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“L’ORIENTALE”
CORSO DI LAUREA
IN
TESI DI LAUREA IN
TRADUTTOLOGIA GENERALE
Relatore: Candidata:
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Indice
Introduzione p. 4
Conclusioni p. 23
Bibliografia e Sitografia p. 24
3
Introduzione
La realizzazione di sistemi
di traduzione automatica
nel secolo scorso ha
rappresentato la
prima rivoluzione
tecnologica nel campo
della traduzione. La vera e
propria svolta nell’uso
delle tecnologie per la
traduzione si è registrata
solo con l’avvento di
Internet e negli ultimi
quindici anni si sono avuti
notevoli progressi rispetto
4
alla disponibilità online di
risorse
linguistiche e di strumenti
gratuiti per la traduzione
automatica ed assistita.
La realizzazione di sistemi
di traduzione automatica
nel secolo scorso ha
rappresentato la
prima rivoluzione
tecnologica nel campo
della traduzione. La vera e
propria svolta nell’uso
delle tecnologie per la
traduzione si è registrata
5
solo con l’avvento di
Internet e negli ultimi
quindici anni si sono avuti
notevoli progressi rispetto
alla disponibilità online di
risorse
linguistiche e di strumenti
gratuiti per la traduzione
automatica ed assistita.
Certamente la traduzione ha sempre rivestito un ruolo importante nella storia
dell’umanità, in virtù della sua capacità di soddisfare il fondamentale bisogno di
comunicazione dell’uomo.
6
memorie di traduzione, anche la traduzione automatica si è fatta strada nel
panorama del mondo traduttivo.
Sono sempre di più i traduttori occasionali e gli utenti del pubblico generale che
fanno ricorso al la Machine Translation per avere accesso a contenuti in lingua
straniera o per poter comunicare con interlocutori stranieri. Per questa categoria di
utenti sono i servizi gratuiti di traduzione automatica online quali Google
Translate o Bing Translator, per citarne alcuni, o le applicazioni per la traduzione
automatica, a rappresentare la principale fonte di interesse.
Lo studio verrà poi spostato sul piano dell’apprendimento per poter analizzare e
approfondire gli utilizzi che vengono fatti della TA nell’ambito
dell’apprendimento delle lingue straniere.
7
Capitolo 1
Da sempre una delle attività umane alla base del progresso, degli scambi
commerciali e culturali, nonché dei rapporti di potere, pervade il mondo
contemporaneo come mai prima in virtù di quello che Cronin definisce the
‘3T’ paradigm (Technology, Trade, Translation), ovvero «il paradigma “3T”
(Tecnologia, Traffici commerciali, Traduzione)».
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language solutions, by professional translators as a core component of their
personal workstations, and by occasional users as an important means of
multilingual information mining. The advent of translation technology has
totally globalized translation and drastically changed the way we process,
teach, and study translation.1
Sembra che la storia della Machine Translation si possa far risalire al lontano 800
AD. Il crittografo arabo Al-Kindi si dedicò per primo allo sviluppo di rudimentali
tecniche di traduzione linguistica. Queste sono utilizzate in parte ancora oggi nei
processi di traduzione automatica.
Il concetto vero e proprio di Traduzione Automatica si sviluppò però in modo più
concreto intorno agli anni ‘30. In questo periodo, il franco-armeno Georges
Artsrouni e l’ingegnere russo Peter Troyanskij presentarono due innovative
proposte riguardanti i primi brevetti per macchine traduttrici. Il loro
funzionamento si basava su tre fasi:
nella prima l’editor organizzava le parole della lingua di partenza per
gestirne la forma logica;
la macchina poi traduceva il testo nella lingua di destinazione;
infine, l’editor ne sistemava per l’ultima volta l’output finale.
1
C. Sin-wai, A Dictionary of Translation Technology, 2014, Chinese Univ, p. 27
9
Nel gennaio del 1954, si tenne nella sede newyorkese di IBM un evento che
scatenò l’interesse del pubblico: si trattava dell’esperimento Georgetown, la prima
dimostrazione pubblica di un sistema di Machine Translation. Nel corso
dell’esperimento furono tradotte 49 frasi dal russo all’inglese con un sistema
capace di elaborare 250 termini di vocabolario. Il sistema presentava
indubbiamente notevoli limitazioni dal punto di vista quantitativo, ma contribuì a
stimolare l’interesse del pubblico e la ricerca nel campo della traduzione
automatica a livello globale.
