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Liceo Scientifico Statale "Paolo Lioy"

36100 VICENZA
via P. Cordenons, 5 - Tel. (0444) 324.756 – Fax 544.498
_____________

DIPARTIMENTO di MATEMATICA e FISICA

PROGRAMMAZIONE DI FISICA
A.S. 2017-2018

PROGRAMMAZIONE DI FISICA PER IL BIENNIO................................................................................................ 2


OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI PER LA FISICA ............................................................................................ 2
STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZA E COMPETENZA ............................................................... 2
Classi PRIME ............................................................................................................................................................................. 2
Classi SECONDE ....................................................................................................................................................................... 4
METODI E STRUMENTI D’INSEGNAMENTO ..................................................................................................................... 5
VERIFICHE E VALUTAZIONE .............................................................................................................................................. 5
ATTIVITA’ DI RECUPERO ..................................................................................................................................................... 6
SCANSIONE TEMPORALE IN MODULI ............................................................................................................................... 7
CLASSI PRIME .................................................................................................................................................... 7
CLASSI SECONDE .............................................................................................................................................. 8
PROGRAMMAZIONE DI FISICA PER IL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO ....................................... 10
LINEE GENERALI E COMPETENZE ..................................................................................................................... 10
Liceo scientifico ........................................................................................................................................................ 10
Liceo scientifico opzione scienze applicate .............................................................................................................. 10
STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZA E COMPETENZA ............................................................. 11
Classi TERZE ........................................................................................................................................................................... 11
Classi QUARTE ....................................................................................................................................................................... 14
Classi QUINTE ........................................................................................................................................................................ 16
METODI E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO .................................................................................................................. 18
VERIFICHE E VALUTAZIONE ............................................................................................................................................ 19
ATTIVITA’ DI RECUPERO ................................................................................................................................................... 20
SCANSIONE TEMPORALE IN MODULI ............................................................................................................................. 20
CLASSI TERZE .................................................................................................................................................. 20
CLASSI QUARTE .............................................................................................................................................. 21
CLASSI QUINTE ............................................................................................................................................... 23
Griglia di valutazione di Matematica-Informatica-Fisica ................................................................................... 25

1
PROGRAMMAZIONE DI FISICA PER IL BIENNIO

OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI PER LA FISICA

L’insegnamento della fisica si ripromette di condurre l’alunno a:


1. osservare e identificare un fenomeno;
2. analizzare un problema semplice individuandone gli elementi significativi, le relazioni, i dati
superflui e quelli mancanti;
3. essere consapevole del problema della misura, rendendosi conto dell’incertezza ad essa
associata;
4. saper servirsi dei grafici relativi ai vari fenomeni;
5. rendersi conto dei limiti di validità delle varie leggi;
6. iniziare a comprendere e distinguere la struttura sperimentale, da un lato, logico-matematica,
dall’altro, delle teorie studiate.
A supporto degli obiettivi sopra elencati, l’attività di laboratorio, in particolare nell’indirizzo delle
scienze applicate, sarà intesa sia come percorso di scoperta sia come illustrazione o verifica delle
leggi oggetto di studio.

STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZA E COMPETENZA

Classi PRIME
Conoscenze Competenze
Concetto di misura delle grandezze
fisiche
Comprendere il concetto di definizione operativa di una
Il Sistema Internazionale di Unità:
1° Modulo

grandezza fisica
le grandezze fisiche fondamentali
Saper convertire una misura espressa in termini di un
Grandezze (tempo, lunghezza e massa) e
assegnato multiplo o sottomultiplo di una certa unità,
fisiche derivate (densità)
nella (stessa) misura espressa in termini di un altro
Equivalenze di misure (aree,
multiplo o sottomultiplo (della stessa unità)
volumi).
Le dimensioni fisiche delle
grandezze.
Conoscere ed applicare le proprietà delle potenze.
Saper tradurre il prefisso identificativo del
multiplo/sottomultiplo di un’unità di misura nella
I rapporti, le proporzioni, le
corrispondente notazione esponenziale in base 10, e
percentuali.
2° Modulo

viceversa
Relazioni tra grandezze fisiche:
Saper rappresentare graficamente una collezione di
Strumenti proporzionalità diretta e inversa e
coppie ordinate di dati
matematici relazione lineare
Saper riconoscere il tipo di proporzionalità (diretta o
Le potenze di 10
inversa) dai grafici e/o dall’equazione
Le equazioni e i principi di
Saper dedurre dalla rappresentazione grafica della
equivalenza
relazione la sua equazione, almeno nei casi di
proporzionalità diretta e inversa
Saper invertire semplici formule

2
Saper distinguere tra errori sistematici e accidentali
Le caratteristiche degli strumenti di
Relativamente a una misura diretta, assegnata una
misura
collezione di dati, saper calcolare il valor medio e
Le incertezze in una misura
l’incertezza assoluta
3° modulo
Gli errori delle misure dirette ed
Saper calcolare l’errore relativo e percentuale
indirette
Relativamente a due misure (già espresse come
La misura La valutazione del risultato di una
intervallo), saper calcolare l’errore assoluto, relativo e
misura
percentuale della loro somma, differenza, prodotto e
Le cifre significative
quoziente
L’ordine di grandezza di un
Saper convertire la notazione decimale di una misura in
numero
notazione scientifica, e viceversa
La notazione scientifica
Valutare l’ordine di grandezza di una misura
L’effetto delle forze
Forze di contatto ed azione a Saper costruire graficamente:
distanza □ la risultante di due o più vettori nel piano
Come misurare le forze □ la moltiplicazione di un vettore (nel piano) per uno
La somma delle forze scalare
Definizione di vettore e sua □ la differenza di due vettori nel piano
rappresentazione geometrica □ i vettori componenti di un vettore lungo due
Somma di due (o più) vettori: direzioni assegnate
4° Modulo

regola del parallelogramma e Saper calcolare la risultante di due o più forze applicate
Le forze e i costruzione della poligonale nel medesimo punto
vettori Moltiplicazione di un vettore per Saper scomporre una forza lungo due direzioni
uno scalare assegnate
Differenza di due vettori Saper operare con le relazioni tra lunghezza (e/o
Scomposizione di un vettore lungo allungamento) di una molla e intensità della forza
due direzioni assegnate applicata
La forza peso e la massa Saper distinguere tra misure di massa e misure di peso
Le caratteristiche della forza Saper rappresentare coerentemente la direzione, il verso
d’attrito (statico, dinamico), della e l’intensità della forza peso, delle forze vincolari e
forza elastica della forza d’attrito
Legge di Hooke
Saper calcolare l’equilibrante una volta assegnate due o
più forze applicate a un punto materiale.
5° Modulo

Il concetto di punto materiale e Saper calcolare la reazione vincolare su un punto


corpo rigido materiale esercitata da una superficie d’appoggio, note
L’equilibrio
L’equilibrio di un punto materiale le altre forze.
dei solidi
Coppie di forze e leve Saper stabilire se un punto materiale appoggiato a una
Baricentro superficie piana liscia o ruvida (orizzontale o inclinata)
è in equilibrio o no
Saper risolvere semplici problemi sulle leve
Gli stati di aggregazione
molecolare
6° Modulo

