1
UNITÀ 1
A, E, I, O, U sono VOCALI
2
LE 5 LETTERE STRANIERE
I SUONI
In italiano leggere e scrivere è molto facile, facciamo attenzione, però, ad alcuni suoni:
- lettera C
la lettera C può avere due suoni diversi, dipende dalle lettere che seguono:
1) C + I oppure C+E
3
2) C + tutte le altre lettere!
CHIA = chiamare
CHIE = chiedere
CHIO = inchiostro
CHIU = chiudere
- lettera G
(se la lettera C è chiara, sarà facilissimo capire come funziona la lettera G!)
la lettera G può avere due suoni diversi, dipende dalle lettere che seguono:
1) G + I oppure G+E
GHIA = ghiaia
GHIE = unghie
GHIO = ghiotto
GHIU = unghiuto
- Il suono…
Per ottenere il suono che si fa in molti paesi per chiedere silenzio, in italiano
usiamo questa combinazione di lettere:
SC + I oppure SC + E
- Il suono GN
- Il suono GLI
6
UNITÀ 2
LA MIA PRESENTAZIONE
DOMANDE RISPOSTE
7
CHIAMARSI* AVERE VENIRE ESSERE FARE
*Per un approfondimento sui verbi riflessivi e sui verbi essere e avere consultare le
unità dedicate
8
UNITÀ 3
I NUMERI DA 0 A 20:
0 = ZERO
1 = UNO
2 = DUE
3 = TRE
4 = QUATTRO
5 = CINQUE
6 = SEI
7 = SETTE
8 = OTTO
9 = NOVE
10 = DIECI
11 = UNDICI
12 = DODICI
13 = TREDICI
14 = QUATTORDICI
15 = QUINDICI
9
16 = SEDICI
17 = DICIASSETTE
18 = DICIOTTO
19 = DICIANNOVE
20 = VENTI
I NUMERI DA 20 A 100:
!!! Attenzione però all’UNO e all’OTTO. Questi, infatti, sono numeri che iniziano con
vocale. Quando li aggiungiamo alla decina, dobbiamo ricordarci di cancellare l’ultima
lettera del primo numero:
10
SETTANTA + OTTO > SETTANT + OTTO = SETTANTOTTO
21 = VENTUNO
22 = VENTIDUE
23 = VENTITRE
24 = VENTIQUATTRO
25 = VENTICINQUE
26 = VENTISEI
27 = VENTISETTE
28 = VENTOTTO
29 = VENTINOVE
30 = TRENTA
40 = QUARANTA
50 = CINQUANTA
60 = SESSANTA
70 = SETTANTA
80 = OTTANTA
90 = NOVANTA
100 = CENTO
11
GRANDI NUMERI!
101 = CENTOUNO
102 = CENTODUE
103 = CENTOTRE
E così via…
200 = DUECENTO
300 = TRECENTO
400 = QUATTROCENTO
E così via…
1000 = MILLE
2000 = DUEMILA
3000 = TREMILA
100.000 = CENTOMILA
230.000 = DUECENTOTRENTAMILA
E così via…
1.000.000 = UN MILIONE
2.000.000 = DUE MILIONI
100.000.000 = CENTO MILIONI
…
1.000.000.000 = UN MILIARDO
12
2.000.000.000 = DUE MILIARDI
7.000.000.000 = SETTE MILIARDI
…
LA MATTINA
IL POMERIGGIO
LA SERA
13
LA NOTTE
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
e IL FINE SETTIMANA!
DOMENICA
Come potete vedere dagli esempi, in italiano non usiamo nessun articolo prima del
giorno della settimana:
DOMENICA LA DOMENICA
14
SABATO IL SABATO
GENNAIO
FEBBRAIO INVERNO
MARZO
APRILE
MAGGIO PRIMAVERA
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO ESTATE
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE AUTUNNO
DICEMBRE
15
IN INVERNO…
Fa freddo
Piove
Nevica
Grandina
C’è nebbia
Il cielo è nuvoloso
…
IN PRIMAVERA…
Il cielo è sereno
La temperatura è mite
Sbocciano i fiori
Gli alberi sono verdi
…
16
IN ESTATE…
Fa caldo
C’è il sole
Le giornate sono lunghe e luminose
…
IN AUTUNNO…
17
CHE ORE SONO?/CHE ORA È?
18
SONO LE NOVE/VENTUNO
SONO LE DIECI/VENTIDUE
SONO LE UNDICI/SONO LE VENTRITRE
*È MEZZOGIORNO (SONO LE DODICI)
* È MEZZANOTTE (SONO LE VENTIQUATTRO)
➢ In italiano, non usiamo le espressioni am/pm come in molti paesi nel mondo.
Se avete bisogno di specificare la parte della giornata potete usare:
DI MATTINA/DI POMERIGGIO/DI SERA: Ci vediamo alle 7 di pomeriggio!