Decisivo in tal senso fu il rapporto dell’Automatic Language Processing Advisory
Committee (ALPAC 1966), che definì la traduzione automatica antieconomica a
causa degli elevati costi di post-editing, senza il quale i testi tradotti
risultavano decipherable for the most part, but […] sometimes misleading and
sometimes wrong («perlopiù decifrabili, ma talvolta fuorvianti o addirittura
sbagliati»).
Per una decina d’anni la ricerca americana subì un forte rallentamento, fatta
eccezione per alcuni progetti di traduzione sviluppati sul territorio americano: nel
1977, per esempio, installato in Canada il sistema METEO, usato per tradurre le
previsioni meteo dall’inglese al francese.
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diffusione negli ultimi anni, sia grazie all’aggiunta di nuove funzioni e lingue, sia
per le possibilità aperte dal cloud computing.
La situazione inizia a vedere un cambiamento quando, nei primi anni 2000, inizia
la diffusione di corpora paralleli, ovvero grandi raccolte in formato digitale di testi
nella lingua di partenza con relative traduzioni nella lingua di arrivo e altre di testi
appartenenti allo stesso dominio scritti originariamente nella lingua di arrivo. Di
fronte a un nuovo testo da tradurre, il sistema genera possibili traduzioni delle
sequenze di parole che trova nel testo stesso sulla base delle corrispondenze che
riscontri nella prima banca dati. L'obiettivo di questa tecnologia è generare
traduzioni a partire da metodi statistici basati su corpora di testi bilingui e
monolingui.
11
analogo e il 15 novembre il blog di Microsoft ha informato che anche
Microsoft Translator è ora disponibile in “versione neurale”.
Le reti neurali artificiali sono una tecnologia informatica, che imita le reti
neuronali biologiche del sistema nervoso e del cervello umano: i nodi, unità di
elaborazione semplici, tra loro fortemente interconnessi in una rete distribuita,
organizzati per strati successivi, lavorano in parallelo su insiemi di dati.
Si tratta pertanto di sistemi che, a differenza dei sistemi informatici statici, che si
limitano ad assemblare dati in base a criteri statistici e di frequenza, si avvicinano
molto alla logica umana. Similmente ai neuroni, i neuroni artificiali trasmettono le
informazioni apprese da un input per produrne un output.
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partecipanti, pur a distanza, possono lavorare contemporaneamente sullo stesso
documento servendosi di risorse linguistiche e strumenti condivisi e aggiornati di
continuo.3
Gli sviluppi tecnologici hanno avuto ovvie ripercussioni anche sulla didattica
della traduzione. I corsi di studio specialistici si sono moltiplicati e i normali corsi
di lingua straniera spesso forniscono una base in materia. Tuttavia, poiché
l’orientamento attuale è far acquisire competenze spendibili sul mercato del
lavoro, occorre che gli studenti si familiarizzino con le attuali tecnologie e siano
in grado di adattarsi a successivi cambiamenti. In questo addestramento
strumentale viene penalizzato il rapporto individuale totale con il testo, compresa
la capacità di interpretarlo e riscriverlo. Se la traduzione avviene con l’ausilio
delle procedure statistiche descritte precedentemente e i futuri traduttori si
occupano prevalentemente di preparazione del testo e relativa revisione, viene
loro sottratto l’allenamento all’interpretazione, tutta quella serie di operazioni e
ipotesi che portano alla costruzione del significato.
Capitolo 2
3
J. Monti, Dalla Zairja alla Traduzione Automatica, Riflessioni sulla Traduzione nell’Era
Digitale 2019, Iniziative Editoriali, p. 55
4
G. Spivak, The politics of Translation, in “Outside in the teaching machine”, London/New York:
Routledge, 1993.
13
L’impatto della Traduzione Automatica sull’apprendimento
Nel passato, la traduzione automatica era considerata dalle persone bilingue come
una fonte di divertimento e dai monolingue come una fonte utile. Ora le versioni
gratuite disponibili (Google Translate, Bing Translator, Reverso Context)
sembrano arrivare a dei risultati che possono essere utili, anche non ancora
“eleganti”, per scopi comunicativi, particolarmente tra coppie di lingue vicine tra
loro.
L’evidenza che arriva dagli aneddoti delle aule punta al fatto che, contro
l’esplicito consiglio degli insegnanti, alcuni studenti riconoscono di aver scritto
alcuni testi prima nella loro lingua madre, di averli poi inseriti in un motore di
ricerca atto alla traduzione automatica, di aver in seguito aggiustato qualche
incongruenza nell’output prodotto, infine di presentato il testo finale come un
lavoro fatto interamente da loro.
