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Trama:

A 1500 anni dalla sua morte il re di una volta e


del futuro finalmente torna, ma si trova di
fronte ad un nuovo mondo che gli è
completamente sconosciuto. Inoltre questi
secoli di attesa per il ritorno di Artù hanno reso
Merlino completamente traumatizzato lottando
con i demoni interiori.
Aiutati e contrastati
dai volti familiari del
loro passato, Il re e il
suo fidato mago
devono affrontare una
marea di avversari
guidati da un antico giudice che intende
minare ogni tentativo di compiere il destino
finale di Artù, ma come si assicureranno un
futuro promettente quando la storia sta per
ripetersi?
Episodio 1: Risorgere e brillare

Sigla: In una terra in cui la magia è


tutt’altro che mito il destino di un
grande regno poggia sulle spalle di un
potente stregone. Il suo nome? Merlino

Merlino sta facendo un brutto incubo che mostra la morte di Artù


Pendragon e all’improvviso la sua voce urla ‘’artù’’ e si sveglia con
gli occhi gialli e
guardando in alto
nota che il
ventilatore da
soffitto sta girando
fuori controllo a
causa di un uso
involontario della sua magia. Prima di causare
un disastro merlino alza la mano per fermare il
ventilatore da soffitto, ma una ventola vola sulla
sua testa e merlino cade sul pavimento.
Merlino < era un sogno… tutto un sogno, apparte la ventola in testa
uff. >
Merlino si rialza, tutto spaventato e sudato, il suo incubo l’ha
lasciato traumatizzato.
Merlino < piano con le emozioni, concentrati solo sulla respirazione
merlino, il vivere viene dopo, uff che ore sono>
Merlino guarda su un orologio digitale sul suo comodino
Merlino < Le 15:07? >
Nella parte bassa dello schermo compare una scritta ‘’ventunesimo
secolo, novembre’’
Alzandosi dal letto, Merlino raggiunge la sua finestra; si trova nel
secondo piano di un appartamento nel cuore di Londra. Merlino
guarda fuori dalla finestra; sta piovendo e le macchine passano
nella strada.
Un’altra scritta compare nell’orologio digitale di merlino
‘’Millecinquecento anni dalla morte di Artù’’
Guardando Merlino ora è in
netto contrasto con il modo in
cui siamo abituati a vederlo. È
difficile capire che è lo stesso
ragazzo speranzoso che
abbiamo incontrato all’inizio
della sua storia. Ora anche
senza invecchiamento, possiamo vedere che i secoli di perdite e
sofferenze lo hanno invecchiato anche se ha mantenuto un corpo
di un ragazzo tra i 20 e i 30 anni.
Intorno al collo di merlino possiamo notare
una collana nera con attaccato l’anello del
sigillo reale che una volta era stato di Artù
Pendragon.
Il simbolo del drago al centro di esso brilla
catturando la luce della città sottostante.
Mentre Merlino guarda Londra scorre un dito
sull’anello.
Merlino indossa un cappotto, un cappello e tutto il resto e fionda la
sua classica cartella sulle spalle. Si avvicina alla porta di ingresso e
chiude gli occhi
Merlino < MIIHT DAGAN,BEPESE ME. ADEADAP ISNE GAST, MIN
FREOUNDUM OND MIN FEONDUM >
Il volto di merlino invecchia gradualmente di
decenni, le rughe rivestono i suoi
lineamenti, una lunga barba bianca gli
cresce; si trasforma in VECCHIO MERLINO,
una volta che l’incantesimo di
invecchiamento è completo, esce dal suo
appartamento.
Lunghi dolori alla schiena sente il vecchio Merlino mentre si dirige
lungo il marciapiede. Sembra solo, appartato, fuori posto, i civili
che lo superano sono ignari del suo dolore come lo sono del
mondo dal quale egli viene.
