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Communications 03
2011
MARZO • ANNO XXIII
Spedizione in Abbonamento postale gruppo III/70 • € 2,00 • COPIA OMAGGIO
L’AEROPORTO
di Frosinone
SI FARÀ!
ALL’INTERNO:
Intervista al Presidente dell’aeroporto
Intervista al Questore di Frosinone
Dossier Mubarak
FARMACIA PALLESCHI
OMEOPATIA • FITOTERAPIA • DIETETICI • DERMOCOSMESI
Crisi Egitto
DIRETTORE RESPONSABILE
Nicandro D’Angelo
CAPOREDATTORE
Massimo Sergio
ARCHIVIO FOTOGRAFICO
Promograph Communication sas
PROGETTO FOTOGRAFICO
Promograph Frosinone
finito di stampare
il 02/03/2011
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In viaggio
per la
Ciociaria
HANNO COLLABORATO
angelo mauro d’angelo, federica spaziani testa, massimo sergio,
mauro sabetta, antonio di tacco, amedeo brogli, claudia ambrosetti,
gabriele sabetta, simone sergio, mauro d’angelo, mario cerroni,
vincenzo greci, enzo rossi, alessandro rispoli, giorgia gazzetti, jago,
andrea rispoli, antonio di tacco, gianmatteo fascina, federico riccobono,
fernando riccardi, kaukoff, giancarlo riccardi, emanuela crescenzi,
enza venditti
“
Editoriale
DALLA FINESTRA
DEL CAMPANILE
Nicandro D’Angelo
Q
uesto giornale è stato, contrariamente ad altri
mezzi di informazione, sempre schierato per la
realizzazione dell’aeroporto a Frosinone. Un obiet-
tivo che Scalia non ha potuto raggiungere e che la blaterata
beffa e disfatta di “Caporetto” non permettevano di intra-
vedere la certezza nella sua applicabilità. Forse è stata
l’istruttoria ministeriale che ha pesantemente penalizzato
la nostra provincia, la nostra città, mettendoci al secondo
posto dopo Viterbo, ma il dato è indiscutibile. C’è da dire
che Marrazzo c’è l’ha messa tutta, accogliendo la tesi rela-
tiva alla necessità di due aeroporti, uno al nord (Viterbo)
ed uno a sud (Frosinone); il destino, però, è stato fatale con
il risultato che ha visto la caduta del centrosinistra alla Re-
gione Lazio e la sconfitta di Francesco Scalia per la poltrona
dell’Amministrazione provinciale di Frosinone. Purtroppo
in politica si dà ragione ai numeri, per questo “l’esprit des
lois” di Montesquieu dovrebbe essere letto o “riletto” dai
nostri governanti in modo da evitare inutili polemiche e
prepararsi a nuove competizioni. Bene il binomio Ianna-
rilli/Picano. Hanno presentato la rimodulazione del nuovo
progetto per la realizzazione del “Sistema aeroportuale del
Lazio meridionale”ribadendo che riunirà Adf, Provincia,
Regione Lazio, Rete Ferroviaria italiana e i Comuni coin-
volti in una sinergia, che partirà da Valmontone a Cassino.
Con l’aeroporto a Frosinone si respirerà una nuova boccata
L’AEROPORTO di ossigeno per l’economia locale e dell’intera provincia. Va
da sé che l’occupazione risolverà problemi di tanti giovani
“
lioni di passeggeri, i restanti 10 devono transitare a
Bravi Iannarilli e Picano, Frosinone che dista 60 chilometri da Roma. Per questo l’ae-
roporto del Basso Lazio non può essere che ubicato a Fro-
uniti per un’opera di grande sinone. La rimodulazione del progetto, professionalmente
esecutata dall’Ingegner Alessandro Minotti, al fine di atti-
valenza per il nostro territorio. vare presso il Ministero dell’Ambiente una procedura di
Persuasivo è il progetto scooping, cioè una procedura assistita per l’ottenimento
dell’impatto ambientale, (essendo già stati acquisiti gli
rimodulato dall’Ingegner studi di fattibilità urbanistica, aeronautica, infrastrutturale
Alessandro Minotti e il dialogo con l’Enac) con l’intervento di Iannarilli e Pi-
”
cano si è potuto dare una certezza ad un’opera di rilievo
per la nostra provincia. Quel bravo (Titolo) ai due prota-
gonisti (Iannarilli-Picano) non è stato scelto a caso. L’arte
di creare una società e di organizzarla compiutamente è
l’arte più alta e necessaria, in quanto da essa dipende il be-
nessere necessario allo sviluppo del nostro territorio.
marzo 2011 7
Intervista all’Avv. Gabriele Picano
Presidente dell’Aeroporto di Frosinone
Esclusiva
di Nicandro D’Angelo
Presidente il 7 febbraio, lei, l’Onore- luppo turistico collegato anche alla na-
vole Iannarilli e l’Ing. Minotti, in con- scita dei nuovi poli di attrazione tra i
ferenza stampa, avete illustrato il quali non si può non ricordare il Parco
lavoro svolto per far ripartire con de- a Tema che sta per essere inaugurato a
cisione il progetto e riaccendere i mo- Valmontone”.
tori per la realizzazione dell’aeroporto
civile di Frosinone. Il Presidente della Provincia Ianna-
Più precisamente Lei ha parlato di ae- rilli ha fatto riferimento ad una metro
roporto del basso Lazio. Ci può illu- leggera e lo spostamento della sta-
strare i suoi contenuti e le novità zione Ferroviaria. E’ fattibile questo
rispetto al vecchio progetto Scalia? progetto e quali tempi occorreranno?
“I principali elementi che caratterizze- “Il progetto relativo al miglioramento
ranno l’aeroporto di Frosinone come dei collegamenti ferroviari fa parte di
aeroporto regionale del Basso Lazio, ri- un protocollo d’intesa già approvato
spetto a quello sinora proposto dai Pre- da RFI, dalla Regione Lazio, dalla Pro-
sidenti dell’ADF spa che mi hanno vincia di Frosinone, dal Comune di
preceduto, riguarderanno in partico- Frosinone, dalla Camera di Commer-
lare la realizzazione di collegamenti cio e da altri Enti. Proprio in questi
con l’intero territorio servito mediante giorni ho incontrato, insieme con il Di-
la realizzazione di metropolitane leg- rettore Generale, Ing. Minotti, il Presi-
gere che, partendo dalla nuova sta- dente del Consiglio Regionale del
zione di Frosinone ed utilizzando sia la Lazio Mario Abbruzzese i dirigenti del
vecchia linea Roma Cassino Napoli che settore trasporti della Regione Lazio e
la TAV – per quanto possibile, po- l’Assessore Lollobrigida che mi ha as-
tranno collegare direttamente ed in sicurato la disponibilità della Regione
poco tempo il futuro aeroporto di Fro- Lazio ad attivare immediatamente
sinone sia verso nord con Valmontone questo protocollo d’intesa mediante
e Roma che verso sud con Cassino e l’insediamento del tavolo tecnico di co-
Napoli. Tale miglioramento dei colle- ordinamento che dovrà predisporre sia
gamenti, che si spera di sviluppare l’accordo di programma che il relativo
anche verso il sorano e la provincia di cronoprogramma. In particolare si po-
Latina, permetteranno al futuro aero- trebbe comunque accelerare sulla rea-
porto di Frosinone di coprire le esi- lizzazione della nuova stazione di
genze di tutto il territorio del Basso Frosinone, per la quale ho nominato
Lazio ed in particolare alla Provincia di una apposita commissione coordinata
Frosinone di essere al centro dello svi- dal Consigliere Ciotoli, mediante una
8 marzo 2011
rimodulazione e rivisitazione del Pro-
ject Financing già in essere presso il
Comune di Frosinone”.
marzo 2011 9
Esclusiva
Intervista al Questore
di Frosinone
Dott. Giuseppe De Matteis
di Nicandro D’Angelo
I
n questo anniversario dell’Unità d’Italia, si parla di tutto dimenticando di col-
locare, in questa ricorrenza, l’impegno profuso in questi 150 anni dalle forze come si andasse sviluppando nel resto del
dell’ordine, in special modo della Polizia di Stato, alla lotta contro la mafia, nostro Paese. La mafia ha superato il ter-
la ndrangheta, la camorra, la corona unita ecc. Queste associazioni a delinquere ritorio e si è ramificata in tutte le città ita-
liane, entrando anche nella
sono nate da un modello relazionale di tipo feudale, - affidavano le proprietà ter- Amministrazioni pubbliche con un’atti-
riere ai gabellotti, amministratori che riscuotevano le gabelle per conto dei pa- vità di riciclaggio di denaro”.
droni, con metodi intimidatori e violenti, per una presunta incapacità del nuovo
Stato nazionale di assicurare l’ordine e la sicurezza-, fino ad arrivare ad una stra- Cosa intende per riciclaggio di denaro e
tegia di “intelligence”. L’11 aprile 2006 finiva la latitanza di Bernardo Proven- come entrano nelle Amministrazioni
pubbliche?
zano, mafioso siciliano, ciò diveniva il punto di partenza di una rinnovata “Prima alla mafia occorreva capitale per
esplorazione delle dinamiche criminali della mafia anche attraverso l’analisi del riciclarlo, e farlo diventare pulito, per-
materiale documentale rinvenuto dopo la sua cattura. Per non dimenticare i pic- dendo il 30-40%; oggi il rapporto non è
ciotti della Ndrangheta, un’organizzazione criminale assimilabile ad un codice, più sul 60,70% bensì diventa il 95% del ca-
con una struttura organizzativa in singole cellule operative dove c’era un forte pitale da riciclare. Questo avviene con gli
appalti pubblici, con presta nomi, e a volte
senso di appartenenza alla ius sanguinis; per finire alla camorra che prendeva, con la corruzione di pubblici ufficiali”.
anche, piede nelle nostre zone. Gli investigatori del Servizio centrale operativo
della Squadra mobile delle questure d’Italia, compresa quella di Frosinone, hanno Dottor De Matteis c’è attenzione sociale
reagito con determinazione, coraggio e preparazione contrastando queste orga- per questo fenomeno mafioso e da parte
nizzazioni criminali ed assicurando alla giustizia i massimi esponenti. La lotta non di chi?
“Ha toccato un punto cardine della que-
è affatto finita, come vedremo dall’intervista rilasciata dal Questore di stione mafiosa. Purtroppo, intorno a que-
Frosinone,in quanto l’organizzazione mafiosa, non più verticistica, è diventata sto fenomeno c’è una scarsa attenzione
orizzontale con forte ramificazioni nelle pubbliche amministrazioni o con sub ap- sociale, soprattutto da parte dei giovani.
palti per il riciclo del denaro sporco. Ancor più la criminalità organizzata ha cer- Un fenomeno socialmente poco control-
cato il silenzio “docet” con delle “intellighenzia project”, senza spargimento di lato, ma in continua crescita sul nostro ter-
ritorio. Di qui, la decisione di agire
sangue, ma con fini ben determinati. insieme alle altre forze dell’ordine, Cara-
binieri, Guardia di Finanza e l’Osservato-
rio della Prefettura. Due sono le direzioni
lungo le quali ci si muove promuovendo
S
ignor Questore, vogliamo iniziare volta in diversificate attività quali la pro- attività di formazione, informazione e mo-
un attimo a fotografare la nostra stituzione, il traffico di droga, il riciclaggio nitoraggio sul fenomeno della criminalità
provincia. C’è criminalità organiz- di denaro sporco e la più incisiva corru- organizzata: “la messa in rete” dei soggetti
zata? Quali crimini vengono commessi zione ai pubblici uffici”. del territorio e il ricorso allo strumento
e quali scopi la criminalità si propone? della contrattazione per creare un sistema
“Una domanda che esige una ferma rispo- Quali strumenti Lei privilegia nel- di regole capace di svolgere una funzione
sta. Senz’altro esiste nella nostra provincia l’azione di repressione e prevenzione? preventiva”.
una o più organizzazioni criminali, non “La mia esperienza personale avuta a Mi-
più basate su una scala gerarchica bensì in lano e a Roma si basa su due punti: capire Scusi se la interrompo, Lei parla di scarsa
modo orizzontale. Queste compiono la mentalità mafiosa e come l’organizza- attenzione sociale, soprattutto da parte
azioni contrarie alle leggi con crimini di zione è venuta a svilupparsi nel nord. dei giovani. Quindi intende dire che non
varia natura. Lo scopo ultimo è quello di Tutti pensavano e pensano che la mafia c’è consapevolezza del fenomeno ma-
creare sempre un profitto economico. L’or- fosse solo in Sicilia; non è affatto così! Non fioso nella nostra provincia?
ganizzazione criminale può trovarsi coin- si era capito cosa effettivamente fosse e “Purtroppo è così. In alcune zone della no-
10 marzo 2011
stra provincia ci sono infiltrazioni ma- anche in tema di rici-
fiose”. claggio di denaro,
ecomafia e infiltra-
Quindi Frosinone e Provincia è a ri- zioni criminali.
schio? Svolge adeguate stra-
“Realtà felici non esistono. Parlare di tegie di prevenzione e
mafia non vuol dire screditare la città di contrasto concernenti
Frosinone o altri paesi della provincia ma manifestazioni delit-
indicare una capacità di riconoscere un tuose di abuso sessuale,
bisogno di giustizia e di verità, una verità di contrasto della prostitu-
spesso scomoda e difficile”. zione e contrasto al traffico e
spaccio di stupefacenti”.
