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Cabala Zohar
Cabala Zohar
Zohar
« “Lo vedo ma non adesso”, infatti alcune di queste profezie si sono realizzate a
quel tempo, altre in tempi successivi, e altre sono rimaste per il tempo del Messia.
Abbiamo imparato che un giorno Dio ricostruirà Gerusalemme, e mostrerà una
certa stella fissa mentre manda lampi con settanta scintille e settanta flash, nel
mezzo del firmamento, per settanta giorni. Essa apparirà nel sesto giorno della
settimana, nel 25° giorno del sesto mese, e scomparirà di Shabbat, dopo settanta
giorni.
Nel primo giorno essa verrà vista dalla città di Roma, e quel giorno tre mura
altissime di quella città cadranno, e un palazzo potente verrà rovesciato, e il
governatore della città morirà.
Dopo di che quella stella diventerà visibile al mondo intero. In quel tempo
scoppieranno guerre terribili in ogni angolo del mondo, e gli uomini non avranno
fede. Quando quella stella brillerà nel mezzo del firmamento, un certo re potente si
alzerà, e cercherà di dominare tutti gli altri re, e farà una guerra su due fronti, e li
batterà.
Nel giorno in cui la stella scomparirà, la Terra Santa verrà scossa su di un’area di
45 miglia tutt’intorno al luogo dove il Tempio si trovava. Da sotto terra si aprirà
una caverna, dalla quale uscirà un fuoco potente, che consumerà il mondo. Da
quella caverna uscirà un ramo grande e nobile, che governerà il mondo, e al quale
verrà dato il regno, e i santi celesti gli si raduneranno intorno.
Allora apparirà il re Messia, e il potere regale gli verrà dato. Allora l’umanità
soffrirà una calamità dopo un’altra, e i nemici di Israele prevarranno. Ma lo spirito
del Messia sorgerà contro di loro, e distruggerà Edom la peccatrice, e brucerà la
terra di Seir. Infatti è scritto: “Edom sarà il possesso di colui che era il suo nemico,
mentre Israele farà cose con grande forza”.
In quel tempo il Santo, benedetto Egli sia, farà risorgere i morti del suo popolo, e la
morte verrà dimenticata. Rabbi Abba disse: “Perché è scritto Verrete liberati in
grande gioia (Isaia 60,12), perché quando Israele uscirà dall’esilio la Shekhinà
uscirà con loro e loro con lei” »
Questo brano è tratto dallo Zohar, il Libro dello Splendore, concepito circa 1800
anni fa da Rabbi Shimon bar Yochai e dalla comunità dei suoi discepoli. È un brano
che fa parte del commento della sezione della Torà chiamata: Balaq (Numeri), in
particolare, riguarda le profezie di Bilaam. Bilaam era un grande mago nero,
assoldato da Balaq, un re nemico di Israele, affinché maledisse gli Ebrei con le sue
potenti arti da stregone. Ma Dio, invece che maledizioni, mise nella bocca di
Bilaam, alcune delle più belle profezie di tutta la Bibbia, riguardanti il ruolo
salvifico che Israele avrà nella storia del mondo: (Numeri, cap. 23 e 24):
Nel fornire date e descrizioni degli eventi del periodo messianico, lo Zohar si
avvicina con incredibile precisione ad alcuni drammatici eventi di questo ultimo
periodo.
« “Lo vedo ma non adesso”,. Abbiamo imparato che un giorno Dio ricostruirà
Gerusalemme, »
Chiunque abbia visitato la città santa avrà notato come, da qualche decennio, si
costruisca in continuazione, in ogni angolo della città. Va messo in enfasi che, al
contrario di molte altre importanti pitta del mondo, per quasi duemila anni
Gerusalemme era stata una piccola città di provincia, povera e derelitta. Fino agli
inizi di questo secolo era ancora considerato pericoloso dimorare al di fuori del
perimetro delle antiche mura, a causa di possibili attacchi da parte dei predoni.
Soltanto col ritorno degli ebrei sionisti, e in particolare dopo l’indipendenza di
Israele (1948) la città ha iniziato ad espandersi, compreso nella sua parte araba. Oggi
è una grande città, con nuovi e nuovi quartieri in costruzioni un po’ ovunque
«e mostrerà una certa stella fissa mentre manda lampi con settanta scintille e
settanta flash, nel mezzo del firmamento, per settanta giorni. »
«Essa apparirà nel sesto giorno della settimana, nel 25 giorno del sesto mese »
Gli sconvolgenti attentati a New York e a Washington (11 settembre 2001) sono
avvenuti nel mese di Ellul, il sesto mese del calendario ebraico, il 23° giorno di
Ellul. Lo Zohar parla del 25° giorno di Ellul. C’è da notare che il calcolo attuale del
calendario ebraico non è esattamente lo stesso di quello di duemila anni fa, quindi
una minima discrepanza è attendibile. Due giorni su un anno sono circa lo 0,56 %,
cioè meno dell’uno per cento.
