Sei sulla pagina 1di 70

GUIDA

PRATICA
AL FOREX
INDICE
06 Le 20 regole di un investitore disciplinato
nel trading

09 5 errori da non fare per un trader neofita

13 Tutto questo è il trading!

16 Che cos’è il Forex?

23 Investire nel Forex, perché conviene


rimanere semplici

25 Analisi del trading su più time frame:


è così necessario?

28 Valute Forex:
quale scegliere per iniziare?

32 Le basi per iniziare a comprendere la tendenza


del mercato

37 Medie mobili:
cosa sono?

41 Indicatori Tecnici:
quali scegliere tra i tanti?

46 Figure di continuazione e inversione:


iniziano i guadagni?

53 Strategia di trading sul timeframe 4H

57 Risk Management, impara a gestire il


tuo capitale

60 Scegliere il giusto broker

69 Chi è Luca Luongo?


PREFAZIONE
In questi dieci anni da trader e formatore "ho visto cose che voi
umani non potreste immaginarvi".

Sono stato in contatto con decine di broker, ho lavorato per una


società svizzera, ho formato migliaia di studenti di tutte le età e di
tutte le competenze.
Chi iniziava il giorno prima, chi era un trader navigato, o chi
semplicemente si era creato delle entrate extra da affiancare al
proprio lavoro principale.
Molti dotati di buona volontà e voglia di migliorare la propria vita.
Alcuni invece, troppi, convinti di "fare un sacco di soldi" dall'oggi al
domani.
Inutile aggiungere che questi ultimi sono rimasti delusi e alla fine
hanno mollato.

In questi ultimi tempi la parola trading e in particolare il forex sono


stati investiti da un senso di sfiducia profondo.
La causa è da imputare principalmente alla scarsa preparazione dei
vari formatori e soprattutto alle tante pubblicità ingannevoli che
promettono profitti milionari
con il minimo sforzo.

Questo è falso.

Nel mondo degli investimenti in generale ci vuole disciplina, ci vuole


un metodo e soprattutto ci vuole la pratica.

Per questo ho scritto questa guida: per fissare certi concetti


fondamentali e per trasmetterti il metodo che utilizzo da 10 anni.
Poi potrai affinarlo e farlo tuo.

Qui sotto puoi vedere alcuni dei risultati che ho ottenuto con la mia
attività. Sono sicuro che presto i tuoi saranno altrettanto soddisfacenti.

03
2017

2018

2019

2020

04
INTRODUZIONE
Ciao e grazie per aver scaricato questa guida.

Se sei un neofita non preoccuparti, questo sarà un ottimo punto di


partenza per te. Partiremo dalle basi del forex, e ti guiderò passo,
passo: da quali coppie valutarie scegliere, a come impostare il
grafico, e ancora a quali indicatori potranno essere i più utili per il
tipo di trading che andremo a fare. Ma oltre a questo, ti darò una
strategia che agli inizi della mia carriera di trader (ormai 10 anni fa)
mi è stata di fondamentale aiuto.

Ricordati che questo per te deve essere solo l’inizio e non la meta
finale; quindi, cerca sempre di approfondire tutte le tematiche che ti
interessano, sapendo che noi di forextradingpratico.com saremo
sempre a tua più completa disposizione.

Buona lettura.

05
LE 20 REGOLE DI
UN INVESTITORE
DISCIPLINATO
NEL TRADING

06
Voglio iniziare questo percorso con te “regalandoti” 20 regole che
dovrai sempre tener a mente mentre farai trading, sia che tu faccia
operazioni sul forex o su altri strumenti finanziari come le azioni o le
criptovalute. Queste regole non sono mie, ma sono frutto di uno dei
più grandi trader*, le ho lette su uno dei suoi libri più di 10 anni fa e
mi sono state di grandissimo aiuto, voglio quindi ora condividerle
con te.

Troverai le più importanti evidenziate in grassetto, ma ovviamente


anche le altre regole che fanno parte della lista devono essere lette
e assimilate.

Quindi, sei pronto a scoprirle?

Le 20 regole dell'investitore disciplinato nel trading

1. Non impegnare più del 10% del capitale su un solo strumento;

2. Non comprare o vendere solo perché il prezzo è basso o alto;

3. Non seguire mai i consigli dei "bene informati", specie se


parenti, amici o sportelli bancari;

4. Essere disciplinati, disciplinati e ancora disciplinati;

5. Pensare in modo autonomo, indipendente e rispettare le


proprie linee guida: non seguire la massa;

6. Comprendere e dominare le emozioni, specie l'incertezza, la


paura e l'avidità;

7. Mantenere le cose semplici: la complessità è fonte di


confusione;

8. Rimanere umili: la troppa sicurezza è causa delle peggiori


perdite;

9. Essere pazienti: saper aspettare le giuste opportunità è una


delle più grandi doti dell'investitore;

10. Avere la forza di ammettere uno sbaglio e chiudere anche se


in perdita;

*Francesco Caruso
07
11. Rammentarsi delle ciclicità dei mercati e non pensare che
questi vadano sempre dalla stessa parte;

12. Non operare e non decidere se non si è sereni e/o fisicamente

in forma;

13. Studiare le proprie strategie a mercato chiuso;

14. Operare solo su strumenti liquidi;

15. Evitare opzioni, warrants o derivati se non se ne conoscono a


fondo meccanismi e rischi;

16. Avere la forza di prendere una posizione o assumere una


strategia contro tutto e tutti;

17. Essere flessibili e disponibili a cambiare rapidamente strategia


se il quadro cambia;

18. Diversificare sia in termini di classi di asset che di strumenti;

19. Limitare l'operatività dopo grossi guadagni o grosse perdite;

20. Ricordarsi che il mercato è una macchina per deludere, ma


che ha comunque sempre ragione lei.

Ti ho elencato le regole che dovresti rispettare per essere un


investitore disciplinato nel mondo del trading, nel prossimo capitolo
ti mostrerò quali sono gli errori da evitare assolutamente dal
momento in cui si inizia a fare operazioni reali sui mercati finanziari.

08
5
ERRORI
DA
NON
FARE
PER UN TRADER NEOFITA

09
Chiunque faccia il trader (sul forex o su altri mercati) di professione
ti direbbe che il trading non è di certo uno strumento per arricchirsi
facilmente, se cosi fosse lo faremmo tutti altrimenti, non credi?

Vale quindi la pena di considerare alcune cause (strategie per farvi


fronte) che portano alla perdita di denaro, per non essere un trader
di insuccesso.

Ecco i 5 errori che dovrai evitare fin dall’inizio della tua carriera da
trader.

1 - Leva
Il trading di margine o di leva consente a chiunque abbia una
modesta quantità di denaro di partecipare a mercati professionali
come il forex. I normali profitti di trading varieranno di più o meno
di qualche punto percentuale, tuttavia questi movimenti saranno
amplificati dalla quantità di leva utilizzata. Maggiore è la leva,
maggiori saranno le oscillazioni di profitto o di perdita.
Per quanto la leva finanziaria possa rendere i guadagni più redditizi,
rende anche le perdite più dolorose. Ciò significa che usare troppa
leva potrebbe rivelarsi un errore costoso, avere un margine basso e
una leva elevata potrebbe portare anche ad una richiesta di margin
call (chiusura automatica delle posizioni).

2 - Ignorare i costi di Trading


Un altro grande errore è ignorare i costi di trading. Tieni presente
che quasi tutte le azioni effettuate su un account, che si tratti di un
ordine o semplicemente di una posizione aperta durante la notte,
costano denaro. I costi di negoziazione ridurranno i profitti per cui
devono essere ridotti con ogni mezzo possibile. Le due principali
cariche da tenere in considerazione sono gli spread e il rollover,
altrimenti noti come tariffe swap. Il punto di pareggio tra profitti e
commissioni dipenderà in larga misura dalla strategia di trading.

Quando il profitto medio per trade è molto piccolo, una parte


significativa dei profitti totali viene assorbita dallo spread. Con lo
scalping, ad esempio, se un trader realizza un profitto di 10 pip per
trade, la metà o più del profitto complessivo può essere assorbito
dai costi di trading. Molti nuovi trader iniziano con il trading
intra-day, ma i costi in questo caso sono alti in relazione ai profitti,
quindi mi raccomando non sottovalutare questi dati, specialmente
se sei agli inizi.

10
3 - Avere un orizzonte temporale troppo breve
Quando si intraprende una carriera da trader, è ragionevole voler
realizzare un profitto il prima possibile. Il problema è che da qualche
anno, complice una propaganda fuorviante sul web e sui social in
cui un numero sempre maggiore di pseudo-guru promettono
guadagni con la facilità di ordinare un caffè, gira la falsa credenza
che i profitti possano essere raggiunti molto rapidamente.
I mercati finanziari però sono per loro natura altamente imprevedibili
e tutte le strategie, anche le migliori, hanno quindi mesi buoni e
mesi cattivi, così come anni buoni e anni cattivi. Una strategia di
trading non può essere adeguatamente valutata e testata in un
periodo di soli pochi giorni o settimane.

