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INDICE

UNITÀ 1 L’alfabeto e i suoni Pag. 2


UNITÀ 2 La mia presentazione Pag. 7
UNITÀ 3 Numeri, tempo e orario Pag. 9
UNITÀ 4 Essere e avere Pag. 20
UNITÀ 5 Il nome Pag. 22
UNITÀ 6 L’articolo determinativo e indeterminativo Pag. 26
UNITÀ 7 L’aggettivo Pag. 30
UNITÀ 8 Il presente indicativo Pag. 36
UNITÀ 9 Gli aggettivi possessivi Pag. 40
UNITÁ 10 Piacere, fare e andare Pag. 45
UNITÀ 11 I verbi modali e il verbo sapere Pag. 53
UNITÀ 12 I verbi riflessivi Pag. 56
UNITÀ 13 I pronomi diretti e indiretti Pag. 60
UNITÀ 14 Le preposizioni semplici e articolate Pag. 65
UNITÀ 15 Il passato prossimo Pag. 71
UNITÀ 16 L’imperfetto Pag. 78
UNITÀ 17 Passato prossimo o imperfetto? Pag. 81
UNITÀ 18 Il futuro semplice Pag. 85
UNITÀ 19 Il condizionale semplice Pag. 89

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UNITÀ 1

L’ALFABETO ITALIANO E LE 5 LETTERE STRANIERE

La lettera Il nome della lettera Esempi


A a albero, amico, anziano…
B bi bambino, birra, biscotti…
C ci città, cielo, casa…
D di due, divano, domanda…
E e elefante, euro, esercizio…
F effe famiglia, fuoco, figlio…
G gi gatto, giorno, gelato
H acca hotel, ho… (come prima lettera è silenziosa!)
I i isola, idea, intelligenza…
L elle lavoro, libro, letto…
M emme madre, macchina, mela…
N enne nonna, numero, nome…
O o occhi, ospedale, orario…
P pi posta, parente, pizza…
Q cu quadro, questo, quaderno…
R erre Roma, radio, ridere…
S esse stadio, signore, sorella…
T ti tavolo, tempo, televisione…
U u uva, università, usare…
V vu/vi vaso, viso, vecchio…
Z zeta zucchero, zaino, zia…

A, E, I, O, U sono VOCALI

B, C, D, F ecc. sono CONSONANTI

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LE 5 LETTERE STRANIERE

La lettera Il nome della lettera Esempi


J gei/i lunga jeans…
K cappa koala…
Y ipsilon/i greca yogurt…
W doppia vu water…
X ics xilofono…

- Come si scrive il tuo nome?


Il mio nome si scrive C-A-R-L-O
- Come si scrive il tuo cognome?
Il mio cognome si scrive R-O-S-S-I

I SUONI

In italiano leggere e scrivere è molto facile, facciamo attenzione, però, ad alcuni suoni:

- lettera C
la lettera C può avere due suoni diversi, dipende dalle lettere che seguono:

1) C + I oppure C+E

il suono è dolce come in: ciao, cioccolato, ciuccio, cinema, cena

come vedete negli esempi, le combinazioni possibili sono:

CIA = ciao, marcia, torcia


CIO = cioccolato, cioè, staccionata
CIU = ciuccio, ciuffo, ciurma
CI = cinema, città, amici
CE = cena, cesta, cerbiatto

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2) C + tutte le altre lettere!

Il suono è duro come in: casa, cratere, cosa ecc.

Vediamo, in particolare, le combinazioni con le vocali:

CA = casa, camicia, amica


CO = cosa, amico, coccodrillo
CU = culla, cuscino, cucina
CHI = maschi, chimica, chi?
CHE = amiche, formiche, amiche

Usando la stessa logica, abbiamo anche:


CHI + a/e/o/u

CHIA = chiamare
CHIE = chiedere
CHIO = inchiostro
CHIU = chiudere

- lettera G
(se la lettera C è chiara, sarà facilissimo capire come funziona la lettera G!)

la lettera G può avere due suoni diversi, dipende dalle lettere che seguono:

1) G + I oppure G+E

il suono è dolce come in: giallo, giorno, giusto, gita, gente

come vedete negli esempi, le combinazioni possibili sono:

GIA = giallo, giacca, già


GIO = giorno, gioco, giornale
GIU = giusto, giugno, giù
GI = gita, giro, ginnastica
GE = gente, gelato, gennaio
4
2) G + tutte le altre lettere!

Il suono è duro come in: gas, gridare, gonna ecc.

Vediamo, in particolare, le combinazioni con le vocali:

GA = gallo, gatto, garage


GO = gonna, fragola, golfo
GU = gusto, gufo, guerra
GHI = maghi, ghirlanda, laghi
GHE = margherita, maghe, ghepardo

Usando la stessa logica, abbiamo anche:


GHI + a/e/o/u

GHIA = ghiaia
GHIE = unghie
GHIO = ghiotto
GHIU = unghiuto

- Il suono…

Per ottenere il suono che si fa in molti paesi per chiedere silenzio, in italiano
usiamo questa combinazione di lettere:

SC + I oppure SC + E

SCI come in: scimmia, scivolare, sci


SCE come in: scendere, scegliere, pesce

Altre combinazioni sono possibili:

SCIA = sciarpa, sciame, ascia


5
SCIO = sciopero, sciogliere, fruscio
SCIU = prosciutto, asciugare, asciutto

- Il suono GN

Il suono è nasale, come in: campagna, lasagne, bagni, gnocchi, ognuno

- Il suono GLI

Le lettere GLI possono essere usate in combinazione con qualsiasi vocale:

GLI + A = pagliaccio, paglia, foglia


GLI + E = biglietto, accogliere, bottiglie
GLI = figli, fogli, gigli
GLI + O = foglio, guinzaglio, aglio
GLI + U = pagliuzza

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UNITÀ 2

LA MIA PRESENTAZIONE

IO MI CHIAMO FRANCESCA, HO 37 ANNI, SONO ITALIANA DI ROMA, VENGO


DALL’ITALIA. IO FACCIO L’INSEGNANTE DI ITALIANO. NON SONO SPOSATA E NON HO
FIGLI. NEL TEMPO LIBERO MI PIACE LEGGERE, USCIRE CON GLI AMICI, ASCOLTARE LA
MUSICA E CHIACCHIERARE.

DOMANDE RISPOSTE

NOME: COME TI CHIAMI? MI CHIAMO…

ETÁ/ANNI: QUANTI ANNI HAI? IO HO … ANNI

PAESE: DA DOVE VIENI? VENGO DA…

VERBO VENIRE + DA + NOME DEL PAESE

NAZIONALITÀ: DI DOVE SEI? SONO ITALIANA, DI ROMA

VERBO ESSERE + AGGETTIVO DI


NAZIONALITÀ + DI +NOME DI CITTÀ

LAVORO: CHE LAVORO FAI? FACCIO L’INSEGNANTE/IL SACERDOTE


(VERBO FARE + ARTICOLO + NOME DEL
LAVORO)

SONO UN INSEGNANTE/UN SACERDOTE


(ESSERE + NOME DEL LAVORO)

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CHIAMARSI* AVERE VENIRE ESSERE FARE

IO MI IO HO IO VENGO IO SONO IO FACCIO


CHIAMO

TU TI CHIAMI TU HAI TU VIENI TU SEI TU FAI

LUI/LEI SI LUI/LEI HA LUI/LEI VIENE LUI/LEI É LUI/LEI FA


CHIAMA

*Per un approfondimento sui verbi riflessivi e sui verbi essere e avere consultare le
unità dedicate

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UNITÀ 3

NUMERI, TEMPO E ORARIO…

I NUMERI DA 0 A 20:

Ripetiamo i numeri e memorizziamoli!

0 = ZERO

1 = UNO

2 = DUE

3 = TRE

4 = QUATTRO

5 = CINQUE

6 = SEI

7 = SETTE

8 = OTTO

9 = NOVE

10 = DIECI

11 = UNDICI

12 = DODICI

13 = TREDICI

14 = QUATTORDICI

15 = QUINDICI
9
16 = SEDICI

17 = DICIASSETTE

18 = DICIOTTO

19 = DICIANNOVE

20 = VENTI

I NUMERI DA 20 A 100:

Formare i numeri in italiano è molto semplice. prendiamo il VENTI e aggiungiamo


l’unità, creando una nuova parola:

VENTI + DUE = VENTIDUE

VENTI + SEI = VENTISEI

Facciamo la stessa cosa con 30, 40, 50, 60 e così via:

QUARANTA + DUE = QUARANTADUE

SESSANTA + SEI = SESSANTASEI

!!! Attenzione però all’UNO e all’OTTO. Questi, infatti, sono numeri che iniziano con
vocale. Quando li aggiungiamo alla decina, dobbiamo ricordarci di cancellare l’ultima
lettera del primo numero:

VENTI + UNO > VENT + UNO = VENTUNO

VENTI + OTTO > VENT + OTTO = VENTOTTO

Facciamo la stessa cosa con 30, 40, 50, 60 e così via:

TRENTA + UNO > TRENT + UNO = TRENTUNO

10
SETTANTA + OTTO > SETTANT + OTTO = SETTANTOTTO

21 = VENTUNO

22 = VENTIDUE

23 = VENTITRE

24 = VENTIQUATTRO

25 = VENTICINQUE

26 = VENTISEI

27 = VENTISETTE

28 = VENTOTTO

29 = VENTINOVE

30 = TRENTA

40 = QUARANTA

50 = CINQUANTA

60 = SESSANTA

70 = SETTANTA

80 = OTTANTA

90 = NOVANTA
100 = CENTO

11
GRANDI NUMERI!

101 = CENTOUNO

102 = CENTODUE

103 = CENTOTRE

E così via…

200 = DUECENTO

300 = TRECENTO

400 = QUATTROCENTO

E così via…

Come potete vedere, il plurale di MILLE (1000) È MILA:

1000 = MILLE

2000 = DUEMILA

3000 = TREMILA

100.000 = CENTOMILA
230.000 = DUECENTOTRENTAMILA

E così via…
1.000.000 = UN MILIONE
2.000.000 = DUE MILIONI
100.000.000 = CENTO MILIONI

1.000.000.000 = UN MILIARDO

12
2.000.000.000 = DUE MILIARDI
7.000.000.000 = SETTE MILIARDI

LE PARTI DELLA GIORNATA:

LA MATTINA

IL POMERIGGIO

LA SERA

13
LA NOTTE

I GIORNI DELLA SETTIMANA:

LUNEDÌ

MARTEDÌ

MERCOLEDÌ

GIOVEDÌ

VENERDÌ

SABATO

e IL FINE SETTIMANA!

DOMENICA

Domenica vado al cinema

Martedì incontro Valentina

Come potete vedere dagli esempi, in italiano non usiamo nessun articolo prima del
giorno della settimana:

DOMENICA LA DOMENICA
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SABATO IL SABATO

Mettiamo l’articolo solo quando vogliamo esprimere una ripetizione o un’abitudine:

La domenica vado a messa (tutte le domeniche = ogni domenica)


Il martedì studio chitarra (tutti i martedì = ogni martedì)

I giorni della settimana sono tutti maschili. Solo la domenica è femminile!

