del futuro finalmente torna, ma si trova di fronte ad un nuovo mondo che gli è completamente sconosciuto. Inoltre questi secoli di attesa per il ritorno di Artù hanno reso Merlino completamente traumatizzato lottando con i demoni interiori. Aiutati e contrastati dai volti familiari del loro passato, Il re e il suo fidato mago devono affrontare una marea di avversari guidati da un antico giudice che intende minare ogni tentativo di compiere il destino finale di Artù, ma come si assicureranno un futuro promettente quando la storia sta per ripetersi? Episodio 1: Risorgere e brillare
Sigla: In una terra in cui la magia è
tutt’altro che mito il destino di un grande regno poggia sulle spalle di un potente stregone. Il suo nome? Merlino
Merlino sta facendo un brutto incubo che mostra la morte di Artù
Pendragon e all’improvviso la sua voce urla ‘’artù’’ e si sveglia con gli occhi gialli e guardando in alto nota che il ventilatore da soffitto sta girando fuori controllo a causa di un uso involontario della sua magia. Prima di causare un disastro merlino alza la mano per fermare il ventilatore da soffitto, ma una ventola vola sulla sua testa e merlino cade sul pavimento. Merlino < era un sogno… tutto un sogno, apparte la ventola in testa uff. > Merlino si rialza, tutto spaventato e sudato, il suo incubo l’ha lasciato traumatizzato. Merlino < piano con le emozioni, concentrati solo sulla respirazione merlino, il vivere viene dopo, uff che ore sono> Merlino guarda su un orologio digitale sul suo comodino Merlino < Le 15:07? > Nella parte bassa dello schermo compare una scritta ‘’ventunesimo secolo, novembre’’ Alzandosi dal letto, Merlino raggiunge la sua finestra; si trova nel secondo piano di un appartamento nel cuore di Londra. Merlino guarda fuori dalla finestra; sta piovendo e le macchine passano nella strada. Un’altra scritta compare nell’orologio digitale di merlino ‘’Millecinquecento anni dalla morte di Artù’’ Guardando Merlino ora è in netto contrasto con il modo in cui siamo abituati a vederlo. È difficile capire che è lo stesso ragazzo speranzoso che abbiamo incontrato all’inizio della sua storia. Ora anche senza invecchiamento, possiamo vedere che i secoli di perdite e sofferenze lo hanno invecchiato anche se ha mantenuto un corpo di un ragazzo tra i 20 e i 30 anni. Intorno al collo di merlino possiamo notare una collana nera con attaccato l’anello del sigillo reale che una volta era stato di Artù Pendragon. Il simbolo del drago al centro di esso brilla catturando la luce della città sottostante. Mentre Merlino guarda Londra scorre un dito sull’anello. Merlino indossa un cappotto, un cappello e tutto il resto e fionda la sua classica cartella sulle spalle. Si avvicina alla porta di ingresso e chiude gli occhi Merlino < MIIHT DAGAN,BEPESE ME. ADEADAP ISNE GAST, MIN FREOUNDUM OND MIN FEONDUM > Il volto di merlino invecchia gradualmente di decenni, le rughe rivestono i suoi lineamenti, una lunga barba bianca gli cresce; si trasforma in VECCHIO MERLINO, una volta che l’incantesimo di invecchiamento è completo, esce dal suo appartamento. Lunghi dolori alla schiena sente il vecchio Merlino mentre si dirige lungo il marciapiede. Sembra solo, appartato, fuori posto, i civili che lo superano sono ignari del suo dolore come lo sono del mondo dal quale egli viene. Flashback (1500 prima, ritornando alla morte di Artù) Nella foresta possiamo rivedere Percival, come lo abbiamo lasciato nell’ultimo episodio della stagione cinque, che sta cercando a cavallo Merlino e Artù stando attento urgentemente a ciò che lo circonda. Esce dalla foresta e arriva sul LAGO DI AVALON, scende dal cavallo e si dirige verso il lago, si guarda intorno e vede solo la luna che splende sull’acqua e con questa piccola luce intravede qualcuno sul bordo dell’acqua: Merlino, ma perchè è solo? Percival < MERLINO > Merlino alza lo sguardo e di primo impatto non lo riconosce. il suo volto è bagnato dalle lacrime. Percival < Merlino, dove è Artù > Merlino guarda il lago ancora sconvolto dalla morte di Artù Percival < Merlino, dove è il nostro re? > Merlino < Se ne è andato, non ho potuto salvarlo > Questa rivelazione sconvolge Percival, Artù è morto, il loro re, il loro pilastro, tutto è stato invano. Percival si siede accanto a merlino e fissano entrambi le acque del lago, devastati. Merlino < Sei venuto da solo? > Percival < Galvano era con me > Merlino < e… dove si trova in questo momento? > Percival < è morto. non ho potuto salvarlo nemmeno io > Merlino non rimane sorpreso, ha visto così tante morti in pochi giorni che è arrivato ad aspettarselo, non ha più la forza di piangere, ha finito le lacrime. Percival addolorato dall’accaduto raccoglie le sue forze e si alza e tende una mano a merlino. Percival < Dobbiamo tornare a Camelot > Merlino è inconsolabile Merlino < uh, a fare che? Cos’è un servo senza il suo padrone? > Percival < Ancora mio amico > Merlino guarda Percival e si alza con l’aiuto della sua mano e accetta che Percival lo aiuti, tirano un ultimo sguardo sul lago di Avalon e iniziano il percorso per tornare a Camelot (Ritorniamo al presente nella collina che domina le rovine di Camelot) Il vecchio Merlino passa attraverso gli alberi e arriva al picco della collina che domina le rovine di Camelot, La visione di questa scena è parallela a quanto merlino si è imbattuto a Camelot per la prima volta nel primo episodio della prima stagione soltanto con un merlino più anziano. Da qui possiamo vedere il castello, nonostante i secoli è rimasto per lo più intatto. Il tempo ha alterato il valore di un regno prospero di una volta. La sua potenza ha lasciato il posto alla muffa, al decadimento e alla guerra. Il vecchio merlino vede ancora i fasci di torcia delle guardie di sicurezza che pattugliano e proteggono il castello dagli intrusi. Il vecchio Merlino sfugge alle guardie di sicurezza e alle loro torce elettriche senza troppo sforzo, raggiunge l’ingresso della piazza principale e si nasconde nell’ombra aspettando che le guardie abbassino la guardia per lasciare il suo nascondiglio. Una volta sicuro attraversa la piazza principale facendo le scale, ma… Guardia di sicurezza Lewis <Posso aiutarti? Una torcia si illumina sulla schiena di Vecchio Merlino e senza girarsi lascia che i suoi occhi si chiudano irritato da questo inconveniente Vecchio Merlino < Posso aiutarla, deve dare del lei ad un anziano signore in realtà > Guardia di sicurezza Lewis < Lo sai che stai viaggiando in una proprietà privata? > Vecchio Merlino < Non così privata come vorrei che fosse > La guardia di sicurezza lewis abbassa la torcia mentre Vecchio Merlino si gira La guardia di sicurezza Lewis fa un sorriso Guardia di sicurezza Lewis <Buonasera Ambrosius > Vecchio Merlino < Lewis > con voce infastidita Si conoscono, Vecchio Merlino cerca di intrufolarsi nel castello spesso Guardia di sicurezza Lewis < è passato un po’ di tempo dalla tua ultima intrusione, la tua voglia di pulire di nuovo il castello è troppo forte per resistere? Vecchio Merlino < Sicuramente riesco a tenere al passo con i tempi il castello meglio di te… > Guardia di sicurezza Lewis < Stai viaggiando nella proprietà privata della signora Plunkett > Vecchio Merlino < Al contrario sei tu che stai viaggiando nella proprietà privata di re Artù > Guardia di sicurezza Lewis < Ancora con questa storia? > Vecchio Merlino < Continuerò a dirlo fino a quando finalmente vedrai che sto dicendo la verità, questo è il castello del re e un giorno lui tornerà > Guardia di sicurezza Lewis < Ambrosius, guarda, sono stato educato, ma non puoi continuare a tornare qui, questo castello appartiene a Darlene Plunkett e non al tuo finto re morto, dovrò portarti via > Vecchio Merlino alza le mani verso Lewis e con la magia lo fa volare a diversi metri di altezza poi lo fa cadere ma lo congela poco prima che colpisse il terreno, la guardia perde i sensi. Vecchio merlino si gira e sale