L’altro giorno il Prefetto ha riunito il Co-
mitato provinciale per l’ordine e la sicu- Sono motivati i suoi uomini e gratifi-
rezza pubblica, lanciando un monito cati dei loro emolumenti?
alle Amministrazioni. E’ stato un vero “Sono pienamente soddisfatto del per-
summit dove, oltre le forze dell’ordine, sonale nel sua completezza e prepara-
hanno partecipato i presidente dei Tri- zione. C’è un ottima organizzazione nel
bunali e Procuratori della Repubblica di supporto informatico, tecnologico e lo- “Le rispondo con franchezza, come del
Frosinone e Cassino. Quali le decisioni gistico alle indagini svolte dal Servizio e resto ho risposto alle sue precedenti do-
salienti prese? dalle Squadre mobili con l’impiego di mande. Nel poliziotto c’è sempre una
“E quello che le dicevo in qualche prece- tecnologie avanzate ed innovative. C’è parte di riserva mentale sulla persona
dente risposta alle sue domande. Mag- un costante aggiornamento professio- che si ha di fronte, ma questo senza ma-
giori controlli negli appalti abbassando la nale degli operatori del Servizio e delle lizia. Bisogna distinguere da persona a
soglia da 5 milioni a 250 mila euro, pre- Squadre mobili, infine non mi risultano persona. Spesso l’apparenza potrebbe
venire facili infiltrazioni camorristiche si- doglianze sui loro stipendi. Penso che ingannare, allora se si vuole dare un
glando un accordo di legalità tra i sindaci, siamo nella media nazionale rispetto ai giusto metro alle cose e non essere fuor-
classe imprenditoriale e Confindustria e ruoli e categorie similari, anzi qualcosa viati è necessario essere cauti in ogni de-
il riciclaggio”. in più”. cisione. Se una persona che vedo non ha
reddito e sul suo polso c’è un orologio
In sostanza il Prefetto Maddaloni ha Per chiudere, Signor Questore, vorrei di un certo valore, o viaggia in una mac-
fatto seguito alle indicazioni del mini- farle una domanda personale. Se vuole china di un certo costo, può lasciarmi un
stro Maroni? può esimersi dal rispondere. Ha riserve dubbio? La chiami come vuole, riserva
“In buona sostanza, come lei dice, si! Ha mentali con le persone che le stanno di mentale o altro ma questo è il nostro me-
suggerito la creazione di un “white list” fronte? stiere”.
di imprese, ossia di aziende pulite, con
tutti i requisiti per partecipare alle gare
pubbliche e chi vincerà l’appalto dovrà
fornire come “nulla osta” un certificato
antimafia alla ditta”.
CURRICULUM
Dottor De Matteis, questa domanda po-
trebbe sembrare banale, ma è nella lo-
Nato a Gallipoli (LE) il 19 agosto 1959, ha conseguito la laurea in giurisprudenza
gica di far conoscere ai cittadini che la
questura di Frosinone annovera mezzi e presso l’Università degli studi di Bari nel 1983 e successivamente il master di spe-
persone altamente specializzate. Ci può cializzazione in “Gestione avanzata della protezione aziendale” presso la Bocconi
dire come è organizzata? di Milano. E’ entrato nei ruoli della Polizia di Stato nel 1985, con la qualifica di
“C’è una divisione che coordina e con- Vice-commissario. A Bolzano nel 1986, ha prestato servizio presso la Scuola allievi
corre alle indagini di particolare comples- agenti. A Domodossola dal 1987, è stato dirigente del Settore polizia di frontiera
sità nei confronti di organizzazioni con funzioni di Commissariato di P.S. Presso la Questura di Reggio Calabria dal
criminali mafiose. Svolge compiti di pro- 1988 è stato funzionario addetto alla Squadra Mobile, dirigente della Squadra Vo-
pulsione, raccordo informativo ed inve- lante e della Sala operativa. Presso la Questura di Milano dal 1991 è stato dirigente
stigativo della Sala operativa e della Squadra Volante, dirigente del Commissariato S. Ro-
mana e Vice dirigente della Squadra Mobile dal 1992 al 1997, in concomitanza con
le prime grandi operazioni contro la criminalità organizzata basate sulle dichia-
razioni dei collaboratori di giustizia e con quelle connesse alla serie d’in-
dagini contro la corruzione e l’illecito finanziamento dei partiti
denominata “Mani Pulite”. E stato promosso Primo dirigente il
primo gennaio 2000 e, trasferito a Roma, è stato al Dipartimento
della P.S. con la qualifica di vice Consigliere Ministeriale presso
la Direzione Centrale delle Specialità e dei Corpi speciali. Ha
frequentato il primo corso di specializzazione antiriciclaggio
per operatori di polizia europei. Ha frequentato il XXV
Corso di alta formazione per Funzionari ed Ufficiali delle
forze di polizia nell’anno accademico 2009-2010. E’ Diri-
gente superiore dal primo gennaio 2010. Ha conseguito
numerosi attestati di merito. Questore della provincia di
Frosinone dal primo dicembre 2010
marzo 2011 11
Almeno una decina di persone sono ri-
maste ferite negli scontri verificatisi tra
manifestanti pro e contro Mubarak. La
tensione in piazza Tahrir è alle stelle.
Prima Parte Dopo che un gruppo di manifestanti
pro-Mubarak è entrato nel grande
Inviato speciale: Nicandro D’Angelo
spiazzo, sul lato del museo egizio,
Cairo sono iniziati tafferugli tra manifestanti
delle opposte fazioni. A proposito la
L’arrivo del nostro aereo all’aeroporto internazionale di Cairo aveva nostra guida si chiama Muhammad ed
subito un’ora di ritardo, causato da migliaia di dimostranti che ave- ha sui 40 anni, parla discretamente
vano invaso la pista di atterraggio. Non potevo usare il cellulare per l’italiano però “bestemmia in arabo”.
avvisare la collega del ritardo, non annunciato – mi verrà riferito dopo Alla mia domanda cosa dicono
– e volavamo sulla città in attesa che la Torre di controllo chiamasse “Quello con il volto coperto è anti-Mu-
il Comandante per l’Ok. Dall’aereo potevo ammirare il Teatro del- barak ha detto: “Sono stati arrestati
l’Opera, Piazza Tahrir, la Torre del Cairo, forse il Museo Egizio, il Pa- quattro giornalisti israeliani. Tre di
lazzo di Abdin e diverse Moschee; tutto bello, ma non avrei potuto loro fanno parte di una troupe della te-
mai immaginare quello che mi aspettava. levisione commerciale israeliana Ca-
Alle 19.00 circa l’aereo atterrava sulla pista dell’aeroporto. All’uscita, nale 2, mentre il quarto rappresenta un
impaziente, vi era la collega che a bordo di un taxi privato ci traspor- giornale di comunicazione arabo in
tava in albergo, dove mi era stata prenotata una camera.
Israele.
L’albergo è uno dei più belli di Cairo e si affaccia sul Nilo,
I quattro sarebbero sospettati di aver
nelle vicinanze di Piazza Tahrir. Breve cambio di abiti in
ignorato il coprifuoco e di essere en-
albergo e subito, accompagnati dalla guida, ci portavamo
a Piazza Tahrir dove poco prima c’era stato un incontro a trati in Egitto con visti turistici mal-
fuoco tra manifestanti e poliziotti in borghese con tre grado il loro obiettivo fosse lo
morti sull’asfalto e decine di feriti. svolgimento di una missione giornali-
La vecchia Range Rover della nostra guida stica”.
parcheggiava a cento metri dalla Piazza. Ci dobbiamo preoccupare? “No, state
Mentre io con la mia fedele macchina fo- vicino a me e non vi succederà niente!”
tografica facevo a raffica fotografie, la Bruna sembra non preoccuparsi più di
collega – a proposito – si chiama tanto, forse perché lei è già da dieci
Bruna riprendeva con la cinepresa le giorni che è al Cairo. E quello cosa
scene degli scontri. dice, richiedo a Muhammad? “Reste-
Speciale
Dossier
remo in piazza. Continueremo l’Inti- sano il governo di aver provocato gli
fada popolare fino alla partenza di Mu- scontri fra sostenitori e oppositori di
barak”. Muhammad ci dice di rientrare Mubarak. Io e Bruna contiamo molti fe-
in albergo perché il Coprifuoco è ri- riti e poliziotti in borghese lanciare pie-
dotto di due ore ed è pericoloso! tre contro i manifestanti. E’ meglio non
Aspettiamo un altro po’ gli rispondo. muoverci e restare in disparte. Comincio
Intanto dalla nostra postazione si vede- ad avere freddo e forse, anche, un po’ di
vano in piazza morti e feriti C’era paura e sussurro a Bruna che forse è il
stata la carica della cavalleria, un caso di rientrare, annuisce!
gruppo di uomini a cavallo in borghese,
e almeno un agente in groppa a un
cammello, hanno puntato al galoppo
contro i manifestanti nella zona nordo-
rientale della piazza.
I manifestanti hanno reagito disarcio-
nando i cavalieri e picchiandoli. Varie
migliaia di manifestanti, ora, si stanno
radunando nella piazza e si vanno ad
aggiungere a quelli che hanno passato
la notte là. All’ingresso della piazza,
dove c’è il posto di controllo, si sono ra-
dunati anche un centinaio di supporter
del presidente Hosni Mubarak, tenuti a
distanza dai militari. Da lontano si vede
un cartellone con su scritto “6 aprile”;
sono militanti del movimento che accu-
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La Range Rover ci riporta in albergo. bergo. Lei mi è apparsa subito nel suo D’Egitto, dopo il discorso del presidente
Siamo gli ultimi a rientrare. Ci sono splendore, non mostrava più l’aspetto Hosni Mubarak. La gente gridava “Vat-
diversi colleghi giornalisti nel bellis- mascolino: prima con jeans, maglione tene! Vattene!”, “non vogliamo più sen-
simo atrio dell’albergo, sono già e giubbotto; ora, invece, indossava un tirti”. Era una folla immensa di
pronti per la cena. abito elegante ed un trucco leggero ed manifestanti. Colpi di arma da fuoco si
Saliamo nelle nostre camere e ci adeguato. Anche nell’aspetto era una sentivano in vicinanza. Uomini per terra
diamo appuntamento a più tardi. Ero vera “Giornalista”. Abbiamo fatto le feriti e alcuni morti. Era un inferno! Il
talmente stanco ed emozionato che tre di mattina. Bruna mi ha raccontato giorno dopo al Museo Egizio sono prose-
allungandomi sul letto ho preso i primi suoi cinque giorni passati al guiti gli scontri tra oppositori del presi-
sonno. Solo, più tardi, lo squillo del Cairo e in altre città egiziane. Pren- dente Hosni Mubarak, i suoi sostenitori e
telefono in camera mi fece rientrare devo appunti per il mio dossier. Se le forze dell’ordine. Decine di molotov
nella realtà. Bruna mi sollecitava a vuoi, continuava Bruna, ti parlo di quello sono state lanciate vicino al Museo Egizio
scendere per cenare. Dopo un quarto che ho visto e vissuto ad Alessandria del Cairo dove, di conseguenza, si è svi-
d’ora ero giù al ristorante dell’al- d’Egitto. “Tre giorni fa insieme a Mu- luppato un incendio. Migliaia di feriti e
hammad siamo andati ad Alessandria. diversi morti. L’esercito ha risposto con gli
Qui ci sono stati scontri tra fazioni pro e idranti, e per le strade si è sviluppata una
contro Mubarak. Ho fotografato e ripreso guerriglia urbana di vaste proporzioni. Ad
immagini di incidenti tra forze dell’ordine avere la meglio sono stati i manifestanti
e dimostranti, in piazza ad Alessandria anti-Mubarak che ora hanno quasi il pieno
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Speciale
Dossier
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cavalli e cammelli, i sostenitori del pre- L’Opinione
sidente egiziano Hosni Mubarak tor-
nano all’attacco e, dai tetti degli edifici
Bruna è andata a letto, ma io non riesco a prendere sonno. Mi sono portato in camera
che circondano la spianata, lanciano
i giornali italiani e alcuni stranieri come “Le Figarò”, il “Daily Mail” e il “Washin-
blocchi di cemento e calcestruzzo sulla gton Post”. Ecco cosa ho tratto dai loro reportage.