I MESI DELL’ANNO E LE STAGIONI:

GENNAIO

FEBBRAIO INVERNO

MARZO

APRILE

MAGGIO PRIMAVERA

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO ESTATE

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE AUTUNNO

DICEMBRE

15
IN INVERNO…

Fa freddo
Piove
Nevica
Grandina
C’è nebbia
Il cielo è nuvoloso


IN PRIMAVERA…

Il cielo è sereno
La temperatura è mite
Sbocciano i fiori
Gli alberi sono verdi

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IN ESTATE…

Fa caldo
C’è il sole
Le giornate sono lunghe e luminose

IN AUTUNNO…

Cadono le foglie dagli alberi


Le temperature si abbassano
Le giornate si accorciano

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CHE ORE SONO?/CHE ORA È?

Per esprimere l’orario, in italiano usiamo il VERBO ESSERE (3°persona plurale)


seguito dall’articolo determinativo LE (ore è un sostantivo plurale femminile!). Solo
nei pochi casi singolari (una/mezzanotte/mezzogiorno) usiamo il verbo essere alla 3°
persona singolare e, se necessario, l’articolo singolare*.

SONO LE TREDICI/ *È L’UNA = SING. FEMM.


SONO LE DUE/QUATTORDICI
SONO LE TRE/QUINDICI
SONO LE QUATTRO/SEDICI
SONO LE CINQUE/DICIASSETTE
SONO LE SEI/DICIOTTO
SONO LE SETTE/DICIANNOVE
SONO LE OTTO/VENTI

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SONO LE NOVE/VENTUNO
SONO LE DIECI/VENTIDUE
SONO LE UNDICI/SONO LE VENTRITRE
*È MEZZOGIORNO (SONO LE DODICI)
* È MEZZANOTTE (SONO LE VENTIQUATTRO)

10:40 > SONO LE DIECI E QUARANTA = SONO LE UNDICI MENO VENTI


15:30 > SONO LE TRE/QUINDICI E MEZZA/TRENTA
19:45 > SONO LE SETTE/DICIANNOVE E QUARANTACINQUE =
SONO LE OTTO/VENTI MENO UN QUARTO
14:15 > SONO LE DUE/QUATTORDICI E QUINDICI/UN QUARTO

➢ In italiano, non usiamo le espressioni am/pm come in molti paesi nel mondo.
Se avete bisogno di specificare la parte della giornata potete usare:
DI MATTINA/DI POMERIGGIO/DI SERA: Ci vediamo alle 7 di pomeriggio!
Il corso inizia alle 8 di mattina

• La preposizione A si usa per esprimere un orario preciso:


A CHE ORA è LA LEZIONE DI ITALIANO?
LA LEZIONE è ALLE NOVE (A +LE = ALLE)
LA LEZIONE è ALL’UNA (A + L’ = ALL’)
LA LEZIONE è A MEZZOGIORNO
• DA indica l’inizio di un’azione, mentre A ne indica la fine:
LA LEZIONE è DALLE NOVE A MEZZOGIORNO (DA + LE= DALLE)
(la lezione inizia alle 9 e finisce alle 12:00)
LA LEZIONE è DALL’UNA ALLE TRE (DA+L’ = DALL’)
LA LEZIONE è DA MEZZOGIORNO ALLE TRE
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UNITÀ 4

ESSERE e AVERE

I verbi ESSERE e AVERE sono detti verbi ausiliari (dal latino auxilium che significa
“aiuto”). Servono, infatti, a costruire i tempi composti dei verbi. Sono però
importantissimi già dall’inizio dello studio dell’italiano perché, come in tante altre
lingue, servono ad esprimere moltissime cose. Vediamoli qui come verbi autonomi!

IL VERBO ESSERE:

Vediamo qual è la sua coniugazione al presente indicativo:

IO SONO

TU SEI

LUI/LEI È

NOI SIAMO

VOI SIETE

LORO SONO

ESSERE si usa:

• Per dire il proprio nome: Io sono Paolo

• Per indicare la professione: Lui è insegnante

• Per esprimere la propria provenienza: Noi siamo argentini

• Prima di un aggettivo, per descrivere qualcosa o qualcuno: Voi siete alti


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• Per esprimere sensazioni ed emozioni: Sono molto felici insieme

• Con il significato di “trovarsi”: Sono a Kinshasa = Mi trovo a Kinshasa

IL VERBO AVERE:

Vediamo qual è la sua coniugazione al presente indicativo:

IO HO

TU HAI

LUI/LEI HA

NOI ABBIAMO

VOI AVETE

LORO HANNO

AVERE si usa:

• Per dire la propria età: Ho 27 anni

• Nelle descrizioni, prima di un sostantivo: Ho i capelli biondi

• Per esprimere sensazioni fisiche: Ho fame da due ore ed ora ho anche sete!

• Per esprimere proprietà, con il significato di “possedere”: Una mia amica ha


una bellissima villa sulla spiaggia

!!! Facciamo attenzione:

(AVERE + SOSTANTIVO) = “Ho i capelli biondi”

(ESSERE + AGGETTIVO) = “Sono biondo”

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UNITÀ 5

IL NOME

IN STAZIONE

Cosa possiamo trovare in una stazione?

IL TRENO IL BAGAGLIO/LA VALIGIA LA BIGLIETTERIA

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IL BINARIO I PASSEGGERI IL TABELLONE ARRIVI E
PARTENZE

Leggi il testo e sottolinea le parole che non conosci:

Il treno per Palermo è fermo sul binario 3. Le porte sono aperte e molti salgono:
una signora molto elegante, due suore, una famiglia con bambini, una coppia di
anziani, uno sportivo in tuta, una modella famosa, un ragazzo che parla al cellulare,
un gruppo di tifosi, un uomo d’affari con la valigetta, un’africana con i capelli biondi,
due turiste giapponesi, una ragazza con i capelli viola, tre ragazze con lo zaino (parlano
inglese).

(Testo tratto da Un giorno in Italia – Corso di italiano per stranieri di Loredana Chiappini e Nuccia De Filippo – Bonacci
Editore)

Sottolinea nel testo i nomi maschili e femminili e inseriscili nella tabella:

NOMI MASCHILI NOMI FEMMINILI

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GRAMMATICA

In italiano i nomi possono essere o MASCHILI o FEMMINILI, in base alla vocale con la
quale finiscono li possiamo dividere in tre gruppi:

1) NOMI MASCHILI 2) NOMI FEMMINILI 3) NOMI MASCHILI E


FEMMINILI*
SINGOLARE CON LA VOCALE = O SINGOLARE CON LA VOCALE = A SINGOLARE CON LA VOCALE = E
PLURALE CON LA VOCALE = I PLURALE CON LA VOCALE = E PLURALE CON LA VOCALE = I

ragazzo – ragazzi ragazza – ragazze cellulare – cellulari (M)


uomo – uomini donna – donne studente- studenti (M)
quaderno – quaderni
penna – penne chiave – chiavi (F)
libro - libri
finestra - finestre stazione – stazioni (F)

*Come possiamo capire se un nome che termina con -E al singolare è maschile o


femminile?
Non possiamo capirlo, né intuirlo. Dobbiamo saperlo, imparando il suo genere
quando impariamo il nuovo nome. Se abbiamo un dubbio, l’unico modo è cercare
sul dizionario!

ALTRE REGOLE SUI NOMI:

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➢ Nel testo troviamo la parola TURISTE, osserva le seguenti frasi:
- Maria è una turista (singolare femminile)
- Mario è un turista (singolare maschile)
- Giorgia e Maria sono due turiste (plurale femminile)
- Mario e Giorgio sono due turisti (plurale maschile)

Questa parola fa parte dei NOMI IN “ISTA” che:


AL SINGOLARE MASCHILE E FEMMINILE SONO UGUALI (- ISTA)
MA AL PLURALE MASCHILE FINISCONO CON LA VOCALE - I
E AL PLURALE FEMMINILE FINISCONO CON LA VOCALE - E

Altri nomi in ISTA: musicista, artista, protagonista…

➢ Roma è una città; Firenze e Roma sono due città

I NOMI CON L’ACCENTO SULL’ULTIMA VOCALE E I NOMI STRANIERI SONO


UGUALI AL SINGOLARE E AL PLURALE.

Esempi: università; caffè; verità; taxi; film, bar; hotel…

➢ Attenzione ad alcuni nomi che sembrano maschili come: metro; foto; bici;
moto; auto. In realtà sono tutti nomi femminili che utilizziamo nella loro
forma abbreviata!
- metro = metropolitana; foto = fotografia; bici = bicicletta;
moto = motocicletta; auto = automobile.

➢ Ci sono poi dei nomi che sono delle vere e proprie ECCEZIONI perché, pur
finendo con la vocale A, sono maschili e viceversa.

Esempi: programma (m); clima (m); problema (m); mano (f)…

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UNITÀ 6

GLI ARTICOLI DETERMINATIVI E INDETERMINATIVI

Leggi il messaggio che Luisa scrive a Carla

Ciao Carla,
oggi io lavoro fino a tardi. Puoi fare tu la spesa, per favore? Non abbiamo:

− il vino - il gelato
− la birra - le arance
− le zucchine - l'avocado
− gli spinaci - l'uva
− i pomodori - lo stracchino
− la mozzarella - il pane
− il latte (parzialmente scremato, non intero!)

Grazie mille,
Ci vediamo stasera!

Luisa

Rifletti sugli articoli e inserisci gli alimenti della lista della spesa nella tabella

M.S. F.S. M.P. F.P.

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In italiano il nome è accompagnato dall’articolo:

ARTICOLI DETERMINATIVI

NOMI MASCHILI SINGOLARI NOMI MASCHILI PLURALI

nomi maschili che iniziano con consonante: i ragazzi, i libri, i cellulari,


IL il ragazzo, il libro, il fiore, il cellulare, il computer, il
letto, il treno…
I i computer, i letti, i treni…

nomi maschili che iniziano con vocale: gli uomini, gli orologi, gli
L’ l’uomo, l’orologio, l’elefante, l’ombrello, l’orario
GLI ombrelli, gli elefanti, gli
orari…

nomi maschili che iniziano con: gli studenti, gli schermi,


• S + consonante: lo studente, lo stadio, lo gli spiriti, gli zaini, gli zii,
schermo, lo spirito… gli psicologi, gli gnocchi,
LO • Z: lo zaino, lo zio, lo zucchero, lo zoccolo… GLI gli yogurt, gli xilofoni, gli
• PS: lo psicologo, lo psichiatra… pneumatici…
• GN: lo gnomo, lo gnocco…
• Y: lo yogurt…
• X: lo xilofono…
• PN: lo pneumatico

NOMI FEMMINILI SINGOLARI NOMI FEMMINILI PLURALI

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LA nomi femminili che iniziano con consonante: LE le ragazze, le scuole, le
la ragazza, la scuola, la città, la casa, la chiesa, la case, le chiese, le porte,
porta, la chiave, la penna… le penne…

L’ nomi femminili che iniziano con vocale: LE le idee, le ore, le ombre,


l’idea, l’ora, l’ombra, l’arancia, l’università… le arance, le università…

Completa con l'articolo determinativo corretto

ARTICOLO NOME
LA pizza
penne
birre
casa
armadio
yogurt
sedia
matite
pane
cavoli
limone
Spumante
pomodoro
pasta
carne
pesce

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Scrivi l’articolo determinativo corretto e il plurale del nome

LA stazione LE STAZIONI
.......... giorno..................................
.......... panino.................................
.......... idea..................................
.......... autobus.................................
.......... professore..................................
.......... forchetta..................................
.......... amica..................................
.......... università..................................
.......... film..................................
.......... mese..................................
.......... borsa..................................
.......... signora..................................
.......... ristorante..................................
.......... banca.................................
......... chiave..................................
.......... amico..................................
.......... zucchero..................................
.......... bicicletta..................................
.......... corso..................................

