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25/08/22, 17:05 Cos'è Kali carbonicum?

- Rimedi Omeopatici

Cos'è Kali carbonicum?


Categorie: RIMEDI OMEOPATICI (HTTPS://WWW.LIBRIOMEOPATIA.IT/ARTICOLI/MATERIA_MEDICA_OMEOPATICA) Pubblicato il 21/01/2012
Autori: L'Omeopata di LibriOmeopatia.it (https://www.libriomeopatia.it/autori/l_omeopata_di_libriomeopatia_it.php)

DENOMINAZIONE E APPARTENENZA

- Nome Latino: Kali carbonicum

- Composizione chimica: è un sale dell’acido carbonico e condivide alcune proprietà con i


sali di potassio.

DESCRIZIONE: è un sale caustico e deliquescente; si cristallizza in piccoli prismi


romboidali; è solubile in acqua e insolubile in alcool ed etere; il sapore è alcalino e acre.

DISTRIBUZIONE: si trova nelle ceneri di tutti i vegetali, fatta eccezione per quelli che
crescono vicino al mare; si può ottenere per carbonizzazione della potassa caustica.

CENNI STORICI: in passato fu utilizzato in caso di edemi, nella lavorazione dei saponi,
dei vetri, in tintoria e in conceria.

PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Kali carbonicum si ottiene per triturazione.

AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA

- Stato generale: astenia (secondaria all’anemia, all’insufficienza cardiaca e all’ipotonia muscolare) e insorgenza di edemi (secondari
all’insufficienza cardiaca e agli squilibri elettrolitici).

- Sangue: anemia con leucocitosi.

- Cuore: bradicardia e perdita del potere contrattile delle fibre miocardiche.

- Muscoli: diminuzione della contrattilità e del tono muscolare.

- Mucose: processi infiammatori che interessano in modo prevalente quelle dell’apparato respiratorio, digerente e genitale.

- Psiche: psicoastenia, ansia e irritabilità.

INDICAZIONI GENERALI

E’ indicato: prevalentemente nei casi cronici; nei bambini; alla pubertà; nei soggetti anziani e precocemente invecchiati; nelle sequele di
aborti, gravidanze, polmoniti o altre affezioni acute; nei soggetti astenici, anemici, con tendenza agli edemi, ai disturbi dispeptici e
respiratori, piuttosto irritabili, ansiosi, spaventati dalla solitudine, ma anche inclini a trattare in modo oltraggioso chi accorre in loro aiuto.

QUADRO CLINICO

E’ molto freddoloso, astenico e piuttosto anemico. Spesso presenta squilibri endocrini a carico della tiroide, del surrene e dell’ovaio. Ne
conseguono alterazioni elettrolitiche, irregolarità mestruali, tendenza all’ingrassamento, alla ritenzione idrica e agli edemi, localizzati
prevalentemente agli arti inferiori e all’angolo interno delle palpebre superiori.

Va soggetto a: faringiti, bronchiti, asma, dispnea, insufficienza cardiaca, manifestazioni reumatiche e gottose, dispepsia, disturbi della
funzionalità epatobiliare, meteorismo, irregolarità dell’alvo.

Dal punto di vista mentale si può sottolineare: l’astenia, l’iperestesia sensoriale ed emotiva, l’ansia ipocondriaca, la paura della
solitudine, l’irritabilità, le fluttuazioni del tono dell’umore e gli atteggiamenti ambivalenti di dipendenza-ribellione.

CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI

- Astenia.

- Freddolosità marcata e ipersensibilità al freddo.

- Tendenza agli edemi.

- Dolori puntori.

- Aggravamento tra le 2 e le 4 di notte.

- Aggravamento dopo il coito.

- Spiccata sensibilità al solletico e iperestesia delle piante dei piedi.

- Ripercussione di qualsiasi emozione a livello dello stomaco.

- Vertigini guardandosi allo specchio.

PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE

1 - Persone anziane con capelli scuri, ipotoniche, tendenti all’obesità, con deficit circolatori; costituzioni anemiche, cagionevoli;
tendenza alle congestioni locali.

2 - Debolezza mentale e fisica: non sono portati per l’esercizio fisico; persone scontrose, che stanno in apprensione senza motivo, si
spaventano facilmente, non sopportano il minimo contatto fisico (specie se inaspettato) e dolore; hanno paura della solitudine.