folla. Lo riferiscono fonti giornalisti- Il regime comincia a crollare sotto la pressione della piazza. Muḥammad
che presenti, che parlano di parecchie Ḥosnī Sayyid Ibrāhīm Mubārak, comunemente conosciuto come Hosni
centinaia di oppositori feriti, vittime Mubarak (arabo: كرابم ميهاربإ ديس ىنسح دمحم, Muḥammad Ḥusni Sayyid
delle sassaiole e delle bastonate. Ibrāhīm Mubārak, con la faccia scura, ha annunciato ieri alla televisione di
Il segretario generale delle Nazioni Stato egiziana che non si ricandiderà alle elezioni di settembre, e che aprirà
Unite, Ban Ki-Moon, profondamente il dialogo con le opposizioni. Mubarak ha assicurato poi un passaggio di po-
preoccupato della situazione egiziana, tere pacifico a chi sarà scelto dal popolo. Dal suo discorso. «Ho sempre la-
invita entrambe le parti alla modera- vorato per questo Paese e continuerò la mia vita, fino alla morte su questa
zione, ma condanna fermamente terra», ha aggiunto anticipando che la Costituzione sarà modificata sulla du-
rata del mandato presidenziale e il potere dell’esecutivo. Il faraone tiene duro,
gli scontri contro gli oppositori di Mu-
facendo concessioni ma rifiutandosi di lasciare il potere, come invece chiede
barak: “Inaccettabile l’attacco a manife- la folla. «Via domani», hanno gridato i manifestanti ancora in strada dopo il
stanti pacifici”. suo discorso. Era impossibile per il rais ignorare l’enorme protesta di ieri. Mi-
Continuando, lo speciale televisivo. El gliaia di persone si sono riversate nel centro del Cairo. I manifestanti sono
Baradei: “Scontri: atto criminale di re- sempre più organizzati e motivati, decisi a restare in strada fino a quando il
gime criminale” “Un atto criminale presidente cederà il potere. Hanno montato amplificatori per diffondere mu-
compiuto da un regime criminale”: così sica popolare; c’è chi è arrivato con una chitarra; chi distribuisce datteri secchi,
il leader dell’opposizione laica, Moha- panini, acqua. Per l’opposizione egiziana l’annuncio di ieri non basta. I leader
med El Baradei, ha definito gli scontri dei movimenti hanno già parlato alle televisioni. Ma i toni patriottici di Mu-
scoppiati a piazza Tahrir. “La mia paura barak, che ha parlato della sua vita, del suo passato nell’esercito in difesa
è che si possa arrivare a un bagno di dell’Egitto, delle sue responsabilità al servizio del Paese, avranno un effetto
su parte della popolazione che ha voglia di tornare alla normalità. «Per la
sangue”, ha detto il premio Nobel per la
gente ora diventa più difficile». Eppure la folla è stata chiara: se prima chie-
Pace, accusando Mubarak di aver fatto
deva la fine del sistema, ora vuole la fine di Mubarak. In piazza Tahrir ho visto
infiltrare agenti in borghese fra la folla uno striscione con su scritto: «Se non capisci l’arabo, te lo scriviamo in ci-
e definendo i suoi sostenitori “una com- nese»,«Vattene». «Mubarak, l’aereo ti aspetta». E l’ultimatum lanciato due giorni
briccola di criminali”. Ecco la risposta alla fa da Mohammed ElBaradei va nella stessa direzione: «Mubarak deve andare via
tua domanda, dice Bruna “L’Egitto rifiuta entro venerdì». Io riparto, non vedrò, forse, la fine. Il premio Nobel per la Pace
gli appelli a una transizione immediata è l’uomo scelto dalle opposizioni per rappresentarle in eventuali negoziati
del potere: lo ha detto il portavoce del con il regime. Il nuovo vice presidente Omar Suleiman, nel tentativo di argi-
ministero degli Esteri Hossam Zaki, nare il dissenso, ha invitato la piazza a trattare. E l’imam di Al Azhar, la più
dopo i ripetuti inviti della comunità in- importante istituzione dell’islam sunnita, controllata dal governo, ha chiesto
ternazionale”. Nick è tardi, domani ci alle opposizioni di accettare il dialogo. Pochi giorni fa anche il movimento
aspetta una giornata di fuoco. dei Fratelli musulmani ha annunciato di sostenere ElBaradei. Il gruppo isla-
mista, fuorilegge nel Paese ma tollerato, dopo aver mantenuto un basso pro-
filo nelle prime manifestazioni è sceso definitivamente in piazza. Il leader
Mohammed Al Baltagui ha precisato: “Questa è una rivoluzione popolare,
non islamica». La presenza della Fratellanza sulla piazza era visibile, ieri sera;
infatti la nostra guida li aveva riconosciuti e ci aveva indicato in quel gruppo,
che si intravedeva avessero nelle loro mani, ci sembra, delle Molotov. Fino a
qualche giorno fa durante le proteste erano poche le persone che si fermavano
a pregare, ieri sera erano in assetto di guerriglia. Ieri la chiamata del muezzin
è stata accolta da centinaia di fedeli. I Fratelli musulmani sfruttano la loro ca-
pacità organizzativa: assieme alle altre forze della piazza hanno realizzato un
servizio di sicurezza e distribuzione di cibo assieme ai sostenitori di ElBaradei
e altri. Mi sono addormentato con i giornali tra le mani.
16
Speciale
Dossier
le opposizioni di Mu- rare “per Al Jazeera”
barak discutevano al o “Al Arabiya”.
primo piano di una “Non dovete ripren-
sede di partito “Do- dere il nostro Paese e
mani” nella storica mostrare un’imma-
piazza Talaat Harb, a gine falsa!”, ha gridato
poche centinaia di al cronista uno dei pro-
metri da piazza Tahrir. Mubarak.!”, “Vogliono la
La telefonata avver- guerra civile, vogliono fare
tiva di stare molto at- dell’Egitto un nuovo Iraq!”, ha
tenti perché un altro aggiunto un secondo. Accanto al cro-
Cairo - l’indomani gruppo di lealisti, tutti
uomini, con la barba
nista si forma un capannello di uomini
pro-Mubarak. Ora tutti vogliono par-
parte seconda di qualche giorno, ca- lare: “Quelli di Tahrir vengono pagati
mice di fuori e guidati 50 ghinee (poco meno di 10 euro) al
Alle 7,30 ero già nella Hall in attesa da altri ben vestiti e pettinati, hanno giorno per stare lì, chi glieli dà i soldi?”;
che scendesse Bruna per fare un fu- portato la loro contro-protesta. Mo- seguono applausi e tutti insieme alzano
gace Breakfast time e organizzarci la menti di tensione si sono registrati le mani sfregando pollice e indice, ur-
giornata. Visto che non scendeva, nella sede del partito quando si è lando “Prezzolati! Prezzolati!”. La ten-
uscivo da un balcone laterale che sparsa la voce che chiunque fosse sione è palpabile, e nei punti della
dava all’esterno dove si poteva am- sceso in strada sarebbe stato pic- piazza sono cominciate le prime zuffe,
mirare il Nilo. Un paesaggio roman- chiato dai lealisti. Nel mentre Bruna che sono degenerate, poi, in tafferugli e
tico, che andava a confondersi con riponeva il suo cellulare nelle ta- sassaiole. L’esercito, schierato tra i due
quanto stava succedendo a piazza sche, ci siamo ritrovati, alle nostre fronti, è rimasto a guardare”. Nel po-
Tahrir e dintorni. Ero affascinato nel spalle, un gruppo di attivisti che mi meriggio si decide di fare un’uscita a
guardare il Nilo quando una leggera strappavano dalle mani la macchina piazza Taalat Harb, dove vi è la sede
mano si poggiava sulla mia spalla ri- fotografica e la cinepresa. Mentre del partito “Domani”, ci dovrebbero es-
chiamandomi alla realtà. Ciao Nick, Muhammad tentava di mettersi tra sere i capi che si incontrano nel palazzo
hai dormito bene? Scusami Bruna, noi e i rivoltosi, due pugni mi veni- al primo piano e anche Muhammad al-
ciao non ti avevo sentito arrivare! Il vano sferrati colpendo lo zigomo Barade’ i. Bruna mi dà un paio di oc-
barman mi ha detto che ti ha visto facciale e l’occhio sinistro causan- chiali da sole per coprire la benda
andare da questa parte. Hai preso il domi una tumefazione e un dolore sull’occhio. La nostra guida, con la sua
caffè? No, aspettavo te. Mentre face- lancinante all’occhio. Bruna mi tra- macchina, fa un lungo giro per evitare
vamo colazione, lei mi proponeva, in scinava, insieme a Muhammad, por- i dimostranti di piazza Tahrir. Dopo
attesa di Muhammad, di ritornare a tandomi in albergo. Un medico, più circa mezzora arriviamo nei pressi
piazza Tahrir perché una soffiata gli tardi, mi constatava una tumefa- della Talat Harb. La piazza è piena di
aveva confidato che c’erano forti ten- zione allo zigomo e nessuna conse- rivoltosi contro Mubarak. Per terra si
sioni con manifestanti pro Mubarak, guenza all’occhio sinistro. Una intravedono manganelli, fucili, pietre,
ognuno, pagati con 50 ghinee. Prendo leggera benda mi veniva messa molotov. Quella piazza è stata off-limits
la mia macchina fotografica e la ci- sull’occhio. Addio macchina foto- per tutta la giornata di ieri e la notte, si
nepresa e via all’ingresso, dove fuori grafica e cinepresa! Per prudenza contano migliaia di persone, tutte in as-
c’era ad aspettarci il nostro “custode”. Bruna mi consigliava di rimanere in setto di guerra. Ci sono centinaia di mi-
Questa volta Muhammad ci fa scen- albergo mentre loro avevano deciso litari che non intervengono. Vedo che
dere dietro la piazza, dove potevamo di ritornare sul luogo dell’aggres- qualcuno dei rivoltosi cerca di frater-
meglio riprendere la scena e non es- sione per vedere di recuperare la nizzare, gridando: “L’esercito è con
sere visti. macchina fotografica e la cinepresa. noi”. “Mubarak come Ben Ali”. Gri-
In sella a cavalli e cammelli i fedelissimi Intorno alle dodici i miei amici torna- dano ancora: “No a Mubarak, no al go-
del presidente egiziano Muhammad vano in albergo con una faccia che verno, siete nemici di Dio”. Intanto
Hosni Mubarak sono apparsi in piazza non aveva niente di positivo: pensai, dalle finestre del primo piano Bruna
Tahrir, minacciando di caricare i dimo- addio ai miei attrezzi di lavoro! Di- vede la testa di al-Baradè-i, mi passa il
stranti pacifici. Dopo pochi minuti, que- spiaciuta, per non aver recuperato la cannocchiale, è proprio lui. A noi ci
sti presunti iscritti al partito al potere macchina fotografica e la cinepresa, avevano detto che al Baradei stava agli
hanno fatto alzare il livello della ten- Bruna mi raccontò cosa era successo arresti domiciliari, per impedirgli di ca-
sione, aggredendo i manifestanti e scate- in piazza. “I cortei pro-Mubarak cir- peggiare politicamente la rivolta, qual-
nando sanguinosi scontri. Erano da poco condavano ormai piazza Tahrir, af- cosa era successo per stare lì e non
passate le nove. fluendo da quasi tutte le direzioni ma nella moschea. Cominciano i tafferugli
Tutto era cominciato intorno alle otto trovando l’ostacolo delle catene tra i militari e i rivoltosi, all’arrivo dei
e trenta, quando decine di seguaci del umane erette dal servizio d’ordine carri armati. Qualcuno comincia a spa-
rais si erano radunati all’ingresso oc- dei dimostranti anti-regime. Al- rare, le pallottole si fermano contri i
cidentale della piazza gridando slo- l’uscita di un vicolo, ho visto un col- blindati, qualcuno incendia la foto di
gan e mostrando cartelli con su lega, non ho capito bene se era Mubark, la situazione è fuori controllo.
scritto: “Mubarak è il nostro presi- dell’ANSA, intento a riprendere con C’è caos totale.
dente!”, “Mubarak fino alla fine!”. In- una mini telecamera uno dei cortei Bruna mi dice che è meglio rientrare,
tanto Bruna parlava al telefono con dei lealisti, che veniva aggredito ver- comincia ad essere quel posto perico-
un “confidente” che la informava che balmente perché sospettato di lavo- loso, visto il buio che non ci permette
una visione d’insieme. In albergo
17
Speciale
Dossier
Bruna scarica dalla sua digitale la ultimi filmati attraverso YouTube,, im- e per chiudere un fiume in piena di
scheda per farmene una copia. Mu- magini provenienti da Alessandria gente, giovani, bambini in un lunghis-
hammad mi abbraccia commosso, d’Egitto, dal Sinai, da Suez che raccon- simo corteo che si porta a Ramses
forse si vuole scusare per non avermi tano la battaglia vera fatta di morti, in- Street per arrivare a piazza Tahrir.
difeso abbastanza. Lo ringrazio e gli cendi, feriti e saccheggi. Siamo in aeroporto gli occhi di Bruna
dico, non ti preoccupare, non è colpa Una muraglia di gente con lacrimo- sono lucidi, non parla, lei deve ritor-
tua! Do appuntamento a Bruna per il geni, proiettili di gomma, pallottole nare sul “fronte”: la mia missione è fi-
giorno dopo. L’indomani alle 10,05 ri- vere, idranti, auto incendiate, violente nita! La stringo a me in un abbraccio
partirò per Roma. cariche e un fuggi fuggi generale. Poi interminabile, vorrei dirle tante cose
Il mio cellulare, la telefonia locale e YouTube ci mostra il sobborgo di ma riesco solo a dire “Grazie”, ci rive-
quella internazionale è collassata, Dokki, proprio davanti all’hotel Shera- dremo, forse, in una nuova missione in
siamo isolati. Riusciamo a vedere gli ton, uno degli scontri più duri e cruenti Afghanistan.