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UNITÀ 7

L’AGGETTIVO

Leggi il testo e rispondi alle domande

Marco e Giulia

Ciao a tutti! Sono Marco Giusti, un ragazzo italiano di 19 anni. Vengo da Bari e faccio
il cameriere. Sono magro e di media altezza, sono alto un metro e settantacinque
(1,75 m). Ho i capelli neri, corti e ricci. Ho gli occhi verdi scuri e a mandorla. Di
carattere sono simpatico, socievole e amo fare amicizia con le persone solari. La mia
ragazza si chiama Giulia ed è spagnola ma studia a Roma. Lei è estroversa, gentile,
allegra e generosa. Ha i capelli lunghi, biondi e lisci. È alta e ha gli occhi grandi e scuri.
Lei ha le labbra sottili e la fronte alta. Le orecchie sono piccole e il naso è all'insù...è
proprio la mia ragazza ideale!

E tu, come sei?

- Quanto sei alto?

Sono alto.....................................................................................................................

- Come sono i tuoi capelli?

I miei capelli sono...........................................................................................................

- Come sono i tuoi occhi?

I miei occhi sono …………………….................................................................................

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Come sei di carattere? Io sono ......................................................................................

........................................................................................................................................

In italiano ci sono due grandi gruppi di aggettivi e le regole sono identiche a quelle
che abbiamo studiato per il sostantivo. L’aggettivo concorda sempre in genere
(maschile/femminile) e numero (singolare/plurale) con il sostantivo.

IL PRIMO GRUPPO:

SINGOLARE PLURALE
M. -O -I
Il quadro è bello I quadri sono belli
Il cellulare è nuovo I cellulari sono nuovi
F. -A -E
La casa è bella Le case sono belle
La stampante è nuova Le stampanti sono nuove

IL SECONDO GRUPPO:

SINGOLARE PLURALE

M. -E -I

Il ragazzo è gentile I ragazzi sono gentili

Lo studente è intelligente Gli studenti sono intelligenti

F. -E -I

La ragazza è gentile Le ragazze sono gentili

L’insegnante è intelligente Le insegnanti sono intelligenti

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Come possiamo capire se l’aggettivo appartiene al 1° o al 2° gruppo? Il consiglio è
imparare la parola nuova direttamente alla forma base (maschile singolare). In
questo modo saprò facilmente che bello è un aggettivo del primo gruppo mentre
gentile del secondo. Se hai un dubbio, controlla sul dizionario!

!!! Facciamo attenzione:

Come potete vedere negli esempi, non è importante se il nome appartiene al


1° o al 2° gruppo. Quello che ci interessa è sapere se il nome che vogliamo
usare è maschile o femminile, singolare o plurale.

ESERCIZI

1. Completa con la desinenza giusta.

1. Marco è italiano

2. Questo mobile è antic…...

3. Gianni e Lucia sono simpatic …...

4. Isabella è alt…...

5. Riccardo è antipatic…...

6. Jun è giappones…...

7. La Divina Commedia è un’opera famos…...

8. Ron e Sam sono ingles…...

9. Roma è una città caotic…...

32
10. Emma e Luciana sono allegr…...

2. Gli opposti. Collega ogni aggettivo con il suo opposto.

1. alto 2. Giovane 3. Bello 4. Simpatico 5. Veloce 6. Pigro 7. Antico 8. Vicino 9.


Rumoroso 10. Allegro 11. magro 12. Educato 13. Piccolo 14. Stretto

a. brutto b. lento c. vecchio d. basso e. dinamico f. moderno g. antipatico h. silenzioso


i. maleducato j. Largo k. grande l. lontano m. triste n. grasso

1. d. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

3. UN MONDO AL CONTRARIO! Riscrivi le frasi con l’aggettivo contrario.

1. New York è una città piccola e tranquilla. 1. New York è una città grande e caotica

2. Il presidente Barack Obama è basso e antipatico. 2.

3. L’hamburger è piccolo e leggero. 3.

4. Madonna è tranquilla e grassa. 4.

5. Woody Allen è giovane e maleducato. 5.

6. Vivere a New York è facile e economico. 6.

4. Completa con l’aggettivo giusto.

1. Anna è una ragazza carina e allegra

A allegri B allegre C allegra


33
2. Giovanni scrive delle poesie molto ……………….

A veloci B belle C antipatiche

3. Luca guida una macchina ……………….

A giovane B vivace C veloce

4. Francesca e Giovanni abitano in un palazzo ……………………

A antipatico B affascinante C giovane

5. In questa università ci sono degli studenti veramente ………………………

A cattive B intelligenti C intelligente

6. È caldo, mi metto dei pantaloni …………………

A corto B fresco C leggeri

7. Anna è una ragazza molto ………………

A lunga B alta C grandi

8. Marina è la ragazza con i capelli ……………….

A lungo B lungi C lunghi

5. Completa il testo con l’aggettivo appropriato. Attenzione alla concordanza!

ESTROVERSE – ITALIANA – RISERVATO – FELICE - EDUCATE – ALLEGRI – INGLESE –


ATLETICO

Anna è una ragazza di Milano, lei è ITALIANA. Vive con la sua amica Susan, una ragazza
………..…........………. che studia storia all’università. Anna e Susan sono due ragazze
………..…........………. e ………..…........………. e amano uscire con gli amici. Luca è il
fidanzato di Anna, lui è un ragazzo ………..…........………. e molto ………..…........……….

34
Anna e Luca sono una coppia ………..…........………. Loro sono sempre
………..…........……….

ATTIVITÀ

IL DOMINO DEGLI AGGETTIVI!

Divertente/bello scuro/noioso corto/chiaro


Grande/economico pesante/alcolico scomodo/leggero
Basso/facile duro/asciutto chiuso/morbido
Amaro/vuoto vecchio/giusto triste/nuovo
Magro/rumoroso crudo/stretto ricco/cotto
Lento/povero cattivo/veloce silenzioso/buono
Largo/felice sporco/grasso pieno/pulito
Sbagliato/aperto antipatico/dolce difficile/simpatico
Bagnato/comodo occupato/alto caro/libero
Analcolico/lungo freddo/piccolo brutto/caldo

Costruite la catena di aggettivi e dei loro contrari e costruite una frase con ogni
aggettivo!

Divertente/bello > brutto/caldo > …

Roma è una città bella

35
UNITÁ 8

IL PRESENTE INDICATIVO

Leggi il testo:

Finalmente il treno è partito, i passeggeri sono quasi tutti seduti. Piero, il controllore,
prima di cominciare il giro di controllo biglietti attraversa tutto il treno e osserva i
viaggiatori. Quanta gente oggi!

due persone che parlano di politica

un gruppo di tifosi che gridano slogan

una donna che legge il Corriere della sera

un ragazzo che ascolta musica

un bambino che beve un succo di frutta

due signore stanche e sudate che cercano un posto

una turista americana che porta uno zaino pesante

una ragazza che parla al cellulare

un ragazzo africano che dorme

un uomo d’affari che apre una valigetta

una donna che offre caffè da un termos a tutti

dei militari che scherzano e ridono

uno studente che prepara un esame

(Un giorno in Italia, Nuccia De Filippo e Loredana Chiappini, Bonacci Editore)

36
Sottolinea i verbi al presente indicativo e indica qual è la forma dell’infinito:

PRESENTE INFINITO

VERBI AL PRESENTE INDICATIVO

In base alla FORMA DELL’INFINITO tutti i verbi possono essere suddivisi in tre
GRUPPI O CONIUGAZIONI:
PRIMA CONIUGAZIONE = ARE
SECONDA CONIUGAZIONE = ERE
TERZA CONIUGAZIONE = IRE

La DESINENZA è LA PARTE FINALE DEL VERBO, mentre l’altra parte è chiamata


RADICE:
DORMIRE = DORM (radice); ARE (desinenza dell’infinito)

37
VERBI REGOLARI

STUDIARE PRENDERE PARTIRE


IO STUDI- O PREND- O PART- O
TU STUD- I PREND- I PART- I
LUI/LEI/Lei STUDI- A PREND- E PART- E
(formale)
NOI STUD- IAMO PREND- IAMO PART- IAMO
VOI STUDI- ATE PREND- ETE PART- ITE
LORO STUDI- ANO PREND- ONO PART- ONO

VERBI IN “ISC” = Sono tutti verbi del 3 gruppo (IRE)

CAPIRE
IO CAPISCO
TU CAPISCI
LUI-LEI CAPISCE
NOI CAPIAMO
VOI CAPITE
LORO CAPISCONO

PREFERIRE, PULIRE, FINIRE, COSTRUIRE, GUARIRE, SPEDIRE, UNIRE, TOSSIRE,


STARNUTIRE…

38
VERBI IRREGOLARI

Nei verbi irregolari le desinenze rimangono sempre le stesse, a cambiare è la radice.


Ecco alcuni dei principali verbi irregolari al presente indicativo:

ANDARE VENIRE DIRE SALIRE USCIRE


VADO VENGO DICO SALGO ESCO
VAI VIENI DICI SALI ESCI
VA VIENE DICE SALE ESCE
ANDIAMO VENIAMO DICIAMO SALIAMO USCIAMO
ANDATE VENITE DITE SALITE USCITE
VANNO VENGONO DICONO SALGONO ESCONO

FARE BERE DARE STARE SAPERE


FACCIO BEVO DO STO SO
FAI BEVI DAI STAI SAI
FA BEVE DA STA SA
FACCIAMO BEVIAMO DIAMO STIAMO SAPPIAMO
FATE BEVETE DATE STATE SAPETE
FANNO BEVONO DANNO STANNO SANNO

39
UNITÁ 9

GLI AGGETTIVI POSSESSIVI

Ascolta la canzone e completa il testo.

Come musica
(Lorenzo Cherubini – Jovanotti)

I ____________ grandissimi sogni,


i ___________ risvegli lontani
I ____________ occhi che diventano mani.
La ____________ pazienza di perla,
le ____________ teorie sull’amore
Fatte a pezzi da un profumo buono
Il ____________ specchio appannato, la ____________ brutta giornata
La ____________ parte di letto in questa parte di vita
Il ____________ respiro che mi calma se ci appoggi il cuore
La ____________ storia che non sa finire

So che è successo già


Che altri già si amarono non è una novità
Ma questo nostro amore è come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai, mai, mai

Le ____________ false partenze,


40
i ____________ improvvisi stupori
Il ____________ "Sex and the City, "
i ____________ film con gli spari
I ____________ segni di aria in questi anni di fuoco
Solo l'amore rimane e tutto il resto è un gioco
I ____________ silenzi che accarezzano le ____________ distrazioni
Ritrovarti quando ti abbandoni
Il ____________ amore immenso che non puoi raccontare
E che da fuori sembrerà normale

So che è successo già


Che altri già si amarono non è una novità
Ma questo nostro amore è come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai

Siamo stati sulla luna a mezzogiorno


Andata solo andata senza mai un ritorno
E abbiamo fatto piani per un nuovo mondo
Ci siamo attraversati fino nel profondo
Ma c'è ancora qualcosa che non so di te
Al centro del ____________ cuore che c'è

So che è successo già


Che altri già si amarono non è una novità
Ma questo nostro amore è come musica
41
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai

➢ I possessivi servono per indicare a chi appartiene una cosa (o una persona):
Esempio: La tua camicia è bianca
tua indica che la camicia appartiene a te, che tu sei il proprietario della camicia.

