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LASERTERAPIA VETERINARIA:

COS’È E COME FUNZIONA


Indice

1. Cos’è la laserterapia
2. Laserterapia, terapia manuale, terapia farmacologica
3. Quali sono gli effetti
3.1. Antinfiammatori e antiedemigeni
3.2. Analgesici e miorilassanti
3.3. Stimolazione processi di riparazione
4. Perché usare la laserterapia
4.1. Non invasivo, rapido, indolore, privo di effetti collaterali
4.2. Risultati a lungo termine
4.3. Facile apprendimento
4.4 Fa risparmiare tempo e non richiede particolare manutenzione
5. Rischi
5.1. Rischi legati all’utilizzo del laser
5.2. Rischi legati alla scelta dell’apparecchiatura

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1. Cos’è la laserterapia

La laserterapia è un trattamento medico che si avvale dell’energia laser per garantire

una risposta efficace e sicura ad un vastissimo numero di condizioni patologiche

cutanee, muscolari, tendinee e articolari. I fotoni contenuti nel laser, infatti, agiscono

direttamente sul tessuto corporeo leso, stimolando le cellule e accelerando i processi

biologici che portano alla guarigione precoce. Per questo motivo la laserterapia trova

impiego in diversi settori, da quello fisioterapico, ortopedico a quello tramautologico,

sportivo, ma dà ottimi riscontri anche in ambito veterinario, e per svariate tipologie

di terapia, tra cui antalgica, anti-infiammatoria, anti-edemigena e rigenerativa. Oltre a

garantire il completo recupero funzionale, la laserterapia veterinaria contribuisce al

miglioramento della qualità di vita degli animali che ricevono questo trattamento.

L’applicazione del laser può avvenire a contatto diretto con la pelle o meno, a

seconda delle condizioni del tessuto leso, ma non provoca dolore nel paziente: la luce

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che dagli appositi macchinari attraversa in profondità i tessuti potrebbe lasciar

avvertire solo una piacevole sensazione di tepore. La laserterapia veterinaria può

essere utilizzata per il trattamento di patologie presenti negli animali da compagnia,

ma anche su animali esotici ed equini.

2. Laserterapia, terapia manuale e terapia


farmacologica

La laserterapia non va in contrasto con altre tipologie di cura dell’animale: non sono

mai stati riscontrati problemi che impedissero la convivenza di diverse tipologie di

trattamento. Al contrario, la laserterapia tende ad essere utilizzata come terapia

unica, in sostituzione ad altri trattamenti di tipo tradizionale. Da un lato, infatti, la

laseretarpia veterinaria offre maggior praticità, precisione, comodità (ma

soprattutto velocità) rispetto ad altre terapie. Grazie alla laserterapia, il decorso

post-operatorio risulta essere più rapido e meno doloroso agevolando l’eventuale

terapia manuale. Dall’altro lato la laserterapia permette di ridurre notevolmente, o in

alcuni casi di azzerare del tutto, l’utilizzo di medicinali (ad esempio, gli

antinfiammatori, analgesici, ecc…), spesso difficili da somministrare e portatori di

cointroindicazioni come la comparsa frequente di gastriti, ulcere, diarrea e vomito.

Per questi motivi, la quasi totalità dei proprietari degli animali sottoposti a

laserterapia veterinaria si dice soddisfatta e tranquillizzata, perché vede ottimi

risultati in tempi brevi e senza interventi invasivi nei loro animali.

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3. Quali sono gli effetti

Con le giuste apparecchiature ed i giusti dosaggi di luce laser, gli effetti della

laserterapia risultano benefici e biostimolanti. Un trattamento di questo tipo può

essere utilizzato per ottenere sul paziente effetti antinfiammatori, analgesici e

stimolanti i processi di riparazione.

3.1. Antinfiammatori e antiedemigeni

La radiazione laser è in grado di produrre una controllata

iperemia, modulando la permeabilità di vasi linfatici e capillari.

Ciò favorisce un veloce riassorbimento dell’edema e

determina un effetto di tipo “wash-out” sulle sostanze

proinfiammatorie (come istamine, bradichinine, citochine e

linfochine). In conseguenza al trattamento avviene una

dilatazione dei vasi sanguigni, che permette un maggior

apporto di ossigeno e di sostanze nutritive ai tessuti lesi,

velocizzando di molto, in questo modo, i processi di

guarigione.

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3.2. Analgesici e miorilassanti

Un’altra conseguenza del trattamento di laserterapia

veterinaria è la distensione dei tessuti muscolari, tendinei e

connettivi, dovuta all’effetto fototermico del laser in fase di

applicazione. Ciò ha come conseguenza la diminuzione della

percezione del dolore e, più in generale, dei sintomi dolorifici.