Flashback (1500 prima, ritornando alla morte di Artù)
Nella foresta possiamo rivedere Percival, come lo
abbiamo lasciato nell’ultimo episodio della
stagione cinque, che sta cercando a cavallo
Merlino e Artù stando attento urgentemente a ciò
che lo circonda. Esce dalla foresta e arriva sul
LAGO DI AVALON, scende dal cavallo e si dirige
verso il lago, si guarda intorno e vede solo la luna
che splende sull’acqua e con questa piccola luce
intravede qualcuno sul bordo dell’acqua: Merlino,
ma perchè è solo?
Percival < MERLINO >
Merlino alza lo sguardo e di primo impatto non lo riconosce. il suo
volto è bagnato dalle lacrime.
Percival < Merlino, dove è Artù >
Merlino guarda il lago ancora sconvolto dalla morte di Artù
Percival < Merlino, dove è il nostro re? >
Merlino < Se ne è andato, non ho potuto salvarlo >
Questa rivelazione sconvolge Percival, Artù è
morto, il loro re, il loro pilastro, tutto è stato invano.
Percival si siede accanto a merlino e fissano
entrambi le acque del lago, devastati.
Merlino < Sei venuto da solo? >
Percival < Galvano era con me >
Merlino < e… dove si trova in questo momento? >
Percival < è morto. non ho potuto salvarlo
nemmeno io >
Merlino non rimane sorpreso, ha visto così tante morti in pochi
giorni che è arrivato ad aspettarselo, non ha più la forza di
piangere, ha finito le lacrime.
Percival addolorato dall’accaduto raccoglie le sue forze e si alza e
tende una mano a merlino.
Percival < Dobbiamo tornare a Camelot >
Merlino è inconsolabile
Merlino < uh, a fare che? Cos’è un servo senza il suo padrone? >
Percival < Ancora mio amico >
Merlino guarda Percival e si alza con l’aiuto della sua mano e
accetta che Percival lo aiuti, tirano un ultimo sguardo sul lago di
Avalon e iniziano il percorso per tornare a Camelot
(Ritorniamo al presente nella collina che domina le rovine di
Camelot)
Il vecchio Merlino passa attraverso gli alberi e arriva al picco della
collina che domina le rovine di Camelot, La visione di questa scena
è parallela a quanto merlino si è imbattuto a Camelot per la prima
volta nel primo episodio della
prima stagione soltanto con un
merlino più anziano.
Da qui possiamo vedere il
castello, nonostante i secoli è
rimasto per lo più intatto. Il tempo
ha alterato il valore di un regno
prospero di una volta. La sua potenza ha lasciato il posto alla
muffa, al decadimento e alla guerra. Il vecchio merlino vede ancora
i fasci di torcia delle guardie di sicurezza che pattugliano e
proteggono il castello dagli intrusi. Il vecchio Merlino sfugge alle
guardie di sicurezza e alle loro torce elettriche senza troppo sforzo,
raggiunge l’ingresso della piazza principale e si nasconde
nell’ombra aspettando che le guardie abbassino la guardia per
lasciare il suo nascondiglio. Una volta sicuro attraversa la piazza
principale facendo le scale, ma…
Guardia di sicurezza Lewis <Posso aiutarti?
Una torcia si illumina sulla schiena di Vecchio Merlino e senza
girarsi lascia che i suoi occhi si chiudano irritato da questo
inconveniente
Vecchio Merlino < Posso aiutarla, deve dare del lei ad un anziano
signore in realtà >
Guardia di sicurezza Lewis < Lo sai che stai viaggiando
in una proprietà privata? >
Vecchio Merlino < Non così privata come vorrei che
fosse >
La guardia di sicurezza lewis abbassa la torcia mentre
Vecchio Merlino si gira
La guardia di sicurezza Lewis fa un sorriso
Guardia di sicurezza Lewis <Buonasera Ambrosius >
Vecchio Merlino < Lewis > con voce infastidita
Si conoscono, Vecchio Merlino cerca di intrufolarsi nel
castello spesso
Guardia di sicurezza Lewis < è passato un po’ di tempo dalla tua
ultima intrusione, la tua voglia di pulire di nuovo il castello è troppo
forte per resistere?