La definizione di pressione Saper calcolare la pressione determinata


La legge di Pascal dall’applicazione di una forza e la pressione esercitata
L’equilibrio
La legge di Stevino dai liquidi
dei fluidi
La spinta di Archimede Saper risolvere semplici problemi mediante le leggi di
Il galleggiamento dei corpi Stevino e Archimede
La pressione atmosferica e la sua
misurazione

3
Classi SECONDE
Conoscenze Competenze
Il punto materiale in
movimento
Sistemi di riferimento
Il moto rettilineo
La velocità media Rappresentare moti uniformi e uniformemente accelerati in
1° Modulo

Moto rettilineo uniforme grafici (t, s(t)) e (t, v(t)) e utilizzarli per risolvere problemi
Cinematica Grafici spazio-tempo Saper interpretare fisicamente grafici noti di moti uniformi e
del moto Il moto vario su una retta uniformemente accelerati
rettilineo Velocità istantanea Risolvere problemi di cinematica del moto rettilineo
Accelerazione media e uniforme o uniformemente accelerato che richiedano al
istantanea massimo la risoluzione di equazioni di 1° grado
Moto uniformemente
accelerato
Grafici spazio-tempo e
velocità-tempo
Vettori posizione,
spostamento
2° Modulo

Vettori velocità media ed


Rappresentare graficamente i vettori studiati ed associarli
istantanea
Cinematica nel correttamente alla traiettoria
Vettori accelerazione media
piano
ed istantanea Risolvere semplici problemi sul moto circolare uniforme
Moto circolare uniforme
Accelerazione centripeta

Primo principio della


dinamica Saper individuare sistemi di riferimento appropriati per la
Effetto delle forze descrizione di moti
Secondo principio della
Saper individuare, in modulo direzione e verso, eventuali
3° Modulo

dinamica
Che cos’è la massa? reazioni vincolari
Dinamica del
Terzo principio della Saper rappresentare il diagramma delle forze relativo a un
punto
dinamica punto materiale
La caduta libera
Forza peso e massa Saper impostare l’equazione risolvente un semplice
La discesa lungo un piano problema di dinamica del punto materiale
inclinato

Lavoro, potenza, energia


Teorema dell’energia Saper calcolare l’energia cinetica di un corpo e le sue
cinetica eventuali variazioni
4° Modulo

Definizione di energia Saper riconoscere il legame tra variazione di energia


potenziale cinetica e lavoro complessivamente svolto su un corpo
Energia
Energia potenziale
meccanica Saper risolvere, mediante l’applicazione del principio di
gravitazionale ed energia
potenziale elastica conservazione dell’energia meccanica, semplici problemi
Principio di conservazione relativi ad un punto materiale sottoposto a forze puramente
dell’energia meccanica e conservative
dell’energia totale

4
Il termometro
La dilatazione lineare dei
Saper convertire una temperatura da una scala all’altra
solidi
Saper risolvere semplici problemi sulla dilatazione termica
La dilatazione volumica dei
5° Modulo
Saper affrontare semplici applicazioni della legge di Boyle
solidi e dei liquidi
Saper calcolare la temperatura di equilibrio di due o più
Temperatura e La legge di Boyle
sistemi di capacità termica e temperature iniziali note, posti
calore Calore e lavoro
a contatto e isolati dall’ambiente esterno
Energia in transito
Saper stabilire il comportamento di una miscela acqua-
Capacità termica e calore
ghiaccio in diverse condizioni iniziali
specifico
Il calorimetro
I cambiamenti di stato

Propagazione rettilinea della


Saper risolvere semplici esercizi sugli specchi piani
luce
Saper costruire graficamente l’immagine di un oggetto posto
6° Modulo

La riflessione e lo specchio
Ottica davanti a uno specchio sferico
piano
geometrica Saper distinguere il diverso comportamento della luce
Gli specchi curvi (sferici)
(argomento rispetto all’angolo limite
La rifrazione
facoltativo) Saper costruire graficamente l’immagine di un oggetto posto
La riflessione totale
davanti a una lente sottile
Le lenti
Strumenti ottici

METODI E STRUMENTI D’INSEGNAMENTO

Il metodo d’insegnamento per l’approccio ai vari argomenti parte da un modello frontale,


adeguandosi di volta in volta alle possibilità e alle esigenze della classe.
In riferimento agli obiettivi sopra indicati, si sceglie di:
1. valorizzare l’approccio istintivo e puramente intuitivo, tipico dell’adolescente, soprattutto nella
fase iniziale dello studio della disciplina, avendo cura di sviluppare insieme abilità osservative e
prime semplici sintesi formali;
2. privilegiare gradatamente l’approccio sistematico, con particolare attenzione al rigore logico-
matematico;
3. approfondire, per quanto possibile, il carattere storico della disciplina, evidenziando quei
problemi che hanno innescato le principali ricerche, soprattutto in relazione a nuovi campi
d’indagine e a nuovi capitoli della conoscenza; ripercorrere, inoltre, lo sviluppo di certi concetti
fondamentali, per mostrare come, nell’evolversi della fisica, certe domande siano riecheggiate
continuamente, riproponendosi via via in modi nuovi;
4. approfondire la dimensione sperimentale, compatibilmente con le esigenze di orario e di
programma e la disponibilità del laboratorio di fisica dell’istituto, realizzando esperimenti
abbastanza articolati, in cui sia già individuata o possa essere individuabile un’ipotesi teorica da
verificare, che conducano a risultati possibilmente quantitativi e quindi da elaborare;
5. svolgere esercizi e risolvere semplici problemi, allo scopo di ragionare sul significato e
sull’applicabilità delle prime leggi studiate.
Ci si riserva la possibilità, qualora lo si ritenga didatticamente opportuno ed efficace, di usare in
fisica strumenti matematici che saranno trattati sistematicamente solo in tempi successivi.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento può avvenire mediante:


1. Prove non strutturate: sono le prove tradizionali quali l'interrogazione, il compito scritto
con problemi, la relazione.
2. Prove strutturate: costruite utilizzando quesiti del tipo vero/falso, corrispondenze, scelta
multipla, completamento, ecc...

5
3. Prove semistrutturate:costruite con quesiti che richiedono una risposta con particolari
vincoli dettati sia dal contesto che dalla richiesta (ad esempio i quesiti “risposta breve” della
terza prova dell’esame di stato, esercizi che richiedono procedure univoche)
4. Controlli e osservazioni: controllo sull’impegno (rispettare le consegne domestiche,
prestare attenzione alle lezioni, prendere appunti); osservazioni sulla partecipazione attiva
(interventi significativi sugli argomenti, proposte originali e alternative di soluzione ai
problemi proposti e in genere con ogni forma di collaborazione).
Le prove di verifica saranno proposte nella modalità (scritta o orale) che il docente ritiene più adatta
al percorso di apprendimento in ciascuna classe. La presenza di prove in forma scritta valide per
l'orale, non andrà a diminuire l'attenzione sull'esposizione orale.

Circa il numero minimo di verifiche da svolgere nei due periodi dell’a.s., il dipartimento ha
concordato il seguente numero di verifiche da svolgere:
 biennio: 2 (settembre-dicembre), 3 (gennaio-giugno);
L’insegnante potrà comunque incrementare tale numero di prove alla luce di particolari necessità
didattiche.
Nell'articolare le prove di valutazione si procederà ad assegnare quesiti di tipo diverso, finalizzati ad
appurare:
1. la conoscenza degli argomenti trattati in classe;
2. l'assimilazione delle competenze corrispondenti;
3. la capacità di rielaborare criticamente i contenuti proposti.
La griglia allegata permetterà di esprimere la valutazione.