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Fin quando la traduzione automatica cresce, questa tendenza degli studenti non
può far altro che aumentare insieme ad essa. Invece di condannare questa pratica,
si dovrebbe cercare di inserire la traduzione automatica all’interno dell’aula, delle
lezioni. Per lo studio delle lingue, la traduzione prodotta dai software potrebbe
offrire una panoramica generale da cui lo studente potrebbe partire per migliorare
il suo livello nella lingua studiata: l’insegnante potrebbe dunque trovare in tutto
ciò un’attività in comune per l’intera classe. È chiaro che il contributo della
traduzione automatica ha un ampio valore nel campo dell’apprendimento. In più,
la combinazione di traduzione automatica e apprendimento di una seconda lingua
può facilitare l’apprendimento delle lingue ed incoraggiare lo sviluppo di un
sistema intelligente, promuovendo così la comprensione dell’utente riguardo i
sistemi di traduzione automatica.
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La traduzione automatica è ormai parte della quotidianità e può essere considerata
come un approccio avanzato nel campo dell’apprendimento linguistico. Usare la
traduzione automatica aiuta a muoversi verso livelli più avanzati di traduzione e
produzione in qualsiasi lingua ma non bisogna affidarsi solo ad essa. Bisogna
essere cauti e attenti. Ma bisogna anche incoraggiare gli studenti a scaricare varie
applicazioni di dizionari e/o traduttori e incitarli a utilizzare questi strumenti può
rendere il percorso dell’apprendimento molto più piacevole ed interessante: così,
inizia anche il self-learning (letteralmente autoapprendimento).
Questi sono solo alcuni degli svantaggi e dei vantaggi che si possono incontrare
quando si utilizza la traduzione automatica online.
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metodo di insegnamento di una lingua straniera più immediato 5. In questo senso
l’output dato dalla macchina è visto come una fonte di errori che devono essere
corretti dagli studenti.
Un altro problema parte dal fatto che, spesso, gli studenti usano i sistemi di
traduzione online come se fossero dizionari, laddove è necessaria una conoscenza
anche grammaticale, per esempio i tempi verbali, la forma e il modo. Al contrario,
chi ha una conoscenza più estesa della lingua di arrivo sa che non bisogna usare
questi sistemi come referenti grammaticali perché spesso portano a commettere
errori per quanto riguarda le preposizioni, i determinanti, gli accordi, i pronomi e
tutto ciò che ha a che fare con i verbi. Quindi, la bassa qualità dell’output
potrebbe, ancora di più, confondere gli studenti che hanno un livello medio e/o
basso.
5
Briggs N., Neural Machine Translation Tools in the Language Learning
Classroom: Students’ use, perceptions, analyses, 2018.
17
il testo di arrivo potrebbe comunque presentare errori ortografici come la
punteggiatura e le maiuscole, omissione di lettere e lettere non necessarie.
Un ultimo svantaggio potrebbe risiedere nel fatto che questi sistemi potrebbero
favorire un innaturale abitudine per quanto riguarda la traduzione e la scrittura
nella lingua che si vuole apprendere.
Vari sono, al contrario, i punti di forza e gli aspetti positivi che potrebbero
incoraggiare gli studenti ad usare la traduzione automatica gratuita online:
parliamo infatti della grande disponibilità che questi servizi offrono.
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Quindi, l’esperienza con la traduzione automatica è utile per praticare una lingua,
in quanto il rilevamento e la correzione di eventuali errori dati dall’output del
traduttore automatico fanno sì che gli studenti mettano in pratica le loro
conoscenze linguistiche e diventino consapevoli dell’aiuto ma anche dei limiti dei
sistemi di traduzione automatica gratuiti online.
Ḕ bene che gli studenti imparino ad usare questi strumenti e come ogni cosa,
anche questo richiede, non solo una conoscenza di base, ma anche pratica.
Bisognerebbe che gli studenti iniziassero a giocare, ad analizzare prima il testo di
partenza e poi il testo di arrivo, calandosi anche nella parte di un pre e post editor.
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Capitolo 3
Come si evince dal grafico, la maggior parte degli studenti utilizza i software di
traduzione automatica in momenti in cui c’è bisogno di una traduzione istantanea,
quando si è di fretta magari per un compito; un’altra grande fetta di studenti li
utilizza quotidianamente, mentre l’1% di loro preferisce la classica ricerca su un
dizionario.