Vecchio Merlino < Sicuramente riesco a tenere al passo con i tempi
il castello meglio di te… >
Guardia di sicurezza Lewis < Stai viaggiando nella proprietà privata
della signora Plunkett >
Vecchio Merlino < Al contrario sei tu che stai viaggiando nella
proprietà privata di re Artù >
Guardia di sicurezza Lewis < Ancora con questa storia? >
Vecchio Merlino < Continuerò a dirlo fino a quando finalmente
vedrai che sto dicendo la verità, questo è il castello del re e un
giorno lui tornerà >
Guardia di sicurezza Lewis < Ambrosius, guarda, sono stato
educato, ma non puoi continuare a tornare qui, questo castello
appartiene a Darlene Plunkett e non al tuo finto re morto, dovrò
portarti via >
Vecchio Merlino alza le mani verso Lewis e con la magia lo fa volare
a diversi metri di altezza poi lo fa cadere ma lo congela poco prima
che colpisse il terreno, la guardia perde i sensi.
Vecchio merlino si gira e sale le scale che conducono al castello e
nel mentre il suo incantesimo da invecchiato svanisce facendo
tornare il giovane Merlino
Flashback (1500 anni fa ritornando alla morte di Artù)
La regina Gwen guarda fuori dalla finestra con l’ansia incisa sul
suo viso e all’improvviso arriva sir Leon tutto agitato
Leon < Mia signora >
Gwen spaventata si gira per ascoltare sir Leon
Leon < Percival e Merlino sono appena
rientrati al castello e… portano con sé… un
corpo >
Gwen < Artù > con voce terrorizzata
Leon < Non posso dirlo con certezza, questo è
tutto >
Gwen si prepara e si affretta con Sir Leon oltre
la porta, Mentre scende le scale, il suo abito
fluttua dietro di lei
Si ferma in cima ai gradini e viene incontrata
da Percival che sta salendo i gradini portando il corpo morto di
Galvano.
Gwen ha il cuore spezzato vedendo Galvano sdraiato tra le braccia
dei suoi amici, una persona così piena di vita ormai morta…
Gwen avvista Merlino e corre verso di lui e appena lui la vede
assume la sua rispettosa postura da servitore.
Merlino < Mia signora… io… >
Merlino non riesce a trovare le parole e Gwen subito capisce
Gwen < Artù… >
Le peggiori paure di Gwen sono diventate realtà e scoppia in
lacrime, mentre Merlino lotta contro le sue
emozioni nel vederla in questo stato. Gaius
raggiunge Gwen e Merlino, Il pianto di Gwen,
L’espressione dolorosa di Merlino e l’assenza di
Artù dicono tutto. Ha fallito. Gaius abbraccia
subito Merlino il quale si arrende nella sua lotta
contro le lacrime.
Passate alcune ore Sir Leon annuncia a tutta
Camelot La morte del re dando vita ad un urlo
con le seguenti parole ‘’LUNGA VITA ALLA REGINA’’.
Nel frattempo Merlino giace sul letto piangendo silenziosamente
con un unico e terribile pensiero… il suo re più nobile, ma
soprattutto il suo caro amico è morto.
(ritorniamo al presente nelle camere di Gaius)
Merlino passa attraverso le camere in rovina di Gaius e con la
magia pulisce i pavimenti, le camere da letto, lava le finestre in
caso di un possibile ritorno di Artù.
Successivamente Merlino entra nella sua stanza che ora è vuota,
ma non del tutto c’è ancora un cesto di sapone e una spazzola. Li
recupera entrambi e raggiunge le stanze del re Artù e inizia a pulire
senza la magia. In poche parole Merlino ha fatto le sue solite
faccende al servizio di Artù per 1500 anni.
Merlino < Non ti preoccupare, Artù, ho
tenuto i pavimenti belli e puliti per te, voglio
dire non si sono mai ripresi del tutto da
tutte quelle maledizioni, ma faccio un buon
lavoro… credo
Merlino si guarda intorno e il suo sguardo
si poggia sulle tende chiuse
Merlino < Perchè non facciamo entrare un
po’ di luce >
Merlino apre la tenda
Merlino < Alzati e risplendi sire >
Merlino si gira e fissa la stanza vuota, il suo sorriso svanisce, in
quella stanza c’è un senso di solitudine pesante.
