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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

“L’ORIENTALE”

FACOLTÀ DI STUDI LETTERARI, LINGUISTICI E COMPARATI

CORSO DI LAUREA
IN

MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE

TESI DI LAUREA IN

TRADUTTOLOGIA GENERALE

LA TRADUZIONE AUTOMATICA PER


L’APPRENDIMENTO DI LINGUE STRANIERE

Relatore: Candidata:

Chiar.ma Prof.ssa Lidia Di Bonito

Johanna Monti MC/06641


ANNO ACCADEMICO 2020/2021

2
Indice
Introduzione p. 4

Capitolo 1: Storia della Traduzione Automatica p. 6

Capitolo 2: L’impatto della Traduzione automatica sull’apprendimento

delle lingue straniere p. 12

Capitolo 3: Il punto di vista degli studenti p. 18

Conclusioni p. 23

Bibliografia e Sitografia p. 24

3
Introduzione

La realizzazione di sistemi
di traduzione automatica
nel secolo scorso ha
rappresentato la
prima rivoluzione
tecnologica nel campo
della traduzione. La vera e
propria svolta nell’uso
delle tecnologie per la
traduzione si è registrata
solo con l’avvento di
Internet e negli ultimi
quindici anni si sono avuti
notevoli progressi rispetto

4
alla disponibilità online di
risorse
linguistiche e di strumenti
gratuiti per la traduzione
automatica ed assistita.
La realizzazione di sistemi
di traduzione automatica
nel secolo scorso ha
rappresentato la
prima rivoluzione
tecnologica nel campo
della traduzione. La vera e
propria svolta nell’uso
delle tecnologie per la
traduzione si è registrata

5
solo con l’avvento di
Internet e negli ultimi
quindici anni si sono avuti
notevoli progressi rispetto
alla disponibilità online di
risorse
linguistiche e di strumenti
gratuiti per la traduzione
automatica ed assistita.
Certamente la traduzione ha sempre rivestito un ruolo importante nella storia
dell’umanità, in virtù della sua capacità di soddisfare il fondamentale bisogno di
comunicazione dell’uomo.

Oggi, in un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, dove secondo le


stime dell’UNESCO sono circa 7000 le lingue parlate, essa sembra essere più
fondamentale che mai. Pur mantenendo invariata la sua importanza nel corso degli
anni, parallelamente alla rapida evoluzione tecnologica iniziata con la nascita e la
diffusione dei primi sistemi informatici, anche la traduzione in quanto disciplina
ha subito un profondo cambiamento.

Se un tempo erano carta, penna e dizionario ad accompagnare il traduttore nel suo


lavoro, oggi sono il pc e la translator’s workbench ad assistere chi si appresta a
tradurre un qualsiasi testo. Ma non solo: a fianco della traduzione assistita, che
trova la sua espressione tipica nell’utilizzo di software per la traduzione e di

6
memorie di traduzione, anche la traduzione automatica si è fatta strada nel
panorama del mondo traduttivo.

Sono sempre di più i traduttori occasionali e gli utenti del pubblico generale che
fanno ricorso al la Machine Translation per avere accesso a contenuti in lingua
straniera o per poter comunicare con interlocutori stranieri. Per questa categoria di
utenti sono i servizi gratuiti di traduzione automatica online quali Google
Translate o Bing Translator, per citarne alcuni, o le applicazioni per la traduzione
automatica, a rappresentare la principale fonte di interesse.

Il presente elaborato è dedicato proprio a questa tecnologia in evoluzione che si


declina ormai in diverse forme. In particolare, la prima parte dell’elaborato sarà
incentrata sulla storia della traduzione automatica, nonché alla rapida evoluzione
tecnologica iniziata con la nascita e la diffusione dei primi sistemi informatici. Di
questa tecnologia verranno descritte l’evoluzione in termini storici, il
funzionamento e i possibili impieghi.

Lo studio verrà poi spostato sul piano dell’apprendimento per poter analizzare e
approfondire gli utilizzi che vengono fatti della TA nell’ambito
dell’apprendimento delle lingue straniere.

L’ultima parte dell’elaborato sarà costituita dai risultati di un sondaggio creato,


tramite Google Moduli, appositamente per gli studenti che studiano una lingua
straniera. L’obiettivo del sondaggio è quello di portare alla scoperta delle
potenzialità e dei limiti di una tecnologia in evoluzione, nonché quello di fornire
un'indicazione sull'effettiva utilità di questi strumenti di traduzione per un utente
che se ne serva. Scopriremo, inoltre, le attitudini che gli studenti hanno riguardo la
traduzione automatica online.

