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2. TI flip-flop RS ........................................................... . 51
3. RS fondamentale: I?u~ti di indifferenza .................... .. 54
4. RS fondamentale: nmmg .......................................... . 56
5. RS edge triggered (master slave) ............................... . 58
5.1 RS sul fronte di salita ......................................... . 5~
5.2 RS sul fronte di discesa ............ .......................... . 61
5.3 RS master-slave ................................................ .. 62
6. Il flip-flop D.............................. ,.............................. . 62
7. D latch dmaznico ......... <!.~ ~
w ..................... : •••• .. " . . . . , . . . . . . . . . . . . . . . . . . . "' .. 63
8. D sincrono con RS latch ........................................... . 65
9. D sincrono con RS .edge (master-slave) ..................... . 66
9.1 D sul fronte di salita........................................... .. 66
9.2 D sul fronte di discesa. ..........................~ .............. 69
lO. D edge con 2 RS ........................................................ 70
10.1 D sul fronte di salita ......................................... . 70
10.2 D sul fronte di discesa..................................... .. 73
Il. D edge con 3 RS ....................................................... . 74-
12. D master-slave asincrono .......................................... . 80
13. TI flip-flop T ................ 4 . . .............................................. # •••• 81
14. T sincrono con RS latch: tiroing ............................... .. 82
15. T sincrono con RS edge.............. :............................. .. 85
15.1 T semplicew~.f .•.... ~ ....................................... I . . . . . . . . . . . . . . . .. 85
15.2 T abilitato ...................... # .............................................. & •• 87
16. T asincrono ............................................................. . 87
17. T asincrono con 2 RS.·............................................. . 89
18. n flip-flop JK ............................. ~ .............. ~ ................ ..... . 91
19. JK sincrono con RS latch ................................ ~ ...... . 92
20. JK sincrono COn RS edge (master jslave) ................. .. 94
20.1 JK sul fronte di salita...................................... .. 95
20.2 ' iK sul fronte di discesa .................................... . 95
20. 3 . JK màster-slave.~ ................ "•... ~ ................................... . 96
21. JK .maste:N lave tutte nor (o nand) ............................. . 97
21.1 Master-slave a NOR......................... ............... .. 98
21.2 Master-siave a NAND .......... ; .... :....................... , 99
22. J"K edg~. " con 2.RS . .. u" ... : ............ ~ ........ u •• ~."' .................. ~~.:~~ ..... . 101
23. .'. JI{ edge '. co~ ..~S ~ e re~. ili. posiiionanientèi':;;;:.:.~:~:~;:::~.:. '. 103
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Cap. IV: Reti seqll:~ÌlZìali asincrone
1. Ma~ch~e sequenzialL ............................................. .. 107
2. Ren· .asmcro.Q.e :.;.~ .... ;............ _.................................. .. 108
3. .
. RiconOscItore d'l pa.n.t . à............. ,............................................... . 111
4. Riconoscitore di sequenza ........ ' ................................ . 114
5. Intenuttore ideale ... ;..................................... ............ . 120
6. Simulatore di ritardo inerziale ..................... , ............ .. 124 •
7. Flip-flop a 3 ~~tj. ......................................... ~ .............. ..... ~ ... . 129
Indice 9
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Fig. 6,1: Multiplexer a 41ngressi
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7. Rete di parità
Progetto
Essendo la funzione di disparità associativa, la rete può essere costruita
adoperando come componenti funzioni di·disparità su due variabili e com-
putando la disparità della disparità ..... della disparità a gruppi dI 2, come
nella espressione che segue e nel circuito di figura 7.1;
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d(xO ..... x8) =d(d{d[d{xo.xi). d(X2'X~)], d[d(X4'XS)' d(X6.X7)]}, x 8)
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< Capitolo prima: Reti coÌnbinalorie 27
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La rete di figura 7.1 è ridisegnatain figura 7.2, con l'aggiunta di alcune '," ,'~': I
porte NOT con funzioni di amplificato'ri'di potenza (i NOT sono in realtà ,',
incorporati nel circuito XOR. che diventa dunque uno di equivalenza). Su -
questa base è realizzato il circuito cOJ:Ìimerci~e 74180.
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32 Reti logiche: complementi ed esercizi
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Fig.IO.1: Multipleltera 16 ingressi
Testo .' :,,:. ", .. ' . ". . , , ..... :' :." .. . ,. .'~
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multiplexer generatore
Il abilitazione abilitazione
cfl",ck.J indicizzo variabili
~(J ... ~ll.J 't-<lat( bit-specificazione
carattenstico.
Nel caso spccirico le equaziOni del fUll àdder sono:
S =a·b·Na
·b·c+a. [;. c+a.b.c
R=a.h+b·c+a·c
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In tal modo, i riporti negli stadi l, 2, 3 sono computati tutti nello stesso
tempo massimo relativò all'attraversamento di 2 livelli.
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Capitala pfÌfTI(): Reti combinatorie 37
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40 ReTi logiche: complementi ed esercizi
- Alee dovute a corse critiche, derivanti da una alea multipla indotta dalla
codifica degli stati e dal fatto che la variazione di una variabile di stato
prima o dopo dell'altra C'corsa") conduce a stati stabili differenti. Si elimi~
nano evitando le corse, cioè codificando gli stati in modo che ognì transi-
zione avvenga fra stati "adiacenti", cioé con la variazione di una sola
vanabile. E' questo il maggiore vincolo nella progettazione dèlle reti
asincrone, in quanto tale codifica riclliédé', spesso raggiunta di nuo-:e
variabili di stato (cfr, ad esempio § IV-4). . '
- Alee derivanti da insufficienti durate degli ingressi (cfr. ad esempio § m-
4): si tratta di grossolani errori dipr,oge~iqne. '
2. Alea multipla
Testo
Si ricorda che in un circùìto, allorché variano simultaneamente due in-
gre~~ sih~ ,ù.nà cO.\ldi:zi~ne cosid.detti:dL~é~ mulgpla:, è possibile che ,iti
uscita si abbiano' dèi'Valori transitori non preVisti da un progetto che' tenga
conto ,soltanto dellecondi7ioni di regime~
Costruire :un circuito' esemplificativo
, .
'di quanto sopra,
y=a-3.+a·a
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I
Capitolo secondo: Alee 41 I
identicamente uguale ad 1.
l'L
Per provare il circuito è stato inviato su a un segnale periodico (clock) . A
causa del ri4U"do degli invertitori., il segnale an (a) ritarda rispetto ad a.
Allora, quandò a scende, an resta ancQra basso per un tempuscolo, durante il
quale è a-fan ::: O: in uscita dal ciicuito si nòta ùn picco basso sul segnale y,
l
che dovrebbe rimanere sempre alto.
Per evitare l'alea occorre evitare le transizioni simultanee dei due segnali:
è quanto si ~ealizza con le tecniche a livelli (asincrone).
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.t,
Per evitare l'effetto dell'alea si adoperano tecniche sincrone, secondo le
quali un segnale a livelli (y nell'esempio) produce effetti soltanto in concomi-
tanza di un apposito segnale di sincronizza,zione, sfasato rispetto a quello che
genera le variazioni del segnale a livelli. . " ,
Se ad esempio y varia in concomitanza dei fronti del segnale di clock c"
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esso vienè preso in esame in corrispondenz(i dei fronti di un altro clock CZ)
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Tes'tò
Si ricorda che in un circuito, allorèhé gli ingressi vanano fra valori adia-
centi (quando, cioè, varia una sola variabile), si può avere una condizione di
aleastatica o dinamica. Nel caso che l'uscita prima e dopo della variazione
assuma il medesimo valore, l'alea è dettastatica, altrimenti l'alea è dinamica.
Nei circuiti and-or (nand a 2. livelli) l'alea si ottiene se l'uscita del circuito
è 1 prima e dopo la variazione (e dualmente per i circuiti nor). L'alea si ha se
la transizione non è inclusa in una clausola adoperata per la sintesi della rete
e si elimina aggiungendo al circuito la porta rappresentata da detta clausola.
Costruire un circuito esemplificativo dì quanto sopra.
y= a·b + a·c
.... .....
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ab 00 . 01 11 lO
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Fig. 3.1: Mappa di Kamaugh del circuito
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4. Alea dinamica
Tipo di circuito: rete combinatoria
Riferimento: RL, V~D
Obiettiv.o: approfondimento
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teoria
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Testo
Si ricorda che in un circuito .combinatorio possono aversi ,~ee statiche o
dinamiche: nel caso che l'uscita prima e dopo della variazione assu,~':' ~ori
opposti,.l'alea: è detta" dinamica~ L'alea' dinamica consiste in una oscillaziotie
dell'uscita durante latransizione'delsegnale d'ingresso: ad esempio, la yaria-
zione l ~ avviene' con l'oscillazione -1 ~o~ 1~o~ 1. L'alea si verifiça solo
per circuiti a più livelli e deriva da un'alea statica presente in una sottqr~te a 2
livelli; si elimina eliminando l'alea stanca.
Costruire un circuito esemplificativo di quanto sopra.
Ritardi •• I
I ritardi del circuitò sono stati posti ,tutti uguali ad l, tranne quello della '
porta or che genera.Usegnalet (6 u.t.)'e delle porte nor (2 u.t.)~ La scelta dei,. '
tempi di ritardo perinètte di meglio evi,denziare.i fenomeni di alea descritti: ' ,
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fig . 4.1 a:,Alea dinamica
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Fig. 4.1 b: Alea din,lUI1ica: tcmpificazione
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5. Impulsi concomitanti
....
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Testo
Due (o più) impulsi concomitanti che operano su un .medesimo circuito
sono da evitare in quanto provocano un'alea. E', irifatti, impossibile in pratica
mantenere il sincronismo fra di!oro: uno dei due può slittare rispetto all'altro
e causare effetti aleatori. .' (
x= c'C; y::= c + c
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6. Alea essenziale'
Testo
Una rete asincrona possiede un 'aièa ~senziale se, a partire da uri mede-
simo, stato, con una singola variazione dell'ingreSSù I-?I' la rete dov.rebbe
. terminare in uno s~to diverso ' da quellò raggiunto con tre variazioni
I ~I'-:7I-?I'. Costruire uria rete esemplificativa. ," . '" .
