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GIORGIA MORANA - 3 ANNO A (2021-2022)

How ‘bout a dance - Bonnie & Clyde


Frank Wildhorn-Don Black

STROFA 1
How 'bout a dance? PENSA ALLA PROPOSTA (non si rivolge
Che ne dici di un ballo? immediatamente a lui, prima è come se pensasse
What do you say solo tra sè e sè alla proposta)
Cosa ne dici
I've got some moves
Ho delle mosse
That I'd love to show ya GIOCA CON LUI
Che mi piacerebbe mostrarti FLIRTA DOLCEMENTE, non provocante in modo
Let's find a spot volgare e non ammiccante in maniera spinta.
Troviamo un posto
And dance the night NIGHT = AUMENTA L’ATTESA, LO TIENE
Away… SULLE SPINE
E balliamo tutta la notte
STROFA 2
How 'bout a dance?
Che ne dici di un ballo? PROPONE adesso a lui DI BALLARE
It's always fun
E’ sempre divertente
Come over here
Vieni qui E’ sicura di sé, LO INVITA A UNIRSI A LEI
Let me get to know ya dicendo delle cose per CONVINCERLO anche se
Fatti conoscere è un modo “scherzoso”, lei sa già che anche lui
Can't beat a band sta flirtando.
Non c’è niente di meglio di una band
To lift your spirits hon
Per alzare il tuo spirito, tesoro
You look so handsome FLIRTA ancora
Sei così affascinante
RITORNELLO
How 'bout a dance?
Che ne dici di un ballo?
Let's make a start FA IL GIOCO DI “CANTARE PER LUI”
Cominciamo (come se facesse un piccolo “show”)
Music like this
Una musica come questa
Can really throw ya
Può davvero trasportarti
You'll lose the blues LO STUZZICA
Perderai il blues
And you may lose your heart
E potresti anche perdere il tuo cuore
BRIDGE
Tonight is the night I've been waiting
for FINGE CHE LUI NON LA STIA GUARDANDO
Stanotte è la notte che stavo E’ un piccolo a parte.
aspettando
Even the moon looks just right
Anche la luna sembra vera
I'm sure the crowd will make room on
the floor
Sono certa che la folla farà spazio ATTIRA LA SUA ATTENZIONE, SI FA
nella pista GUARDARE (attraverso piccole movenze
When they see you sensuali, come se giocasse un po’ insieme a lui
Quando ti vedranno ma sempre dolcemente)
Look like you do
Così come sei
So…
Quindi…
RITORNELLO
How 'bout a dance? RICOMINCIA A FARE IL GIOCO DI “CANTARE
Che ne dici di un ballo? PER LUI”
Let's make a start
Cominciamo
Music like this
Una musica come questa LO SEDUCE
Can really throw ya
Può davvero trasportarti
You'll lose the blues
Perderai il blues
And you may lose your heart Si fa più seria, sensuale e il gioco fa un fade out
E potresti anche perdere il tuo cuore per diventare una vera e propria proposta di fare
OUTRO (FINALE) l’amore.
You'll lose the blues
Perderai il blues
And you may lose…
E potresti anche perdere
Your heart… Cantando GLI PROPONE (più esplicitamente) DI
Il tuo cuore FARE L’AMORE