I compiti scritti corretti vengono riconsegnati di norma entro 15 (quindici) giorni. Quanto alle
interrogazioni, la valutazione viene comunicata nei giorni immediatamente successivi alla prova
stessa.
La valutazione conclusiva, ai fini degli scrutini, si baserà sui risultati delle prove; per il
conseguimento della sufficienza si richiede il raggiungimento degli standard minimi della classe
frequentata.

ATTIVITA’ DI RECUPERO

Il dipartimento ritiene che le attività di recupero possano essere efficaci se tempestivamente attivate
durante l’intero percorso didattico e in tal modo raccordate strettamente con lo svolgimento del
programma. In tal senso ritiene fondamentale il recupero in itinere, in quanto generalmente più
tempestivo e continuativo degli eventuali interventi pomeridiani. Fanno parte integrante delle
attività finalizzate al recupero in itinere: le ore specificamente dedicate alla correzione e alla
discussione degli esercizi e dei problemi assegnati per casa; le esercitazioni in vista delle prove
scritte; le correzioni e discussioni dei compiti o dei test svolti in classe; le interrogazioni viste come
occasioni preziose per l’intera classe di riprendere, chiarire e riorganizzare i contenuti. Nell’a.s.
2016/2017, parte delle ore di potenziamento per la classe A049, assegnate dall’ufficio scolastico
regionale, verranno utilizzate per incrementare le attività di sostegno e recupero distribuite nell’arco
dell’intero anno scolastico, secondo le modalità specificate dai singoli docenti secondo un piano di
attività allegato alla programmazione didattica. Gli interventi, parzialmente in orario
extracurricolare, partiranno già durante il trimestrale, appena vi siano evidenti lacune su contenuti
irrinunciabili. Si potrà così evitare che l’attività didattica ordinaria e l’apprendimento degli alunni
nel secondo periodo siano condizionati dall’attesa del recupero sugli argomenti del primo trimestre
e che il lavoro complessivo degli studenti in difficoltà, per quanto intenso, sia eccessivamente
appesantito.

6
SCANSIONE TEMPORALE IN MODULI

Segue un elenco dei contenuti in programma nelle diverse classi. La scansione temporale riportata è
da intendersi come essenzialmente indicativa, ferma restando la facoltà del singolo docente di
anticipare o posticipare il confronto con questo o quel tema, secondo le necessità didattiche della
classe o il proprio convincimento personale.

CLASSI PRIME

Trimestre (Settembre-Dicembre)

1. GRANDEZZE FISICHE E LORO MISURAZIONE


Introduzione alla Fisica
La misura delle grandezze fisiche
Il Sistema Internazionale di Unità
L’intervallo di tempo
La lunghezza
L’area
Il volume
La massa
La densità
Le dimensioni fisiche delle grandezze
2. STRUMENTI MATEMATICI
I rapporti
Le proporzioni
Le percentuali
I grafici
La proporzionalità diretta
La proporzionalità inversa
La proporzionalità quadratica diretta ed inversa
Come si usa una formula
Come si usa un grafico
Le potenze di dieci
Le equazioni
3. LA MISURA
Gli strumenti
L’incertezza delle misure
Il valore medio e l’incertezza
L’incertezza delle misure indirette
Le cifre significative
La notazione scientifica

Pentamestre (Gennaio-Giugno)

4. LE FORZE
Gli effetti delle forze
La misura delle forze
La somma delle forze
I vettori
Le operazioni con i vettori
La forza-peso e la massa
Le forze d’attrito
La forza elastica
7
5. L’EQUILIBRIO DEI SOLIDI
Il punto materiale e il corpo rigido
L’equilibrio del punto materiale
L’equilibrio su un piano inclinato
L’effetto di più forze su un corpo rigido
Il momento delle forze
L’equilibrio di un corpo rigido
Le leve
Il baricentro
6. L’EQUILIBRIO DEI FLUIDI
Solidi, liquidi e gas
La pressione
La pressione nei liquidi
La pressione della forza-peso nei liquidi
La spinta di Archimede
La pressione atmosferica
La misura della pressione atmosferica

CLASSI SECONDE

Trimestre (Settembre-Dicembre)

1. CINEMATICA DEL MOTO RETTILINEO


Il punto materiale in movimento
Sistemi di riferimento
Il moto rettilineo
La velocità media
Moto rettilineo uniforme
Grafici spazio-tempo
Il moto vario su una retta
Velocità istantanea
Accelerazione media e istantanea
Moto uniformemente accelerato
Grafici spazio-tempo e velocità-tempo
2. CINEMATICA NEL PIANO
Vettori posizione, spostamento
Vettori velocità media ed istantanea
Vettori accelerazione media ed istantanea
Moto circolare uniforme
Accelerazione centripeta
3. DINAMICA DEL PUNTO (prima parte)
Primo principio della dinamica
Effetto delle forze
Secondo principio della dinamica
Che cos’è la massa?
Terzo principio della dinamica

Pentamestre (Gennaio-Giugno)

DINAMICA DEL PUNTO (seconda parte)


La caduta libera
Forza peso e massa
8
La discesa lungo un piano inclinato
Reazioni vincolari (piani d’appoggio e fili ideali)
Attrito radente dinamico
(facoltativo) Coppie di corpi collegati con un filo ideale
4. ENERGIA MECCANICA
Lavoro, potenza, energia
Teorema dell’energia cinetica
Definizione di energia potenziale
Energia potenziale gravitazionale ed energia potenziale elastica
Principio di conservazione dell’energia meccanica e dell’energia totale
5. TEMPERATURA E CALORE
Il termometro
La dilatazione lineare dei solidi
La dilatazione volumica dei solidi e dei liquidi
La legge di Boyle
Calore e lavoro
Energia in transito
Capacità termica e calore specifico
Il calorimetro
I cambiamenti di stato
6. OTTICA GEOMETRICA (argomento facoltativo)
Propagazione rettilinea della luce
La riflessione e lo specchio piano
Gli specchi curvi (sferici)
La rifrazione
La riflessione totale
Le lenti
Strumenti ottici

9
PROGRAMMAZIONE DI FISICA PER IL SECONDO BIENNIO E
QUINTO ANNO
LINEE GENERALI E COMPETENZE

Lo sviluppo dei programmi concorre al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento


comuni alle discipline previste nei percorsi del liceo scientifico (all. A del regolamento sui nuovi
licei).

Liceo scientifico

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:


1. aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-
filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche
in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle
scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
2. saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
3. saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
4. aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso
sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine
propri delle scienze sperimentali;
5. essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con
attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,
in particolare quelle più recenti;
6. saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

Liceo scientifico opzione scienze applicate

1. aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni


operative di laboratorio;
2. elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle
procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;
analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
3. individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici,
matematici, logici, formali, artificiali);
4. comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;
5. saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla
modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica
nello sviluppo scientifico;
6. saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

(dalle indicazioni nazionali)


Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi
e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del
nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è
sviluppata.
10
In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze:
 osservare e identificare fenomeni;
 formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi;
 formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari
rilevanti per la sua risoluzione;
 fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale,
dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta
delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un
processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli;
 comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in
cui vive.

