi sono fattori er il quale si è già patrimonializzato un
realizzo in parte non di competenza
● rimanenze di ricavi pluriennali si riferisce a contratti che a fronte di un
unico pagamento prevedono la fornitura di un bene o un servizio per più
periodi amministrativi
● quote di costi presunti di futura manifestazione che vanno inseriti negli
eventuali fondi
● quote di ricavi presunti di futura manifestazione sono ricavi che
esprimono un attesa di entrate che compete all esercizio
● rimanenze costi pluriennali rappresentano le quote dei fondi di
ammortamento
● rettifiche di costi e ricavi nell'esercizio precedente sono state esposte
come componenti positivi storno di costi sostenuti nel secondo esercizio
verranno presi in considerazioni come componenti negativi di reddito
● lo stesso accadrà per i ricavi che verranno inseriti tra le componenti
positive di reddito
● integrazione di costi e ricavi alla fine del secondo esercizio l’impresa
dovrà effettuare delle integrazione rispetto all'esercizio precedente ,
ovvero erano esposti nuovamente i costi dell ammontare complessivo , tale
costo viene rettificato
● la rettifica di tale costi viene effettuata inserendo le integrazioni di
costi del primo esercizio nel primo settore della sezione ricavi la
differenza tra questo valore e quello esposto nel terzo settore di sinistra
indica la quota di costo di competenza dell’esercizio.

Le forme previste dal codice civile evidenziano che, lo stato patrimoniale è a


sezioni contrapposte
L’attivo suddiviso in 4 classi principali evidenziate dalle lettere maiuscole
mentre il passivo è suddiviso in 5 classi anch'esse contrassegnate dalle lettere
maiuscole

Lo scopo dello Stato Patrimoniale è quello di mettere in evidenza il capitale

esistente al termine dell'esercizio.

PROSPETTO A SEZIONI CONTRAPPOSTE

Il prospetto che viene solitamente usato per rappresentare lo Stato

Patrimoniale è un prospetto a due sezioni affiancate:

● nella sezione di sinistra vengono indicate le attività alla data del bilancio,
che rappresentano anche gli investimenti dell'azienda a quella data;
● nella sezione di destra vengono indicate le passività alla data del bilancio
ed il capitale netto, che rappresentano anche le fonti di finanziamento a
quella data.

Le attività sono normalmente indicate dalle più immobilizzate a quelle più liquide
o viceversa. Nei bilanci interni si può scegliere liberamente l'una o l'altra
soluzione, mentre nei bilanci destinati ad essere pubblicati occorre rispettare lo
schema previsto dal Codice civile.

Nella sezione di destra, invece, le passività sono tenute separate rispetto al


capitale netto. Nello schema di Stato Patrimoniale previsto dal Codice civile, il
capitale netto viene esposto prima delle passività.

Per quanto riguarda il conto economico è stata adottata la forma dello schema
scalare che prevede il raggruppamento delle diverse voci in 5 classi
contrassegnate dalle lettere maiuscole.

Conto economico è regolato principalmente nel Codice civile, precisamente agli

articoli 2423 e 2425, in cui si evidenzia il carattere obbligatorio di questo

documento, nonché chi lo debba redigere (gli amministratori) e quali siano le voci

che debbano farne parte.

Il conto economico ha una struttura scalare e una classificazione dei costi per

natura (non per destinazione). È suddiviso in quattro aree principali:

A. Valore della produzione, dove si mettono in luce tutte le componenti di


reddito derivanti dalla produzione.
B. Costi della produzione, dove si elencano i costi della produzione
dell’azienda (materie prime, servizi, ammortamenti e svalutazioni di
risorse, stipendi dei dipendenti).
C. Proventi e oneri finanziari, che sono le entrate che derivano da
partecipazioni in altre società, crediti, titoli, perdite o guadagni risultati
dal cambio (nel caso l’impresa operi in diverse valute).
D. Rettifiche di valore di attività finanziarie, che riguardano rivalutazioni e
svalutazioni di titoli, immobilizzazioni e partecipazioni in altre società.