Le prestazioni devono essere mediate almeno per diversi mesi, se


non per anni. Quando si provano nuove strategie, quelli che hanno
l'urgenza di vedere i profitti spesso escono dall’operazione nel
momento peggiore possibile. I ritorni rapidi sono commisurati al
rischio più elevato. Le strategie che cercano di fornire profitti
rapidamente sono generalmente più a rischio, rispetto alle strategie
lente e costanti che forniscono gli stessi profitti, ma che richiedono
periodi più lunghi.

“Le persone che cercano denaro facile pagano invariabilmente


il privilegio di provare in modo conclusivo che non può
essere trovato su questa terra.”

4 - Non essere adeguatamente diversificato


La maggior parte dei trader investe tutti i capitali destinati al
trading in un solo settore. Questo è l’errore peggiore che si possa
fare, bisogna sempre cercare di diversificare per evitare di perdere
soldi solo con uno strumento finanziario.

La soluzione migliore è diversificare e dividere quindi gli investimenti,


per esempio parte nel forex, parte nelle criptovalute e parte in altri
asset finanziari come l’azionario o le materie prime.

11
5 – Non usare tutte le informazioni disponibili
I trader istituzionali hanno a disposizione molte informazioni
preziose. Possono avere informazioni sui flussi di ordini, sul denaro
speculativo e sull'attività in generale dei mercati.

Le grandi organizzazioni hanno squadre di ricercatori e analisti per


sostenerli, ciò significa che le probabilità sono dalla loro parte
quando si tratta di prevedere la direzione dei mercati, almeno nel
breve periodo e molte volte condividono queste informazioni anche
con i piccoli trader.

Cercare di stare dietro a questo immenso flusso di informazioni può


però generare confusione nel trader, ti consiglio quindi di basarti
unicamente su quelle informazioni che hai la certezza provenire da
fonti di ottima qualità e di lasciare perdere tutte le restanti.

Punti finali
La buona notizia è che la maggior parte delle cause di fallimento
citate nei paragrafi precedenti sono facilmente risolvibili con pochi e
semplici passaggi:

Non esagerare con la leva.


Assicurati che la tua strategia sia diversificata.
Scegli un broker con saggezza.
Comprendi e cerca di minimizzare i tuoi costi di trading.
Delinea per te stesso un piano di trading realistico.

Se rispetterai questi semplici punti, non ti unirai al 95% dei trader


forex che perdono costantemente soldi.

12
TUTTO QUESTO È
IL TRADING!

13
Lo sai che da oggi puoi fare trading ogni giorno e su qualsiasi time
frame? Non è più un sogno irrealizzabile. Lo puoi fare.

Le potenziali ragioni che spingono sempre più persone a diventare


trader professionisti, e quindi ad operare sui mercati ogni giorno
sono molteplici. Non devi rendere conto a superiori, perché sei tu il
capo di te stesso, puoi lavorare da casa o da qualsiasi altra parte del
mondo purché tu abbia un computer ed una connessione internet e
ci sono orari di lavoro flessibili.

E se le precedenti non fossero ragioni sufficienti, hai nelle tue mani


uno strumento che se utilizzato correttamente potrebbe darti
accesso ad un potenziale guadagno illimitato. Poiché però le sfide
da affrontare ogni giorno sono innumerevoli e c'è un alto tasso di
abbandono, chiunque pensi di vivere dei soli guadagni del trading,
dovrebbe tenere saggiamente gli occhi bene aperti e non farsi
abbagliare da un sogno di facili guadagni.
Quando sentiamo parlare di soldi facili, infatti, spesso tendiamo a
voler ignorare tutto il resto, specialmente i risvolti negativi.

Ignora qualsiasi idea di ritorni a tre cifre


Se pensi che con un investimento iniziale di 1.000 euro, dopo un
mese di trading il tuo ritorno (in denaro) sarà di 50.000€ allora
lascia che ti dica che questo NON accadrà mai. Lascia perdere tutti
quelli che ti promettono facili guadagni e ritorni a tre cifre, perché
gli unici che guadagneranno dalla tua inesperienza saranno proprio
loro.

La verità è che il tuo tasso di rendimento sarà proporzionale ai fondi


iniziali. Maggiore quindi sarà il tuo investimento iniziale, maggiore
sarà il tuo profitto. Se ci pensi se io realizzo un 10% di profitto, su un
capitale da 1.000€ avrò guadagnato 100 euro, ma se realizzo la
stessa percentuale su un capitale da 10.000€ il mio profitto sarà di
1.000€. Noti qualche differenza? Io si, ed ecco perché è importante
valutare fin dall’inizio il capitale di cui si dispone e rimanere con i
piedi per terra.

14
Attento alle emozioni nel trading
Avere emozioni in questo lavoro può costarti denaro, letteralmente.
Quando si rischia troppo capitale su una particolare posizione,
l’esito di quell’evento (in positivo o negativo) ha un significato
emotivo eccessivo. L’esposizione a qualsiasi mercato individuale
dovrebbe essere quindi limitata attraverso controlli del rischio e una
gestione del denaro pianificata.
Ecco perché come dicevamo nel precedente capitolo, è meglio
diversificare per allentare le emozioni nel trading.

Non pianificare il tuo futuro basandoti su profitti di trade incerti


Nella maggior parte dei casi, molti trader pianificano le loro spese
prima ancora di aver incassato i profitti dal mondo del trading.
Questa è una cosa che non andrebbe mai fatta perché come dice un
vecchio detto “non dire gatto se non lo hai nel sacco”.
Bisogna sempre aspettare la fine del mese per constatare quanto
realmente abbiamo guadagnato, reinvestirne una piccola parte e
ricordarsi che la restante servirà per la vita di tutti i giorni e per
pagare le tasse.

Dopo aver fatto un quadro molto importante sulla psicologia del


trading, tuffiamoci ora sulla parte operativa.

Continua nella lettura perché alla fine del capitolo troverai una
proposta di strategia semplice e veloce che potrai fin da subito
applicare tenendo bene a mente le indicazioni che hai appena letto.

15
CHE COS’È IL

FOREX

16
Il Forex (FOReign – EXchange) può essere spiegato come uno
scambio tra acquirenti e venditori, che trasferiscono valuta tra loro
a un prezzo concordato.

Data questa premessa anche tu forse potresti considerarti un trader


di forex da anni, anche se non te ne sei mai accorto. Ti sei mai recato
in un paese estero dove la lira (o ai giorni nostri l’euro) non era la
moneta ufficiale? Con buona probabilità la risposta a questa
domanda è sì. Ecco quindi, nel momento in cui hai cambiato le tue
lire/euro in dollari o sterline o in qualsiasi altra valuta tu hai fatto la
tua prima operazione di forex.

Mentre molti cambi valutari vengono effettuati per scopi pratici


come l’esempio precedente (vacanza all’estero), la stragrande
maggioranza della conversione di valuta viene effettuata con
l'obiettivo di guadagnare un profitto. La quantità di valuta convertita
ogni giorno può rendere estremamente volatili i movimenti di
prezzo di alcune valute, è proprio questa volatilità a rendere il forex
così attraente per i trader perché comporta una maggiore possibilità
di profitti elevati, aumentando allo stesso tempo anche il rischio.

A differenza delle azioni o delle materie prime che possono vantare


una sede fisica (l’esempio più conosciuto Wall Street) e sono
regolamentate e vigilate da un ente, il forex non ha una sede fisica,
ma lo scambio avviene direttamente tra due parti. Il mercato è
gestito da una rete globale di banche, distribuite in quattro
continenti con diversi fusi orari: Londra, New York, Sydney e Tokyo.
Poiché non esiste una posizione centrale quindi si può negoziare 24
ore al giorno per 5 giorni alla settimana.

Ora entriamo un po' più nel dettaglio e cerchiamo di capire come è


composta una coppia valutaria e il lessico fondamentale da
conoscere.

17
Che cosa sono una valuta di base e una valuta di quotazione?
Prendiamo ad esempio il cambio EUR/USD.
Una valuta di base è la prima valuta elencata in una coppia forex
(in questo caso l’EUR), la seconda valuta è invece definita valuta di
quotazione (in questo caso USD). Il trading sul forex comporta
sempre la vendita di una valuta in cambio dell’acquisto di un'altra,
motivo per cui le vedrai sempre quotate in coppia: il prezzo di una
coppia forex è il valore di un'unità della valuta di base nella valuta di
quotazione.

Esempio: se EUR/USD viene scambiato a 1,15721 (il prezzo della


coppia forex), significa che per acquistare un euro (valuta di base)
avrò bisogno di 1,15721 dollari (valuta di quotazione).

Se prevedi che la valuta base di una coppia possa rafforzarsi rispetto


alla valuta quotata, puoi acquistare la coppia (in gergo forex
“andare long o al rialzo”). Se pensi che si indebolirà, puoi vendere la
coppia (in gergo forex “andare short o al ribasso”).

Cosa muove il mercato forex?


Il mercato forex è composto da valute di tutto il mondo come
abbiamo detto precedentemente, il che può rendere difficili le
previsioni sui tassi di cambio poiché i fattori che potrebbero
contribuire ai movimenti dei prezzi sono innumerevoli.
Come la maggior parte dei mercati finanziari, tuttavia, il forex è
principalmente guidato dalle leggi della domanda e dell'offerta,
ed è quindi fondamentale comprendere quali siano e come
agiscano le forze esterne che influenzano le fluttuazioni dei prezzi.