Scelte di progetto
,Si assume come esempio un contatore; cònsid~rando l'ingresso quello di
conteggio (è bene analizzare questo circuito dopo aver studiato i contatori e
il flip-flop T). E' questo un caso classico di alea essenziale, in quanto, ovvia-
mente, la macchina deve contare le variazioni dell'ingresso e quindi 3 varia-
zioniproducono un effetto diverso da quella di una,spla. .. :
In particolare, si ,analizza il funzionamento di un ' contatore asincrono '.
: '} modulo-2 che conta i ~ton~ di salita dell:unico ìniti~so:T (e$So' è ,anche un
fJip~flop T edge-triggered), descritto dalla tabella di stato che segue.
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Descrizion.e del circuito (fig. 6.1) ,
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Il circuito coincide con quello del flip-flop T asincrono di cui al § III.16,
ma senza i ritardi sulle linee di reazio,ne che eliminano l'effetto dell'alea es-
senziale. "
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non completa la transizione e '. ';. ~ ":: ,', ,
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48 Reti logiche: complementi ed esercizi
Ciò avviene perché le linee di reazione sono rapide rispetto ai tempi di ri-
tardo del circuito combinatorio. Se si ,apponesse su queste un opportuno ri-
tardo. l'alea essenziale non produrrebbe effetti (si veda § III-16). ~l ritardo
sulle linee di reazione deve essere in generale maggiore di quello d~lla rete
combinatoria; nel caso specifico, è sufficiente che sia maggiore di quello
della porta or. ,, '
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Ritardi
Per rendere evidente il fenomeno, si sono posti tutti i ritardi p~i a 5,
tranne l'invertito re di Tn che ha un ritardo pari a 20.
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Capitolo terzo
Flip flop
1. Richiami teorici
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c) Tempificazione.
I flip-flop sincroni possono essere:
- latch, se seguono i valori dei 'segnàli di posizionamento durante tutto il
:i,t?tnPO in cui l'abilitazione è attiva;·· . . ' .<t;i~~,
-edge triggered, se sono sensibili ai segnali dr: po'Siiionamento solo sul
fronte della salita (o discesa) del sègnale di sincronisÌu'o;
- master-slave, se si posizionano sul secondo fronte dell'impulso di sincro-
nizzazione al valore definito dagli ingressi in corrispondenza del primo
fronte.
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a) b)
Fig. 2.3: Bip flop RS a NOR: a) tabella di analisi; b) tabella di sintesi
10-+00-+01
b) Al. fine di evitare la corsa nella transizione 01-+10 e viceversa, si impone '
la transizione attraverso lo stato (instabile) 00: 01-+00-+10. "
c) Lo stato 11 che ne risulta è non specificato, così come il punto (00,00), ':i i
La tabella per la sintesi è mostrata in figura 2.3b).
,: ~'
d) Dal progetto combinatorio scaturisce il circuito a 2 NOR, direttamente ri-
cavato dalle tabelle di sultesi. Si noti che i punti di non specificazione risul~
tano a posteriori fissati ai valori di cui alla tabella di analisi (fig. 2.3a);
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Testo
'.Nel flip-flop a NOR è non definito l'ingresso R=S=l; dualmente, per
quello a NAND non è defmito R=S=O. tosa succede se si applica agli in·
gl'essi il valore non defmito? ..
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56 Reti logiche: complementi ed esercizi
Per simulare la variazione 11-700 si è posto agli ingressi set e reset del flip-
flop un unico segnale c, che attraverso un switch varia da l a O. Per arrestare
l'oscillazione che si produce, è adoperato un apposito segnale (stop) che re:-
setta il flip-flop. In figura è mostrata la seguente sequenza: .
4. RS fondamentale: timing
Testo
Si ricorda che la durata di un segnale dì ingresso in una rete asincrona
deve essere maggiore del ritar~o complessivo della rete combinatoria:
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Fig.4.2a: Flip-flop RS latcb
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1 clock corto
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stop
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Fig, 4.2b: Tempificazi.one del flip-flop RS latch
l
J. 5. RSedge triggered (master-slàve):
.. ,. Tipo di cìrcuito:rete sequenziale asincrona
'( Riferimento: cfr. § lO
Obiettivo: studio di flip-flop
~ .. . '
':::~.:-.~f.)
11
,- • r
5.3 RS master-slave
Per il flip-flop a fronte di discesa (e dualmente per quello a fronte di sa-
lita), se R e S non variano per a=l, il flip-flop edge triggèred coincide con il
flip-flop master-slave che acquisisce il dato sul fronte O~l (di salita, primo
fronte di un impulso) e lo restituisce all'uscita su quello 1-Hl (di discesa,
)
secondo fronte). Si tratta, ovviamente, del flip-flop master-slave defmito sin-
I
I
crono al § 1. Per ulteriori approfondimenti si '>,Ieda il § 9 (flip-flop D sin-
crono con RS edge). .
R= a·D S=aD
aD .. D
00 01 11 10 uscita: " stati O 1 uscita
stati
o
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So
® O O O 1
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S; @ So . 1 .. 1 O 1 1
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c
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7. D latch dinamico
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Tipo di circuito: rete sequenzialeasincrona . , .
Rifèrimento:prodotto commerciale 7475 .. j
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Obiettivo: studio di flip-flop;alee statiche .: I
Testo , ,'
...," '
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':: .' 1
, Progettare un flip-flop D latch.
f
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. ' . . .' :-/<: " .
:;.. .
Prògettò .... •..
. ,
l .
Si tratta di una rete asincrona banale;_~Dalla sintesi della tabella di figura
6.1a, avendo assunto P come variabile. di,. stato,risulta:
" ~
.
(~ " .
'. ,': . :
F=a·F+a·D+D-F . " ~
ove il termine D-P è aggiunto per evità:ré' l'aJ.ea statica. Un flip-flop siffatto si ., i
dice "dinamico", in analogia con il flip-flopRS dinamico.
:I
...
66 Refi logiche: complementi ed esercizi
Tempificazione
Per evitare fenomeni di oscillazione del flip-fiop RS, la durata dell'im-
pulso a deve essere maggiore di 2R, ove R è il ritardo combinatorio del fiip-
flop RS (cfr. § 4). Essendo il ritardo di ciascuna porta unitario sì ha R=2 U.t.,
ed> 4 U.t.. L'impulso del monostabile è dunque di durata 5 U.t.
')
{ a
D 1 - -....
F
}
Fig. 8.1 b: D sincrono con RS btch (D latch): tempificazione
~''::''~'" '
Testo
Progettare un flip-flop D sincrono con RS edge su linee di reazione
(l'ipotesi di D sincrono equivale all' ipotesi che D non vari durante la fase at-
! tiva dell'impulso).
li)
Funzioni di posizionamento
, Le funzioni di posizionamentosono quelle già viste per il flip-flop latch:
:., .
i
,I
9.1 D sulfronte di salita
Descrizione del circuito (fig.9.i;.
E' costituito dal flip-flop RS edge'sulfronte di salita con i segnali dipo-
sizionamento di cui sopra.
Per porre in evidenza il comportamento impulsivo della macchina, il cir-
cuito è stato simulato con un monostabile sull' ingresso a in modo che D non
possa variare durante l'impulso. ":',' ,:~' . '.
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preset
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10.1 D sul fronte di salita ' ..~. ", ,
Scèlta di progetto
,. '
Rete asincrona con flip-flop REsti linee di reazione.
l.
! Tabella di stato
Tralasciando per il momento i segnali di preset e c1ear, si assume come
I tabella di stato quella teorica di fig; 6.1c). Si codificano quindi gli stati con 2
variabili, u e p nell' ordine, come segue: qoo=(OO), qOl=(Ol), qll=(ll) e
QlO=(10). Ne risulta la tabella per il progetto di fig. 10.1 .
. '", . "
•
,{
' ..
" "'.
a «
stat
(u ,p)
00 01 'ii 10 uscln
qoo 00 01 00 00 O
qOl 00 01 l' 1 ., O
q'l 10 11 11 11 1
". i
q 00 1'
- .' o:: 'l
'IO 10 1'1 -~
., ',::':: ~{;I
..
,
,.
'
a 00,01 11 p o 00 11
o 00 01· 11 :10
D '
10
uP 10 01 10 p uP 00 01 ,11
00 O 1 O O 00 . o .o
00 o ci o o 00 . . . .
01 Ò . o . 01 1 o o . 01 o o 1 o
01 . . O .
11 O . . . 11 1 o (t o 11 . . .
. '
11 O O O O
10 O 1 . 1 10 . o' o . ~o . . o o
10 O O . 1
'"
Sp Rp Su Ru
",o..
, ,.. .... .
Ne risulta: ~
ì segnali di posizionamento
iniziale preset (che pone il flip-flop ad 1) è
elettI: (che pone il flip-flop a O) si po~ono utilmente piazzare direttamente
sui se! è reset dei flip-flop R S . - '
Ii flip-flop D che ne risulta è in effetti' un flip-flop misto. raccogliendo '.' ~;I"
.. -. . '.
in sé il D propriamente detto ed il flip-:flop asincrono RS. Si ha allora:
'
.' "" ,
'" ' "
,:
, I
i)
:.
"
,,< •.• , .....
".
" ,
. ~ .. '. . -~.
'. :.... ' .
. ,.:~ , . " .,' -.:... . . .:.
a
Sp= ·D+preset Rp=a.D+Clear
su= a'p+preset R,= a· p+clear
es et
l D
0-
l
O'" a
l~
Q clea/'
;--oTRG .
O cm Q . .: .
. . ....: ...
..
Fig. lO.Ù· FlìP-fl~~·Ì>~~tri88ered· su fronte di salita
Tempificarione
La durata w di ciascuno dei due livelli del clock deve essere tale da man-
tenere la commutazione dei flip-flop. RS; detto Ril ritardo di ciasc\ma delle
porte NOR, deve essere (cfr. § 4):.
w>2R
'
•! . ' "
..
prese!