Il corso inizia alle 8 di mattina
ESSERE e AVERE
I verbi ESSERE e AVERE sono detti verbi ausiliari (dal latino auxilium che significa
“aiuto”). Servono, infatti, a costruire i tempi composti dei verbi. Sono però
importantissimi già dall’inizio dello studio dell’italiano perché, come in tante altre
lingue, servono ad esprimere moltissime cose. Vediamoli qui come verbi autonomi!
IL VERBO ESSERE:
IO SONO
TU SEI
LUI/LEI È
NOI SIAMO
VOI SIETE
LORO SONO
ESSERE si usa:
IL VERBO AVERE:
IO HO
TU HAI
LUI/LEI HA
NOI ABBIAMO
VOI AVETE
LORO HANNO
AVERE si usa:
• Per esprimere sensazioni fisiche: Ho fame da due ore ed ora ho anche sete!
21
UNITÀ 5
IL NOME
IN STAZIONE
22
IL BINARIO I PASSEGGERI IL TABELLONE ARRIVI E
PARTENZE
Il treno per Palermo è fermo sul binario 3. Le porte sono aperte e molti salgono:
una signora molto elegante, due suore, una famiglia con bambini, una coppia di
anziani, uno sportivo in tuta, una modella famosa, un ragazzo che parla al cellulare,
un gruppo di tifosi, un uomo d’affari con la valigetta, un’africana con i capelli biondi,
due turiste giapponesi, una ragazza con i capelli viola, tre ragazze con lo zaino (parlano
inglese).
(Testo tratto da Un giorno in Italia – Corso di italiano per stranieri di Loredana Chiappini e Nuccia De Filippo – Bonacci
Editore)
23
GRAMMATICA
In italiano i nomi possono essere o MASCHILI o FEMMINILI, in base alla vocale con la
quale finiscono li possiamo dividere in tre gruppi:
24
➢ Nel testo troviamo la parola TURISTE, osserva le seguenti frasi:
- Maria è una turista (singolare femminile)
- Mario è un turista (singolare maschile)
- Giorgia e Maria sono due turiste (plurale femminile)
- Mario e Giorgio sono due turisti (plurale maschile)
➢ Attenzione ad alcuni nomi che sembrano maschili come: metro; foto; bici;
moto; auto. In realtà sono tutti nomi femminili che utilizziamo nella loro
forma abbreviata!
- metro = metropolitana; foto = fotografia; bici = bicicletta;
moto = motocicletta; auto = automobile.
➢ Ci sono poi dei nomi che sono delle vere e proprie ECCEZIONI perché, pur
finendo con la vocale A, sono maschili e viceversa.
25
UNITÀ 6
Ciao Carla,
oggi io lavoro fino a tardi. Puoi fare tu la spesa, per favore? Non abbiamo:
− il vino - il gelato
− la birra - le arance
− le zucchine - l'avocado
− gli spinaci - l'uva
− i pomodori - lo stracchino
− la mozzarella - il pane
− il latte (parzialmente scremato, non intero!)
Grazie mille,
Ci vediamo stasera!
Luisa
Rifletti sugli articoli e inserisci gli alimenti della lista della spesa nella tabella
26
In italiano il nome è accompagnato dall’articolo:
ARTICOLI DETERMINATIVI
nomi maschili che iniziano con vocale: gli uomini, gli orologi, gli
L’ l’uomo, l’orologio, l’elefante, l’ombrello, l’orario
GLI ombrelli, gli elefanti, gli
orari…
27
LA nomi femminili che iniziano con consonante: LE le ragazze, le scuole, le
la ragazza, la scuola, la città, la casa, la chiesa, la case, le chiese, le porte,
porta, la chiave, la penna… le penne…
ARTICOLO NOME
LA pizza
penne
birre
casa
armadio
yogurt
sedia
matite
pane
cavoli
limone
Spumante
pomodoro
pasta
carne
pesce
28
Scrivi l’articolo determinativo corretto e il plurale del nome
LA stazione LE STAZIONI
.......... giorno..................................
.......... panino.................................
.......... idea..................................
.......... autobus.................................
.......... professore..................................
.......... forchetta..................................
.......... amica..................................
.......... università..................................
.......... film..................................
.......... mese..................................
.......... borsa..................................
.......... signora..................................
.......... ristorante..................................
.......... banca.................................
......... chiave..................................
.......... amico..................................
.......... zucchero..................................
.......... bicicletta..................................
.......... corso..................................
29
UNITÀ 7
L’AGGETTIVO
Marco e Giulia
Ciao a tutti! Sono Marco Giusti, un ragazzo italiano di 19 anni. Vengo da Bari e faccio
il cameriere. Sono magro e di media altezza, sono alto un metro e settantacinque
(1,75 m). Ho i capelli neri, corti e ricci. Ho gli occhi verdi scuri e a mandorla. Di
carattere sono simpatico, socievole e amo fare amicizia con le persone solari. La mia
ragazza si chiama Giulia ed è spagnola ma studia a Roma. Lei è estroversa, gentile,
allegra e generosa. Ha i capelli lunghi, biondi e lisci. È alta e ha gli occhi grandi e scuri.
Lei ha le labbra sottili e la fronte alta. Le orecchie sono piccole e il naso è all'insù...è
proprio la mia ragazza ideale!