Queste macroclassi sono divise in diverse voci. Ad esempio contribuiscono a


calcolare il valore della macroclasse A le sottovoci sui ricavi delle vendite e delle
prestazioni (sottovoce 1), le variazioni delle rimanenze dei prodotti in corso di
formazione (sottovoce 2), le variazioni dei lavori in corso su ordinazione
(sottovoce 3), gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (sottovoce 4) e
altri ricavi e proventi (sottovoce residuale 5).

In questa macroclasse sono quindi compresi tutti i ricavi di vendita e gli elementi
reddituali positivi. Nella macro classe B, invece, compaiono tutte quelle voci che
riguardano le componenti negative, alcune delle quali sono già state citate
nell’elenco sopra. Ricordiamo che anche i costi sono classificati per natura e non
per destinazione.

Sottraendo ora i costi della macroclasse B ai ricavi della macroclasse A, si


ottiene il risultato operativo globale.

Sommando (algebricamente) i componenti positivi e negativi delle quattro


macroclassi, si avrà il cosiddetto “risultato ante imposte”, precedente al calcolo
del carico fiscale che permette di giungere ai risultati sull’utile o perdita
dell’esercizio

Il Bilancio di esercizio è lo strumento più importante, in termini contabili in


quanto i numeri che scaturiscono dalla contabilità generale, ci aiutano a fare una
verifica delle condizioni generali del successo di un’azienda. Ovvero ci aiutano a
capire lo stato di salute di un’azienda.
🡪Stato di salute dal punto di vista economico finanziario patrimoniale
dell’azienda.
Se vogliamo approfondire lo stato di salute in modo dettagliato dell’azienda
passiamo dal bilancio alla contabilità generale alla CONTABILITA’ ANALITICA
INDICI
I soggetti aziendali e molti coloro che hanno rapporti con l’azienda necessitano
di disporre di strumenti idonei al fine di poter attuare un controllo della
gestione finalizzato al raggiungimento di una serie di scopi conoscitivi
Lo strumento di gran lunga più utilizzato è il bilancio che deve essere analizzato.
Per effettuare l'analisi di un bilancio esistono una molteplicità di indici e
modalità tra cui un'analisi statica di uno specifico bilancio di esercizio ed
un'analisi dinamica che mette in comparazione bilanci di più esercizi.
Lo stato patrimoniale ci permette di calcolare indicatori di solvibilità per
comprendere se siamo capaci di operare entro determinate date di scadenza.
All'interno di esso può essere calcolato un confronto: investimenti a breve
termine/ finanziamenti a breve termine.
Solo se gli investimenti saranno maggiori dei finanziamenti possiamo considerare
l'azienda solvibile.

-IL CAPITALE NETTO CIRCOLANTE può essere utile nelle analisi di


solvibilità
Per capitale circolante si intende l'ammontare di risorse che compongono e
finanziano l'attività operativa di un'azienda. Se il capitale circolante è maggiore
dei debiti a breve l'azienda è solvibile, poiché entro i 12 mesi conosceremo le
spese ma anche il reintegro monetario. Il capitale netto non è altro che l'insieme
del capitale sociale è delle azioni eseguite dall'azienda nel tempo. Il capitale
circolante ha : rimanenze o disponibilità(fisiche e contabili), liquidità differite (i
crediti), liquidità immediata (giacenze bancarie e cassa)
Ciò che potrebbe causare il fallimento imprenditoriale è l'insolvenza.

perche l’azienda possa considerarsi solvibile si dovrà avere:


