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La classe I E della Scuola Media “Masci”, sede di Asterope

vi dà il benvenuto
a Media…landia
il paese di…

FIABILANDIA
Progetto continuità “La lettura dell’opera”
Lavoro interdisciplinare Italiano e Arte e Immagine, classe 1E

LA FIABA CLASSICA
Le fiabe più belle di H. C. Andersen

Il soldatino di piombo
Il vestito nuovo dell’imperatore
La sirenetta
L’acciarino magico
Pollicina
La regina delle nevi
IL SOLDATINO DI PIOMBO

di Hans Christian Andersen


Hans Christian Andersen

Scrittore e poeta danese

Odense , Danimarca
( 2 aprile 1805- 4 agosto 1875)
Brevi cenni sull’autore
Hans Christian Andersen nasce a Odense, città sull'isola di Fionia
(Danimarca), il 2 aprile 1805. Trascorre un'infanzia piuttosto travagliata
nei quartieri più poveri della sua città natale, insieme al padre Hans, di
professione calzolaio, e alla madre Anne Marie Andersdatter, quindici
anni più anziana del marito.

Inizia la sua attività di scrittore all'età di trenta anni: si reca in Italia per
pubblicare la sua prima opera, "L'improvvisatore", che darà il via a
una lunga carriera e a una ricchissima produzione letteraria tra
romanzi, poesie, opere teatrali, biografie, autobiografie, scritti di
viaggio, articoli, scritti umoristici e satirici.

Tra le sue opere più importanti ricordiamo in particolare:


Il soldatino di piombo, La principessa sul pisello, La sirenetta , Il
brutto anatroccolo, I vestiti nuovi dell’ imperatore, Pollicina , L’
usignolo e tante altre …
Nota comune in molte fiabe di Andersen è il tema dello sventurato e del
diverso che oppressi, si riscattano nella vita dopo la morte, in virtù delle loro
doti morali.

Il valore morale e in particolare il coraggio e il senso del dovere sono centrali


nella fiaba del Soldatino di piombo. Il cuore rimasto tra le braci è il simbolo
di tutte le difficoltà e i dolori della vita, l’amore vince essendo eterno.

Il titolo originale di questa fiaba, scritta da Hans Christian Andersennel


1838, è “The Steadfast Tin soldier”. Essa
è nota anche come Il coraggioso soldatino di stagno, Il tenace
soldatino di stagno, Il coraggioso soldatino di piombo.
Le Funzioni di Propp
Lo Schema di Propp è il risultato dello studio sulle narrazioni
fiabesche e di magia del linguista e antropologo russo Vladimir Propp.
Egli studiò le origini storiche della fiaba e ne trasse una struttura che
propose anche come modello di tutte le narrazioni. Nel suo scritto
“Morfologia della fiaba”, propose uno schema, identificando 31
funzioni, note anche come “Sequenze di Propp”, inalterabili
nell'ordine, che compongono il racconto. Ogni funzione rappresenta
una situazione tipica nello svolgimento della trama di una fiaba,
riferendosi in particolare ai personaggi e ai loro precisi ruoli.

Della fiaba “Il soldatino di piombo” andremo ad


analizzare le funzioni di Propp presenti:
Partenza dell’eroe
Il soldatino, per
raggiungere la
ballerina, si lasciò
scivolare dietro ad
un cofanetto. Il
bambino rimise i
suoi soldati nella
scatola
dimenticandosi del
nostro eroe…
Invidioso e Infrazione
geloso uno
gnomo lo chiamò
più volte, ma il
giovane militare
non lo ascoltò
neppure.
Il mattino seguente il
bambino si accorse Allontanamento
che il soldatino di
piombo era rimasto
nascosto dietro al
cofanetto; lo prese e
lo posò sul davanzale
della finestra, ma
improvvisamente un
soffio di vento, o forse
il soffio vendicatore
del rivale, lo fece
cadere nel vuoto.
Prima prova
Due sfaccendati videro il
soldatino di piombo ed
ebbero la curiosa idea di
metterlo in una
barchetta di carta che
deposero sull'acqua.
Sballottato, il fragile
scafo fu rapidamente
preso dalla corrente
Un enorme topo di Seconda prova
fogna gli bloccò
l'uscita; per fortuna la
corrente era cosi
forte che il topo,
malgrado le sue
cattive intenzioni,
non poté prenderlo e
con rabbia in cuore
lo vide allontanarsi...
Terza prova