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bro della coalizione alleata nella I guerra del Golfo del 1991 (se non si Da tempo ormai si è cominciato a criticare l’abnorme estensione dello
considera il lungo conflitto fra Iraq e Iran che l’aveva preceduta) e i fanti Stato d’emergenza, comportante tra le altre cose arresti preventivi e con-
egiziani erano stati tra i primi militari a sbarcare in Kuwait per impegnare trollo diretto dei media, decretato 30 anni fa a seguito dell’assassinio del
le forze armate irachene, godendo per questo di grandi, ma non precisati, Presidente al-S d t (nel 1981) ma finora nulla è stato modificato in merito,
vantaggi economici elargitigli dagli USA. In questa sua partecipazione anche dopo l’inizio delle Sommosse popolari in Egitto del 2011.
convinta si dice che l’Egitto abbia sofferto pesanti perdite in vite umane, Responsabilità politiche e militari
anche se mancano conferme o smentite ufficiali in merito. Secondo Re- Rieletto per il quinto mandato presidenziale (Settembre 2005)
porter Senza Frontiere i media egiziani sono collocati per libertà d’espres- Presidente del G-15 (1998&2000) - Rieletto per il quarto mandato (1999)
sione al 143º posto su 167 nazioni considerate. Presidente del Summit Arabo dal giugno (1996)
Mubārak e la Chiesa copta Presidente dell’Organizzazione per l’Unità Africana “OUA”(1993 - 1994)
Prima che Mubārak assumesse la Presidenza, il precedente Presidente Rieletto per il terzo mandato presidenziale (1993)
egiziano Anwar al-S d t aveva ordinato a Papa Shenuda III, il capo della Presidente dell’Organizzazione per l’Unità Africana “OUA” (1989 - 1990)
Chiesa Ortodossa Copta, di ritirarsi in esilio nel monastero di San Bishoi. In Rieletto per il secondo mandato presidenziale (1987)
aggiunta, otto vescovi, 24 sacerdoti e molti altri eminenti personalità copte Presidente del Partito Nazionale Democratico (1982)
furono posti agli arresti. S d t rimpiazzò la gerarchia ecclesiastica con un Presidente della Repubblica (1981)
Comitato di 5 vescovi e si riferì a Papa Shen da come all’”ex-papa”. Più di Vice-Presidente del Partito Nazionale Democratico (1979)
tre anni dopo l’assassinio di S d t nel 1981 e la salita al potere di Mubārak, Vice-Presidente della Repubblica Araba d’Egitto (1975)
il Presidente richiamò dall’esilio Papa Shen da III d’Alessandria, il 2 gennaio Promosso al rango di Tenente Generale (1974)
1985. Questi tornò al Cairo per celebrare la festività natalizia del 7 gennaio Comandante dell’Aeronautica Militare e vice-Ministro della Guerra (1972)
(secondo il calendario copto), e la folla che lo accolse fu valutata in più di Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare (1969)
10.000 persone. I cristiani hanno goduto di diritti umani e religiosi relati- Direttore dell’Accademia Aeronautica (1968)
vamente migliori sotto Mubārak, con la loro festività del 7 gennaio ricono- Comandante della Base Aerea di Cairo Ovest (1964)
sciuta come festività nazionale nel 2002. Distaccato all’Accademia Militare sovietica di Frunz (1964)
Trent’anni di Stato d’emergenza Docente all’Accademia Aeronautica (1952 - 1959)
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L’Opinione
di Massimo Sergio
LA DIFFERENZIATA
E’ DIFFERENTE!...
Non si può biasimare un metodo
se non si sa indicarne uno migliore.
Carl von Clausewitz
water,no!?...
C
hissà perché a Frosinone le cose di plastica; imballaggi sporchi di residui
semplici diventano irrealizzabili. di cibo; la lettiera degli animali dome- Oddio, che imbroglio, non ci capisco più
Figuriamoci poi, quelle più com- stici; pannolini e giocattoli; DVD,musi- niente, eppure mi sembrava tutto così fa-
plesse!?!! Prendiamo ad esempio la rac- cassette, cassette VHS; collants, penne e cile, così semplice! Così agendo, facendo
colta dell’immondizia effettuata porta a pennarelli scarichi; sacchi di aspirapol- cioè la differenziata, avremo l’opportu-
porta che essendo cinque i bidoni di di- vere e rasoi in plastica. nità di fare un salto di qualità e di diffe-
verso colore, serve appunto ad effettuare Mentre nell’ultimo dei cinque bidoni, renziarci dagli indifferenziati, o
la cosiddetta differenziata. Il bidone quello per l’umido (color marrone scuro) semplicemente indifferenti/tetragoni al
color bianco,per la carta e il cartone; si possono inserire: pane, pasta e riso, con progresso incombente. Mentre per i ri-
quello giallo, per il metallo o lattine e o senza sugo o ragù foraggiato; carne, fiuti ingombranti, quali mobilia, mate-
anche per la plastica; il terzo, color az- pesce e gusci d’uova; thè, camomilla, rassi, elettrodomestici, antenne televisive
zurro scuro, per il vetro; poi quello grigio fondi di caffè; bucce e noccioli; scarti di in disuso, parabole (che non vanno but-
per il secco e l’ultimo, il quinto, color verdura, ortaggi e frutta; fiori recisi; ali- tati per strada o lasciati accatastati nelle
marrone scuro per il grasso, volevo dire menti avariati e cenere derivante però vicinanze dei cassonetti o bidoni, ci si
per l’umido. Questi bidoni da 240 litri di soltanto dalla combustione della legna può mettere d’accordo chiamando il nu-
cui parlo sono quelli spettanti ad ogni (camini e stufe). E la popò di cani e gatti? mero verde e un addetto, armandosi di
condominio e sono perciò abbastanza Ah, no quella va messa in quei cestini, santa pazienza e spirito di sacrificio. Si-
grandi e capienti, con le ruote gommate, sparsi per la città, e che si chiamano Dog curamente ci sarebbe da dire tant’altro
in modo da poterli spostare agevolmente Boxes (trascurando i suddetti gatti e mi- ancora, ma è meglio fermarsi qui, per
(con termine tecnico vengono definiti cini!), dopo averla prelevata con paletta non incorrere nelle vostre ire, cari lettori
carrellati). Per la carta, la plastica e il e sacchetto. Questo logicamente se il e la sera, anche in veste di operatori eco-
vetro il discorso è abbastanza semplice e cane o il micio pensano di fare i loro bi- logici ad effettuare con coscienza ed ab-
penso che tutti l’abbiano capìto. sogni per strada, mentre quelli fatti in negazione la vostra quotidiana
Si fa un po’ più dura per gli ultimi due casa dove li si butta?!! Ma nel differenziata.
bidoni, quello grigio e l’altro marrone
scuro.
Allora, al secco (grigio) vanno tutti que-
gli oggetti che non si possono differen-
ziare e cioè pannolini, piatti e bicchieri
usa e getta (sia puliti che sporchi?). In
questo bidone ci va anche la carta da
banco per affettati e formaggi e quindi
non va differenziata in quelli della carta
e della plastica perché essa è costituita
dall’accoppiata carta/plastica e quindi
va considerata come rifiuto indifferen-
ziato. Mentre, ad esempio, il polistirolo,
quello che si usa per i contenitori e i vas-
soi per alimenti e gli imballaggi protettivi
di piccole dimensioni, presenti nelle sca-
tole d’acquisto, devono essere conferiti
nel contenitore degli imballaggi in pla-
stica e metallo. I contenitori in tetra pack
come quelli dei succhi di frutta o del latte
vanno risciacquati prima di essere con-
feriti nel contenitore per la plastica e il
metallo. Quindi nel contenitore del secco
(sempre quello grigio) vanno conferiti:
carta oleata o plastificata; piatti e posate
20 marzo 2011
L’Opinione
di Gabriele Sabetta
Il falso mito
del Risorgimento
I
n quel giorno del 1861, infatti, il par-
lamento di Torino proclamò la nascita
del Regno d’Italia – dopo l’annessione
di numerosi territori della penisola da
parte del Piemonte – offrendo la corona
a Re Vittorio Emanuele II di Savoia. Te-
levisioni, giornali, pubblicazioni di ogni
genere, si preparano febbrilmente a cele-
brare l’evento – cercando di coinvolgere
lo stato d’animo di un popolo che in gran
parte non sembra interessato. In una so-
cietà “globalizzata” e “multiculturale”,
quale pretende di essere la società mo- 2011
derna, ci chiediamo che senso abbia fe-
steggiare una ricorrenza che si appella al
“sentimento nazionale”: la nazione ita- IL 17 MARZO 2011 150 anni
liana, come le altre, non esiste più già da
d’Unità d’Italia
tempo, non ha più un’identità e una co-
scienza di sé – come è normale dopo de-
RICORRONO I 150 ANNI
cenni di brutale immigrazione, di DELL’UNITÀ POLITICA
mescolanza etnica e di diffusione capil-
lare degli universali “valori” del consu- DEL NOSTRO PAESE.
mismo di massa e del godimento fisico
sfrenato. Alla luce di quanto appena
detto, e di quanto diremo in seguito,
anche se potremmo apparire “blasfemi”, creare in Italia un “mercato unico” – degli au-
diciamo chiaramente che noi, quel 17 senza più frontiere o barriere doganali striaci, nelle
marzo 2011, non avremo nulla da festeg- interne, in cui prosperare in santa pace, truppe ponti-
giare. Anzi. Per quanto ci riguarda, con- alla faccia di tutti i bei discorsi sui “di- ficie di beato
sideriamo il periodo storico denominato ritti” del popolo italiano ad avere una pa- Papa Pio IX
“Risorgimento” come il frutto di un mo- tria comune. Prendiamo in anticipo le e nell’eser-
vimento politico-ideologico che – nei distanze da tutti coloro che vorranno ac- cito del
primi decenni dell’800, avendo come cusarci di essere “anti-italiani”, di non ri- Regno
motore forze massonico-giacobine più o spettare i tanti ragazzi “morti” per unire delle
meno occulte – puntò all’unità d’Italia in il nostro Paese, di preferire un’Italia due Si-
maniera del tutto strumentale a quelli “schiava” dello straniero. Risponderemo cilie,
che erano i suoi veri obbiettivi: attaccare punto per punto. Innanzitutto, non molto spesso
frontalmente la monarchia cattolica siamo di principio “contro” l’unità poli- senza deporre le
d’Austria – ancora alla guida di un im- tica del popolo italiano o di qualunque armi neanche a scon-
pero “sacro” – distruggere il Regno dei altro popolo. Il problema è capire “in fitta ormai certa. E in-
Borboni di Napoli, anch’essi cattolici, e nome di che cosa” si va a combattere per vitiamo i nostri lettori a dare uno
colpire duramente il papato, detentore, riunire una nazione nei confini di uno sguardo all’ottimo libro di Pino Aprile,
all’epoca, di un potere “temporale”. Il Stato. Combattere per gli interessi della “Terroni”, per rendersi conto di quali
motivo per il quale ci schieriamo “con- ricca borghesia industriale dell’epoca crimini si macchiarono le truppe pie-
tro” quelle forze – che alcuni decenni non sarebbe stato certo un nostro deside- montesi una volta invaso il sud (con il
prima avevano generato la rivoluzione rio; piuttosto, avremmo preferito restare decisivo aiuto degli inglesi). E per fi-
francese – è perché esse, tutt’oggi, sono sotto le antiche monarchie tradizionali nire, spendiamo due parole sulla pre-
portatrici di una visione del mondo che che ancora governavano i vari Stati in cui sunta “libertà” del nostro Paese: da 65
è alla base della modernità: il culto del- era divisa l’Italia prima del 1861-70. In se- anni siamo al guinzaglio di Washin-
l’uomo terreno, chiuso in se stesso, di- condo luogo, se abbiamo rispetto per i gton, il territorio italiano è strapieno di
stante da ogni contatto con il tanti italiani che sinceramente versarono basi militari e armi atomiche ameri-
sovrannaturale, nemico di ogni vera re- il loro sangue per raggiungere l’obbiet- cane, e neanche la crisi economica ci ha
ligione. Non deve sorprendere – del resto tivo unitario, non accettiamo che ven- convinti a rialzare la testa. Le celebra-
– che quei gruppi segreti fossero in gran gano dimenticati – o peggio, liquidati zioni del 17 marzo 2011 saranno un’al-
parte costituiti e guidati da ricchi bor- come “traditori” e “briganti” – i tantis- tra fastidiosa dimostrazione di genuina
ghesi, avidi di denaro e desiderosi di simi italiani che combatterono al fianco ipocrisia italiana.
marzo 2011 21
VICE PROCURATORE ONORARIO PRESSO
IL TRIBUNALE DI FROSINONE
Osservatorio Giurisprudenziale
L’
Avvocato ha diritto di buttare zato alla porta del cliente facinoroso. In assicura con tale avvertimento l’effettività
fuori dalla porta dello studio il questi casi non sussiste un reato di eserci- del contraddittorio e “corrisponde ad
cliente indesiderato zio arbitrario delle proprie ragioni con un’esigenza di chiarezza del procedi-
La Corte Suprema di Cassazione, sezione l’uso della forza da parte del legale, in mento nella tutela di partecipazione e in
sesta penale, con la sentenza n. 3014 del quanto lo stesso è dotato di un diritto di definitiva di autodifesa”. E’ da far rilevare
2011, depositata in data 27 gennaio 2011, escludere il cliente dal luogo privato (stu- che tale nullità si è concretizzata in ap-
presidente Adolfo Di Virginio – relatore dio) e dal non tollerare un reato di vio- pello ed in relazione ad un decreto che di-
Luigi Lanza, ha stabilito che l’avvocato ha lenza privata perpretato dal cliente spone il giudizio in appello ritenuta in
un diritto di escludere il cliente indeside- (nell’ambito di lavoro). Certamente si camera di consiglio. La citazione in ap-
rato mettendolo fuori dalla porta dello pone un problema in relazione all’uso pello, invece, doveva essere effettuata per
studio nel caso in cui lo stesso non voglia della forza di accompagnamento da cui una pubblica udienza e la mancanza
uscire dallo studio legale ed opponga una derivino delle lesioni, anche non dolose al dell’avvertimento contumaciale ha deter-
resistenza attiva o passiva all’ordine di cliente indisciplinato. In questi casi deve minato la nullità sopra citata.
abbandonare lo studio legale. Di fatti la essere valutato caso per caso l’eccesso col-
Corte ha valutato la presenza indeside- poso derivante dall’esercizio di un diritto, Scindibilità del cumulo giuridico in caso
rata all’interno dello studio legale come nel caso potrebbe essere ritenuto giustifi- di affidamento in prova terapeutico: è
una violazione di domicilio (614 c.p.) ed cabile il comportamento dell’avvocato ai possibile nel caso in cui il condannato
una violenza privata (610 c.p.), la cui mi- sensi degli artt. 51 al 54 c.p. La Corte di abbia espiato la parte di pena relativa ai
naccia e violenza determinano una rea- Cassazione riconosce all’avvocato un di- reati ostativi
zione giustificata ai sensi degli artt. dal 51 ritto di esclusione e di reazione imme- La Corte di Cassazione, sezione prima pe-
al 54 c.p. La presenza di cause di giustifi- diata, al di là della possibilità di adire il nale, presidente S. Chieffi – relatore M.
