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02
giugno 2011
sommario
Consorzio Tecnoimprese Scarl Poste Italiane sps - Spedizione Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In 27/02/2004 N.46) Art. 1, comma 1, DCB Roma Supplemento A&V Elettronica Anno XX n 5/2011
PANORAMA RAEE
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ENERGIA
Pannelli solari a fine vita
ECOQUAL IT
Il premio allilluminazione eco-sostenibile
AZIENDE
Reverse Charge, come cambia lIVA su cellulari e microprocessori
LETTERE AL DIRETTORE
Il direttore di Ecofocus risponde alle domande dei lettori
patrocini di: Ministero per lo sviluppo economico Osservatorio Nazionale rifiuti interventi di: Sistemi collettivi di raccolta RAEE ANIE EPTA Refrigerazione a cura di:
CONSORZIO DI SERVIZI PER LA ECO-QUALIT NELLHITECH
Giugno 2011
Stefano Apuzzo
Comitato Tecnico IsTITuzIoNI
Enrico Cagno
Ministero Sviluppo Economico Resp. Ambiente e Territorio CCIAA Milano Servizio adempimenti ambientali della Camera di Commercio di Milano
Adriano Vignali
Fiorenzo Foschi
Presidente GISI
Franco Musiari
Direttore Tecnico Assodel nota: i direttori dei sistemi collettivi partecipano di diritto al Comitato Tecnico imprese
Hanno aderito al progetto Ecofocus: ERP Italia, Ecolight, Ecodom, Ecolamp, Ecoped, Re.Media, Ridomus, Raecycle, Epta Refrigeration, ecoRit
Redazione
Diego Giordani
Amministrazione
Cristina Lombardi
Editore - Consorzio Tecnoimprese Scarl
Quali sono, a vostro avviso, i punti critici e le modifiche che ritenete utile apportare al testo che andr in seconda lettura il prossimo autunno? Ci sono tre cose da evitare per far s che i sistemi europei di gestione dei RAEE non subiscano uninvoluzione: togliere la responsabilit dei risultati agli Stati membri e buttarla sulle spalle di uno o di pochi soggetti, introdurre target generici e demagogici, dimenticare che un sistema aperto e pluralista come quello di gestione dei RAEE ha
bisogno di forti meccanismi di coordinamento. Cosa cambia, con la Nuova Direttiva per i sistemi Collettivi in Italia? Dipende da quale compromesso uscir dal confronto tra Parlamento e Consiglio Europeo. Comunque allinizio il nostro lavoro non dovrebbe subire grandi mutamenti. Probabilmente amplieremo la nostra collaborazione con gli altri soggetti della filiera sul tema della raccolta e, insieme ai riciclatori e agli operatori logistici, intensificheremo lintroduzione di standard qualitativi di tipo internazionale e di nuovi processi di trattamento, pi efficaci e meno impattanti per lambiente. Nel lungo termine il nostro ruolo potrebbe via via ridursi, per lasciare spazio ad un mercato - che per dovr essere serio, qualificato e controllato - in grado di trarre un profitto netto dalla gestione sicura ed ecosostenibile dei RAEE.
PANORAMA RAEE
Donatella Casalani Servizi Tipografici Carlo Colombo Via R. Malatesta 296 - 0076 Roma
Direttore Responsabile
Silvio Baronchelli
Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione parziale o totale dei testi consentita previa autorizzazione delleditore. Nel caso la rivista sia pervenuta in abbonamento o in omaggio, si rende noto che i dati in nostro possesso sono impiegati nel rispetto del dL 196/2003. I dati acquisti saranno trattati anche con lausilio di mezzi elettronici per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing. Il titolare del trattamento Consorzio Tecnoimprese Scarl, nella persona del suo rappresentante legale. Il responsabile del trattamento dei dati Elena Baronchelli, cui ci si pu rivolgere per far valere i propri diritti in base alla normativa vigente.
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Cosa pensa il vostro consorzio della nuova direttiva europea sui RAEE? Quali sono, a vostro avviso, i punti critici e le modifiche che ritenete utile apportare al testo che andr in seconda lettura il prossimo autunno? Basandoci sullesperienza maturata nei principali paesi europei durante gli ultimi anni di gestione, crediamo che ci si debba concentrare su alcuni importanti temi. Il primo riguarda il target di raccolta rispetto al quale teniamo a sottolineare due criticit: il soggetto su cui deve ricadere la responsabilit del raggiungimento dellobiettivo di raccolta, che si vorrebbe identificare con il produttore e le problematiche legate allentit del target stesso. Per quanto concerne la responsabilit, ERP ritiene che sia necessario un serio approfondimento sul tema.
Come ERP riteniamo quindi importante che tutti i RAEE raccolti vengano effettivamente tracciati e rendicontati alle autorit nazionali cosicch qualsiasi volume raccolto e trattato, anche da soggetti diversi dai sistemi collettivi dei produttori, sia conteggiato per il raggiungimento dei target di raccolta nazionali. I RAEE devono inoltre essere processati esclusivamente in impianti autorizzati alla corretta gestione degli stessi.