Banche centrali
L'offerta è controllata dalle banche centrali, che possono annunciare
misure che avranno un effetto significativo sul prezzo della loro
valuta. Il quantitative easing (una manovra per aiutare gli stati in
crisi), ad esempio, comporta l'iniezione di più denaro in un'economia
e può far crollare il prezzo di una valuta, perché maggiore sarà la
moneta in circolazione minore sarà il suo valore e viceversa.

Notizie
Le banche private e altri investitori minori tendono a voler investire
il proprio capitale in economie con prospettive solide e a minore
rischio. Quindi, se una notizia positiva viene rilasciata sui mercati da
un determinato continente, questo incoraggerà gli investimenti ed
aumenterà la domanda per la valuta di quella regione.

18
Sentimento del mercato
Anche la tendenza del mercato, che è spesso la reazione alle notizie,
può svolgere un ruolo importante nel guidare i prezzi delle valute.
Se i trader credono che una valuta sia diretta in una certa direzione,
negozieranno di conseguenza e potrebbero convincere gli altri a
seguire l'esempio, aumentando o diminuendo la domanda.

Dati economici
I dati economici sono parte integrante dei movimenti dei prezzi
delle valute per due motivi: danno un'indicazione di come stia
andando un'economia e offrono informazioni su ciò che la banca
centrale di riferimento potrebbe fare in seguito.

Sapendo ad esempio che l'inflazione nella zona euro è salita al di


sopra del livello del 2%, che la Banca centrale Europea (BCE) mira a
mantenere questo livello e che il principale strumento politico della
BCE per combattere l'aumento dell'inflazione è l'aumento dei tassi
di interesse europei, i trader potrebbero iniziare a comprare l'euro in
previsione di un aumento dei tassi. Con più trader che vogliono
euro, EUR/USD potrebbe vedere un aumento del prezzo.

Ora che abbiamo capito che cos’è il forex e chi muove questo
mercato, andiamo a rispondere alle principali domande che
interessano questa materia.

Come funziona il trading sul forex?


Ci sono una varietà di modi diversi in cui puoi fare trading sul forex,
ma funzionano tutti allo stesso modo: acquistando o vendendo una
determinata valuta; questa transazione avviene sempre tramite
l’utilizzo di un broker.

Che cos’è lo spread nel trading sul forex?


Lo spread è la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di
vendita quotati su una coppia forex. Questo dato non lo troverai
solo sul forex ma sulla maggior parte degli strumenti finanziari.

Come vengono scambiate le valute nel forex?


Le valute vengono scambiate sui broker tramite lotti per
standardizzare le negoziazioni nel forex. Poiché il forex tende a
muoversi in piccole quantità, si parte dai lotti per scendere ai
mini-lotti e infine micro-lotti, i singoli trader non avranno bisogno
necessariamente di 100.000 euro (o qualunque valuta stiano
scambiando) perché grazie alla leva e alle piccole quantità che si
possono scambiare quasi tutto il trading sul forex può essere
sfruttato.

19
Che cos'è la leva finanziaria nel forex?
La leva è il mezzo per ottenere esposizione a grandi quantità di
valuta senza dover pagare l'intero valore del tuo trade in anticipo,
ma bloccando un piccolo deposito a garanzia, noto come margine.
Quando chiudi una posizione inserita con leva, il tuo profitto o la tua
perdita si baserà sull'intera dimensione dell'operazione.
Esempio: se ho una leva pari 1:100 ed ho un conto da 1.000€,
facendo 1000x100 potrò aprire posizioni da 1 lotto ovvero di
100.000 euro. Con un conto da 1.000 euro quindi potrò fare trading
come chi ha sul proprio conto 100.000€.

Cos'è il margine nel forex?


Il margine è una parte fondamentale del trading con leva finanziaria.
Si tratta del deposito iniziale effettuato per aprire e mantenere una
posizione con leva. Quando fai trading sul forex con margine,
ricorda che il tuo requisito di margine cambierà a seconda del tuo
broker e di quanto sarà grande la dimensione della tua operazione.

Cos'è un pip nel forex?


I pips (percentage in points) sono le unità utilizzate per misurare il
movimento in una coppia forex. Un pip forex è solitamente
equivalente al movimento di una cifra nella quarta cifra decimale di
una coppia di valute. Quindi, se per esempio GBP/USD si sposta da
1,15759 a 1,15769, allora si è spostato di un singolo pip. Le cifre
decimali mostrate dopo il pip sono chiamate pip frazionari o talvolta
pipette.

20
Ora che abbiamo risposto a quelle prime domande che sorgono
spontanee quando si approccia ad uno strumento finanziario,
cerchiamo di capire quali sono i benefici del forex.

Quando i trader scelgono su quale mercato negoziare, cercano


condizioni di trading ottimali e le migliori possibilità di ottenere un
profitto. Ci sono molte ragioni per cui milioni di trader in tutto il
mondo pensano che il mercato forex soddisfi questi criteri, ma
concentriamoci sui principali vantaggi:

Elevata liquidità nel forex


Il mercato FX è il mercato più liquido al mondo, il che significa che
il numero di acquirenti e venditori che cercano di fare un'operazione
in contemporanea in un determinato momento è estremamente
alto. Ogni giorno, oltre 5 trilioni di dollari americani vengono
convertiti da individui, aziende e banche, e la stragrande
maggioranza di questa attività è destinata a generare un profitto.
L'elevata liquidità nel forex significa che le transazioni possono
essere completate rapidamente e facilmente, quindi i costi di
transazione - o spread - sono spesso molto bassi. Questo crea
opportunità per i trader di speculare su movimenti di prezzo di
pochi pips.

21
Volatilità
L'elevato volume di scambi di valuta ogni giorno si traduce in miliardi
di dollari al minuto, il che rende estremamente volatili i movimenti
dei prezzi di alcune valute. E quindi potenzialmente possibile
ottenere grandi profitti speculando sui movimenti dei prezzi in
entrambe le direzioni. Stai attento però, la volatilità è un'arma a
doppio taglio: il mercato infatti può rapidamente rivoltarsi contro di
te, è importante quindi limitare la tua esposizione con strumenti di
gestione del rischio.

Possibilità di trading su un'ampia gamma di coppie di valute


Il trading in Forex offre l'opportunità di scambiare un'ampia varietà
di coppie di valute, speculando sugli eventi globali e sulla forza
relativa delle economie principali e secondarie. Avremo quindi:

Principali coppie di valute, ad esempio GBP/USD, EUR/USD


e USD/JPY
Coppie minori, ad es. USD/ZAR, SGB/JPY, CAD/CHF
Coppie di valute emergenti, ad esempio USD/CNH, EUR/RUB
e AUD/CNH
Coppie esotiche, ad es. EUR/CZK, TRY/JPY, USD/MXN

Ora puoi dire di avere una vera e propria panoramica su cosa sia il
Forex. Tutto qui? Assolutamente no, questo è solo il primo passo
che ti servirà ad avvicinarti a questo mondo.
Nel prossimo capitolo ci addentreremo ancora di più nel mondo
delle valute, iniziando a capire come impostare la nostra operatività.

22
INVESTIRE
NEL FOREX
PERCHÈ CONVIENE RIMANERE
SEMPLICI

23
Quando si parla di investimenti nel Forex è sempre importante non
farsi trasportare, dai sentimenti e mantenere la propria operatività
semplice. Prendiamo ad esempio gli indicatori, ce ne sono tantissimi
e di ogni tipologia, dai più usati come il MACD e l’RSI, fino a quelli
meno utilizzati e conosciuti, ma questa varietà deve sempre farci
riflettere su come utilizzare gli strumenti disponibili al meglio e
soprattutto non complicare la nostra analisi grafica.

I classici indicatori nel forex


Uno dei segreti degli indicatori più noti, ai quali aggiungiamo anche
le bande di Bollinger oltre ai due citati in precedenza, MACD e RSI,
è proprio la semplicità. Sono facili da implementare, da capire e da
applicare in pratica. Attenzione però, semplici non significa scarsi o
che non ci diano delle indicazioni chiare su come poter investire in
futuro, anzi tutt’altro.

Optare per gli indicatori più complessi, spinti dalla errata credenza
che complesso equivalga a più preciso, è un grande sbaglio.
Quando un indicatore è particolarmente difficile da interpretare,
apre la strada all’errore, cosa da evitare il più possibile nel mercato
del Forex. Come anticipato, il mercato Forex è uno dei più volatili al
mondo e quindi non è già facile interpretare con precisione il futuro
movimento del mercato delle valute, se a questa volatilità
aggiungiamo anche l’uso di indicatori difficili, il rischio di perdere
denaro è veramente troppo consistente.

Attenzione, uno degli indicatori che abbiamo appena citato sarà


l’elemento fondamentale che ci permetterà di iniziare con calma e
pazienza ad operare su questo mercato. Praticità e semplicità
questi, questi gli ingredienti fondamentali della ricetta che Forex
Trading Pratico tramanda da anni.

Nel prossimo capitolo vedremo la grande opportunità che ci offre il


forex, permettendoci di analizzare e a volte operare su più time
frame.