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Capitolo 1

Storia della traduzione automatica.


La traduzione è vita quotidiana, è un’attività
di strada, ed è sempre più una parte necessaria
del bagaglio di sopravvivenza della gente
comune.
Arundhari Roy, In What Language Does Rain
Fall Over Tormented Cities?

Sono ormai decenni che la traduzione automatica ha iniziato il suo sviluppo, ma


ancora oggi è uno sviluppo che tende verso la crescita e giorno dopo giorno
l’obiettivo principale degli sviluppatori, ovvero quello di costruire computer che
capiscono e traducono lingue rapidamente, si avvicina e diventa più reale che mai.
I computer non sono più usati solo per funzioni e scopi matematici e logici, ma
sono introdotti in quelle relazioni più complesse tra parole e significati.

Da sempre una delle attività umane alla base del progresso, degli scambi
commerciali e culturali, nonché dei rapporti di potere, pervade il mondo
contemporaneo come mai prima in virtù di quello che Cronin definisce the
‘3T’ paradigm (Technology, Trade, Translation), ovvero «il paradigma “3T”
(Tecnologia, Traffici commerciali, Traduzione)».

Benché il progresso tecnologico abbia determinato cambiamenti anche nella


modalità di lavoro dei traduttori letterari – che, per esempio, possono avvalersi di
numerosi dizionari e glossari online, cercare in rete forme colloquiali e contesti
d’uso, controllare informazioni fattuali, rivolgersi a forum di discussione,
verificare le accezioni d’uso utilizzando corpora della lingua di partenza e/o di
arrivo – sono soprattutto i traduttori attivi in ambito commerciale, tecnico,
scientifico, istituzionale e giornalistico ad aver vissuto in prima persona le
trasformazioni del processo traduttivo. In questi settori non è più possibile
prescindere dalle tecnologie per la traduzione: 

Translation technology is widely used by translation companies as an


indispensable tool to conduct their business with high productivity and
efficiency, by international corporations as a foundation for their global

8
language solutions, by professional translators as a core component of their
personal workstations, and by occasional users as an important means of
multilingual information mining. The advent of translation technology has
totally globalized translation and drastically changed the way we process,
teach, and study translation.1

Le tecnologie per la traduzione sono ampiamente usate dalle agenzie di traduzione


come strumento indispensabile per operare con elevata produttività ed efficienza,
dalle multinazionali come base per soluzioni linguistiche a livello globale, dai
traduttori professionisti come elemento essenziale della propria postazione di
lavoro e da utilizzatori occasionali come importante mezzo per l’estrazione di
informazioni in contesti multilingui. L’avvento delle tecnologie ha globalizzato la
traduzione e cambiato radicalmente il modo in cui la si produce, insegna e studia.

Sembra che la storia della Machine Translation si possa far risalire al lontano 800
AD. Il crittografo arabo Al-Kindi si dedicò per primo allo sviluppo di rudimentali
tecniche di traduzione linguistica. Queste sono utilizzate in parte ancora oggi nei
processi di traduzione automatica. 
Il concetto vero e proprio di Traduzione Automatica si sviluppò però in modo più
concreto intorno agli anni ‘30. In questo periodo, il franco-armeno Georges
Artsrouni e l’ingegnere russo Peter Troyanskij presentarono due innovative
proposte riguardanti i primi brevetti per macchine traduttrici. Il loro
funzionamento si basava su tre fasi:
 nella prima l’editor organizzava le parole della lingua di partenza per
gestirne la forma logica;
 la macchina poi traduceva il testo nella lingua di destinazione;
 infine, l’editor ne sistemava per l’ultima volta l’output finale.

Warren Weaver, ricercatore della Fondazione Rockefeller, sviluppò, negli anni


’50, quello che viene oggi considerato il primo documento a tema Traduzione
Automatica su computer: The Translation Memorandum. Le proposte di Weaver
contribuirono a definire il ruolo del computer nella traduzione e diedero un forte
impulso alla ricerca nel settore.