le scale che conducono al castello e nel mentre il suo incantesimo da invecchiato svanisce facendo tornare il giovane Merlino Flashback (1500 anni fa ritornando alla morte di Artù) La regina Gwen guarda fuori dalla finestra con l’ansia incisa sul suo viso e all’improvviso arriva sir Leon tutto agitato Leon < Mia signora > Gwen spaventata si gira per ascoltare sir Leon Leon < Percival e Merlino sono appena rientrati al castello e… portano con sé… un corpo > Gwen < Artù > con voce terrorizzata Leon < Non posso dirlo con certezza, questo è tutto > Gwen si prepara e si affretta con Sir Leon oltre la porta, Mentre scende le scale, il suo abito fluttua dietro di lei Si ferma in cima ai gradini e viene incontrata da Percival che sta salendo i gradini portando il corpo morto di Galvano. Gwen ha il cuore spezzato vedendo Galvano sdraiato tra le braccia dei suoi amici, una persona così piena di vita ormai morta… Gwen avvista Merlino e corre verso di lui e appena lui la vede assume la sua rispettosa postura da servitore. Merlino < Mia signora… io… > Merlino non riesce a trovare le parole e Gwen subito capisce Gwen < Artù… > Le peggiori paure di Gwen sono diventate realtà e scoppia in lacrime, mentre Merlino lotta contro le sue emozioni nel vederla in questo stato. Gaius raggiunge Gwen e Merlino, Il pianto di Gwen, L’espressione dolorosa di Merlino e l’assenza di Artù dicono tutto. Ha fallito. Gaius abbraccia subito Merlino il quale si arrende nella sua lotta contro le lacrime. Passate alcune ore Sir Leon annuncia a tutta Camelot La morte del re dando vita ad un urlo con le seguenti parole ‘’LUNGA VITA ALLA REGINA’’. Nel frattempo Merlino giace sul letto piangendo silenziosamente con un unico e terribile pensiero… il suo re più nobile, ma soprattutto il suo caro amico è morto. (ritorniamo al presente nelle camere di Gaius) Merlino passa attraverso le camere in rovina di Gaius e con la magia pulisce i pavimenti, le camere da letto, lava le finestre in caso di un possibile ritorno di Artù. Successivamente Merlino entra nella sua stanza che ora è vuota, ma non del tutto c’è ancora un cesto di sapone e una spazzola. Li recupera entrambi e raggiunge le stanze del re Artù e inizia a pulire senza la magia. In poche parole Merlino ha fatto le sue solite faccende al servizio di Artù per 1500 anni. Merlino < Non ti preoccupare, Artù, ho tenuto i pavimenti belli e puliti per te, voglio dire non si sono mai ripresi del tutto da tutte quelle maledizioni, ma faccio un buon lavoro… credo Merlino si guarda intorno e il suo sguardo si poggia sulle tende chiuse Merlino < Perchè non facciamo entrare un po’ di luce > Merlino apre la tenda Merlino < Alzati e risplendi sire > Merlino si gira e fissa la stanza vuota, il suo sorriso svanisce, in quella stanza c’è un senso di solitudine pesante. Flashback (Ritornando a 1497 anni fa) Nelle stanze di gaius: Gaius posa sul tavolo una scodella di minestra Gaius < Merlino, la cena è pronta > Merlino non compare, Gaius raggiunge la sua stanza ma Merlino non si trova in casa. Gaius < Dove è andato? > Merlino entra in casa con l’armatura di Artù Gaius < Ti ho preparato la cena > Merlino < Grazie Gaius, mangerò più tardi > Gaius < Merlino, sai che oggi è l’anniversario della morte di Artù, non passerà molto tempo prima che la gente si riunisca nel cortile per tenere una veglia in memoria di Artù, presto accenderanno le candele, forse dovresti andare con loro > Merlino < Ho alcune cose di cui occuparmi > Gaius < Merlino sono passati tre anni, Artù vorrebbe che ti lasciassi andare > Merlino afferra l’armatura e va verso l’uscita Merlino < Artù vorrebbe che lo aspettassi > Gaius < Merlino non puoi continuare a vivere così Merlino in lacrime apre la porta di uscita Merlino < l’armatura di Artù non si lava da sola > Merlino esce dalla stanza e va verso il palazzo del re posa l’armatura e all’improvviso arriva Gwen Gwen: Merlino? Sorpreso Merlino lascia cadere l’elmo di Artù che