Flashback (Ritornando a 1497 anni fa)
Nelle stanze di gaius:
Gaius posa sul tavolo una scodella di minestra
Gaius < Merlino, la cena è pronta >
Merlino non compare, Gaius raggiunge la sua stanza ma Merlino
non si trova in casa.
Gaius < Dove è andato? >
Merlino entra in casa con l’armatura di Artù
Gaius < Ti ho preparato la cena >
Merlino < Grazie Gaius, mangerò più tardi >
Gaius < Merlino, sai che oggi è
l’anniversario della morte di Artù, non
passerà molto tempo prima che la
gente si riunisca nel cortile per tenere
una veglia in memoria di Artù, presto
accenderanno le candele, forse
dovresti andare con loro >
Merlino < Ho alcune cose di cui
occuparmi >
Gaius < Merlino sono passati tre anni, Artù vorrebbe che ti
lasciassi andare >
Merlino afferra l’armatura e va verso l’uscita
Merlino < Artù vorrebbe che lo aspettassi >
Gaius < Merlino non puoi continuare a vivere così
Merlino in lacrime apre la porta di uscita
Merlino < l’armatura di Artù non si lava da sola >
Merlino esce dalla stanza e va verso il palazzo del re posa
l’armatura e all’improvviso arriva Gwen
Gwen: Merlino?
Sorpreso Merlino lascia cadere l’elmo di Artù che rotola sul
pavimento arrivando ai piedi di Gwen, Merlino con la sua posizione
da servitore accoglie la regina e raccoglie l’elmo
Gwen < Ho sempre trovato ridicola questa cosa di chinarsi per me
>
Merlino < Mi dispiace, non mi ero accorto che eri qui >
Gwen < tranquillo va tutto bene pensavo di visitare le vecchie
stanze di Artù prima di scendere nel cortile, che cosa stai facendo?
Merlino < stavo lucidando le armature di Artù >
Gwen è turbata dalla sua risposta
Gwen < Merlino… voglio che tu stia con me quando le candele
saranno accese stasera in onore di Artù >
Merlino < Non posso, ho delle cose di cui occuparmi >
Gwen < Sicuramente possono aspettare, non ti ho quasi mai visto
ultimamente >
Merlino < Sono stato occupato >
Gwen < Merlino questa cosa deve finire, a
tutti noi manca Artù, ma sono passati tre
anni, non puoi continuare a fare questo a
te stesso, non sei l’unico a cui manca
Artù. era mio marito.
Merlino < è tuo marito, non puoi sposare
Sir Leon >
Gwen < Leon è un brav’uomo >
Merlino < Meglio di Artù? >
Gwen < non è giusto quello che stai dicendo, io amo Artù ma… >
Merlino < Risorgerà, Gwen devi credermi >
Gwen < Sono la regina di Camelot, Merlino. Artù capirebbe che
devo prendere decisioni difficili per il bene delle persone
Merlino < e credi che sposare Leon onorerà Artù, non hai il potere
di ungere un re, Sir Leon sarà la tua consorte, niente di più, non
puoi fare questo ad Artù, Lo stai tradendo.
Gwen < Adesso basta Merlino, è abbastanza, tra tutte le persone
sono sicura che Artù avrebbe voluto proprio lui e devi accettare le
decisioni che prendo come sovrana di Camelot >
Merlino < Perdonami se per te parlo a sproposito > con voce
infastidita,
Merlino < se questo è tutto, ho altri doveri da sbrigare, mia signora
>
Gwen, delusa e ferita dal comportamento di Merlino, lo fissa mentre
lascia la stanza lasciandola lì da sola nelle stanze del re.
(Ritorniamo al presente nel castello di Camelot)
Merlino tiene il castello al passo con i tempi pulendo i pavimenti
nelle vecchie stanze di Uther, mettendo fiori freschi nelle stanze di
Morgana, spazzando le stanze di Gaius e liberando il castello dalle
ragnatele.