Sono alto.....................................................................................................................
30
Come sei di carattere? Io sono ......................................................................................
........................................................................................................................................
In italiano ci sono due grandi gruppi di aggettivi e le regole sono identiche a quelle
che abbiamo studiato per il sostantivo. L’aggettivo concorda sempre in genere
(maschile/femminile) e numero (singolare/plurale) con il sostantivo.
IL PRIMO GRUPPO:
SINGOLARE PLURALE
M. -O -I
Il quadro è bello I quadri sono belli
Il cellulare è nuovo I cellulari sono nuovi
F. -A -E
La casa è bella Le case sono belle
La stampante è nuova Le stampanti sono nuove
IL SECONDO GRUPPO:
SINGOLARE PLURALE
M. -E -I
F. -E -I
31
Come possiamo capire se l’aggettivo appartiene al 1° o al 2° gruppo? Il consiglio è
imparare la parola nuova direttamente alla forma base (maschile singolare). In
questo modo saprò facilmente che bello è un aggettivo del primo gruppo mentre
gentile del secondo. Se hai un dubbio, controlla sul dizionario!
ESERCIZI
1. Marco è italiano
4. Isabella è alt…...
5. Riccardo è antipatic…...
6. Jun è giappones…...
32
10. Emma e Luciana sono allegr…...
1. New York è una città piccola e tranquilla. 1. New York è una città grande e caotica
Anna è una ragazza di Milano, lei è ITALIANA. Vive con la sua amica Susan, una ragazza
………..…........………. che studia storia all’università. Anna e Susan sono due ragazze
………..…........………. e ………..…........………. e amano uscire con gli amici. Luca è il
fidanzato di Anna, lui è un ragazzo ………..…........………. e molto ………..…........……….
34
Anna e Luca sono una coppia ………..…........………. Loro sono sempre
………..…........……….
ATTIVITÀ
Costruite la catena di aggettivi e dei loro contrari e costruite una frase con ogni
aggettivo!
35
UNITÁ 8
IL PRESENTE INDICATIVO
Leggi il testo:
Finalmente il treno è partito, i passeggeri sono quasi tutti seduti. Piero, il controllore,
prima di cominciare il giro di controllo biglietti attraversa tutto il treno e osserva i
viaggiatori. Quanta gente oggi!
36
Sottolinea i verbi al presente indicativo e indica qual è la forma dell’infinito:
PRESENTE INFINITO
In base alla FORMA DELL’INFINITO tutti i verbi possono essere suddivisi in tre
GRUPPI O CONIUGAZIONI:
PRIMA CONIUGAZIONE = ARE
SECONDA CONIUGAZIONE = ERE
TERZA CONIUGAZIONE = IRE
37
VERBI REGOLARI
CAPIRE
IO CAPISCO
TU CAPISCI
LUI-LEI CAPISCE
NOI CAPIAMO
VOI CAPITE
LORO CAPISCONO
38
VERBI IRREGOLARI
39
UNITÁ 9
Come musica
(Lorenzo Cherubini – Jovanotti)
➢ I possessivi servono per indicare a chi appartiene una cosa (o una persona):
Esempio: La tua camicia è bianca
tua indica che la camicia appartiene a te, che tu sei il proprietario della camicia.
AGGETTIVI POSSESSIVI
IL LA I LE
IO MIO MIA MIEI MIE
TU TUO TUA TUOI TUE
LEUI/LEI SUO SUA SUOI SUE
NOI NOSTRO NOSTRA NOSTRI NOSTRE
VOI VOSTRO VOSTRA VOSTRI VOSTRE
LORO LORO LORO LORO LORO
42
LA FAMIGLIA
Leggi le interviste.
Elena:
Il giorno più bello della mia vita? Quello del mio matrimonio! Un giorno perfetto:
perfetto il tempo, perfetta la chiesa, perfetti i fiori, perfetta la cena con gli invitati.
Sono sposata da 4 anni, ho due figli e un marito meraviglioso. Chi dice che il
matrimonio è la tomba dell’amore, sbagli! Io e Maurizio ci amiamo come il primo
giorno e non litighiamo quasi mai e sono sicura che staremo insieme per sempre. E
poi sapete la sicurezza che dà una famiglia? E la gioia che danno i figli? Io non lavoro,
sto a casa a badare ai miei bambini e sono contenta così.
43
Maria:
Sono fidanzata con Fausto da 8 anni. Gli amici ci chiamano “gli eterni fidanzati” perché
non ci siamo mai sposati. Sinceramente adesso non ho voglia di sposarmi, non capisco
cosa può cambiare con il matrimonio. Mi sembra solo un’occasione per spendere un
sacco di soldi: il vestito, le partecipazioni, le fedi, i fiori, le fotografie… E poi la cena,
gli invitati…Insomma, uno stress, altro che giorno più bello della vita! Io e Fausto
stiamo bene così. Abbiamo deciso che l’anno prossimo, se tutto andrà bene,
prenderemo casa insieme anche per dividere le spese ma penso che non ci sposeremo
mai. La casa però dovrà essere abbastanza grande così potremo avere la nostra
privacy e il nostro spazio personale.