Nel secondo biennio il percorso didattico darà maggior rilievo all’impianto teorico (le leggi della
fisica) e alla sintesi formale (strumenti e modelli matematici), con l’obiettivo di formulare e
risolvere problemi più impegnativi, tratti anche dall’esperienza quotidiana, sottolineando la natura
quantitativa e predittiva delle leggi fisiche. Inoltre, l’attività sperimentale consentirà allo studente di
discutere e costruire concetti, progettare e condurre osservazioni e misure, confrontare esperimenti e
teorie.
Nel quinto anno, lo studente completerà il percorso didattico con lo studio dell’elettromagnetismo e
delle conoscenze sviluppate nel XX secolo relative al microcosmo e al macrocosmo, accostando le
problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa ed
energia.
In particolare per il liceo delle scienze applicate si sottolinea il ruolo centrale del laboratorio, inteso
sia come attività di presentazione da cattedra, sia come esperienza di scoperta e verifica delle leggi
fisiche, che consente allo studente di comprendere il carattere induttivo delle leggi e di avere una
percezione concreta del nesso tra evidenze sperimentali e modelli teorici.

STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZA E COMPETENZA

Classi TERZE
Conoscenze Competenze

Saper associare a un moto curvilineo generico


un vettore accelerazione coerente con la
descrizione qualitativa del moto, usando in
modo appropriato i significati delle componenti
Moto vario in due dimensioni tangenziale e centripeta
Velocità e accelerazione nel moto Saper distinguere, nel moto parabolico, le due
curvilineo
1° Modulo

diverse componenti del moto, usandone


Applicazioni correttamente le equazioni per risolvere semplici
dei principi Componente centripeta e tangenziale problemi
della dinamica dell’accelerazione
Saper individuare le grandezze cinematiche
Cinematica e dinamica del moto caratteristiche di un moto circolare uniforme,
armonico semplice operando disinvoltamente con diverse misure di
angolo (gradi, radianti) e di frequenza
Moto parabolico
Saper risolvere semplici problemi sul moto
circolare uniforme, sul moto armonico
(oscillatore e pendolo)

11
Saper individuare sistemi inerziali appropriati
per la descrizione di moti
Saper rappresentare il diagramma delle forze
Ruolo delle tensioni di fili ideali e relativo a un punto materiale, riconoscendo in
delle reazioni vincolari delle superfici particolare eventuali reazioni vincolari e attriti
d’appoggio nella dinamica del punto radenti
Saper risolvere semplici problemi di dinamica
Moto su un piano inclinato
del punto, tra i quali anche i casi standard in cui
si produca moto circolare uniforme (pendolo
1° Modulo

Attrito radente statico e dinamico:


conico e simili)
Applicazioni moto in presenza di attriti
dei principi Saper rappresentare il diagramma delle forze
della dinamica Coppie di corpi interagenti: forze di relativo a una coppia di punti materiali collegati
contatto mediante un filo ideale, in assenza o in presenza
Coppie di corpi collegati mediante di attrito radente (p. e. corpo A appoggiato a un
corde ideali (p. e. macchina di piano inclinato e collegato mediante filo ideale a
Atwood e varianti) un contrappeso B)

Dinamica del moto circolare Saper impostare, nei casi più semplici,
uniforme l’equazione o il sistema di equazioni risolventi
un problema con punti materiali collegati da fili
ideali e saper calcolare il valore di un parametro
in funzione degli altri

Saper calcolare l’energia cinetica di un corpo e


le sue eventuali variazioni
Lavoro e potenza
Saper riconoscere il legame tra variazione di
Energia cinetica di traslazione
energia cinetica e lavoro complessivamente
Teorema dell’energia cinetica
2° Modulo

svolto su un corpo
Energia Forze conservative
meccanica Energia potenziale relativa alla forza Saper risolvere, mediante l’applicazione del
(ripresa e peso e alla forza elastica principio di conservazione dell’energia
potenziamento) Conservazione dell’energia meccanica, semplici problemi relativi un punto
meccanica materiale sottoposto a forze puramente
Variazione dell’energia meccanica e conservative
lavoro delle forze dissipative
Saper risolvere semplici problemi relativi a
sistemi non conservativi

Saper calcolare le quantità di moto (e relative


variazioni) di una o più particelle (come vettori)
Quantità di moto di una particella e di
un sistema di particelle Saper utilizzare il teorema dell’impulso nella
risoluzione di semplici problemi
Impulso e teorema dell’impulso Saper risolvere semplici problemi relativi alla
3° Modulo

conservazione della quantità di moto di un


Principio di conservazione della sistema agganciandola eventualmente alla
Quantità di quantità di moto e sua relazione con conservazione/dissipazione di energia meccanica
moto le leggi della dinamica (p. e. pendolo balistico)
Saper risolvere semplici problemi d’urto sulla
Urti elastici e anelastici
retta
Sistemi di particelle e centro di massa Saper calcolare in casi geometricamente
semplici la collocazione del centro di massa di
Moto del centro di massa un sistema

12
Cinematica rotazionale: grandezze
caratteristiche Saper operare con le grandezze angolari
Saper calcolare il momento meccanico risultante
Moto rotatorio con velocità angolare
agente su un corpo rigido con asse fisso, note
3° Modulo

costante
che siano le forze applicate
e momento
Momento di una forza rispetto a un Saper calcolare il momento angolare in semplici
angolare
asse situazioni (punto e semplici corpi rigidi vincolati
lungo un asse).
Momento angolare e sua
Saper risolvere semplici problemi relativi alla
conservazione
conservazione del momento angolare
Legge fondamentale della dinamica
di rotazione
Saper giustificare la validità della legge di
Leggi
Momentodi Keplero
d’inerzia di un corpo gravitazione universale a partire dalle leggi di
Legge
rispettodia gravitazione universale
un asse e cenni di
di dinamica Keplero.
Newton
del corpo rigido.
Massa inerziale e massa Saper utilizzare le equazioni del moto circolare
4° Modulo

gravitazionale uniforme per analizzare il moto di un satellite in


Massa della Terra orbita stabile
Gravitazione Satelliti artificiali
Saper calcolare e rappresentare correttamente il
Concetto di campo e linee di forza
campo gravitazionale terrestre
Definizione di campo gravitazionale
Lavoro della forza gravitazionale Saper correlare almeno qualitativamente, in un
Energia potenziale gravitazionale sistema conservativo, la variazione di energia
Energia e momento angolare nel potenziale gravitazionale e la variazione
moto di satelliti e pianeti (cenni) dell’energia cinetica

Temperatura e sua misura. Scale


Saper convertire una temperatura da una scala
termometriche
all’altra
Principio zero della termodinamica
ed equilibrio termico
Saper risolvere semplici esercizi sulla
dilatazione di solidi e liquidi
Dilatazione termica nei solidi e nei
liquidi
Saper risolvere semplici problemi sui gas
5° Modulo

Leggi dei gas; equazione di stato dei


perfetti mediante l’utilizzo delle leggi dei gas e/o
gas perfetti
Temperatura e dell’equazione di stato
Scala assoluta di temperature
calore
Saper calcolare la temperatura di equilibrio di
Calore, capacità termica e calore
due o più sistemi di capacità termica e
specifico, equivalenza tra calore e
temperature iniziali note, posti a contatto e
lavoro
isolati dall’ambiente esterno
Transizioni di fase e calore latente
Saper stabilire lo stato finale di una miscela
acqua-ghiaccio, di masse e temperature iniziali
Propagazione del calore: conduzione,
note
convezione, irraggiamento
Saper utilizzare il modello per stimare la
velocità media (traslazionale) di una molecola di
Modello a particelle indipendenti gas a temperatura nota
6° Modulo

Pressione e velocità molecolare


Teoria cinetica Energia cinetica e temperatura Saper utilizzare nella risoluzione di semplici
dei gas Energia interna di un gas perfetto problemi la relazione tra massa molare o
Teorema dell’equipartizione molecolare , massa totale del gas e numero di
dell’energia
moli (tra costante universale dei gas, costante di
Boltzmann e numero di Avogadro)

Saper calcolare l’energia cinetica molecolare


media e l’energia complessiva di un gas ideale.