RAEE gestiti dai produttori o dai sistemi collettivi istituiti dagli stessi ma anche quelli gestiti da altri soggetti. Riguardo invece alla proposta di estendere la responsabilit del produttore al finanziamento della raccolta dei RAEE a partire dalle abitazioni dei consumatori, ERP ritiene che la stessa non debba essere implementata in quanto non porterebbe alcun beneficio ambientale dimostrato. Inoltre i produttori sarebbero responsabili di unattivit che non possono n influenzare n tantomeno controllare. Ulteriore aspetto critico riferito allo scope della direttiva: ERP supporta la recente revisione della direttiva RoHs che aggiunge una categoria alla dieci previste in origine. Pensare ad uno scope limitato a sole 5 categorie, cos come viene proposto, significherebbe rischiare di introdurre una barriera allinnovazione
ERP ritiene dunque che lobiettivo debba piuttosto essere fissato tenendo in considerazione i RAEE generati, ovvero i rifiuti effettivamente prodotti da un determinato paese, includendo quindi nel calcolo dellobiettivo stesso non solo i
PANORAMA RAEE
Fondato nel 2002, ERP lunico Sistema Collettivo attualmente attivo a livello europeo. Operativo in 12 paesi europei, gestisce RAEE per conto di oltre 1.700 produttori e ha raggiunto il risultato di un milione di tonnellate raccolte nellottobre 2010. Mediamente ERP ricicla circa 360.000 tonnellate di RAEE ogni anno, dato che rappresenta il 15-20% del mercato europeo.
Attualmente un cittadino/consumatore ha diverse possibilit per disfarsi dei propri RAEE e pu decidere di conferire il proprio rifiuto a soggetti diversi dai sistemi collettivi. Secondo i dati provenienti da una ricerca condotta da ERP e pubblicati allinterno del White Paper European Recycling Platform: A better WEEE Directive to support a Sustainable European Resource Management, solo il 30% dei RAEE raccolti viene gestito dai sistemi collettivi istituiti dai produttori. Il rimanente 70% rappresentato da apparecchiature che contengono del valore residuo e che vengono intercettati da soggetti terzi (quali ad esempio i rottamatori che li vendono generando un profitto) prima che gli stessi possano rientrare nei canali di raccolta ufficiali.
Inoltre i target di riciclo/recupero, i requisiti minimi e gli standard di trattamento devono essere rispettati da qualsiasi sia il soggetto che effettua la gestione dei RAEE (e quindi non solo dai sistemi collettivi). Riguardo allentit del target di raccolta riteniamo che la previsione di un obiettivo basato su una percentuale dei volumi di AEE immessi sul mercato non tenga in considerazione le situazioni particolari e specifiche dei singoli paesi membri, come ad esempio la durata del ciclo di vita del prodotti e le diverse abitudini di consumo o il livello di raccolta di partenza. Rispetto allultimo punto e riferendosi in particolare allItalia i target di raccolta proposti (45%/65%, inteso come rapporto percentuale tra il peso di RAEE raccolti rispetto al peso delle apparecchiature immesse sul mercato) sarebbero ben difficilmente conseguibili, dovendo il paese impegnarsi a far crescere la raccolta ad un tasso medio annuale di oltre il doppio rispetto alla media europea degli ultimi anni.
considerando che gli avanzamenti nelle tecnologie di riciclo potrebbero richiedere cambiamenti nei raggruppamenti al fine di ottimizzare il riciclo stesso dei prodotti. Anche il tema della corretta classificazione delle apparecchiature come domestiche o professionali richiede la massima attenzione, in particolare per quelle definibili come dual use. Infatti molte AEE definibili come tali sono in realt di esclusivo utilizzo professionale e mai verranno gestiti come rifiuto domestico. Pensare invece che valga lequazione dual use = domestico significherebbe costringere il produttore a finanziare due volte i costi di riciclo per la medesima appa-
recchiatura. Secondo ERP per risolvere questa problematica necessario prevedere una definizione puntuale, anche per evitare che ci siano differenze interpretative tra paese e paese. Il metodo pi trasparente e accurato di basare la definizione sullutilizzatore finale del prodotto sulla base dei criteri elaborati da DIGITALEUROPE. Passando invece allesportazione dei RAEE fuori dai paesi membri, necessario evidenziare che, nonostante i requisiti stringenti emanati dallUE, sembra che siano ancora significative le quantit di RAEE che, marchiati come prodotto riutilizzabile, finiscono in Africa e Asia. Questo quanto viene riportato da Greenpeace
e altre ONG. ERP auspica che vengano ulteriormente aumentate le restrizioni alle esportazione dei RAEE fuori dallUE e che vengano assicurati maggiori controlli affinch i RAEE esportati vengano gestiti correttamente. ERP supporta il riutilizzo di prodotti elettrici ed elettronici ma dubita circa la fattibilit dellintroduzione di un target specifico sul riuso. Infatti la ricerca ci dimostra che sarebbe comunque molto difficile applicare questo target ad alcune categorie di RAEE, in quanto i prodotti a fine vita hanno davvero scarsa o nulla possibilit di essere riutilizzati. Il riutilizzo dei prodotti dovrebbe essere stimolato includendo i prodotti riutilizzati
nel target generale di raccolta e prevedendo lautorizzazione di appositi centri che attestino leffettiva possibilit di riutilizzo delle apparecchiature facendo riferimento a regole standard. Infine ERP sottolinea limportanza della responsabilit individuale dei produttore. In proposito siamo lieti di constatare che sia la commissione che il parlamento europeo continuino a sostenere questo importante principio, dando un chiaro segnale agli stati membri che devono continuare a lavorare per assicurare una corretta trasposizione della direttiva e rimozione delle barriere allimplementazione della responsabilit individuale nella pratica.