Arriva il tramonto e Merlino torna a casa dopo una lunga giornata a
sistemare il castello, ma nessuna traccia di Artù, solo un’altra notte
di solitudine. Nel cuore della notte succede una cosa strana…
Merlino vede un tramonto brillante sopra il castello che fa una luce
puntata sul giardino di merlino, dove
forma il simbolo del drago del sigillo
reale di Artù Pendragon, ma una cosa è
diversa, il drago indossa la corona.
Merlino esce dalla sua casa e corre all’interno del castello, ma
nessuna traccia di Artù. Ad un certo punto tutte le stelle
inquadrano un’unica direzione
Merlino < Il lago di… Avalon.. Artù >
Merlino corre nella foresta e raggiunge il lago di Avalon una forte
luce emana dal lago fino a diventare accecante, Merlino è costretto
a coprirsi gli occhi e una forza incredibile lo scaglia contro un
albero. La luce sparisce, le stelle ritornano alla normalità.
Merlino addolorato si alza, ma deluso e addolorato non vede Artù
come tanto si illudeva. Merlino si gira lentamente intraprendendo la
via di ritorno a casa.
Artù < Merlino >
Merlino si blocca e pian piano gira la
testa, Artù è immerso nel lago fino
alle ginocchia, il corpo di Merlino si
chiude, non riesce a parlare, non
riesce a muoversi, non osa respirare
Artù < Merlino >
Merlino rimane in silenzio, tremante che sia un sogno, troppo bello
per essere vero
Artù < Merlino >
Merlino < Artù… >
Artù sorride con gli occhi luccicanti
Artù < Ciao Merlino. >
Merlino cade in ginocchio sul prato
Merlino < Artù… >
Millecinquecento anni di arrivederci sono affuscati in quell’unico
ciao
Artù ride e gli allunga il braccio per aiutarlo
Merlino urlando contento < Artùùù >
Merlino getta le braccia intorno ad Artù e esso lo attira in un
enorme abbraccio
Artù < Ti mancavo così tanto, è bello vederti Merlino >
Merlino < Io… io… >
Artù < non dire niente Merlino >
Merlino < Io… ti ho aspettato… ti ho aspettato tutto questo tempo..
>
Artù non dice niente, non sapendo quanto tempo sia passato dalla
sua morte.
Artù < Adesso è finita >
Merlino < Mi sei mancato >
Artù < Beh, ora sono qui >
Merlino < Si… sei qui, sei davvero qui >
Artù < Si Merlino sono davvero qui >
Merlino si getta in un altro enorme abbraccio
Artù < Merlino, ma che diavolo indossi >
Merlino fa un tentativo di ridere che finisce in un altro singhiozzo
Artù < Tutto bene? non finirai per affogare nelle tue stesse lacrime
>
Artù < Merlino ma stai bene? sei freddo come la morte, ti devi
asciugare, sai un posto caldo dove potremmo andare? >
Merlino < Il castello non è lontano da qui, ma Artù devi sapere >
Artù lo interrompe
Artù < Aspetta, ma io lo so, CAMELOT >
Merlino < …Camelot?
Merlino al momento non riesce a dirgli quanto tempo è passato e
decide di dirglielo una volta arrivati alle rovine di camelot.
Flashback (Ritorno a 1496 anni fa)
Merlino sta avendo un incubo e urla a squarcia gola, Gaius corre da
lui con la candela in mano per fare luce
Gaius < Merlino? >
Merlino si sveglia di colpo con gli occhi
gialli e ingrandisce la fiamma della
candela di Gaius fino a incendiare quasi
tutta la camera
Gaius < Faerblaed wawe >
Le fiamme non si spengono
Gaius < FAERBLAED WAWE >
Le fiamme si spengono
Merlino < Mi.. mi dispiace io.. io non volevo >
Gaius < Stai tranquillo Merlino >
Merlino < Cosa mi sta succedendo Gaius, perchè non riesco più a
controllare la mia magia quando dormo? >
Gaius < Hai subito un grosso trauma emotivo, è naturale che tu stia
ancora vacillando >
Merlino < Ma hai detto che sarebbe migliorato.. e invece.. sta
peggiorando, e se non riuscissi a tenerlo sotto controllo, e se
cominciassi a ferire le persone..?