…finchè un
enorme pesce in
un solo boccone
lo afferrò e lo
inghiottì tutto
intero.
Il pesce venne catturato
dalla rete di un pescatore Ritorno dell’eroe
e il caso volle che fosse
proprio comprato dalla
cuoca al servizio dei
genitori del bambino.
Aprendo il ventre
dell'animale per pulirlo, fu
meravigliata di trovarci il
soldatino perduto.
Lo mise sul tavolo, vicino
al castello di cartone…
Il bambino, su
suggerimento dello Danneggiamento
gnomo, dimenticandosi
del suo preferito, lo gettò
nel caminetto perché,
essendo con una gamba
sola, rovinava la sua
collezione. Il soldatino si
sciolse rapidamente.
All'improvviso, una
corrente d'aria scaraventò
il castello di carta sulle
braci ardenti.
Nello stesso istante prese
fuoco e bruciò insieme
alla ballerina.
…Il giorno seguente, Lieto fine
facendo le pulizie di
casa, qualcuno
mescolò le ceneri,
ignorando,
contrariamente alle
intenzioni del
diavoletto, di unire
per l'eternità il
soldatino di piombo e
la ballerina di carta.
Partenza

In questo disegno
si rappresenta il
momento in cui il
coraggioso
soldatino scivola
silenziosamente
fuori dalla sua
scatola.
Prima Prova

Il disegno
rappresenta
il momento
in cui lo
sventurato
soldatino
viene messo
su una
barchetta
che lo porta
nelle fogne.
Ritorno
dell’eroe

Questo
disegno
rappresenta
il momento
in cui nel
ventre del
pesce viene
ritrovato il
povero
soldatino di
piombo dato
per disperso.
Danneggiamento
Si rappresenta il
momento in cui il
soldatino, caduto
nel fuoco del
caminetto, inizia
a sciogliersi
lentamente e la
testa ancora
intatta fissa la
ballerina, con gli
occhi piangenti
lacrime di
piombo.
Lieto Fine

Si
rappresenta
il momento
in cui il
soldatino di
piombo e
l’amata
ballerina si
uniscono per
l’eternità
rinascendo a
nuova vita.
A cura di:

De Monte Paolo
Di Tizio Christian
Maio Emanuele
Marruccino Alessandro
Stanziale Francesco
La Fiaba
Il vestito nuovo dell’Imperatore

Attraverso le funzioni di
Vladimir Propp
Le funzioni di Propp
• Tranello
• Danneggiamento
• Smascheramento
Tranello

• Nella grande città di un regno ,


arrivavano spesso forestieri e un giorno
arrivarono due truffatori che dicevano
di saper tessere una stoffa magica che
era invisibile agli occhi degli stupidi.
Danneggiamento

• L’Imperatore partecipò alla parata con i


vestiti inesistenti fabbricati dai due
truffatori.
Smascheramento
• Alla parata nessuno voleva confessare di
non vedere niente per paura di passare
per uno stupido o un incompetente.
A un certo punto un bambino gridò :"Ma
l’Imperatore non ha niente addosso!
".Così l’imperatore capì che era stato
ingannato.
A cura di:

Francesco Talanga – Tommaso Rosica


Federico Giangiacomo – Giovanni Campli
LA SIRENETTA
LE FUNZIONI DI PROPP
ALLONTANAMENTO
La piccola sirena compì quindici anni. Appena ebbe il
permesso di partire, nuotò vigorosamente e andò verso il cielo
che intravedeva sopra la sua testa . … Arrivò la notte, ma la
sirena riuscì a scorgere una magnifica caravella con molte vele.
C’era una festa a bordo e l’alberatura era tutta addobbata con
centinaia di lampade che illuminavano tutta la nave. Sul
ponte c’era l’eroe della serata, un principe giovane e bello...
SUPERAMENTO DELLE PROVE
Improvvisamente si alzò il vento, le onde divennero più
violente e si infransero contro la nave. Con il rischio di essere
ferita dai rottami della nave, si precipitò in soccorso del
principe un attimo prima che fosse inghiottito dalle onde. Gli
sorresse la testa fuori dall’acqua e poi, lottando con tutte le
sue forze, cercò di arrivare a riva. Così la sirna salvò la vita
al principe di cui si era innamorata.
MEZZO MAGICO
Grazie alla bevanda preparata da una strega, la sirenetta ebbe la
coda trasformata in due gambe affusolate che le avrebbero permesso
di camminare sulla terra e rivedere il principe.