PANORAMA RAEE
organizzarsi per raggiungere in modo efficace ed economico gli impegnativi obiettivi di riciclaggio dei RAEE, sia per i cittadini. Occorre un impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti tecnologici che non devono essere considerati al pari dei rifiuti ingombranti domestici.
Al convegno hanno partecipato, la rappresentante dei Consumatori in Europa, Anna Bartolini, il Presidente del Centro di Coordinamento Raee, Danilo Bonato, lAvvocato Maurizio Iorio, Presidente di Andec, Eliana Romano, neo Responsabile Territorio e Ambiente della Camera di Commercio di Milano e Piero Pacchioli del Movimento Consumatori. Claudia Taccani e Stefano Apuzzo
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Illuminiamo il riciclo
Dalle fonti luminose a tutti i RAEE, pile e accumulatori. Incontro con Giancarlo Dezio, Direttore generale Ecolight
NEWS
Cosa pensa il vostro Consorzio della nuova direttiva europea sui RAEE? Solamente il fatto che lEuropa si sia seduta al tavolo per riflettere della situazione dei RAEE un passo positivo. La gestione dei rifiuti elettronici un tema nuovo, in particolare per lItalia, che merita un costante approfondimento affinch possa avere degli effetti positivi sullambiente. E la nuova direttiva meriterebbe un approfondimento ulteriore. Quali sono, a vostro avviso, i punti critici e le modifiche che ritenete utile apportare al testo che andr in seconda lettura il prossimo autunno? Il testo, cos come stato formulato, presenta alcune criticit. In primo luogo, la nuova direttiva introduce il concetto di riutilizzo dei RAEE, ipotizzando cos un reimpiego delle vecchie apparecchiature tecnologiche. un passaggio che riteniamo inopportuno non solamente perch lo stesso prodotto, essendo datato, non potrebbe rispondere alle direttive comunitarie pi recenti, ma anche perch consentirebbe la re-immissione sul mercato di prodotti elettronici obsoleti e non rispettosi degli standard di efficienza energetica. Si introdurrebbe in questo modo un elemento discordante: tra il 2009 e il 2010 aumentata del 27%. Porterebbe inoltre a concentrare gli sforzi di raccolta sugli elettrodomestici pi pesanti, a discapito degli altri. Su questultimo punto, si potrebbe, per esempio, valutare la possibilit di stabilire degli obiettivi per raggruppamento. Non certo ultimo, visto che gli obiettivi sono quantificati sulla base dellimmesso sul mercato, sarebbe necessario che i Comuni si rendano disponibili ad accogliere quei RAEE che ancora vengono definiti impropriamente come professionali, ma che professionali non sono. Cosa cambia, con la nuova direttiva per i sistemi collettivi in Italia? La nuova direttiva, ad oggi, non introduce profonde novit sul piano delle modalit di gestione dei RAEE. I Sistemi collettivi italiani sono chiamati a fare quanto hanno finora fatto, mettendo in campo lesperienza fino ad oggi maturata.
70 AlbERi Ad Alto fusto cAttuRAno lA co2 di EPtA: PARtE il PRogEtto REco2vERy di Amici dEllA tERRA
Il progetto ReCo2very di Amici della Terra vuole piantare, migliaia di alberi per catturare la CO2 emessa dalle attivit delle aziende. La CO2 responsabile del surriscaldamento della Terra e degli sconvolgimenti climatici e gli alberi ne assorbono una gran quantit, trasformandola in carbonio e restituendo ossigeno. Lesordio del progetto ambientalista, con il patrocinio della Regione Lombardia e di Ersaf, avvenuto a Rozzano, con la messa a dimora della prima delle 70 querce, tutte volute e pagate dallazienda di refrigerazione commerciale Epta e ospitate nel Parco uno dal Comune di Rozzano. La cerimonia ha visto la partecipazione di alcuni rappresentanti del Top Management di Epta - gruppo leader europeo e partner globale nel settore della refrigerazione commerciale per la distribuzione organizzata, con i suoi marchi Costan, Bonnet Nv, BKT, George Barker, Eurocryor e Misa del Presidente di Amici della Terra stefano Apuzzo, che anche Assessore allAmbiente del Comune di Rozzano, del Sindaco Massimo DAvolio, degli assessori comunali Errico Gaeta, Caterina Mallamaci e del Presidente del Consiglio comunale, Giovani DErrico. Questa operazione di forestazione urbana, permette ad Epta di rendere nullo il bilancio totale di anidride carbonica emessa, direttamente o indirettamente, con la realizzazione del suo stand di 1.500 m2, in occasione di Euroshop 2011, la Manifestazione Internazionale del Retail.
da una parte si invita a operare per lambiente, dallaltra si permetterebbe la vendita di prodotti che invece consumano ancora troppo. Inoltre, la scelta di questi prodotti da riutilizzare sarebbe decisamente difficoltosa. Un secondo elemento di criticit arriva dai nuovi standard fissati: il tasso di raccolta indicato dalla direttiva , per un Paese come lItalia, ancora abbastanza difficile da raggiungere. Facendo solo una stima, la raccolta dovrebbe crescere con un incremento del 30% annuo nei prossimi cinque anni, quando
PANORAMA RAEE
Il pensiero di Ecodom
Il parere di Giorgio Arienti, Direttore di Ecodom
NEWS
RAEE, un PotEnziAlE dA 10milA Posti di lAvoRo
Fermare lesportazione illegale dei rifiuti tecnologici aiuterebbe la nostra economia.