Caterina:
Matrimonio? Convivenza? No grazie. Ho 27 anni e molte amiche della mia età hanno
come primo obiettivo il matrimonio e i figli. Io invece voglio l’indipendenza, lavorare,
guadagnare e spendere i soldi come voglio io! Non ho nessuna voglia di cucinare o
stirare, o di lavare mentre il mio ipotetico marito arriva a casa e non muove un dito.
E poi lo sanno tutti: due persone insieme nella stessa casa cominciano subito a litigare
e la vita di coppia diventa un inferno dopo pochi anni. Rifiuto l’idea di vivere con la
stessa persona per tutta la vita! La giovinezza non è fatta per vivere insieme! Forse in
futuro cambierò idea e anche io penserò alla famiglia e ai figli.
ATTENZIONE!
CON I NOMI DI FAMIGLIA AL SINGOLARE, DAVANTI AL POSSESSIVO,
NON SI USA L’ARTICOLO DETERMINATIVO
MIO FRATELLO – I MIEI FRATELLI
MIA MADRE, MIO PADRE – I MIEI GENITORI
44
UNITÀ 10
I verbi piacere, fare e andare sono molto usati in italiano ma, proprio per questo,
irregolari! Vediamoli brevemente insieme:
IL VERBO PIACERE
Piacere è un verbo importantissimo e molto utile perché ci serve per esprimere i nostri
gusti: quello che amiamo fare e quello che invece non amiamo fare ! Ci sono
molte altre possibilità per farlo, ma piacere è sicuramente il verbo più usato.
* mi = a me ti= a te
Per un approfondimento sui pronomi indiretti, puoi consultare l’unità 12!
45
2) PIACE + VERBO ALL’INFINITO
A Carlo e a Elena piace andare al mare? Sì, a loro piace andare al mare
No, a loro non piace andare al mare
Possiamo dire:
La pasta piace a me / A me piace la pasta / Mi piace la pasta
Tutte e tre le frasi sono corrette. Per non sbagliare, facciamo però sempre
attenzione al soggetto!
46
ESERCIZI
47
2.Completa le frasi con il verbo piacere al presente indicativo.
48
ATTIVITÀ
In coppia, chiedi al tuo compagno se ama fare queste attività oppure no. Usa il verbo
piacere. Attenzione al soggetto!
Segui l’esempio:
Andare in bicicletta
Fare yoga
I libri
Riposare
Fare giardinaggio
La musica italiana
Viaggiare
La cucina italiana
Studiare
Le lasagne
Gli spaghetti
I fumetti
Ballare
Fare le fotografie
Gli animali
L’Italia
49
IL VERBO FARE
IO FACCIO
TU FAI
LUI/LEI FA
NOI FACCIAMO
VOI FATE
LORO FANNO
fare la doccia
fare sport
fare una domanda
fare ginnastica
fare i compiti
fare la doccia
fare il bagno
fare yoga
fare giardinaggio
fare la colazione
fare meditazione
fare una foto
fare un viaggio
fare la valigia
fare una passeggiata
50
fare un giro
fare una gita
fare un esame
…
Allunga la tua lista del verbo fare con le espressioni che incontri piano piano
studiando l’italiano!
IL VERBO ANDARE
IO VADO
TU VAI
LUI/LEI VA
NOI ANDIAMO
VOI ANDATE
LORO VANNO
Io vado…
A casa
51
A scuola/all’università/a lezione/in classe
Al lavoro
Al mare/al lago/in montagna
In piscina
In centro
Al cinema/a teatro
Al mercato/al supermercato
In pizzeria/in gelateria/in birreria
Allo stadio
Al ristorante/al bar/al pub
In camera/in refettorio/in sala tv/in bagno
Allunga la tua lista del verbo andare con le espressioni che incontri piano piano
studiando l’italiano! Impara la parola con la sua preposizione:
mare al mare
camera in camera
52
UNITÀ 11
I VERBI MODALI
I verbi potere, dovere e volere sono i 3 verbi modali, chiamati anche verbi servili,
perché servono il verbo che viene dopo, esprimendo un’idea di possibilità, obbligo o
volontà.
Tutti e tre i verbi sono irregolari. La coniugazione va quindi imparata a memoria! Tutti
hanno però la stessa caratteristica: sono SEMPRE seguiti da un verbo all’infinito (-are,
-ere, -ire).
Io posso
Io devo andare/correre/partire ecc.
Io voglio
1) possibilità
Come possiamo notare nell’ultimo esempio, il verbo volere può essere anche
seguito da un sostantivo:
IL VERBO SAPERE
In italiano esiste il verbo sapere che, in qualche modo, è simile ai verbi modali. Anche
sapere, infatti, è seguito da un verbo all’infinito ed esprime capacità/abilità (con l’idea
di: essere in grado di/essere capace di fare qualcosa).
Io so nuotare
54
Tu sai suonare il piano?
Lui non sa andare a cavallo
LA FORMA RIFLESSIVA
Ciao Sara!