Gaius < Tranquillo Merlino finchè dormirai qui dove è sicuro e
gestibile non succederà nulla di grave? che ne dici di raccontarmi
del sogno? >
Merlino < Il solito sogno che faccio da tre anni, La morte di Artù, il
più potente stregone, non è riuscito a salvarlo. >
Gaius < Forse Merlino salvare Artù non è mai stato il tuo destino,
ma quello di proteggerlo e portarlo fino alla fine del suo obiettivo. Il
drago ha detto che sarebbe risorto e quando lo farà tu potrai
salvarlo >
Merlino ragiona su quello che ha detto Gaius e nessuno dei due
dice un’altra parola.
Ritorniamo al presente nella foresta vicino alla rovine di Camelot
I due viaggiano per la foresta e arrivano in una valle deserta dove
Artù si blocca all’improvviso
Artù < Questo… Questo era il villaggio di Camelot, Vero? quanto
tempo è passato Merlino? >
Merlino < 1500 anni >
è come se fosse stata tolta l’aria ad Artù, inizia a barcollare
Artù < 1500 anni… >
Merlino lo aiuta ad alzarsi
Merlino < Mi dispiace >
Artù < No, ma questo è uno scherzo, come è possibile che tu sia
ancora qui? >
Merlino < Sono immortale >
Artù < Immortale, tu? >
Merlino < Ho attivato questo potere durante
la battaglia di Camlann, quando ho sfruttato
la piena capacità della mia magia >
Artù < Sono morti tutti… tutti >
I due ricominciano a camminare, tutto il
viaggio in silenzio, fino a quando
raggiungono il castello, andando verso la grande sala
Merlino < Mi dispiace per il disordine, sarei stato in grado di tenere
il castello in ordine, ma un vecchio apprendista lo maledisse e da
allora non è stato più lo stesso >
Artù non sta realmente ascoltando Merlino, arriva davanti alla
tavola rotonda e fa scorrere un dito su essa.
Artù < Cosa è successo a Ginevra dopo la mia morte >
Merlino < Ginevra governò Camelot per un certo numero di anni di
pace, Sotto il suo governo la magia è stata resa
lecita. >
Artù < Si è sposata? >
Merlino < Quando te ne sei andato… Camelot
aveva bisogno di un erede. >
Artù < Chi ha sposato?
Merlino < Sir Leon >
Artù < Era felice? >
Merlino < Non ha mai smesso di sentire la tua mancanza >
Artù < Merlino, era felice? >
Merlino < Si… credo di si >
Artù < Bene >
Merlino con la magia crea un fuoco
Merlino < Fa freddo, dovreste venire a scaldarvi >
Artù < Deve essere stato difficile nascondere la magia per tutti
quegli anni >
Merlino < Si beh… lo era >
Artù < Chi altro lo sapeva? >
Merlino < Gaius, Lancillotto e… Mordred >
Artù appena sente il nome ha una sensazione strana come se il
nome gli avesse causato un dolore fisico.
Artù < Non avrei mai dovuto fidarmi di lui >
Merlino < Ti ha tradito, non potevi farci nulla >
Artù < Come sapevi quando sarei tornato? >
Merlino < Non lo sapevo, mi era stato detto che saresti tornato e ho
aspettato e aspettato fino a quando stasera ho avuto questa
sensazione strana >
Artù < e come ci si sente…? >
Merlino < Bene, ma tu.. potevi sentire qualcosa mentre eri..? >
Artù < No, ero solo… un po confuso, come un dormiveglia, mi
sentivo in qualche modo spezzato a metà, come se una parte di me
fosse scomparsa. >
Merlino < Conosco la sensazione >
Un raggio di torcia punta la finestra dove si trovano Merlino e Artù
Merlino < Artù dobbiamo andare >
Artù < Cosa diavolo è quella?