AGGETTIVI POSSESSIVI

IL LA I LE
IO MIO MIA MIEI MIE
TU TUO TUA TUOI TUE
LEUI/LEI SUO SUA SUOI SUE
NOI NOSTRO NOSTRA NOSTRI NOSTRE
VOI VOSTRO VOSTRA VOSTRI VOSTRE
LORO LORO LORO LORO LORO

IN ITALIANO DAVANTI AL POSSESSIVO SI DEVE METTERE L’ARTICOLO


DETERMINATIVO
Esempi:
Il mio zaino
La tua camera
I suoi impegni
La nostra casa
Le vostre scarpe
I loro vestiti

42
LA FAMIGLIA

Leggi le interviste.

Elena:
Il giorno più bello della mia vita? Quello del mio matrimonio! Un giorno perfetto:
perfetto il tempo, perfetta la chiesa, perfetti i fiori, perfetta la cena con gli invitati.
Sono sposata da 4 anni, ho due figli e un marito meraviglioso. Chi dice che il
matrimonio è la tomba dell’amore, sbagli! Io e Maurizio ci amiamo come il primo
giorno e non litighiamo quasi mai e sono sicura che staremo insieme per sempre. E
poi sapete la sicurezza che dà una famiglia? E la gioia che danno i figli? Io non lavoro,
sto a casa a badare ai miei bambini e sono contenta così.

43
Maria:
Sono fidanzata con Fausto da 8 anni. Gli amici ci chiamano “gli eterni fidanzati” perché
non ci siamo mai sposati. Sinceramente adesso non ho voglia di sposarmi, non capisco
cosa può cambiare con il matrimonio. Mi sembra solo un’occasione per spendere un
sacco di soldi: il vestito, le partecipazioni, le fedi, i fiori, le fotografie… E poi la cena,
gli invitati…Insomma, uno stress, altro che giorno più bello della vita! Io e Fausto
stiamo bene così. Abbiamo deciso che l’anno prossimo, se tutto andrà bene,
prenderemo casa insieme anche per dividere le spese ma penso che non ci sposeremo
mai. La casa però dovrà essere abbastanza grande così potremo avere la nostra
privacy e il nostro spazio personale.

Caterina:
Matrimonio? Convivenza? No grazie. Ho 27 anni e molte amiche della mia età hanno
come primo obiettivo il matrimonio e i figli. Io invece voglio l’indipendenza, lavorare,
guadagnare e spendere i soldi come voglio io! Non ho nessuna voglia di cucinare o
stirare, o di lavare mentre il mio ipotetico marito arriva a casa e non muove un dito.
E poi lo sanno tutti: due persone insieme nella stessa casa cominciano subito a litigare
e la vita di coppia diventa un inferno dopo pochi anni. Rifiuto l’idea di vivere con la
stessa persona per tutta la vita! La giovinezza non è fatta per vivere insieme! Forse in
futuro cambierò idea e anche io penserò alla famiglia e ai figli.

(Tratto da Un giorno all’Università, Edilingua)

ATTENZIONE!
CON I NOMI DI FAMIGLIA AL SINGOLARE, DAVANTI AL POSSESSIVO,
NON SI USA L’ARTICOLO DETERMINATIVO
MIO FRATELLO – I MIEI FRATELLI
MIA MADRE, MIO PADRE – I MIEI GENITORI

44
UNITÀ 10

PIACERE, FARE e ANDARE

I verbi piacere, fare e andare sono molto usati in italiano ma, proprio per questo,
irregolari! Vediamoli brevemente insieme:

IL VERBO PIACERE
Piacere è un verbo importantissimo e molto utile perché ci serve per esprimere i nostri

gusti: quello che amiamo fare e quello che invece non amiamo fare ! Ci sono
molte altre possibilità per farlo, ma piacere è sicuramente il verbo più usato.

Due sono le persone che al momento ci interessano:


PIACE (3°persona singolare)
e
PIACCIONO (3°persona plurale)

Vediamo quali sono i 3 usi principali:

1) PIACE + NOME SINGOLARE

Mi piace la musica latinoamericana


Non mi piace il tennis

Ti* piace la lingua italiana? Sì, mi* piace/No, non mi piace


A Maria piace il cinema? Sì, a Maria piace il cinema/No, a Maria non
piace il cinema

* mi = a me ti= a te
Per un approfondimento sui pronomi indiretti, puoi consultare l’unità 12!

45
2) PIACE + VERBO ALL’INFINITO

Mi piace leggere e viaggiare


Non mi piace fare sport

Ti piace disegnare? Sì, mi piace molto disegnare


No, disegnare non mi piace per niente!

A Carlo e a Elena piace andare al mare? Sì, a loro piace andare al mare
No, a loro non piace andare al mare

3) PIACCIONO + NOME AL PLURALE

Mi piacciono i libri di avventura


Non mi piacciono i fumetti

Ti piacciono le canzoni italiane? Sì, mi piacciono/No, non mi piacciono

!!! Facciamo attenzione:

La struttura di questo verbo è: A QUALCUNO PIACE QUALCOSA


Questo qualcosa è il SOGGETTO della frase! Ecco perché:

La pizza piace a Maria


(la pizza = soggetto singolare piace = verbo singolare)

Gli spaghetti piacciono a Francesco


(gli spaghetti = soggetto plurale piacciono = verbo plurale)

Possiamo dire:
La pasta piace a me / A me piace la pasta / Mi piace la pasta

Tutte e tre le frasi sono corrette. Per non sbagliare, facciamo però sempre
attenzione al soggetto!

46
ESERCIZI

1.Rispondi alle domande come nell’esempio.

Es: Maria, ti piacciono gli spaghetti alla carbonara?

Sì, mi piacciono molto.

No, non mi piacciono per niente.

1. Beatrice, ti piace suonare il pianoforte? ....................................................................

2. Ragazzi, vi piacciono i libri di fantascienza? .................................................................

3. A tua sorella piace la musica classica? ........................................................................

4. Ti piacciono i film dell’orrore? ...................................................................................

5. A Marco piacciono le partite di calcio? ......................................................................

6. Ai tuoi fratelli piace studiare in biblioteca? .................................................................

7. A voi piace la moda italiana? ......................................................................................

8. Ti piace il cappuccino? ...............................................................................................

9. A Marta piacciono le tagliatelle ai funghi? .................................................................

10. Agli studenti piace la grammatica italiana? ..............................................................

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2.Completa le frasi con il verbo piacere al presente indicativo.

1. Marco, ti .................................... studiare in biblioteca?

2. A Luisa .................................... molto gli animali.

3. A me e Martina .................................... guardare i film stranieri.

4. Signora Vanetti, Le .................................... i quadri di Van Gogh?

5. Mi .................................... gli gnocchi. E a te che cosa ....................................?

6. Ragazzi, vi .................................... giocare a calcio?

3.Nelle seguenti frasi ci sono degli errori, trovali e correggili!

1. Mi piace molto lavora

2. A Martina piace moltissimo i film di Roberto Benigni moltissimo!

3. Robert, ti piacciono studiare l’italiano?

4. Vado spesso al cinema, perché mi piace i film d’avventura.

5. Francesca piace molto leggere

6. A Luisa piace moltissimo le scarpe col tacco

7. Ti piaci giocare a calcio?

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ATTIVITÀ

In coppia, chiedi al tuo compagno se ama fare queste attività oppure no. Usa il verbo
piacere. Attenzione al soggetto!

Segui l’esempio:

Ti piace andare in bicicletta?


Sì, mi piace andare in bicicletta/No, non mi piace andare in bicicletta

Andare in bicicletta
Fare yoga
I libri
Riposare
Fare giardinaggio
La musica italiana
Viaggiare
La cucina italiana
Studiare
Le lasagne
Gli spaghetti
I fumetti
Ballare
Fare le fotografie
Gli animali
L’Italia

49
IL VERBO FARE

Vediamo qual è la coniugazione del verbo fare al presente indicativo:

IO FACCIO
TU FAI
LUI/LEI FA
NOI FACCIAMO
VOI FATE
LORO FANNO

Il verbo fare si utilizza in moltissime espressioni fisse di uso quotidiano. Vediamo le


principali:

fare la doccia
fare sport
fare una domanda
fare ginnastica
fare i compiti
fare la doccia
fare il bagno
fare yoga
fare giardinaggio
fare la colazione
fare meditazione
fare una foto
fare un viaggio
fare la valigia
fare una passeggiata
50
fare un giro
fare una gita
fare un esame

Allunga la tua lista del verbo fare con le espressioni che incontri piano piano
studiando l’italiano!

IL VERBO ANDARE

Vediamo qual è la coniugazione del verbo andare al presente indicativo:

IO VADO

TU VAI

LUI/LEI VA

NOI ANDIAMO

VOI ANDATE

LORO VANNO

Vediamo ora alcune espressioni più comuni con la preposizione corretta.

Io vado…
A casa
51
A scuola/all’università/a lezione/in classe
Al lavoro
Al mare/al lago/in montagna
In piscina
In centro
Al cinema/a teatro
Al mercato/al supermercato
In pizzeria/in gelateria/in birreria
Allo stadio
Al ristorante/al bar/al pub
In camera/in refettorio/in sala tv/in bagno

Allunga la tua lista del verbo andare con le espressioni che incontri piano piano
studiando l’italiano! Impara la parola con la sua preposizione:

mare al mare
camera in camera

52
UNITÀ 11

I VERBI MODALI E IL VERBO SAPERE

I VERBI MODALI

I verbi potere, dovere e volere sono i 3 verbi modali, chiamati anche verbi servili,
perché servono il verbo che viene dopo, esprimendo un’idea di possibilità, obbligo o
volontà.
Tutti e tre i verbi sono irregolari. La coniugazione va quindi imparata a memoria! Tutti
hanno però la stessa caratteristica: sono SEMPRE seguiti da un verbo all’infinito (-are,
-ere, -ire).

Io posso
Io devo andare/correre/partire ecc.
Io voglio

POTERE DOVERE VOLERE


IO POSSO DEVO VOGLIO
TU PUOI DEVI VUOI
LUI/LEI PUÒ DEVE VUOLE
NOI POSSIAMO DOBBIAMO VOGLIAMO
VOI POTETE DOVETE VOLETE
LORO POSSONO DEVONO VOGLIONO

➢ Il verbo potere si usa per esprimere:

1) possibilità

Stasera possiamo mangiare al ristorante cinese


53
2) o per chiedere/dare il permesso di fare qualcosa

Posso fare una domanda?

➢ Il verbo dovere si usa per esprimere un obbligo o una necessità

Domani devo andare dal dottore


Devi studiare tutti i giorni per superare l’esame!

