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25/08/22, 16:09 Cos'è Stramonium?

- Rimedi Omeopatici

Cos'è Stramonium?
Categorie: RIMEDI OMEOPATICI (HTTPS://WWW.LIBRIOMEOPATIA.IT/ARTICOLI/MATERIA_MEDICA_OMEOPATICA) Pubblicato il 27/04/2012
Autori: L'Omeopata di LibriOmeopatia.it (https://www.libriomeopatia.it/autori/l_omeopata_di_libriomeopatia_it.php)

DENOMINAZIONE E APPARTENENZA

- Nome Latino: Datura stramonium

- Ordine Naturale di appartenenza: Famiglia solanacee

DESCRIZIONE: dalla radice a fittone parte un fusto alto 40-100 cm, molto ramificato,
cilindrico e resistente; le foglie di colore verde scuro sono ovali, spesso triangolari,
piuttosto grandi, con margini dentati e profondamente curvati; dalle ascelle fogliari
nascono singoli fiori con l'aspetto di trombette bianche, lunghe 6-10 cm e che si chiudono
in un calice verde; il frutto è una capsula spinosa simile a quella dell'ippocastano e
quando matura presenta piccoli semi neri.

DISTRIBUZIONE: cresce a volte spontaneamente nei luoghi incolti e nelle zone calde temperate.

CENNI STORICI: le sue proprietà allucinogene erano conosciute sin dai tempi più antichi e furono citate da Omero nell'Odissea e da
Shakespeare in Romeo e Giulietta e in Antonio e Cleopatra.

PRINCIPI ATTIVI: sono degli alcaloidi e sono contenuti nelle foglie e nei semi; i principali sono la hyosciamina, la scopolamina e
l'atropina.

PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Stramonium utilizza la Tintura Madre ottenuta facendo macerare in alcool i fiori e i
frutti immaturi.

AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA

- Sistema nervoso centrale: congestione cerebrale, movimenti involontari, spasmi, convulsioni, agitazione psicomotoria, allucinazioni e
delirio.

- Sistema nervoso periferico: ipoestesia e ipoalgesia.

- Sistema nervoso autonomo: tachicardia, tachipnea, midriasi, secchezza delle mucose, soprattutto buccali e spasmi esofagei
secondari a un'azione simpatico- mimetica.

INDICAZIONI GENERALI

E' indicato: nei casi acuti e cronici; nei bambini; nel periodo puberale; nelle donne; nei fenomeni convulsivi, allucinatori e deliranti; nei
soggetti pletorici, ansiosi, labili di umore, aggressivi, spesso con una personalità disturbata, caratterizzata da tratti di iperattività ed
espansività e forti complessi di inferiorità e di indegnità.

QUADRO CLINICO

- Acuto

Si può rilevare: in corso di psicosi delirante acuta, processi tossinfettivi, mancata comparsa di esantemi, allucinosi alcolica, delirium
tremens ed epilessia. E' caratterizzato, a seconda dell'eziologia, da: ipertermia elevata, convulsioni, delirio e allucinazioni a esordio
brusco e sintomatologia molto grave. Il volto è arrossato e congesto, gli occhi sono lucidi e le pupille midriatiche. In caso di febbre il
calore è diffuso a tutto il corpo a eccezione degli arti inferiori che restano gelati. Il paziente è irrequieto e molto agitato, spesso affonda
la testa nel cuscino, la ruota da un lato all'altro, può presentare disfagia secondaria a spasmi esofagei, spasmi muscolari o convulsioni
generalizzate spesso scatenate dalla luce, dalla vista di superfici brillanti o dal rumore dell'acqua. Al buio è terrorizzato, può avere
manifestazioni allucinatorie, si crede circondato da animali, vede ombre e figure nere, si sente doppio o diviso in due. Il delirio in genere
è violento, accompagnato da agitazione psicomotoria e manifestazioni di furore incontrollato.

- Cronico

Si può rilevare: in soggetti psicotici, affetti da sindromi psicorganiche o con personalità disturbata. E' caratterizzato da: sensi di colpa, di
indegnità, di abbandono e di isolamento, intenso stato ansioso, paura del buio e di stare solo, labilità del tono dell'umore, logorrea
incontrollata, impulsività e spiccata aggressività.

- Bambino

E' molto aggressivo e disubbidiente. Quando si arrabbia tira calci, graffia, si colpisce la testa per poi sentirsi in colpa e chiedere scusa.
Di notte è ansioso e terrorizzato dal buio, vuole la luce accesa, urla nel sonno, vede ombre nere e chiama i genitori per sentirsi
tranquillizzato

CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI

- Assenza di dolori nonostante la gravità della sintomatologia.

- Paura del buio e di stare solo di notte.