cazione quali: l’esercizio di un diritto (art. Giudice, in quanto la condotta illecita del Cassano, con la sentenza n. 1405 del 14 di-
51 c.p.), da cui deriva la possibilità di cliente in violazione di domicilio e nel de- cembre 2010, depositata il 19 gennaio
escludere il cliente indesiderato che sta terminare una violenza privata esigono 2011, ha stabilito che allorquando l’impu-
coartando la volontà ed il diritto di non una reazione immediata che non deve e tato, nel caso di affidamento terapeutico
tollerare la presenza del cliente non desi- non può attendere l’intervento giudiziale ex art 74 DPR 309 del 1990, abbia espiato
derato; la legittima difesa (art. 52 c.p.) da o delle forze dell’ordine, sempre che la parte della pena e sopraggiunga un prov-
cui deriva il pericolo attuale di un’offesa reazione sia proporzionata all’offesa. vedimento di pene concorrenti in fase ese-
ingiusta contro il proprio diritto di esclu- cutiva relativo ad una pena superiore ai 4
dere il cliente indisciplinato e indeside- Costituisce causa di nullità del decreto anni di reclusione, può chiedere lo scio-
rato, sempre che la reazione sia che dispone il giudizio il mancato avver- glimento e la scindibilità del cumulo per
proporzionata all’offesa; l’uso legittimo timento che l’imputato sarà giudicato in quei reati ostativi già eseguiti ed espiati.
delle armi (art. 53 c.p.), nel caso in cui il contumacia, in caso di sua assenza nel- Tale principio deriva dal principio del
cliente usi armi proprie e improprie met- l’udienza pubblica fissata favor rei, il quale determina l’obbligo di
tendo in pericolo la vita del legale o di La Corte di Cassazione, sezione sesta pe- applicare un trattamento più favorevole
altro collega o assistente di studio, sempre nale, presidente G. De Roberto – relatore al reo, in caso di unificazione dei reati.
che la reazione sia proporzionata all’of- A.S. Agrò -, con la sentenza n. 4415 del 25 L’inscindibilità del cumulo giuridico può
fesa; lo stato di necessità (art. 54 c.p.), nel gennaio 2011, depositata il 4 febbraio determinare una diversità del trattamento
caso in cui il legale agisca per salvare se o 2011, ha stabilito che in caso di omissione in contrasto con i principi costituzionali
altri dal pericolo di un danno grave alla dell’avvertimento all’imputato, che non di ragionevolezza, di uguaglianza e della
sua persona o a quella di altri, sempre che comparendo sarà giudicato in contuma- funzione socializzante della pena unica,
la reazione sia proporzionata all’offesa. In cia (art. 429, comma primo lett. f) codice sancita dall’art 76, comma 1, cod. penale.
questi casi la reazione del legale se pro- di procedura penale, nel decreto che di- In particolare l’affidamento in prova, pre-
porzionata alla condotta del cliente inde- spone il giudizio si cristallizzerà una nul- visto dall’ordinamento penitenziario,
siderato risulta scriminata, anche se si lità del decreto, trattandosi di requisito “rappresenta una risposta differenziata
potrebbe porre il problema di una rea- indispensabile e tassativo dell’atto, diretto nell’ordinamento penale, che trova la sua
zione eccessiva che sconfini nell’eccesso ad assicurare l’effettività del contraddit- giustificazione nella singolarità della si-
colposo (ai sensi dell’art. 55.c.p.). Il caso in torio. In particolare la Corte fa riferimento tuazione dei suoi destinatari”. Nel caso di
questione pone il problema dello ius ex- al comma 2° dell’art. 429 del cod. proc. pe- specie assume importanza la parte di
cludendi del legale e dell’eccesso colposo nale, laddove si riferisca ai requisiti pre- pena già espiata ai fini della scindibilità
derivato da un accompagnamento for- visti dal comma 1° lett. f). Tale norma del cumulo giuridico in fase esecutiva.
22 marzo 2011
Condominio
L
a ripartizione delle spese condomi-
niali tra proprietario e affittuario è
ancora disciplinata dalla legge n.
392/1978 sull’equo canone, la quale – pur
in presenza di esplicite abrogazioni previ-
ste da normative successive sulle loca-
zioni di immobili urbani a uso abitativo e
diverso – ha mantenuto piena validità ed
efficacia anche nel regime riformato. Al ri-
guardo, va precisato che (salvo eventuali
accordi tra le parti) sono a carico dell’in-
quilino le spese per le pulizie, il funziona-
mento e l’ordinaria manutenzione
dell’ascensore, le forniture di acqua, ener-
gia elettrica, riscaldamento e condiziona-
mento d’aria, nonché di altri servizi
comuni e lo spurgo dei pozzi neri; le spese
di portierato sono a carico per il 10% del
proprietario e per il 90% dell’inquilino,
salvo accordi che prevedano una misura conto della sua gestione”; inoltre l’ammi- lesimi del valore dell’edificio. In tal senso
inferiore. In ordine ai lavori di manuten- nistratore stesso “può altresì essere revo- si è pronunciata la Corte di Cassazione con
zione degli impianti fognari, di sicuro cato dall’autorità giudiziaria, su ricorso di la sentenza 27.05.1982 n. 3233.Giova, al-
spettano al proprietario: l’allacciamento ciascun condomino, oltre che nel caso pre- tresì, precisare che – alla cessazione della
alla rete comunale per lo scarico delle visto dall’ultimo comma dell’art. 1131 carica, per scadenza del termine annuale,
acque nere e bianche, il rifacimento e la ri- (non dare notizia senza indugio all’assem- per intervenute dimissioni o per revoca del
parazione della rete fognaria dal collettore blea dei condomini di citazioni o provve- mandato – l’amministratore ha l’obbligo di
urbano al fabbricato e all’interno dello dimenti a lui notificati, che esorbitano consegnare al nuovo nominato dall’assem-
stesso, l’installazione, il rifacimento e la ri- dalle sue normali attribuzioni), se per due blea o dall’autorità giudiziaria tutti i docu-
parazione delle colonne montanti e della anni non ha reso il conto della sua ge- menti e i libri contabili del condominio, “né
rete di raccolta delle acque (pluviali e ca- stione, ovvero se vi sono fondati sospetti può trattenerli finchè non rimborsato delle
nali), compresi i pozzetti a sifone, la ripa- di gravi irregolarità”; quindi il mancato somme anticipate per conto del condominio…
razione della rete, delle fosse biologiche e rendiconto della gestione alla fine di ogni .., non essendovi corrispettività né interdipen-
dei pozzi neri, l’installazione e la sostitu- anno è un dovere specifico tale da com- denza tra dette prestazioni, originate da titoli
zione dell’impianto di sollevamento delle portare la possibilità (nel caso non vi ot- diversi” (Cassazione, Sez. II, sentenza
acque di rifiuto, oltre all’avvolgimento temperi per due anni) di revoca per legge, 3.12.1990 n. 13504). Se non consegna tutta
elettrico della pompa, la riparazione e la su ricorso di ciascun condomino all’auto- la documentazione della sua gestione, l’as-
sostituzione di cuscinetti paracqua e di rità giudiziaria. Inoltre, l’assemblea può in semblea può ricorrere al giudice del Tribu-
altre parti dell’impianto di sollevamento, ogni momento procedere alla revoca nale per ottenere un provvedimento
in conseguenza dell’uso; sono, invece, a dell’amministratore senza necessità di d’urgenza, ex art. 700 cpc.
carico dell’inquilino: la pulizia e lo spurgo “giusta causa”; tuttavia, nel caso non ri- Per quanto riguarda i propri doveri, l’am-
dei pozzetti a sifone, lo spurgo delle fosse corra appunto una “giusta causa”, l’am- ministratore è tenuto ad attivarsi giudizial-
biologiche e dei pozzi neri, la disottura- ministratore ha diritto al pagamento delle mente in modo da prevenire
zione delle colonne di scarico e dei poz- sue spettanze per tutto il periodo residuo comportamenti pregiudizievoli per le parti
zetti, la riparazione e la disotturazione dei di durata del mandato, a titolo di risarci- comuni dell’edificio e per conservare i di-
sifoni e della rete fognaria dovute alla ne- mento del danno per l’ingiustificata inter- ritti condominiali attinenti le parti comuni
gligenza dell’utente; sono, comunque, ruzione della gestione. (art. 1130 n. 4 cc); può agire sia contro i con-
previste diversi accordi tra le parti. Ante- Ne consegue che – trattandosi di un rap- domini che i terzi anche in difetto di una
riormente al pagamento, il locatario ha di- porto di tipo fiduciario – i condomini non delibera assembleare in tal senso (Cassa-
ritto al rendiconto delle spese e alla sono tenuti a subire i comportamenti zione 14.05.1990 n. 4117), e ciò anche nel
menzione dei criteri di ripartizione oltre dell’amministratore, ma hanno validi caso si tratti di un amministratore nomi-
che a prendere visione dei documenti che strumenti per ottenere una gestione cor- nato in sostituzione di quello che aveva ini-
giustificano gli esborsi effettuati. retta, non decurtando il suo compenso, ziato il giudizio(Cassazione 12.08.1990 n.
ma eventualmente revocandone il man- 3708). Infine va ricordato che l’amministra-
L
’ultimo comma dell’art. 1130 cc af- dato. L’eventuale delibera di revoca deve tore può proporre azioni di rivendica della
ferma che l’amministratore “alla riportare il voto favorevole della maggio- proprietà delle cose comuni, nonché contro
fine di ciascun anno deve rendere ranza degli intervenuti e almeno 500 mil- l’appaltatore e anche azioni possessorie.
marzo 2011 23
Il piacere delloShopping
24 marzo 2011
Il Problema delle Liberta’
I
l crimine -di massima- è evento punto di vista individuale inerente al- ancora di una congruenza dell'oggetto
economicamente determinato, ma l'esperienza personale non permanga rispetto al risultato assiologico, sib-
va anche detto che così come l'uso nel singolo alla stregua di mero or dine bene della responsabilità dell’atto,
della libertà personale non è materia di ricordi riguardo ai propri vissuti. della persona e del giudizio, quella re-
che si possa apprendere stando in car- Questo contenuto, che i nessi struttu- sponsabilità di se nel decidere che ab-
cere, nemmeno il provvedimento è rali hanno portato ad evidenza e che si biamo visto imporre il sorgere di una
programma accessibile a chiunque oggettiva nell'esperienza della vita connessione strutturale razionale della
non ignori che la vera condanna per il stessa, se determina punti di vista in- vita psichica medesima, la quale non è
reato compiuto non sta in una fase del- dividuali, condiziona del pari quel sor- già più connotato di "sapere". In effetti
l'esistenza confinata ad un regime car- gere di principi che sono asserzioni sul nessuno può negare che esistano atti-
cerario purchessia, bensì nel ritorno in corso della vita, giudizi di valore, re- vità valutative di ordine non conscio,
quella società che, memore del pas- gole di condotta non meno che deter- così come nessuno può escludere che i
sato, lungi dall'accogliere il peccatore minazioni di scopi e di fini. giudizi di valore -in sé considerarti- si
redento, non farà altro che emarginare Non può ipotizzarsi che siffatti prin- possano ordinare secondo gradi e li-
il pregresso colpevole dallo stesso con- cipi permangano a loro volta dentro velli diversi di valutazione,da forme
testo operativo nel quale il crimine me- forme vuote di discorso, perchè, al rozze e grossolane di apprezzamento
desimo è nato. contrario, è in forza di essi che si sino alle asserzioni più elevate nel-
Per quanto sconcertante tutto ciò danno situazioni differenziative del l’ambito estetico,razionale ed etico.
possa essere, la situazione è -e rimane- singolo, situazioni che, se ne qualifi- Già il fatto stesso che si possano pre-
questa sì da imporre almeno due op- cano gli atteggiamenti singolari, lo col- supporre qualità d’aspettativa nel per-
posti ordini di provvedimenti: il primo gono del pari come portatore di valore cepibile parla a favore di direttrici
dei quali, nell'ottica di una concezione e come assegnatario di valore ai propri d’ordine valutativo-preferenziale ante-
impositiva del costume, sarebbe quello atti in vista della teoria dei valori che cedenti il fenomeno del cogliere l’og-
di imporre il riaccesso del peccatore re- dentro i propri principi lo stesso si è getto percettivo. Tuttavia non ha nulla
dento alla società (ma questo ovvia- creato. Ma esprimere giudizi valuta- a che fare questa teoria della valuta-
mente non sarebbe altro che un tivi, essere portatori di valore, asse- zione con il postulato del trascendi-
provvedimento formale), il secondo gnare valore ai propri atti è mento nel valore della persona che
dei quali potrebbe essere quello di consapevolezza del nesso fra giudizio invece sosteniamo qui. Per quest’ul-
chiedersi realisticamente quale sia la e scopo del giudizio medesimo; è del timo postulato la teoria di valore è
funzione del carcere moderno che -in pari consapevolezza del nesso del por- quella che la persona stessa,nella sua
sostanza- di privativo -oggi come tante valore con il fine del valore me- esperienza di vita, si è costruita confe-
oggi- ha soltanto l’idea di libertà e nul- desimo ed è infine consapevolezza del rendo senso e significato ai propri atti,
l’altro. Seguirebbe altresì che il mondo nesso del valore dei propri atti ri- riconoscendo in questi ultimi scopi e
collettivo e la stessa ipotesi di contesto guardo alle conseguenze. Non si tratta mete ben definiti ed assumendosi al ri-
sociale sarebbero concezioni astratte, della determinazione di una con- guardo, nell’obbligo del decidere, la
verificabili solo per caso ed_eccezio- gruenza dell'atto al giudizio che se ne responsabilità delle sue decisioni,non
nalmente nello storicizzarsi della per- dà, o di una congruenza della persona meno delle loro
sona lungo la propria, più o meno rispetto al valore cui 1a stessa aspira o conseguenze.