rotola sul pavimento arrivando ai piedi di Gwen, Merlino con la sua posizione da servitore accoglie la regina e raccoglie l’elmo Gwen < Ho sempre trovato ridicola questa cosa di chinarsi per me > Merlino < Mi dispiace, non mi ero accorto che eri qui > Gwen < tranquillo va tutto bene pensavo di visitare le vecchie stanze di Artù prima di scendere nel cortile, che cosa stai facendo? Merlino < stavo lucidando le armature di Artù > Gwen è turbata dalla sua risposta Gwen < Merlino… voglio che tu stia con me quando le candele saranno accese stasera in onore di Artù > Merlino < Non posso, ho delle cose di cui occuparmi > Gwen < Sicuramente possono aspettare, non ti ho quasi mai visto ultimamente > Merlino < Sono stato occupato > Gwen < Merlino questa cosa deve finire, a tutti noi manca Artù, ma sono passati tre anni, non puoi continuare a fare questo a te stesso, non sei l’unico a cui manca Artù. era mio marito. Merlino < è tuo marito, non puoi sposare Sir Leon > Gwen < Leon è un brav’uomo > Merlino < Meglio di Artù? > Gwen < non è giusto quello che stai dicendo, io amo Artù ma… > Merlino < Risorgerà, Gwen devi credermi > Gwen < Sono la regina di Camelot, Merlino. Artù capirebbe che devo prendere decisioni difficili per il bene delle persone Merlino < e credi che sposare Leon onorerà Artù, non hai il potere di ungere un re, Sir Leon sarà la tua consorte, niente di più, non puoi fare questo ad Artù, Lo stai tradendo. Gwen < Adesso basta Merlino, è abbastanza, tra tutte le persone sono sicura che Artù avrebbe voluto proprio lui e devi accettare le decisioni che prendo come sovrana di Camelot > Merlino < Perdonami se per te parlo a sproposito > con voce infastidita, Merlino < se questo è tutto, ho altri doveri da sbrigare, mia signora > Gwen, delusa e ferita dal comportamento di Merlino, lo fissa mentre lascia la stanza lasciandola lì da sola nelle stanze del re. (Ritorniamo al presente nel castello di Camelot) Merlino tiene il castello al passo con i tempi pulendo i pavimenti nelle vecchie stanze di Uther, mettendo fiori freschi nelle stanze di Morgana, spazzando le stanze di Gaius e liberando il castello dalle ragnatele. Arriva il tramonto e Merlino torna a casa dopo una lunga giornata a sistemare il castello, ma nessuna traccia di Artù, solo un’altra notte di solitudine. Nel cuore della notte succede una cosa strana… Merlino vede un tramonto brillante sopra il castello che fa una luce puntata sul giardino di merlino, dove forma il simbolo del drago del sigillo reale di Artù Pendragon, ma una cosa è diversa, il drago indossa la corona. Merlino esce dalla sua casa e corre all’interno del castello, ma nessuna traccia di Artù. Ad un certo punto tutte le stelle inquadrano un’unica direzione Merlino < Il lago di… Avalon.. Artù > Merlino corre nella foresta e raggiunge il lago di Avalon una forte luce emana dal lago fino a diventare accecante, Merlino è costretto a coprirsi gli occhi e una forza incredibile lo scaglia contro un albero. La luce sparisce, le stelle ritornano alla normalità. Merlino addolorato si alza, ma deluso e addolorato non vede Artù come tanto si illudeva. Merlino si gira lentamente intraprendendo la via di ritorno a casa. Artù < Merlino > Merlino si blocca e pian piano gira la testa, Artù è immerso nel lago fino alle ginocchia, il corpo di Merlino si chiude, non riesce a parlare, non riesce a muoversi, non osa respirare Artù < Merlino > Merlino rimane in silenzio, tremante che sia un sogno, troppo bello per essere vero Artù < Merlino > Merlino < Artù… > Artù sorride con gli occhi luccicanti Artù < Ciao Merlino. > Merlino cade in ginocchio sul prato Merlino < Artù… > Millecinquecento anni di arrivederci sono affuscati in quell’unico ciao Artù ride e gli allunga il braccio per aiutarlo Merlino urlando contento < Artùùù > Merlino getta le braccia intorno ad Artù e esso lo attira in un enorme abbraccio Artù < Ti mancavo così tanto, è bello vederti Merlino > Merlino < Io… io… > Artù < non dire niente Merlino > Merlino < Io… ti ho aspettato… ti ho aspettato tutto questo tempo.. > Artù non dice niente, non sapendo quanto tempo sia passato dalla sua morte. Artù < Adesso è finita > Merlino < Mi sei mancato > Artù < Beh, ora sono qui > Merlino < Si… sei qui, sei davvero qui > Artù < Si Merlino sono davvero qui > Merlino si getta in un altro enorme abbraccio Artù < Merlino, ma che diavolo indossi > Merlino fa un tentativo di ridere che finisce in un altro singhiozzo Artù < Tutto bene? non finirai per affogare nelle tue stesse lacrime > Artù < Merlino ma stai bene? sei freddo come la morte, ti devi asciugare, sai un posto caldo dove potremmo andare? > Merlino < Il castello non è lontano da qui, ma Artù devi sapere > Artù lo interrompe Artù < Aspetta, ma io lo so, CAMELOT > Merlino < …Camelot? Merlino al momento non riesce a dirgli quanto tempo è passato e decide di dirglielo una volta arrivati alle rovine di camelot. Flashback (Ritorno a 1496 anni fa) Merlino sta avendo un incubo e urla a squarcia gola, Gaius corre da lui con la candela in mano per fare luce Gaius < Merlino? > Merlino si sveglia di colpo con gli occhi gialli e ingrandisce la fiamma della candela di Gaius fino a incendiare quasi tutta la camera Gaius < Faerblaed wawe > Le fiamme non si spengono Gaius < FAERBLAED WAWE > Le fiamme si spengono Merlino < Mi.. mi dispiace io.. io non volevo > Gaius < Stai tranquillo Merlino > Merlino < Cosa mi sta succedendo Gaius, perchè non riesco più a controllare la mia magia quando dormo? > Gaius < Hai subito un grosso trauma emotivo, è naturale che tu stia ancora vacillando > Merlino < Ma hai detto che sarebbe migliorato.. e invece.. sta peggiorando, e se non riuscissi a tenerlo sotto controllo, e se cominciassi a ferire le persone..? Gaius < Tranquillo Merlino finchè dormirai qui dove è sicuro e gestibile non succederà nulla di grave? che ne dici di raccontarmi del sogno? > Merlino < Il solito sogno che faccio da tre anni, La morte di Artù, il più potente stregone, non è riuscito a salvarlo. > Gaius < Forse Merlino salvare Artù non è mai stato il tuo destino, ma quello di proteggerlo e portarlo fino alla fine del suo obiettivo. Il drago ha detto che sarebbe risorto e quando lo farà tu potrai salvarlo > Merlino ragiona su quello che ha detto Gaius e nessuno dei due dice un’altra parola. Ritorniamo al presente nella foresta vicino alla rovine di Camelot I due viaggiano per la foresta e arrivano in una valle deserta dove Artù si blocca all’improvviso Artù < Questo… Questo era il villaggio di Camelot, Vero? quanto tempo è passato Merlino? > Merlino < 1500 anni > è come se fosse stata tolta l’aria ad Artù, inizia a barcollare Artù < 1500 anni… > Merlino lo aiuta ad alzarsi Merlino < Mi dispiace > Artù < No, ma questo è uno scherzo, come è possibile che tu sia ancora qui? > Merlino < Sono immortale > Artù < Immortale, tu? > Merlino < Ho attivato questo potere durante la battaglia di Camlann, quando ho sfruttato la piena capacità della mia magia > Artù < Sono morti tutti… tutti > I due ricominciano a camminare, tutto il viaggio in silenzio, fino a quando raggiungono il castello, andando verso la grande sala Merlino < Mi dispiace per il disordine, sarei stato in grado di tenere il castello in ordine, ma un vecchio apprendista lo maledisse e da allora non è stato più lo stesso > Artù non sta realmente ascoltando Merlino, arriva davanti alla tavola rotonda e fa scorrere un dito su essa. Artù < Cosa è successo a Ginevra dopo la mia morte > Merlino < Ginevra governò Camelot per un certo numero di anni di pace, Sotto il suo governo la magia è stata resa lecita. > Artù < Si è sposata? > Merlino < Quando te ne sei andato… Camelot aveva bisogno di un erede. > Artù < Chi ha sposato? Merlino < Sir Leon > Artù < Era felice? > Merlino < Non ha mai smesso di sentire la tua mancanza > Artù < Merlino, era felice? > Merlino < Si… credo di si > Artù < Bene > Merlino con la magia