1
C. Sin-wai, A Dictionary of Translation Technology, 2014, Chinese Univ, p. 27

9
Nel gennaio del 1954, si tenne nella sede newyorkese di IBM un evento che
scatenò l’interesse del pubblico: si trattava dell’esperimento Georgetown, la prima
dimostrazione pubblica di un sistema di Machine Translation. Nel corso
dell’esperimento furono tradotte 49 frasi dal russo all’inglese con un sistema
capace di elaborare 250 termini di vocabolario. Il sistema presentava
indubbiamente notevoli limitazioni dal punto di vista quantitativo, ma contribuì a
stimolare l’interesse del pubblico e la ricerca nel campo della traduzione
automatica a livello globale. 
Decisivo in tal senso fu il rapporto dell’Automatic Language Processing Advisory
Committee (ALPAC 1966), che definì la traduzione automatica antieconomica a
causa degli elevati costi di post-editing, senza il quale i testi tradotti
risultavano decipherable for the most part, but […] sometimes misleading and
sometimes wrong («perlopiù decifrabili, ma talvolta fuorvianti o addirittura
sbagliati»).
Per una decina d’anni la ricerca americana subì un forte rallentamento, fatta
eccezione per alcuni progetti di traduzione sviluppati sul territorio americano: nel
1977, per esempio, installato in Canada il sistema METEO, usato per tradurre le
previsioni meteo dall’inglese al francese. 

Quei primi esperimenti erano basati sul principio dell’equivalenza interlinguistica


e tendevano quindi a considerare la lingua come un repertorio tendenzialmente
stabile di unità di significato per le quali individuare un equivalente nel repertorio
della lingua di arrivo. Diversi studiosi – fra cui Vinay e Darbelnet, Catford, Kade,
Koller – formularono tipologie di equivalenza che, dettagliando con crescente
specificità le categorie, intendevano individuare corrispondenze biunivoche in
grado di ridurre i margini di interpretazione – e quindi di errore – tanto per il
traduttore quanto per la macchina. Benché non risolutive ai fini della traduzione
automatica, tali ricerche contribuirono alla creazione di banche dati
terminologiche, uno dei primi sussidi al lavoro del traduttore. In seguito, numerosi
centri di ricerca si dedicarono allo sviluppo di memorie traduttive, cioè sistemi
che recuperano segmenti ricorrenti da testi già tradotti per riutilizzarli in
traduzioni successive. Inizialmente commercializzate dalle prime società di servizi
linguistici, Trados e Star Group, le memorie traduttive hanno avuto enorme

10
diffusione negli ultimi anni, sia grazie all’aggiunta di nuove funzioni e lingue, sia
per le possibilità aperte dal cloud computing.

Il fenomeno della globalizzazione, che si consolidò a partire dagli anni ‘70,


contribuì ad aumentare anche la richiesta di sistemi a basso costo per la
traduzione di documenti tecnici, da parte di Canada, Giappone ed Europa. Per
tutto il decennio successivo, diverse aziende approfittarono della disponibilità dei
sistemi di traduzione automatica di tipo mainframe, particolarmente diffusi al
tempo: l’avvento delle tecnologie ha globalizzato la traduzione e cambiato
radicalmente il modo in cui la si produce, insegna e studia.

Sono principalmente tre i modelli a cui oggi si fa riferimento quando si tratta di


traduzione automatica, in quanto le sue fasi di sviluppo sono state altrettante: la
traduzione automatica basata su regole, la traduzione su base statistica e la
traduzione neurale, che al giorno d’oggi è quella prevalente.

Il primo metodo sfrutta principalmente regole linguistiche e grammaticali per


analizzare e scomporre le frasi del testo di partenza in lemmi per poi riordinarli
nella lingua di arrivo.

La situazione inizia a vedere un cambiamento quando, nei primi anni 2000, inizia
la diffusione di corpora paralleli, ovvero grandi raccolte in formato digitale di testi
nella lingua di partenza con relative traduzioni nella lingua di arrivo e altre di testi
appartenenti allo stesso dominio scritti originariamente nella lingua di arrivo. Di
fronte a un nuovo testo da tradurre, il sistema genera possibili traduzioni delle
sequenze di parole che trova nel testo stesso sulla base delle corrispondenze che
riscontri nella prima banca dati. L'obiettivo di questa tecnologia è generare
traduzioni a partire da metodi statistici basati su corpora di testi bilingui e
monolingui.

Il 26 settembre 2016, Google Brain, il gruppo di ricerca sulle applicazioni di


intelligenza artificiale, ha annunciato il rilascio di un nuovo sistema di traduzione
automatica basato sulle reti neurali. Il 17 ottobre Systran ha fatto un annuncio

11
analogo e il 15 novembre il blog di Microsoft ha informato che anche
Microsoft Translator è ora disponibile in “versione neurale”.

Le reti neurali artificiali sono una tecnologia informatica, che imita le reti
neuronali biologiche del sistema nervoso e del cervello umano: i nodi, unità di
elaborazione semplici, tra loro fortemente interconnessi in una rete distribuita,
organizzati per strati successivi, lavorano in parallelo su insiemi di dati.

