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-1 COSA AVEVA STABILITO NAPOLEONE CON L'EDITTO DI SAINT CLOUD?

COME
DOVEVANO ESSERE LE LAPIDI? DOVE DOVEVANO ESSERE I CIMITERI, RISPETTO AI
CENTRI ABITATI?

L'editto voluto da Napoleone stabilì che le tombe, per motivi igienico sanitari, venissero poste
al di fuori delle mura cittadine, in luoghi soleggiati e arieggiati, e che fossero tutte uguali. Per
evitare discriminazioni tra i morti. Invece per i defunti illustri, c'era una commissione di magistrati a
decidere se far scolpire sulla tomba un epitaffio, cioè una scritta di commemorazione e lode del
defunto.

Prima dell'editto, si seppellivano i morti in grandi fosse comuni adiacenti alle chiese, in modo che i
morti anche dopo le sepolture fossero protetti dai santi. Invece per le spoglie dei defunti più ricchi,
venivano poste all'interno delle chiese più importanti, sotto le lastre del pavimento, poi si
rimuovevano le ossa per riporli negli ossari, contenitori di più piccole dimensioni e riposti sempre
nella chiesa.

-2 COS'È UN EDITTO?

Un editto è un provvedimento, avente valore di legge emanato da un soggetto che ne possegga tale
autorità.

-3 FOSCOLO, NELL'OPERA "DEI SEPOLCRI", SI RIFERISCE A UNA DISCUSSIONE AVUTA


CON UN UOMO DI CULTURA, IPPOLITO PINDEMONTE. DI COSA AVEVANO PARLATO?

Avevano parlato della sepoltura dei morti, Pindemonte che era cristiano difendeva il culto della
sepoltura che era stato ignorato dall'editto di Saint Cloud nel 1804, ricordare i defunti creava una
sorta di immortalità. Mentre Foscolo anch'egli cattolico, aveva negato l'importanza delle tombe,
poiché la morte produce la dissoluzione dell'essere in senso materiale, però i sepolcri sono
l'incarnazione della memoria, e la memoria può sopravvivere alla distruzione materiale. Secondo
Foscolo le tombe sono la testimonianza di ciò che gli uomini hanno compiuto in vita,

-4 L'OPERA "DEI SEPOLCRI" È SCRITTA COME SE FOSSE UNA LETTERA? A CHI È


RIVOLTA?

L'opera presenta diverse particolarità, come quella di avere un'impostazione epistolare: ha infatti
un destinatario esplicito, che è proprio Ippolito Pindemonte, a cui il poeta si rivolge in maniera
diretta per tutta la durata dello scritto. Nei Sepolcri c'è l'uso della figura retorica dell'ipotiposi
(abbozzo), cioè una descrizione incompleta che deve essere completata dall'immaginazione di chi
ascolta o legge.

-5 A COSA SERVE IL SEPOLCRO (LA TOMBA) PER LA PERSONA MORTA?

Foscolo afferma che le tombe non sono utili al morto ma sono state create per l'uomo, che vuole
illudersi dell'esistenza di qualcosa oltre la morte e che si possa comunicare con le persone
defunte.

-6 A COSA SERVE IL SEPOLCRO (LA TOMBA) PER I PARENTI DI CHI MUORE?

La tomba o sepolcro per i parenti del defunto, è il luogo dove poter continuare a ricordare a sentire
un legame con colui che non c'è più. Per Foscolo il luogo nel quale si uniscono pietà e ricordo, è il
simbolo della memoria di una famiglia, che nel tempo crea una continuità da padre in figlio, è il
segno della civiltà dell'uomo. Foscolo parla di corrispondenza di amorosi sensi perchè addolcisce il
dolore della perdita.

-7 A COSA SERVE IL SEPOLCRO (LA TOMBA) PER CHI NON CONOSCE LA PERSONA
MORTA?
Nel Poema si parla di Machiavelli e Alfieri, sepolti nella chiesa di Santa Croce a Firenze.
personaggi importanti che il poeta nomina per le loro opere,gloria e patriottismo, la cui tomba
diventa una manifestazione della cultura mondiale anche per chi non li ha conosciuti personalmente,
ma che si potrebbe ispirare alla continuità dei loro ideali.

Paragona le tombe alla poesia che tramandano le emozioni e i ricordi, con la differenza che la
poesia dura nei secoli le tombe si deteriorano. La cosa che riesce ad andare oltre la morte è la
potenza della poesia

-8 FOSCOLO, NEI SEPOLCRI, É D'ACCORDO CON CHI DICE CHE, SICCOME DELL'UOMO
NON RIMANE NULLA DOPO LA MORTE, LE TOMBE NON SERVONO A NULLA?

Nel carme (i sepolcri), il poeta ribadisce inizialmente le tesi materialistiche della morte, l'inutilità
delle tombe e l'indifferenza per il modo di seppellire i defunti. La morte è considerata dal poeta la
distruzione totale dell'individuo che non lascia la possibilità di sopravvivenza, solo ricordando il
defunto con la commemorazione e i sepolcri possiamo tramandare e portare avanti i valori di
un'intera civiltà.

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