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Lezione 10 – La santificazione del tempo

- Santificazione dell’uomo nella sua storicità


o Santificazione del tempo
o Santificazione dello spazio
o Santificazione del corpo umano
- Santificazione del tempo
o Liturgia delle Ore
o Anno liturgico
- Spiritualità cristiana del tempo: convertire il chronos in kairos
(1) Fondamenti teologici della Liturgia delle Ore
(2) La spiritualità della Liturgia delle Ore

1. Fondamenti teologici della Liturgia delle Ore

- Liturgia delle Ore (Liturgia horarum) / Ufficio divino (Officium divinum)


- «Sette volte al giorno io ti lodo, per le sentenze della tua giustizia.» (Sal 118,164)
- Lc 18,1 ; 1Ts 5,17
- sacrificio di lode Eb 13,15
- Opus Dei (ergon tou Theou)
- Breviario (Breviarium)
- 1963 : Capitolo IV della Sacrosanctum Concilium (nn. 83-101)
- 1970 : Laudis canticum ; Principi e norme per la Liturgia delle Ore (PNLO)

a. Principi cristologici

- SC 83 : Liturgia delle Ore : inno celeste portato da Gesù Cristo in terra


- «a nome e per il bene di tutti» (PNLO 3)
- Liturgia delle Ore : Cristo continua l’opera della nostra redenzione (cf. PNLO 13) e
santificazione (cf. PNLO 14)
- Agostino: Cristo «Prega per noi come nostro sacerdote, prega in noi come nostro capo,
è pregato da noi come nostro Dio. Riconosciamo dunque in lui le nostre voci e le sue

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voci in noi.» (Comm. Psalm. 85,1. PNLO 7. Vedi anche II Lettura del Mercoledì V
Settimana di Quaresima)
- SC 84 (cf. PNLO 15) : nell’Ufficio si fa sentire «la voce della sposa che parla allo
sposo, anzi è la preghiera che Cristo unito al suo corpo eleva al Padre.»

b. Principi ecclesiologici e pastorali

- «Se l’Ufficio è preghiera di Cristo, per il fatto stesso è preghiera della Chiesa: Cristo e
la Chiesa sono infatti inseparabili, come il capo è inseparabile dalle membra.» (M.
Magrassi, «La spiritualità dell’Ufficio divino», 381)
- PNLO 33 : «la celebrazione in comune manifesta più chiaramente la natura ecclesiale
della Liturgia delle Ore e favorisce la partecipazione attiva di tutti, secondo la
condizione di ciascuno.»
- SC 99 : «...i chierici non obbligati al coro, e specialmente i sacerdoti che vivono o che
si trovano insieme, recitino in comune almeno qualche parte dell'ufficio divino.»
- SC 100 : «...nelle domeniche e feste più solenni, le ore principali, specialmente i
vespri, siano celebrate in chiesa con partecipazione comune. Si raccomanda che anche
i laici recitino l'ufficio divino o con i sacerdoti, o riuniti tra loro, e anche da soli.»
- In quale misura la Liturgia delle Ore è diventata sorgente di spiritualità per il popolo
cristiano?
- critiche di Stefano Rosso a proposito dell’ecclesialità concreta dell’Ufficio : Il segno
del tempo nella liturgia. Anno liturgico e Liturgia delle Ore, Leumann (TO) 2002,
418-419
- cf. critiche di Enzo Bianchi (Lezione 4)

2. La spiritualità della Liturgia delle Ore

a. Spiritualità biblica

- movimento discendente della Parola divina


- ascolto – silenzio
o vari momenti di silenzio e di pausa nell’Ufficio divino
o PNLO 112: “una pausa di silenzio” alla fine di ogni salmo
o dopo le letture brevi o lunghe (cf. PNLO 202)

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- interiorizzazione della Parola
o antifone
o doppio titolo dei salmi

Salmo 72
1.ant. Buono è Dio con i giusti e i puri di cuore (alleluia)
Salmo 72 Perché il giusto soffre
Beato colui che non si scandalizza di me (Mt 11,6)
Quanto è buono Dio con i giusti * con gli uomini dal cuore puro! ...

