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1) Per la presentazione di oggi abbiamo scelto un articolo scientifico che parla del Salmone GM
dell’azienda Aquadvantage e di come l’ingegneria genetica abbia permesso la realizzazione di
questo prodotto.
2) La manipolazione genetica dei cibi è diventata uno dei temi più dibattuti a livello mondiale.
I sostenitori vedono questa tecnologia come una soluzione per migliorare la sicurezza alimentare
e affrontare il problema della fame nel mondo.
Al contrario, gli oppositori temono gli effetti a lungo termine sulla salute umana e sull'ambiente.
In questo contesto, emerge il salmone GM AquAdvantage come uno dei cibi geneticamente
modificati più conosciuti e discussi.
4) Per ottenere questo risultato, gli scienziati hanno utilizzato tre specie di salmone:
il salmone Chinook, proveniente dall’Oceano Pacifico, il salmone dell’Atlantico e l’Ocean Pout,
un pesce delle regioni artiche.
Il promotore, chiamato "AFP (anti freezing promoter)", è stato isolato dal gene della proteina
antighiaccio del "ocean pout", un pesce artico che vive in acque molto fredde ed è stato
utilizzato per permettere al salmone GM di crescere più velocemente tutto l'anno.
Infine, il salmone dell'oceano Atlantico è stato utilizzato come ospite per l'inserimento dei geni
modificati.
GIORGIA
All'interno del vettore d'espressione, è inserito anche un gene marcatore per la resistenza
all'antibiotico KANAMICINA, che possiamo vedere in rosa nell’immagine di destra.
Il marcatore sarà utilizzato per selezionare le cellule di salmone che hanno integrato con
successo il nuovo gene.
Nello step successivo, grazie alla presenza del marcatore avviene la selezione delle cellule: infatti
solo quelle che sopravvivono grazie alla resistenza alla KANAMICINA sono utilizzabili per l’ultimo
step.
L’ultimo step prevede che le cellule transgeniche vengano utilizzate come donatrici di materiale
genetico e che tramite fecondazione in vitro vengano inserite negli ovuli di salmone
dell'Atlantico. Gli embrioni maturi vengono poi impiantati negli esemplari femmina di Salmone
dell’Atlantico che funge, quindi, da organismo ospite. (GIORGIA)
ERICA
Questo di conseguenza porta anche ad un vantaggio dal punto di vista industriale perché il salmone
GM richiede circa il 25% in meno di cibo rispetto alle altre specie di salmone.
Un aspetto importante riguarda sicuramente le emissioni di CO2 dovute al trasporto perché visto
che il salmone GM viene coltivato in impianti di acquacoltura in aree vicine ai luoghi di consumo
produce emissioni di CO2 circa 20 volte inferiori ai salmoni selvatici.
Infine, sono state condotte analisi chimiche, sensoriali e microbiologiche del prodotto, che hanno
dimostrato che il salmone transgenico è sicuro per il consumo umano e mantiene le caratteristiche
organolettiche del salmone tradizionale.
E infine è importante tenere il passo e restare aggiornati sugli sviluppi delle tecnologie in continua
evoluzione in modo da essere sempre preparati e pronti a compiere una scelta intelligente!