13
Sistemi termodinamici, scambi di
energia e proprietà dell’energia
interna Saper riconoscere e rappresentare (sia
algebricamente che graficamente) le variabili
Trasformazioni reali e quasistatiche
che identificano lo stato termodinamico e le
Lavoro durante una trasformazione trasformazioni elementari dei gas: isoterme,
termodinamica quasistatica isobare, isocore, adiabatiche (quasistatiche)
7° Modulo

Primo principio della termodinamica Saper calcolare variazione di energia interna,


Primo calore scambiato e lavoro eseguito da un
Capacità molare a volume costante e
principio della quantitativo noto di gas perfetto durante una
a pressione costante
termodinamica delle trasformazioni quasistatiche sopra elencate
Trasformazione adiabatica di un gas
Saper dedurre tutti i valori dei parametri di stato
perfetto: equazioni di Poisson
in un ciclo termodinamico semplice quando ne
Trasformazioni termodinamiche dei sia nota solo una parte
gas perfetti: lavori e scambi
Calcolare lavori e scambi energetici in
energetici, anche in macchine
trasformazioni termodinamiche
termiche
Rendimento di macchine termiche

Classi QUARTE
Conoscenze Competenze

Sistemi termodinamici, scambi


di energia e proprietà Saper riconoscere e rappresentare (sia
dell’energia interna algebricamente che graficamente) le variabili che
Trasformazioni reali e identificano lo stato termodinamico e le
quasistatiche trasformazioni elementari dei gas: isoterme,
0° Modulo

Primo principio isobare, isocore, adiabatiche (quasistatiche)


Lavoro durante una
della
trasformazione termodinamica Saper calcolare variazione di energia interna,
termodinamica
quasistatica calore scambiato e lavoro eseguito da un
(eventuale
Primo principio della quantitativo noto di gas perfetto durante una delle
recupero
termodinamica trasformazioni quasistatiche sopra elencate
programma terza)
Capacità molare a volume
costante e a pressione costante Saper dedurre tutti i valori dei parametri di stato
Trasformazione adiabatica di un in un ciclo termodinamico semplice quando ne sia
gas perfetto: equazioni di nota solo una parte
Poisson

Descrivere il principio di funzionamento di una


macchina termica.
Irreversibilità dei processi
naturali Descrivere il bilancio energetico di una macchina
termica.
Secondo principio della
1° Modulo

termodinamica Saper risolvere semplici problemi sulle macchine


Secondo principio termiche in cui sia richiesto l’utilizzo della
Macchine termiche operanti tra
della relazione tra rendimento, temperature tra le quali
due temperature e limite
termodinamica la macchina opera, lavoro prodotto e calore
superiore del loro rendimento
assorbito
Macchine frigorigene operanti
Saper risolvere semplici problemi sulle macchine
tra due temperature e limite
frigorigene in cui sia richiesto l’utilizzo della
superiore della loro efficienza
relazione tra efficienza, temperature tra le quali la
macchina opera, calore estratto e lavoro assorbito

14
Oscillazioni e onde: grandezze
caratteristiche e classificazione
Onde armoniche su una corda
Descrivere la propagazione di onde su corde e
tesa
molle.
2° Modulo
Velocità di propagazione di
Saper ricavare dall’equazione dell’onda le sue
Oscillazioni e onde un’onda su una corda tesa
caratteristiche (ampiezza, frequenza, lunghezza
meccaniche Principio di sovrapposizione d’onda, velocità di propagazione)
Interferenza Individuare i punti di interferenza costruttiva e
distruttiva
Onde stazionarie
Ampiezza ed energia di un’onda
armonica

Definire le grandezze caratteristiche del suono.


Proprietà elastiche di un mezzo
Analizzare la velocità di propagazione del suono
Onde sonore e velocità del
in relazione alle caratteristiche fisiche del mezzo
suono
in cui si propagano.
3° Modulo

Frequenza e acutezza.
Saper risolvere semplici problemi sull’effetto
Ultrasuoni e infrasuoni
Doppler, distinguendo correttamente tra velocità
Suono Interferenza del suono di avvicinamento e velocità di allontanamento
(della sorgente e/o del rilevatore)
Battimenti
Descrivere il fenomeno dei battimenti e
Risonanza acustica
calcolarne la frequenza del battimento
Effetto Doppler
Definire il livello di intensità sonora.
Onde stazionarie nei tubi
Descrivere il fenomeno dell’eco.

Riflessione e rifrazione Risolvere semplici problemi sulla riflessione e


4° Modulo

Principio di Huygens-Fresnel rifrazione

Ottica Esperienza di Young delle due Analizzare l’esperimento delle due fenditure
fenditure Formulare le condizioni per osservare
Interferenza l’interferenza costruttiva e distruttiva

Diffrazione Determinare la lunghezza d’onda

Saper risolvere problemi elementari


sull’interazione tra cariche elettriche puntiformi
Fenomeni elettrostatici
elementari Confrontare la forza elettrica con quella
gravitazionale
La legge di Coulomb
5° Modulo

Il campo elettrico Saper rappresentare sia graficamente che


algebricamente il campo generato da una carica
Elettrostatica: Il teorema di Gauss puntiforme
cariche e campi
Campi elettrici generati da
distribuzioni di carica con Applicare il principio di sovrapposizione per
particolari simmetrie determinare il vettore campo elettrico risultante
da una distribuzione di cariche puntiformi

Utilizzare il teorema di Gauss per calcolare flussi


e/o campi elettrici generati da semplici
distribuzioni di carica

15
Usare il potenziale per determinare il lavoro della
Lavoro della forza elettrica e forza elettrica o le variazioni di energia cinetica di
conservatività del campo una carica in movimento in un campo elettrico
elettrico semplice.
Relazione tra campo e Illustrare la relazione tra campo e potenziale
6° Modulo

potenziale elettrico
Il potenziale Proprietà elettrostatiche di un Calcolare il potenziale di una distribuzione nota di
elettrico e conduttore carico in equilibrio cariche puntiformi
condensatori elettrostatico
Giustificare le proprietà di un conduttore carico in
Capacità elettrica e condensatori equilibrio elettrostatico
Energia immagazzinata in un Valutare l’energia immagazzinata in un
condensatore condensatore e la sua densità
Collegamenti tra condensatori Saper calcolare la capacità equivalente di un
sistema semplice di condensatori

Intensità di corrente Distinguere i collegamenti di conduttori in serie e


in parallelo e le diverse componenti di un circuito
Generatore ideale di tensione elettrico (nodi, maglie, rami, generatori,
resistenze,..)
Le leggi di Ohm
7° Modulo

Circuiti in Calcolare la resistenza equivalente di un semplice


corrente continua La potenza nei conduttori sistema di resistenze in serie e/o in parallelo
(argomento
facoltativo) Circuiti con resistori Applicare le leggi di Ohm e le leggi di Kirchhoff

