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19 EST. STRADA/AUTOFFICINA - POMERIGGIO 19

Proprio sotto, fuori dall’autofficina, c’è un gruppo di


ragazzini più grandi, dipinti di bianco. Tutti armati di
lunghi bastoni che fischiano come se vollessero richiamare
una muta di cani.

Il sole del tardo pomeriggio, intanto, è agli sgoccioli e si


prepara a nascondersi dietro le colline.

ANNA
Chi sono?

PIETRO
I blu, sono bambini piccoli, i
bianchi sono i loro capi... Hanno
pure la regina. Angelica.

ANNA
E dove sta?

PIETRO
A Bagheria. Non ha più la rossa e
tiene prigioniero un grande.

ANNA
Un grande?

PIETRO
La Picciridduna. Dicono che sia
altissima. Tre metri. E con un
bacio ti cura.

Anna insieme a Pietro spinge un mobile davanti alla porta


d’ingresso.
Si siede con la schiena contro la credenza. Pietro si siede a
fianco a lei.

ANNA
E tu ci credi?

PIETRO
No. Gli adulti sono tutti morti.

Anna lo osserva un istante prima di rispondere.

ANNA
E’ così.
2.

PIETRO
Tu sei Anna?

Anna è perplessa.

ANNA
Come sai il mio nome?

La foto di un adulto la guarda dal libro aperto sulle sue


gambe.

Fuori il cielo scompare in fondo alla pianura e le urla dei


blu si fanno via via più lontane. Lei stanca chiude gli occhi
per qualche secondo.

PIETRO
M’hai dato un bacio.

ANNA
Un bacio io? Non penso proprio. Non
so nemmeno chi sei.

Pietro la guarda come a dire, allora fai come ti pare.

PIETRO
Tu Dove stai tu?

Anna muta espressione e cerca di sviare.

ANNA
Qui vicino. E tu?

PIETRO
Al mare. Al canneto.

Pietro si alza si guarda intorno. Vede una bottiglia di


amaro, se la prende e la infila nello zaino. Poi guarda fuori
dalla finestra per sincerarsi che i blu non ci siano più.

PIETRO (CONT’D)
Ciao Anna. Comunque io mi chiamo
Pietro. Alla prossima.

Il ragazzino prende la porta e se ne va come se


quell’incontro non avesse nessuna importanza. Anna lo guarda
andare via, poi fissa il libro con una foto di un adulto.
3.

SPIAGGIA. EXT. GIORNO.

Anna ora avanza sulla spiaggia, guardandosi intorno, come


alla ricerca di qualcuno. Ma la spiaggia è desolata, sporca,
piena di carcasse di barche coperte di sabbia.

Anna finalmente sente qualcosa. Si ferma. Nel vento c’è


qualcuno, una voce maschile, che canta Attenta dei
Negroamaro.

Un po’ più in là c’è un ombrellone mezzo sfondato, macchiato


di ruggine piantato nella sabbia, sotto c’è Pietro, ha un
paio di grossi occhiali, un cappelletto da pescatore sdrucito
e una sigaretta infilata in un bocchino.

Anna, da dietro una barca lo osserva in silenzio.

Pietro si è sistemato alla grande, si gode il sole e continua


a canticchiare i Negramaro gustandosi dei pomodorini che
tiene in una busta.

Anna si avvicina guardinga, attratta da quel ragazzino.

Pietro si gira e la vede, si solleva gli occhiali e la saluta


con un bel sorriso.

PIETRO
Guarda chi si vede! Anna!

Anna lo raggiunge un po’ imbarazzata.

ANNA
(timida)
Ciao...

PIETRO
Che ci fai da queste parti?

ANNA
Cercavo da mangiare..

PIETRO
Fatica sprecata. Nelle case non c’è
più niente.

Anna indica i pomodori.

ANNA
E quelli?

PIETRO
Pomodori.
4.

ANNA
Dove li hai trovati?

PIETRO
Li coltivo io. San Marzano. Ne vuoi
assaggiare uno?

Anna ci pensa un po’, poi fa sì con il capo. Pietro gliene dà


uno. E la ragazzina se lo mangia incredula.

PIETRO (CONT’D)
Buono vero?

Gliene dà un altro e Anna se lo mangia.

ANNA
Perché stai qui?

PIETRO.
E’ sicuro. Non c’è mai nessuno.
Oggi poi con questo sole...

Pietro si allunga meglio e si rimette gli occhiali. Anna che


non sa bene che fare, spiazzata si siede accanto a Pietro
cercando anche lei di godersi del sole. Con la coda
dell’occhio osserva affascinata il ragazzino, affonda le mani
nella sabbia.

ANNA
Hai la rossa?

PIETRO
No.

ANNA
Vuoi che ti controllo?

Pietro senza rispondere si alza e si libera di pantaloni e


maglietta rimanendo in mutande. Si gira, sfrontato,
mostrandole le chiappe.

PIETRO
Allora?

ANNA
(vergognosa)
No. Non mi pare...

PIETRO
E tu?

ANNA
Io non ce l’ho. Sono ancora
piccola.
5.

Pietro osserva il mare calmo.

PIETRO
Facciamo il bagno?

ANNA
No.

PIETRO
Non sai nuotare.

ANNA
(offesa)
Certo che so nuotare.

Anna gli tira un pugno di sabbia.

PIETRO
E allora fammelo vedere....

Pietro l’afferra per una caviglia e comincia a tirarla verso


la riva. Anna urla, implora, i due ridono, gridano e alla
fine finiscono in mare.
6.