Un potenziale nascosto quello dei RAEE che, secondo uno studio, potrebbero garantire ulteriori 10mila nuovi posti di lavoro. I benefici si potrebbero avere nel caso in cui tutti i RAEE venissero gestiti in maniera corretta, anche grazie alladozione di standard e procedure di gestione condivise. Parlando in occasione del sustainability live! tenutosi a Birmingham Gary Griffiths, a capo di una azienda inglese di recupero e riciclaggio (la RDC), ha discettato sulle specifiche per il riuso di materiali elettrici ed elettronici e per il riutilizzo dei RAEE.
Cosa pensa il vostro Consorzio della nuova direttiva europea sui RAEE? difficile dare oggi una risposta a questa domanda, perch probabile che il testo approvato dal Parlamento Europeo venga nei prossimi mesi modificato, a seguito della necessit di arrivare ad una posizione condivisa con
il Consiglio dellUnione. Su molti dei temi in discussione, inoltre, non compete a Ecodom Sistema Collettivo che si occupa di RAEE domestici dare un parere, ma ai soggetti cui la Direttiva assegna la responsabilit di gestire i RAEE, cio ai Produttori di AEE. Quali sono, a vostro avviso, i punti critici e le modifiche che ritenete utile apportare al testo che andr in seconda lettura il prossimo autunno? Dal punto di vista di un soggetto operativo, quale Ecodom, ci sembra indispensabile che la revisione della Direttiva europea e il successivo recepimento in Italia salvaguardino il ruolo essenziale svolto da una clearing house autore-
vole, quale il Centro di Coordinamento RAEE, nellimplementazione e nella gestione di un sistema multi-consortile che ha dimostrato in questi anni la propria efficienza ed efficacia. inoltre necessario che la responsabilit del raggiungimento del target di raccolta comunque esso sia formulato resti in capo a ciascuno Stato membro, unico soggetto che ha la possibilit e lautorit di intervenire su tutti coloro che a vario titolo si occupano di raccogliere e gestire i RAEE. Cosa cambia, con la Nuova Direttiva per i sistemi collettivi in Italia? Come spiegato sopra, presto per dirlo.
PANORAMA RAEE
Nella rivisitazione in corso della direttiva sui RAEE esiste un target del 5% per il riuso dei materiali come risultato potrebbero nascere pi di 10mila posti di lavoro dal riuso dei RAEE ha riferito Griffiths ai delegati presenti.
La nuova normativa potrebbe inoltre aiutare a ridurre le esportazioni illegali di materiali riciclabili, ha aggiunto, e fornirebbe un utile strumento alle forze dellordine da utilizzare per assicurare che le esportazioni avvengano eticamente e responsabilmente ha specificato aggiungendo come il WRAP (Waste Resources & Action Programme) stia attualmente sviluppando nuovi protocolli specifici per i rifiuti elettrici ed elettronici.
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RAEE: AniE PREsEntA lE PRoPostE sullA REvisionE dEllA diREttivA EuRoPEA
Lo scorso maggio, Confindustria ANIE e Confindustria CECED Italia - lAssociazione Nazionale dei Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali federata ANIE - sono stati ricevuti in audizione dalla XIII Commissione Territorio Ambiente e Beni Ambientali del senato della Repubblica, in merito alla proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). La direttiva 2002/96/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 2003 recepita in Italia dal D.Lgs. 151/2005, tra le legislazioni di maggiore impatto sulle imprese elettrotecniche ed elettroniche, sia in termini economici sia gestionali. Molti dei comparti dellindustria elettrotecnica ed elettronica rappresentata da Confindustria ANIE sono tra i principali attori in materia di gestione dei RAEE e hanno contributo in maniera sostanziale allimplementazione nel nostro Paese del Sistema RAEE. Tra questi vi sono i produttori di elettrodomestici (piccoli e grandi) riuniti in Confindustria CECED, a cui si aggiungono le industrie dellilluminotecnica, degli strumenti di monitoraggio e controllo, dellinformatica e dellelettronica di consumo. Nonostante un quadro normativo in ambito nazionale, purtroppo non ancora completo in tutte le sue parti, tale sistema ha dato dimostrazione di reale funzionamento, raggiungendo il target fissato a livello europeo.
comunali, come avviene attualmente. Ambedue i temi, se non regolati considerando le condizioni esistenti, potrebbero causare un aumento dei costi di gestione dei RAEE che in Italia sono gi oggi, per alcuni raggruppamenti, pi elevati rispetto ad altri Paesi europei. Cosa cambia, con la Nuova Direttiva per i sistemi Collettivi in Italia? Il processo nazionale di implementazione che seguir lemanazione della nuova direttiva deve puntare a rafforzare il ruolo del Centro di Coordinamento RAEE la cui esistenza ha permesso uno sviluppo virtuoso delle attivit dei Sistemi Collettivi italiani. Dovr anche fungere da strumento per introdurre semplificazioni nellordinamento italiano in merito, ad esempio, allobbligo di raccolta dei RAEE da parte dei distributori che permetterebbero di intercettare un quantitativo maggiore di RAEE e alleffettiva operativit del Registro Nazionale dei Produttori.