Si tratta pertanto di sistemi che, a differenza dei sistemi informatici statici, che si
limitano ad assemblare dati in base a criteri statistici e di frequenza, si avvicinano
molto alla logica umana. Similmente ai neuroni, i neuroni artificiali trasmettono le
informazioni apprese da un input per produrne un output.

La traduzione automatica neurale è un’unica grande rete neurale (con altrettanti


neuroni artificiali) che è programmata per modellare l’intero sistema di traduzione
automatica, inoltre essa richiede la minima conoscenza del campo per essere
utilizzata e ovviamente la caratteristica più accattivante è che elimina il problema
di dover imparare le componenti multiple che presenta la traduzione automatica
statistica. La rete neurale funziona tramite un encoder che legge la frase nella
lingua di partenza e crea un vettore (una sequenza di numeri che rappresentano la
frase), un decoder, poi, processa il vettore per emettere la traduzione.

La vera svolta per la traduzione automatica inizia con la diffusione di internet,


grazie al quale vengono realizzati i primi software di traduzione automatica
online:

Internet ha cambiato il modo in cui il grande pubblico percepisce questa tecnologia


ed il modo in cui la utilizza, aprendo alla traduzione automatica delle prospettive
inaspettate, e probabilmente contribuirà in futuro anche a migliorarne la qualità. 2

Inoltre, le tecnologie di cloud computing – che consentono «l’accesso ubiquo a


contenuti digitali multilingui e a strumenti di traduzione all’interno di ambienti
collaborativi on line utilizzabili gratuitamente o a pagamento» – hanno favorito la
diffusione di un’altra modalità di lavoro, la «comunità di traduzione», i cui
2
J. Monti, Dal sogno meccanico alla e-translation: la traduzione automatica è realtà? Media
Duemila – Mensile di Cultura informatica e ICT, (N. 219, 2004). P 65.

12
partecipanti, pur a distanza, possono lavorare contemporaneamente sullo stesso
documento servendosi di risorse linguistiche e strumenti condivisi e aggiornati di
continuo.3

Gli sviluppi tecnologici hanno avuto ovvie ripercussioni anche sulla didattica
della traduzione. I corsi di studio specialistici si sono moltiplicati e i normali corsi
di lingua straniera spesso forniscono una base in materia. Tuttavia, poiché
l’orientamento attuale è far acquisire competenze spendibili sul mercato del
lavoro, occorre che gli studenti si familiarizzino con le attuali tecnologie e siano
in grado di adattarsi a successivi cambiamenti. In questo addestramento
strumentale viene penalizzato il rapporto individuale totale con il testo, compresa
la capacità di interpretarlo e riscriverlo. Se la traduzione avviene con l’ausilio
delle procedure statistiche descritte precedentemente e i futuri traduttori si
occupano prevalentemente di preparazione del testo e relativa revisione, viene
loro sottratto l’allenamento all’interpretazione, tutta quella serie di operazioni e
ipotesi che portano alla costruzione del significato.

Proprio perché in fase di formazione, sarebbe necessario offrire agli studenti la


massima ampiezza dell’esperienza di traduzione, permettere di sentirla come
l’atto di lettura più intimo4 e al tempo stesso cogliere o immaginare le connessioni
fra il testo e il mondo, interrogarsi sul percorso che traccia e sull’orientamento che
mostra, per esempio, decidendo poi se mantenerlo in traduzione o smorzarlo,
affinando quindi anche la capacità espressiva nella propria lingua.

Capitolo 2

3
J. Monti, Dalla Zairja alla Traduzione Automatica, Riflessioni sulla Traduzione nell’Era
Digitale 2019, Iniziative Editoriali, p. 55
4
G. Spivak, The politics of Translation, in “Outside in the teaching machine”, London/New York:
Routledge, 1993.

13
L’impatto della Traduzione Automatica sull’apprendimento

delle lingue straniere.

La traduzione è stata per anni la strategia dominante per l’insegnamento di una


lingua straniera, fin quando non è stata rimpiazzata dall’approccio comunicativo
negli anni ’60 del Novecento. Dagli anni ’70, il metodo traduttivo è stato
abbandonato, sia dagli insegnanti di lingua, sia dai libri di testo; solo alcune voci
hanno difeso il suo valore, nel giusto contesto, come un’ulteriore attività di
comunicazione.

Nel passato, la traduzione automatica era considerata dalle persone bilingue come
una fonte di divertimento e dai monolingue come una fonte utile. Ora le versioni
gratuite disponibili (Google Translate, Bing Translator, Reverso Context)
sembrano arrivare a dei risultati che possono essere utili, anche non ancora
“eleganti”, per scopi comunicativi, particolarmente tra coppie di lingue vicine tra
loro.