-
••• , .....:. j
,
clear ': .:'.'
D
• p.u btocc.i
• ...
~ ~
.. . ,
.':'::,.,
a "'. I.
':'""':
, ,,,~ .. . ' :/
p p ...... I>
U
,, .'
Fig.JO.2b: Flip-flop Dedge triggered su fronte di salita: tempificazione !.
Nota
Si noti che con lo stesso schema può essere realizzato un flip-flop RS
abilitato edge triggered: è sufficiente sostituire D con S e D con R (cfr. § 5).
"
Su= ii ·p+presev a·
R.; = P·f·clear ." ....... . " o,,·· · · . .~
. : . ,:.. .
• o . ' 0 .... ~
PSCR\IC D
li
Drtpnvw
p,u 6lO&iQ
~ a) edge mggere<!
. j).U blocati p.ublocctlù
ti ~I
b) lIUlSter·slavc
. p.' bi""","
.' . ' ..
" ""
," : ' ':; ',",
Dei due flip-flop si adoperano anche gli stati le cui uscite sono R,=Ro = 1
(SI= So =1) come ulteriore stato neutro per il reset (set) di U. Si adotta
quindi per gli stati la codifica segnata ai margini delia figura ll.2a). Questa
codifica suggerisce la disposizione dei nodi dì C secondo il grafo di figura
Il.3a) e le conseguenti partizìoni: " "" "
01 10
00.1-
l R1F!O a,...,ROe1
S1SO
10
a)
11 01
a_O,Ao»O
b)
. "
00
01
1·
·1 c)
10
01
Fig. 11 .3: Grafo deIiarere è èsua decomposizione:
a): grafo complessivo; b): grafo deUa panizionc S; c): grafo della partizione R.
. ': . '. .
. ~ . .
Capitolo terzo: Flip flop 77
00 .. .
! \
1- -l
,:' : '(1
, " "
. "
•
Si ha pertanto: : . '.:.: ,..... .. ..':':: :......: ..... " .' " '. ' ... ... ' . : ;. ...... . ... ..: ~ ~
. .
=
sets a resets=R q
'- .
~'.'
1· 5,D=10 e qui si resti stabile, per saliré"à 'q"o per 00 (in tal modo, questa in
seconda transizione vi sono meno corse); il grafo è presentato in figura 11.5.
01
acO.RQ=O
00 11
o;
01
11
. , ~.
~ : ...
. .~ ;."" .
. : .. .' '
a)
} c)
-,
01
Fig. 11.5 Grafo della rete C modificato
N~risulta, per il flip flop in esame:'i] gràfo di fig. 11.5c), che coincide con
quello ,del flip-flop con Set=a,. Reset=D, ad eccezione degli archi ave ~
segnato Sl=O. La coincidenza diventa completa se peraltro si pone:
, l':
, ,
'1 ...•.
l ~ ,
" . : p
," . ... .
.'
. .... ,
.
~ ' ,
TRG , ~ i-'
l ' ~_
0-' .,
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--.JI preset
Sl
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L
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1 \.. J
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I- ì
l
QJ- Tro ~ I-- ' , .. , ,"
" !
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1 .. ,
..'
,'.' I
RO
, ' ..
.
..
..
Fig. Il.6b: Flip-flop Dcon 3.'RS cçllnponenci (tempificazione) .-::
:. 4
, ;" .. ,'
,.--..., pr eset, ; ,
l Q .' .
O""
l Q
TRG
O""
CLR Q
~, ,
.'
' ..
.: '." ,',", ',,=~' ; :~'.. '
olear
l~
O TRG
CLR Q
-
Q
I 1
clear
preset
T
~ "
. I p
u
.~
::l
.5
l'l. ,
T
,:'., " "
, ,Fig.
,.
15.1 b: Flip7flop TsincronoconRSedge ... . ..
' ' "
, ,
"
Nota '.' -
.
. :,.':,>~;,~,;::,,:
!
",""
,',
• ',' ': ."::. .'f, ". ,
" ~. "'.
S=u·TA R=u-TA
I
, : ' ': ; .. Il
,
.. -'
"', ~
Il segnale di sincronismo a, poi, si aggiunge alle due porte and che calcolano ,. ' " ., ,
S e R in quanto, come nel caso l, è questo lo schema del flip-flop RS com- " .:
ponente.
16. T asincrono
Tzpo di circuito: rete sequenziale asincrona "
Riferimento: RL, IX-esempio 4
Obiettivo: progettazione asmcrona; alea essenziale; contatori
" ,
Testo
Realizzare un flip-flop T sensibile ai fronti di salita di T 0, il che è lo
stesso, un contatore modulo 2 asincrono .... ,: , ..
"
,P .:I
, Pfogéttt/ .'
" . ._
La tabella di stato è quella del flip:':f!op T asincrono (cfr. fig. 13.1e), Si
effettùa dunque la seguente assegnazione deg~ stati. priva di corse: ,
"
, .I
"
T T T T -
T O
o
o • o
p,u O 1 1 . O 1 . O 1 1
o:J 00 01 00 - - 00 00 - 00 ~
01 11 01 01 - 01 1 01 01 - '-.-"
.
11 11 10 11
,--
11 - 11 '0->:
;
'1" 11 -
10 ··~~S~;:: , '-..,;
;
-1Ò 00 10 10 1 10 - 10 -
o flip-flop
I segnali prese! e clear si aggiungono poi direttamente sul set e reset dei
flip-flop RS componenti.
I
I Descrizione del circuito e tempijic'tizione (fig.17.2)
-I
I
o ..
.- '
clear
preset
T ------mrtrul.I1
.5 '"
P l''
T
u
-p,. blQCCaU p.u blo""ri
18. TI flip.:flop JK
..
JK
00 01 11 10-.. uscita
stati
So So So S, S, o
S, S, So S)l s; . 1
.-.
a) ;
.. a" 1 .' j i
.KJ :' , I
,.,1
ati 100 01 11 10 1 I DÒ" .. 61 ' '. 11 101 uscita . '.'....i:l.:: I
l
.
00
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@) 01
~@ .
®:' ® @ @) o .'
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.. ':• /1:
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01 00 ® ® 00
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'\~·r:·:l
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11 @ @ 1"10
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.....,.
- , c:' ::' I
10 11 11 ® ® .. -- - 00 00 1 "I
:I " !
- ;',
. ..
Fig. 18.1 : Flip-flop JK a) tabellasincrona; b) edge-triggered
.
.:I dI I
Testo
Progettare un flip-flop JK con RS latch.
Scelta di progetto
Si assume il modello di rete sincrona a sincronizzazione esterna con l'a-
bilitazione a che svolge il ruolo di impulsò di sincronÌSmo. Sulle linee di re-
.. " azione si pone un flip-flop RS.-a.b~tolatch;: '
i . . ,.::.,.. .::~"
., ....
',.,"""';' ",-
Funzioni di posizionamento
La tabella di stato è quella sincrona di fig. 18.la). Detto Fil flip-flop
di stato, i due stati sono banalmente as.segnati:
. . .'. '"
l.
'\
: t:
94 Reti logiche: complementi ed eserci-d
Testo
Progettare un flip-flop JK sinèiono con RS edge triggered sulle linee di '
reazione.
Scelta di progetto
Si assuma il modello di rete sinerona a sincroniizazione esterna con ra~
bilitaZione a che svolge il ruolo 'di impulso di sffi~onismo. Per evitar~ i
problemi di tempificazione di cui al flip-flop con RS Iatch (cfr. § 19), sulle
linee di reazione si pone un flip-flop RS edge triggered.
Funzi.()ni di posizionamento
Come per il caso del flip-flop coii .RS latch, la tabella di stato è quella
sinerona di cui alla fig. l8.la). I due stati sono assegnati in modo banale, per
cui. detto u il flip-flop di stato, si ha:
'"
pc ... !
1
o~ K
cio.,
, 1
Fig. 20.1 a: FIìp-f1op .rKsin'croii.o con RS edge su fronte eli salita
(master-slave su inipulso negativo)
'/
:I
.. • • p " ,
s= Ju
.. '
, ....
20.1 JKsul f~ontedì salita
Assumendo come flip-flop di stato quello RS edge realizzato con 2 RS
fondamentali (cfr.§ 5), si ottiene il circuito di figura 20.1 se il flip-flop RS ", ' .
opera sul fronte di salita. Considerando che il flip-flop RS edge-triggered i.à·:1: :
.
~::...-
presenta i 2 ingressi R ed S in and con ii siha: . -. :' .
'" J "'"
s= a·J· u R= a·K·u ·
. . .
Considerando poi le funzioni di posizionamento del flip-flop RS e i se-
gnali di preset e clear si ha:
pressi -.. . .
clear .. . :
,,
J .. l
K J.K non variano
a " , .',.
... . ...
p :". ~ .~ ,
,.
.' ,": ..
U p segue 1.K' p S<g\:CJ.K • "" ;-': ì
.. . a !
.. ' ,,'... -
' ,'
.;-:- .. '. ~
', _
"
o"
..
..... "
.. . .' .
~
. ,' ,'
I 21.1 master-slave a N OR , .
. " .: .,' ,
Si parte dalla versione con impulso O-àttivo (fronte di salita, cfr. § 20):
a·
Sp::: ii .J + preset Rp= ,u· K + clear a
su::: a·p +preset ." .. R.,= a'p, +clear
., " "
. .··;·' ··:-:"\{.'~\1"') .
. . '. ~
'. i
:.:" .
. . -i ,
u :<'= .
1 ........--...1. l'RG Q
o.,. . Q
1·
:. I
. Fig. 2].] a: Flip-flop master-s!aye·"tutte noi" con impulso O-attivo
.. ~.