➢ Il verbo volere si usa per esprimere una volontà o, a volte, un desiderio

Voglio laurearmi entro il prossimo anno


Vuoi un caffè?

Come possiamo notare nell’ultimo esempio, il verbo volere può essere anche
seguito da un sostantivo:

Vuoi un bicchiere di vino?


Voglio un gelato grandissimo!

IL VERBO SAPERE

In italiano esiste il verbo sapere che, in qualche modo, è simile ai verbi modali. Anche
sapere, infatti, è seguito da un verbo all’infinito ed esprime capacità/abilità (con l’idea
di: essere in grado di/essere capace di fare qualcosa).

Io so nuotare
54
Tu sai suonare il piano?
Lui non sa andare a cavallo

Attenzione alla differenza tra sapere (capacità/abilità) e potere


(possibilità/potenzialità):

Il bambino non sa parlare

Il signore non può parlare


(ma lui sa parlare!)

La signora non sa nuotare

Il ragazzo non può nuotare


(ma forse sa nuotare!)
55
UNITÁ 12

LA FORMA RIFLESSIVA

Leggi l’email che Marta scrive a Sara:

Ciao Sara!
Scusa se ti scrivo solo adesso ma sono sempre
di corsa e non trovo mai il tempo…Come stai?
Qui a Firenze tutto ok! Mi trovo bene anche se
qualche volta ho nostalgia di casa e della
Spagna. La mia giornata qui è frenetica. Mi
sveglio sempre alle sette e mezzo, ma resto a
letto mezz’ora in più. Alle otto mi alzo e mi
preparo in trenta minuti esatti! Mi lavo, mi vesto in fretta e alle otto e mezzo sono
fuori. Come sai divido l’appartamento con Elena, una ragazza italiana, ma
fortunatamente abbiamo orari diversi: lei generalmente non si alza prima delle nove,
così non abbiamo problemi per il bagno… Il mio autobus passa quasi sempre in orario,
alle 8 e 35, e in genere arrivo all’università giusto in tempo per l’inizio delle lezioni.
Alla fine delle lezioni, all’una e mezzo, vado subito a mangiare alla mensa e poi spesso
torno in biblioteca a studiare; qualche volta incontro gli altri colleghi e andiamo a
prendere un caffè insieme. Per migliorare il mio italiano incontro due volte alla
settimana un ragazzo italiano e facciamo uno scambio di conversazione: parliamo
un’ora in italiano e un’ora in spagnolo. Due sere alla settimana vado in palestra,
frequento un corso di balli latino-americani! Quando non vado in palestra spesso
torno a casa alle otto, ma qualche volta resto fuori a cena con i miei amici. Dopo cena
è il momento che preferisco: mi metto comoda in poltrona e guardo la televisione o
parlo un po' con Elena. Vado a letto verso le undici e mezza e mi addormento
immediatamente, come un sasso. Il sabato o la domenica invece faccio le cose con
calma. Mi alzo tardi, metto in ordine la casa, pranzo senza fretta, di pomeriggio esco
e sto fuori fino a tardi. Chiamo i miei amici e ci vediamo in centro. Poi andiamo insieme
in qualche locale o al cinema quando c’è un film interessante, ma non andiamo mai
in discoteca perché, come sai, la detesto. Elena, la mia coinquilina, non esce quasi
mai: fuori non si diverte e preferisce invitare gli amici a casa.
Adesso devo andare, tra poco passa il mio autobus.
56
Ci sentiamo presto, tanti baci!
Marta.

(Testo tratto da L’italiano all’università A1-A2, M. La Grassa, Edilingua)

Osserva il verbo sottolineato nel testo: MI LAVO, questo è un verbo alla

FORMA RIFLESSIVA

Un verbo è riflessivo quando, come in un grande specchio, l’azione compiuta dal


soggetto si riflette sullo stesso soggetto!

Lei si trucca (truccarsi) La truccatrice trucca l’attore (truccare)

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Lui si lava (lavarsi) Lui lava la macchina (lavare)

L’INFINITO ALLA FORMA RIFLESSIVA: ARE = ARSI; ERE = ERSI; IRE = IRSI
PRONOMI RIFLESSIVI: MI, TI, SI, CI, VI, SI

LAVARE LAVARSI METTERSI VESTIRSI FARSI PULIRSI


IO LAVO IO MI LAVO IO MI IO MI VESTO IO MI IO MI
METTO FACCIO PULISCO
TU LAVI TU TI LAVI TU TI METTI TU TI VESTI TU TI FAI TU TI PULISCI
LUI – LEI LAVA LUI – LEI SI LUI – LEI SI LUI -LEI SI LUI-LEI SI LUI – LEI SI
LAVA METTE VESTE FA PULISCE
NOI LAVIAMO NOI CI NOI CI NOI CI NOI CI NOI CI
LAVIAMO METTIAMO VESTIAMO FACCIAMO PULIAMO
VOI LAVATE VOI VI VOI VI VOI VI VOI VI FATE VOI VI PULITE
LAVATE METTETE VESTITE
LORO LAVANO LORO SI LORO SI LORO SI LORO SI LORO SI
LAVANO METTONO VESTONO FANNO PULISCONO

NON TUTTI I VERBI HANNO LA FORMA RIFLESSIVA! Ma alcuni verbi vengono usati
molto spesso alla forma riflessiva: SEDERSI – SPOSARSI – ABBRACCIARSI- SALUTARSI-
BACIARSI -INCONTRARSI – ADDORMENTARSI …

Per esprimere con quale frequenza noi facciamo alcune azioni possiamo utilizzare gli
AVVERBI DI FREQUENZA:

58
59
UNITÁ 13

I PRONOMI DIRETTI E INDIRETTI

GLI SPAGHETTI ALLA CARBONARA

Prendiamo una padella della grandezza giusta e la mettiamo sul fuoco. Versiamo
qualche cucchiaio d’olio d’oliva nella padella e lo facciamo soffriggere con uno
spicchio d’aglio. Quando l’aglio è dorato da entrambi i lati lo togliamo e lo buttiamo
via, per evitare di dare all’olio un sapore troppo forte. Tagliamo il guanciale a pezzetti
e lo versiamo nell’olio bollente. Quando sarà bello abbrustolito, togliamo il tegame
dal fuoco. In una ciotola sbattiamo le uova e le aggiungiamo al pecorino e al
parmigiano grattugiati e ad abbondante pepe macinato. Cuociamo gli spaghetti al
dente, li scoliamo e li aggiungiamo al tegame del guanciale che mettiamo di nuovo sul
fuoco. Aggiungiamo le uova e mescoliamo velocemente (è importante non far
cuocere l’uovo altrimenti otteniamo una frittata!) e serviamo…buon appetito!

Guardate i pronomi diretti sottolineati nel testo e poi, aiutandovi con la tabella,
cercate di capire quale elemento sostituiscono. Seguite l’esempio.

PRONOME DIRETTO CHE COSA?


LA La padella

60
I PRONOMI DIRETTI sostituiscono o si riferiscono ad un nome che nella frase è un
OGGETTO DIRETTO
- MARIA (SOGGETTO) MANGIA (CHE COSA?) LA MELA (OGGETTO DIRETTO)

- GIORGIA CHIAMA (CHI?) FRANCESCA (OGGETTO DIRETTO)

- MARIA MANGIA LA MELA = MARIA LA MANGIA

- MARIA, VUOI LA MELA?


- Sì, LA VOGLIO

- MARIA MANGIA IL PROSCIUTTO = MARIA LO MANGIA

- RAGAZZI, PRENDETE IL CAFFÈ?


- Sì, LO PRENDIAMO

- MARIA MANGIA LE VERDURE = MARIA LE MANGIA

- GIULIA, COMPRI LE SCARPE NUOVE?


- NO, NON LE COMPRO

- MARIA MANGIA GLI SPAGHETTI = MARIA LI MANGIA

- CLAUDIA E LUCA, PORTATE GLI OCCHIALI?


- Sì, LI PORTIAMO

LO = sostituisce o si LA = sostituisce o si LI = sostituisce o si LE= sostituisce o si


riferisce ad un nome riferisce ad un nome riferisce ad un nome riferisce ad un nome
maschile singolare femminile singolare maschile plurale femminile plurale
61
ATTENZIONE! IL PRONOME DIRETTO VA PRIMA DEL VERBO

PRONOMI DIRETTI
MI = ME
TI = TE
LO = NOME MASCHILE SINGOLARE; LA = NOME FEMMINILE SINGOLARE
CI = NOI
VI = VOI
LI = NOME MASCHILE PLURALE; LE = NOME FEMMINILE PLURALE

PRONOMI INDIRETTI = sostituiscono o si riferiscono ad una parola che nella frase è


un OGGETTO INDIRETTO (rispondono alla domanda A CHI? A CHE COSA?)

Se non ti dispiace = se non dispiace a te


Vi diamo ascolto = diamo ascolto a voi
Gli raccontano = loro raccontano a lui
Le ha offerto = lui ha offerto a lei
Mi sembrano = i programmi sembrano a me
Mi interessa = il programma interessa a me
Ti danno = loro danno a te

PRONOMI INDIRETTI
MI = A ME; Mi piace la pasta = la pasta piace a me
TI = A TE; Ti voglio bene = io voglio bene a te
GLI = A LUI; Ho detto una cosa a Luigi = gli ho detto una cosa
LE = A LEI; Ho fatto un regalo a Giorgia = le ho fatto un regalo
LE = FORMALE (A LUI; A LEI)
CI = A NOI; Ci interessa lo sport = lo sport interessa a noi
VI = A VOI; Oggi vi do un comando nuovo = io do un comando a voi

62
GLI = A LORO; Francesca manda un’email ai ragazzi = Francesca gli manda
un’email

PRONOMI DIRETTI PRONOMI INDIRETTI


MI = ME; Gli studenti salutano me = gli MI = A ME; Gli studenti offrono a me un
studenti mi salutano regalo = gli studenti mi offrono un
regalo
TI = TE; Ti amo = io amo te TI = A TE; ti voglio bene = io voglio bene
a te
LO = mangio il gelato = lo mangio GLI = A LUI; Gli piace la pizza = la pizza
LA = guardo la partita = la guardo piace a lui
(LA =FORMALE) LE = A LEI; le ho dato il mio numero = io
ho dato il mio numero a lei
(LE = FORMALE)
CI = NOI; Marco ci aspetta = Marco CI = A NOI; Marco ci telefona = Marco
aspetta noi telefona a noi
VI = VOI; Vi ascolto = io ascolto voi VI = A VOI; Vi scrivo = io scrivo a voi
LI = cucino gli spaghetti = li cucino GLI = A LORO; Gli ho detto di venire più
LE = compro le scarpe = le compro tardi = io ho detto a loro di venire più
tardi

PRONOMI DIRETTI O INDIRETTI?


Scegli il pronome di terza persona corretto.

1. Vai al supermercato? Compri gli spaghetti? _li_ compro domani, ora non esco.
2. Hai scritto al professore? No, ____ scrivo più tardi.
3. A che ora prendi il treno? ____ prendo alle 7.25.
4. Conosci quelle ragazze? No, non ____ conosco.
5. Hai parlato a Valeria? No, non ____ ho ancora parlato.
6. Parli il francese? Non ____ parlo, ma ____ capisco.
7. A Giulia piace cucinare? ___ piace molto e invita sempre i suoi amici a cena.
8. A Stefano piace la carne? No, non ____ piace: è vegetariano.
9. Prepari tu la pasta? Sì, ____ preparo subito!