La traduzione convenzionale non deve però essere confusa con la traduzione


automatica. Quando si traduce un testo, si converte il significato in un’altra lingua
manualmente, direttamente dalla fonte, dal testo di partenza; con la traduzione
automatica, è la macchina stessa a generare una bozza, che molto spesso non sarà
perfetta e avrà bisogno che qualcuno aggiusti la grammatica e il lessico per far sì
che il significato sia reso perfettamente – un compito che si riferisce al post-
editing.

L’evidenza che arriva dagli aneddoti delle aule punta al fatto che, contro
l’esplicito consiglio degli insegnanti, alcuni studenti riconoscono di aver scritto
alcuni testi prima nella loro lingua madre, di averli poi inseriti in un motore di
ricerca atto alla traduzione automatica, di aver in seguito aggiustato qualche
incongruenza nell’output prodotto, infine di presentato il testo finale come un
lavoro fatto interamente da loro.

14
Fin quando la traduzione automatica cresce, questa tendenza degli studenti non
può far altro che aumentare insieme ad essa. Invece di condannare questa pratica,
si dovrebbe cercare di inserire la traduzione automatica all’interno dell’aula, delle
lezioni. Per lo studio delle lingue, la traduzione prodotta dai software potrebbe
offrire una panoramica generale da cui lo studente potrebbe partire per migliorare
il suo livello nella lingua studiata: l’insegnante potrebbe dunque trovare in tutto
ciò un’attività in comune per l’intera classe. È chiaro che il contributo della
traduzione automatica ha un ampio valore nel campo dell’apprendimento. In più,
la combinazione di traduzione automatica e apprendimento di una seconda lingua
può facilitare l’apprendimento delle lingue ed incoraggiare lo sviluppo di un
sistema intelligente, promuovendo così la comprensione dell’utente riguardo i
sistemi di traduzione automatica.

Recentemente il mondo di Internet è esploso e con esso anche moltissimi


strumenti e risorse legati al lavoro lessicografico, inclusi i dizionari online
monolingui e multilingue. Nonostante la disponibilità di questi dizionari, è chiaro
che un alto numero di persone utilizza la traduzione automatica online proprio
come se fosse essa stessa un dizionario facilitato, nel tentativo di trovare o
controllare l’equivalenza semantica di unità lessicali isolate fuori dal loro
contesto. Dunque, la presenza di vari tipi di dizionari in Internet ha attratto molta
attenzione scolastica negli ultimi anni, per questo ci sono anche molti studi che
hanno approcciato questo tema da vari punti di vista, principalmente guardando al
potenziale di queste risorse online e ai vantaggi che offrono comparate alla
tradizionale traduzione.

Un fattore da non escludere è la mancanza di comprensione, da parte di molti


utenti, riguardo il tipo di servizio che la traduzione automatica online fornisce: i
non linguisti spesso pensano che ci sia un’equivalenza parola per parola tra le
parole. Quando tutto ciò viene applicato all’apprendimento di una lingua straniera,
la traduzione automatica produce una bozza, che è il caso della traduzione dalla
L1 alla L2, allora l’apprendente potrebbe comprendere (in base al suo livello di
conoscenza della L2) quando la traduzione viene fatta nella L1.

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La traduzione automatica è ormai parte della quotidianità e può essere considerata
come un approccio avanzato nel campo dell’apprendimento linguistico. Usare la
traduzione automatica aiuta a muoversi verso livelli più avanzati di traduzione e
produzione in qualsiasi lingua ma non bisogna affidarsi solo ad essa. Bisogna
essere cauti e attenti. Ma bisogna anche incoraggiare gli studenti a scaricare varie
applicazioni di dizionari e/o traduttori e incitarli a utilizzare questi strumenti può
rendere il percorso dell’apprendimento molto più piacevole ed interessante: così,
inizia anche il self-learning (letteralmente autoapprendimento).

Dall’altro lato, i software di traduzione automatica sono progettati per nascondere


informazioni lessico-grafiche agli utenti, semplicemente forniscono un output per
qualsiasi input, ovvero per ogni singola parola in una lingua di partenza essi
provvederanno per un ipotetico equivalente nella lingua di arrivo.

Prima di procedere verso la discussione dei potenziali problemi che potrebbe


creare questo metodo, si potrebbero differenziare diversi scenari nei quali questo
modus operandi potrebbe non influenzare in modo negativo gli utenti: infatti, se si
sta solo controllando o ricordando il significato e la traduzione di una parola tra
due lingue con le quali si ha già familiarità, l’utilizzo che si fa è assolutamente
positivo. Allo stesso tempo, è importante ricordare che i sistemi di traduzione
automatica online non possono fornire informazioni accurate e affidabili in casi di
omografia o polisemia.