24
ANALISI DEL
TRADING
SU PIÙ
TIME FRAME:
È COSÌ NECESSARIO?

25
Una domanda che spesso mi è stata posta in passato è:
“Luca, tu su quale time frame operi?”
Cerchiamo di capire in questo capitolo di questa guida, se esista
realmente un time frame migliore di un altro e come eventualmente
individuarlo.

È raro che i trader si abituino all'utilizzo di grafici su un unico


determinato periodo di tempo, ma potrebbero forse averne uno
preferito: quello che ha dimostrato di essere più redditizio nel trading
in passato o forse proprio quello in cui gli indicatori sembrano
funzionare meglio. Qualunque sia la ragione, tuttavia, questo tipo di
approccio ha i suoi punti deboli. Guardare un mercato attraverso un
singolo lasso di tempo, infatti, è come affrontare un problema
guardandolo da una singola dimensione.

Ciò che potrebbe sembrare una buona opportunità di trading su un


time frame, potrebbe dare un esito completamente diverso se
analizzato su una scala temporale diversa. Senza contare che questo
approccio trascura completamente le complesse realtà dei mercati
finanziari, che sono influenzate da persone reali, con diverse
motivazioni di investimento e diversi orizzonti temporali di
investimento.

Che cos’è il trading su più time frame?


Fare trading su più time frame significa analizzare il mercato su più
periodi di tempo. Lo scopo di fare trading su più time frame è quello
di beneficiare delle informazioni ottenute tramite diverse scale temporali
nella fase di decisione, pianificazione ed esecuzione delle proprie
operazioni.
Con la maggior parte delle strategie multi-time frame, vengono
distribuiti almeno tre diversi periodi di tempo.

Il livello più alto, il grafico del periodo più lungo, viene


utilizzato per la strategia;
Il time frame centrale è per la pianificazione tattica;
Il terzo, il frame temporale più basso, è per l'esecuzione.

Ad esempio, il grafico del periodo più alto potrebbe essere il


giornaliero, il timing centrale il time frame a quattro ore e il più
basso quello orario.

Nella contrattazione su più time frame, gli analisti tecnici usano


l'analogia delle onde: il periodo di tempo più lungo è chiamato
marea, il tempo medio è l'onda ed il periodo di tempo più basso è
l'ondulazione.

26
Perché è necessaria l’analisi su più time frame?
Come anticipato, una motivazione per scegliere questo tipo di
analisi è il fatto che aiuti a risolvere i segnali in conflitto. Potrebbe
succedere di avere un indicatore che stia dando un segnale di
acquisto, mentre un altro, su una scala temporale diversa, stia
segnalando una vendita. In effetti, entrambi potrebbero essere
giusti se applicati alle rispettive scale temporali.

L'ipotesi del “mercato frattale”, ci dice che i mercati finanziari non


sono dominati da una sola forza onnipotente, ma sono composti da
distinti gruppi di investitori con diversi orizzonti temporali. Il fatto
che questi partecipanti abbiano obiettivi diversi e quindi utilizzino
diversi tipi di informazioni, significa che ogni periodo di tempo può
e deve mostrare un'immagine ben diversa; ciò è necessario affinché
il mercato rimanga stabile.

La conclusione è che guardando un mercato in un determinato


periodo di tempo, semplicemente non si sta visionando il quadro
completo.

Con un approccio a più intervalli di tempo invece può essere


possibile ottenere una panoramica di questi flussi di denaro e da ciò
prendere decisioni di trading più proficue. Oltre a questo, si può più
facilmente prevedere quando le relazioni tra i diversi gruppi stiano
crollando e quando il mercato si stia dirigendo verso una fase di
instabilità.

Analizzati i time frame e la loro utilità, capiamo da dove partire e


quindi quale valuta scegliere per fare trading.

27
VALUTE FOREX:
QUALE SCEGLIERE PER INIZIARE?

28
Il Forex, come già detto nei capitoli precedenti, altro non è che lo
scambio di valute estere in maniera digitale, tramite una o più
transazioni, attraverso dei broker (ti ricordo che se hai dubbi sulla
scelta dei broker, nell’ultimo capitolo tratteremo questo argomento).

Vedremo ora quali sono le principali valute scambiate nel mercato


del forex soffermandoci su un aspetto molto importante, la volatilità.
Impariamo però prima i simboli con le quali vengono rappresentate,
in quanto sulle piattaforme vedremo solo i loro codici e non il loro
nome per esteso.

La tabella dei codici delle valute principali nel forex

Major Abbreviazione (codice iso)

Dollaro Statunitense $ USD

Yen Giapponese ¥ JPY

Euro € EUR

Pound Britannico £ GBP

Dollaro Canadese $ CAD

Dollaro Australiano $ AUD

Franco Svizzero CHF CHF

Se all'inizio confonderai il dollaro canadese con il dollaro australiano


o non ti ricorderai a quale abbreviazione corrisponda una
determinata valuta, non ti preoccupare, torna qui e consulta la
tabella, oppure stampala e tienila ben visibile per il tempo che vi
occorrerà per impararla a memoria.

Naturalmente, come abbiamo già detto in precedenza, le valute su


cui tradare sono molte di più, ma non mettiamo troppa "carne al
fuoco" e incominciamo ad allenare la pazienza, caratteristica
fondamentale per diventare profittevoli sul lungo periodo.

29
Se ti stai chiedendo perché al momento ci interessino solo queste
valute, la risposta è semplice:

1. All'inizio meglio partire con poche valute, le principali,


perciò di conseguenza con pochi grafici. Riduciamo il
tasso di confusione.

2. Quelle elencate sono le valute più scambiate in tutto il


mercato del forex, come dimostrato dagli ultimi dati offerti
dalla Banca dei Regolamenti Internazionali.
Come puoi vedere nella tabella qui di seguito, il dollaro
americano rappresenta il 42,45% degli scambi, troviamo
invece in ultima posizione il dollaro canadese con solo il 2,65%

Valuta Quota sugli Scambi (%)

Dollaro 42,45

Euro 19,55

Yen 9,5

Sterlina 6,45

Dollaro Australiano 3,8

Franco 3,2

Dollaro Canadese 2,65

Altro 12,4

Tot 100

L'importanza di chiamarsi "Volatilità"


La volatilità altro non è che un dato che ci viene fornito (ovviamente
tramite studi trattandosi di un mercato non regolamentato) e che ci
indica in quale periodo dell'anno, del mese, del giorno e dell'ora
abbiamo i maggiori scambi sul mercato delle valute. Tutto questo ci
servirà in futuro per comprendere meglio le logiche del forex.

Ti riporto di seguito due grafici utili a capire questo concetto:


sull'asse verticale la variazione di pip (vi basti sapere al momento
che è solo una variazione in percentuale), mentre sull'asse orizzontale
le ore o i giorni a seconda del grafico. Il rettangolo giallo indica la
media tra il più alto valore raggiunto in pip ed il minimo durante il
giorno o settimana.

30
Dal grafico orario possiamo notare come le ore centrali della giornata
siano caratterizzate da un'alta volatilità.

Nel grafico weekly o settimanale si può notare che la massima


volatilità del mercato la troviamo a metà settimana, il mercoledì.

Basandoci su questi dati, potremo strutturare la nostra operatività.


Ora che abbiamo capito quali sono le valute più scambiate e quindi
più valide da tradare, “sporchiamoci” ancora di più le mani e iniziamo
a lavorare sul grafico.

31
LE BASI PER INIZIARE A
COMPRENDERE
LA TENDENZA
DEL MERCATO

32
Nel precedente capitolo hai scoperto quali siano le valute
maggiormente scambiate, ora andremo a lavorare insieme sui
grafici per definire gli strumenti principali che troveremo in maniera
ricorrente. Partiremo dalle trendline per poi passare ai supporti e
alle resistenze ed infine chiuderemo il capitolo con le medie mobili.

Partiamo dalle trendline perché sono un concetto fondamentale


dell'analisi tecnica. Prima però vediamo che tipo di grafico
useremo.

Grafico
La visualizzazione grafica che impostiamo sulla nostra piattaforma
di trading è quella delle candele giapponesi, semplice da leggere e
dal quale ricavare molte informazioni.

Usiamo le candele giapponesi (candlestick) per due motivi:

1. Nel trading è il tipo di visualizzazione più utilizzato


2. Permettono di notare meglio il comportamento dei prezzi

Ecco, per i più inesperti, come leggere un grafico candlestick:

Breve spiegazione: la candela alla tua sinistra è una candela rialzista.


Abbiamo un prezzo di apertura inferiore a quello di chiusura, il corpo
che è la massa centrale della tua candela, il prezzo massimo e il
prezzo minimo della giornata. Troviamo anche due piccole ombre
che segnano il massimo e il minimo della giornata. Sentirai spesso
chiamare queste ombre “shadows”.

La candela alla tua destra è invece una candlestick ribassista, ma


con prezzo di apertura e chiusura invertiti. Al momento ti basti
sapere questo, più avanti spiegheremo meglio tutti i tipi di candele
e i pattern (configurazioni grafiche) che potrai incontrare.
33
Trendline
La trendline è quella figura che ci aiuta a capire in che fase si trovi il
nostro prezzo, se in fase crescente oppure in fase decrescente.