Scusa se ti scrivo solo adesso ma sono sempre
di corsa e non trovo mai il tempo…Come stai?
Qui a Firenze tutto ok! Mi trovo bene anche se
qualche volta ho nostalgia di casa e della
Spagna. La mia giornata qui è frenetica. Mi
sveglio sempre alle sette e mezzo, ma resto a
letto mezz’ora in più. Alle otto mi alzo e mi
preparo in trenta minuti esatti! Mi lavo, mi vesto in fretta e alle otto e mezzo sono
fuori. Come sai divido l’appartamento con Elena, una ragazza italiana, ma
fortunatamente abbiamo orari diversi: lei generalmente non si alza prima delle nove,
così non abbiamo problemi per il bagno… Il mio autobus passa quasi sempre in orario,
alle 8 e 35, e in genere arrivo all’università giusto in tempo per l’inizio delle lezioni.
Alla fine delle lezioni, all’una e mezzo, vado subito a mangiare alla mensa e poi spesso
torno in biblioteca a studiare; qualche volta incontro gli altri colleghi e andiamo a
prendere un caffè insieme. Per migliorare il mio italiano incontro due volte alla
settimana un ragazzo italiano e facciamo uno scambio di conversazione: parliamo
un’ora in italiano e un’ora in spagnolo. Due sere alla settimana vado in palestra,
frequento un corso di balli latino-americani! Quando non vado in palestra spesso
torno a casa alle otto, ma qualche volta resto fuori a cena con i miei amici. Dopo cena
è il momento che preferisco: mi metto comoda in poltrona e guardo la televisione o
parlo un po' con Elena. Vado a letto verso le undici e mezza e mi addormento
immediatamente, come un sasso. Il sabato o la domenica invece faccio le cose con
calma. Mi alzo tardi, metto in ordine la casa, pranzo senza fretta, di pomeriggio esco
e sto fuori fino a tardi. Chiamo i miei amici e ci vediamo in centro. Poi andiamo insieme
in qualche locale o al cinema quando c’è un film interessante, ma non andiamo mai
in discoteca perché, come sai, la detesto. Elena, la mia coinquilina, non esce quasi
mai: fuori non si diverte e preferisce invitare gli amici a casa.
Adesso devo andare, tra poco passa il mio autobus.
56
Ci sentiamo presto, tanti baci!
Marta.
FORMA RIFLESSIVA
57
Lui si lava (lavarsi) Lui lava la macchina (lavare)
L’INFINITO ALLA FORMA RIFLESSIVA: ARE = ARSI; ERE = ERSI; IRE = IRSI
PRONOMI RIFLESSIVI: MI, TI, SI, CI, VI, SI
NON TUTTI I VERBI HANNO LA FORMA RIFLESSIVA! Ma alcuni verbi vengono usati
molto spesso alla forma riflessiva: SEDERSI – SPOSARSI – ABBRACCIARSI- SALUTARSI-
BACIARSI -INCONTRARSI – ADDORMENTARSI …
Per esprimere con quale frequenza noi facciamo alcune azioni possiamo utilizzare gli
AVVERBI DI FREQUENZA:
58
59
UNITÁ 13
Prendiamo una padella della grandezza giusta e la mettiamo sul fuoco. Versiamo
qualche cucchiaio d’olio d’oliva nella padella e lo facciamo soffriggere con uno
spicchio d’aglio. Quando l’aglio è dorato da entrambi i lati lo togliamo e lo buttiamo
via, per evitare di dare all’olio un sapore troppo forte. Tagliamo il guanciale a pezzetti
e lo versiamo nell’olio bollente. Quando sarà bello abbrustolito, togliamo il tegame
dal fuoco. In una ciotola sbattiamo le uova e le aggiungiamo al pecorino e al
parmigiano grattugiati e ad abbondante pepe macinato. Cuociamo gli spaghetti al
dente, li scoliamo e li aggiungiamo al tegame del guanciale che mettiamo di nuovo sul
fuoco. Aggiungiamo le uova e mescoliamo velocemente (è importante non far
cuocere l’uovo altrimenti otteniamo una frittata!) e serviamo…buon appetito!
Guardate i pronomi diretti sottolineati nel testo e poi, aiutandovi con la tabella,
cercate di capire quale elemento sostituiscono. Seguite l’esempio.