Questi sono solo alcuni degli svantaggi e dei vantaggi che si possono incontrare
quando si utilizza la traduzione automatica online.

Per comprendere il rapporto tra la traduzione automatica e l’apprendimento e


l’insegnamento di una lingua straniera è opportuno analizzare molti più aspetti, in
modo da capire quali e quanti sono i vantaggi dell’utilizzo, ma anche quali sono
gli errori in cui si può cadere, in modo da saperli riconoscere ed eventualmente
evitare.

In primis, la traduzione automatica viene vista come un “cattivo modello” perché


la correzione degli errori, che appaiono nella traduzione fatta dal software, è il

16
metodo di insegnamento di una lingua straniera più immediato 5. In questo senso
l’output dato dalla macchina è visto come una fonte di errori che devono essere
corretti dagli studenti.

La traduzione automatica viene vista invece come un buon modello quando


affiancata dall’uso di memorie di traduzione, quindi corpora paralleli. Infatti,
questi strumenti, in combinazione con l’uso di dizionari online, possono aiutare
gli studenti ad affinare le competenze per quanto riguarda la scrittura e la
traduzione in una lingua straniera. L’uso di memorie di traduzione come buoni
modelli costituisce uno dei principali usi della traduzione automatica per la
didattica.

Una delle maggiori debolezze dal punto di vista dell’apprendimento linguistico


quando si utilizzano software di traduzione online è il fatto che, spesso, ci sono
molti errori nell’output in quanto tendono a preservare la struttura iniziale se non
addirittura parola per parola; quindi, si può incombere in una traduzione troppo
letterale, specialmente per nomi propri, collocazioni, preposizioni.

Un altro problema parte dal fatto che, spesso, gli studenti usano i sistemi di
traduzione online come se fossero dizionari, laddove è necessaria una conoscenza
anche grammaticale, per esempio i tempi verbali, la forma e il modo. Al contrario,
chi ha una conoscenza più estesa della lingua di arrivo sa che non bisogna usare
questi sistemi come referenti grammaticali perché spesso portano a commettere
errori per quanto riguarda le preposizioni, i determinanti, gli accordi, i pronomi e
tutto ciò che ha a che fare con i verbi. Quindi, la bassa qualità dell’output
potrebbe, ancora di più, confondere gli studenti che hanno un livello medio e/o
basso.

Un problema minore sono invece gli errori di ortografia: Anche se stanno


diminuendo grazie all’integrazione di alcuni controlli di spelling in molti sistemi,

5
Briggs N., Neural Machine Translation Tools in the Language Learning
Classroom: Students’ use, perceptions, analyses, 2018.

17
il testo di arrivo potrebbe comunque presentare errori ortografici come la
punteggiatura e le maiuscole, omissione di lettere e lettere non necessarie.

Ovviamente, la traduzione automatica gratuita online (e la traduzione automatica


in generale) non ha la capacità di fornire equivalenza culturale nella lingua di
arrivo a meno che non ci siano elementi già identificati ed inseriti nel dizionario
del sistema. Le referenze culturali coinvolgono inevitabilmente il settore
extralinguistico, insieme al contesto, la connotazione, la denotazione e,
ovviamente, la conoscenza umana.

Un ultimo svantaggio potrebbe risiedere nel fatto che questi sistemi potrebbero
favorire un innaturale abitudine per quanto riguarda la traduzione e la scrittura
nella lingua che si vuole apprendere.

Vari sono, al contrario, i punti di forza e gli aspetti positivi che potrebbero
incoraggiare gli studenti ad usare la traduzione automatica gratuita online:
parliamo infatti della grande disponibilità che questi servizi offrono.

Una delle caratteristiche più vantaggiose è naturalmente l’immediatezza di questi


servizi, il fatto che siano istantanei: bisogna solo selezionare la lingua di partenza
e quella di arrivo, copiare e incollare il testo o la pagina web che si desidera
tradurre e, con un click del mouse, si ottiene immediatamente l’output. Questo è
un grande punto a favore perché tutti sono capaci di capirne il funzionamento, non
solo gli studenti di lingue o i linguisti.

Importante ricordare che la traduzione automatica online è stata creata e


ottimizzata per le traduzioni lessicali, e per i testi con una struttura basilare,
semplice, in quanto brevi unità lessicali vengono tradotte in modo quasi perfetto.

Un altro grande vantaggio è il multilinguismo, quindi il fatto che è possibile avere


traduzioni per varie coppie di lingue e permettere a chi ne fa uso di tradurre un
singolo testo in diverse lingue.