La resistenza interna di un Calcolare la potenza dissipata in un conduttore


generatore di f.e.m. per effetto Joule

Le leggi di Kirchhoff Comprendere il ruolo della resistenza interna di


un generatore

Classi QUINTE
Conoscenze Competenze
Intensità di corrente Distinguere i collegamenti di conduttori in serie
e in parallelo e le diverse componenti di un
Generatore ideale di tensione circuito elettrico (nodi, maglie, rami, generatori,
resistenze,..)
Le leggi di Ohm
Circuiti in
1° Modulo

Calcolare la resistenza equivalente di un


corrente continua
La potenza nei conduttori semplice sistema di resistenze in serie e/o in
(se non già
parallelo
affrontati in
Circuiti con resistori
classe quarta)
Applicare le leggi di Ohm e le leggi di
La resistenza interna di un generatore Kirchhoff
di f.e.m.
Calcolare la potenza dissipata in un conduttore
Le leggi di Kirchhoff per effetto Joule

Comprendere il ruolo della resistenza interna di


un generatore

16
Confrontare le caratteristiche del campo
magnetico e del campo elettrico

Saper determinare intensità, direzione, verso


della forza agente su una carica in moto

Saper analizzare il moto di una particella carica


Calamite e fenomeni magnetici in un campo magnetico uniforme

Forza di Lorentz Determinare l’intensità della forza che si


manifesta tra fili paralleli percorsi da corrente e
2° Modulo

Forze e momenti agenti su conduttori su un filo percorso da corrente immerso in un


percorsi da correnti campo magnetico assegnato
Campo
magnetico
Campi magnetici generati da correnti Giustificare il funzionamento del motore a
elettriche corrente continua

Circuitazione e flusso del campo Individuare intensità, direzione, verso del campo
magnetico magnetico generato da fili rettilinei e da
solenoidi percorsi da corrente

Verificare la legge di Ampère nel caso semplice


di un filo rettilineo percorso da corrente e una
linea di campo come circuito
Utilizzare la legge di Ampère per determinare il
campo magnetico in un solenoide

I fenomeni dell’induzione
elettromagnetica Identificare le modalità di variazione del flusso
di campo magnetico
La legge dell’induzione di Faraday-
3° Modulo

Neumann Determinare il verso della corrente indotta e la


polarità della f.e.m. indotta in situazioni standard
L’induzione
L’autoinduzione
elettromagnetica
Calcolare l'energia in un induttore e la sua
Circuiti RL e LC densità

Energia in un induttore Giustificare il funzionamento dell’alternatore

L’alternatore

Campi elettrici indotti Illustrare le simmetrie presenti nelle equazioni di


Maxwell
Legge di Ampère-Maxwell
Giustificare l’introduzione della corrente di
4° Modulo

Le equazioni di Maxwell spostamento.


Le equazioni di
Maxwell e le onde
Energia trasportata dalle onde e.m. e Ridurre le equazioni di Maxwell al caso di
elettromagnetiche
valori efficaci dei campi assenza di cariche e correnti nel vuoto oppure al
caso statico
Cenni alla generazione e
propagazione, delle onde e.m., spettro Descrivere la produzione e la propagazione delle
e caratteristiche delle onde e.m. onde elettromagnetiche

17
Distinguere i sistemi di riferimento inerziali e
Problematiche di carattere storico e non inerziali
esperienza di Michelson-Morley
Riconoscere le contraddizioni tra la meccanica
Sistemi di riferimento newtoniana e l’elettromagnetismo
5° Modulo

Natura relativa della simultaneità Formulare i principi di base della teoria della
La relatività relatività
ristretta Relatività di Einstein
Esporre le differenze nei concetti di spazio e
Conseguenze dei postulati di Einstein tempo in ambito newtoniano e relativistico

Invariante spazio-temporale Risolvere semplici problemi di cinematica


relativistica
Cenni di dinamica relativistica
Applicare le trasformazioni di Lorentz

Descrivere i livelli energetici dell’atomo di


idrogeno

Gli spettri atomici Distinguere lo spettro continuo da quello a righe

La radiazione termica e il quanto di Formulare le leggi di Stefan-Boltzmann e Wien


Planck
Riconoscere l’ipotesi di Planck del quanto
6° Modulo

L’effetto fotoelettrico e il fotone di d’azione


Einstein
Origine della
teoria dei quanti Descrivere l’effetto fotoelettrico
L’effetto Compton e la quantità di
moto del fotone Dedurre l’effetto Compton dalla conservazione
dell’energia e quantità di moto
Primi modelli atomici
Analizzare l’esperimento di Rutherford
L’atomo di Bohr
Esporre i postulati di Bohr

Descrivere i limiti e gli sviluppi dei primi


modelli atomici

Il nucleo atomico
7° Modulo

Classificare i tipi di decadimento


Stabilità dei nuclei
Fisica nucleare Utilizzare in semplici problemi la legge di
Tipi di decadimento
decadimento radioattivo
Legge di decadimento radioattivo.

METODI E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO

Il metodo di insegnamento per l'approccio ai vari argomenti parte da un modello frontale,


adeguandosi di volta in volta alle possibilità ed alle esigenze della classe.

In riferimento agli obiettivi sopra indicati per la Fisica, si sceglie di:


a) valorizzare l’approccio istintivo e puramente intuitivo, tipico dell’adolescente, soprattutto nella
fase iniziale dello studio della disciplina, avendo cura di sviluppare insieme abilità osservative e
prime semplici sintesi formali;
18
b) privilegiare gradatamente l’approccio sistematico, con particolare attenzione al rigore logico-
matematico;
c) approfondire, per quanto è possibile, il carattere storico della disciplina, evidenziando quei
problemi che hanno innescato le principali ricerche, soprattutto in relazione a nuovi campi di
indagine e a nuovi capitoli della conoscenza; ripercorrere, inoltre, lo sviluppo di certi concetti
fondamentali, per mostrare come, nell'evolversi della Fisica, certe domande siano continuamente
riecheggiate, riproponendosi via via in modi nuovi;
d) approfondire la dimensione sperimentale, compatibilmente con le esigenze di orario e di
programma e la disponibilità del laboratorio di Fisica dell'istituto, realizzando esperimenti
abbastanza articolati, in cui sia già individuata o possa essere individuabile un'ipotesi teorica da
verificare, che conducano a risultati possibilmente quantitativi e quindi da elaborare;
e) svolgere esercizi e risolvere problemi, allo scopo di ragionare sul procedimento seguito, discutere
il risultato, soffermarsi sugli errori compiuti, ideare strade alternative per giungere alla soluzione.
f) far emergere i principali e più significativi tentativi di unificazione realizzati nel cammino della
fisica (sintesi newtoniana della meccanica classica, sintesi maxwelliana di elettromagnetismo ed
ottica ...);
g) collegare lo sforzo ed i risultati della ricerca fisica al problema della conoscenza in generale.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento può avvenire mediante:


 Prove non strutturate: sono le prove tradizionali quali l'interrogazione, il compito
scritto con problemi, la relazione.
 Prove strutturate: costruite utilizzando quesiti del tipo vero/falso, corrispondenze, scelta
multipla, completamento, ecc...
 Prove semistrutturate:costruite con quesiti che richiedono una risposta con particolari
vincoli dettati sia dal contesto che dalla richiesta (ad esempio i quesiti “risposta breve” della
terza prova dell’esame di stato, esercizi che richiedono procedure univoche)
 Controlli e osservazioni: controllo sull’impegno (rispettare le consegne
domestiche, prestare attenzione alle lezioni, prendere appunti); osservazioni sulla
partecipazione attiva (interventi significativi sugli argomenti, proposte originali e
alternative di soluzione ai problemi proposti e in genere con ogni forma di
collaborazione).
Le prove di verifica saranno proposte nella modalità che il docente ritiene più adatta al percorso di
apprendimento in ciascuna classe. La presenza di prove in forma scritta valide per l'orale, non andrà
a diminuire l'attenzione sull'esposizione orale.