63
10. Telefoni a Gianni? ____ telefono dopo, ora è in palestra e non risponde.
11. Chi porta Marco e Anna in stazione? ____ portano i suoi amici.
12. Guardate la TV tutte le sere? No, _____ guardiamo solo il sabato e la domenica.
13. Cosa hai regalato ai tuoi genitori a Natale? _____ ho regalato un weekend al
mare.
14. Quando fai l’esame di italiano? ____ faccio domani.
15. Hai mandato la mail a Dario? Sì, _____ ho mandato la mail poco fa.
16. Vedi Marta e Michela? Sì, ____ vedo questa sera per un aperitivo.
17. Che cosa hai promesso a tua mamma? ____ ho promesso di non fare tardi
questa sera.
18. Fino a che ora hai aspettato Alberto? ____ ho aspettato fino alle 10.
19. Chi aiuta i bambini con i compiti? ____ aiuta la baby sitter.
20. Che cosa ha consigliato il dottore a Sara? _____ ha consigliato di stare a riposo.
21. Quando prepari le lasagne? _____ preparo per il pranzo di domenica.
22. Perché mangiate la torta? _____ mangiamo perché è il compleanno di Marcello.
23. Che cosa hai portato alle bambine? _____ ho portato alcuni libri da colorare.
24. Quando vedi le tue amiche? _____ vedo nel fine settimana.
25. Da quanto tempo conosci Massimo? _____ conosco da 10 anni.

64
UNITÀ 14

LE PREPOSIZIONI SEMPLICI E ARTICOLATE

Le preposizioni sono invariabili e servono a collegare tra loro parole o frasi. Possono
essere seguite da un nome, un pronome, un verbo all’infinito e possono avere, come
in ogni lingua, moltissimi significati e usi diversi a seconda del contesto.

Iniziamo a vedere le preposizioni nei loro usi più comuni, cominciando dalle
preposizioni semplici. Più avanti nell’unità, vedremo cosa succede quando una
preposizione incontra un articolo, trasformandosi in preposizione articolata.

LE PREPOSIZIONI SEMPLICI

Le preposizioni semplici sono

DI A DA IN CON SU PER TRA FRA

Vediamo gli usi e le funzioni principali di ogni preposizione:

La preposizione DI:

• può indicare proprietà/possesso

Di chi è il maglione? Il maglione è di Francesca


• può introdurre un materiale

La camicia è di seta ma il maglione è di lana


• può indicare l'origine di qualcosa o qualcuno (verbo essere + di + città)

65
Io sono di Roma
• può indicare l'età di qualcosa o qualcuno

Una signora di settant'anni


• si usa quando prima di un aggettivo c'è un pronome indefinito (molto, niente,
qualcosa...)

Stasera in tv non c'è niente di interessante


Non ho niente di carino per la festa di domani

La preposizione A, spesso preceduta dai verbi stare, essere e andare:

• si usa con i nomi di città e di piccole isole (con quelle che gli italiani considerano
essere piccole isole!!!)

Domani vado a Roma


Maria e Michela sono andate a Capri
• si usa per introdurre un orario, un mese, un'età

Ci vediamo a mezzogiorno
A giugno inizia l'estate
Ho preso la patente a ventiquattro anni

La preposizione DA:

• può indicare l'origine

Il treno da Firenze arriva con dieci minuti di ritardo


• si usa con i verbi che indicano provenienza (soprattutto con venire)

Vengo da New York


Le spezie provengono da Nuova Delhi

66
• può esprimere l'agente, chi ha compiuto un'azione

La Divina Commedia è stata scritta da Dante Alighieri


• segnala la funzione di un oggetto (quando il secondo nome spiega qual è la
funzione del nome che lo precede)

Ho comprato un bellissimo paio di occhiali da sole


Metti in valigia le scarpe da ginnastica
• introduce un periodo di tempo iniziato nel passato e non ancora concluso

Vivo in Italia da tre anni (vivo ancora in Italia!)


• indica un momento particolare o una condizione del passato

Da bambina andavo sempre al parco la domenica


• si usa quando prima di un verbo all'infinito c'è un pronome indefinito (molto,
niente, qualcosa...)

C'è qualcosa da mangiare nel frigo?


• si usa spesso insieme alla preposizione A nell'espressione DA...A...per indicare
un periodo di tempo ben delimitato da un inizio e una fine

La scuola in Italia dura da Ottobre a Giugno

La preposizione IN:
• si usa con i nomi di nazione, continente, regioni, vie e isole grandi (anche
qui...con quelle che gli italiani considerano essere isole grandi!)

I miei fratelli vivono in Europa, in Francia


Abito in Via Marco Polo
Sei mai stato in Sicilia? È bellissima!
• si usa con i mezzi di trasporto (attenzione all'espressione andare a piedi!)

Sono in macchina...aspetta che metto il vivavoce!


Come andiamo stasera? In metro o in tram?

67
• si usa con i nomi di luoghi che terminano in -ia

Ieri sera sono andata in pizzeria con Daniela e poi abbiamo raggiunto Michele
in birreria

La preposizione CON:

• può indicare compagnia, partecipazione, corrispondenza e si usa solitamente


con verbi che indicano proprio rapporti o relazioni tra oggetti o persone

Vado al cinema con mia sorella


Parlo spesso con le mie colleghe
• può introdurre un modo o un mezzo con il quale si raggiunge un risultato

Scrivo con la penna blu


Ho tagliato la stoffa con le forbici

La preposizione SU:
• si usa per introdurre un argomento

Ho letto un interessantissimo libro su Carlo Magno


Andiamo a vedere la mostra su Caravaggio?
• può esprimere la posizione di qualcosa o qualcuno che si trova più in alto, sopra,
ed è generalmente usata come preposizione articolata* (accompagnata da un
articolo)

Vado su (al piano superiore)


Il libro è sul tavolo (sopra)

*Per un approfondimento sulle preposizioni articolate vedere il paragrafo


seguente

68
La preposizione PER:
• si usa per indicare una destinazione

L'aereo per Milano decollerà alle 15:00


Partiamo per Parigi dopodomani
• si usa come sinonimo di attraverso

Non passare per Roma, è piena di traffico. Prendi il raccordo!


• si usa come sinonimo di entro

Per le 17 voglio la relazione sulla mia scrivania!


• si usa per esprimere un periodo di tempo determinato

Ieri ti ho aspettato per due ore alla fermata dell’autobus!


Mi trasferisco a Napoli per un anno
• si usa come sinonimo di a causa di

Per l'agitazione ho sbagliato tutto l'esame


• si usa nella struttura per + verbo all'infinito con valore finale (perché?)

Si lavora per vivere non si vive per lavorare


• si usa per esprimere il destinatario di un vantaggio

Ho comprato un regalo per te

La preposizione TRA o FRA:

• può essere usata per parlare del luogo o del tempo, può cioè avere un valore
locativo o temporale e di solito si usa per esprimere una posizione o un periodo
intermedi, delimitati da due estremità

Tra il XIX e il XX secolo sono avvenute le scoperte scientifiche più importanti


Taranto si trova tra Bari e Lecce (siamo in Puglia!)
• si usa per esprimere un periodo o un momento nel futuro
69
Tra due anni finirò l'università
Fra cinque giorni partirò per Buenos Aires

LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE

A volte le preposizioni sono seguite da un articolo determinativo. In questo caso le


preposizioni di, a, da, in, su si uniscono all'articolo formando una sola parola...una
preposizione articolata appunto! Anche con, per, tra e fra possono essere seguite da
un articolo ma in questo caso preposizione e articolo non si uniscono.
Guardiamo la tabella per capire come si formano... sembra complicato ma il metodo
è sempre lo stesso.

+ IL LO LA I GLI LE L'

DI DEL DELLO DELLA DEI DEGLI DELLE DELL'


A AL ALLO ALLA AI AGLI ALLE ALL'
DA DAL DALLO DALLA DAI DAGLI DALLE DALL'
IN NEL NELLO NELLA NEI NEGLI NELLE NELL'

CON CON IL CON LO CON LA CON I CON CON LE CON L'


GLI
SU SUL SULLO SULLA SUI SUGLI SULLE SULL'
PER PER IL PER LO PER LA PER I PER GLI PER LE PER L'
TRA/FRA TRA IL TRA LO TRA LA TRA I TRA GLI TRA LE TRA L'
FRA IL FRA LO FRA LA FRA I FRA GLI FRA LE FRA L’

70
Le preposizioni articolate svolgono le stesse funzioni e hanno la stessa valenza delle
preposizioni semplici, anche se non sempre è facile per un non italofono capire
quando e come utilizzarle. Il problema sta nel fatto che non è possibile stabilire una
regola per il loro utilizzo ma solo alcune tendenze...vediamole più nel dettaglio:

• Di solito, le preposizioni articolate si usano quando il nome che segue è al


plurale e/o quando è determinato e non generico

Vado in Spagna tutti gli anni (Spagna è singolare)


Vado negli Stati Uniti tutti gli anni (Stati Uniti è plurale)
Vado in chiesa tutte le domeniche a sentire la messa (non è importante
precisare in quale chiesa)
Tutte le domeniche vado nella chiesa di S. Maria Maggiore a sentire la messa
(voglio specificare in quale chiesa vado a sentire la messa)

• Non si usa mai la preposizione articolata davanti al nome di una città

Vado a Roma Parto per Parigi

• Non si usano le preposizioni articolate prima dei nomi e dei cognomi

Il regalo è per Giovanni Il saggio è di Bianchi

Abbiamo detto che le preposizioni articolate svolgono le stesse funzioni e hanno la


stessa valenza delle preposizioni semplici, con la sola differenza di essere seguite
dall'articolo. Vediamo, però, un caso particolare:
• in italiano, l'articolo indeterminativo uno, una, un non ha plurale. Il suo plurale,
oltre a poter essere formato grazie all'utilizzo di alcuni/alcune e qualche può
essere creato usando le preposizioni articolate dei, degli delle

Ci sono delle uova nel frigo


Ho visto dei paesaggi bellissimi in India

71
UNITÁ 15

IL PASSATO PROSSIMO

Leggi l’email che Dylan scrive a Mike:

Ciao Mike,
come stai? Qui a Siena tutto bene. La
settimana scorsa finalmente ho trovato casa e
non devo più stare al pensionato universitario.
Divido la casa con altri due ragazzi però ho una
camera singola, finalmente un po' di privacy! I
ragazzi che abitano con me sono simpatici e
siamo diventati subito amici.
Per il resto qui va tutto bene: studio molto per gli esami ed esco il fine settimana.
Siena è una città molto vivace e di solito vado al cinema o a teatro o visito una mostra.
Ieri ho avuto una festa Erasmus. Sai chi sono gli “erasmus”? Sono gli studenti europei
che studiano per un periodo in un altro paese europeo. A Siena il gruppo di ragazzi
Erasmus è numeroso e si è organizzato bene. Quindi ieri sera io e i miei compagni di
casa siamo stati a questa festa.
Ci siamo divertititi un sacco! Siamo arrivati alle dieci e mezzo a casa di Josè, il ragazzo
spagnolo che ha organizzato la festa, e abbiamo ascoltato musica, abbiamo ballato e
abbiamo bevuto un po', ma senza esagerare. Ho conosciuto tanti ragazzi di diverse
nazioni e ho parlato anche con molti italiani, così ho praticato un po' di italiano. Non
ho capito tutto ma sono riuscito a fare una buona conversazione. La festa è stata
divertente e siamo rimasti a casa di Josè fino alle 3 di notte.
Poi siamo tornati a casa, ma prima ci siamo fermati al bar di Piazza del Campo e
abbiamo fatto colazione con un cappuccino e un cornetto. Insomma, davvero una
serata piacevole.
Tu che mi racconti? Non mi hai detto ancora come va la tua esperienza a Bologna! Hai
già conosciuto qualcuno? Hai già dato qualche esame? Fammi sapere quando puoi.
Adesso ti saluto, stamattina devo studiare un po'…
Ci sentiamo presto!
Dylan.
(Tratto da L’italiano all’università 1; Edilingua edizioni)
72
Dylan racconta cosa ha fatto la sera prima utilizzando i verbi al PASSATO
PROSSIMO. Individua nel testo quali sono secondo te i verbi al passato, inseriscili
nella tabella e indica l’infinito:

PASSATO PROSSIMO INFINITO

IL PASSATO PROSSIMO

IL PASSATO PROSSIMO è FORMATO DA 2 PAROLE:


DAL VERBO ESSERE O AVERE (AL PRESENTE) + PARTICIPIO PASSATO

➢ COME SI FORMA IL PARTICIPIO PASSATO DEI VERBI REGOLARI?