, ,.~
crèar
f?reset ., ' ~
'': '
Kri I-----------.:--r:-.,'.-. .--:':-0--"-:- )l•• blo=ti . . P,Il b1ocoali . ":~"
a ...... :~
p
u
I.K ~on von.ao ; " " ;.' ..
.': ,~;:.
.. _'. , .
Fig. 21.] b: Flip-flop master-slàve "tutte Dor": tempificazione ." .' ~ '
".:.,.
21.2 masier-slave a NAND
" .:
Si consideri prima di tutto che il flip;;flop a NAND ed ingressi di posizio-
namento O-attivi è il duale del flip-flop a NOR, con ingressi invertiti di posi-
.' . _,n
100 Reti logiche: complemenli ed esercizi
zione: il set di fronte alla uscita F, il reset di fronte ad F. Pertanto, tutti i cir-
cuiti a NOR già visti diventano per dualità circuiti a NAND ed il flip-flop è
con segnali di posizionamento O-attivi:
l'
O
=
CLR O
Q prese!
.. ~
J l ::'""-_...., ...._ _ _ _ _ _---"=--~i----____.
0-
lJ
O
. .. ..
",
'. . . " : ~~: narÌd(a:·"u'; K~ CJear::··..:~":.: .,;: : ; . ..: . ,' " . ':"
..... .::' ".,
con:
- J, K l-attivi;
- set, preset O-attivi.
n-
K.J
u.p 100 01 Il IO' 100 01 11 " , IO I P "\>0 OI 11 10 1 100 Gl Il IO l
00
, , D - - - - - -
..
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- -
- - - - - - Il 1 ,
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KJ a..o a:. KJ
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00 - - 00 - - 1- - - -
01 - l 1 ." O, - - .-",.. - - -
- - - .".. ...~; ' ..-::. .
- - -
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- 11 - - Il ,',
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1-
J '- ".-
o
-l
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1~
o
•
Fig. 22.20;
t "
Flip.flop JKedge triggerect ..
. "
.,' .
,',> ,
" • • •: > • • •:
Il circuito è simile a qt!ello "JK master...slave" (cfr. § 20), salvo che ag-
giunge il termine Q·Li·} al reset e a,u ' K'_al set; in tal m~do, per a::O il flip-
I
flop segue interamente J, K. .
preset
clear
J .- ,:",- p,u bt~d: p'u ~0C01tÌ
.
~Il.-. -:":;" ': ':p
a
K
a
p
.. ---J{
"'l"Oc.:.;.c..r.x
'.i : ...
;: :
, ,
u
...;. ,
. .." .. .
,- "~;,~dottata una tecnica mista, èJi~ •fu'· parie- si rifà ' alle metodologie -
"
" - ,.. ~
.:~ .
daSSichee in parte è basata su intuizioni particolari per questo progetto, tese .-
f
.
I
I
I
J
./ ',.', ,~.
.' " .....'.. '.' .... ' .
' . ."
....
.'," .
.
,~,
Fig .23.1
.
.. Schema
.
del flip-flop
R= . S=J·F·a
set=Ql +a reset=Qo+a
Progetto
Sulla base delle scelte di CUi Sopra, si ha la tabella di stato di fig.23.2:
- per ~R=O. l'ingressò 4èl fliP~;flop di usCi.ià·deve essere neutro: QoQl~ll; .
. - per 8R=01 e'QoQI=Ol,ilflip-flop~'di nuovo posto in set: QoQi=Ot, '1:(01,
01)=01.10 stato è stabile; ..' .
- analogamente, per SR-IO e QoQl=10, il flip-flop è resettato: '&(10.10);:;;10;
- se dagli stati stabili di cui sopra gli ingressi si portano a 8R-11, gli stati re
N
stano stabili; .
- se da QoQl:::::01 stabile per SR-ll.si paSsa ad 8R-1O, lo stato dovrebbe in-
vertisi (QOQl::::01): per evitare la corsa si pone '1:(01,10)=11, raggiungendo
quindi lo stato stabile lO con un ciclo di due transizioni; .
.
- analogamente si pone '1:(10,01);;;11; . .
"; .'- ..
.
Capitow leno: Flip flop 105 I
- si pone "C(1 1,11)== 11. Si noti peral!To ~he in funzionamento nonnale questo
punto non dovrebbe mai essert:·rn,ggitlntC/; s~ tuttavia lo fosse per una
Il
variazione simultanea di S e ROPPJlJ:e per una errata tempificazione. si
deve avere la garanzia che il flip-flop ili ~scita non sia alterato: il valore
QoQI::::11 (piuttosto che non specificato)fomisce
".'" , ,.
tale garanzia..
SR
0tQ . ()() 01 11 10'
00 - - -
01 11 @ [€i 11,
11
~ 11'01 li .10
10 11
if~1 (iO) (f<ì
..
Fig ,23.2: Rete di posiZioniuneIltQ:~
.' '.'.
tabella di stato
. . -
Dalla tabella di .stato 'Si deduce; . . .. ' .'
a;, =R +Ql +Q; ·S=Qt 'R+Qo -S .. :: : :
QI =S+00 +Qt,R=Qo ,S +Q) .F.. ... .' .
Descrizione del circuito (fig.23.3)·
...
'. :,,,!~:~:~:·~:~2~?;:t_~~~~:~f~~·~~lS~,;·:~',~·, '.;: ~ '. ' ..
. . .
.' ."
" ,
-. .:~ :> ,. ~
..../:~ :~~ ;:..:<.:'.':.. .... .."
una completamente non specificata (da So, io). Per il modello di Moore le
uscite si pongono in corrispondenza delle righe della tabella e all'interno dei
nodì del grafo. ' , ' ,
Due macchine completamente specificate che hanno il medesimq com-
portamento terminale (a medesime sequenze di ingresso corrìspondono
medesime sequenze dì uscita), si dicono 'equivalenti. Due macchine, M e M',
sono equivalenti se per ogni stàto S di M ne esiste almeno uno S' di M' ad
esso equivalente, nel senso che per ogni ingresso i due stati preseritano la
medesima uscita e stati seguenti equivalenti. e viceversa (per ogni stato di M'
ne esiste almeno uno di M). Le due macchine possono essere costituitè da un
numero diverso di stati. '
Si può dunque così procedere'per la cosiddetta minimizzazionedegli
stati, cioè per la ricerca dì una macchina equivalente a quella data M, ma con
il minimo numero di stati interni: ' . ' " ' .
- si individuano in M le classi di equivalenza .degli stan;
- si costruisce una macchina M' che associ ad ogni classe uno stato; essend()
questi equivalenti, ne è defUlita per ciascun ingresso lo stato seguente ' e
l'uscita (in quanto equivalenti, gli stati della classe hanno statisegu~nti
equivalenti, e quindi corrisponden~ ad un'altra classe, ed una unica ùsci!a),
Per le macchine incomplete, il concetto di equivalenza si trasfo~a in
quello di compatibilità fra stati ed mclusione fra macchine. In particolare:
- due stati sòno compatibili se' presentano uguali uscite e stati seguenti com-
patibili per quegli ingressi in cui le funzioni 't e Ij) sono specificate; ,
- la macchina M ' include la macchina M se M' ha il medesimo comporta-
mento di M.limitatanlente ai comportamenti specificati di quesC ultima.
La costruzione della macchina minima si basa sulla ricerca delle classi
massime di compatibi(ità e sulla loro aSsociazione agli stati della macch~a:
. . .... ,:"
)(,----
IrgrElSSÌ
. x,,--- , ,
, .
l X,---'.IIO-
Irçtessl
da a R S
O O - O
O 1 ti 1
1 O l O
:"'\ l ' "l O ,-
Fig.2.4: Tabe11a per il progetto del set e reset del flip-flop R,S
.. ':.. -" ,-~-: . ~ ':.: .
...
Per la progettazione della rete occorre cOstruire i circuiti per 2n "variabili
di posizionamento" (set e resei) degli n flip-flop di stato; queste devono es-
.. '
Capitelo tPùutò: Reti sequenziali asincrone 111
"~o '.
sere tali. da condurre, per' ciascun ingresso, éiascun flip-flop allo stato
seguente, in funzione dei" suo stato prece(l~nte' e degli ingressi, secondo la
tabella dì figura 2.4. '' . '
Il posizionamento iniziale della rete può essere fatto posizionando op-
portunarn~nte i flip-flop mediante un segnale esterno.
· "
. "'"
3. RiconosGitore di parità
Tipo di circuito: rete sequenziale asincrona " , .
Obiettivo: progetto asincrono; minimizzazlone degli stati ,,'.
.,.-
':l'7'''' ~.'.
,
'
Testo '.' . :
;.:. :;~-::-,":'
Realizzare una rete con due ingressi A e B e due uscite Y e Z che for- · :,'
;
;'
nisca in useita: ...' i '
I '
Tabella di trallsizù>ne
<'•
. ';.' ,- ! ì
S~O~~~~O~1~·_1~1_"~.~10~' ,', ::
Q2 '. :
/. -
01 11 '10 ·
i '
Q6 o
'Cl4
I·-
- .' b)
Q7 1__ f. - IO-
a)
Fig. 3.1: Tabella di Uansirion~ ~gli stati
, ,
'.:' ." .
le variabili dì stato restano quelle di cui sopra per ABIL=l, mentre assumono
il valore di A per ABIL=O. , , .' '
ABIL /mru1llll1llrlllnlllllUlRnr--.-<"------
Z
qO
q1
q2
Y '"!inno
X LI,
5. Interruttore ideale
Tipo di circuito: rete sequenziale asincrona
Obiettivo: progetto asincrono
Testo
Un interruttore reale (fig. 5.1) è soggetto al fenomeno del rimbalzo:
spostandosi la lamella dal contatto, A a B, rimbalza su B aprendo e chiudendo
il relativo contatto.
Progettare un dispositivo logico che trasfonni in ideale l'interruttore:
fornendo un segnale di uscita stabile: il contatto ,si, chiuda non appena la
lamella perviene per.la prima volta, ~B." . ',' ,,'
.-, . , '.,
B con A basso e si abbassa la prima.volta che si alza A con B basso. Sugli in-
gressi vale la condizione di vincolo A-B::O, poiché è ~possibile che il con-
tatto elettrico si trovi contemporan~amente nei punti A e B.