60
I PRONOMI DIRETTI sostituiscono o si riferiscono ad un nome che nella frase è un
OGGETTO DIRETTO
- MARIA (SOGGETTO) MANGIA (CHE COSA?) LA MELA (OGGETTO DIRETTO)
PRONOMI DIRETTI
MI = ME
TI = TE
LO = NOME MASCHILE SINGOLARE; LA = NOME FEMMINILE SINGOLARE
CI = NOI
VI = VOI
LI = NOME MASCHILE PLURALE; LE = NOME FEMMINILE PLURALE
PRONOMI INDIRETTI
MI = A ME; Mi piace la pasta = la pasta piace a me
TI = A TE; Ti voglio bene = io voglio bene a te
GLI = A LUI; Ho detto una cosa a Luigi = gli ho detto una cosa
LE = A LEI; Ho fatto un regalo a Giorgia = le ho fatto un regalo
LE = FORMALE (A LUI; A LEI)
CI = A NOI; Ci interessa lo sport = lo sport interessa a noi
VI = A VOI; Oggi vi do un comando nuovo = io do un comando a voi
62
GLI = A LORO; Francesca manda un’email ai ragazzi = Francesca gli manda
un’email
1. Vai al supermercato? Compri gli spaghetti? _li_ compro domani, ora non esco.
2. Hai scritto al professore? No, ____ scrivo più tardi.
3. A che ora prendi il treno? ____ prendo alle 7.25.
4. Conosci quelle ragazze? No, non ____ conosco.
5. Hai parlato a Valeria? No, non ____ ho ancora parlato.
6. Parli il francese? Non ____ parlo, ma ____ capisco.
7. A Giulia piace cucinare? ___ piace molto e invita sempre i suoi amici a cena.
8. A Stefano piace la carne? No, non ____ piace: è vegetariano.
9. Prepari tu la pasta? Sì, ____ preparo subito!
63
10. Telefoni a Gianni? ____ telefono dopo, ora è in palestra e non risponde.
11. Chi porta Marco e Anna in stazione? ____ portano i suoi amici.
12. Guardate la TV tutte le sere? No, _____ guardiamo solo il sabato e la domenica.
13. Cosa hai regalato ai tuoi genitori a Natale? _____ ho regalato un weekend al
mare.
14. Quando fai l’esame di italiano? ____ faccio domani.
15. Hai mandato la mail a Dario? Sì, _____ ho mandato la mail poco fa.
16. Vedi Marta e Michela? Sì, ____ vedo questa sera per un aperitivo.
17. Che cosa hai promesso a tua mamma? ____ ho promesso di non fare tardi
questa sera.
18. Fino a che ora hai aspettato Alberto? ____ ho aspettato fino alle 10.
19. Chi aiuta i bambini con i compiti? ____ aiuta la baby sitter.
20. Che cosa ha consigliato il dottore a Sara? _____ ha consigliato di stare a riposo.
21. Quando prepari le lasagne? _____ preparo per il pranzo di domenica.
22. Perché mangiate la torta? _____ mangiamo perché è il compleanno di Marcello.
23. Che cosa hai portato alle bambine? _____ ho portato alcuni libri da colorare.
24. Quando vedi le tue amiche? _____ vedo nel fine settimana.
25. Da quanto tempo conosci Massimo? _____ conosco da 10 anni.
64
UNITÀ 14
Le preposizioni sono invariabili e servono a collegare tra loro parole o frasi. Possono
essere seguite da un nome, un pronome, un verbo all’infinito e possono avere, come
in ogni lingua, moltissimi significati e usi diversi a seconda del contesto.
Iniziamo a vedere le preposizioni nei loro usi più comuni, cominciando dalle
preposizioni semplici. Più avanti nell’unità, vedremo cosa succede quando una
preposizione incontra un articolo, trasformandosi in preposizione articolata.
LE PREPOSIZIONI SEMPLICI
La preposizione DI:
65
Io sono di Roma
• può indicare l'età di qualcosa o qualcuno
• si usa con i nomi di città e di piccole isole (con quelle che gli italiani considerano
essere piccole isole!!!)
Ci vediamo a mezzogiorno
A giugno inizia l'estate
Ho preso la patente a ventiquattro anni
La preposizione DA:
66
• può esprimere l'agente, chi ha compiuto un'azione
La preposizione IN:
• si usa con i nomi di nazione, continente, regioni, vie e isole grandi (anche
qui...con quelle che gli italiani considerano essere isole grandi!)
67
• si usa con i nomi di luoghi che terminano in -ia
Ieri sera sono andata in pizzeria con Daniela e poi abbiamo raggiunto Michele
in birreria
La preposizione CON:
La preposizione SU:
• si usa per introdurre un argomento
68
La preposizione PER:
• si usa per indicare una destinazione
• può essere usata per parlare del luogo o del tempo, può cioè avere un valore
locativo o temporale e di solito si usa per esprimere una posizione o un periodo
intermedi, delimitati da due estremità
LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE
+ IL LO LA I GLI LE L'
70
Le preposizioni articolate svolgono le stesse funzioni e hanno la stessa valenza delle
preposizioni semplici, anche se non sempre è facile per un non italofono capire
quando e come utilizzarle. Il problema sta nel fatto che non è possibile stabilire una
regola per il loro utilizzo ma solo alcune tendenze...vediamole più nel dettaglio:
71
UNITÁ 15
IL PASSATO PROSSIMO
Ciao Mike,
come stai? Qui a Siena tutto bene. La
settimana scorsa finalmente ho trovato casa e
non devo più stare al pensionato universitario.
Divido la casa con altri due ragazzi però ho una
camera singola, finalmente un po' di privacy! I
ragazzi che abitano con me sono simpatici e
siamo diventati subito amici.