Da un punto di vista prettamente grafico, possiamo dire che:

Una trendline crescente viene evidenziata unendo due o


più minimi della nostra candela giapponese

Una trendline decrescente viene evidenziata unendo due


o più massimi della nostra candela giapponese

Regole Generali:

1. Una trendline è tanto più forte quanto più dura nel tempo
e quanto più numerosi sono i suoi punti di contatto.
2. La trendline rialzista funziona da supporto per i prezzi,
mentre la trendline ribassista funziona da resistenza
per i prezzi.
3. Qualora si verificasse una rottura della trendline (con i prezzi
che vanno al di sopra o al di sotto della nostra linea),
si potrebbe pensare ad una inversione di prezzo. Sottolineo
però la scelta del termine "pensare", non si tratta di una
certezza perché il prezzo potrebbe semplicemente trovarsi in
fase laterale (non ha ancora cioè deciso che direzione prendere).

34
Supporti e Resistenze
Parliamo invece ora di supporti e resistenze, fondamentali da
tracciare sul grafico per iniziare l’analisi del prezzo.

Ma capiamo prima di tutto di cosa si tratta:

Supporto: è il livello chiave al di sotto del quale il prezzo tende


a non scendere e a rimbalzare.
Resistenza: è il livello chiave al di sopra del quale il prezzo
tende a non salire e a rimbalzare.

Se vogliamo fare invece un’analisi economica (per chi ha studiato


economia), possiamo dire che queste due linee si vengono a creare
quando, la domanda e l'offerta sono in perfetto equilibrio e si trovano
ad “affrontarsi” nel mercato delle valute finché una delle due non
“vince la partita”.
Sono figure importanti che ci danno un indizio degli "ostacoli"
(se siamo davanti ad una resistenza) o dello slancio (se siamo
davanti ad un supporto) del nostro prezzo.

35
Ovviamente, se vogliamo tracciare queste due linee, dobbiamo
comprenderne i principi fondamentali:

Un livello di resistenza è tale quando il prezzo, in salita,


vi rimbalza più volte ed inizia a calare
(come visto in figura nella pagina precedente).
Un livello di supporto è tale quando il prezzo, in discesa,
vi rimbalza più volte e ritorna in crescita
(come visto in figura nella pagina precedente).
Quando un livello di resistenza viene rotto (la rottura viene
chiamata breakout), automaticamente diventa un
supporto e viceversa.
Un massimo o un minimo storico sono sempre molto
importanti nel tracciare questi supporti o resistenze.
Nel momento in cui notiamo che la nostra resistenza/supporto
è stata più volte entrambe le cose, possiamo dire che è un
ottimo livello di prezzo da tenere in considerazione nelle
nostre analisi tecniche.

Navigando tra i vari siti dedicati al forex avrai però sentito o sentirai
parlare di due tipi di supporti/resistenze:

Supporti/resistenze statici, linee tracciate orizzontalmente che


vanno ad unire massimi e minimi non relativi e dove il supporto
corrisponde ad un punto definito e costante con il passare
del tempo;
Supporti/resistenze dinamici, linea obliqua che va ad unire
massimi e minimi che fa il prezzo attraverso le classiche
trendline e che seguono la variazione dei prezzi con
il passare del tempo.

Visto che abbiamo parlato di S/R dinamiche, introduciamo nel


prossimo capitolo un altro indicatore fondamentale nello studio dei
grafici, le medie mobili.

36
MEDIE MOBILI:
COSA SONO?

37
Medie mobili
Fino a questo punto abbiamo appreso come tracciare le trendline e
come utilizzare i supporti e resistenze, è arrivato ora il momento
delle medie mobili, il cui scopo principale è quello di capire la
tendenza del nostro prezzo nel breve/medio/lungo periodo.

Tipi di Medie Mobili


Nel forex come nei mercati azionari, esistono tre tipologie diverse di
medie mobili:

Media Mobile Semplice: quella di più immediato calcolo perché


quella studiata già a scuola, sommiamo tutti i prezzi di chiusura
di un numero di candele stabilito e li dividiamo per il numero
complessivo dei giorni presi in considerazione. E’ sicuramente
la più attendibile, ma ha come limite il fatto di non fare alcuna
differenza tra i prezzi più recenti e quelli storici.
Media Mobile Ponderata: risolve il limite della precedente,
dando maggior rilievo ai prezzi più recenti rispetto ai meno
recenti (riusciremo perciò a capire meglio l'andamento
del prezzo).
Media Mobile Esponenziale: ultima, ma non meno importante,
è anzi quella più usata nel mondo del trading, si differenzia
dalle precedenti perché tiene in considerazione tutta la storia
dei prezzi dando peso maggiore ai dati recenti e sempre
minore con la passare del tempo a ritroso fino a diventare
infinitesimale.

Possiamo fare trading sia con una sola media mobile esponenziale,
sia con due. Di seguito ti spiego come.

Trading con una media mobile esponenziale


Il trading con una media mobile esponenziale è molto semplice, ma
come nota dolente lascia molti dubbi al trader neofita, che in
determinati momenti potrebbe trovarsi spiazzato e non sapere
come proseguire. Prima di tutto bisogna impostare il valore della
nostra media mobile, ti consiglio di farlo utilizzando i seguenti
valori:

Trading di breve termine: usiamo il valore 7, che si rifà


principalmente al valore delle ultime sette candele;
Trading di medio termine: impostiamo il valore 21.

38
Per fare un trading profittevole bisogna stare attenti a dove è
posizionata la nostra media rispetto alle ultime candele prese in
considerazione:

Se la media mobile presa in considerazione è posta al di sotto


delle candele, con tutta probabilità il trend sarà rialzista
(crescente)

Se la media mobile presa in considerazione è sopra le candele,


con tutta probabilità il trend sarà ribassista (decrescente)

39
Trading con due medie mobili esponenziali
Come anticipato il trading con una solo media mobile ha però
purtroppo dei limiti, ecco perché ti consiglio di fare trading con due
medie mobili: avrai più sicurezze ed eviterai falsi segnali.

Utilizziamo anche questa volta i precedenti valori (7 e 21) e


osserviamo come le medie si incrociano tra loro per capire in che
direzione stia andando il prezzo:

Se la media mobile più veloce (7) incrocia dal basso verso l'alto
quella più lenta (21) avremo un chiaro segnale che siamo nel
momento giusto per acquistare.

Se la media mobile più veloce (7) incrocia dall'alto verso il


basso quella più lenta (21) invece avremo un chiaro segnale che
siamo nel momento giusto per vendere.

40
INDICATORI
TECNICI:
QUALI SCEGLIERE TRA I TANTI?

41
Abbiamo fin qui analizzato gli strumenti più importanti e basici del
trading, ora parliamo di alcuni indicatori tecnici, utili per decidere se
entrare in una posizione oppure no.

Ne ho selezionati solo alcuni, quelli da me più utilizzati, così da non


confonderti le idee, ma sappi che lo spettro di possibilità è molto
ampio. Ti ricordo inoltre che uno di questi tre sarà quello soggetto
alla strategia che ti spiegherò nei prossimi capitoli, all’interno di
questa guida.

RSI (Relative Strenght Index o Indice di Forza Relativa)


MACD (Moving Average Convergence - Divergence)
Oscillatore Stocastico

42
RSI
Il Relative Strenght Index (Indice di Forza Relativa), comunemente
abbreviato con l’acronimo RSI, è uno degli indicatori più popolari
dell’analisi tecnica, misura la forza relativa della tendenza del
mercato determinando in particolare che tipo di tendenza abbiamo
in corso e quando potrebbe giungere a conclusione.

Non ti darò per il momento formule e calcoli elaborati e che


creerebbero solo confusione ora, ma ti servirà sicuramente
conoscere il parametro necessario per settare questo indicatore
sulla piattaforma: 14 (giorni). Alcune piattaforme lo hanno già di
default, ma ti potrebbe capitare di doverlo settare tu. Se vorrai
sperimentare, potrai modificare questo parametro e cercare di
adattarlo il più possibile al grafico preso in considerazione.

Graficamente, l’RSI viene visualizzato come una linea che si muove


in un intervallo tra 1 e 100, da un punto di vista operativo, posso
quindi darti le seguenti conclusioni:

Quando siamo in Ipercomprato (cioè quando il nostro RSI


supera quota 70 punti), abbiamo un buon segnale di vendita e
ci aspettiamo quindi che il prezzo anziché continuare a salire,
cominci a scendere.
Quando siamo in Ipervenduto (cioè quando il nostro RSI si
porta al disotto dei 30 punti), abbiamo un buon segnale di
acquisto e ci aspettiamo quindi che il prezzo anziché scendere
ancora, cominci a salire.

43
MACD
Questo indicatore viene costruito in base a due medie mobili che
hanno diversa velocità (di questo argomento abbiamo parlato nel
precedente capitolo); se la distanza tra queste due medie aumenta,
ci troveremo davanti ad una accelerazione, mentre al contrario ci
troveremo di fronte ad una congestione.

Da un punto di vista operativo, agiamo in questo modo:

Quando la media più veloce incrocia (signal line) dal basso


verso l'alto la media più lenta (trigger line), si ha un segnale di
acquisto.
Quando la media più veloce incrocia dall'alto verso il basso la
media più lenta, si ha un segnale di vendita.