Capitale circolate>=deb a breve termine

i due valori ottenuti sono utili per fornire un indice utile nei raffronti dei bilanci
tale indice viene chiamato indice di disponibilità

capitale circolante netto/debiti a breve termine


un risultato superiore all'unità del rapporto sopra indicato ovvero se il capitale è
maggiore rispetto ai debiti avremmo un indice positivo viceversa un risultato
inferiore denota una tendenziale inettitudine della gestione a soddisfare tale
principio fondamentale per la sua sopravvivenza.
All'indice di disponibilità corrisponde il margine di disponibilità detto margine
consente di misurare l’eccedenza o la deficienza del capitale circolante rispetto
alle passività a breve
Un altro indice importante per valutare la solvibilità di un’azienda è l’indice di
tesoreria o test acido.
Tale indice verifica l’attitudine dell’azienda di soddisfare gli impegni finanziari a
breve termine e con le sole liquidità immediate.
Ove il valore fosse maggiore di 1 allora ci troviamo ad un buonissimo livello di
solvibilità
Anche qui il quoziente corrisponde il margine di tesoreria che si ottiene
deducendo dal valore del capitale circolante quello delle rimanenze e quelle dei
debiti a breve
Si puo dunque affermare che l'azienda è dotata di una struttura finanziaria
equilibrata quando le immobilizzazioni sono inferiori o uguali ai capitali
permanenti
Nella situazione migliore i capitali permanenti copriranno non solo le
immobilizzazioni ma anche in parte i debiti e i cap circolante
Tale disuguaglianza può essere tradotta da un indice di copertura delle
immobilizzazioni
cap permanenti/immobilizzazioni
All’indice in questione corrisponde il margine di struttura.Che ha lo scopo di
verificare come viene finanziato attivo fisso del bilancio
Un'ulteriore aspetto della situazione finanziaria dell'azienda, strettamente
connesso a quelli della solvibilità e dell'equilibrio finanziario e correlato alla
cosiddetta analisi della struttura patrimoniale che consente di valutare il grado
di indebitamento o meglio dire il grado di autonomia finanziaria.
Per calcolare tale grado di autonomia finanziaria vengono presi in considerazione
due indici.
Indice di autonomia finanziaria, è indice di indebitamento
Il primo è dato dal capitale netto.Diviso, totale, passività e netto.
Mentre l'indice di indebitamento è dato dalle passività consolidate, più passività
correnti fratto totale, passività e netto..
Dall’'esame approfondito ed analitico dello Stato patrimoniale, è possibile
valutare alcuni requisiti della situazione finanziaria di un'azienda ed evincere
alcuni dati sul rischio di insolvenza cui esse soggiace.La prudenza suggerisce di
integrare quanto rilevabile dall'analisi della situazione patrimoniale, con ulteriori
informazioni documentabili suscettibili di modificare il giudizio assunto in prima
approssimazione dall'esclusivo esame della situazione patrimoniale.
Abbiamo detto che l'economicità costituisce una condizione fondamentale per il
successo dell'azienda.Il risultato che qualifica economicamente la gestione trova
la sua espressione quantitativa del reddito.
Vi sono due configurazioni del reddito, il reddito operativo e reddito netto
globale.
Il reddito operativo è il reddito che viene dall'area di gestione che riguarda la
somma algebrica dei costi e dei ricavi operativi.
Il reddito operativo è diviso in diverse aree.
● Area finanziaria che produce oneri e proventi finanziari.
● Area tipica e proventi atipici come quelli derivanti dalle partecipazioni
azionarie.
● Area della gestione straordinaria che produce Oneri e proventi
straordinari.
● Area tributaria che produce oneri tributari che si riferiscono alle imposte
di reddito.
Il reddito netto globale, invece, riguarda l'intero esercizio globalmente
comprende sia l'area operativa sia le restanti aree dette extra operative.
È importante fare una distinzione tra nozione di reddito e di redditività, la prima
fa riferimento alla variazione in valore assoluto del netto iniziale per effetto
della gestione.
La seconda esprime la remunerazione relativa data al capitale iniziale dal reddito
prodotto.Tale remunerazione non è valutabile in un arco temporale ristretto, ma
entro periodi sufficientemente lunghi.
L'analisi della redditività della gestione aziendale può essere effettuata per
indici, per flussi o per determinati causali.
Gli indici più rappresentativi sono il Roe ed il Roi.
Il roe return on equity ovvero ritorno sul capitale proprio misura la percentuale
di recupero del capitale proprio attraverso il reddito netto.
ROE=REDDITO NETTO/CAP.PROPRIO
Questo indice soddisfa l'esigenza conoscitiva dei proprietari del capitale,infatti,
il reddito netto è utile per esprimere un giudizio sulla redditività del capitale
netto del periodo, è un indice importante anche se limitatamente espressivo, in
quanto non indica a cosa è dovuto, ma semplicemente in che percentuale la
gestione complessiva dell'azienda remunera il capitale proprio.