Merlino < Una torcia >
Artù < Andiamo Merlino non mi prendere in giro >
Merlino < Non è il tipo di torcia a cui siete abituato >
Merlino si affaccia alla finestra
Merlino < è una guardia >
Artù < Sono ancora in giro? >
Merlino < Cosa?... no! sono le guardie di Plunkett
Artù < Chi? >
Merlino < Stanno entrando, dobbiamo nasconderci >
Artù e Merlino scendono le scale
Artù < Pensi ci abbiano visto? >
Merlino < Penso di si, avranno trovato il corpo della guardia Lewis
nel cortile… >
Artù < Forse è il momento di usare la
tua magia >
Merlino alza la mano su per le scale
Merlino < Ligfyr >
c’è un profondo ruggito nell’aria,
Merlino evoca un’enorme fenice
fiammeggiante, le cui ali si
estendono lungo la circonferenza
della sala
Le guardie urlando scappano e merlino fa sparire la fenice ed essi
riescono a rientrare nel castello, Artù è stranito nel vedere Merlino
usare la sua magia
Artù < Questo avrebbe potuto risparmiarci un sacco di problemi
prima >
Merlino < Cosa intendi con ‘’avrebbe potuto’’ >
Artù fa un sorriso
I due riescono a scappare
Merlino < Allora… come ci si sente, dopo tutto questo tempo
essere… vivi? >
Artù < Sembra il primo giorno di primavera >
Merlino fa un sorriso
Merlino < Anche io mi sento così >
Il sorriso di Artù svanisce mentre guarda Camelot tornando dentro
il castello
Artù < Cosa è successo a Camelot? >
Merlino < Sassoni >
Artù < Da allora è rimasto vuoto? >
Merlino < Le persone hanno cercato di rivendicarlo per secoli, ma
nessuno è rimasto a lungo, me ne sono assicurato, ma non potevo
fermare tutto. Mi dispiace Artù per tutto quello che è successo >
Artù < Non è colpa tua >
Artù si toglie la corona e appoggia la testa contro al muro
chiudendo gli occhi. Merlino è molto ferito nel vedere il suo re
senza più niente e gli fa ancora più male non poter far nulla per
consolarlo…
Flashback (Ritorno a 1496 anni fa)
Gaius < Merlino potresti venire ad aiutarmi a pulire le fiale di queste
pozioni?
Gaius non riceve risposta e va nella stanza di Merlino dove lo
ritrova a fare i bagagli
Gaius < Te ne vai? >
Merlino < Stavo… per dirtelo >
Gaius < Ma perchè? ora che la magia è lecita non hai più bisogno di
nasconderti, puoi rimanere qui>
Merlino < ma per cosa? ho usato la magia solo per Artù… ora che
non c’è più, cosa mi è rimasto? >
Gaius < Ma.. ci sono… io >
Merlino < Gaius io…>
Gaius addolorato mette da parte i suoi
desideri
Gaius < e dove andrai? >
Merlino < Ealdor, è passato troppo
tempo dall’ultima volta che ho visto
mia madre >
Gaius < Sei sicuro che non aspetterai fino a dopo l’incoronazione
di Leon? >
Merlino tira uno sguardo a gaius e gli fa capire immediatamente
che questa è una delle prime ragioni per cui vuole andarsene
Gaius < Dovresti almeno dire addio a Ginevra >
Merlino < Non vorrà vedermi >
Gaius < Lei non vuole o sei tu che non vuoi? Ascolta Merlino, non
puoi risentirti per la sua decisione di sposarsi con Leon, sono
sicuro che anche per lei è difficile. >
Merlino < Sir Leon è un ottimo cavaliere ma questo è tutto ciò che
sarà mai, niente di più, non è re di Camelot, non posso giurare
fedeltà a lui >
Gaius < Non sappiamo quando Artù tornerà, ma Camelot ha
bisogno di un erede, Leon è un uomo nobile e porterà >
Merlino lo interrompe
Merlino < Porterà cosa, pensi che sir Leon condurrà un regno
giusto per tutti >
Gaius < Si Merlino, io gli giuro fedeltà >
Merlino < Beh io non posso >
I due si abbracciano
Merlino < Mi dispiace >
Gaius < Stai tranquillo Merlino sarò
sempre qui quando avrai bisogno di
un vecchio medico, o
semplicemente di un papà >
Merlino < Si quello sempre, Grazie Gaius >
Merlino va via e la sera arriva Percival nelle stanze di Gaius.