lunga, esistenza. Seguirebbe infine
che, data un'esistenza divisa per
gruppi d'età, si dovrebbero avere con-
nessioni iniziali semplici che si con-
fronterebbero a connessioni finali di
accresciuta complicatezza. Nella sin-
golarità del mondo proprio di cia-
scuno infatti è già incluso il molteplice
collettivo della socialità e vi è incluso
non solo come valore ontologico, ma
altresì come valore funzionale, vale a
dire come entità operante di nessi e
quindi suscettibile di esperienzialità,
Nemmeno può accogliersi 1a già detta
ipotesi della semplicità iniziale quan-
d'anche questa dovesse essere autoriz-
zata nell'ambito di una astratta
genetica. Ed é del pari un fatto che il
marzo 2011 25
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La Posta
di Danilo Magliocchetti
marzo 2011 27
La Fondazione Gianluigi e
Stefano Proia indice un
Bando di Concorso rivolto
agli studenti delle Scuole
secondarie di I e II grado
della Provincia di Frosinone
S
iamo a due anni dalla scomparsa del collega Gianluigi e per rimanere vivo insieme a Vittorio Di Cesare, af-
nelle menti e nel cuore di chi l’ha conosciuto, i genitori hanno voluto indire fronta, come ricorda il sottotitolo,
un concorso per le Scuole secondarie di primo grado con un premio di € “cento anni di casi irrisolti all’ombra
500,00 al primo classificato, € 300,00 al secondo ed € 200,00 al terzo. Alle Scuole di San Pietro”. Cosa lo ha spinto ad
occuparsi di questo argomento ?
di secondo grado il primo premio sarà di € 700,00, il secondo di € 500,00 ed il terzo
<Quello del Vaticano, di ciò che accade tra
di € 300,00. Perché è nata la Fondazione? Il professor Mario Proia, unitamente alla le sue mura, della scarsa trasparenza che
consorte, ha voluto testimoniare l’amore verso Gianluigi e il fratello Stefano, pre- circonda la Chiesa romana nella sua vita
maturamente scomparsi, per onorare la loro memoria e fondamentalmente di fare temporale è un argomento forte, che su-
del loro ricordo un fermento culturale che generi, studi, ricerche, pubblicazioni, mo- scita interesse. Basti pensare che, solo a
stre e manifestazioni varie intese ad approfondire la conoscenza, oltreché della vita guardare gli ultimi cento anni della sua
e dell’opera dei compianti fratelli, del mondo attuale, con particolare riferimento ai storia, ogni volta che è accaduto qualcosa
in Vaticano è subito scattata la politica del
campi dell’informazione, della storia, dell’archeologia e dell’economia con opportuna riserbo.Ed è da questo tipo di politica che
attenzione rivolta al proprio territorio. Mi si consenta di riportare una parte, tra i nascono i misteri>.
centinaia di articoli che ho pubblicato di Gianluigi, questi due che maggiormente
mi hanno colpito. -Nella introduzione avanza l’ipotesi
che il Vaticano sia stato, nel tempo,
nel mirino di una cospirazione che
I MISTERI DEL VATICANO liane, è stato capo della redazione po- avrebbe cercato di destabilizzare la
Intervista a Sandro Provvisionato litico-parlamentare dell’ “ANSA”, e in Chiesa Cattolica allo scopo di inde-
di Gianluigi Proia seguito inviato speciale dell’ “Euro- bolirla. Su quali elementi basa questa
peo”. In questa veste ha seguito tutte le inquietante tesi ?
Più volte negli ultimi decenni la cro- vicende più scottanti della cronaca na- <La Chiesa Cattolica per l’importanza e il
naca, nelle sue diverse sfaccettature, si zionale dalla strage di Ustica (per l’im- peso che riveste nel mondo Occidentale, e
è interessata di eventi direttamente o pegno profuso in questa delicata quindi nella parte del mondo economica-
indirettamente collegati alla Città del vicenda è stato insignito dell’ onorifi- mente più evoluta, è da sempre nel mirino
Vaticano dall’attentato a Giovanni cenza di “ufficiale”dall’allora capo di qualcuno. Basti pensare al ruolo avuto
Paolo II, alla scomparsa di Emanuela dello Stato Oscar Luigi Scalfaro) alle da Giovanni Paolo II nel crollo dei regimi
Orlandi, alle circostanze, mai comple- stragi di mafia, fino alle inchieste su dell’ Est . Impossibile pensare che chi con-
tamente chiarite, della morte di Alois Tangentopoli. Successivamente, chia- tribuisce a fare la storia non sia oggetto di
Estermann , di sua moglie e di Cedric mato da Enrico Mentana, ha lasciato attenzioni molto particolari>.
Tornay. Vicende sulle quali non si è an- “L’Europeo” per assumere l’incarico di -In base alle ricerche fatte per scrivere
cora riusciti a scrivere la parola fine e capo della Cronaca del TG5. “Vaticano Rosso Sangue”che idea si
di cui ,insieme a molto altro a partire
dalle trame dell’agente “G” nei primi
anni del Novecento, si occupano lo
storico Vittorio Di Cesare e il giornali-
sta Sandro Provvisionato nel volume
“Vaticano Rosso Sangue”( Editoriale
Olimpia) appena uscito in libreria. Per
approfondire l’argomento abbiamo in-
tervistato uno dei due autori Sandro
Provvisionato, dal settembre del 2000,
insieme a Toni Capuozzo, autore e
conduttore di “Terra !” il settimanale
del TG5 . Sandro Provvisionato, dopo
esser stato direttore di radio Città Fu-
tura, una delle prime radio libere ita-
28 marzo 2011
Società
è fatto sulla scomparsa di Emanuela plice funzione: -assicurare la corretta Commissario Straordinario dell’”Ente
Orlandi? Ritiene che possa esser real- competizione degli operatori sul mer- Parco Nazionale del Circeo “ generale Sal-
mente connessa, in qualche modo, al- cato; -tutelare i consumi di libertà fon- vatore Bellassai , l’ex parlamentare Ro-
l’attentato del maggio 1981 a damentali dei cittadini. Tra i compiti dolfo Carelli e il poeta Dante Maffia.
Giovanni Paolo II ? dell’ “Autorità per le Garanzie nelle Co- Da circa un decennio nel vocabolario
<La scomparsa di Emanuela Orlandi e municazioni”, come prevede il comma della comunicazione politica è en-
quella certamente collegata di Mirella Gre- 6 dell’articolo 1 della legge istitutiva, trata, di prepotenza, l’espressione
gori sono, almeno questa è la mia impres- c’è quello di garantire”l’applicazione “par condicio”. Ma cosa si intende
sione, il segno di un tragico ricatto cui la delle disposizioni vigenti sulla propa- per “par condicio” e qual è il suo pe-
gerarchia vaticana è stata a lungo sottopo- ganda,sulla pubblicità e sull’ informazione riodo di applicazione?
sta. La posta in gioco era, a mio avviso, politica nonché l’osservanza delle norme in “’E la garanzia per tutti di competere ad
quando Ali Agca stava raccontando ai ma- materia di equità di trattamento e di parità armi pari nell’ immediata vigilia di una
gistrati sui mandanti dell’attentato da lui di accesso nelle pubblicazioni e nella tra- consultazione elettorale. Vale per il periodo
compiuto contro Papa Wojtyla. smissione di informazione e di propaganda elettorale e disciplina in maniera rigida
La proposta dei sequestratori di Emanuela elettorale”. Su questi temi, quanto mai presenze,tempi e confronti politici sulle
e Mirella era quella dello scambio con lo attuali in questa lunga primavera elet- emittenti pubbliche e private televisive e
stesso Agca che, non a caso, da quel mo- torale in cui sono in programma radiofoniche. Quando non è in corso una
mento comincia a fingersi pazzo. Come prima , il prossimo 9 e 10 aprile, le “ campagna elettorale la disciplina è diffe-
dire: non preoccupatevi, non parlo più. La politiche”e poi le “amministrative” rente , c’è anche possibilità di presentare
pista bulgara nell’attentato al Papa in que- che in provincia di Frosinone chiame- tutto quel che può rientrare nell’informa-
sto modo si inaridisce fino a fallire. ranno alle urne per il rinnovo dei con- zione politica in maniera diversa, anche se
‘E indubbio che l’attentato del 13 maggio sigli comunali e per l’elezione del poi, in un arco di tempo più o meno lungo,
1981 a Giovanni Paolo II sia all’origine di sindaco gli elettori di numerosi co- l’equilibrio deve essere ristabilito. Sotto
quanto è accaduto ad Emanuela e Mirella. muni fra cui Alatri, Anagni, Cassino e elezioni il principio della “par condicio”
I due sequestri cominciano a maturare con Sora, abbiamo intervistato Corrado deve essere necessariamente rispettato
la cattura di Agca e con la sua intenzione Calabrò a Sabaudia al termine di ossia a tutti devono essere applicate le
di collaborare con i magistrati italiani . un’incontro dedicato alla sua quaran- stesse condizioni. Questo perché oggi la te-
Più difficile ipotizzare che fine abbiano tennale attività poetica e letteraria . levisione è quello che una volta era la
fatto le due ragazze. Secondo molte fonti, Opera letteraria per cui le Università piazza, l’ “agorà” nell’antica Atene, la de-
compresa quella molto autorevole dell’ ex Mechinov di Odessa, nel 1997, e Vest mocrazia oggi si garantisce in televisione”.
magistrato Ferdinando Imposimato che a Din di Timisoara, nel 2000, gli hanno Cosa può fare e fa, in concreto, l’Au-
lungo indagò sulle due vicende, Emanuela conferito la laurea “honoris causa”. torità da lei presieduta per garantire
è certamente viva e oggi vivrebbe in un Fra i suoi scritti vanno ricordati il ro- condizioni di accesso eguali per
paese arabo. Della povera Mirella Gregori, manzo”Ricorda di dimenticarla”(1999), tutte le forze politiche sulle emit-
invece , si sarebbe persa ogni traccia>. con cui è stato finalista al premio tenti televisive nazionali pubbliche
Strega, e le raccolte di poesie “Rosso e private ?
TIVU’: “AGORA” DEL d’Alicudi”(1992), ”Una vita per il suo “Noi interveniamo dopo aver accertato
VENTUNESIMO SECOLO verso”(2002), e “Poesie d’amore”(2004). eventuali violazioni. Interveniamo su de-
di Gianluigi Proia Alla manifestazione, coordinata dallo nuncia e anche d’ufficio. Facciamo moni-
scrittore Francesco Agresti , svoltasi toraggio ventiquattrore su ventiquattro.
presso la Sala Convegni del Parco sono Nel caso rileviamo su una emittente rile-
intervenuti , fra gli altri, il sindaco del vanti discostamenti dalla “par condicio”
centro costiero Salvatore Schintu, il interveniamo anche d’ufficio”.
marzo 2011 29
Politica estera
E i popoli
L
e dimostrazioni di massa e le batta-
glie campali contro le forze di polizia
proseguono in tutto il Medio Oriente
e nel Nord Africa, nonostante i brutali mas-
si accorsero
sacri dei manifestanti ordinati da regimi au-
tocratici e corrotti, sorretti per decenni
dall’Occidente. Così come in Egitto e in Tu-
della crisi
nisia, anche nel Bahrein, in Libia, nello
di Gabriele Sabetta
Yemen, in Arabia Saudita, nel Kuwait e in
Giordania, si è avuta una feroce lotta di
strada e scioperi diffusi contro i governi
clienti degli Stati Uniti. Per cinque giorni di
fila, ci sono stati scontri sanguinosi nella
piccola isola di Bahrein, dove ha sede la
quinta flotta della marina militare ameri-
cana. Il Bahrein è situato nel Golfo Persico,
tra Arabia Saudita e Iran, ed è un punto di
vitale importanza strategica per gli interessi dente e dei giganti del petrolio. I video di hanno messo a disposizione dell’aristocra-
economici di Washington, poiché circa il YouTube hanno mostrato i manifestanti che zia finanziaria e industriale ingenti fondi
40% del petrolio mondiale attraversa pro- marciavano per le strade di Bengasi, la se- pubblici, senza che Obama e il suo prede-
prio quelle acque. Gli Stati Uniti sono da conda città più grande del Paese, intonando cessore Bush si preoccupassero di alcun
sempre ardenti sostenitori della famiglia slogan anti-governativi. Secondo un bilan- “deficit” di bilancio. L’1% della popolazione
reale e della ricca èlite che controlla lo Stato. cio redatto da diverse fonti locali, almeno americana, oggi, possiede oltre un terzo
Negli scontri, almeno tre manifestanti sono duecento persone hanno perso la vita lot- della ricchezza del Paese. I lavoratori non
stati uccisi. Circa 25mila persone, una folla tando contro la polizia. Persino il piccolo sono responsabili dell’orgia di truffe e spe-
enorme per un Paese con meno di un mi- Yemen, un altro alleato degli Stati Uniti, ha culazioni finanziarie che ha prodotto il
lione di abitanti, si sono radunate in una dovuto far ricorso alla forza per contrastare crollo di Wall Street nel 2008 e ha spinto
marcia funebre per i dimostranti che hanno le proteste anti-regime. L’aumento dei l’economia mondiale nella più profonda re-
perso la vita nei giorni scorsi. La monarchia prezzi e la disoccupazione hanno reso un cessione della storia. Una conseguenza es-
del Bahrein, non c’è dubbio, agisce in stretta inferno la vita di milioni di persone. La spe- senziale del grande gioco della
collaborazione tentativo di ritrovare la sta- culazione finanziaria, responsabile della speculazione è che la quota del reddito na-
bilità. Il principe ereditario Salman bin crisi in corso, ha avuto una gran parte in zionale destinata ai lavoratori si è ridotta al
Hamad al-Khalifa ha lanciato un appello questo gioco. Masse di lavoratori hanno de- livello più basso da quasi un secolo. Alla
per un “dialogo nazionale”, una volta che ciso di sfidare frontalmente il potere, base della nascita dell’aristocrazia finanzia-
l’ordine sarà ripristinato. Ogni tipo di “dia- avendo la miseria come unica alternativa. ria che esercita il controllo su tutto il sistema
logo” avrebbe – ovviamente – lo scopo di Ma purtroppo, come già accaduto per politico occidentale vi è il fallimento del si-
salvare il regime, modificando solo alcuni l’Egitto, la mancanza di una visione politica stema capitalistico nel suo complesso.