Il ROI Return on Investment, letteralmente ritorno sul capitale investito


misura la velocità con cui si recuperano gli investimenti netti e prende in
considerazione al numeratore il reddito operativo, ovvero il risultato legato alla
gestione caratteristica all'area tipica dell'azienda.
Vengono poi presi in considerazione i dati provenienti dalle altre aree gestionali
dell'azienda e si perviene infine all'utile d'esercizio.
A denominatore del Roi vanno gli investimenti netti per evidenziare la relazione
tra il reddito operativo e investimenti netti strumentali.
Gli investimenti netti sono pari all' attivo totale già al netto dei fondi
rettificativi di poste patrimoniali attive, meno i debiti verso fornitori, meno il
TFR.
Si può poi passare ad esaminare la redditività delle vendite e la rotazione del
capitale investito.
L'indice di redditività delle vendite è denominato Ros.
Return on Sales, ritorno sulle vendite e dato da reddito operativo diviso vendite.
Questo indice esprime la capacità remunerativa del flusso dei ricavi operativi
delle aziende in esame, ovvero il margine di reddito operativo per ogni euro di
fatturato.
Il risultato viene spesso espresso in percentuale.
L'indice di rotazione del capitale investito è espresso dal rapporto fra le
vendite e gli investimenti netti.
Tale indice esprime la velocità del rigiro del capitale impiegato;ovvero il numero
di volte in cui il capitale mediamente impiegato a ruota nel periodo considerato,
per effetto delle vendite effettuate,e quindi quante volte, nell'arco dell'anno, il
capitale stesso, ritorna in forma liquida attraverso le vendite nette.
Le analisi sul bilancio possono essere di due tipi: statiche dove si pongono a
confronto valore compresi in uno stesso bilancio e dinamiche quando si
confrontano valori di diversi esercizi

FONTI FINANZIARIE ENDOGENE ED ESOGENE


L’autofinanziamento è espressione della capacità endogena della gestione di
generare risorse finanziarie, esso deriva dalla differenza tra due netti
patrimoniali misurati in due momenti successivi.
La nozione di autofinanziamento è molto importante perché ad esso è legato la
possibilità dell’azienda di svilupparsi.
In un'ottica di sviluppo dove si vuole determinare lo sviluppo compatibile con le
risorse finanziarie disponibili, è importante conoscere quando l'azienda potrà
impiegare,per ridurre i debiti, aumentare gli investimenti a lungo ciclo di
reintegro oppure il capitale circolante.
Il conto economico, fornendo i dati dell autofinanziamento che influiscono sulle
decisioni di sviluppo, è, per questo aspetto uno strumento di informazione
importante per lo sviluppo dell'azienda.
Ma l’ autofinanziamento non è l'unica fonte di risorse finanziarie interne.
Per individuare anche le altre,è necessario effettuare l'analisi dei flussi
finanziari ed elaborare un documento denominato prospetto delle fonti e degli
impieghi.
L'analisi dei flussi finanziari serve a conoscere la disponibilità di tutte le
risorse finanziarie che si possono utilizzare
Il prospetto delle fonti e degli impieghi è molto funzionale in quanto accoglie
tutte le variazioni subite in un determinato intervallo di tempo.
Riguarda sia gli elementi patrimoniali attivi sia quelli passivi. Le attività
rappresentano degli impieghi ovvero tutto ciò che assorbe risorse finanziarie
;invece le passività vengono rappresentate dalle fonti, è sono tutto ciò che
genera risorse finanziarie.