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La seconda domanda vede una risposta quasi unanime: gli studenti usano la
traduzione automatica per ricercare l’equivalenza di vocaboli a loro sconosciuti,
mentre una piccola porzione di studenti non si ferma ai singoli vocaboli, ma
traduce piccoli testi. A gran sorpresa, l’8,9% degli studenti ascolta la pronuncia in
lingua straniera di qualche vocabolo grazie ai software di traduzione automatica e
ovviamente qualcuno fa uso del traduttore automatico per godere di tutte le
funzioni precedenti. Soltanto due studenti hanno scritto che usano il traduttore
automatico per contestualizzare un vocabolo (a loro sconosciuto) in una frase per
poterne meglio comprendere il significato.
21
Come si nota, il 78,9% degli studenti ha consapevolezza dello strumento che usa,
infatti, nel capitolo precedente è stato spiegato che bisogna saper utilizzare la
traduzione automatica con coscienza e consapevolezza per non incombere in
errori gravi. Il risultato è comunque ottimo, perché sta a significare che la maggior
parte degli studenti riesce a distinguere un uso corretto da un uso sbagliato dello
strumento.
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Continuando ad analizzare l’esperienza degli studenti, si arriva a comprendere che
molti non hanno ancora piena fiducia nella traduzione automatica online ma
utilizzano ugualmente i software a disposizione per delle ricerche, mentre il
26,7% ha piena consapevolezza di quale sia il giusto utilizzo. Soltanto il 5% degli
studenti non si affida per nulla alla traduzione automatica.
Questa mancanza di fiducia potrebbe essere data dal fatto che durante il loro corso
di studi non è stata fornita una spiegazione efficace sul come utilizzare
correttamente i software di traduzione automatica. Questo è confermato dal 70%
degli studenti che alla domanda “Ti è mai stato spiegato come utilizzare
correttamente un software di traduzione automatica online per avere buoni
risultati?” ha risposto in modo negativo.
In una classe di studenti che studiano lingue, specialmente coloro che hanno una
bassa competenza, possono essere mostrati casi di cosa può e non può tradurre la
traduzione automatica online gratuita.
Infine, è stato chiesto di indicare quali, secondo loro, sono gli errori più comuni
che si possono incontrare quando si effettua una traduzione:
23
La maggioranza degli studenti è d’accordo sul fatto che i software di traduzione
automatica online commettano perlopiù errori sintattici, ma anche grammaticali.
A partire da tutti i risultati si può evincere che ormai tutti sono a conoscenza dei
software di traduzione online e che la maggior parte degli studenti li ha usati come
tramite per passare da una lingua all’altra.
24
Conclusioni
Tuttavia, è stato importante tener presente l’opinione degli studenti che sono
impegnati nello studio di una lingua straniera: a tal proposito è stato condotto uno
studio proprio coinvolgendo gli studenti. Le indagini e il questionario svolti hanno
poi mostrato che molti studenti mancano di fiducia nei confronti della traduzione
automatica, ma altrettanti ne fanno uso giornaliero per aiutarsi nell’apprendimento
di una lingua che non è lingua madre.
25
Bibliografia
Case M., Machine translation and the disruption of foreign language learning
activities. eLearning Papers, 2015.
Chapelle C., English Language Learning and Technology, John Benjamins Pub
Co., 2003.
Clifford, J., Merschel, L., & Munné, J., Surveying the landscape: what is the role
of machine translation in language learning?. @ tic. revista d'innovació
educativa, (10), 2013.
Cook, V. J., & Fass, D., Natural Language Processing by Computer and
Language Teaching. System, 14(2), 1986.
Gaspari, F., & Hutchins, W. J., Online and free! Ten years of online machine
translation: origins, developments, current use and future prospects.
In Proceedings of Machine Translation Summit XI, 2007.
Monti J., Dalla Zairja alla traduzione automatica. Riflessioni sulla traduzione
nell'era digitale, Paolo Loffredo Editore, 2019.
26
Sitografia
How Will machine translation change the future of language training and learning
in Voanews, Learning English https://learningenglish.voanews.com/a/how-will-
machine-translation-change-the-future-of-language-training-and-learning/
3634810.html
Pergola, R., Lo sviluppo della competenza traduttiva e l’uso della traduzione nella
didattica delle lingue moderne, EL.LE, 2020.
https://edizionicafoscari.unive.it/media/pdf/article/elle/2020/1/art-10.14277-
ELLE-2280-6792-2020-01-008.pdf
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