In questo indicatore possiamo notare come non ci siano delle zone


effettive di ipercomprato o ipervenduto, ma il tutto si affida molto
all’interpretazione della persona, a seguito di un’attenta analisi.

44
Oscillatore Stocastico
Questo indicatore indica la posizione del nostro prezzo all'interno di
un determinato lasso temporale. L'oscillatore è composto anche in
questo caso da due linee (denominate %K e %D) che oscillano tra
0-100, questo ci indica che se ci troviamo vicino a 100, siamo in una
situazione di massimi del periodo, mentre viceversa siamo in una
situazione di minimo del periodo.

Da un punto di vista operativo possiamo notare molte cose con


questo indicatore:

Osserviamo zone di ipercomprato (superiore agli 80 punti) o


zone di ipervenduto (minore ai 20 punti), e questi potrebbero
già essere primi segnali di vendita.
Osserviamo segnali di acquisto se la linea (%K) taglia, dal basso
verso l'alto la linea (%D) nella sua zona di ipervenduto.
Osserviamo segnali di vendita se la linea (%K) taglia, dall'alto
verso il basso la linea (%D) nella sua zona di ipercomprato.

Attenzione!
un consiglio, non mettere più di due indicatori sul grafico, per non
creare confusione.

45
FIGURE DI
CONTINUAZIONE
E INVERSIONE:
INIZIANO I GUADAGNI?

46
Chiuso il discorso relativo agli indicatori, concentriamoci ora sulle
figure di continuazione ed inversione, che se gestite nella maniera
corretta, possono dare grandi soddisfazioni. Anche in questo caso ti
parlerò solo di alcune figure, quelle più semplici da identificare sul
grafico.

Figure di Inversione
Le figure di inversione sono quelle figure che, come preannuncia il
nome, servono a far invertire il trend attualmente in atto. Va da sè
che ovviamente, ci deve essere un trend da invertire o l’applicazione
di questo tipo di figura non avrà alcun senso.

Tra le figure di inversione abbiamo:

Testa e Spalle
Doppio massimo/minimo e Triplo massimo/minimo.

47
Testa e Spalle
Questo tipo di figura è caratterizzata graficamente proprio da due
spalle ed una testa. Le fasi che precedono l'individuazione sono le
seguenti:

1. Si verifica una forte impennata dei prezzi (e dei volumi), che


poi ritraccia (diminuzione dei volumi) e va a formare la prima
spalla.
2. Altro sprint dei prezzi, che vanno a superare i massimi
precedenti per poi, anche in questo caso ritracciare e andare
a creare la base per la seconda spalla.
3. Arrivati da una discesa dei prezzi, come detto si viene a creare
la base per l'ultima spalla; perciò, di conseguenza avremo un
ultimo incremento dei prezzi (non superiore al massimo
precedente), per poi avere una discesa conseguenziale.

Una cosa fondamentale di questa figura e che alla fine, si deve


poter tracciare una linea orizzontale (neckline), che parta dalla fine
della prima spalla, e si congiunga con l'inizio della seconda spalla.
Il profitto è dato dallo spazio che c'è tra il massimo che si è formato
alla testa e la neckline.

Come si può vedere dall'immagine, questo tipo di figura vale sia per
trend rialzisti che per trend ribassisti.

Nota: prima di aprire le nostre posizioni aspettiamo sempre la


rottura della neckline, per evitare di cadere in falsi segnali.

48
Doppio o Triplo Massimo/Minimo
Questo tipo di figure sono quelle più facili da individuare perché le
più ricorrenti definito un periodo di tempo.
Abbiamo:

Doppio o Triplo Massimo: è quella condizione dove i massimi di


alcune candele non riescono a superare un determinato livello
di prezzo, si viene di conseguenza a creare una resistenza statica.
Quando si vengono a creare dei doppi o tripli massimi, siamo
quasi certi che il trend potrebbe invertirsi da un momento
all'altro.
Doppio o Triplo Minimo: stessa condizione dei massimi, ma
anziché venirsi a creare una resistenza, si viene a creare un
supporto statico dei prezzi.

Nella figura vediamo un doppio massimo/minimo, ma la stessa


situazione si viene a creare con un triplo massimo/minimo. La presa
di profitto è data principalmente, dalla differenza tra massimo e
minimo che si viene a creare con questo tipo di figura.

Quelle appena illustrate sono le figure di inversione, parliamo ora


delle figure di continuazione.

Le figure di continuazione non sono altro che una pausa della nostra
tendenza principale, prima che riprenda la sua corsa rialzista o
ribassista. Quando ci troviamo davanti a queste figure (che dovrebbero
anticipare il movimento del trend futuro), il mercato reagisce in una
determinata direzione e ci possiamo aspettare escursioni basse dei
prezzi: volumi bassi significa anche volatilità bassa.

49
Le principali figure di continuazione sono:

Rettangoli
Triangoli

Rettangoli
I rettangoli sono figure di continuazione molto semplici da
individuare sul grafico, perché vedrai il prezzo oscillare tra due
bande. Quella più alta è solitamente chiamata "resistenza" mentre
quella più bassa è detta "supporto", i volumi come detto poc'anzi
diminuiscono rispetto ai volumi di un trend rialzista o ribassista.

Un eventuale rottura superiore o inferiore delle bande, ci può far


intuire in che direzione si muoverà il mercato come di seguito:

Rottura della resistenza superiore del nostro rettangolo, il trend


potrebbe continuare al rialzo ed il profitto sarà uguale alla
larghezza delle nostre bande.

TARGET

UPTREND - rettangolo rialzista

Rottura del supporto inferiore del nostro rettangolo, il trend


potrebbe continuare al ribasso, ed anche in questo caso il nostro
profitto sarà uguale alla larghezza tra le due bande.

DOWNTREND - rettangolo ribassista

TARGET

Approcci operativi in risposta a questa figura:

1. Aspettare che il prezzo esca dalla congestione delle due bande.


2. Comprare sulla resistenza e vendere sul supporto e viceversa.

50
Triangoli
I triangoli nell'analisi tecnica servono principalmente ad anticipare
la continuazione del trend. Come una piramide ribaltata, noteremo
come più si andrà avanti nel tempo, più lo spazio di oscillazione dei
prezzi diminuirà.

Abbiamo due tipi di triangoli che sono:

Triangolo simmetrico: i prezzi si muovono in un range, che


pian piano diminuisce. Solitamente questa figura segue sempre
il trend, difficilmente ci gioca brutti scherzi. Il profitto è dato
principalmente dalla larghezza della base del nostro triangolo,
come in figura.

Triangolo asimmetrico (detto anche ascendente e discendente):


in questo caso possiamo notare come, solamente una parte del
triangolo (un lato) si muova, mentre l'altro lato che può essere
massimo o minimo (supporto o resistenza) rimanga fermo.
Anche qui la nostra presa di profitto è data dalla larghezza
della base del nostro triangolo, come in figura.

51
Quindi fai bene attenzione, da oggi potrai iniziare a ricercare queste
figure di inversione e di continuazione sui grafici e imparare a capire
come e quando aprire posizioni che ti permettano di raggiungere
profitti interessanti, senza più vagare alla cieca. Potrai contare su
una specie di navigatore, che ti dirà con molta chiarezza dove
potrebbe andare il prezzo (uso il condizionale perché ricordati
sempre che nel trading nulla è mai completamente certo). Un ultimo
consiglio che ti voglio dare è quello di utilizzare queste figure su
time frame alti perché daranno una maggiore attendibilità.

Nel prossimo capitolo affronteremo la parte più interessante di


questa guida: la strategia. Non voglio svelarti altro e ti rimando alla
prossima pagina.

52
STRATEGIA DI
TRADING
SUL TIMEFRAME 4H

53
Siamo finalmente arrivati alla parte forse più interessante di questa
guida.

Ci tengo a precisare un paio di cose:

Io in prima persona ho testato questa strategia, ma sappi che


io l’ho utilizzata su più cross valutari e non solo su quello
che ti consiglierò tra un attimo;
non ti aspettare un trading da sala operativa. Ci saranno dei
segnali che se presi al momento giusto potranno darti ritorni
molto interessanti per iniziare, ma questo non deve essere un
punto di arrivo, solamente un punto di partenza per te.

Fatta questa doverosa premessa, ti illustro di seguito questa tecnica,


semplice, ma allo stesso tempo redditizia per le tue operazioni di
trading. L’ho conosciuta più di una decina di anni fa partecipando
ad un convegno e mi è servita a non perdere subito la fiducia nel
trading sul forex, perché i miei profitti arrivavano ed io ero contento.

La tecnica forex che ti spiego è applicata sul cambio EUR/USD, ma


come ti anticipavo può essere applicata su tante coppie valutarie:

EUR/USD
GBP/USD
AUD/CAD
NZD/JPY

EUR/USD e GBP/USD però erano, sono e saranno sempre i miei


preferiti.

Impostazione del grafico


Di seguito ti spiego passo a passo come impostare il grafico sulla
tua piattaforma di trading.

1. Selezionare la coppia di valuta EUR/USD


2. Impostare il time frame a 4h
3. Inserire l'indicatore MACD (lasciare impostazioni di default)
e tenere in considerazione la linea dell’MACD.