Gli impieghi e fonti vengono rappresentati tramite un prospetto nelle fonti


troviamo:
- le risorse finanziarie da autofinanziamento.
-E le variazioni aumentative degli elementi patrimoniali passivi e tutte le
variazioni diminutive degli elementi patrimoniali attivi
Invece dal lato degli impieghi troviamo:
-tutte le variazioni aumentative degli elementi patrimoniali attivi e tutte le
variazioni diminutive di elementi patrimoniali passivi.
-l'eccedenza delle perdite di esercizio sui costi non rilevati.
Tale prospetto aiuta a capire la politica finanziaria che viene seguita dall'azienda
e ci dà inoltre indicazioni sul grado di sfruttamento delle riserve di liquidità,
ovvero della fiducia di cui gode l'azienda da parte dei soggetti con cui opera, che
è fondamentale per quanto riguarda i rapporti con soggetti esterni come i
fornitori, perché tali riserve si traducono per loro nella capacità di ottenere
incrementi nei crediti di fornitura,
Ma tali riserve sono essenziali anche nei confronti delle banche nel momento in
cui si ha necessità di un finanziamento.
Il prospetto delle fonti e degli impieghi può essere redatto anche a preventivo,
in questo caso viene denominato budget delle fonti e degli impieghi e consiste
nel programmare tutti gli investimenti che l'azienda dovrà realizzare di tutte le
fonti di finanziamento su cui potrà contare nel periodo oggetto di
programmazione.

BUSINESS PLAN
Il bilancio di previsione è un utile strumento per capire in anticipo il probabile
andamento della gestione.
E’ possibile usare il bilancio di previsione come modello rappresentativo di
condizioni che caratterizzano un esercizio medio o normale per fare ciò però si
devono sacrificare il dettaglio di una dinamica che riguarda periodi di
avviamento,successo o insuccesso dell'attività aziendale.
Si fa allora ricorso a ipotesi di normalità dell'attività aziendale non tenendo
conto di accadimenti favorevoli o sfavorevoli . Si arriva così al bilancio di
previsione che rappresenta in sintesi la concentrazione in un esercizio di una
dinamica di valori senza tenere conto di come essa è stata distribuita nel tempo.
Nonostante ciò però tale strumento si presenta comunque statico e per ciò è
emersa l'esigenza di approntare un nuovo strumento di analisi dinamico più
incisivo e realistico che prende il nome di business plan.
Il business plan è un elaborazione che rappresenta un ottica prospettica a medio
lungo termine,un progetto di sviluppo o risanamento aziendale con lo scopo di
valutare la fattibilità in relazione alla struttura dell'azienda e al contesto in cui
essa opera.
il business plan mira a :
-promuovere una nuova attività d'impresa
-progettarelo sviluppo dell’azienda nel lungo termine.In questo caso il business
plan mira ad evidenziare la gestione,la struttura organizzativa,i risultati
economici futuri ecc..
-investire su un'azienda esistente , in questo caso i business plan vuole
verificare le sinergie ottenibili da tale attività
-accedere al credito .In questo caso il business plan è orientato all'ottenimento
di finanziamenti a lungo termine da istituti di credito,esso sarà principalmente
incentrato sulle tematiche patrimoniali e finanziarie al fine di fornire adeguate
garanzie agli istituti di credito e dimostrare le capacità di rimborso
-richiedere finanziamenti e agevolazioni pubbliche ,tale finalità è volta a
verificare la fattibilità del progetto al fine di reperire risorse finanziarie
-ricercare nuovi soci e partnership.
-operare ristrutturazioni per il rilancio di aziende in crisi .In questo caso il
business plan ha la funzione di analizzare l’impatto economico finanziario e le
strategie di risanamento.
il business plan è rivolto:
-ad aspiranti imprenditori :il business plan permette di tradurre la business idea
in una strategia ordinata per spiegare le ipotesi sull'evoluzione del mercato,di
analizzare in cifre la fattibilità economica.
-gli investitori esterni:in quanto essi utilizzano il business plan per valutare se
finanziarie o meno l’iniziativa imprenditoriale
-gli imprenditori e i loro collaboratori:il business plan viene utilizzato come
guida per implementare e valutare l’attività intrapresa

