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Come entrare nel clima delle vacanze

È facile dire "sono in ferie", un po' meno esserlo davvero. Il più delle volte lo stress ci accompagna anche in
villeggiatura. Le vacanze sono tanto desiderate perché in un breve periodo si concentrano desideri e aspirazioni: il
relax, il recupero della forma fisica, il divertimento, la ricarica emotiva e mentale, la guarigione da disturbi da stress
lavorativo e familiare, il dedicarsi ai propri hobbies, il riposo, l'amore.

Una volta scelta la vacanza in linea col bilancio familiare, come si fa a cambiare rapidamente registro scrollandosi di
dosso lo stress accumulato? A emozionarsi o a scaricare i nervi, a passare dalla pesantezza della vita quotidiana con i
suoi pensieri e malumori, preoccupazioni e fatiche, a vivere pensando positivo e ottimizzando il tempo a
disposizione? Sapendo che solitamente servono 24 ore per entrare nel registro delle vacanze meglio agire già prima
di partire. Ad esempio preparando i bagagli con almeno un giorno di anticipo in modo da non arrivare con il
cardiopalma a notte fonda. E mentalmente non lasciando questioni pratiche o di lavoro in sospeso ma "chiudendo"
anche solo col pensiero tutti i dossier aperti. Consigli semplici che possono essere adottati anche da chi non può
partire fisicamente ma può ricreare un ambiente vacanziero nel quotidiano.

Non toccate le valigie. Abbandonate il bagaglio senza curarvi di disfarlo e andate subito in perlustrazione del luogo
dove vi trovate. Prendere confidenza con lo spazio fisico permette di entrare nel registro psicologico della vacanza,
anche i pensieri hanno bisogno di una loro ricollocazione, la vita di essere immaginata in un luogo diverso, altrimenti
il corpo sarà in vacanza ma la mente ancora a casa con una spiacevole sensazione di disorientamento.

Dedicate subito un'ora al relax fisico. Una doccia, un bagno, un sonnellino, una nuotata o una passeggiata per i più
attivi. Prendersi cura del corpo è un pretesto privilegiato per prendersi cura dei propri bisogni più profondi e rende le
iniziative o incombenze successive meno faticose e più naturali.

Mettete il telefono offline per 45 minuti. Sarà un ottimo esercizio preparatorio per i giorni successivi. La vacanza è
un momento di "separazione" desiderato ma potenzialmente destabilizzante, iniziarla con un gesto volontario ma
breve di separazione dalla vita di tutti i giorni abbassa la tensione, attenua la preoccupazione e fa sentire di poter
controllare il distacco.

I primi due giorni mettete la sveglia ad un'ora tarda. Pensare il vostro tempo scandito diversamente aiuta a
recuperare più rapidamente i ritmi naturali. L'ansia di dover riposare può rendere difficile dormire serenamente e a
lungo. Spostare la sveglia in avanti permette di organizzare inconsciamente il tempo, plasmarlo secondo le nuove
necessità senza permettergli di sopraffarvi.

Non affaticatevi con oneri pesanti i primi giorni. La spesa, cucinare, le ultime email di lavoro o telefonate, i compiti
dei figli. La tensione rallenta il vostro entrare nel clima vacanziero. È consigliabile avere pochi selezionati impegni,
calibrati e ridotti all'essenziale. Ampliare il tempo mentale tonifica, rilassa, dà lucidità. Avrete tutti i giorni successivi
in cui diluire con calma quanto rimasto o necessario.

Indossate abiti 'da vacanza', diversi da quelli quotidiani. Non serve un nuovo guardaroba, pochi capi 'connotati',
magari colorati o divertenti o abbinati in modo originale, sono sufficienti a restituirvi un'immagine di voi adatta a una
nuova esperienza che spezza con la routine. Vedersi differenti dal solito aiuta a percepirsi in un'altra dimensione
emotiva, a cambiare registro. È come rispecchiarsi con la mente in un'immagine anche fisica di sé stessi mutata per
una nuova situazione.

Adottate il profumo dell’estate. Ogni vacanza ha il suo profumo a seconda del posto e del periodo. Fiori, alberi,
cespugli, resine, erbe officinali scandiscono i vari momenti. Se possibile usate nuove fragranze e profumate gli
ambienti con essenze fresche e estive.