Gli attentati sono avvenuti di martedì (il giorno di Marte), e non di venerdì. Si tenga
conto che lo Zohar parlava di due giorni dopo, quindi il 25 di Ellul era giovedì, e
nelle ore immediatamente successive al dramma, in Israele stava già scendendo la
sera, cioè l’inizio del giorno successivo. Due giorni dopo, dunque, sarebbe stato
giovedì-venerdì.
« Nel primo giorno essa verrà vista dalla città di Roma, e quel giorno tre mura
altissime di quella città cadranno, e un palazzo potente verrà rovesciato, »
Roma è l’archetipo della capitale dell’impero che domina il mondo, New York è la
capitale economica dell’impero americano, e Washington quella politica e militare,
entrambe sono state colpite.
Forse qui si allude alla morte dello spirito di invincibilità e di superiorità, che
caratterizzava queste due capitali, o forse al gran numero di alti dirigenti finanziari
scomparsi nel disastro.
Ma, a proposito di palazzi e di mura che cadono, c'è di più! Come si sa, l’intera
Torà (Pentateuco) è stato diviso in 52 sezioni (parashot), e ogni Shabbat se ne legge
una, onde completare l’intera Torà in un anno. L’ordine col quale si susseguono è
stato stabilito già da circa duemila anni. Lo Shabbat successivo agli attentati (quattro
giorni dopo), la parashà che è stata letta nelle sinagoghe di tutto il mondo conteneva
l’unica Lamed grande di tutta la Bibbia ebraica (Deuteronomio 29,27);
Senza essere apocalittici, molti dei commentatori di attualità, anche più prudenti
temono il crearsi di un vasto teatro bellico.
Ancora una volta, l’unico modo per venire risparmiati da tali prove, sarà quello di
rimanere saldi nella fede nell’unico Dio. Anche se a volte sembra che il potere
assoluto venga dato a persone o a gruppi così lontani dai valori e dai principi divini,
l’unico vero sovrano è sempre Lui, Il Santo, benedetto Egli sia, il Re dei re dei re. È
solo Dio che guida la storia, per quanto assurdi o tragici possano essere molti degli
eventi che la caratterizzano.
«un certo re potente si alzerà e cercherà di dominare tutti gli altri re, e farà una
guerra su due fronti, e li batterà»
Come accennato prima si tratterà di una guerra vasta, combattuta su più fronti.
« Nel giorno in cui la stella scomparirà, la Terra Santa verrà scossa su di un’area
di 45 miglia tutt’intorno al luogo dove il Tempio si trovava. »
«Da sotto terra si aprirà una caverna, dalla quale uscirà un fuoco potente, che
consumerà il mondo.»
Mentre prima gli interventi divini avvenivano dall’alto (la stella nel cielo) ora
vengono dal basso, dal profondo della terra. È pur vero che una tale immagine
potrebbe semplicemente venire letta come l’aprirsi di un silos contenenti missili
atomici.
«Da quella caverna uscirà un ramo grande e nobile, che governerà il mondo, e al
quale verrà dato il regno, e i santi celesti gli si raduneranno intorno.»
Ora non c’è più niente di apocalittico, si ritorna alla rivelazione della Santità. A
proposito di rami e germogli (Isaia 11 ):
Continua lo Zohar:
«Allora apparirà il re Messia, e il potere regale gli verrà dato. Allora l’umanità
soffrirà una calamità dopo un’altra, e i nemici di Israele prevarranno. »
Le grandi prove non sono finite. Uno dei Rabbini del Talmud pregava dicendo: “Fai
si che il tempo del Messia venga presto, ma fai si che io non sia vivo allora”
Lungi dal venire intese in senso trionfalistico, queste affermazioni coincidono col
realizzarsi del Regno di Dio in terra, con l’abolizione di ogni forma di male,
compresa la morte:
«In quel tempo il Santo, benedetto Egli sia, farà risorgere i morti del suo popolo, e
la morte verrà dimenticata. Rabbi Abba disse: “Perché è scritto Verrete liberati in
grande gioia (Isaia 60,12), perché quando Israele uscirà dall’esilio la Shekhinà
uscirà con loro e loro con lei” »
Per maggiori informazioni sul Messia, dal punto di vista ebraico e
cabalistico,
si raccomanda la pubblicazione:
"Il Messia, Mito o Realtà?"
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