La stesura del business plan comporta un'attività di valutazione dei contenuti e


perciò la sua stesura deve rispettare dei principi ben precisi:
-Il principio di chiarezza.Il Business Plan non solo deve essere di facile lettura
ma deve essere comprensibile anche per quanto riguarda il concetto di univocità
terminologica.
- principio di completezza sostanziale e formale.
La prima richiede che l'idea progettuale debba essere esposta con riferimento a
tutte le aree aziendali, all'influenza che esercita sull'ambiente economico di
riferimento.
La seconda, invece, fa riferimento alla completezza dei contenuti documentali.
-Principio di affidabilità.Riguarda la fase di raccolta dei dati, ma anche la
coerenza delle assunzioni sottostanti lo sviluppo delle produzioni del progetto
imprenditoriale.
-Principio di attendibilità richiede che la proiezione di strategia, risorse e
contesto siano coerenti con la realtà in cui deve operare l'azienda.
-principio di neutralità richiede che il Business plan debba essere redatto con
criteri relativamente obiettivi e ponderati.
Principio di trasparenza Indica la fonte di ogni dato e deve consentire l'accesso
alla documentazione utilizzata per predisporlo.
Principio di prudenza.Il Business Plan deve riportare lo scenario che comporta
minori ricavi, maggiori costi. esposizione debitoria per l'azienda.
Il Business Plan non presenta una struttura univoca, perché in base alla finalità
vi possono essere diverse strutture, ma esiste un modello di riferimento che è
composto dalle seguenti sezioni.
A.Sintesi del progetto imprenditoriale o executive summary
Sezione che riporta in sintesi il progetto imprenditoriale, ovvero i contenuti del
Business Plan, deve essere molto breve e riportare in modo coinciso chiavi che
rendono il progetto imprenditoriale unico per gli investitori o enti
finanziatori.Questa sezione include:
- la descrizione sintetica dell'azienda,la denominazione sociale l’attività svolta o
da svolgere, il ciclo della produzione, eccetera.
-La descrizione sintetica del progetto, contenuti, obiettivi, obiettivi di mercato,
investimenti necessari, principali risultati attesi.
Dunque non dobbiamo descrivere il progetto solo da un punto di vista tecnico, ma
il Business plan deve convincere che c'è qualcuno disposto a pagare per comprare
il prodotto o servizio che si ha intenzione di offrire.
B.Descrizione dell'azienda essa deve includere indicazioni formali ,ovvero la
forma giuridica, i luoghi dove svolge l’attività, la storia e il settore in cui
opera.Infine tale sezione dovrà includere i prodotti/servizi offerti e gli obiettivi
aziendali.
C Descrizione del progetto e dei prodotti o servizi forniti
questa sezione è dedicata alla descrizione dei prodotti o servizi in tale sezione
occorre specificare le caratteristiche distintive del prodotto che si vuole
commercializzare e il come e il perché essi soddisfano i bisogni dei potenziali
clienti.
D analisi di settore e di mercato questa sezione è dedicata alla
caratteristiche del settore e del mercato dove opererà l’azienda incluse le
informazione sulla situazione e sullo sviluppo del settore sui principali clienti e
concorrenti.
E il piano di marketing e delle vendite occorre anche prevedere come
l’azienda intende agire nel mercato di riferimento .Tale sezione specifica quali
sono le strategie del marketing mix esse riguardano:
- il prodotto : caratteristiche che deve avere (immagine,packaging)
- il prezzo : se il prodotto e nuovo bisogna capire quanto il cliente è
disposto a pagare , e successivamente capire se il prezzo copre i costi e la
remunerazione dell'attività dell'imprenditore
- la distribuzione : mettere i clienti in condizione di acquistare il prodotto
nel momento in cui lo richiedono la distribuzione può avvenire avvalendosi
di una rete di vendita propria affidandosi a un distributore o attraverso il
web
- la promozione occorre pianificare la comunicazione e promozione per far
conoscere il prodotto all'interno del mercato.