3.3. Stimolazione processi di riparazione

Il trattamento laser negli animali incrementa la produzione di

ATP, ovvero le molecole che forniscono l’energia necessaria al

corpo. Oltre a ciò vengono stimolati altri processi e

modulazioni di importanti programmi cellulari, tra cui la

proliferazione e la differenziazione.

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4. Perché usare la laserterapia

4.1. Non invasivo, rapido, indolore, privo di effetti collaterali

Una seduta di laserterapia dura circa dieci minuti ed è praticamente priva di effetti

collaterali (a differenza, per esempio, dei FANS, farmaci antinfiammatori non

steroidei, di steroidi e di oppiacei, che possono dare agli animali problemi

gastrointerinali o altre controindicazioni ad altri organi. Il trattamento non risulta

invasivo nemmeno negli animali più anziani.

Non invasivo Rapido

indolore Privo di effetti collaterali

4.2. Risultati a lungo termine

Grazie alle sue capacità di interazione con i tessuti biologici, la laserterapia

garantisce un sollievo immediato sin dalle prime sedute, e non solo: i processi di

guarigione innescati nell’animale garantiscono risultati a lungo termine.

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4.3. Facile apprendimento

La luce laser viene governata a partire dall’uso di manipoli o da applicatori fissi. Il

trattamento è di conseguenza molto semplice da attuare, ed esistono molti

programmi predefiniti che guidano la corretta esecuzione della terapia. Questi

programmi riducono drasticamente i tempi di formazione di un operatore, aiutandolo

ad acquisire competenze e esperienza necessarie.

4.4. Fa risparmiare tempo e non richiede particolare


manutenzione.

L’apparecchiatura per la laserterapia consente il trattamento di numerosi pazienti

nell’arco di una giornata lavorativa, grazie ai tempi ridotti di una seduta e la facilità

applicativa. Inoltre, i macchinari non richiedono particolare manutenzione se si

seguono le indicazioni di corretta pulizia e le modalità d’uso: basta un controllo

annuale presso un service autorizzato per garantire il corretto funzionamento dei

sistemi di sicurezza e performance stabili anche per utilizzi intensi.

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5. Rischi

I rischi della laserterapia veterinaria sono legati ad un utilizzo improprio del laser e

alla scelta delle apparecchiature, che devono essere progettate per un utilizzo anche

molto frequente garantendo comunque le massime prestazioni. Per questo al

momento dell’acquisto è bene tenere in considerazione solo apparecchiature

all’avanguardia per tecnologia e software utilizzato, oltre alle caratteristiche di

sicurezza ed efficacia.

5.1. Rischi legati all’utilizzo del laser

La radiazione non deve essere indirizzata verso gli occhi del paziente, per evitare

possibili lesioni gravi. Inoltre, non è opportuno applicare la laserterapia in presenza di

tessuto neoplastico (o sospetto tale), nei pazienti immunodepressi, con infezione

sistemica o emorragia attiva. Anche su tessuto ischemico la laserterapia è

sconsigliata: il trattamento va somministrato solo dopo curretage del tessuto

necrotico. Altre zone da evitare quelle sovrastanti la laminectomia o

l’emilaminectomia, mentre si consiglia massima cautela nelle zone sovrastanti le

cartilagini di accrescimento.

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5.2. Rischi legati alla scelta dell’apparecchiatura

La laserterapia veterinaria si avvale di diverse tipologie di laser, di solito catalogate in

base alla potenza o al materiale attivo, ovvero a seconda della sostanza stimolata per

ottenere la luce laser (a Diodi, a Nd:YAG pulsato, a CO2). Ma la differenza maggiore

sta nella lunghezza d’onda e nella modalità di emissione della luce, che può essere

continua o ad impulso. Nell’ultimo caso gli impulsi emessi risultano essere

estremamente brevi (circa 100 nsec), ma con potenze di picco elevate.

In particolare, la massima resa in termini antinfiammatori, antiedemigeni e analgesici

è garantita dalla tipologia di impulso MLS (Multiwave Locked System), un sistema che

garantisce l’emissione del laser in maniera continua e pulsata, sincronizzata e

combinata, e che potenzia in modo sinergico gli effetti terapeutici grazie all’utilizzo di

diverse lunghezze d’onda.

Modalità di emissione
Lunghezza d’onda Le lunghezze d’onda scelte
Le lunghezze d’onda scelte garantiscono che l’energia
garantiscono che l’energia Effetto antinfiammatorio
sia portata ai tessuti profondi
e antiedemigeno
sia portata ai tessuti profondi 908 nm
Effetto analgesico
905 nm

Impulso MLS
Combinazione
sincronizzazione
La sincronizzazione attraverso
il sistema MLS permette
di ottenere la singergia
e il potenziamento
dei singoli effetti

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