A
z
-'~.-----;
B
A----~~__________~~ .;,
.. ~';'
B
----~rrlJlJ~-=~__~I~--------- ,"~..
' -': . /' I
~:. "
.
l
"
z .' .!
i
; 1: I
, '
" ,
Diagramma temporale ,\
Riprendendo il diagramma di fig. 5.1 si possono assegnare gli stati asso-
ciati a ciascuna situazione verificatesi nell'evolversi della sequenza, come
esemplificato in figura 5.2.
I l I" I I 1 I I I ! I I
1(1.1 ~::9J (}zl qj (}z I %1 ~I <l.t I 'l:ll'lt I '<10 , .
~r-----"'----
A-----"----tl-\ .
I
"
, I l' I I
Ir:h=.~:1==,1~l'~==~i---::
H : : :' 'I:,
B. - ,.---;-...,1 H H ,i l, I I
'J,--+I--'- 7'1-,7',- - -'-I-'
, I I, l I
Z----'--I I ' II ! '
. , , ', , '
~ ..' '. .. .
. I I I I I
I I I l
interruttore in A;
commutazione da A a B o rimbalzo; .
interruttore in B;
124 Reti logiche: complementi ed esercizi
Testo
Progettare una macchina sequenziale che simuli il comportamento fisico
di un sistema avente ritardo inerziale di durata T. .. . .
'. . ,
~.: .....
'. ImpostaAonedelp[oietto ·" :· .·,-.~.
.
· .. ·:· ..
.
Detto S il segnale di ingressO, la macchina possiede un'uscita U che segue
S dopo un tempo T, sempre che'. il nuovo.valore di S sia rimasto costante
almeno per un tempo T; tutte le' variazioni di S che durano meno di T sono
ignorate.in uscita. Un esempio è riportato in figura 6.1, ove il ritardo T è
Ìe
posto uguale a 2 U.t. e sono ignorate variazioni che durano l U.t..
l, ' •
128 Reti logiche: complementi ed esercizi
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(010) ® Cb ' - ." . ® : ,qo - - -
® ® - q ,::
" ,,9. ',,'; '% ..- - -.
"
e le conseguenti funzioni: .
i
interconnessìone, ma con le porte NAND al posto delle porte NOR In questo .~ .j.:
caso le uscite sarebbero O-attive (O ll. 10 l,lI O) e sarebbe stato necessario ,·-1
inserire uno stato di transizione instabile 111 per garantire le transizioni tra
stati adiacenti.
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Reti sipcrone
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Fig, 1.2: Sequenza impulsi va a sincronizzazione esterna
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]44 Reli losiche: complementi ed esercizi
l ' xl
0-
x1
- 1
l- )(2 x2
O 'l'RG
'C
In figura 2.4 è mostrato un circuito che trasforma una sequenza con due
impulsi, XI e xz: sui fronte di salita di ciascuno dei due viene generato un
ulteriore impulso 'c, ri~dato rispetto aI fronte e di durata più breve, in modo
che il suo fronte di discesa: siilÌnterno all'impulso che lo ha generato. A tale
scopo è adoperata una or ed un monostabile che genera l'impulso c dopo il
defmito ritardo dai fronti di Xl e Xl. Si noti che in figura i primi du~
monostabili simulano Xl e X2, il terzo fa parte del circuito di trasfonnazione.
La sequenza diventa a l>1ncronizzazione etema con Xl e Xl livelli e c impulso.
Per n.>2 impulsi binari, si potrebbe costruire banalmente una OR a n in- "
gressi, ma più in generale gli n impulsi potrebbero essere codificati in
....... k=log 2n segnali binari ,a livelli di-una' sequenza a sincronizzaziop.e estem~,
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I
I
Fig. 2.5b: Convertitore: tempificazione
: :~,,;
Altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare lo stesso schema di
fig. 2.4 impiegando un trascodificatore
. , .. ,
per il segnale a livelli. ", ' ,
I,
"
,j
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•
:~. . '
- 1z la durata di z;
- t=O il tempo corrispondente all' istante in cui. nello statO y= l, si ha la va-
riazione O~ l di x. .
t x
I ì
reset
I
I
1-
I
-r l y
l
I
~ I z: I
L...-
O
-1 _ 1 _
C C+R -
w- -- -~
t
Si ha allora (fig.3.2): .
- x dura da O a w .
- al tempo C sale il reset
,
: ',,:,:, - al tempo C+R scende y
,,
. .1 :
.. - l'uscita z=x'y dura il tempo in cui y resta alto entro x e quindi da O al mi-
,
..
:: .
nore fra w (durata di x) e C+R (durata dì y=l entro x) per cui si ha;
lz =min(w, C+R)
Senza ~terVenti "ad hoc!',C è' cirèa uguale a R (si tratta in entrambi i casi del,'
.' . ritardo di 1 o 2 porte) esi ha dunque lz. =min(w, 2R). D'altro :.canto, per il .. '
corretto' funzionamento dei fllp 7 flop;
deve eSSere W>.2R edunque"lz, ,;:::' 2R: ,· ''''o
l'uscita impulsiva è dunque di duratà molto limitata, comparabile con i ritardi
delle porte del circuito. ..
L'uscita impulsiva sarebbe invece di ampiezza comparabile con quella
degli in).pulsi di ingresso (w) solo se il circuito combinatorio fosse significati-
vamente lento. Per ovviare ai'problemi di' tempificazione si può rallentare ar-
tificialmente il circuito, apponendo. un apposito ritardo tra la porta OR e il
flip-flop oppure tra l'uscita del flip-flop e la porta z=x·y.
Si noti che, a causa della: bànaIltà del circuito (non è possibile aver~ 2
transizioni permanendo lo stesso ingress~), non esistono limiti superiori alla
durata di w, cosi come avviene nel 'caso generale di rete autosincronizzata.
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' ...... '.
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l TRG Q,
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l 'l'RG o C
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x ......
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z
l. " "
Testo
Una rete con due ingressi impulsivi; Xl e Xl' debba fornire un'uscita im-
pulsiva z, sincrona con il secondo impulso XI ' della sequenza X2-Xj-XI; in
nessun altro caso debba essere presente l'impulso z e i due impulsi di in-
gresso non possano essere simultanei.
o qo ql
ql qJ
.1',,,
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qoJl ql
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Si ottengono tre stati:
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"i, Z =Yl'X l
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Fig. 4.1: Riconoscitore di sequenza autosincroni~to
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2R<w<2R+C . , ,; .... - ,. .
. : :Nel caso specifico, la doppia' tranSizione potrebbe avvenire sull'impulso
Xl della sequenza X2-Xl, provocando la transizione ql-7q2-7qa (per Xlt vice- ......
. . .':
vérSa, le due transizioni non provocherebbero effetti). La rete combinatoria è
à 2 livelli e dunque, considerandodie ogni unità ritarda 1 unità di tempo,
deve essere 2 < w < 4.
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~, ~ ..:':.:;:. ;: ':.':.
Testo I.
Una rete con due ingressi impulsivi, XI e X2. ed una uscita a livelli. z, si ,. ~
. ,
...
debba comportare come segue:
- se l'uscita è alta (Z=l), questa si debba <J.bbassare con il primo impulso Xz ... ,: ) ,
quenza X2-XI-X,;
- nessun'altra sequenza di impulsi debba alterare lo stato den'uscita.
Tecnica diprogetto
Progetto di rete sincrona autosinèroniZzata; successiva trasformazione in
rete a sincroniz~one esterna. ,)
,~" ,
qO ql
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. ,
l'
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.. ' , .' . "
Si ottengono 5 stati:
Scelte di progetto
Per la loro diffusione sul mercato. si scelgono flip flop JI(, ma questi
sono del tipo a sincronizzazione esterna. Ciò richiede dunque di trasformare
gli ingressi da autosincronizzati (come il testo del problema) in sincronizzati
dall' esterno (cfr.§ 2.4, fig. 2.4). A tale scopo, sul fronte di salita di ciascuno
degli impulsi Xl e X2 viene generato un. ulteriore impulso c, ritardato rispetto
al fronte e di durata tale che il suo fronte 'di discesa sia interno all'impulso
che lo ha generato. L'impulso c è adoperato come impulso per la sincroniz-
zazione esterna, mentre i due impulsi Xl e X2 sono considerati come livelli.
Funzioni di posizionamento
J 1""Y2'Y3 ' XI
J2 =(y I+Y3)'X2
=
J3 Yl'Y2 'XI+(Yl+Y2)'X~ ::: .' K3=Y2'Xl+ Y2 'X2 '
--
'Z=Y2 'Y3
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l'RG x yl
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Fig, 5,20: Rìconoscitore di sequenza a sincroniZZllZione estema.
.. '
160 Reti logiche: complementi ed esercizi
X X
stati O l ., stllti O 1
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<li qdOO Q2/00 <li ql Ch
Cl2 qJlOO qy'OO Q2 ql '13
Cb q.J00 ~/OO "0 •••. llJ 'l4 Go
'.' : <l4 q~/oo Q1/oo 'l4 q~ q;
q~ , Cb/OD : q~JOO q~ Cb q~
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r.
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a) b)
,'1 / '
,"
H'
, 'Trattandosi di una macchina'completamente specificata, conviene adope-
-' \ /'
', ii;, : .... rare il metodo tabeUare di Pa-UlÌ~Utiger per effettuare la minimizzazione. , '
Il:
: ~i ..
~ I. .
Considerando le sole uscÌte;si può effettuare la partizione di cui alla fig.
;:1:: 7.1b),in quanto esiste incompatibilità sulle uscite tra q~ e tutti gli altri stati,
ili: '
'·ii:lI:';.,'
!ì ,
tra q~ e tutti gli altri stati e, infme, tra q~ e q~. Dalla tabella risulta evidente
;:1
/l' I che non vi sono righe uguali e, pertanto, si può passare al, passo successivo
.1 "'
I ll i
.:':'
che consiste nella costruzione di una matrice triangolare, neIla quale vengono
,il,,,
..