Cosa pensa il vostro Consorzio della nuova direttiva europea sui RAEE? Il processo di revisione della direttiva RAEE rappresenta unimportante occasione per rendere pi chiare ed efficaci le disposizioni normative per tutti gli attori del settore delle AEE. Sicuramente positivi, anche in riferimento allimplementazione nazionale, due aspetti del testo approvato dal Parlamento europeo: la conferma della responsabilit del raggiungimento del target di raccolta in capo agli Stati membri e la modifica della classificazione delle AEE in domestiche e professionali. Questultimo punto in particolare consentir di ricondurre ai propri obblighi di finanziamento del sistema RAEE quei produttori di apparecchiature professionali o dual use che approfittando della zona grigia nellattuale quadro normativo, hanno di fatto messo in atto comportamenti palesemente elusivi.
Quali sono, a vostro avviso, i punti critici e le modifiche che ritenete utile apportare al testo che andr in seconda lettura il prossimo autunno? Alcuni punti critici che dovrebbero essere attentamente valutati sono il target di raccolta proposto che dovrebbe tenere conto delle differenze dei mercati nazionali delle AEE e dei diversi tassi di ritorno a seconda della tipologia di apparecchio, nonch la previsione secondo la quale i produttori potrebbero essere chiamati a sostenere i costi dei RAEE raccolti dalle abitazioni anzich dai centri di raccolta
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rantisce per se stesso e non per il sistema, oltre a doversi far carico di una serie di adempimenti burocratici di non poco conto. La tutela ambientale e la gestione dei RAEE, permettendo ai produttori un trattamento finanziario che gli consenta il reimpiego di risorse inutilizzate, consentirebbe investimenti in progetti di continuo miglioramento tecnologico. Tali risorse, per consentire laggiornamento tecnologico, potrebbero essere defiscalizzate se impiegati specificamente per indirizzare le tematiche relative al cosiddetto eco-design. A tal scopo, si pu far riferimento allart. 224 comma 4 del D. Lgs. 152/06 (T.U. Ambientale), dove stata specificata, nel caso del Contributo Ambientale CoNAI, permettendo di effettuare un accantonamento degli avanzi di gestione ad una riserva di patrimonio netto al fine di ottenere un beneficio fiscale altrimenti non ottenibile. Tale riserva di patrimonio netto non potr essere oggetto di distribuzione ai Consorziati sotto qualsiasi forma ed utilizzabile esclusivamente a fronte dellattivit posta in essere dal Consorzio per il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio.
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Maria Grazia Belvedere Riparte il mercato del fotovoltaico: con la firma del Decreto sulle nuove tariffe incentivanti per gli impianti solari, finiscono gli affanni e le incertezze che hanno lasciato con il fiato sospeso tutto il comparto produttivo legato alle fonti rinnovabili. Con la ripresa dellinstallazione degli impianti, si ripropone anche la questione delle garanzie sulla gestione del fine vita degli impianti stessi, una richiesta sempre pi pressante da parte della pubblica amministrazione. Nellambito di solarExpoGreenbuilding, il Consorzio EcoqualIt ha partecipato allincontro sul fine vita dei pannelli solari. Il convegno stato organizzato da Ambiente Italia, Pv Cycle, Legambiente e EcoqualIt. stefano Apuzzo, direttore di EcoFocus, ha preso parte allincontro in rappresentanza di EcoqualIt, illustrando la normativa e le prospettive legislative nazionali ed europee. Le Pubbliche Amministrazioni e le aziende che installano un impianto fotovoltaico iniziano a chiedersi chi smaltir le apparecchiature una volta giunte a fine vita e, persino CoNsIP, lAgenzia del Ministero del Tesoro per gli acquisti pubblici, indica che nei Bandi i Comuni chiedano garanzie sulla gestione dei pannelli esausti. Un pannello fotovoltaico composto al 76% da vetro, per l11% da cornice in metallo, dal 6,7% da plastiche e, in percentuali molto meno significative, da argento, piombo e altri metalli. Di conseguenza, oltre l85% di un pannello fotovoltaico pu essere recuperato come materia prima-seconda. Nel testo del nuovo Conto energia, ricorda Stefano Apuzzo, chiaramente indicato che i produttori di pannelli devono far parte di un programma per il recupero degli impianti fotovoltaici a fine vita. La normativa nazionale e europea si sta orientando a prevedere lobbligo di garanzie da parte degli installatori affinch gli impianti a fine vita siano gestiti in maniera eco-sostenibile. Il Bando di Consip, lAgenzia del Ministero del Tesoro per gli acquisti pubblici, rivolto alle Pubbliche Amministrazioni, ad esempio, chiede esplicitamente che i pannelli solari siano progettati in modo da essere facilmente smontabili e riusabili a fine vita e obbliga il fornitore a offrire tutte le informazioni utili alla gestione dei pannelli e degli impianti esausti in accordo con la normativa vigente (pag. 34). Probabilmente la nuova direttiva europea sui rifiuti tecnologici preveder lobbligo di gestione del fine vita anche per i pannelli solari. La seconda lettura del testo prevista per il prossimo autunno e la norma nel suo insieme potrebbe essere approvata entro la met del 2012. Il rallentamento dei lavori causato dalle differenti posizioni tenute dal Parlamento europeo, favorevole a escludere dal campo di applicazione della Direttiva i pannelli fotovoltaici e il Consiglio dEuropa che invece intende includere nella Direttiva gli impianti stessi.