Per il resto qui va tutto bene: studio molto per gli esami ed esco il fine settimana.
Siena è una città molto vivace e di solito vado al cinema o a teatro o visito una mostra.
Ieri ho avuto una festa Erasmus. Sai chi sono gli “erasmus”? Sono gli studenti europei
che studiano per un periodo in un altro paese europeo. A Siena il gruppo di ragazzi
Erasmus è numeroso e si è organizzato bene. Quindi ieri sera io e i miei compagni di
casa siamo stati a questa festa.
Ci siamo divertititi un sacco! Siamo arrivati alle dieci e mezzo a casa di Josè, il ragazzo
spagnolo che ha organizzato la festa, e abbiamo ascoltato musica, abbiamo ballato e
abbiamo bevuto un po', ma senza esagerare. Ho conosciuto tanti ragazzi di diverse
nazioni e ho parlato anche con molti italiani, così ho praticato un po' di italiano. Non
ho capito tutto ma sono riuscito a fare una buona conversazione. La festa è stata
divertente e siamo rimasti a casa di Josè fino alle 3 di notte.
Poi siamo tornati a casa, ma prima ci siamo fermati al bar di Piazza del Campo e
abbiamo fatto colazione con un cappuccino e un cornetto. Insomma, davvero una
serata piacevole.
Tu che mi racconti? Non mi hai detto ancora come va la tua esperienza a Bologna! Hai
già conosciuto qualcuno? Hai già dato qualche esame? Fammi sapere quando puoi.
Adesso ti saluto, stamattina devo studiare un po'…
Ci sentiamo presto!
Dylan.
(Tratto da L’italiano all’università 1; Edilingua edizioni)
72
Dylan racconta cosa ha fatto la sera prima utilizzando i verbi al PASSATO
PROSSIMO. Individua nel testo quali sono secondo te i verbi al passato, inseriscili
nella tabella e indica l’infinito:
IL PASSATO PROSSIMO
73
➢ VERBI CON IL PARTICIPIO PASSATO IRREGOLARE:
Ci sono alcuni verbi con il participio passato irregolare che è necessario studiare e
memorizzare!!
MANGIARE ANDARE
IO HO MANGIATO IO SONO ANDATO/A
TU HAI MANGIATO TU SEI ANDATO/A
LUI-LEI HA MANGIATO LUI -LEI è ANDATO/A
NOI ABBIAMO MANGIATO NOI SIAMO ANDATI/E
VOI AVETE MANGIATO VOI SIETE ANDATI/E
LORO HANNO MANGIATO LORO SONO ANDATI/E
75
In generale i VERBI TRANSITIVI (quelli che hanno l’oggetto diretto) formano il
passato prossimo con l’ausiliare AVERE; mentre i VERBI INTRANSITIVI formano il
passato prossimo con l’ausiliare ESSERE.
Esempio: HO MANGIATO LA MELA
Il soggetto della frase è IO; il verbo HO MANGIATO; CHE COSA HO MANGIATO? LA
MELA è OGGETTO DIRETTO.
AVETE INCONTRATO GLI AMICI
Il soggetto della frase è VOI; il verbo AVETE INCONTRATO; CHI AVETE INCONTRATO?
GLI AMICI è OGGETTO DIRETTO.
Inoltre, possiamo ricordare alcune regole per i verbi che formano il passato
prossimo con l’ausiliare essere:
ALZARSI
IO MI SONO ALZATO/A
TU TI SEI ALZATO/A
LUI – LEI SI è ALZATO/A
NOI CI SIAMO ALZATI/E
VOI VI SIETE ALZATI/E
LORO SI SONO ALZATI/E
77
UNITÀ 16
L’IMPERFETTO
...come si forma?
Moltissimi verbi hanno un imperfetto REGOLARE! Nella tabella che segue troviamo
le tre coniugazioni
Come forse avrete già notato osservando la tabella, le tre coniugazioni sono molto
simili. Si differenziano solamente per la vocale che caratterizza la coniugazione:
- I verbi in –ARE hanno una A nella parte del verbo che cambia Es: io parl + A +
vo
- I verbi in –ERE hanno una E nella parte del verbo che cambia Es: io prend +E +
vo
- I verbi in –IRE hanno una E nella parte del verbo che cambia Es: io part+ I + vo
78
Di seguito, invece, i 4 verbi che hanno l’IMPERFETTO irregolare:
...quando si usa?
79
Mentre andavo al lavoro, ho incontrato Nicola
• Raccontare un sogno
Ero in mezzo alla strada, incontravo persone che conoscevo ma che non
ricordavo...
80
UNITÁ 17
Generazione Erasmus
Tutto è iniziato un anno fa, nell’estate del 2019. Vivevo a Bologna dove
studiavo Scienze della Comunicazione. Una studentessa fuori sede come
molte: sono nata a Cagliari e prima abitavo lì con la mia famiglia. Mentre
frequentavo le lezioni di storia del cinema, ho conosciuto Juan, un ragazzo
spagnolo in Erasmus a Bologna per un semestre. Subito ho deciso che anch’io
avrei fatto l’Erasmus. Ho fatto domanda per la Spagna: Malaga, la città di Juan.