TRANELLO
In cambio delle gambe, però, la strega voleva la sua voce
melodiosa e sarebbe restata per sempre muta.

DANNEGGIAMENTO
Ad ogni passo gli occhi le si riempivano di lacrime; faticosamente
si diresse verso la spiaggia. Le sue nuove gambe erano più un
intralcio che un aiuto e, esausta, svenne sulla sabbia.
TRASFIGURAZIONE

“Con atroci sofferenze, la coda di pesce si trasformò in due


gambe affusolate.”
LIETO FINE
La sirenetta non riuscì ad ottenere l’amore del principe, perciò il suo
corpo divenne leggero, aereo e la sirenetta si ritrovò nel regno dell’aria
dove le figlie del vento, per compassione, l’avevano portata. Ormai, la
piccola sirena infelice vivrà nel cielo eternamente perché lassù la morte
non esiste.
A cura di:

Martina Di Menna
Sara Di Vincenzo
Luis Putrino
Ilaria Terenzi
LE FUNZIONI DI PROPP
L’ACCIARINO MAGICO
di H.C. Andersen
TRASFERIMENTO DELL’ EROE: L’eroe scende in una galleria illuminata dove trova
tre porte come gli aveva detto la strega ciascuna delle quali apriva una stanza.

ALLONTANAMENTO:Un soldato marciava allegramente verso il suo villaggio ritornava


dalla guerra. Una strega gli propose un modo per arricchirsi calandosi nel tronco cavo
di un albero.

SUPERAMENTO DELLE PROVE: Il soldato trovò uno dopo l’altro i tre cani
spaventosi con i loro occhi grandi. Si riempì le tasche di monete e trovò anche
l’acciarino che la strega gli aveva chiesto di recuperare perché era appartenuto a sua
madre.
LOTTA FRA EROE E ANTAGONISTA: Il soldato decise di non restituire l’acciarino alla
strega e per questo la uccise.

DIVIETO : Andò poi in città dove viveva una principessa figlia del re di Danimarca. Voleva
conoscerla, ma era impossibile perché la principessa viveva rinchiusa in un castello. Nessuno
poteva avvicinarsi.

FORNITURA DEL MEZZO MAGICO Il soldato capì che l ‘acciarino era magico e gli
chiese alcune monete d ‘oro.

INFRAZIONE Una notte, ormai disperato, incaricò uno dei cani di portargli la principessa.
Era così bella, profondamente addormentata sul dorso dell‘ animale, che il soldato le diede un
bacio. Il cane la riportò poi al castello.
DANNEGGIAMENTO Il giovanotto fu immediatamente gettato in prigione e
condannato all’impiccagione.

PUNIZIONE: Prese dalla tasca l ‘acciarino magico e lo battè tre volte: i tre cani
comparvero, feroci con i loro grandi occhi. Balzarono sui sovrani e li fecero
precipitare dall ‘alto del palco sulla piazza ove si sfracellarono.

PREMIO O LIETO FINE: Il soldato, divenuto re, sposò la principessa e furono felici
per moltissimi anni, ben protetti dai tre cani dai grandi occhi.
ALLONTANAMENTO DELL’EROE
SUPERAMENTO DELLE PROVE
LE NOZZE
Mathias Zulli Fronti

Giovanni Minopoli

Mattia Marinelli
POLLICINA
Hans Christian Andersen
Hans C. Andersen
Nasce sull'isola di Fionia, il giorno 2 aprile 1805. Trascorre una
infanzia piuttosto travagliata insieme al padre Hans e alla madre Anne
Marie Andersdatter.
Inizia la sua attività di scrittore all'età di 30 anni. In Italia pubblicò la
suo prima opera, "L'improvvisatore". Il nome di Hans Christian
Andersen viene consegnato alla storia della letteratura mondiale
soprattutto grazie alla sua produzione di fiabe.
Tra i titoli più noti vi sono :
"La principessa sul pisello" (1835)
"I vestiti nuovi dell'imperatore" (1837-1838)
"Il brutto anatroccolo" (1845)
"La piccola fiammiferaia" (1845)
"Il soldatino di stagno" (1845)
"La regina delle nevi" (1844-1846).
I suoi libri probabilmente sono stati tradotti in 153 lingue. Ha esplorato
ogni angolo del mondo dal quale ha tratto ispirazione per le sue fiabe.
L'opera di Andersen ha influenzato molti autori suoi contemporanei,
come Charles Dikens, William Makepeace Thackeray e Oscar Wilde.
Hans Christian Andersen muore il 4 agosto 1875 a Copenaghen.
POLLICINA
Personaggi e caratteristiche

