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Prof.ssa Cristina Galizia www.arringo.blogspot.

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Esercizi di manipolazione delle descrizioni

Trasforma la descrizione dellaspetto fisico in dialogo. Faceva fatica ad aprire gli occhi: le palpebre sembravano essere cariche di chiss quante nottate sui libri e a malapena stavano aperte al momento della lezione. Quando riuscivano a sollevarsi, lasciavano intravedere occhi lucidi e rossi, come se avesse appena smesso di piangere: se mai lo avesse fatto, beh, avrebbe di sicuro pianto di non essere andato a letto prima la sera precedente. Di tanto in tanto, la testa, colta da una sonnolenza improvvisa, scivolava dalla mano e il mento si sarebbe di certo scaraventato ogni volta sul banco se il compagno non lavesse immediatamente destato con una gomitata al fianco. Allora riapriva gli occhi, impostava per un secondo unaria attenta, per poi scendere di nuovo nel sonno profondo di eterne montagne della stanchezza. Quale vissuto trasmette questa descrizione? Quali espressioni lo suggeriscono? (Sottolineale) Sottolinea, con un colore diverso, le figure retoriche adoperate. Adesso, esercizio opposto. Trasforma il dialogo in una descrizione finalizzata attraverso le azioni. -E no, adesso basta! Mi sono stancata! Sempre a dire le stesse cose! E sistema, sistema, sistema! Ma possibile che debba dire sempre le stesse cose? E sistema qui, e sistema quaBasta, sono stanca! -Ecco ecco -Ma quale ecco? Qui non si sa dove mettere i piedi! Vestiti di qua, vestiti di l, vestiti dappertutto, tranne che nellarmadio -Ho detto ecco Sistema subito! E basta! Non voglio pi vedere una cosa simile! Quale vissuto trasmette questa descrizione? Quali espressioni lo suggeriscono? (Sottolineale) Quali figure retoriche sono state adoperate per finalizzare il dialogo?

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