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Nel Bosco Frusciante
1 A quell’ora tutti gli animali che vivevano nel Bosco Frusciante si erano già rintanati. Era mez-
zanotte, e nelle cime svettanti dei giganteschi alberi centenari rumoreggiava un vento di
tempesta. I tronchi, larghi come torri, gemevano e scricchiolavano.
D’un tratto un debolissimo bagliore di luce guizzò rapido a zig-zag nel sottobosco, si arrestò
5 tremante qua e là, volò in alto, andò a posarsi su un ramo e poi balzò via di nuovo in gran
fretta. Era una sfera luminosa della grandezza di una palla per bambini e avanzava a grandi
salti, ogni tanto toccava terra e poi si sollevava di nuovo e volava via. Era un Fuoco Fatuo. E
aveva perduto la strada. Era dunque un Fuoco Fatuo smarrito, e questa è una cosa che per-
fino nel Regno di Fantàsia accade molto raramente.
10 All’interno della tonda forma di luce era visibile una figurina mobile e vivace. Nella mano de-
stra reggeva una minuscola bandierina bianca che gli svolazzava sul capo. Si trattava quindi
di un messaggero o di un ambasciatore.
Davanti a lui si apriva una radura nel bosco e lì nel mezzo, alla luce di un falò,
stavano riunite tre figure straordinariamente differenti.
15 Disteso sulla pancia, c’era un gigante che aveva l’aria di essere tutto di pietra
grigia e doveva essere lungo quasi dieci piedi. Si appoggiava sui gomiti e
teneva gli occhi fissi sul fuoco. Il Fuoco Fatuo lo riconobbe: era un
Mordipietra. Erano creature che vivevano a una distanza inim-
maginabile dal Bosco Frusciante, in una montagna, e si nu-
20 trivano di pietra. Con un solo boccone di quel cibo tiravano
avanti per settimane e anche per mesi. Con le pietre costru-
ivano tutto quanto era loro necessario: mobili, cappelli, scar-
pe, persino orologi a cucù. Infatti questo Mordipietra aveva
vicino a sé una specie di bicicletta, fatta tutta del suddetto
25 materiale, le cui ruote parevano enormi macine da mulino.
La seconda figura era un Incubino. Era grande al massimo il
doppio di un Fuoco Fatuo e assomigliava a un grosso bruco
dalla folta pelliccia nera come la pece. Gesticolava vivacemen-
te con due manine rosa e aveva due occhi tondi come lune.
30 Anche lui era in viaggio, perché la cavalcatura in uso dagli In-
cubini, cioè il pipistrello, stava dietro di lui, appeso a un ramo
a testa in giù e avvolto nelle ali come un ombrello chiuso.
La terza figura era tanto piccina che a quella distanza era
difficile distinguerla. Apparteneva alla specie dei Minuscolini
35 ed era una creatura avvolta in un vestitino variopinto, con in
testa un cilindretto rosso. Il Fuoco Fatuo sapeva che questo I
popolo aveva costruito intere città sui rami degli alberi, con
le casine collegate fra loro da piccoli ponti, scalette di corda e
scivoli. Anche queste creature vivevano in una regione lontanis-
40 sima dello sconfinato Regno di Fantàsia.
Michael Ende, La storia infinita, Corbaccio
3 Individua nel testo tutte le caratteristiche dei personaggi, poi copia la tabella
sul quaderno e completala con le informazioni raccolte.
nome aspetto caratteristiche dove vive con che cosa si muove