,j;; :
'
indicate per ciascuna coppia di stati le compatibilità condizionanti. si ottiene
dunque la matrice di figura 7.3a; ove le ultime due ,righe sono indicate
il"I r",
.:'. incompatibili con tutte le altre per quanto detto.
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... . ~
L
:'" Capitalo quinto: Reti sincrone 161
l
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':".""
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6
a) b) ; ':,
Sulla tabella di fig. 7.3a si p!UTano vii via le caselle contenenti coppie in-
compatibili e si prosegue iteràtivamente, ottenendo la tabella di fig. 7.3b , Da
essa si evince che non esistono stati compa~bili: la tabella di flusso è già mi-
nima. ,
A tale conclusione si poteva pervenire direttamente e più semplicemente
considerando che un riconoscitore di sequenze di n bit ha un minimo di n
stati e che le due sequenze hanno i primi' 4 bit comuni (stati da qo a Q4),
mentre i due stati per ciascuna sequenza dopo la loro biforcazione sQno ne-
cessari per distingù:i;lJ:,~fra lOf9 le due. ' ;..
~~: ~ '
seguito indicate con ,Q;) e si ottengono q~indi le seguenti funzioni per il po-
"
9. Contatore bidirezionale
Tipo d~ circuito: rete sequenziale sincrona
Riferimento: MEl, V-l ..
L
Obiettivo: Progettazione sincrona; conosGenza di contatori
Testo
Progett:are~un contatore modulo 16 dotato di un segnale a livello U di t
controllo che conti a crescere se è U= 1, a decrescere se è U=O.
.
l
,"
" .'
~~
Progetto ;
<:.,,'
Se il contatore è nello stato di conteggio K e perviene l'impulso di
conteggio cp, esso transita in uno dei seguenti Stati: ...-..
- se è U=l, K=IK+lI1<S (resto modulo-16 di K+l), cioè K=K+l se è K<15,
K=O se è K=15;
- se è U=O, K=IK-1116'cioè K=K-l seè K>O, K=15 se è K=O.
Scelta di progetto
". -
.'
r
Il contatore viène progettato secondo il modello sincrono, utilizzando
per la realizzazione 4 flip-flop di tipo JK montati in configurazione T. !
Funzioni di posizioname,,:~o
Le funzioni per il pÒ~~9riamento dei flip-flop sono ricavàte consid~-.',' j,
rando separatamente le com~utazioni necessarie per le due modalità di fun": .
zionamento per cui si ha:
. "
" "
to =1 ti ='Qo . t2 .= Ql·QO
. ~: "
6~jr--------~u~------------~r=~------~,
.~
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1 TRG Q
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I • '.
16 bidirezionale
RESET I--------~-------
Q3
02
01'
Q:l
éP
l u
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l
~ l t · .
. ", ~, '
'Testo .
Progettare un contatore modulo 256.
Progetto ,.
" ' In ;malogia con la tecnica adoperata per il ca.'IO binario, entrambi i
èonì:atciri ricevono l'impulso di conteggio (ingresso parallelo), ma il
coniatore di maggior peso è abilitato a commutare solo quando quello di mi-
nor pesq è al suo conteggio massimo. Si ha, pertanto. che l' uscita U_MAX di
quest'ultimo abilita al funzionamento il priÌno contatore.
La macchina 'complessiva risultante è .un'unica macchina sequenziale a
, sincroniZzazione esterna: l'abilitazione tlèl primo contatore in funzione dello
statÒ del secondò (oltre che di se ste~) è infatti una delle funzioni combi-
,"
=
t4 =Q3 ·Q2 -Ql'Qc U_MAX ,i
ls = ~ -Q3 -Qz ·Ql·Qc =: ~ -U_MAX
, t6 = Qs'~ ·Q3 -Q2 -Q!'Qc =Qs -'4 ·U_MAX
.. h =Q5 ·Qs -~ ·Q3 -Qz -Q!.Qc =Q..s -Qs -~ ·U_MAX
172 Reti logiche: complementi ed esercizi
'1 ..
li lO ~ 161 i 15 U_MAX1
cp 7
~ 161
?
L·n,.rLj CLK "f
.... ,...:.:....
I lO
U_MAX
-4
..J..
D 11
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C
B ~ 13 rn -% D
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~
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..1.....2....
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LOAD
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- ~ C
B ~
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m
.1. A: 14
-
l
0-
t QR '...1.
I
LOAD
Wl
Detto dunque U_MAXI l'uscita div. del contatore di minor peso e posto:
si abilita quest'ultimo, con U_MAXl esi ha inoltre che la su~ uscita ReO .è .• ..:. ,
.: '. axiéheil segnare lf,""M.AXdeLcof.lt;~?i:e_!ll~d~lo,2S6. ' .• : <:> ~;
Testo
Progettare un contatore modulo lQ.·
, ,- ". ".'
2
00 01 11 10 ~
Q 100 a100 00' 01 11 10
00 00 01 11 10
- - - - -
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"
..
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- -
()1 1 1 - 01 - - - 01 - -
11 - .. - - 11 1 - - - 11 1 - -
10 - .. - - 10 - - - lQ - -
J3
1
176 Reti logiche: complementi ed esercizi'
diV=Q3,QO
(2)
=
CLR div + res
Per il metodo con precaricamento (metodo by deve essere caricato :il va"'.'
lOTe 6 (0110) ogni volta che si avrebbe la commutazione da 15 a O, quindi in
concomitanza CDn il ripple oppure (se. li load. di ingresso. al COIlta~Dr.~ è : a , .
.livelli) con il div. Detto ancoùi. res Un segnale di res~t ,~sterno f si ha: . .', I
I
., . . . . :. ," ,. . , " ':. ' ': '.: : .. .~
. . .. .. '.
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•• ' 0 '> "
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LOAD res +rippte se impUlsivo '" .,.:' " .
(3)
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... .
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1\ ..nn.. CU<
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Jl
D 12
C
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A
13
o~ LOAO
ctR
.. ',:.
Testo
Progettare una macchina McÌì.~ funzioni da contatore in modulo e che
incrementi il valore del conteggio d'i l, -10 +2 in funzione degli ingressi. La
macchina disponga inoltre di un segnrue di reset che riporti a O il vaiore del
conteggio. .
. . ' .' "
T abèÌladi stato
La maCchina effettua la transizione fra gHSìati in funzione delle variabili
di irÌgtessò 11,12 e degli stati, secondo la tabella di fig. 12.1. In slncronismo
con R, invece, la macchina viene pç>rtata comunque nello stato qo- ; ,'.~ 'l'
.
,
','.'
,
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1211 ",
uscite
00 al' 11 lO ~Zl , ,
", 'I :
stati qo ql Ql' ........ q3 00 ,:,. ..... : • .1
ql q2 q3 -- Go 01
, ... ~,;
....
,., """".
I
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qz q3 qo -- ql lO
q3 qo ql -- q2 11 :' ~
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P'
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variabili variabili
stato Y2Yt stato Y2Yt
qo 00 q2 lO
ql 01 q3 -''' 11
, ,
" .'
",
",-
,:,;}~~i,7:f:~
" '.'
,! .
IJ
Capitolo quinw: Reti sinerane 181
I 00 01 11 10 l
- 00 01 11 10
O l -- . ,.
l " -
l -. w_ l 1 - 1
l
. -- - l l - l
O l -- l O
,"
-- .-
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00 01 11 lO 1 00 01 11 lO
1 - l D - --
l l 1 - l - -
l -- - l l l --
..
O -
~
, D l
~
I
l
Fig. 12 .2: Progetto delle funzioni di posizionamento
il
teoria generale delle Illacchine a sincronizzazione esterna, .d~ve ~ssere
ritardato rispetto ad A+R e deve .terminarè..prima di A+R Se poi il flip-flop è
. '.
I
i
l
l ' ••
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184 Reli logiche: complementi ed esercizi
12
1-
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. .,: . .:. lliI .' .: , : ;....
: .. .:,
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.. 01-_ !.' .. ,' ': :-.: ' ,
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A
1 •
Fig. 12.6a: Schema circuitale realizzazione con flip-flop lK
.' ,,' . ' :" . "
03
1
· 02 Q1. ,"
. '1
co
1.
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,---,"l
•... 0
1
Fig. 14.1 a: Registro ascommento
" "
, ', ' ' , "
'.' RESET
.:."' '.
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CD
Q1
C2 I
03 i
I
cp
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Fig. 14.1 b: Registro a scommento I
I
... . I
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Capitolo sesto . "':.'.
Reti 'composte .. , .
,
. .'
<.~?~;~:~~ :*;~ii~.rN~jf:,··· . ,
I .
.
,,
.. .' • o" -' - . ',;'<' . :. ' • " . : ' . , ' . ... .
...
I
,i .
'.
198 Reti logiche: complememi ed esercizi
i
.\
è sufficiente che ciascun elemento d.i P1 sia associato ·ad un elemento di Ql
ed analogamente P2 ad un elemento di Ò2. J,.'elemento del prodotto carte-
l, siano di due partizioni è l'intersezione fra le coppie di elementi (cioè gli ele-
menti comuni alle due) e quindi la relazione di cui .sopra significa che le
coppie a due a due si intersecano in un unico elemento di Q e che tutti gli
elementi di Q sono generati da· tali intersezioni; perflSsare le idee si veda la
1 I. fig.l.l, ovegli stati di M sono stati disposti alla intersezione fra righe e co-
lonne di una matrice ideale. Le righe determinano una partizione
(né1i'esempio, gli elementi sono a=l,2,3; b=4,5: 0=6,7'J, così come le colònne
(A. B, C) e il prodotto cartesiano delle due è proprio la partizione Po, ad
esempio, la coppia Ca, A) del prodotto è 1, (a, B) è 2 de così via. La macchina
• ' ,0
A B
:{ " "
. .