INFORMAZIONI TECNICHE SUL PERSONAGGIO

PERSONAGGIO BONNIE PARKER

ETA’ GIOVANE ADULTA VENTENNE

RUOLO PROTAGONISTA

LIVELLO DI DANZA MOVER - STAGING

TESSITURA VOCALE SOPRANO- HIGH MEZZOSOPRANO

ESTENSIONE G3-F5

COORDINATE AMERICA, 1930


SPAZIO-TEMPORALI

AGGETTIVI SOGNATRICE, AMBIZIOSA, PASSIONALE,


INDIPENDENTE, AFFASCINANTE, TESTARDA
SINOSSI DEL MUSICAL
Il musical parte con il Prologo che ci fa vedere la fine della storia, Bonnie e Clyde morti in un auto.
Successivamente veniamo introdotti nel tempo e luogo della storia, nel culmine della cosiddetta Great Depression
Era. Bonnie e Clyde, ognuno con i propri sogni e ambizioni (lei di diventare una famosa attrice e cantante e lui di
diventare un criminale) si incontrano per la prima volta sul ciglio di una strada e lui, con la scusa di darle
una mano ad aggiustare la sua auto, si fa dare un passaggio per Dallas.
Bonnie finisce per trascorrere l'intera giornata con Clyde. Lei gli racconta i suoi grandi piani per il futuro: essere
un'attrice, una poetessa e una cantante. Clyde è intrigato da lei e la convince a cantargli una canzone ("How 'Bout
a Dance"). I due fanno l’amore e lui le assicura che insieme faranno avverare entrambi i loro sogni: il suo di una vita
senza doversi preoccupare dei soldi e quello di lei, di raggiungere la fama. A questo punto, le loro reciproche voglie
di eccitazione e fama li mettono immediatamente in una missione per inseguire i loro sogni. Il loro comportamento
audace e sconsiderato trasforma l'emozionante avventura dei giovani amanti in una spirale discendente, mettendo
se stessi e i loro cari in difficoltà con la legge. Costretti a rimanere in fuga, gli amanti ricorrono alla rapina e
all'omicidio per sopravvivere. Clyde, in galera, continuamente affronta momenti difficili di violenza fisica e sessuale.
Al culmine del suo abuso, Clyde fa il suo primo omicidio. Convince Bonnie a contrabbandare una pistola nella sua
cella, e Clyde evade di nuovo di prigione, questa volta uccidendo un deputato. Bonnie è impaurita per la situazione
che sta vivendo che è andata ben oltre i suoi obiettivi di vita e di carriera da artista ma si rende conto che ormai è
troppo tardi per rimettere a posto le cose e che in ogni caso non potrebbe mai fare a meno dell’amore per Clyde.
Mentre la fama del famigerato duo cresce, la loro inevitabile fine si avvicina. Vengono seguiti dalla polizia e nel
maggio del 1934 vengono uccisi, mentre stavano andando a far visita ai loro genitori.

SCHEDA DEL PERSONAGGIO


Relazione con la storia vera
Il personaggio di Bonnie Parker è un personaggio realmente esistito, come quello di
Clyde Barrow.
I due sono stati una coppia di criminali statunitensi, attivi negli Stati Uniti centro
meridionali durante i primi anni trenta che, assieme agli altri membri della Barrow Gang,
commisero diverse rapine e omicidi. Considerati in quegli anni dei "nemici pubblici", oggi
sono celebri per essere stati pericolosi rapinatori di banche.
Già dagli anni trenta, la rappresentazione che i giornali davano dei due, in particolare di
Bonnie, differiva dalla realtà. Certamente, durante il periodo in cui i due furono compagni,
Bonnie prese parte a un centinaio di atti criminali, tuttavia non era come la dipingevano le
riviste e i quotidiani dell'epoca, ossia un'assassina fumatrice di sigari e con la
mitragliatrice sempre in mano, tant'è che uno dei membri della loro banda testimoniò in seguito di non aver mai
visto Bonnie sparare ad un agente di polizia. Il mito del sigaro nacque da una fotografia di Bonnie in atteggiamento
giocoso trovata in un nascondiglio abbandonato, rilasciata poi ai giornali e pubblicata a livello nazionale.

Il personaggio nel Musical di Broadway


Bonnie Parker è una giovane ragazza bella, sensuale e con grandi sogni e ambizioni
(nonostante la sua umile educazione) ma anche molto testarda. Vuole diventare
un’attrice, poetessa e cantante. E’, però, combattuta tra amore e fama. Quando
incontra Clyde, viene immediatamente presa dal suo atteggiamento viscido e
malizioso, e quando lui promette di rendere la sua vita eccitante e memorabile, lei si
fida e non solo. Si innamora follemente di lui.
E’ anche autosufficiente, indipendente e risoluta, e sa come difendersi se
necessario. Oltre alla sua propensione per la rapina in banca, Bonnie è una scrittrice
motivata e ama scrivere poesie e sogna di essere una grande scrittrice. Bonnie è
alternativamente dura e vulnerabile; un minuto spara ai poliziotti e si difende dalla
crescente minaccia di arresto, e il minuto dopo sta implorando l'amore di sua madre.
Bonnie è l’emblema di una giovane donna confusa e complicata che sta diventando
adulta ma che è ancora alla ricerca di uno scopo nel mondo. Infatti, durante il corso della trama notiamo molto
questi momenti di vulnerabilità. Bonnie si chiede spesso come possa vivere in questo stato, conducendo una vita
da criminale, ma la sua risposta è sempre l’amore. Lei ama Clyde follemente, così tanto da accettare una vita di
stenti, dove un giorno ci sei e l’altro chissà. Qualche volta arriva anche ad avere dei "ripensamenti", soprattutto
quando vede Clyde compiere omicidi con una tale facilità da spaventarla. Certo, vorrebbe magari tornare indietro
perchè sa che si sta allontanando sempre di più dal tipo di vita che avrebbe voluto condurre, ma ormai è troppo
tardi. E’ troppo innamorata, anzi l’amore ha preso il sopravvento su di lei e sul suo stile di vita. Arriva anche a dire
che infondo per lei morire non sarebbe così male, non se resta comunque accanto all’amore della sua vita. Ha
costantemente paura di perderlo. Lo segue ovunque, vuole stare con lui per il resto della sua vita.