La rivista mensile Ecoideare si rinnova e propone una veste grafica pi accattivante. Le tematiche ambientali, dello sviluppo sostenibile e delle fonti energetiche rinnovabili restano i contenuti e gli approfondimenti principi del magazine. Negli ultimi mesi, sotto la direzione di Edgar Meyer, la rivista ha ampliato il target di interesse e di riferimento, promuovendo anche interessanti incontri e dibattiti sui temi di diffuso interesse, come la gestione dellacqua e il nucleare. Per informazioni: www.ecoideare.it oppure www.rinenergy.it
ENERGIA
colare, ha annunciato che entro breve anche lArena di Verona sar tutta illuminata a LED, con significativi risparmi per le casse pubbliche. Il Vice Presidente Venturi ha ricordato, dal canto suo, ladesione della Provincia al Patto dei sindaci (lunione delle amministrazioni pubbliche ambientalmente virtuose) e ha annunciato che, in occasione delle prossime festivit natalizie, la Provincia chieder ai Comuni di adottare luminarie
a LED. LAssessore Sboarina ha ricordato che il Comune ha sostituito tutta lilluminazione votiva dei cimiteri (circa 50mila lampadine) con i LED, producendo significativi risparmi, quantificabili in circa 200mila euro lanno. Dopo gli interventi istituzionali, Farnell Italia, partner dellevento ha presentato element 14, il portale dedicato ai progettisti elettronici, che offre anche un supporto tecnico gratuito con consulenze
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PRogEtto di foREstAzionE dEllA REgionE lombARdiA: lE AziEndE PRotAgonistE
alla riduzione del riscaldamento globale tradotta con questi prodotti stradali in una riduzione maggiore del 50% per quanto riguarda lemissione di CO2, inoltre non emettono radiazioni UV e IR e riducono significativamente linquinamento luminoso. Notevole inoltre luniformit di illuminamento del manto stradale e la resa cromatica > 90%. zione di tutte le sfere installate nei parchi e nelle piazze. Le sue principali caratteristiche sono lassoluto rispetto delle norme regionali legate allinquinamento, labbattimento dei consumi rispetto ai corpi illuminanti tradizionali e la particolare ottica rotosimmetrica che consente una particolare uniformit della distribuzione della luce. sIMEs Limpegno dellazienda simes per la salvaguardia dellambiente come listallazione di pannelli solari sulla copertura delle aree produttive con una produzione pari al 10% del fabbisogno degli impianti produttivi, per lutilizzo responsabile delle risorse, per i 10 anni di expertise nella produzione di corpi illuminanti a LED, per limpegno verso la riduzione dei consumi energetici e per gli investimenti in ricerca e sviluppo rivolti al miglioramento dellefficienza luminosa
Il comune di Rozzano vede un impegno di riforestazione da parte della Regione Lombardia, Assessorato ai Sistemi del verde e Paesaggio, per oltre 1 milione e 700 mila euro e le aziende del territorio non stanno alla finestra. Hanno immediatamente aderito e contribuito economicamente alcune importantissime aziende del territorio, note per la propria presenza sui mercati internazionali: Editoriale Domus, la casa editrice di Quattroruote; Disano-Fosnova, nota per le soluzioni e il design italiano nel mondo del lighting e delle soluzioni illuminotecniche a LED; Becromal, produttrice di lastre e materiali in alluminio, recentemente entrata nellorbita della TDK. Sul progetto di piantumazione di 35.000 nuovi alberi a Rozzano, il comune e alcune associazioni ambientaliste del territorio stano lavorando ad un filmato che sar distribuito gratuitamente nelle scuole e nelle biblioteche della provincia di Milano.
Questo premio un segno molto importante per la nostra azienda. senza dubbio di buon auspicio ed la dimostrazione che la strada che stiamo percorrendo quella giusta. Le attese sono di grande interesse: confidiamo innanzitutto nella maggior sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni verso la questione riguardante il risparmio energetico. Ci auguriamo inoltre che nelle future gare dappalto vengano privilegiate la qualit e lattenzione nei dettagli tecnici, cos come avvenuto agli Award Ecohitech
NADLEC Il prodotto PA50036 un corpo illuminante che utilizza sorgenti LED, progettato e prodotto da Nadlec per la sostitu-
Giorgio Di Fede, Lux Lighting (a sx) riceve il premio da Daniela Zambelli (CEI), Stefano Noseda (Farnell) e Fabio Venturi (Provincia di Verona)
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ed un minor consumo degli apparecchi. WIssENLuX Il proiettore industriale Wissenlux WL-MFG-104-5010, adatto per installazioni da 6 a 20 metri di altezza, stato progettato per lilluminazione di aree produttive, grandi aree commerciali e spazi esterni. Le peculiarit del prodotto sono la direzionalit dei flussi con conseguente riduzione dellinquinamento luminoso, la buona resa cromatica, zero UV e IR con emissione di luce solo nelle frequenze del visibile, riduzione fino al 70% dellemissione di CO2 rispetto a una sorgente tradizionale e secondo le normative di sicurezza fotobiologica appartiene al gruppo esente da rischio. Le Menzioni speciali: FRANCo BuTTIGNoN Per lapplicazione originale del sistema di illuminazione a LED integrata su tende da sole: di giorno fa ombra , di sera fa luce. ARIANNA sPEED un corpo illuminante dal design raffinato che applica il principio della riflessione totale consentendo cosi di ridurre drasticamente i livelli di abbagliamento assolutamente al di sotto delle pi restrittive regolamentazioni normative. Frutto di anni di ricerca e sviluppo, SPEED consente un risparmio ulteriore nella pubblica illuminazione a LED del 60% rispetto al SAP e del 20% rispetto ad altre soluzioni a LED. Un sistema semplice per aumentare la potenza e il raggio di diffusione della luce LED costituito da una calotta che