❖ Protagonista – Pollicina: alta come una pulce, delicata e graziosa.


❖ Aiutanti – Strega: vecchia e molto conosciuta.
- Pesciolini.
- Farfalla: incantevole e bianca.
- Topo: bravo, pietoso e gentile.
- Rondinella: premurosa amica di viaggio.
❖ Antagonista - Rospo: brutto, enorme e appiccicoso.
- Maggiolino: grosso.
Funzioni di Propp

❖ Elemento magico – Granello d’orzo: dono dal quale nasce Pollicina.


❖ Allontanamento – 1) Il rospo rapisce Pollicina «…impadronendosi del guscio di noce, scappò... ».
- 2) Il maggiolino rapisce Pollicina «…si gettò sulla bambina e bruscamente la prese…».
- 3) Pollicina fugge con la rondinella «… saltò sul dorso dell’uccello, che prese il volo…».
❖ Ostacolo – L’inverno «… arrivò il vento e dopo le fredde piogge cadde anche la neve sulla spoglia foresta…».
❖ Nozze - Matrimonio tra il re dei gigli e Pollicina «… annunciarono il loro matrimonio…».
❖ Premio – Ali trasparenti per Pollicina «…Pollicina ricevette in regalo un paio d’ali trasparenti…».
❖ Lieto fine – Saluto della rondine «…Addio, - disse la rondinella – andrò a raccontare la tua storia a tutti i bravi
ragazzi del mondo. Cip! Cip! Regina Maia».
L’ ALLONTANAMENTO
Il maggiolino rapisce Pollicina : «…si gettò sulla bambina e la prese..»
L’ ALLONTANAMENTO
Pollicina fugge con la rondinella «…saltò sul dorso dell’uccello, che prese il volo..»
LE NOZZE
Il re dei gigli e Pollicina annunciano il loro matrimonio
A cura di:
➢ Aurora Fiale
➢ Carlotta Coccia
➢ Giorgia Salerno
LA REGINA DELLE NEVI

DI HANS CHRISTIAN ANDERSEN


LE FUNZIONI DI PROPP

DANNO: Hans, mentre stava parlando con la piccola amica,


sentì una pagliuzza entrargli in un occhio.

1° PARTENZA: Quando Gerda, dopo molti giorni si rese


conto che Hans non sarebbe ritornato, decise di andare alla
sua ricerca
2° PARTENZA: A sera la slitta si arrestò, ne scese
una bellissima signora, tutta bianca. Egli la
riconobbe: era la Regina delle nevi.

ALLONTANAMENTO: un giorno la vecchietta si


dimenticò di ripetere il suo rito e la bambina,
riprendendo conoscenza di sé, fuggi di nascosto.
LA PARTENZA
TRASFERIMENTO: a stento riuscì a giungere al castello.

LOTTA: ma in quel mentre arrivò la Regina delle nevi che


voleva rimpossessarsi di Hans. Gerda le disse: “Tu sei una
creatura del ghiaccio, Hans un ti appartiene, lui è una
creatura dei fiori, degli animali, della vita!”

RIMOZIONE DEL DANNEGGIAMENTO: la Regina delle


nevi vide il suo potere svanire… Le lacrime di Gerda scesero
nel cuore di pietra dell’amico e sciolsero il frammento dello
specchio diabolico.
LA LOTTA
RITORNO: Gerda e Hans giunsero trafelati
accanto alla renna. Le salirono in groppa e, con
le mani unite, felici, ripresero la via del ritorno.

NOZZE: Divenuti adulti, i due si sposarono.

LIETO FINE: e vissero felici e contenti.


LE NOZZE
A cura di:
ARGENA PAOLA
BARBETTA GIULIA
DONATELLI SARA

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