Circa il numero minimo di verifiche da svolgere nei due periodi dell’a.s., il dipartimento ha
concordato il numero di verifiche da svolgere:
 triennio: 3 (settembre-dicembre), 3 (gennaio-giugno).*
*Nel caso comunque di impegni delle classi per ASL, viaggi di istruzione e/o altre iniziative tali da
intaccare sensibilmente la continuità didattica, i livelli minimi per il numero di valutazioni del
triennio potranno essere
 triennio: 2 (settembre-dicembre), 3 (gennaio-giugno).
L’ insegnante potrà comunque incrementare tale numero di prove alla luce di particolari necessità
didattiche.

Nell'articolare le prove di valutazione si procederà ad assegnare quesiti di tipo diverso, finalizzati ad


appurare:
1. la conoscenza degli argomenti trattati in classe;
2. l'assimilazione delle competenze corrispondenti;

19
3. la capacità di rielaborare criticamente i contenuti proposti.
La griglia allegata permetterà di esprimere la valutazione.

I compiti scritti corretti vengono riconsegnati di norma entro 15 (quindici) giorni. Quanto alle
interrogazioni, la valutazione viene comunicata immediatamente o nei giorni successivi alla prova
stessa.
La valutazione conclusiva, ai fini degli scrutini, si baserà sui risultati delle prove; per il
conseguimento della sufficienza si richiede il raggiungimento degli standard minimi della classe
frequentata.

ATTIVITA’ DI RECUPERO

Il dipartimento ritiene che le attività di recupero possano essere efficaci se tempestivamente attivate
durante l’intero percorso didattico e in tal modo raccordate strettamente con lo svolgimento del
programma. In tal senso ritiene fondamentale il recupero in itinere, in quanto generalmente più
tempestivo e continuativo degli eventuali interventi pomeridiani. Fanno parte integrante delle
attività finalizzate al recupero in itinere: le ore specificamente dedicate alla correzione e alla
discussione degli esercizi e dei problemi assegnati per casa; le esercitazioni in vista delle prove
scritte; le correzioni e discussioni dei compiti o dei test svolti in classe; le interrogazioni viste come
occasioni preziose per l’intera classe di riprendere, chiarire e riorganizzare i contenuti. Nell’a.s.
2017/2018, parte delle ore di potenziamento per la classe A049, assegnate dall’ufficio scolastico
regionale, verranno utilizzate per incrementare le attività di sostegno e recupero distribuite nell’arco
dell’intero anno scolastico, secondo le modalità specificate dai singoli docenti secondo un piano di
attività allegato alla programmazione didattica. Gli interventi, parzialmente in orario
extracurricolare, partiranno già durante il trimestrale, appena vi siano evidenti lacune su contenuti
irrinunciabili. Si potrà così evitare che l’attività didattica ordinaria e l’apprendimento degli alunni
nel secondo periodo siano condizionati dall’attesa del recupero sugli argomenti del primo trimestre
e che il lavoro complessivo degli studenti in difficoltà, per quanto intenso, sia eccessivamente
appesantito.

SCANSIONE TEMPORALE IN MODULI

CLASSI TERZE

Trimestre (Settembre-Dicembre)

1. FORZE E MOTI (richiami e approfondimenti)


Ripasso delle leggi della dinamica del punto materiale.
Applicazione delle leggi ad alcuni tipi di forze (peso, attrito, elasticità, forze vincolari,...).
Applicazioni: cinematica e dinamica del moto parabolico, del circolare uniforme.

2. ENERGIA MECCANICA (richiami e approfondimenti)


Lavoro e potenza
Energia cinetica di traslazione e di rotazione
Teorema dell’energia cinetica
Forze conservative
Energia potenziale della forza peso e della forza elastica
Conservazione dell’energia meccanica
Variazione dell’energia meccanica e lavoro delle forze dissipative

3. LA QUANTITÀ DI MOTO
Conservazione della massa
Impulso e quantità di moto
20
Conservazione della quantità di moto e leggi della dinamica
Elementi di dinamica dei sistemi di particelle
Urti elastici e anelastici

4. IL MOMENTO ANGOLARE
Cinematica rotazionale: grandezze caratteristiche
Momento di una forza rispetto a un asse
Momento angolare e sua conservazione
Legge fondamentale della dinamica di rotazione
Momento d’inerzia di un corpo rispetto a un asse e cenni di dinamica del corpo rigido.

Pentamestre (Gennaio-Giugno)

5. GRAVITAZIONE
Brevi cenni storici (Leggi di Keplero, Galileo e la nascita dell’astronomia moderna)
Legge di gravitazione universale di Newton
Massa inerziale e massa gravitazionale
Applicazioni al moto dei satelliti
Lavoro della forza gravitazionale
Energia potenziale gravitazionale
Energia e momento angolare nel moto di satelliti e pianeti

6. TEMPERATURA E CALORE (richiami e approfondimenti)


Temperatura e sua misura. Scale termometriche
Principio zero della termodinamica ed equilibrio termico
Dilatazione termica nei solidi e nei liquidi
Leggi dei gas perfetti
Equazione di stato dei gas perfetti
Calore, capacità termica e calore specifico, equivalenza tra calore e lavoro
Propagazione del calore: conduzione, convezione, irraggiamento
Cambiamenti di fase e calori latenti
Influenza della pressione sui punti fissi

7. TEORIA CINETICA DEI GAS


Modello a particelle indipendenti
Pressione e velocità molecolare
Energia cinetica e temperatura
Energia interna di un gas perfetto
Teorema dell’equipartizione dell’energia
Gas reali. Liquefazione dei gas e isoterma critica

8. PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA


Sistemi termodinamici, scambi di energia e proprietà dell’energia interna
Trasformazioni reali e quasistatiche
Lavoro durante una trasformazione termodinamica quasistatica
Primo principio della termodinamica
Capacità termica a volume costante e a pressione costante
Capacità molari e calori specifici; revisione critica del teorema dell’equipartizione dell’energia
Trasformazione adiabatica di un gas perfetto
Macchine termiche

CLASSI QUARTE

Trimestre (Settembre-Dicembre)

1. PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA (eventuale recupero programma di terza)


Sistemi termodinamici, scambi di energia e proprietà dell’energia interna
21
Trasformazioni reali e quasistatiche
Lavoro durante una trasformazione termodinamica quasistatica
Primo principio della termodinamica
Capacità termica a volume costante e a pressione costante
Capacità molari e calori specifici; revisione critica del teorema dell’equipartizione dell’energia
Trasformazione adiabatica di un gas perfetto

2. SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA


Macchine termiche e trasformazioni cicliche
Secondo principio della termodinamica negli enunciati di Clausius e Kelvin
Trasformazioni reversibili e irreversibili
Rendimento delle macchine termiche
Teorema e ciclo di Carnot
Disuguaglianza di Clausius
Definizione di entropia e cenni al calcolo delle sue variazioni in alcune trasformazioni particolari
Secondo principio della termodinamica e variazioni di entropia
Significato dell’entropia
Equivalenza tra le diverse formulazioni del secondo principio

3. OSCILLAZIONI E ONDE MECCANICHE


Revisione dei moti circolare e armonico
Energia di un oscillatore armonico
Onde meccaniche ed onde progressive/regressive
Rappresentazione matematica delle onde armoniche
Onde stazionarie

4. IL SUONO
Altezza, timbro ed intensità dei suoni
Interferenza, diffrazione di onde sonore, risonanza acustica.
Battimenti, effetto Doppler, onde stazionarie nei tubi.