Per una corretta e semplice visualizzazione ti consiglio di utilizzare


la piattaforma di analisi Tradingview. Puoi utilizzarla in maniera
completamente gratuita per le funzionalità che servono a noi ora.

54
Spiegazione della Tecnica Forex
Una volta impostato il grafico, passiamo alla spiegazione vera e
propria della tecnica: ovvero quando entrare long oppure short.

Situazione Long (di acquisto): linea MACD al di sopra della linea


dello 0.

Situazione Short (di vendita): linea MACD al di sotto della linea


dello 0.

55
Gestione del trade:
Una volta immessa l’operazione andiamo a impostare lo stop loss.
Consiglio di piazzarlo su un precedente supporto o resistenza
importante. Nel momento in cui il prezzo raggiunge il R/R 1:0.5
chiudete SOLAMENTE il 10% dell’operazione e portate lo stop loss
al prezzo di apertura. La restante parte la tenete a mercato andando
a puntare a R/R 1:2.

Se c’è qualcosa che non hai capito, scrivimi a luca@forextradingpratico.com

56
RISK
MANAGEMENT
IMPARA A GESTIRE IL TUO CAPITALE

57
Dopo averti illustrato la strategia, è giusto e doveroso aprire un
capitolo a parte per quel che riguarda il risk management, vale a
dire tutti quei processi che vengono messi in atto quando si fa
trading per aiutare a tenere le perdite sotto controllo e mantenere
un buon rapporto rischio/rendimento.

Un trader può dirsi vincente quando riesce a gestire in modo


disciplinato il proprio portafoglio, senza lasciarsi prendere dalle
emozioni.

Il primo obiettivo deve essere sopravvivere, non ha senso rischiare


tutto alla prima operazione spinti dall’eccitazione e poi non avere
più capitale per tradare; sarebbe come scommettere tutti i propri
risparmi sulla vittoria di una squadra. E quando poi non vince, come
reagisci? Prima di tutto sicuramente non scommetterai più e forse
cambierai anche squadra del cuore.

Definito un budget da investire, dovrai determinare anche quanto


sei disposto a perdere per ogni trade, è qui che entra in gioco il
Risk Managemet. Facciamo un esempio semplice:

Dato un capitale di 1’000€, non puoi pensare di rischiare 50€ ad


operazione, perché avrai poi pochi trade su cui fare le tue operazioni.
Considera che i trader di successo non rischiano mai più dell' 1%/2%
del loro conto su ogni operazione, alcuni addirittura non si avvicinano
neppure a questa soglia, sia per evitare troppi stop loss ravvicinati e
sia perché limitando i rischi i tuoi profitti a lungo termine ne
beneficeranno.

Se raggiungi una perdita complessiva dell'8/10% nel mese, il


consiglio è quello di sospendere il Trading nel mese corrente, e
riprendere solamente il mese successivo, cosicché da poter
analizzare gli errori fatti e aggiustare il tiro.

Attenzione! Diffida da coloro che ti propongono il metodo del


martingala, dove se puntiamo 1 e perdiamo, la puntata successiva
dovrà essere di 2, per recuperare la perdita fatta. Questo metodo a
lungo andare ti porterà via più soldi di quanto tu possa anche solo
immaginare.

58
Qui sotto ti riporto la miglior strategia, da applicare per la tua
operatività:

1. Non rischiare più del 2% a trade del capitale dedicato al trading,


perciò su un investimento di 1.000 euro, il max importo
da rischiare ad operazione è di 20 euro.
2. A quanti lotti, mini o micro lotti corrisponde?
Per calcolarlo ci viene in aiuto una formula:
Bilancio: 1.000€
Rischio: 20€ = il 2% di 1.000
Lotti per entrare a mercato = 20/(10*SL)

Tradotto in parole povere: abbiamo moltiplicato 10 per lo stop loss


calcolato in pips e poi abbiamo fatto la divisione 20/il risultato della
moltiplicazione fatta in precedenza.

ESEMPIO: abbiamo uno stop loss di 30 pips e un rischio di 20€.


Con quanti lotti entreremo a mercato? 0,06 micro lotti. Calcolalo
anche te e scrivici se il risultato è giusto.

Questa sarà la posizione che io aprirò, non di più e non di meno.


Ovviamente dovrò mettere un take profit (TP) di almeno 30 pip, se
voglio avere un risk/reward di 1:1.

Il Risk/Reward (rischio/profitti) non è nient'altro che un rapporto su


quanto voglio rischiare e quanto profitto voglio avere. Nel caso
precedente, avere lo stop loss (SL) a 30 e avere un TP a 30 capiamo
benissimo che è un R/R di 1:1, ma se mettessimo un TP a 60, il nostro
R/R sarà 1:2, rischiamo 1 per avere un profitto di 2. Il minimo
consentito è sempre 1:1 mai 1:0,5, MAI!

Dobbiamo ottenere sempre di più di quello che andiamo a rischiare


e mai di meno. Ora come ultimo step, dovrai scegliere il broker con
il quale operare e nel prossimo capitolo ti daremo delle indicazioni
e dei consigli in merito, quindi non perdertelo!

59
SCEGLIERE IL
GIUSTO BROKER

70
60
50
40
30
20 70
10 60
50
0
40
30
20
10
0

BU
Y
$$$

SE
LL
$$

60
Per chi vuole “avviare la propria carriera” da trader entrare in
contatto con i broker è fondamentale, ma come scegliere di chi
fidarsi?
Prima di spingerci oltre capiamo cos’è un broker. Un broker è un
intermediario che ci permette di accedere al mercato del forex o ad
altri mercati come per esempio quello azionario o delle materie
prime. In cambio di questo accesso che ci fornisce, il broker cosa ci
chiede in cambio? Una commissione su ogni eseguito che noi
facciamo.
Chiarito cos’è un broker, il primo aspetto da verificare per effettuare
la propria scelta è se sia registrato presso un ente di controllo e
abbia quindi una licenza valida per fornire i servizi dichiarati, cosi
come anche una sede fisica ben dichiarata, con numeri di telefono
ed eventualmente un servizio clienti in italiano.

Chiarezza dei termini e delle condizioni di trading


In fase di apertura di un conto di trading, proprio come quando apri
un conto in banca, dovrai dichiarare di accettare i termini e le
condizioni stabilite dal broker per poter operare con esso. Ricorda
che è sempre importante capire al 101% tali clausole, per non
incorrere in brutte sorprese, scegli quindi un broker che stabilisca in
maniera chiara e non confusa tutti i termini e le condizioni come lo
spread, la leva finanziaria che si può usare, i metodi di pagamento
tra cui poter scegliere, ecc.
La trasparenza fin dall’inizio evita le incomprensioni in seguito.
Se ti piace un broker, ma non comprendi appieno alcuni concetti dei
termini e delle condizioni non avere paura di chiedere spiegazioni
via mail o live chat e pretendi delle risposte chiare e professionali.
Se così non fosse, scartate il broker e proseguite con le ricerche.

L’importanza della velocità


Un buon broker non è solo quello registrato e che propone termini
e condizioni chiare, ma anche quello che ti permette di operare
velocemente e senza ritardi (noti come slippage) sulla piattaforma
di trading.
Se la piattaforma offerta è bellissima, ma lenta, meglio scartare il
broker ed optare per una scelta differente; non vorrai certo rischiare
di perdere un’occasione d’oro solo perché dal momento del click del
mouse per aprire una posizione, a quello dell’effettiva apertura, è
passato troppo tempo?

61
Basandomi su quanto detto in precedenza, ti posso consigliare
(lo ripeto, è solo un CONSIGLIO) il seguente broker, sul quale io
stesso opero da qualche tempo con soddisfazione:

TRIOMARKETS
Queste le caratteristiche che hanno guidato la mia scelta:
Sicurezza
Varietà di scelta nelle tipologie di conto
Prodotti
Commissioni
Fiscalità
Assistenza clienti

Sicurezza
TrioMarkets è un broker finanziario online con sede a Cipro.
Ne consegue che esso è regolamentato e supervisionato dall’autorità
dei mercati finanziari cipriota (CySEC) e quindi sottoposto alle
regole MiFID e alle normative ESMA. In linea con le normative vigenti,
i fondi dei clienti vengono tenuti separati da quelli del broker.
Questo avviene tramite la segregazione dei fondi, la quale consente
di tenere nettamente separato il patrimonio del broker da quello dei
clienti, così che dinanzi a qualunque evento futuro negativo per
TrioMarkets, nessuna terza parte potrà rivalersi sulla liquidità dei
clienti. La segregazione dei fondi avviene tramite l’istituto
Swissquote Bank. La sicurezza dei fondi è quindi garantita.

Un aspetto rilevante riguardo la sicurezza riguarda l’impossibilità di


rischiare di perdere oltre il capitale investito. In altre parole, qualora
il saldo del conto di trading vada in negativo, il cliente non è
obbligato a risolvere tale deficit con pagamenti aggiuntivi ad
integrazione del margine.

62
Tipi di conto
Per aprire un conto di trading con TrioMarkets occorrerà svolgere
dal sito web la seguente procedura online:

1. Registrazione di un conto online (potrai scegliere tra un conto


reale o un conto demo).
2. Compilazione di un questionario riguardo il proprio livello di
conoscenze finanziarie.
3. Caricamento dei documenti necessari (documento d’identità e
una prova di residenza).
4. Deposito di fondi sul conto di trading (qualora tu apra un
conto reale).