MOMENTO PRECEDENTE E OBIETTIVO DELLA CANZONE


La canzone How ‘Bout a Dance viene cantata praticamente in una delle scene iniziali del musical, quando Bonnie e
Clyde hanno passato la giornata insieme e si ritrovano a parlare dei loro sogni e aspirazioni. Lei dice a lui che vuole
diventare una cantante, attrice e poetessa e Clyde, incuriosito, la convince a cantare per lui. Lei inizialmente è un
po timida ma lui ci mette tutta la sua grinta per motivarla. Lui le dice:

“Come on, You’re at a nightclub in that there Atlantic City. Me and Capone are sittin’ ring side. The crowd’s goin’
crazy (he imitates cheering crowd). Bonnie, Bonnie Bonnie!”

A questo punto lei comincia a cantare. Il suo interlocutore è proprio Clyde.


L’obiettivo della canzone è, appunto, quello di sedurlo attraverso questo gioco del cantare per lui. La performance
canora di Bonnie è, in verità, un gioco di seduzione. Comincia come una semplice idea, un pensiero erotico dove il
ballare corrisponde col fare l’amore. Bonnie flirta dolcemente con Clyde. Le piace che lui la stia guardando.
Lei non è mai volgare o ammiccante in maniera spinta, anzi. In lei traspare quella dolcezza di una ragazza ancora
innocente di 20 anni che si sta innamorando con quel pizzico di malizia giocosa.

ANALISI MUSICALE

MUSICHE FRANK WILDHORN

LIRICHE DON BLACK

LIBRETTO IVAN MENCHELL

Area 1
Collocazione storica della forma rispetto alla storia del musical.
Bonnie & Clyde è un musical la cui prima mondiale è stata nel 2009 a San Diego e cui debutto a Broadway avviene
nel 2011. Frank Wildhorn è autore di musical come Dracula, The Scarlet Pimpernel, The Civil War, Jekyll and Hyde
ecc…
Rispetto alla storia del musical, ci troviamo negli anni 2000 dove già il musical ha una sua storia molto forte alle
spalle, con varie influenze musicali, stilistiche e di forma. Potremmo aspettarci che la partitura musicale segua la
linea stilistica e di forma tipica degli anni ‘30, periodo in cui la storia è ambientata, ma in realtà quello che succede è
del tutto diverso e anche complesso. Wildhorn descrisse la musica come una "partitura non tradizionale, che
combina rockabilly, blues e gospel". Questo significa che il musical è come un gran “calderone di stili diversi”.
La musica esplora il mondo degli anni '30 nelle prime scene, seguendo quindi la linea guida della storia, ma poi
Wildhorn non può resistere alla modernizzazione del suono, e la sua idea di contemporaneo e rock anni '80 e
country crossover. La critica ha anche scritto che in alcuni brani Clyde si trasforma in una specie di Jon Bon Jovi.
Questo in generale riguarda tutto lo score ma se ci spostiamo più nello specifico nella canzone che ci interessa,
ovvero How ‘Bout a Dance, notiamo che, in realtà, è in linea con lo stile caratteristico della musica degli anni ‘30
ovvero lo swing. In piena crisi economica, e nonostante il Proibizionismo di quel tempo, gli anni 30 segnalano
l'inizio della diffusione dello swing come genere e la diffusione delle numerose Big Band. Il famoso Duke Ellington
fa il suo ingresso nel famoso Cotton Club di New York. Lo swing fa molto in fretta a diventare il genere più popolare
degli Stati Uniti fino ad essere scoperto anche dai musicisti bianchi. Il genere swing si distingue per la sua sezione
ritmica e la sua “pulsazione” tipica: il bounce. Un caratteristico movimento della sezione ritmica è un tipo di
esecuzione delle note con un ritmo "saltellante" (o "dondolante", appunto swing in inglese).
In questo contesto, gli strumenti come il sassofono diventano molto importanti.

Impianto formale del brano


La struttura del brano è tripartita (AABCB) e presenta anche un piccolo outro, ovvero la ricapitolazione per
concludere un pezzo, giungendo alla chiusura, del materiale tematico.