29 VILLETTA DI PIETRO. EXT. GIORNO. 29

I due sono nel patio di in una villetta abbastanza in buono


stato. C’è un tavolo di plastica e delle sdraio mal ridotte.
Buttata addosso a un mura una vespa mal ridotta.

In un pezzettino di terra ci sono delle piantine di pomodoro.

PIETRO
I pomodori sono facili. Ci vuole
poca acqua. Una volta ho provato
con le zucchine ma niente....

ANNA
Senti... Me ne daresti qualcuno, va
bene pure due li voglio fare
assaggiare....

Anna sembra quasi che non voglia parlare di Astor.

PIETRO
A chi?

ANNA
A mio fratello... Astor.

PIETRO
(sorpreso)
Hai un fratello. E dov’è?

ANNA
A casa. Mi aspetta. Devo andare.

Pietro la osserva. Anna si avvicina alle piantine.

ANNA (CONT’D)
Sai... Lui non esce mai.

PIETRO
Come non esce mai?

ANNA
Non può.

PIETRO
Ha la rossa?

ANNA
No. E’ piccolo. Ma crede che se
esce, muore.

PIETRO
E perché?
7.

ANNA
Gliel’ho fatto credere io. Gli ho
detto che fuori ci sono dei mostri
e l’aria è velenosa.

Pietro la guarda senza capire.

ANNA (CONT’D)
Così non vede il mondo. Le cose
brutte. Non vede morti. La rossa.
Quelli che muoiono. Sta tranquillo.
Io gli porto da mangiare.

PIETRO
Ma il mondo è bello adesso più che
prima.

ANNA
Non è vero.

Anna sembra emozionata, non sa che rispondere, poi scrolla


solo le spalle.

Anna tira fuori dallo zaino il resto della bottiglia di


amaro. La odora.

ANNA (CONT’D)
Sembra buona. Te la do in cambio
dei pomodori.

Pietro prende dei pomodori e glieli mette dentro una busta.

PIETRO
Te li regalo.

Anna è stupita. Pietro passa la busta a Anna.

PIETRO (CONT’D)
La bottiglia però ce la beviamo io
e te.

I due si passano la bottiglia finendola. Poi Pietro tira


fuori da una tasca due pillole e le mostra ad Anna.

PIETRO (CONT’D)
Ti piace ubriacarti?

ANNA
Sì. Poi però sto male.

PIETRO
Con queste no. E ti ricordi un
sacco di cose del prima. Sono
preziose. Me ne sono rimaste due.
8.

ANNA
Ricordi belli o brutti?

PIETRO
Tutti.

Pietro prende la sua pasticca e la inghiotte. Poi allunga


l’altra sua verso Anna, che lo guarda dritto negli occhi
cercando di capire se fidarsi e poi schiude la bocca.
9.

31 VILLETTA DI PIETRO. EXT. GIORNO. 31

Anna e Pietro sono seduti su due sedie di plastica aspettando


che le pillole facciano effetto come se fossero dal dentista.

ANNA
A me non mi fa niente.

PIETRO
Aspetta. Ci mette un po’.

I due restano per un po’ in silenzio.

ANNA
Io non me lo ricordo questo bacio.
Ci ho pensato tutta la notte.

PIETRO
Eravamo al mare. Prima della rossa.
tu stavi con certe amiche tue. Sei
venuta correndo, mi hai dato un
bacio e sei andata via dicendo che
ti faceva schifo.

ANNA
Nooo... Eri tu! Ma era una
penitenza, mica un bacio.

Anna scoppia in una risata esagerata, per poco non cade dalla
sedia.

PIETRO
Non c’è niente da ridere.

Anna continua a ridere.


10.

37 EST. SPIAGGIA/VILLA PIETRO GIORNO 37

Anna cammina in mezzo alla sabbia, punta la casa di Pietro,


ha un’aria decisa.

Pietro è nel patio e sta trafficando con un pezzo del


carburatore della vespa smontato.

PIETRO
(contento, ironico)
Ciao Anna. Sei tornata per le
telline?

ANNA
(imperativa)
Ma quali telline?

PIETRO
Passami quel martello.

Anna sbuffa e con il martello in mano, raggiunge Pietro.

PIETRO (CONT’D)
Che c’è?

ANNA
Mi devi portare dai blu. Tu lo sai
dove stanno.

Pietro molla il martello e si prende un istante per


rispondere.

PIETRO
A Bagheria. Ma non ci penso prorio,
quelli sono matti ed è
lontanissimo...

ANNA
Si sono presi mio fratello. Hanno
fatto una croce blu sulla casa.

PIETRO
Senti mi dispiace... Ma, te lo devo
dire, se sta con i blu è inutile.
Non te lo puoi riprendere.

ANNA
Io me lo riprendo eccome. E’ mio
fratello!

Pietro molla il carburatore a terra, spazientito.

ANNA (CONT’D)
Allora, andiamo?
11.

PIETRO
Quanti anni ha tuo fratello?

ANNA
Non lo so, è piccolo. Quattro meno
di me.

PIETRO
Tu l’hai tenuto chiuso in casa per
tutto questo tempo. Addesso sta con
i bambini della sua età, gioca e
gli danno da mangiare...

ANNA
Lui ha bisogno di me, non sa
niente.

PIETRO
E quando tu non ci sarai più? Sei
grande...

ANNA
Ho capito. Sei uno stronzo. Ci vado
da sola.

Pietro la guarda dispiaciuto allontanarsi.

PIETRO
Anna...

Anna cammina sulla spiaggia senza voltarsi più.

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