marginali aspetti di “forma”, magari con di insieme rischia di indirizzare le rivolte Nell’ammassare ricchezza, questo piccolo
l’ingresso nel governo di alcuni gruppi di verso un nulla di fatto. I poteri da combat- strato della popolazione, concentrato so-
opposizione ufficialmente “tollerati”, come tere rimangono saldi sulle loro posizioni. prattutto negli Stati Uniti, ha provocato una
ha cercato di fare l’esercito egiziano dopo la Ma la crisi non investe solo i Paesi del vasta distruzione dell’industria e delle in-
caduta di Hosni Mubarak. Il presidente Ba- “Terzo mondo”. L’amministrazione Obama frastrutture sociali. Le classi dirigenti di
rack Obama e il segretario di Stato Hillary – in questi giorni – ha pubblicato il suo pro- ogni Paese ora proclamano apertamente
Clinton hanno dichiarato “profonda preoc- getto di bilancio per l’anno fiscale 2012. che il mantenimento del “sistema” dipende
cupazione” per le violenze in Medio Dopo aver gettato via migliaia di miliardi da una distruzione senza precedenti delle
Oriente e nel Nord Africa. “Gli Stati Uniti di dollari nel salvataggio delle banche, la condizioni di vita della popolazione. Le
condannano l’uso della violenza da parte Casa Bianca esige tagli alla spesa pubblica lotte rivoluzionarie in Egitto, dove le prote-
dei governi contro i manifestanti pacifici”. che devasteranno la classe operaia, e in par- ste e gli scioperi di milioni di lavoratori
Peccato che proprio lo scorso dicembre, la ticolare le sue fasce più povere e vulnerabili. hanno costretto alle dimissioni un dittatore
Clinton aveva visitato il Bahrein lodandolo L’impatto sociale sarà incalcolabile. Centi- sostenuto dagli Stati Uniti per più di tren-
come “partner modello” nella regione. Non naia di migliaia di persone stanno già af- t’anni, sono solo il punto di inizio di una
ultime sono poi le “preoccupazioni” di Wa- frontando l’inverno senza riscaldamenti, e serie di rivolgimenti che si diffonderanno
shington per la monarchia della vicina Ara- Obama propone di dimezzare il misero in tutto il mondo nei prossimi mesi. La di-
bia Saudita, il terzo più grande beneficiario contributo federale; masse di giovani lau- soccupazione di massa, le disuguaglianze
di aiuti militari USA negli ultimi tre de- reati sono indebitati fino al collo e non sociali e la corruzione del sistema politico
cenni, dopo i governi di Israele ed Egitto. hanno prospettive di lavoro, ma l’Ammini- sono comuni all’Egitto e agli Stati Uniti, e di
Intense battaglie hanno sconvolto anche la strazione propone tagli pesanti agli aiuti go- fatto sono “universali”. Alla base di questo
Libia, dove migliaia di giovani e di lavora- vernativi. Significativi tagli anche alla Social sistema vi è il principio che la vita econo-
tori alla fame gridano alla rimozione del re- Security e a Medicare, che equivale a pri- mica debba essere subordinata al profitto
gime del colonnello Muammar Gheddafi, vare gli anziani del loro diritto alla pensione privato e al mantenimento della ricchezza
al potere dal 1969, che negli ultimi anni è di- e all’assistenza sanitaria. Le due guerre in di coloro che controllano le banche e le
ventato anche uno stretto alleato dell’Occi- Afghanistan e in Iraq e i salvataggi bancari grandi aziende multinazionali.
marzo 2011 31
Cassino di Federico Riccobono
Esaurite le schermaglie
vengono fuori i protagonisti
brano propensi a compiere il fatidico passo del “Bene comune”. Uno schieramento,
indietro. Al momento Carmelo Palombo, però, che non abbraccia tutto il variegato
L
e elezioni per il rinnovo del consiglio leader della casa delle liste civiche, l'ex as- fronte del centrosinistra: da esso, infatti, re-
comunale si avvicinano sempre di sessore all'urbanistica Giuseppe Sebastia- stano fuori sia i Socialisti sia, soprattutto, il
più e la situazione a Cassino inizia, nelli, l'ex vice sindaco Michele Nardone e, Pd o buona parte di esso. Pd il cui condiglio
sia pure lentamente, a farsi più chiara. da ultimo, il consigliere regionale Annalisa direttivo ha designato come suo candidato
Dopo le consuete schermaglie della parte D'Aguanno, restano fermi sulle loro posi- a sindaco un altro ex primo cittadino di
iniziale ormai la campagna elettorale sta zioni e non paiono intenzionati a mollare. I Cassino, l'ingegnere Tullio Di Zazzo.
entrando nel suo momento decisivo. Gli colloqui e le trattative, comunque, sotto l'at- Anche da questa parte, dunque, esiste una
outsider e i comprimari, quelli che per tenta regia del presidente del consiglio re- netta frattura che non sarà per niente facile
primi, secondo un piano prestabilito, gionale Mario Abbruzzese, continuano e ricomporre considerato anche l'indecoroso
hanno catturato l'attenzione dei mass- non è detto che alla fine, sia pure in extre- papocchio delle primarie prima indette, poi
media e degli organi di informazione, esua- mis, non si riesca a raggiungere un accordo, spostate e, infine, definitivamente annullate
rita ormai la loro parte, stanno cedendo il magari barattando la rinuncia alla presti- specialmente per il disimpegno del Pd.
posto a quelli che saranno i veri protagoni- giosa candidatura con qualche ricompensa Resta da parlare, infine, dell'Udc che conti-
sti della competizione che si annuncia particolarmente remunerativa, come po- nua, come suo costume, a restare alla fine-
quanto mai accanita ed incerta. Anche se trebbe essere, ad esempio, la presidenza del stra. L'obiettivo è quello di stringere
nei vari schieramenti resta tuttora un clima Cosilam. Al di fuori di questo quartetto, ma un'alleanza che possa essere vincente: e, a
di incertezza specialmente per ciò che ri- sempre restando nell'orbita del centrode- tal proposito, si guarda con molto interesse
guarda i candidati a sindaco. Iniziando dal stra, si pone l'ex consigliere comunale Mau- al centrodestra che continua, nonostante
centrodestra, nonostante i tentativi, tuttora rizio Russo che, supportato da un buon tutto, a godere dei favori del pronostico.
in atto, di perseguire una soluzione unita- numero di liste civiche, sembra intenzio- Non è da escludere, però, che in una prima
ria, dopo il clamoroso strappo dei mesi nato, come già accaduto cinque anni fa, a fase il partito centrista possa correre da
scorsi che ha portato alla caduta anticitapa correre in beata soltudine. Passando sul solo, con un proprio candidato. Per poi,
della giunta Scittarelli, non si può certo dire versante del centrosinistra si registra la can- magari, stringere una qualche vantaggiosa
che sia stata trovata la quadratura del cer- didatura a sindaco dell'ex primo cittadino alleanza in sede di ballottaggio. Sempre
chio. Gli aspiranti a sedersi sullo scranno della città martire Giuseppe Golini Petrar- che, ovviamente, qualcuno non si aggiudi-
più alto del palazzo municipale sono sem- cone che proprio di recente ha ricevuto l'in- chi la partita al primo turno. Cosa difficile
pre decisamente troppi e non tutti sem- vestituta ufficiale da parte della coalizione da preventivare ma non impossibile.
32 febbraio 2011
Roccasecca di Federico Riccobono
E
' nata a Roccasecca l'Università Popolare e della Terza Età (UPTE). L'iniziativa
fa capo all'amministrazione comunale, assessorato alle politiche sociali, alla con-
sulta delle associazioni e al locale centro sociale anziani. Il nuovo organismo in-
tende promuovere e alimentare gli interessi culturali tra persone, aggiornare e
incrementare il patrimonio di conoscenze e di esperienze da esse acquisite, favorire la
partecipazione alla vita sociale attraverso la realizzazione di corsi e seminari su vari argo-
menti e discipline, allestire convegni, mostre, esposizioni e quant'altro inerenti alle sue principali attività aperte, ovvia-
mente, al pubblico. All'università possono partecipare tutti i cittadini maggiorenni, indipendentemente dal titolo di studio
posseduto, senza distinzione di razza, religione, nazionalità. Tutti, insomma, si possono iscrivere previa accettazione dello
statuto dell'associazione e il pagamento della quota annuale che è stata fissata in 10 euro a semestre, cifra che vuole essere
esclusivamente simbolica. Per le iscrizioni ci si può rivolgere alle sedi del centro anziani di Roccasecca centro, in via Roma
(tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00) e di Roccasecca scalo, in via Piave (tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00). Per l'anno 2011
sono stati attivati i seguenti corsi: ballo, attività motoria, inglese, storia dell'arte, canto e guida all'ascolto della musica, in-
formatica, diritto civile e costituzionale, tecniche agrarie. C'è da notare, poi, che tutti i docenti sono di Roccasecca ed hanno
concesso la loro adesione in maniera assolutamente disinteressata. Chiunque fosse interessato alla cosa può telefonare allo
0776.565232 oppure può inviare una mail a upteroccasecca@libero.it. Rettore del neonato ateneo sarà il prof. Osvaldo Iorio
che ha accettato con entusiasmo e grande curiosità di dirigere un'istituzione che potrebbe risultare molto stimolante. Per
il momento, come spiega l'assessore alle politiche sociali del comune di Roccasecca, Alessandro Marcuccilli, si partirà con
un semestre di prova. Quindi, alla scadenza, tenuto conto dell'interesse fatto registrare, si trarranno le conclusioni. L'obiet-
tivo, comunque, è quello di rendere stabile l'università popolare, iniziativa che non ha eguali nella provincia di Frosinone,
e di porre le basi per farla durare nel tempo. E, tenuto conto dell'entusiasmo che l'iniziativa sta facendo registrare (al mo-
mento sono state accolte più di sessanta iscrizioni), la cosa dovrebbe risultare sicuramente fattibile.
N
ei giorni scorsi lo stabilimento Fiat Piedimonte c'è da regi-
di Piedimonte San Germano ha strare innanzitutto, poco
fatto registrare la visita di Mauri- dallo scorso 31 dicembre, ambiziosa: raggiun-
zio Landini, segretario nazionale della l'uscita di produzione della Croma. E, a gere quota cento mila.
Fiom. Ora si aspetta, da un momento all'al- quanto è dato sapere, soltanto nella se- Un obiettivo che i dirigenti torinesi, sempre
tro, l'arrivo di Sergio Marchionne, ammi- conda metà del 2012 il Lingotto sfornerà un molto pragmatici, ritengono assolutamente
nistratore delegato della casa nuovo modello in sostituzione di quello alla portata. Ed è proprio dal raggiungi-
automobilistica torinese. E il motivo di così che è andato appena in pensione. Per quel mento o meno di tale obiettivo che dipen-
tanto interesse non è per niente misterioso: che concerne invece Bravo e Delta le ven- derà in gran parte il futuro dello
dopo il discusso referendum di Mirafiori dite appaiono in netta diminuzione e que- stabilimento di Piedimonte San Germano e
dove la linea aziendale ha fatto registrare sto è il dato sicuramente più preoccupante. delle sue maestranze. Più Giuliette si ven-
un successo sia pure di misura (i sì hanno Anche perché, almeno a breve termine, non dono insomma e meno problemi ci sa-
superato i no per di pochi punti percen- è prevista alcuna sensibile inversione di ranno, anche perché dagli altri modelli,
tuale, esattamente il 54% contro il 46%) i ri- tendenza. I numeri relativi alla Giulietta, in- ormai piuttosto datati e per questo non più
flettori iniziano a concentrarsi con sempre vece, una volta tanto sembrano indurre a molto appetibili, non c'è da aspettarsi gran-
maggiore attenzione sulla fabbrica del considerazioni improntate ad un cauto ot- chè. Sarà pure un modo molto semplici-
Lazio meridionale, la più tecnologica e la timismo. Le vendite della nuova creatura stico di vedere le cose ma il destino delle
più produttiva dell'intero gruppo Fiat sul di casa Fiat, macchina sfornata proprio a tute blu della fabbrica più importante del
territorio della Penisola. Il momento per il Piedimonte peraltro, nel 2010 hanno sfio- Lazio meridionale (senza trascurare quello
mercato dell'auto in generale non è parti- rato le 40 mila unità, che era poi l'obiettivo del variegato mondo dell'indotto che vi
colarmente esaltante. I dati relativi alle ven- prestabilito. Entro il 31 dicembre sono state ruota inevitabilmente attorno, e si tratta di
dite, in tutta Europa e per tutte le case vendute, per l'esattezza, 39.800 vetture. Un decine di migliaia di posti di lavoro) di-
automobilistiche, fanno registrare corpose vero e proprio boom a tal riguardo si è re- pende dal successo che sul mercato incon-
flessioni. E la Fiat, ovviamente, non sfugge gistrato in Germania dove il nuovo mo- trerà la Giulietta. Per adesso le risposte
a questa linea di tendenza che si mantiene dello dell'Alfa ha letteralmente sbancato il sono decisamente incoraggianti. Bisognerà
invariata ormai da qualche mese. Per quel mercato. Adesso per il 2011 i vertici del Lin- vedere, però, cosa accadrà nel corso di que-
che riguarda poi le autovetture prodotte a gotto si sono imposti un'altra sfida a dir sto nuovo anno che è appena iniziato.
febbraio 2011 33
COSILAM
Consorzio per lo Sviluppo Industriale del
Lazio Meridionale
Il Consorzio per lo Sviluppo industriale del Lazio Meridionale (Co.S.I.La.M.), costituito con
D.P.G.R. n. 435 del 20 Dicembre 2003, è il risultato di una associazione volontaria tra enti pub-
blici e privati (comuni, imprese, enti, istituti finanziari) fermamente determinati a conseguire
una ripresa ed una crescita economica, finanziaria ed occupazionale nel vasto comprensorio
che va da Cassino a Coreno Ausonio, a Pontecorvo, alla Valle di Comino, a Roccasecca, ad
Esperia.