Area 2 e Area 3
Agogica, Dinamiche e Stile
Come già sottolineato in precedenza il brano segue il genere swing/jazz.
Lo possiamo sicuramente sentire nell’arrangiamento dell’Original Broadway Cast Recording, con Laura Osnes e
Jeremy Jordan, che prevede l’utilizzo di strumenti come il violino e il clarinetto (nell’introduzione strumentale del
brano) ma anche il contrabbasso, il pianoforte, la chitarra e il sassofono (e la batteria come percussione). Il brano è
in 4/4. Nello spartito troviamo l’indicazione di swing due
volte:
1. Nell’introduzione strumentale che dice rubato,
un'indicazione di espressione che mostra un libero
andamento o interpretazione nell'esecuzione del tempo
per cui il valore di alcune note è aumentato o diminuito:
uno swing feel dove due crome vanno lette come una
semiminima e una croma terzinate.
2. Subito dopo, a battuta 10, comincia uno swing in due,
più ritmato della prima parte (tant’è che il compositore ci
indica anche la durata in metronomo della semiminima).
La scelta di passare da una parte acapella (segno che il
personaggio sta ancora stentando a mostrarsi a Clyde,
non sta ancora cantando per lui a piena voce) ad un
accompagnamento più scandito ritmicamente (prima era
un con la voce, poi il compositore inserisce il numero di
metronomo indicando un tempo più moderato) e più pieno
nella parte del pianoforte, segna il cambio di pensiero di
Bonnie: adesso si è convinta a cantare per lui, a fare questo gioco di seduzione dove si muove a ritmo dello swing.
Per questo c’è anche una corona sul La bemolle di “night” che allunga per un attimo l’attesa prima della decisione
di cantare a piena voce per l’uomo che ama. E’ come se in quella corona il pensiero dell’interprete fosse giocoso e
dicesse “adesso lo tengo un po’ sulle spine”. La sospensione data dalla corona introduce ancora meglio lo swing
successivo.
Lo swing lo notiamo anche nel frequente uso di note terzinate su tempo binario.
La tonalità del brano è La bemolle maggiore.
L’andamento melodico segue la linea interpretativa: non ci sono grandi salti di intervalli, la melodia è piuttosto
lineare. Il primo “How ‘bout a dance”, melodicamente, si sposta dalla terza alla quinta per chiudere sulla sesta,
come a lasciare un punto di domanda. Infatti, Bonnie, come ho scritto nel primo verbo d’azione, sta pensando alla
proposta di ballare. Lo stesso “How ‘bout a dance” nel ritornello, invece, si sposta di una settima e la melodia va
dalla seconda alla terza per chiudere sulla dominante che suggerisce, invece, più una sensazione di invito più
esplicito (invece che una semplice idea o proposta come succedeva all’inizio del brano).
Un’altra cosa interessante da sottolineare, per quanto riguarda l’aspetto melodico, è che nella frase musicale “You’ll
lose the blues and you may lose your heart” ci spostiamo da una melodia maggiore a una melodia che cade in
minore sul Do, proprio quando il testo dice la parola “Lose”. Questa è una “perdita” sia a livello melodico (perchè la
terza perde mezzo tono per diventare minore) che a livello interpretativo perchè il testo dice “Lose your heart”.
Inoltre, alterare quel Do suggerisce anche l’aspetto più seduttivo della frase musicale. Chiarissimo esempio di come
la musica suggerisca già l’interpretazione all’attrice.

Sono presenti anche alcune acciaccature, tipiche dello stile jazz, sia nel canto (nell’ultima battuta è presente
un’acciaccatura doppia) sia nella parte del pianoforte (nella prima battuta, per esempio, la prima cosa che vediamo
è proprio un’acciaccatura singola e da lì anche in altre battute). Lo stesso stile che il canto richiede per l’esecuzione
di questo brano mette in luce molti aspetti fondamentali della tecnica del canto jazz e dello stile swing. Molti sono i
passaggi dove è stilisticamente corretto usare dell’aria nella voce (che sottolinea i momenti di seduzione con
dolcezza) e del vocal fry (che oltre ad indicare ancora seduzione indica anche l’indecisione nel dialogo che lei fa
con Clyde).
Anche la presenza di numerosi ritardandi sottolineano l’attesa e il gioco di seduzione.

Per quanto riguarda le dinamiche abbiamo un piano iniziale, come quasi a sussurrare al suo orecchio le cose che
dice, in modo misterioso ma giocoso.
Nella parte ritmata della strofa un mezzo forte sottolinea il flirt e si sposterebbe su un forte nel ritornello. Per dare
più dinamicità al pezzo, io manterrei un mezzo forte più sostenuto nel primo ritornello e un forte vero nel secondo
ritornello dove il gioco del “canto per te” e del farsi notare si fa più forte. C’è una sostanziale variazione di intensità
nel finale e svuotandosi la parte dell’accompagnamento, anche la voce non necessita più di una dinamica forte ma
ritorna in un mezzo piano, un po’ come la parte iniziale, ma più deciso, sottolineando che la ripetizione delle prime
frasi del ritornello diventa da una performance giocosa che Bonnie fa per Clyde a una vera e propria proposta di
fare l’amore con lei.

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