ARE = ATO; PARLARE = PARL- ATO


ERE = UTO; CREDERE = CRED- UTO
IRE = ITO; PARTIRE = PART- ITO

73
➢ VERBI CON IL PARTICIPIO PASSATO IRREGOLARE:
Ci sono alcuni verbi con il participio passato irregolare che è necessario studiare e
memorizzare!!

VERBO – INFINITO PARTICIPIO PASSATO IRREGOLARE


Accendere Acceso
Accorgersi Accorto
Aprire Aperto
Bere Bevuto
Chiedere Chiesto
Chiudere Chiuso
Correre Corso
Decidere Deciso
Dire Detto
Dividere Diviso
Essere* Stato
Fare Fatto
Leggere Letto
Mettere Messo
Morire Morto
Nascere Nato
Offendere Offeso
Offrire Offerto
Perdere Perso
Prendere Preso
Rimanere Rimasto
Rispondere Risposto
Rompere Rotto
Scegliere Scelto
Scendere Sceso
Scrivere Scritto
Spegnere Spento
Stare* Stato
Succedere Successo
Tradurre Tradotto
Vedere Visto
Venire Venuto
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Vincere Vinto
Vivere Vissuto

*Il verbo essere e il verbo stare hanno il participio uguale!

➢ LA CONCORDANZA DEL PARTICIPIO PASSATO:


Osserva le seguenti frasi:

• MARIA HA MANGIATO - MARCO HA MANGIATO


• GIULIA E MARIA HANNO MANGIATO - MARCO E GIOVANNI HANNO
MANGIATO
• MARIA è ANDATA - MARCO è ANDATO
• GIULIA E MARIA SONO ANDATE - MARCO E GIOVANNI SONO ANDATI

AL PASSATO PROSSIMO, I VERBI CON L’AUSILIARE ESSERE CONCORDANO IL


PARTICIPIO PASSATO CON MASCHILE/FEMMINILE, SINGOLARE/PLURALE.
CON L’AUSILIARE AVERE IL PARTICIPIO PASSATO NON CAMBIA!!

MANGIARE ANDARE
IO HO MANGIATO IO SONO ANDATO/A
TU HAI MANGIATO TU SEI ANDATO/A
LUI-LEI HA MANGIATO LUI -LEI è ANDATO/A
NOI ABBIAMO MANGIATO NOI SIAMO ANDATI/E
VOI AVETE MANGIATO VOI SIETE ANDATI/E
LORO HANNO MANGIATO LORO SONO ANDATI/E

➢ ESSERE O AVERE? QUESTO È IL PROBLEMA!!!

75
In generale i VERBI TRANSITIVI (quelli che hanno l’oggetto diretto) formano il
passato prossimo con l’ausiliare AVERE; mentre i VERBI INTRANSITIVI formano il
passato prossimo con l’ausiliare ESSERE.
Esempio: HO MANGIATO LA MELA
Il soggetto della frase è IO; il verbo HO MANGIATO; CHE COSA HO MANGIATO? LA
MELA è OGGETTO DIRETTO.
AVETE INCONTRATO GLI AMICI
Il soggetto della frase è VOI; il verbo AVETE INCONTRATO; CHI AVETE INCONTRATO?
GLI AMICI è OGGETTO DIRETTO.

Quando il verbo è TRANSITIVO risponde alla domanda CHI? CHE COSA?

Inoltre, possiamo ricordare alcune regole per i verbi che formano il passato
prossimo con l’ausiliare essere:

➢ VERBI CON L’AUSILIARE ESSERE



1) I VERBI ALLA FORMA RIFLESSIVA
(PRONOME RIFLESSIVO+ESSERE+PARTICIPIO PASSATO)

ALZARSI
IO MI SONO ALZATO/A
TU TI SEI ALZATO/A
LUI – LEI SI è ALZATO/A
NOI CI SIAMO ALZATI/E
VOI VI SIETE ALZATI/E
LORO SI SONO ALZATI/E

2) VERBI DI “GRANDE” MOVIMENTO (non un movimento del corpo ma un


grande movimento nello spazio!)
ANDARE, TORNARE, ARRIVARE, PARTIRE, ENTRARE, USCIRE, RITORNARE, VENIRE;
SALIRE, SCENDERE, CORRERE*
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3) VERBI DI “VITA E CAMBIAMENTO”

NASCERE, CRESCERE, DIVENTARE, MORIRE

4) PIACERE = (MI PIACE/ MI PIACCIONO) MI è PIACIUTO/A; MI SONO PIACIUTI/E


SEMBRARE = (MI SEMBRA/MI SEMBRANO) MI è SEMBRATO/A; MI SONO
SEMBRATI/E
SUCCEDERE = è SUCCESSO

*SALIRE, SCENDERE, CORRERE = SONO VERBI DI MOVIMENTO E HANNO


L’AUSILIARE ESSERE; IN ALCUNE FRASI PERDONO IL VALORE DI VERBI DI
MOVIMENTO E POSSONO PRENDERE L’AUSILIARE AVERE.

SONO SALITO/A; SONO SCESO/A; SONO CORSO/A

SONO SALITA SULLA CUPOLA DI SAN PIETRO / HO SALITO LE SCALE


SONO SCESA DALL’AUTOBUS/ HO SCESO UN MILIONE DI SCALE
SONO CORSA A CASA/ HO CORSO 15 KM/ HO CORSO PER 15 MINUTI

77
UNITÀ 16

L’IMPERFETTO

...che cos'è e a cosa serve?


L’IMPERFETTO è un tempo verbale del modo indicativo che serve ad esprimere
un’azione continuata e prolungata del passato.

...come si forma?
Moltissimi verbi hanno un imperfetto REGOLARE! Nella tabella che segue troviamo
le tre coniugazioni

PARLARE PRENDERE PARTIRE


IO PARL-AVO PREND-EVO PART-IVO
TU PARL-AVI PREND- EVI PART-IVI
LUI/LEI PARL-AVA PREND-EVA PART-IVA
NOI PARL-AVAMO PREND-EVAMO PART-IVAMO
VOI PARL-AVATE PREND-EVATE PART-IVATE
LORO PARL-AVANO PREND-EVANO PART-IVANO

Come forse avrete già notato osservando la tabella, le tre coniugazioni sono molto
simili. Si differenziano solamente per la vocale che caratterizza la coniugazione:
- I verbi in –ARE hanno una A nella parte del verbo che cambia Es: io parl + A +
vo

- I verbi in –ERE hanno una E nella parte del verbo che cambia Es: io prend +E +
vo

- I verbi in –IRE hanno una E nella parte del verbo che cambia Es: io part+ I + vo

78
Di seguito, invece, i 4 verbi che hanno l’IMPERFETTO irregolare:

BERE DIRE ESSERE FARE


IO BEVEVO DICEVO ERO FACEVO
TU BEVEVI DICEVI ERI FACEVI
LUI/LEI BEVEVA DICEVA ERA FACEVA
NOI BEVEVAMO DICEVAMO ERAVAMO FACEVAMO
VOI BEVEVATE DICEVATE ERAVATE FACEVATE
LORO BEVEVANO DICEVANO ERANO FACEVANO

...quando si usa?

Usiamo l’IMPERFETTO per:

• DESCRIVERE fisicamente una situazione, un avvenimento, un luogo, una


persona…

Il tempo era caldo e umido

• Fare una DESCRIZIONE psicologica, parlare di SENTIMENTI ed EMOZIONI

Non è venuta alla festa perché era triste

• Parlare di UN’ABITUDINE, di qualcosa che avveniva con regolarità

Da bambino, d’estate, andavo sempre al mare

• Dopo la parola MENTRE

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Mentre andavo al lavoro, ho incontrato Nicola

• Parlare di azioni CONTINUATE, non limitate nel tempo o non concluse

Il mio cane era nella sua cuccia e dormiva tranquillamente

• Raccontare un sogno

Ero in mezzo alla strada, incontravo persone che conoscevo ma che non
ricordavo...

80
UNITÁ 17

Generazione Erasmus

Leggi le esperienze di alcuni studenti Erasmus e completa la tabella.

Tutto è iniziato un anno fa, nell’estate del 2019. Vivevo a Bologna dove
studiavo Scienze della Comunicazione. Una studentessa fuori sede come
molte: sono nata a Cagliari e prima abitavo lì con la mia famiglia. Mentre
frequentavo le lezioni di storia del cinema, ho conosciuto Juan, un ragazzo
spagnolo in Erasmus a Bologna per un semestre. Subito ho deciso che anch’io
avrei fatto l’Erasmus. Ho fatto domanda per la Spagna: Malaga, la città di Juan.
I miei genitori erano preoccupati, io invece ero impaziente di scoprire il mondo.
E così sono partita. Dopo poco tempo ho imparato a conoscere questa
magnifica città che ora posso chiamare “casa”. Ho incontrato tantissime
persone da tutto il mondo: Messico, Turchia, Canada, Brasile, Olanda, Belgio,
Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Grecia e tanti altri ancora. Ho imparato
nuove tradizioni e stili di vita: sono cambiata prendendo solo un aereo e
restando in una città!
Ho sempre sognato di vivere l’esperienza Erasmus e, dopo tutta la burocrazia,
ho potuto scegliere la città. Un mio amico italiano di Roma mi ha consigliato
Perugia: una antica città universitaria del centro Italia. Sono arrivata a Perugia
il 30 agosto e da quel momento ho iniziato a cambiare, mi sono sentita più
libera, più gioiosa ed orgogliosa.
All’inizio è stata dura: la cosa più difficile è stata abituarmi agli orari dei pasti.
A casa mangiavo sempre dopo le 14, ma in Italia la gente mangia prima. Poi
dovevo imparare a gestire i miei soldi e così dopo il primo mese ho cercato un
lavoro e ho iniziato a fare la cameriera in una pizzeria. Mentre lavoravo, parlavo
italiano con i pizzaioli e gli altri camerieri: è stata anche un’occasione per
migliorare con la lingua. Sono ingrassata un po’, ma non è stata sempre festa:
ho studiato molto e sono riuscita a dare 4 esami.