Pentamestre (Gennaio-Giugno)

5. OTTICA
Riflessione e rifrazione
Principio di Huygens-Fresnel, esperienza di Young delle due fenditure
Interferenza
Diffrazione
Cenni ai reticoli di diffrazione

6. CARICHE ELETTRICHE E CAMPI ELETTRICI


Fenomeni elettrostatici elementari
La legge di Coulomb
Il campo elettrico
Il teorema di Gauss
Campi elettrici generati da distribuzioni simmetriche di carica

7. POTENZIALE ELETTRICO
Energia potenziale elettrica
Il potenziale elettrico
Relazioni tra campo e potenziale elettrico
Proprietà elettrostatiche di un conduttore
Capacità e condensatori

Trimestre (Settembre-Dicembre)

CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA

22
Energia immagazzinata in un condensatore
Collegamenti tra condensatori

8. CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA(argomento facoltativo)


Intensità di corrente
Il generatore ideale di tensione continua
Le leggi di Ohm
La potenza nei conduttori
Circuiti con resistori
La resistenza interna di un generatore
Le leggi di Kirchhoff

CLASSI QUINTE
1.
Intensità di corrente
Il generatore ideale di tensione continua
Le leggi di Ohm
La potenza nei conduttori
Circuiti con resistori
La resistenza interna di un generatore
Le leggi di Kirchhoff

2. IL CAMPO MAGNETICO
Calamite e fenomeni magnetici
L’intensità del campo magnetico
La forza di Lorentz
Forze e momenti su conduttori percorsi da corrente
Campi magnetici generati da correnti elettriche
Circuitazione e flusso del campo magnetico

3. INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
Fenomeni dell’induzione elettromagnetica
La legge di Faraday-Neumann
La legge di Lenz
L’autoinduzione
Energia immagazzinata in un induttore
L’alternatore
I circuiti in corrente alternata
Il trasformatore

Pentamestre (Gennaio-Giugno)

4. EQUAZIONI DI MAXWELL E LE ONDE ELETTROMAGNETICHE


Campi elettrici indotti
La legge di Ampère-Maxwell
Le equazioni di Maxwell
Le onde elettromagnetiche
Lo spettro elettromagnetico

5. RELATIVITÀ RISTRETTA
Sistemi di riferimento inerziali e non inerziali
Principio di relatività galileiana
Trasformazioni di Galileo
Cenni sulle forze inerziali in un sistema di riferimento accelerato: forze di trascinamento, centrifuga
La relatività di Einstein
Conseguenze: il ritardo degli orologi in movimento
Le trasformazioni di Lorentz

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La contrazione delle lunghezze
Effetto doppler relativistico (facoltativo)
Quantità di moto ed energia relativistica (facoltativo)
Sintesi sulla relatività generale (facoltativo)

6. ORIGINE DELLA TEORIA DEI QUANTI


Gli spettri atomici
La radiazione termica e il quanto di Planck
L’effetto fotoelettrico e il fotone di Einstein
L’effetto Compton
Il modello atomico di Rutherford
L’atomo di Bohr

7. MECCANICA QUANTISTICA
Dualismo ondulatorio-corpuscolare della luce e della materia
Lunghezza d’onda di de Broglie
L’esperimento ideale dei fori di Young
Il principio d’indeterminazione di Heisenberg
I concetti fondamentali della meccanica quantistica:
stati, misura ed evoluzione nel tempo (equazione di Schrödinger)
Atomo quantistico, principio di esclusione del Pauli.

8. FISICA NUCLEARE
Il nucleo atomico
Stabilità dei nuclei
Caratteristiche della radioattività: legge di decadimento radioattivo.

La scansione temporale dei contenuti sopra riportata è da intendersi come essenzialmente indicativa
ferma restando la possibilità del singolo docente di anticipare o posticipare il confronto con questo
o quel tema, secondo le necessità didattiche della classe o il proprio convincimento professionale.

Vicenza, 12 ottobre 2017

Firmato:

prof.ssa Gianna Arzenton ...............................................................

prof. Leopoldo Cerbaro ...............................................................

prof.ssa Sandra Facco ...............................................................

prof. Maurizio Guarda ...............................................................

prof. Federico Pilla ...............................................................

prof. Lorenzo Roi ...............................................................

prof. Nicola Romio ...............................................................

prof. Guido Ursoleo ...............................................................

prof.ssa Luisa Zanni ...............................................................

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Griglia di valutazione di Matematica-Informatica-Fisica
INDICATORI DESCRITTORI
CONOSCENZE Acquisizione dei contenuti disciplinari
COMPETENZE Utilizzazione delle conoscenze acquisite
CAPACITA' Rielaborazione delle conoscenze acquisite

Voto in
Livello risultato Descrittori livello risultato
decimi

Nullo Nessun elemento significativo per formulare un giudizio. 1

Quasi nullo Assenza dei contenuti minimi, gravi e numerosi errori nella comunicazione. 2

Scarsa conoscenza degli argomenti fondamentali, comprensione molto


Insufficiente molto grave limitata dei concetti, mancanza di applicazione delle pochissime conoscenze, 3
moltissimi errori nella produzionee nella comunicazione.

Conoscenza carente e frammentaria degli argomenti fondamentali,


Insufficiente grave comprensione limitata dei concetti, difficoltà nell’applicazione delle 4
conoscenze, numerosi errori nella produzione e nella comunicazione..

Conoscenza incompleta e superficiale degli argomenti fondamentali,


Insufficiente comprensione parziale dei concetti, incertezza nell’applicazione delle 5
conoscenze, errori nella produzione e nella comunicazione.

Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali, comprensione e


Sufficiente applicazione corrette dei concetti e delle conoscenze, seppur con qualche 6
imprecisione, produzione essenziale e semplice.

Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti, comprensione e


Discreto applicazione corrette dei concetti e delle conoscenze. Produzione chiara e 7
corretta. Rielaborazione solo in parte autonoma.

Conoscenza sicura e completa degli argomenti, comprensione e


Buono applicazione corrette e precise dei concetti e delle conoscenze, produzione 8
chiara e accurata, rielaborazione autonoma.

Conoscenza ampia e completa degli argomenti, comprensione e


applicazione corrette e precise dei concetti e delle conoscenze, produzione 9
articolata e accurata, rielaborazione autonoma ed esauriente.
Ottimo/Eccellente Conoscenza completa e approfondita degli argomenti, comprensione e
applicazione corrette ed efficaci dei concetti e delle conoscenze. Produzione
10
articolata, accurata e originale, capacità rielaborativa anche di problemi
complessi.

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