F il piano di realizzazione/investimenti questa sezione include un analisi


dettagliata del processo di produzione e delle tappe di realizzazione del
progetto imprenditoriale

IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO


Traduce in cifre il progetto imprenditoriale descritto .Di norma deve contenere i
seguenti documenti :ipotesi del piano,prospetto degli investimenti da
realizzare,piano di ammortamento,conto economico previsionale,prospetto delle
fonti e degli impieghi e indici di bilancio

ipotesi del piano


questo documento deve includere una descrizione delle singole voci dello stato
patrimoniale e del conto economico
-crediti verso clienti incasso a 30 giorni dalle fatture di vendita
-utile/perdita viene riportata a nuovo nell’esercizio successivo.
-debiti verso fornitori
-costi per polizze assicurative

prospetto degli investimenti da realizzare


questo documento indica per ciascun anno, oggetto di previsione,gli investimenti
lordi ,gli ammortamenti di tali investimenti e il valore netto delle
immobilizzazioni.

piano di ammortamento
Questo documento indica per ciascun anno oggetto di previsione il dettaglio del
piano di ammortamento dei finanziamenti da ricevere
conto economico previsionale
Tale documento illustra la previsione del risultato d’esercizio
è molto utile nel calcolo della capacità finanziaria dell'impresa nel portare avanti
progetto imprenditoriale

stato patrimoniale previsionale


tale documento illustra le dinamiche dell’attività delle passività e del patrimonio
netto
-immobilizzazioni vengono inserite al loro valore netto
-l’immobilizzo relativo a crediti viene calcolato attraverso la formula del bilancio
di previsione
.-le disponibilità liquide sono calcolate attraverso il prospetto delle fonti e
degli impieghi
-le rimanenze devono essere stimate per ogni anno
-i ratei e i risconti devono essere stimati ogni anno in base al principio di
competenza economica
- i fondi vanno stimati ogni anno sulla base degli accantonamenti effettuati
-i debiti verso banche devono riportare il debito residuo
-i debiti verso soci devono riportare la quota residua da rimborsare alla fine di
ogni esercizio oggetto di previsione.
-il cap sociale deve essere riportato all'interno del patrimonio e deve includere
eventuali aumenti o diminuzioni
-la riserva legale aumenta del 5% degli utili netti prodotti nell'esercizio
-gli utili non distribuiti incrementano la riserva del patrimonio netto

prospetto delle fonti e degli impieghi


E’ articolato da 3 sezioni che riguardano la gestione reddituale, le variazioni di
attività e passività variazioni del capitale netto circolante.
Il prospetto delle fonti e degli impieghi gioca un ruolo fondamentale nella
valutazione della capacità di rimborso da parte dell’azienda dei finanziamenti da
ricevere
-un flusso di cassa positivo della gestione reddituale è indice di un valido
progetto imprenditoriale
- un flusso di cassa positivo relativo al capitale circolante netto è indice di
buone condizioni operative di gestione legate agli incassi, pagamenti e alle
rimanenze
-un flusso positivo di cassa relativo alle attività e passività a medio lungo
termine e al patrimonio netto è indice di coerenza tre l’attività di investimento
da realizzare né le fonti di copertura finanziarie adottate

Indici di bilancio
permettono di effettuare un'analisi sintetica dei risultati del progetto
imprenditoriale nell’arco temporale oggetto della previsione
Dato che il business plan è spesso dedicato a soggetti esterni all’azienda e di
fondamentale importanza dare una maggiore chiarezza e comprensibilità dei
risultati del progetto

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