3 - Grande astenia con sudori facili e costanti, mal di schiena estenuante che migliora con la pressione.

4 - Dolori acuti, a fitte: peggiora dal movimento e stando stesi sulla parte dolente; la regione più facilmente colpita è il lato esterno della
coscia destra, fra l’anca e il ginocchio.

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5 - Lateralità destra.

6 - Gonfiori come borse fra sopracciglia e palpebra: cedimento di tessuti piuttosto che edema.

7 - Stati catarrali di tutte le mucose: specialmente quelle respiratorie, con secchezza e secrezione di muco tenace, generalmente
scarso, difficile da espettorare; spesso con conati di vomito e vomito reale del cibo.

8 - Disturbi digestivi con grande gonfiore e flatulenza; l’addome è sensibile al tocco; stitichezza; appetito capriccioso con grande
desiderio di cose dolci o aspre, ass. a nevrastenia.

9 - Patologia pelvica cronica nelle donne: mestruazioni troppo abbondanti; abbondante leucorrea di muco e pus; si sente triste e
indebolita prima del periodo mestruale.

10 - Il paziente è peggiorato dal freddo e prende freddo facilmente; peggiora dall’aria aperta; coricandosi sulla parte che gli fa male;
dalle 2 alle 4 di mattina; mangiando o subito dopo mangiato (p. e. il mal di denti); dal coito.

TESSUTI PIU' COMUNI

- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
 Muscoli, legamenti [CUORE; utero;
LOMBI]. Sierose e mucose [TORACE (parte destra bassa); articolazioni]. Occhi. Sangue.

- Lateralità del rimedio: Lato destro. Lato sinistro.

EZIOLOGIA
Postumi di polmoniti o broncopolmoniti; sequele di aborti o di gravidanze; perdita di liquidi organici; sforzi fisici; masturbazione, eccessi
sessuali; soppressione della sudorazione o di eruzioni; intossicazioni.

SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI

Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: l’astenia, l’iperestesia sensoriale ed emotiva, l’ansia ipocondriaca, la paura della
solitudine, l’irritabilità, le fluttuazioni del tono dell’umore e gli atteggiamenti ambivalenti di dipendenza-ribellione.

L’astenia, accompagnata da un sentimento spiacevole e penoso di inefficienza e incapacità, gli impedisce di assecondare la sua
intensa passionalità e alimenta uno stato di frustrazione. Questa genera ansia, uno stato di allarme permanente, un’apprensione
continua per il suo stato di salute e un’inevitabile coartazione dell’orizzonte esistenziale. Il timore della solitudine e i sentimenti di
impotenza e passività, comportano atteggiamenti di dipendenza, caduta dell’autostima e un abbassamento del tono dell’umore.
L’impetuosità, tuttavia, gli consente di mantenere una nota di ottimismo e una speranza di autonomia, ma comporta anche sentimenti
interiori di aggressività e rifiuto. Questi sono espressi da atteggiamenti di ribellione di tipo protestatario, querulo-lamentoso o iroso nei
confronti di chi accorre in suo aiuto.

MODALITA'

- Peggioramento

Freddo: ARIA; correnti; acqua; dopo surriscaldamenti; dopo uno sforzo fisico. Inverno. Alle ore 2.00-3.00. Prima delle mestruazioni.
Coricato sulla parte dolente o sul fianco sinistro. Perdita di liquidi biologici. Dopo il parto; dopo un aborto. Curvandosi. Per un
movimento improvviso o incauto. Cambio del clima. Dopo il coito. Contatto. Movimento.

- Miglioramento

Calore. Seduto con i gomiti sulle ginocchia. Di giorno. Aria aperta. Movimento.

BIBLIOGRAFIA:

- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini (https://www.libriomeopatia.it/libri/studio_materia_medica_omeopatica.php)

- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke (https://www.libriomeopatia.it/libri/decacordi_pentacordi.php)

- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak


(https://www.libriomeopatia.it/libri/materia_medica_repertorio_essenziale.php)

- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen


(https://www.libriomeopatia.it/libri/materia_medica_sinottica_1.php)

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