- orazione – preghiera alla fine dei salmi: risposta alla parola ricevuta
o movimento ascendente dall’orante a Dio
o PNLO 112: “...terminato il salmo e fatta una pausa di silenzio, l'orazione
raccoglie e conclude i sentimenti di coloro che hanno recitato il salmo.”
o Supplemento per le orazioni?
- SC 89, PNLO 19, 105, 108 : principio della Regola benedettina (cap. 19)
o «ut mens nostra concordet voci nostrae» («che la nostra mente concordi con la
nostra voce»)
- rivestire i sentimenti proposti dai testi biblici
o auto-espropriazione emozionale

b. Spiritualità ecclesiale – spiritualità personale

- soggetto orante : «Chiesa»


- pregare i salmi : uscire dalla propria disposizione d’animo per rallegrarsi con quelli
che sono nella gioia e piangere con quelli che sono nel pianto (cf. Rm 12,15, cit. da
PNLO 108)
- Mariano Magrassi: «La Chiesa piange attraverso le mie lagrime per tutti quelli che
sono tristi, gode attraverso la mia gioia per quelli che sono nell’allegrezza, fa
penitenza nel mio “cuore spezzato” per tutti quelli che si pentono. Tutti i grandi
interessi del Regno mi fanno vibrare.» (385)
- auto-espropriazione affettiva : sfida per le spiritualità di oggi
- osmosi naturale tra preghiera personale e preghiera pubblica (l’Ufficio)
- «preghiera monologica» : ripetizione di un versetto salmodico
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o disposizione naturale alla preghiera salmodica
o Cassiano (X Conferenza) → Sal 69,2: «Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni
presto in mio aiuto.»
o omogeneità tra la soggettività affettiva dell’orante e i contenuti spirituali
proposti dal salmista
«Egli dunque [l’orante], alimentato da un tale costante nutrimento [Sal 69,2], comincerà a
raccogliere in se stesso tutti i sentimenti contenuti nei Salmi (omnes quoque psalmorum
adfectus in se recipiens) e li riesprimerà in modo da enunciarli, non come composti dal
profeta, ma quasi come prodotti da lui stesso (velut a se editos) al modo di una preghiera
tutta propria, nata dalla profonda compunzione del cuore, e così egli crederà che i salmi siano
stati creati in vista della sua persona (ad suam personam aestimet eos), fino a convincersi
che le loro sentenze non furono formulate in passato unicamente per mezzo del profeta e in
vista del profeta, ma che esse vengano di volta in volta, ogni giorno, ricreate e realizzate in
lui (in se cotidie geri inplerique cognoscat).» (Conferenza X, n. 11, 411-412.)

c. Spiritualità e teologia delle singole «Ore»

- rapporto tra le «Ore» e


o tappe della vita umana
o eventi del Mistero Pasquale
o eventi della Chiesa primitiva
- SC 94, PNLO 29 : osservare il vero tempo naturale per ciascuna Ora canonica
- Lodi – Vespri : duplice cardine dell’Ufficio (SC 89, PNLO 37-54
- Ufficio delle letture
o in vari momenti della giornata
o tradizione monastica : notte (cf. SC 89, PNLO 57)
o tempo strappato alle tenebre
o «Vigilate…, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà…». (Mc
13,35)
o indole escatologica
o indole pasquale
o Paolo e Sila (cf. At 16,25)
- Lodi
o creazione e nuova creazione
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o Guardini: “La vita si ridesta. E, profondamente consapevole di sé, porge a Dio
il puro ringraziamento della creatura. Sorge a nuove creazioni e si applica
all’opera quotidiana movendo da Dio e nella forza di Dio. ... Una volontà,
dunque, una direzione, un volto affissato in Dio: tutto questo è opera del
mattino.” (I santi segni, 193-194.)
o S. Basilio: «...consacrare a Dio i primi moti della nostra mente e del nostro
spirito in modo da non intraprendere nulla prima di esserci rinfrancati col
pensiero di Dio…» (Regole in forma estesa, Risp. 37,3, PG 31, 1014)
o S. Cipriano : «Bisogna pregare al mattino, per celebrare con la preghiera
mattutina la risurrezione del Signore» (Il Padre nostro, 35, PL, 4, 561).
- Ore medie (terza, sesta e nona)
o Tertulliano (De oratione, cap. 25. Cf. Lezione 2)
o Dn 6,11 → fedeltà ininterrotta al Dio dell’Alleanza
o Cassiano, Istituzioni cenobitiche (lib. III, n. 3)
- Ora Terza : discesa dello Spirito Santo, cf. At 2,1-4.15
- Ora Sesta :
o Crocifissione (cf. Lc 23,44-46)
o Ascensione (cf. O. CASEL, Il Mistero del culto cristiano, Torino 1966, 147),
o visione di Pietro sulla chiamata dei gentili alla fede (At 10,9ss.)
o Guardini: “Tra il sorgere e il tramontare però, al vertice del giorno, respira un
attimo breve, meraviglioso: il mezzodì. Qui la vita non guarda all’avvenire
perché non vi si protende. Non si volge ancora al passato, perché il discendere
della parabola non s’è accennato ancora. Si arresta e sta; non non è stanca:
questa sosta è ancora vigorosa di tutto l’impeto della corsa. È una sosta nel
mero presente. E il suo sguardo si spinge nell’immensità – no, non s’affisa
affatto nello spazio o nel tempo: si spinge nell’eternità. ... Qui il tempo fa una
sosta, quasi si apre. Il mezzodì è puro presente, la pienezza del giorno.” (I santi
segni, 196-197.)
o «demone del mezzogiorno» → risveglio dalla monotonia del lavoro
- Ora Nona
o morte di Cristo
o Cassiano : «...penetrando agli inferi, il Signore dissipò le spesse tenebre del
tartaro con lo splendore della sua luce» (Ist. cen. lib. III, n. 7)
o Pietro e Giovanni nel Tempio (At 3,1)