ha il duplice compito di raccogliere e miscelare lintera emissione luminosa e di proiettarla uniformemente sulla strada. V LED LIGHT Per aver scelto di investire nella costruzione di lampadine a LED come sostitutive di quelle tradizionali ad incandescenza con lo stesso aspetto familiare, mantenendo quasi le stesse dimensioni. il caso di ricordare che per queste lampadine innovative in corso una domanda di brevetto. Le segnalazioni: APF Commutatore di potenza progettato, sviluppato e prodotto dalla APF, per lalimentazione di apparecchi illuminanti stradali e di grandi aree che utilizzano i LED. La gestione della riduzione programmata di potenza erogata del commutatore PRA 1 400 costituisce una soluzione innovativa per ottenere il massimo risparmio energetico di un impianto di illuminazione e contemporaneamente garantire lilluminamento necessario per esigenze di sicurezza. GRuPPo GIoRDANo Il team di R&D del Gruppo Giordano ha sviluppato, in collaborazione con un produttore di apparecchi illuminanti stradali a LED, lalimentatore ADA 70W con due canali che erogano 600mA. Il prodotto adatto ad essere assemblato allinterno di corpi illuminanti per street lighting con la peculiarit di avere un fattore di potenza > 0,95, un
Andrea Torre, Simes (a sx) riceve il premio da Fabio Venturi (Provincia di Verona)
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Franco Buttignon, riceve il premio da Fabio Venturi (Provincia di Verona) Alberto Gerli, Arianna (al centro) riceve il premio da Stefano Noseda (Farnell) e Fabio Venturi (Provincia di Verona) Stefano Pizzolato (a sx) per conto del dott. Davide Giacomin (V LED Light) riceve il premio da Fabio Venturi (Provincia di Verona)
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CL-L824 integrati secondo una configurazione che permette lalimentazione diretta da rete 110/220V, superano uno degli anelli deboli della catena quale lalimentatore che talvolta ha un numero di ore di vita molto inferiore a quello dei LED. I visitatori di Green Building hanno avuto la possibilit di toccare con mano i prodotti a basso impatto ambientale che utilizzano i sistemi a LED, dai lampioni pi innovativi per lo street lighting alle plafoniere per interni ed esterni, che oltre al design puntano sul risparmio energetico, esposti dai candidati al premio e non solo. Il prossimo appuntamento con unaltra edizione speciale dedicata allAutomazione, che si svolger allinterno di sAVE a Verona il 25 e 26 ottobre. Per informazioni: www.awardecohitech.it
NEWS
RAEE, cREscitA dEl 17% dEi Rifiuti tRAttAti dA Ecodom
Nel 2010 sono state 89.045 le tonnellate di RAEE trattati e 1.834.245 le tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera (+34%). Ecodom, Consorzio Italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici, ha presentato i dati del Rapporto di sostenibilit 2010: 89.045 tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici trattati, di cui 46.085 tonnellate del Raggruppamento R1 (frigoriferi, congelatori, condizionatori e scaldaacqua) e 42.960 tonnellate del Raggruppamento R2 (lavatrici, lavastoviglie, forni, cappe), con una crescita del +17% rispetto al 2009. Da queste tonnellate sono state ricavate 58.429 tonnellate di ferro, 7.332 tonnellate di plastiche, 2.644 tonnellate di alluminio e 1.612 tonnellate di rame, tutte reinserite nei processi produttivi. Il processo di trattamento dei RAEE realizzato da Ecodom ha evitato limmissione in atmosfera di circa 1.834.245 tonnellate di anidride carbonica (CO2), una quantit equivalente a quella che sarebbe assorbita in un anno da un bosco grande quanto lintera provincia di Ancona. Il 55% dei RAEE gestiti nel 2010 da Ecodom sono stati raccolti nel Nord Italia: la Lombardia, che guida la classifica delle Regioni pi virtuose, ha raccolto 13.053 tonnellate di RAEE; segue il Piemonte con 9.411 tonnellate e il Veneto con 8.979 tonnellate. Tra le Regioni del Centro e del Sud pi attive nella raccolta dei RAEE, si segnalano la Toscana con 8.131 tonnellate e la sicilia con 6.800 tonnellate.
Bruno Giordano, Gruppo Giordano (a dx) riceve il premio da Fabio Venturi (Provincia di Verona)
LIKI LIKI sTuDIo La lampada Patanjali un originale applicazione che consiste di una lampada con sorgente luminosa a LED che, oltre alla luce, utilizza anche il calore sviluppato dal sistema per diffondere essenze, profumi ed olii essenziali. Il basso consumo di energia unitamente al suo ciclo vita di 60.000 ore fa di questa lampada un originale arredo per ambienti e zone relax. LA CoMPAGNIA DEL soLE Originale applicazione di illuminazione a LED per vetrate artistiche che utilizza la competenza dei mastri vetrai, dei designers e degli elettronici. Queste vetrate di solo 8 mm di spessore sono a tutti gli effetti dei corpi illuminanti a LED con tutte le loro caratteristiche di
Alessandro Fontana, La Compagnia del Sole (a sx) riceve il premio da Stefano Noseda (Farnell)
Marco Bosisio, MB Elettronica (a sx) riceve il premio da Fabio Venturi (Provincia di Verona)
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ECOQUAL IT
risparmio energetico, ridottissime emissioni di CO2 e ciclo vita superiore alle 50.000 ore.