crea un fuoco Merlino < Fa freddo, dovreste venire a scaldarvi > Artù < Deve essere stato difficile nascondere la magia per tutti quegli anni > Merlino < Si beh… lo era > Artù < Chi altro lo sapeva? > Merlino < Gaius, Lancillotto e… Mordred > Artù appena sente il nome ha una sensazione strana come se il nome gli avesse causato un dolore fisico. Artù < Non avrei mai dovuto fidarmi di lui > Merlino < Ti ha tradito, non potevi farci nulla > Artù < Come sapevi quando sarei tornato? > Merlino < Non lo sapevo, mi era stato detto che saresti tornato e ho aspettato e aspettato fino a quando stasera ho avuto questa sensazione strana > Artù < e come ci si sente…? > Merlino < Bene, ma tu.. potevi sentire qualcosa mentre eri..? > Artù < No, ero solo… un po confuso, come un dormiveglia, mi sentivo in qualche modo spezzato a metà, come se una parte di me fosse scomparsa. > Merlino < Conosco la sensazione > Un raggio di torcia punta la finestra dove si trovano Merlino e Artù Merlino < Artù dobbiamo andare > Artù < Cosa diavolo è quella? Merlino < Una torcia > Artù < Andiamo Merlino non mi prendere in giro > Merlino < Non è il tipo di torcia a cui siete abituato > Merlino si affaccia alla finestra Merlino < è una guardia > Artù < Sono ancora in giro? > Merlino < Cosa?... no! sono le guardie di Plunkett Artù < Chi? > Merlino < Stanno entrando, dobbiamo nasconderci > Artù e Merlino scendono le scale Artù < Pensi ci abbiano visto? > Merlino < Penso di si, avranno trovato il corpo della guardia Lewis nel cortile… > Artù < Forse è il momento di usare la tua magia > Merlino alza la mano su per le scale Merlino < Ligfyr > c’è un profondo ruggito nell’aria, Merlino evoca un’enorme fenice fiammeggiante, le cui ali si estendono lungo la circonferenza della sala Le guardie urlando scappano e merlino fa sparire la fenice ed essi riescono a rientrare nel castello, Artù è stranito nel vedere Merlino usare la sua magia Artù < Questo avrebbe potuto risparmiarci un sacco di problemi prima > Merlino < Cosa intendi con ‘’avrebbe potuto’’ > Artù fa un sorriso I due riescono a scappare Merlino < Allora… come ci si sente, dopo tutto questo tempo essere… vivi? > Artù < Sembra il primo giorno di primavera > Merlino fa un sorriso Merlino < Anche io mi sento così > Il sorriso di Artù svanisce mentre guarda Camelot tornando dentro il castello Artù < Cosa è successo a Camelot? > Merlino < Sassoni > Artù < Da allora è rimasto vuoto? > Merlino < Le persone hanno cercato di rivendicarlo per secoli, ma nessuno è rimasto a lungo, me ne sono assicurato, ma non potevo fermare tutto. Mi dispiace Artù per tutto quello che è successo > Artù < Non è colpa tua > Artù si toglie la corona e appoggia la testa contro al muro chiudendo gli occhi. Merlino è molto ferito nel vedere il suo re senza più niente e gli fa ancora più male non poter far nulla per consolarlo… Flashback (Ritorno a 1496 anni fa) Gaius < Merlino potresti venire ad aiutarmi a pulire le fiale di queste pozioni? Gaius non riceve risposta e va nella stanza di Merlino dove lo ritrova a fare i bagagli Gaius < Te ne vai? > Merlino < Stavo… per dirtelo > Gaius < Ma perchè? ora che la magia è lecita non hai più bisogno di nasconderti, puoi rimanere qui> Merlino < ma per cosa? ho usato la magia solo per Artù… ora che non c’è più, cosa mi è rimasto? > Gaius < Ma.. ci sono… io > Merlino < Gaius io…> Gaius addolorato mette da parte i suoi desideri Gaius < e dove andrai? > Merlino < Ealdor, è passato troppo tempo dall’ultima volta che ho visto mia madre > Gaius < Sei sicuro che non aspetterai fino a dopo l’incoronazione di Leon? > Merlino tira uno sguardo a gaius e gli fa capire immediatamente che questa è una delle prime ragioni per cui vuole andarsene Gaius < Dovresti almeno dire addio a Ginevra > Merlino < Non vorrà vedermi > Gaius < Lei non vuole o sei tu che non vuoi? Ascolta Merlino, non puoi risentirti per la sua decisione di sposarsi con Leon, sono sicuro che anche per lei