18
Quindi, l’esperienza con la traduzione automatica è utile per praticare una lingua,
in quanto il rilevamento e la correzione di eventuali errori dati dall’output del
traduttore automatico fanno sì che gli studenti mettano in pratica le loro
conoscenze linguistiche e diventino consapevoli dell’aiuto ma anche dei limiti dei
sistemi di traduzione automatica gratuiti online.

Ḕ bene che gli studenti imparino ad usare questi strumenti e come ogni cosa,
anche questo richiede, non solo una conoscenza di base, ma anche pratica.
Bisognerebbe che gli studenti iniziassero a giocare, ad analizzare prima il testo di
partenza e poi il testo di arrivo, calandosi anche nella parte di un pre e post editor.

In questo modo è più facile comprendere quanto ci si può affidare al traduttore


automatico ma non solo: correggere l’output significa trovare gli errori, saperli
riconoscere e soprattutto saperli correggere. Attraverso questo metodo uno
studente che studia una lingua straniera imparerà non solo nuovi termini, ma sarà
più facile ricordare le strutture verbali, gli accordi tra soggetto e verbo, in generale
sarà più facile per lo studente ricordare le regole grammaticali, in quanto prima le
imparerà ad applicarle e poi imparerà ad applicarle su un testo erroneo.

Infine, è possibile affermare che la traduzione automatica online sta avendo un


grande impatto sull’apprendimento linguistico, i vecchi metodi stanno via via
scomparendo per far spazio alle nuove tecnologie. Se l’impatto sia positivo o
negativo, questo si scoprirà tra qualche anno ancora, ma sicuramente i software
continueranno ancora a migliorare e gli studenti di lingue saranno sempre più
agevolati e perché no, anche migliorati.

19
Capitolo 3

Il punto di vista degli studenti.

Dopo aver attraversato la storia della traduzione automatica e aver posto i


vantaggi ma anche gli svantaggi di quest’ultima legati all’apprendimento di una
lingua straniera, si ritiene giusto guardare anche agli studenti, per poter
comprendere il loro punto di vista riguardante l’argomento.

È stato sottoposto un questionario sui software della traduzione automatica a 90


studenti (che studiano una seconda e una terza lingua straniera) per poter meglio
comprendere l’uso che ognuno di essi fa della traduzione automatica. Inoltre, i
risultati del questionario potranno mostrare dove i software di traduzione
automatica sembrano essere carenti in materia di apprendimento e quali sono,
invece, i punti di forza che permettono agli studenti di utilizzare i software con
sicurezza.

In seguito, quindi, i risultati del questionario creato grazie a Google Moduli:

Come si evince dal grafico, la maggior parte degli studenti utilizza i software di
traduzione automatica in momenti in cui c’è bisogno di una traduzione istantanea,
quando si è di fretta magari per un compito; un’altra grande fetta di studenti li
utilizza quotidianamente, mentre l’1% di loro preferisce la classica ricerca su un
dizionario.

20
La seconda domanda vede una risposta quasi unanime: gli studenti usano la
traduzione automatica per ricercare l’equivalenza di vocaboli a loro sconosciuti,
mentre una piccola porzione di studenti non si ferma ai singoli vocaboli, ma
traduce piccoli testi. A gran sorpresa, l’8,9% degli studenti ascolta la pronuncia in
lingua straniera di qualche vocabolo grazie ai software di traduzione automatica e
ovviamente qualcuno fa uso del traduttore automatico per godere di tutte le
funzioni precedenti. Soltanto due studenti hanno scritto che usano il traduttore
automatico per contestualizzare un vocabolo (a loro sconosciuto) in una frase per
poterne meglio comprendere il significato.

Dunque, è stato chiesto loro di indicare quale fosse il software di traduzione


automatica gratuito online che più utilizzano e il 69% degli studenti che hanno
partecipato utilizza Reverso Context, contro il 26,4% di utilizzi per Google
Translate e il 3% di DeePL. Un dato interessante è dato dagli studenti che
studiano lingue slave; questi ultimi, che utilizzano infatti Glosbe e Sztaki szòtàr:
affermano che per evitare equivoci durante una traduzione, questi due software
sono ideali. L’ultimo software ad essere stato citato è Yandex Translate, un
servizio che offre traduzioni di interi testi e pagine web in un’altra lingua.

Alquanto importante è conoscere l’opinione degli studenti riguardo la traduzione


automatica come strumento utile all’apprendimento di una lingua straniera, segue,
quindi, la seguente domanda con annesso grafico:

21
Come si nota, il 78,9% degli studenti ha consapevolezza dello strumento che usa,
infatti, nel capitolo precedente è stato spiegato che bisogna saper utilizzare la
traduzione automatica con coscienza e consapevolezza per non incombere in
errori gravi. Il risultato è comunque ottimo, perché sta a significare che la maggior
parte degli studenti riesce a distinguere un uso corretto da un uso sbagliato dello
strumento.