ni di beni effettuate nella fase distributiva che precede il commercio al dettaglio. C anche da tenere conto che non trova applicazione per le cessioni di beni effettuate da soggetti che operano nel regime dei cosiddetti contribuenti minimi poich esonerati dal versamento dellimposta.
rappresenta lennesimo tentativo del Fisco per contrastare levasione fiscale. In pratica, il destinatario dei beni obbligato allassolvimento dellimposta in luogo del cedente. Cos facendo, si eliminerebbe la possibilit di evasione dellIva dopo la vendita dei prodotti poich il meccanismo della reverse charge comporta un minor rischio
Il committente dovr integrare la fattura con lindicazione dellaliquota e della relativa imposta e annotarla nel registro delle fatture emesse entro il mese successivo e comunque entro 15 giorni dal ricevimento. In questo modo si rende debitore di Iva il cessionario. Lobbligo del meccanismo dellinversione contabile trova applicazione per le sole cessio-
AZIENDE
Il testo della circolare disponibile sul sito Internet dellAgenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, allinterno della sezione Provvedimenti, Circolari e Risoluzioni.
Sar presentata a Roma il 23 giugno 2011, alla presenza del Ministro dellAmbiente,
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www. ecofocus.it
LaMPaDE a iNCaNDESCENZa
Egregio Direttore, siamo unazienda di consulenze. un nostro cliente deve iniziare a breve limportazione dalla Cina dei seguenti materiali elettrici : lampadine a incandescenza, lampade da terra e da tavolo, tutte in metallo. Cosa deve fare? In attesa di suo riscontro la ringrazio molto. s.B. (Milano)
Lettere al Direttore
NEWS
boom dEl fotovoltAico, E il solARE tERmico?
Per diffusione e longevit, accanto al fotovoltaico troviamo il solare termico: levoluzione del sistema oggi consente di avere pannelli solari totalmente integrati nel tetto che aiutano nella produzione di acqua calda sanitaria e integrano il riscaldamento. I collettori solari possono essere a pannello oppure a tubi sottovuoto, allinterno dei quali scorre un liquido termovettore (generalmente una miscela di acqua e glicole), che viene successivamente pompato in una serpentina posta allinterno di un boiler. Il prezzo per un impianto con collettori piani per una casa di 4 persone si aggira tra 2.600 e 5.000 euro. Inoltre se prevista lintegrazione con il riscaldamento, il prezzo aumenta a 4.500 9.000 euro. Attualmente il solare termico gode della detrazione fiscale al 55%, ovvero si recupera met dellinvestimento in 5 anni, mentre dal 1 Gennaio 2012 entrer in vigore un nuovo sistema incentivante (simile al conto energia per il fotovoltaico) per questa tecnologia, un sistema, ovvero una tariffa fissa per ogni Kwth prodotto.
Egregio Signore, La Direttiva EUP del 2005 stata sostituita dalla (di pi ampie e maggiori vedute), Direttiva ErP del 2009.
ladesione al patto rifiuti zero 2020. LAmministrazione consapevole della necessit della raccolta differenziata ha la necessit di avviare una campagna di sensibilizzazione per lo smaltimento dei toner usati di stampanti e fax degli uffici Pubblici ubicati nel proprio territorio e pertanto interessata allo smaltimento degli stessi. Come dobbiamo comportarci? Rimanendo in attesa di un Vostro riscontro, si porgono distinti saluti. F.C. (provincia di Palermo)
parole di Luciano Teli, Direttore del Consorzio EcorIt. Il Comune pu attivare la raccolta differenziata dei toner presso il proprio centro di raccolta, ma evidente che non deve aspettarsi un ritorno economico positivo. I produttori di cartucce toner ci danno mandato di distruggere e recuperare dagli esausti materie prime seconde da reimpiegare o termo valorizzare. Per questa operazione si sostengono dei costi. Per dare un riferimento, per un Consorzio come il nostro il costo di puro trattamento (al quale occorrerebbe aggiungere la logistica) si aggira sui 0,4-0,5 / cartuccia.
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LETTERE AL DIRETTORE
Gentile Signora, le lampadine a incandescenza, fonte di illuminazione ritenuta obsoleta e energivora, per i 100 e i 75 watt sono gi fuori commercio in tutta lUnione europea dallo scorso anno. Restano commercializzabili solo quelle a minor voltaggio, ma fino al 2012, quando anche queste spariranno dal commercio (e dalle importazioni). In ogni caso la Sua domanda talmente generica e omnicomprensiva che certamente merita la risposta da parte di unAssociazione dimpresa (ad esempio da parte di ASSIL Federata ANIE) che particolarmente competente in materia di Direttive e normative europee sulle caratteristiche delle apparecchiature elettriche e dei consumi dei diversi prodotti (finalizzati ad essere immessi sul mercato europeo). Vi sono, ovviamente, anche le questioni tributarie e fiscali che non sono un campo di nostra competenza. Se posso permettermi, sconsiglierei vivamente al Suo Cliente di importare lampade lampadine a incandescenza. Dubito che entro meno di un anno riesca a smerciarle tutte.
vero che la parte del leone nelle energie rinnovabili la sta facendo il fotovoltaico (200.000 impianti installati in Italia per un totale di quasi 5 Gigawatt di potenza), ma ci sono altre fonti rinnovabili incentivate che permettono di contenere le emissioni di Co2 e generare ottimi risparmi in bolletta.