è difficile. > Merlino < Sir Leon è un ottimo cavaliere ma questo è tutto ciò che sarà mai, niente di più, non è re di Camelot, non posso giurare fedeltà a lui > Gaius < Non sappiamo quando Artù tornerà, ma Camelot ha bisogno di un erede, Leon è un uomo nobile e porterà > Merlino lo interrompe Merlino < Porterà cosa, pensi che sir Leon condurrà un regno giusto per tutti > Gaius < Si Merlino, io gli giuro fedeltà > Merlino < Beh io non posso > I due si abbracciano Merlino < Mi dispiace > Gaius < Stai tranquillo Merlino sarò sempre qui quando avrai bisogno di un vecchio medico, o semplicemente di un papà > Merlino < Si quello sempre, Grazie Gaius > Merlino va via e la sera arriva Percival nelle stanze di Gaius. Percival < Gaius sono qui per dirti che la cerimonia è stata rimandata > Gaius < Cosa, perchè? > Percival < Il sigillo reale è scomparso, stanno capovolgendo il castello in cerca di esso > Gaius < Quando è scomparso? > Percival < Questa mattina > Gaius < Oh caspita… Merlino ha deciso di partire proprio questa mattina.. > Percival < Qualcosa mi dice che non troveranno il sigillo > Gaius < Lo credo anche io > Merlino cammina per raggiungere la cima della collina si gira per guardare un’ultima volta Camelot e poi si avvia giù per la collina. Nella sua collana c’è il sigillo reale. Ritorniamo al presente nel palazzo del re I due ritornano all’interno del castello per passare la notte Artù si addormenta e Merlino raggiunge la sua stanza. Una volta mattina Merlino va nella stanza del re apre le tende e fa entrare dei raggi che brillano di luce ma… Merlino < Artù? > Merlino si guarda intorno < Artù? > Artù non si vede da nessuna parte Merlino < No non può essere vero… Artù dove sei? Artù > Merlino emette respiri pesanti trattenendo le lacrime Merlino < No, era reale, non era un sogno, DEVE ESSERE STATO REALE > Merlino ormai si rassegna, è stato solamente un bellissimo sogno. Raggiunge la sua camera, va a prendere il secchio e la spugna e comincia a strofinare in modo violento il pavimento, talmente violento che si è spellato tutte le mani Perdendo sangue. Artù < Merlino? > Merlino si gira e rimane scioccato Merlino < Artù! > Artù < Che cosa stai facendo? stai bene? > Merlino < Stavo solo… pulendo > Artù < Ma perchè stai pulendo? > Merlino < è mio dovere, è 1500 anni che pulisco e lavo tutto nella speranza che tu un giorno arrivassi per farti trovare tutto perfetto. Artù < Si, ma… Merlino.. stai sanguinando dappertutto > Merlino < Mi dispiace > Artù < Ma perchè hai fatto tutto questo? > Merlino < Mi ha fatto sentire più vicino a te, mi ha fatto sentire meno solo. > Artù prende il secchio e lo porta fuori dalla stanza e aiuta Merlino ad alzarsi e lo abbraccia. Artù < Non sei solo, io sono qui ora, va bene? > Merlino annuisce Mattina, pioggia, ci troviamo nel castello di Crystallum è un palazzo splendente per la sua vecchiaia è abbastanza lontano da Camelot per mantenere un senso di magia quando non era ancora lecita. Alto e pallido, Lamier, un uomo elegante e attraente, scende furtivamente i gradini, un taxi lo sta aspettando Lamier al taxista < Sai dove portarmi > Il taxi si fa strada nelle città di Londra e per le strade Lamier < Aspetti qui > Il taxi rallenta fino a fermarsi. Lamier esce dal taxi e passa sul Westminster Bridge, Il ponte è vuoto o almeno lo sarebbe stato se non fosse per… MORDRED la sua schiena è voltata, in piedi, come un fantasma nella nebbia. Mordred < LORD Lamier ho visto il colore in questa scala di grigi, ho sentito le prime note di una canzone che ha appena iniziato a suonare. La magia del tipo più profondo è penetrata nel confine tra passato e presente Lamier < Che cosa? La magia è qui? > Mordred < Il re è tornato, l’ho sentito > Lamier < e adesso?... > Mordred si gira verso Lamier e gli tira un sorriso Mordred < La battaglia per Albione inizia con l’alba > Lamier ricambia il sorriso di Mordred e i due iniziano a ridere con una risata… cattiva FINE EPISODIO