Io sono andato a Bergamo per un anno. All’inizio non è stato facile perché fare
l’Erasmus è come fare un salto nel buio: non sapevo cosa mi aspettava, non
conoscevo nessuno e avevo pochi soldi.
Il primo pensiero è stato cercare una casa. Ho trovato un appartamento con
altri 2 studenti: un ragazzo turco e un ragazzo tedesco.
Abitavamo in via Donizetti, nel cuore della città antica, che si chiama città
alta, e vicino alla sede dell’Università dove avevamo le lezioni. Subito
abbiamo deciso di parlare in italiano anche tra noi in casa per imparare il più
possibile. In quel periodo ho viaggiato tantissimo, ho scoperto la bellezza
delle città italiane e ho imparato ad amare la loro gente.

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Passato prossimo o imperfetto?

Abbina le frasi del testo “Generazione Erasmus” che hai letto con il rispettivo
uso del passato (prossimo o imperfetto).

1. Mentre lavoravo, parlavo italiano con a. Raccontare abitudini del passato (fatti
i pizzaioli. che si ripetono regolarmente)

2. A casa mangiavo sempre non prima


b. Descrivere stati psicologi e fisici
delle 14.

c. Raccontare un’azione che si


3. I miei genitori erano preoccupati, io inserisce in un’altra iniziata prima
invece ero impaziente di scoprire il
mondo.

d. Descrivere azioni passate che si


4. Mentre frequentavo le lezioni di
svolgono contemporaneamente
storia del cinema ho conosciuto Juan.

e. Raccontare azioni passate successe


una dopo l’altra
5. Ho studiato molto e sono riuscita a
dare 4 esami.

82
Completa le frasi con i verbi al passato prossimo o all’imperfetto.

1. Marta (arrivare) _______________ a Perugia e poi (cercare) _______________


un lavoro.

2. Mentre Juan (essere) _______________ in Italia, (conoscere)


_______________ Michela.

3. Tutte le sere (noi – andare) _______________ al bar in piazza Vecchia e


(incontrarsi) _______________ con gli altri studenti Erasmus.

4. Mentre Michela (studiare) _______________, le sue coinquiline (preparare)


_______________ la cena per tutte.

5. Federico (andare) _______________ al supermercato, (comprare)


_______________ gli ingredienti per fare la pasta alla carbonara e (cucinare)
_______________ per i suoi amici dell'Erasmus.

6. Ieri sera il mio coinquilino coreano (guardare) _______________ un programma


alla TV inglese, ma non (capire) _______________ niente.

7. (io – fare) _______________ l’Erasmus quando (avere) _______________ 20


anni.

8. Mentre noi (aspettare) _______________ l’autobus per l’università, Anita e


Francesca (arrivare) _______________ alla fermata.

9. (io – essere) _______________ felice di partire per la Germania, ma allo stesso


tempo (io – avere) _______________ un po’ paura.

83
10. Io sono molto sportiva e dopo la prima settimana in Erasmus a Milano
(trovare) _______________ una palestra e (iscriversi) _______________.
(io - allenarsi) _______________ tutti i giorni dopo le lezioni.

(Unità tratta dal sito www.italianoperstranieri.loescher.it/ italianoperstranieri@loescher.it)

84
UNITÁ 18

Ascolta la canzone e prova ad inserire i verbi mancanti.

Arriverà
(Emma e i Modà)

...................... come pioggia tu ..................


e te ne ................
Come le foglie col vento d’autunno
triste tu ne ...............
Certa che mai ti ..............
Ma ..... ..................... il tuo cuore in un giorno d’estate rovente in cui il sole...............
E ................. la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu.....................
E ..................il sapore del bacio più dolce e un abbraccio che ti ...............
.................... una frase e una luna di quelle che poi ti...............
.................... la mia pelle a curar le tue voglie, la magia delle stelle.

...................... che la vita è ingiusta e.....................


e ...................alla volta in cui mi hai detto no
non ti ...........................mai
Poi di colpo il buio intorno a noi

Ma ..... ...................... il tuo cuore in un giorno d’estate rovente in cui il sole ................
E .................... la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu .....................
E ..................il sapore del bacio più dolce e un abbraccio che ti ...............
.................... una frase e una luna di quelle che poi ti...............
85
.................... la mia pelle a curar le tue voglie, la magia delle stelle

La poesia della neve che cade e rumore non fa


La mia pelle a curar le tue voglie
La poesia della neve che cade e rumore non fa.

FUTURO SEMPLICE
VERBI REGOLARI
TORNARE METTERE PARTIRE SVEGLIARSI
TORNE-RÒ METTE-RÒ PARTI-RÒ MI SVEGLIERÒ
TORNE-RAI METTE-RAI PARTI-RAI TI SVEGLIERAI
TORNE-RÀ METTE-RÀ PARTI-RÀ SI SVEGLIERÀ
TORNE-REMO METTE-REMO PARTI-REMO CI
SVEGLIEREMO
TORNE-RETE METTE-RETE PARTI-RETE VI SVEGLIERETE
TORNE-RANNO METTE-RANNO PARTI-RANNO SI
SVEGLIERANNO

VERBI IRREGOLARI

1) MANCA LA VOCALE “E”

ANDARE = ANDERÒ ANDRÒ; FARE = FARÒ¸VEDERE = VEDR Ò; RIVEDERE = RIVEDRÒ


DARE = DARÒ; STARE = STARÒ; VIVERE = VIVRÒ; POTERE = POTRÒ
DOVERE = DOVRÒ; SAPERE = SAPRÒ; CADERE = CADRÒ

ESSERE AVERE

86
SARÒ AVRÒ
SARAI AVRAI
SARA’ AVRA’
SAREMO AVREMO
SARETE AVRETE
SARANNO AVRANNO

2) MANCA LA “E” + RADDOPPIAMENTO DELLA “R”

VENIRE = VERRÒ, VERRAI, VERRÀ VERREMO, VERRETE, VERRANNO


RIMANERE = RIMARRÒ
VOLERE = VORRÒ
BERE = BERRÒ
TRADURRE = TRADURRÒ

USI DEL FUTURO SEMPLICE:


ESPRIMERE UN’AZIONE AL FUTURO
Domani andrò al mare
Il prossimo fine settimana sarò in Sardegna
Tra/Fra mezzora faremo la pausa

FARE UNA SUPPOSIZIONE


Che ore sono? Saranno le 5 (Non sono sicuro, non ho l’orologio)
Come mai Fernando non è venuto a lezione? Non lo sappiamo, avrà problemi di
connessione

FARE UN’IPOTESI (PERIODO IPOTETICO DEL 1° TIPO)


87
SE + IPOTESI + CONSEGUENZA

SE + IPOTESI =PRESENTE INDICATIVO + CONSEGUENZA = PRESENTE INDICATIVO


SE HO FAME, MANGIO

SE + IPOTESI = FUTURO + CONSEGUENZA = FUTURO


SE DOMANI FARA’ BEL TEMPO, ANDRO’ AL MARE

SE + IPOTESI = PRESENTE INDICATIVO + CONSEGUENZA = FUTURO


SE FAI IL BRAVO, TI REGALERO’ UNA BICI NUOVA

88
UNITÀ 19

IL CONDIZIONALE

...che cos'è e a cosa serve?

Il CONDIZIONALE è un modo verbale che serve principalmente ad esprimere azioni o


situazioni che sono condizionate, appunto, da altre azioni.
Se domani fosse bel tempo, andrei al mare (vado al mare solo se il tempo è bello!)
Il CONDIZIONALE è però molto utilizzato e diffuso nella lingua italiana anche in frasi
autonome. Vediamo come si forma e quando si usa!

...come si forma?

Il CONDIZIONALE ha solamente due tempi:


• il CONDIZIONALE SEMPLICE

• il CONDIZIONALE PASSATO

Noi ci concentriamo, per il momento, sul condizionale semplice.

Ecco come si forma, osservate la tabella!


PARLARE PRENDERE PARTIRE

IO PARL-EREI PREND-EREI PART-IREI

TU PARL-ERESTI PREND - ERESTI PART-IRESTI

LUI/LEI PARL-EREBBE PREND -EREBBE PART-IREBBE

NOI PARL-EREMMO PREND -EREMMO PART-IREMMO

VOI PARL-ERESTE PREND -ERESTE PART-IRESTE

LORO PARL-EREBBERO PREND -EREBBERO PART-IREBBERO

89
Come forse avrete notato, il condizionale semplice dei verbi in -ARE è uguale a quello
dei verbi in -ERE

Nella prossima tabella vediamo, invece, qualche verbo irregolare al CONDIZIONALE. È


molto semplice formarli, se ci ricordiamo i verbi irregolari al futuro dell’indicativo. Le
radici irregolari, infatti, sono identiche:

INFINITO FUTURO INDICATIVO CONDIZIONALE SEMPLICE


ANDARE IO ANDRÒ IO ANDREI
DARE IO DARÒ IO DAREI
DOVERE IO DOVRÒ IO DOVREI
FARE IO FARÒ IO FAREI
POTERE IO POTRÒ IO POTREI
STARE IO STARÒ IO STAREI
VENIRE IO VERRÒ IO VERREI
VOLERE IO VORRÒ IO VORREI
VIVERE IO VIVRÒ IO VIVREI
SAPERE IO SAPRÒ IO SAPREI
VEDERE IO VEDRÒ IO VEDREI
RIMANERE IO RIMARRÒ IO RIMARREI
BERE IO BERRÒ IO BERREI

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Di seguito abbiamo il CONDIZIONALE SEMPLICE dei verbi AUSILIARI ESSERE e AVERE:

ESSERE AVERE
IO SAREI AVREI
TU SARESTI AVRESTI
LUI/LEI SAREBBE AVREBBE
NOI SAREMMO AVREMMO
VOI SARESTE AVRESTE
LORO SAREBBERO AVREBBERO

...quando si usa?

Il modo CONDIZIONALE serve principalmente ad esprimere:

• un DESIDERIO (con un verbo di gusto [amare/piacere/desiderare/volere…] o


con un altro verbo + volentieri)

Vorrei tanto andare a Miami la prossima estate


Mi piacerebbe moltissimo fare un po’ di vacanza
Visiterei volentieri il Messico il prossimo anno
Berrei volentieri un bel caffè

• un CONSIGLIO (spesso preceduto da espressioni come: se fossi in te, al posto


tuo, nei tuoi panni…)

Al posto tuo, prenderei una bella aspirina e andrei a letto

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• una RICHIESTA GENTILE, EDUCATA

Apriresti la finestra, per favore?

• un'INFORMAZIONE incerta

Il Presidente della Repubblica avrebbe firmato l'accordo

Meno diffusamente, il CONDIZIONALE si usa anche per:

• esprimere un DUBBIO (in particolar modo con i verbi modali


volere/potere/dovere)

Cosa potremmo fare stasera?


• affermare qualcosa in maniera più delicata, meno perentoria

Sarebbe meglio non disturbarlo ora, sta riposando

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