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o Cornelio (At 10,30ss.)
- Vespri
o Guardini: «L’ora della sera è l’ora del compimento. Stiamo dinanzi a Dio
prevedendo che ci troveremo un giorno dinanzi a Lui faccia a faccia, a rendere
l’ultimo conto. Sentiamo quel che si nasconde nella parola: “È avvenuto”: il
bene; il male; perdere e dilapidare. Ci poniamo dinanzi a Dio, a Quegli per
“cui tutto vive”, il passato come il futuro, e che può persino ridonare al cuore
contrito i beni perduti. E dinanzi a Lui diamo al giorno trascorso il volto
definitivo.» (I santi segni, 195-196)
o «Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alzate come sacrificio
della sera.» (Sal 140,2)
o Cena – sacrificio della Croce
o Magrassi : Il Vespro «riassume in sé tutto il Mistero pasquale nelle sue due
fasi: morte – vita.» (398)
- Compieta : compimento tutto l’Ufficio

d. Liturgia delle Ore, lavoro, tempo

- vita monastica: la struttura dell’Ufficio determina il resto della giornata


- vita sacerdotale diocesana: ritmo di vita determinato dalle esigenze concrete
- Magrassi: «...è la preghiera che deve sposare il ritmo di lavoro o viceversa.» (400)
- legame tra la Liturgia delle Ore e il tempo reale : sfida nella società tecnologizzata
o vita e lavoro ↔ ritmo naturale tra luce e buio
- Ufficio divino:
o richiamo a rispettare – in quanto possibile – l’ordine originale della Creazionee
o Signore del tempo: Dio
o Lodi – Vespri: inviti a radicarci nell’ordine naturale della Creazione
o senso cristologico:
 tempo redento
 comunicazione con l’eternità
 «contemporaneità» tra il nostro tempo e l’eternità di Dio
o senso ecclesiologico: missione della Chiesa

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Bibliografia
- Sacrosanctum Concilium, nn. 83-101.
- «Principi e norme per la Liturgia delle Ore» (Liturgia delle Ore. I. Tempo di Avvento.
Tempo di Natale, 25-125)
o https://www.liturgia.it/content/praenotanda/testi/ore.htm#costituzione
- Vari estratti dai discorsi del PP. BENEDETTO XVI sull’Uffico delle Ore:
www.vatican.va/news_services/liturgy/insegnamenti/documents/ns_lit_doc_liturgia-
delle-ore_bxvi_it.html
- GUARDINI, ROMANO, Lo spirito della liturgia. I santi segni, Brescia 1930, 2007.11
- MAGRASSI, M., «La spiritualità dell’Ufficio divino», in AMORE, A. et alii (ed.),
Liturgia delle Ore. Documenti ufficiali e studi, Quaderni di Rivista liturgica 14,
Torino 1972, 363-404.
- ROSSO, S., Il segno del tempo nella liturgia. Anno liturgico e Liturgia delle Ore,
Leumann (TO) 2002, 415-474.
- TAFT, R. F., «The Theology of the Liturgy of the Hours», in CHUPUNGCO, A. J.,
Handbook of Liturgical Studies, vol. 5. Liturgical Time and Space, Collegeville
Minnesota 2000, 119-134.

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