In fase di registrazione dell’account potrai inoltre scegliere tra uno


dei uno dei quattro tipi di conto che TrioMarkets mette a disposizione
per i clienti:

Conto Basic: il conto di livello base che permette di depositare


un minimo di $500, con spread a partire da 2,4 Pips.
Conto Standard: il conto con uno spread minimo più basso
(1,4 Pips), ma con un deposito minimo di $5.000.
Conto Avanzato: con spread minimo di 1,1 Pips e deposito
minimo di $10.000.
Conto Premium: con spread minimo di 0,8 Pips e deposito
minimo di $50.000.

In alternativa, potrai scegliere un conto con spread più stretti


(a partire da 0,0 Pips), ma che richiederà il pagamento di una
commissione per ogni lotto negoziato ($7, $5,5 e $4 rispettivamente
per il conto Standard, Avanzato e Premium).

Da segnalare anche la disponibilità di un conto islamico (swap-free)


in cui non viene applicato alcun interesse di swap o rollover
aggiuntivo overnight.

Il deposito di fondi sul proprio conto di trading TrioMarkets può


avvenire con le seguenti modalità:

Carta di credito/debito: sono accettati i circuiti Visa e MasterCard.


Bonifico bancario: i fondi saranno disponibili in 1-2 giorni lavorativi.
Neteller/Skrill.

Se si vuole prelevare denaro dal conto tramite bonifico bancario si


andrà incontro ad una commissione pari all’1,5% dell’importo ritirato.
I prelievi tramite carta di credito/debito sono invece gratuiti.

63
Prodotti
TrioMarkets usa la modalità STP (Straight Through Processing) per
poter fare trading con una garantita rapidità d’esecuzione degli
ordini sui CFD disponibili per le negoziazioni. TrioMarkets permette
di fare trading online sulle seguenti cinque categorie di assets:

Forex: 63 cross valutari disponibili; leva massima 1:30.


Metalli: si può fare trading su Oro, Argento, Palladium e
Platinum con leva massima 1:20.
Indici: sono disponibili i principali indici mondiali come S&P 500,
Nasdaq, DAX ecc. (il FTSE MIB 40 tuttavia non è negoziabile);
a leva massima è 1:20.
Azioni: sono negoziabili i principali titoli azionari quotati sulle
borse USA, Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia (anche qui
non sono disponibili titoli italiani); la leva massima è 1:5.
Materie Prime: si può fare trading sul petrolio (Crude Oil e Brent)
e sul Natural Gas.

Dati gli strumenti e gli assets offerti, questo broker è ideale per chi
intende affrontare un’operatività con un orizzonte temporale
ristretto e con meri fini speculativi. Chi intende investire sul lungo
periodo dovrebbe infatti orientarsi su strumenti finanziari differenti
dai CFD come azioni, ETF o obbligazioni.

Ne approfitto anche per raccomandarti di utilizzare qualunque


prodotto a leva con la consapevolezza del rischio insito in questi
strumenti finanziari. Inizia sempre con un conto DEMO, affiancato
da un tutor di TrioMarkets e, solo dopo aver raggiunto una sufficiente
padronanza, passa al conto reale.

Su quali borse vengono immessi gli ordini?


TrioMarkets non è un Market Maker, bensì un broker ECN (no dealing
desk). È obbligato a trattare gli ordini rispettando il principio della
best execution. Significa che gli ordini immessi dai clienti vengono
processati alla massima velocità grazie al metodo STP e indirizzati
direttamente verso le multilateral trading facilities (MTF). Gli MTF
utilizzati da TrioMarkets sono circuiti affermati a livello internazionale
come DMAX, Invast e Divisa.

64
Commissioni
Come anticipato in precedenza, i costi delle operazioni di trading
vengono caricati nello spread del bid-ask di ogni prodotto. Non vi
sono quindi commissioni per ogni transazione. Tuttavia, scegliendo
l’opzione Raw Spread si potrà beneficiare di spread a partire da 0,0
pips, a fronte del pagamento di una commissione per transazione.
Si ha quindi libera scelta nell’adozione di uno dei due piani
commissionali proposti da TrioMarkets, a seconda delle proprie
preferenze personali.

Come con altri broker ECN, maggiore sarà l’importo dei depositi,
minori saranno gli spread e le commissioni applicate, con un
notevole vantaggio in termini di risparmio. Durante la fase di test
della piattaforma ho anche tenuto sotto controllo lo spread dei
principali prodotti disponibili, al fine di calcolare lo spread medio in
varie fasi di volatilità e di liquidità dei mercati. Il risultato è stato il
seguente (ho usato il conto Standard senza commissioni):
EUR/USD: 1,5 pips
GBP/USD: 1,9 pips
DAX: 2,4 pips
GOLD: 2,7 pips

Attento! Occhio ai costi di inattività: se il conto rimane inutilizzato


per più di tre mesi, il broker ti addebiterà un costo di €30.

Fiscalità
TrioMarkets agisce da sostituto d’imposta? Non avendo il broker
una succursale in Italia, i clienti con una residenza fiscale in Italia
dovranno adottare il regime dichiarativo e provvedere autonomamente
alla dichiarazione dei redditi, tramite la compilazione del Modello
Redditi (ex Modello Unico).

Sebbene questa possa essere un’operazione abbastanza complessa


se svolta in autonomia, affidandosi ad uno studio commercialistico
specializzato sui conti di trading esteri si avrà la sicurezza di
adempiere con regolarità alle obbligazioni fiscali e a fronte di un
prezzo più che onesto.

65
Assistenza Clienti
Dalle 09:00 alle 18:00 i clienti italiani possono contare sul servizio di
assistenza in italiano. È possibile richiedere supporto via chat,
e-mail e telefono. Il responsabile della clientela italiana si è
dimostrato rapido e professionale nelle risposte ai quesiti che gli ho
sottoposto. Se si necessita di assistenza dopo le 18:00 è invece
attivo il Service Desk in lingua inglese.

Spero di averti dato tutte le informazioni fondamentali, ti ricordo


però che se desideri provare tu stesso puoi aprire un conto
direttamente dal seguente link: https://bit.ly/3auA3Di

66
TEST AUTOVALUTATIVO
Ora voglio sottoporti un piccolo test auto-valutativo, che ti servirà a
capire se hai fatto dei progressi o se hai ancora delle lacune e devi
rileggere alcune parti. Trovi qui di seguito le domande, mentre le
risposte, per non farti copiare, le puoi avere scrivendomi alla casella
mail. Iniziamo!

1) Che tipo di ruolo possiede lo stato emotivo nei risultati che


un trader può ottenere?

Un ruolo marginale
Nessun ruolo
Possiede un ruolo solo se il trader glielo attribuisce
Un ruolo che differisce in base all'operatività del trader

2) Quanto è la percentuale di rischio massima consigliata


per ogni trade?

2%
1%
5%
10%

3) Una trendline crescente:

La si ottiene dall'unione dei massimi delle candele


La si ottiene dall'unione dei massimi e dei minimi delle candele
La si ottiene dall'unione dei minimi delle candele
Nessuna delle precedenti

4) l metodo del Martingala nel Forex:

Serve sempre
Serve in alcuni casi
Non serve mai

5) Una figura di inversione:

Ci dice quando il trend sta per invertire il suo trend


Ci dice quando il trend arriva in una fase di congestione
Ci dice quando il trend sta per invertire e arriva in una fase
di congestione
Nessuna delle precedenti

67
6) PIP significa:

Percentage in Point
Percentage in Profit
Nessuna delle precedenti

7) Una figura di continuazione:

Ci dice quando il trend sta per invertire il suo trend


Ci dice quando il trend arriva in una fase di congestione
Ci dice quando il trend sta per invertire e arriva in una fase
di congestione
Nessuna delle precedenti

8) Una candlestickstick giapponese classica è formata:

Dal solo corpo


Dal corpo e dall'ombra
Solo dall'ombra
Nessuna delle precedenti

9) Un segnale di acquisto è dato dalle medie mobili quando:

La media più veloce incrocia dal basso verso l'alto quella


più lenta
La media più lenta incrocia dal basso verso l'alto quella più
veloce
La media più veloce incrocia dall'alto verso il basso quella
più lenta
Nessuna delle precedenti

10) RSI ci fornisce dati di:

Solo ipercomprato
Solo ipervenduto
Entrambe
Nessuna delle precedenti

Una volta fatto il test, scrivi a luca@forextradingpratico.com per avere


i risultati del test.

68
Chi è Luca Luongo?

Luca Luongo
Analista grafico e trader finanziario indipendente dal 2011.

Nel 2015 intraprende il suo percorso da formatore e articolista


finanziario dapprima dedicandosi al suo sito forextradingpratico.com.
Successivamente instaura collaborazioni con importanti testate
giornalistiche online tra le quali trend-online.com e
Wallstreetitalia.com ed approda infine ad una società svizzera dove
assume il ruolo di responsabile dell’area trading, formando
migliaia di persone.

Fa dell’analisi fondamentale e dell’osservazione grafica, i punti


fondamentali per il suo trading dinamico sul mercato delle
criptovalute e del forex.

69

Potrebbero piacerti anche