I miei genitori erano preoccupati, io invece ero impaziente di scoprire il mondo.
E così sono partita. Dopo poco tempo ho imparato a conoscere questa
magnifica città che ora posso chiamare “casa”. Ho incontrato tantissime
persone da tutto il mondo: Messico, Turchia, Canada, Brasile, Olanda, Belgio,
Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Grecia e tanti altri ancora. Ho imparato
nuove tradizioni e stili di vita: sono cambiata prendendo solo un aereo e
restando in una città!
Ho sempre sognato di vivere l’esperienza Erasmus e, dopo tutta la burocrazia,
ho potuto scegliere la città. Un mio amico italiano di Roma mi ha consigliato
Perugia: una antica città universitaria del centro Italia. Sono arrivata a Perugia
il 30 agosto e da quel momento ho iniziato a cambiare, mi sono sentita più
libera, più gioiosa ed orgogliosa.
All’inizio è stata dura: la cosa più difficile è stata abituarmi agli orari dei pasti.
A casa mangiavo sempre dopo le 14, ma in Italia la gente mangia prima. Poi
dovevo imparare a gestire i miei soldi e così dopo il primo mese ho cercato un
lavoro e ho iniziato a fare la cameriera in una pizzeria. Mentre lavoravo, parlavo
italiano con i pizzaioli e gli altri camerieri: è stata anche un’occasione per
migliorare con la lingua. Sono ingrassata un po’, ma non è stata sempre festa:
ho studiato molto e sono riuscita a dare 4 esami.
Io sono andato a Bergamo per un anno. All’inizio non è stato facile perché fare
l’Erasmus è come fare un salto nel buio: non sapevo cosa mi aspettava, non
conoscevo nessuno e avevo pochi soldi.
Il primo pensiero è stato cercare una casa. Ho trovato un appartamento con
altri 2 studenti: un ragazzo turco e un ragazzo tedesco.
Abitavamo in via Donizetti, nel cuore della città antica, che si chiama città
alta, e vicino alla sede dell’Università dove avevamo le lezioni. Subito
abbiamo deciso di parlare in italiano anche tra noi in casa per imparare il più
possibile. In quel periodo ho viaggiato tantissimo, ho scoperto la bellezza
delle città italiane e ho imparato ad amare la loro gente.
81
Passato prossimo o imperfetto?
Abbina le frasi del testo “Generazione Erasmus” che hai letto con il rispettivo
uso del passato (prossimo o imperfetto).
1. Mentre lavoravo, parlavo italiano con a. Raccontare abitudini del passato (fatti
i pizzaioli. che si ripetono regolarmente)
82
Completa le frasi con i verbi al passato prossimo o all’imperfetto.
83
10. Io sono molto sportiva e dopo la prima settimana in Erasmus a Milano
(trovare) _______________ una palestra e (iscriversi) _______________.
(io - allenarsi) _______________ tutti i giorni dopo le lezioni.
84
UNITÁ 18
Arriverà
(Emma e i Modà)
Ma ..... ...................... il tuo cuore in un giorno d’estate rovente in cui il sole ................
E .................... la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu .....................
E ..................il sapore del bacio più dolce e un abbraccio che ti ...............
.................... una frase e una luna di quelle che poi ti...............
85
.................... la mia pelle a curar le tue voglie, la magia delle stelle
FUTURO SEMPLICE
VERBI REGOLARI
TORNARE METTERE PARTIRE SVEGLIARSI
TORNE-RÒ METTE-RÒ PARTI-RÒ MI SVEGLIERÒ
TORNE-RAI METTE-RAI PARTI-RAI TI SVEGLIERAI
TORNE-RÀ METTE-RÀ PARTI-RÀ SI SVEGLIERÀ
TORNE-REMO METTE-REMO PARTI-REMO CI
SVEGLIEREMO
TORNE-RETE METTE-RETE PARTI-RETE VI SVEGLIERETE
TORNE-RANNO METTE-RANNO PARTI-RANNO SI
SVEGLIERANNO
VERBI IRREGOLARI
ESSERE AVERE
86
SARÒ AVRÒ
SARAI AVRAI
SARA’ AVRA’
SAREMO AVREMO
SARETE AVRETE
SARANNO AVRANNO
88
UNITÀ 19
IL CONDIZIONALE
...come si forma?
• il CONDIZIONALE PASSATO
89
Come forse avrete notato, il condizionale semplice dei verbi in -ARE è uguale a quello
dei verbi in -ERE
90
Di seguito abbiamo il CONDIZIONALE SEMPLICE dei verbi AUSILIARI ESSERE e AVERE:
ESSERE AVERE
IO SAREI AVREI
TU SARESTI AVRESTI
LUI/LEI SAREBBE AVREBBE
NOI SAREMMO AVREMMO
VOI SARESTE AVRESTE
LORO SAREBBERO AVREBBERO
...quando si usa?
91
• una RICHIESTA GENTILE, EDUCATA
• un'INFORMAZIONE incerta
92
93