La sempre più frequente contaminazione delle acque da parte di liquami di
origine umana o animale e , quindi , la possibilità che l'acqua diventi veicolo di diffusione di malattie a trasmissione oro - fecale , ha richiesto la determinazione di parametri microbiologici di riferimento per caratterizzare l'idoneità dell'acqua agli usi richiesti dall'uomo : acque potabili , balneabili , reflue immesse in corpi idrici di superficie ,acque usate nelle industrie alimentari , nell'allevamento di molluschi a scopo alimentare , acque irrigue . La scelta dei coliformi (totali e fecali) come indicatori dello stato di contaminazione microbiologica dell'acqua è dovuta a diversi fattori : ! Non sono patogeni , ma la loro presenza indica la possibile coesistenza di batteri patogeni aventi lo stesso habitat ! Presentano una lunga sopravvivenza nell'ambiente esterno ! Sono riconoscibili con tecniche semplici e veloci Sono utilizzati come indicatori anche gli streptococchi fecali caratterizzati da una maggiore resistenza nell'ambiente esterno , anche se trattato con disinfettanti a base di cloro . Sono più abbondanti nell'intestino degli animali che in quello umano (tab. I) e , almeno teoricamente , permettono di stabilire l'origine della contaminazione fecale , calcolando il rapporto tra coliformi fecali (CF) e streptococchi fecali (SF) :
Questi valori sono attendibili se registrati tempestivamente quando
avviene l'emissione , altrimenti risultano falsati dalla diversa resistenza ambientale dei batteri considerati . In Italia il controllo delle acque destinate all'uso umano è regolato da leggi specifiche , in attuazione delle direttive comunitarie (tab. II)