Per entrare nell’esperienza personale degli studenti è stato chiesto se l’utilizzo di


software di traduzione automatica avesse aiutato a migliorare il loro livello in una
lingua straniera:

La risposta parzialmente positiva del 72,2% in alcuni campi, ad esempio il lessico,


degli studenti aiuta a capire, ancora una volta, che la traduzione automatica non
deve sostituire lo studio di base di una lingua, ma può essere uno strumento
aggiuntivo in grado di aiutare gli studenti ad ampliare le loro conoscenze, come in
questo caso, il loro lessico.

22
Continuando ad analizzare l’esperienza degli studenti, si arriva a comprendere che
molti non hanno ancora piena fiducia nella traduzione automatica online ma
utilizzano ugualmente i software a disposizione per delle ricerche, mentre il
26,7% ha piena consapevolezza di quale sia il giusto utilizzo. Soltanto il 5% degli
studenti non si affida per nulla alla traduzione automatica.

Questa mancanza di fiducia potrebbe essere data dal fatto che durante il loro corso
di studi non è stata fornita una spiegazione efficace sul come utilizzare
correttamente i software di traduzione automatica. Questo è confermato dal 70%
degli studenti che alla domanda “Ti è mai stato spiegato come utilizzare
correttamente un software di traduzione automatica online per avere buoni
risultati?” ha risposto in modo negativo.

In una classe di studenti che studiano lingue, specialmente coloro che hanno una
bassa competenza, possono essere mostrati casi di cosa può e non può tradurre la
traduzione automatica online gratuita.

Infine, è stato chiesto di indicare quali, secondo loro, sono gli errori più comuni
che si possono incontrare quando si effettua una traduzione:

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La maggioranza degli studenti è d’accordo sul fatto che i software di traduzione
automatica online commettano perlopiù errori sintattici, ma anche grammaticali.

A partire da tutti i risultati si può evincere che ormai tutti sono a conoscenza dei
software di traduzione online e che la maggior parte degli studenti li ha usati come
tramite per passare da una lingua all’altra.

Da questi commenti si comprende che c’è, effettivamente, un mancamento per


quanto riguarda la comprensione dell’utilità della traduzione automatica di oggi.
Facendo ciò, gli studenti vengono preparati all’incertezza relativa a questi tipi di
sistemi visti come l’unica risorsa online per la traduzione e la produzione in una
lingua straniera.

Ciò che si ignora è l’idea di un sistema capace di produrre un output quasi


perfetto, e cioè qualcosa che sta segnando la fine del tradizionale metodo di
apprendimento di una lingua straniera e che potrebbe essere l’inizio di un’era in
cui la lingua e le abilità traduttive possono essere imparate simultaneamente.

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Conclusioni

Il presente lavoro ha cercato di illustrare come la traduzione automatica potesse


essere uno dei tanti strumenti messi a disposizione per l’apprendimento di una
lingua straniera.

In primis, è stata presentata la nascita e l’evoluzione dei software di traduzione


automatica passando tra gli esponenti più significativi in questo campo.

Questo elaborato si è focalizzato sul potenziale dei software di traduzione


automatica online gratuiti nell’ambito dell’apprendimento di una lingua: sono stati
definiti i “cattivi” modelli da seguire e anche i “buoni” modelli, assegnando ad
ognuno di loro vari punti a favore e a sfavore.

Tuttavia, è stato importante tener presente l’opinione degli studenti che sono
impegnati nello studio di una lingua straniera: a tal proposito è stato condotto uno
studio proprio coinvolgendo gli studenti. Le indagini e il questionario svolti hanno
poi mostrato che molti studenti mancano di fiducia nei confronti della traduzione
automatica, ma altrettanti ne fanno uso giornaliero per aiutarsi nell’apprendimento
di una lingua che non è lingua madre.

Infine, si spera che, in futuro, quando la qualità dell’output sarà migliorata, si


possa iniziare a pensare di incorporare questa tecnologia nei corsi di studio
linguistici.

Una raccomandazione per i futuri studenti e insegnati è quella di imparare ad


utilizzare i software per poterne sfruttare tutte le capacità, poiché molto spesso
questi ultimi non vengono usati per le giuste cause e quindi si rischia di
commettere errori che, se si fosse avuta piena consapevolezza dello strumento,
sarebbero stati fortemente evitati.

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