- Delirio di estrema violenza.

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- Allucinazioni spaventose.

PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE

1 - Persone giovani, pletoriche, con desiderio di luce e di compagnia e con paura del buio e della solitudine.

2 - Stati maniacali acuti e deliri con grande terrore in cui cerca di fuggire e ha le allucinazioni, specialmente di animali terribili; attacchi
di ira violenta con urla, morsi e graffi; loquacità, prega e supplica continuamente; gli occhi sono fissi, brillanti, le pupille estremamente
dilatate; strane immaginazioni, p. e., di avere una doppia personalità, di avere gli arti sparsi dappertutto, ecc.

3 - Patologie spasmodiche: convulsioni, corea (sono colpiti soprattutto i muscoli facciali), epilessia, dopo uno spavento, scatenata da
una luce brillante, dalla vista di oggetti brillanti, tentando di ingerire dei liquidi; strabismo, balbuzie, idrofobia.

4 - Assenza di dolore nella maggior parte dei disturbi, mentre la suppurazione provoca un intenso dolore, specialmente negli ascessi
dell'articolazione dell'anca sinistra o nella paronichia.

5 - Febbri con esantema intenso, color rosso scarlatto scuro, diffuso in tutto il corpo; spesso con soppressione di tutte le secrezioni ed
escrezioni.

TESSUTI PIU' COMUNI

- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
 CERVELLO. MENTE. Circolazione [gola;
cute]. Nervi spinali [gambe; anca (sinistra); genitali]. Muscoli. Organi sessuali.

EZIOLOGIA
Soppressione o mancata comparsa di eruzioni cutanee; insolazione; intossicazioni; sequele del parto; abuso di mercurio.

SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI

Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: l'egotismo, la scarsa autostima, la sensazione di abbandono, i sensi di colpa, la
paura del buio, di stare solo e di cose immaginarie, l'eccitabilità, l'impulsività, l'irrequietezza, la labilità del tono dell'umore e
l'aggressività violenta e incontrollata. L'egotismo, la scarsa autostima, la sensazione di abbandono e il disperato bisogno di amore e di
compagnia, rivelano dei tratti predepressivi, forti aspirazioni di tipo narcisistico e un'intolleranza narcisistica molto spiccata. La scarsa
capacità di controllo sulle forti pulsioni istintuali, rivelata dalla possibilità di compiere azioni improvvise, tumultuose, disinibite e spesso
auto- ed etero-lesive, l'aumento dell'attività motoria, l'arresto psicomotorio e le stereotipie, rivelano dei disturbi della psicomotricità e la
compromissione della capacità di esprimersi e di «incontrare gli altri».

L'eccitabilità, l'euforia, la mancanza di freni inibitori, la mimica e la gestualità esagerate, caratterizzano una sintomatologia di tipo
maniacale.

Questa, in presenza di crisi di furore, agitazione psicomotoria, allucinazioni e deliri, può assumere le caratteristiche di una crisi
maniacale di tipo eccitato-furioso, confusionale o delirante, può manifestarsi nell'ambito di una sindrome psicorganica ed essere
associata a insufficienza mentale o demenza; in altri casi, può comparire in situazioni di alcolismo o tossicomania.

La mania, in termini psicodinamici, è da molti considerata come un'elaborazione difensiva contro l'angoscia depressiva. La crisi
maniacale sarebbe strettamente connessa al fatto depressivo da cui sorge; è una forma difensiva di negazione, mobilizzata
dall'angoscia, pone il soggetto al di fuori delle contingenze temporali ed etiche e permette una fuga dalla realtà.

I contenuti allucinatori e i temi deliranti sono prevalentemente di autoaccusa e di rovina, in alcuni casi persecutori, mistici, di
trasformazione, di grandezza e di gelosia. Riflettono sensazioni di indegnità e di abbandono, sensi di colpa, problematiche religiose,
conflitti narcisistici tra identificazione e immagine del Sé, ostilità nei confronti dell'ambiente e un'esal-tazione della spinta erotica.

MODALITA'

- Peggioramento

Oggetti luccicanti (specchi, superficie dell'acqua). Spavento. Dopo il sonno. Buio. Giornate nuvolose. Deglutendo. Soppressioni. Abusi.
Contatto.

- Miglioramento

LUCE. Compagnia. Calore.

BIBLIOGRAFIA:

- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini (https://www.libriomeopatia.it/libri/studio_materia_medica_omeopatica.php)

- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke (https://www.libriomeopatia.it/libri/decacordi_pentacordi.php)

- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak


(https://www.libriomeopatia.it/libri/materia_medica_repertorio_essenziale.php)

- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen


(https://www.libriomeopatia.it/libri/materia_medica_sinottica_1.php)

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