Scegliete e gustate cibi nuovi e bevande diverse. Il gusto e l'olfatto hanno un intenso potere evocativo e connotano
le situazioni di uno speciale significato emotivo. Nuovi sapori e aromi permettono di staccare immediatamente dal
quotidiano e in ogni momento vi riporteranno alla situazione in cui li avete scoperti e assaporati la prima volta, fino a
diventare un vero simbolo delle vacanze!

Ascoltate la colonna sonora delle vostre vacanze. La musica colora affettivamente l'ambiente con melodie, parole e
ritmi. Vi proietta immediatamente in un'altra dimensione, accompagna i giorni e le notti, rilassa, culla, conforta,
rallegra e fa ballare il vostro tempo! Scegliete una playlist diversa dal solito e arricchitela con brani colti durante le
vacanza: diventerà la vostra colonna sonora.

Dedicatevi ad un’attività inusuale. Approfittando della nuova situazione, scegliere un’attività per voi insolita o
abbandonata da tempo. Può essere un’attività domestica, sportiva, sociale, manuale o intellettuale, da svolgere da
soli o in compagnia. Dedicarsi ad un’attività inconsueta, anche recuperata dal proprio passato, mette in moto energie
e attiva lati del carattere caduti “in letargo”. Darete così una veste diversa e nuovi orizzonti alle esperienze attuali e
alla vostra vacanza.
di Adelia Lucattini, psichiatra psicoterapeuta e psicoanalista 12 Luglio 2017

Ansia: il pedaggio del rientro


L' ansia da rientro significa che la vacanza è stata un'evasione da un'esistenza che ci va stretta e dalla quale forse
vorremmo fuggire. Si comincia a sentirla negli ultimi giorni di villeggiatura o di vacanza, aumenta con le code del
rientro e infine esplode nei primi giorni a casa, poco dopo aver ripreso le consuete attività quotidiane e professionali.
È la classica "ansia da rientro" che colpisce inesorabile ogni anno nei primi giorni di settembre. Un disturbo che nel
giro di pochi giorni o qualche settimana esaurisce le energie recuperate durante le vacanze e fa arrivare a ottobre già
saturi e sfiniti.

Al rientro l'ansia ci segnala che la nostra "vita standard" non va


Questa forma d'ansia è un segnale forte, da non sottovalutare: significa che la vacanza non è stata vissuta come una
ricarica, ma anche o soprattutto come una fuga da una vita sentita come faticosa e insopportabile. In breve, è un’
evidente forma di rigetto per la vita che si conduce. 

Come affrontare questa ansia nel modo giusto? Intanto, non serve pensare di dover cambiare tutto nella propria
vita: un simile sforzo è al di là delle nostre forze attuali e inoltre è probabile che non sapremmo nemmeno in che
direzione modificare le cose. Quindi finiremmo solo per alimentare l'ansia con nuovi argomenti, senza venire a capo
di nulla e creando di conseguenza altri pensieri negativi e frustrazione. Meglio procedere in un altro modo,
modificando alcune piccole abitudini capaci però di agire sulla nostra percezione delle cose e di noi stessi. Solo così
potremo attivare quegli stati interiori che ci porteranno a nuove idee e nuove soluzioni in modo molto più spontaneo
ed efficace. Ecco un elenco di cose che possiamo fare subito per alleviare i sintomi dell'ansia da rientro.

Non ripartiamo al massimo


Il corpo ha sempre bisogno di gradualità. Ripartiamo lentamente con gli impegni consueti e aumentiamo l'impegno
man mano, o disperderemo l'energia acquisita.

Dormiamo di più
Fin dal rientro manteniamo almeno 7 ore di sonno, provando ad addormentarci spesso prima di mezzanotte.
Possiamo aiutarci con un ciclo di melatonina, una compressa  al giorno. Evitiamo sonniferi o ansiolitici, che
reprimendo l'ansia fanno abituare a una vita che non vogliamo.

Manteniamo la cura del corpo


Non perdiamo la forma fisica insieme all'abbronzatura. Seguiamo un'alimentazione sana, curiamoci sia fisicamente
che nell'abbigliamento. Se già non lo facciamo, troviamo un'attività sportiva che ci piace davvero e iniziamo a farla
una volta alla settimana.

Non fuggiamo dall'adesso


Non idealizziamo la vacanza appena trascorsa. Non è quello lo stile di vita ideale, ci sembra così solo perché siamo
insoddisfatti. Riduciamo le aspettative "esotiche", accettiamo la ciclicità piacere/fatica. Proprio il tempo in cui siamo
"ora" può riservarci piaceri molto più intensi di quelli solo immaginati, se smettiamo di fuggirlo.

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