M si può quindi decomporre nelle·Diacèhfu.e M! con QI"'{a·, b, ·c}. ed M 2 con
Qz=- {A, B, q; la macchina composta avrà come stati. ii· pr.qdotto CalteSiano
QI x Qz che in realtà include Q (Q c: Qj x .0 2) fu qu.anto alcune-·coppie del
\
prodotto non corrispondono ad alcuho stato dì Q (ad esempio coppia B, la
.! c); le macchine MI e M2 si possono progettare derivandone le tabelle di stato
ed uscita da quelle di Q: lo stato seguente è .l'uscita sarà in generale fu,~oÌle
di tutti gli stati di Q (e quindi di quelli di Ql e Qz), mentre nei puitti ove •
l'intersezione è vuota (come B, c) si hanno punti di non specificazione.
..
"'.'
-
Capitolo se-.sto; Reti compo~te ' 199
, "
ingréili!:, '
stati s:mti
Mi
"
i'
"
M2
stati
a) b)
., ;'i1l
, ~, P'ig .1.2: Decomposizione di macchine: aj: schema seriale ; b): schema parallelo l'
,i'
;,
~'" ':.
La tempificazione delle macchine componenti e di quella risultante sono
r: ,
coerenti: Se ad esempio M è sincrona, anche MI ed M2 lo sono e possono 1; ,
essere sincronizzate in parallelo dallo stesso impulso (vedi esempi ai para- .'
I
grafi Sliccessivi). , :i
.. ,r
,I
,r
"
, '."
.'
.. ': :,::":, - .
,; .;":~::::;,'~:i:".,::>;:';';
200 Reti logiche: complementi ed esercù:;z' ,
Un progetto che si basi sulla teoria di cui sopra ii detto progetto per de-
composlzione; invero, la teoria di cui soprà si attua a verifica di una idea in-
tuitiva: riconosciuto nel problema un sottoproblema che sarebbe risolto da
una apposita macchina (eventualmente precostituita), si applica la teoria di
cui sopra per perfezionare il progettò. ;E' quanto si vedrà in mol~ degli
esempi che seguono. ,,
..
Uso di dock a più fasi
Se una rete è sincronizzata da un'impulso sincrono con il c10ck Cl' è ne-
cessario che gli ingressi siano stabili all'avvento dell'impulso. Se allora questi
sono uscite di un'altra rete, quest'ultima non può essere sincronizzata anche
essa al tempo' Cl ~ pena l'insorgere di alee. Questa può invece essere: sincroniz-
zata da impulsi sincroni con un 'altra' fase del clock, Ci. Si veda in prop'osito
l'esempio dei §§ 5 e 7. ' ' ,.
, '.
..
" 2. RicoDoscitore di codice 8421 con contatore
i
,
Tipo di circuito: rete composta
,
"o
Riferimento: RL, XI- 4 ' "
Ob~o; progettazione dis.istemi,
/.: , .~. .' .,:., .. . :'. ;'::.:. " .':' .. . ..... "
, ,
" :" .,
I,
l' Testo
,I;, Costruire, adoperando un contafore per il conteggio dei 4' b.it, una rete"
I: f.
nella quale entrano serialmente i bit di un. codice decimale 8-4-2-1 a partire
dal bit meno significativo e dalla quale esce un segnale che in4ividua se i
quattro bit c<?stituiscono o meno una dèlle 10 parole-codice previste. La rete
li i;
sia inizializzata da un segnale di reset (le specifiche del circuito coiricidono
con quelle del § V-6). . '
I. \' . •
I
I
! "
l'
' _ r~:' ". ,I •
...
(. . .' "
("
" ".
x 0,1
a b
b .1;;
c d
d a
.' La partizione sulle colonne invece dà luogo allil:. :tabella e al grafo di fi~
gura 2.3 .. Essa non è chiusa. in quanto; ad esempiò;'daTIa colonna (stato) A.
per l'ingresso O si va a B se si parte dalla riga b, si resta in A altrimenti: gli
stati seguenti della macchina M2 dipendono anche dagli stati di MI'
l· x
aA bA bA
l O
bA cA cB
cA dA dA b.O
cB dA dB c,1
a,' d,'
dA aA aA
b,1
dB aA aA
c,.d,-
" :,.:."~, .: .
In fig: 2.4, la tabella di fig:2~3è ii-a1iotmata nella tabella di~to di M2,
ponendone gli stati di MI come ingressi rinitamente con l'ingresso dì M, x.
Sono anche indicate le .uscite·deÌlà. macchina originaria. M. funzioni ovvia,
e
mente degli stati di M!> Ml degÌi:Ìngressi; si notino 1 puntf'dfindÌfferenza
all'incrocio della nga B con le colonne a, b.... : ..
" ' . , .
..... __ .:........."""._. '-l..........,_:. •... "~
r
' •• .o •• ,.: ,".
;. >,
. ..
:CajJitolo Seslo: Reti composte 203
' . ...
a.l n,O b.l b.O : c;l' c.O . d.l .d.O
A a,I a,O b,l b,e Cf 1 c,O d,l d,O
B - " - - .NO BIO AlI AlI
Fi&": 2.4: Tabella di seaio di Mz
in proposito che la definizione di "seriale" attribuita alla macchina non signi- ..')' ,. '.
', .o" ,
fica che le due componenti'operano in serie nel tempo.
ingte»i
$1:111
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usçite . ;)
..."
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H:
" I
l·
Ma;ciii~d M2
È' sufficiente un'unica variabile di Stàto, y, che si realizza in un flip-flop
RS, Le funzioni di posizionamento sono allora:
SET = x·b RESET= x+d
e si pdssorio ricavare dalla tabella di stato della macchina oppure più sempli-
cementenotando che (cfr. il grafo originario) y è settato solo per ,,;;;0 nello
stato b di M I ed è resettato sempre per x= l e nello stato d di MI-
. .'
;.: Il
- - - -_ ...-._ - --_..._- - - - - -_......__ ._.- -' .. " -- . -.
-.. " "
:: l'I
w __ -_,_ , --,
204 Reti logiche: complementi ed esercizi
Macchina combinatoria C
L'uscita z a livelli è dedotta dalla tabella della macchina M, esprimendone
gli stati in funzione di quelli di M 1 ,M2 :
Essa è infatti alta solo nello stato d, se è x",O (il'bit più significativo della se-
quenza è O) oppure, sempre nello stato d, ma .con M 2 nello stato B (la se-
quenza dei primi 3 bit è -00). "
à~~--------------~rl~~--------------,
,.
c o
C
B
A _
o1..,--T<
...; :
.... :. ;'.
Macchina MI
- il c.o ntatore modulo-4 è realizzato con un contatore modulo-16"commer-
ciale del qu;!.le si adoperano solo le due uscite meno significative;
- esso conta con la sequenza 0-1-2-3-0-1-2-3 ..... , codificata sulle due va-
riabili Zio Zo; \. •
- il rese t l-attivo del contatore è sull'ingresso CLR e lo pone nello stato O;
.....
./ f;': ;. ~"';", :.;~.
..'"' ..
":.'. ". j,
Capitolo Sesco: Reri composre 205
- , ", i
RESET =x·y -Jy·zo ~ . : .j
"
l.. ·'" !
I
_ l'uscita impulsiva z' è semplicemente: J
! i
z' = zo(; ,i .
. :r
"
Tempificazione, I
Valgono le stesse considerazioni del citato circuito del § V-6 cui si ri-
manda. Si noti soltanto che.. E.9i,ché il contatore adoperato è attivo sul fronte,
l'
:'......
di salita e tutta la rete deve, i#igire sincronicamente sul secondo fronte di c, l., .
l'ingresso del contatore è eccitato con c.
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II
I
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'
3. Decomposizione pàrallela~ ,
Tipo di circuito: rete composta
~ ,
Riferimento: RL,XI - 5
Obiettivo : progettazione di sistemi '
l
.,I
Testo
Costruire una rete che implementi l~ tabella di figbra 3.1,
Progetto
\. La macchina M è descritta da:J.i~ tabella data. Ad essa è stato kSSociato il
" ,;
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,A B
x
O 1
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81
S5
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S3
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s2
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S4
82
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S1
b
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,
s4
s 5 So11
S3 S5
84
I i
, Fig. 3.1 : Deoo~posjZiorie paràlléla:tabel1a e grafo
t'
,
I. '. "-M
l: " ." o •
1
ì"
Nel disp'orre i nodi del grai6c~diSkto; si è avuto cura di schierarliall'in-
crocio fra 3 righe (a, b, c) e 2 colonné (A"B). Ciò corrisponde all'aver indi-
viduato due partizioni, l'uIla rappr~sentata .ctàlle righe e l'altra da)le colonne:
\1
le righe partizionano gli stati in Pi'" (a, b, c~ ::::: (0,2;' ; l ,4; :3,5), le colonne in
L
i P2'=(A, B)=(O,l,5; 2.4,3); il ,prodo~o partesiano dellè due par,nzioni ,è la
partizione nulla: P1x Pz= Po- l:a macchinà M può' essere reaJ..Wzata con le
li., macchine componenti MI ed M'2 corrispondenti a P 1 e P2 rispettivamente.
. ·!. '
Le due macchine sono rappreséniate dai grafi e dalle tabelle, ~he se-
guono. Da essi si evince anche che entrambe le partizioni sono chiuse: l'evo- •
'il, (
luzione fra a, b, c è indipendente da quella fra A, B e viceversa.
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CL!( co
D
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B
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01----'
r ElSe! s attO
Q
T emp ijicazio n e
La tempificazione è quella classica delle reti sincrone a sincronizzazione {
esterna: l'uscita impulsiva è costruita mediante la AND cori l'impulso mentre
gli stati evolvono con il secondo fronte di quest'ultimo. Poiché ilflip flop JK
è sul fronte di discesa e il contatore su quello di salita, essi sono attivati dalle
due uscite 6pposte del monostabile. '
Si noti la criticità del segnale a livelli,z:' nella transizione Op-71d vi è una
variazione simultanea delle due variabili statoO e D, chiaramente visibile nella
simulazione di fig.4.3b. Per tale motivo ,è preferibile l'uscita impulsiva e la . .. "
':. '
reset ..n
x
c --' ~ ..... fu ...... 1...J tw L....J ~ r Lr LT IL....J
IL- IL 1-
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22 C
I\. o 13 ' B
A
5. Adder seriaIe
Tipo di circuito: rete composta
Riferimento:11EI, V - 3.