Percival < Gaius sono qui per dirti che la cerimonia è stata
rimandata >
Gaius < Cosa, perchè? >
Percival < Il sigillo reale è scomparso, stanno capovolgendo il
castello in cerca di esso >
Gaius < Quando è scomparso? >
Percival < Questa mattina >
Gaius < Oh caspita… Merlino ha deciso di partire proprio questa
mattina.. >
Percival < Qualcosa mi dice che non troveranno il sigillo >
Gaius < Lo credo anche io >
Merlino cammina per raggiungere la cima della collina si gira per
guardare un’ultima volta Camelot e poi si avvia giù per la collina.
Nella sua collana c’è il sigillo reale.
Ritorniamo al presente nel palazzo del re
I due ritornano all’interno del castello per passare la notte Artù si
addormenta e Merlino raggiunge la sua stanza. Una volta mattina
Merlino va nella stanza del re apre le tende e fa entrare dei raggi
che brillano di luce ma…
Merlino < Artù? >
Merlino si guarda intorno < Artù? >
Artù non si vede da nessuna parte
Merlino < No non può essere vero… Artù
dove sei? Artù >
Merlino emette respiri pesanti trattenendo
le lacrime
Merlino < No, era reale, non era un sogno,
DEVE ESSERE STATO REALE >
Merlino ormai si rassegna, è stato
solamente un bellissimo sogno. Raggiunge la sua camera, va a
prendere il secchio e la spugna e comincia a strofinare in modo
violento il pavimento, talmente violento che si è spellato tutte le
mani Perdendo sangue.
Artù < Merlino? >
Merlino si gira e rimane scioccato
Merlino < Artù! >
Artù < Che cosa stai facendo? stai bene? >
Merlino < Stavo solo… pulendo >
Artù < Ma perchè stai pulendo? >
Merlino < è mio dovere, è 1500 anni che pulisco e lavo tutto nella
speranza che tu un giorno arrivassi per farti trovare tutto perfetto.
Artù < Si, ma… Merlino.. stai sanguinando dappertutto >
Merlino < Mi dispiace >
Artù < Ma perchè hai fatto tutto questo? >
Merlino < Mi ha fatto sentire più vicino a te, mi ha fatto sentire
meno solo. >
Artù prende il secchio e lo porta fuori dalla stanza e aiuta Merlino
ad alzarsi e lo abbraccia.
Artù < Non sei solo, io sono qui ora,
va bene? >
Merlino annuisce
Mattina, pioggia, ci troviamo nel
castello di Crystallum è un palazzo
splendente per la sua vecchiaia è
abbastanza lontano da Camelot per mantenere un senso di magia
quando non era ancora lecita.
Alto e pallido, Lamier, un uomo elegante e attraente, scende
furtivamente i gradini, un taxi lo sta aspettando
Lamier al taxista < Sai dove portarmi >
Il taxi si fa strada nelle città di Londra e per le strade
Lamier < Aspetti qui >
Il taxi rallenta fino a fermarsi.
Lamier esce dal taxi e passa sul Westminster Bridge, Il ponte è
vuoto o almeno lo sarebbe stato se non fosse per…
MORDRED
la sua schiena è voltata, in piedi, come un fantasma nella nebbia.
Mordred < LORD Lamier ho visto il colore in questa scala di grigi,
ho sentito le prime note di una canzone che ha
appena iniziato a suonare. La magia del tipo più
profondo è penetrata nel confine tra passato e
presente
Lamier < Che cosa? La magia è qui? >
Mordred < Il re è tornato, l’ho sentito >
Lamier < e adesso?... >
Mordred si gira verso Lamier e gli tira un sorriso
Mordred < La battaglia per Albione inizia con
l’alba >
Lamier ricambia il sorriso di Mordred e i due iniziano a ridere con
una risata… cattiva
FINE EPISODIO

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