Obiettivo: progettazione di sistemi ,' .
)i Testo
Sviluppare il progetto di un addiiioIiàt6re binario di interi. positivi che
.
operi serialmente su dati costituiti da due stringhe di n bit (in partico'lare si
consideri n=8).
!i
I;
... \,. ": '.:
11/0
00/ .1
stato 1 stato 1
,'.
" "0
....... ....
. ..
. stato n~1
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a) b)
Fig. 5.3: Addizionatore adn bit
.'
Capitolo Sesto: Reii composle 217
ts
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1- ~ l:
I I
ts tAOO ' ,
~y '-______ i,
Fig, 5.4: Tempificazione fra addizio nato:re e registri
.
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"..' I ....
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",
Capitole Sesto: Reti composle 219
SEil ..
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184
-r"--:IJ.. D .\
'CtR · ,:
. . . . - - - - -.......~) (LI(
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.;:': :~::>::~{~y;~ .
220 Reti logiche: complementi ed esercizi
direttamente a O), mentre torna a O con il reset. Ciò rende disponibile un se~
gnale, es, che indica utilmente la fine del conteggio.
La rete CONTR è realizzata con il fJip~flop busy, posto in set da VIA e in
reset da es. sempre in sincronismo ç:onuÌ1 fronte di discesa (C t ): a tale scopo
si adopera un flip~flop JK edge-triggered sul fronte di dis'cesa del clock
principale. Il segnale VIA, simulato con un monostabile, è un impulso lungo
un po' di più del periodo del clock, mm..odo da contenere almeno un fronte
di discesa di questo (nel circu~to simulato,.il périodo è 20 u.t., VIA dura 25
u.t.). Il segnale busy così generato assume le s.eguenti funzioni:
- genera il treno degli 8 clock cl_gen, ponendosi in AND con il clock c;
- ftinge da rese t o clear per il flip-flop D, per il 164 e per il contatore
(C=SH ILD=CLR=busy=O); . ,
-abilita i 165 a funzionare da shift~register (SHILD=busy=l);
-consente di effettuare ilload de1165 (SHILD=busy=O);
-funge da strobe per le macchÌIl.e~utenti della somma (fronte 1-+0);
- garantisce che le macchine-utenti' una volta abilitate ricevono il primo
impulso di clock di durata corretta (il segnale di busy è attivo sul fronte
1-.070 per cui 1'impulso successivo è il primo impulso utile).
Viene inoltre utiJ,iiùto un segnrue di RESET per portare la rete CONTR
nello stato .inIziale di, riP9S.0. Tale ingresso è posto nel clear del flìp-flop.
Ai fmi della sirilulazione, i registri-addendi sono caricati al valore flssato
da appositi switch. E' esemplificato il caso della addizione:
0101 0001 + 0101 1011 :::, 1010 1100
(81) + (91) - ' (172)
,.j.
l'
o Tempificazione
I
.. ·... ~
222 'Reti logiche: complementi ed esercizi
J j
Specifiche di progetto .', ',o
l' •
.
' ,
'.'" ; ~.
"
- il viilcire
6, fissato con A=O, B=l, 0=1, D=O, deve essere precaricato
aIi'iniiio: al segnale START/STOP si assegna la funzione di precaricamento
(STÀRT/STOp=O) oppure di abilitazione al conteggio (START/STOP=I);
• per. <;:0=1 (il contatore è al massimo" valo.re del conteggio, div-l) il
codiatoredeveessere' ancora di nuovo cancato a 6;
! in eiìt(aIDbi i casi, il segnale ha effetto còri il pril.tio fronte di salità di cLK
é si ìià dunque: .
I
'·1, i
".' :
. ,', ,,~ .
.. ' ,; .. ,.'~,
'., . '
" . . ; : . .... :" •••• -' ... t".~ __ ~,~ • .
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r "
I c1_cen =CO i
,i
L
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I • • .' •
e4-
,
J, '
," gresso ctlOsec ed in uscita i 4 bit del conteggio il ripple cth per le ore
!
da adoperare per una eventuale'espansione del contatore.
I
j , Per i contatori di cui sopra è adoperata la tecnica del conteggio con azze-
,I
:1
{ .. ramento dopo l'ultimo stato (9per quelli mod-IO, 5 per quello mod-6), al
~ .~ rme di disporre alle ~scite del codice numerico 8-4-2-1 (il contatore conta 0,
r. ,
1,... ,9, 0, l, .~:oppurè 0, l" ... ,5,0, l ... ) e quindi di adoperare i trascodificatori
standard verso i T segmenti, come in § I-S. Si ha dunque, considerando che
le uscite corrispondenti ai primi tre stadi sono pari a 9 e quella dell' ultimo
stadio è pari a 5: '
cl_dec=QD·QA i
"
cl_sec=QD·QA i
cljOsec=QD·QA i
r. cl.- h=QC·QA
. ... .
t '~":"':'::,'. ::"" ....:~ ..~, . .. .: ... ;, .. :. - .. .. .
•' l ,segnali sOno 'o::~ttiVi :e '·otte~uti ~d~· portenarid. : Tale scelta è stàtafatta ', ','
" • , ' . • • • • , ", ':'"':\ ....... .. . . . ' .. . . . .: . ., ' . • '. ..: ' . ' . ~
• .... p
, per far si che la variazion'e 'O' 41 dei segnali equivalga alla generazione 'del' , ~"
l' segnale di conteggio (ripple) per i contatori posti negli stadi a valle. I quattro:
contatori sono resettati. dal segnalé CLEAR applicato all'~gre55o CLR;s:!:~'
potrebbe anche adoperare START / STOP ma si è preferita ques~ soluzione,
che è comunque più economica in quanto non richiede l'invertit0re.
, ~
(" "
..
.
i!
, ,
Capitolo sesta: Retì composte 225
Macchina M4 (trascodificatore)
Le uscite del registro vengono trasoodificate mediante 4 trasoodificatori, ,
dal codice 8-4-2-1 a quello a 7 segmenti (cfr. § 1-5); i 7 segnali binari
uscenti da ciascuno di essi sono applicati alle lampadine dei 4 visuaJ.izzatori.
I
< •• ,; ' . . " :. . ' . : : ' "
.- . ,'o··
, "
.,.<
. ":' :", . ,.
. .".1
. :,,'; ~
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, ' -
226· Reti logiche: complementi ed eserci;:i
CLEAR
START/ STCP ------......;-+----'--------
PARTIAL
l .: . .', .,"
cl_gen
I cI_cen
cl_dee
"[ cI_ see
cl_ 10sec
"
cl_h
(
r
T empificazione ,'. ' .. .
I
. In figura 6.1b è inparticoià~iri~i6dott6 'ifp~ggiti da 09.99 aIO.OO
I seé (vedi Ìinea vertical6 né! dJ.agril'rllnra diterilpifidaiione):' .' .' . . . .
- all'acivo di c1-gen scatta la élfrhd~i di~dre di frequ'eriia:;' tli~hiuta da 9 a
"d
7. Ricevitore seriale
Tipo di circuito: rete composta . ; ."
: .'
Riferimento: circuiti commerciali74160, 74164, 74374 .'.~
Testo ,
e
". Progettare un sistema per gestire la ricezione seriale la s~cc~ssiva con-
vérSione serie-parallelo di messaggi composti da un mimero variabile di byte.
A tale scopo si assuma un protocollo di trasmissione per il quare il primo
byte del messaggio è riconosciuto tale se preceduto da una sequenza di al-
iIÌeho tre byte, costituita da due o più byte SYNC seguiti da un byte SOB ,
,.
(SYNC ....SyNC-SOB) e la terminazione del messaggio è identificata ; ,,
riiédiànte un byte di fme (EOT). La macchina trasmette su un canale .1. l:,
parallèlo tutti i byte compresi fra SOH e BOT e ritorna poi in uno stato di
.1 :.
I i":
riposo. Il byte di START è codificato con 80h, SOB con 04h ed EOT con
Olh.
' " ,
- - - -- -,- ,----_. I
_. : ..~
.. ' .':' " : -:
cJ2r----;::::=======~O
52
;' Si
l,; L-~~==========~====~~~Sl
,I Fig. 7.5: Macchina CONTe circuiti ausiIillri
, ..
. ' , :; ..... ' ,:':" ,:,:::
. . : ..' .~ "': :. "':.: ' ..' . " . . "
:'"
L'uscita strobe delle (2) è quindi suddivisa in due componenti: una a livelli, ':
abil, e l'altra impulsiva, strobe, che si semplifica in; "'"
strolle=p
'.'
... ;: .... " .
.~;,;,,::~~j~.f.~i~:'i:i
: ~,,',
nea che il CLEAR ponendo a zero gli elementi di R rende impossibile che in
fase iniziale si possa rivelare un segnale di SYNC per presenza di caratteri
dovug a precedenti conversioni nel registro R.
Nelle figure 7.6b, c e d sonò ripox:tati i diagrammi di tempificazione per
illustrare le differenti fasi del protocollo. La . generazione dei segnali ,è ,
ottenuta con dei monostabili per " rendere agevole la verifica del
comportamento del circuito.
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i,
Fig. 7.6a: Circuito del riconoscitore :,1
"
I
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A=O v
v I P, k, r
f
l, a, -- I i+
T. a, d I P+, k+, i+
1; a,dl P+, i+
Fig. 9.3: Grafo di stato complessivo della struttura di controllo dell'algoritmo di conversione
a
il
I, '
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__' i,
,:',':'': :,.:',; ;! II
'< J
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Fig. 9.4a: Convertitore di caratteri
l,
.' .;~::;~: ,l
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