Si tratta di un'area già economicamente dinamica e variegata, con tutti i requisiti per divenire
un modello di ripresa e di sviluppo dell'economia di piccoli e grandi comuni presenti nella
zona.
Il Consorzio riguarda, infatti, una zona che può offrire all'imprenditore una ideale occasione
di investimento in virtù di importanti servizi già presenti e per la dislocazione strategica in
ordine a collegamenti viari (autostrada, superstrade, etc.) e ferroviari, soprattutto in territorio
di Cassino
Dalla regione Lazio
1 milione e 300 mila euro
per il “Tracciolino” Flash
di Antonio di Tacco
L
a strada provinciale Roccasecca-Casalvieri che inoltran-
dosi nelle verdi gole del Melfa e seguendo il sinuoso
tracciato del fiume ormai perennemente senz'acqua,
congiunge la media valle del Liri a quella di Comino, è
chiusa al traffico veicolare da tantissimi anni. Il ricorrente pe-
ricolo di frane, smottamenti e di caduta massi dall'incom-
bente costone roccioso sulla carreggiata, specialmente nel
periodo invernale a causa delle frequenti piogge, ha indotto
le competenti autorità a vietare la circolazione delle automo-
bili su quell'arteria. Ad onor del vero più di qualcuno ignora
quel divieto e percorre abitualmente i 17 chilometri che se-
parano Roccasecca da Casalvieri e viceversa, ma lo fa, come
si può ben comprendere, a suo totale rischio e pericolo. E' da
tempo immemorabile che si tenta di risolvere la faccenda ma
tutti i tentativi sono puntualmente naufragati di fronte alle
ingenti spese che la pur indispensabile opera di sistemazione
richiederebbe. Ma ora, finalmente, è giunta la buona e tanto
attesa notizia: la regione Lazio, infatti, ha stanziato 1 milione
e 300 mila euro per la messa in sicurezza della Roccasecca-
Casalvieri. I competenti uffici provinciali stanno mettendo a
punto i progetti degli interventi di sistemazione dei costoni
rocciosi, almeno nei punti che destano maggiore preoccupa-
zione, per poi passare rapidamente all'appalto dei lavori. La-
vori che, secondo le previsioni, dovrebbero avere inizio di
qui a qualche mese. La pur ingente somma stanziata dalla
Pisana non sarà sufficiente a mettere in sicurezza tutti i 17
chilometri dell'arteria ma l'assessore provinciale Gianluca
Quadrini, che molto si è adoperato in questa direzione, non
dispera di ottenere altri finanziamenti, siano essi regionali o
europei, per portare a compimento l'opera di sistemazione
sull'intero tratto stradale. E così, dopo tanto penare, l'annoso
ed ormai antico problema dovrebbe, sia pure gradatamente,
essere avviato a definitiva risoluzione. La speranza adesso è
che il ripristino della circolazione automobilistica possa por-
tare alla eliminazione di tanti altri gravi problemi che insi-
stono su quella porzione di territorio che da paradiso
incontaminato della natura si sta trasformando sempre di più
in una vera e propria pattumiera a cielo aperto, con discari-
che abusive di rifiuti che compaiono qua e là ai margini della
strada e sulle sponde del fiume. La chiusura dell'arteria, in-
fatti, e la quasi totale assenza di controllo da parte degli or-
gani a ciò preposti, ha consentito che gli incivili di turno,
purtroppo sempre più numerosi ed aggressivi, portassero a
compimento senza nessun ostacolo la loro selvaggia opera
di devastazione ambientale del territorio. Anche per questo
l'iniziativa della regione Lazio, che ha stanziato i fondi, e del-
l'amministrazione provinciale di Frosinone, che coordinerà
l'esecuzione dei lavori, risulta particolarmente meritoria e
degna di ogni lode.
marzo 2011 35
L’arte allo specchio
di Manuela Crescenzi
Enrico Corti
espone ad Ithaca di Frosinone
In un sabato pomeriggio
di febbraio, come sempre
passo nel mio locale prefe-
rito al centro storico,
ithaca libri e musica, or-
dino un the, una fetta di
torta e vedo un ragazzo
intento ad appendere i
suoi quadri, stava prepa-
rando una mostra...... lo
saluto e noto il suo ac-
cento toscano che mi incu-
riosisce..... ve lo presento:
E
nrico Corti, artista autodidatta nato l'8 gennaio 1975 a F irenze.
Ho sviluppato fin dall’adolescenza un'emotiva propensione per
la poe sia e la pittura e x tutto ciò ch e riguarda il creare e la crea-
tività. Col mioSTRAVAGANTYA PROJECT indago gli interrogativi e
le riflessioni dell'essere umano nel mondo e le sueemozioni (angosce,
paure, deliri, turbamenti, passioni, trasgressioni, gioie) trasformandole
in forme e colori. In una continua ricerca e sperimentazione stilistica,
tecnica e concettuale che comprende oltre a dipinti, sculture, poesie,
decorazioni di t -shirt, accessori moda e di interior design.
Le tematiche che rappresento nei miei lavori sono quelle dell'amore,
di denuncie sociali,dell’inquietudine interio re, del rapporto tra l'essere
umano e la natura e dell'individuo nella società stessa. Nel mio lin-
guaggio pittorico prendono forma figure umane che in una dimen-
sione tra l’irreale e il surreale, recano in sè echi fiabeschi, espressionist
iche pose da odalis ca, simbolismi, incisività geometriche astratte, pro-
spettive allucinanti distorte e soprattutto una rielaborazione -defor-
mazione onirica di luoghi e creature riprodotte in una più
contemporanea chiave di lettura surreale. Diverse sono le tecniche pit-
toriche adottate per la realizzazione delle sue opere: acrilico,olio, tec-
niche miste sino ad applicare polveri alimentari o incidere e bruciare
la tela stessa.
36 marzo 2011
Lo specchio dell’arte
Cimaroli:
L'ARTE DELLA MERAVIGLIA
di Enza Venditti
M
olto spesso sentiamo dire dagli artisti che la loro arte
esprime quel che altrimenti non potrebbero o sapreb-
bero fare, e quindi questa diventa il loro mezzo, il modo
per veicolare emozioni e sensazioni che altrimenti rimarrebbero
nascoste, sconosciute ai più. Ma quando questo processo avviene
senza il filtro della razionale consapevolezza da parte dell' artista
stesso, ecco che, come mi piace spesso dire, siamo difronte alla
verità più pura che è il discrimine più importante per far si che,
prima o poi, il loro messaggio arrivi. Le opere di Cimaroli, artista
nato, cresciuto e che tutt'oggi vive a Vallecorsa sono lo specchio
di una persona che si diverte a fermare attimi di vita, ma più che
quelli esteriormente fisici, sono gli attimi della mente ad essere
"congelati", quelli di un ricordo che quasi è rimasto bambino, non
infantile, ma genuino, privo di costruzioni inutili e cosi' ricco di
un' umanità legata ai grandi affetti, a quei profumi di un' infanzia
che, tra grandi sacrifici e sudore, agli occhi di oggi è un ricordo
unico e irripetibile. Ad essere evocate sono, infatti, le atmosfere
di ogni giorno (la piazza del Paese, piuttosto che i vicoli e gli scorci
più cratteristici, il lavoro nei campi e i momenti di riposo negli
stanzoni delle case di una volta); ed è proprio la quotidianità, ri-
portata con cosi' sofisticata semplicità, evidenziata da tratti naif,
chiari e definiti, la fotografia di attimi che sono specchio e riflesso
di ricordi di vita sudata, faticata, ma indubbiamente vissuta con
sensibilità e fragilità: quella di un uomo che della sua arte ha sem-
pre sognato poter vivere.
marzo 2011 37
La riorganizzazione
dei ‘saz’ necessaria
Flash
per agevolare
le imprese
nel settore agricolo di Federica Spaziani Testa
“Il lavoro che sta portando avanti, con grande professionalità, l’assessore Angela
Birindelli nel riorganizzare, e quindi rendere più efficienti, gli ex Sportelli Agricoli
di Zona (Saz), è un’occasione che le imprese del comparto agricolo accoglieranno
positivamente. Solo ridisegnando le competenze di queste sedi regionali territoriali
si potranno garantire servizi più efficienti e strutture pronte ad affrontare le nuove
sfide che ci impone un mercato così competitivo e globalizzato. La Regione Lazio
sta affrontando un periodo particolarmente delicato dal punto di vista economico
e finanziario, e ha il dovere di facilitare il più possibile l’attività delle imprese per-
ché solo in questo modo sarà possibile rilanciare il settore”. Continuando, “inna-
zitutto “Ridurre gli sportelli da 37 predisponendone uno unico per ogni provincia,
rende merito a quel processo di semplificazione burocratica sul quale si sta impe-
gnando con forza e con coraggio il Governo regionale. Si tratta di una decisione
che nel breve periodo produrrà benefici concreti attraverso uffici che saranno più
preparati ed aggiornati, oltre che rapidi, per poter espletare tante pratiche. Uffici
in grado di saper supportare realmente le imprese agricole per non perdere finan-
ziamenti regionali e comunitari. Sono altresì d’accordo con quanto dichiarato dal
presidente della Cia di Frosinone, Mario Mancini e da Aldo Mattia, direttore della
Coldiretti Lazio, sulla necessità di non sottovalutare, nell’ambito di questa riorga-
nizzazione, la necessità di creare una maggiore sinergia tra i nuovi Sportelli di
zona, i Centri di Assistenza Agricola e le Organizzazioni professionali agricole. La sburocratizzazione e la semplificazione
amministrativa, a mio avviso, sono elementi indispensabili se si vogliono concretamente rilanciare e migliorare i servizi, dando
strumenti utili alle tante imprese del comparto. Infine la riorganizzazione degli ex Saz, legata alla creazione dello “Sportello
unico dell’Agricoltura”, e agli oltre 100 milioni di euro a sostegno dell’agricoltura che sono stati disimpegnati nell’ambito del
Psr 2007/2013, sono la conferma di quanto il Governo Polverini ha in animo di investire per rilanciare il comparto regionale,
un settore cardine dell’economia laziale”.
ROMA
On. Alessandra Mandarelli ci sono speranze al lavoro per i precari dell’Umberto I?
La Commissione Sanità ha audito oggi alcuni rappresentanti dei medici precari del DAI di Pediatria del Policlinico Umberto
I di Roma, titolari, da diversi anni, di contratti a tempo determinato 368 e co.co.co, afferenti ai reparti di terapia intensiva neo-
natale e pediatrica, nonché al trasporto neonatale. I medici hanno rappresentato le difficoltà che derivano dalla loro condizione
di precari, che certo non giova alle situazioni d’emergenza che spesso devono fronteggiare e a cui si aggiunge pure l’estrema
disorganizzazione del servizio. I primari dei reparti, che oggi sono intervenuti, hanno messo in particolare rilievo, inoltre, la
loro preoccupazione di perdere le risorse professionali, da loro formate e indispensabili all’efficienza del reparto che, seppur
decise a restare per garantire il buon funzionamento dei servizi, sono spesso costrette a cedere alle richieste di mobilità verso
altri ospedali per ottenere condizioni lavorative più stabili. Al termine dell’audizione ho posto la massima attenzione al pro-
blema, per quanto la Commissione, sia costretta ad operare in regime di commissariamento e non possa, dunque, dare garanzie di riso-
luzioni veloci e a breve termine, ha preso l’impegno di inoltrare una relazione approfondita,
con le istanze raccolte oggi, alla struttura commissariale, svolgendo un ruolo di sintesi. Il
problema del precariato nella sanità va affrontato a livello regionale e generale e, proprio per
questo, esiste già un tavolo di discussione, tra Giunta e Governo, per affrontare la situazione
con concretezza e reale volontà di soluzione. Inoltre, nei decreti del Presidente Polverini
esiste già un impegno formale che riconosce l’alta professionalità e peculiarità offerte dalle
prestazioni del servizio neonatale del Policlinico Umberto I. Anche in Commissione, abbiamo
audito il coordinamento intersindacale della Dirigenza Medica-Veterinaria S.P.T.A. del
Lazio, con cui è in corso un confronto continuo sul problema, che sta portando avanti pure
le istanze rappresentate oggi. Il ruolo della Commissione, in questo momento di emergenza,
è quello di approfondire le richieste avanzate dalle parti sociali, sottoponendole, poi, all’at-
tenzione della struttura commissariale per cercare soluzioni perseguibili e concrete.
38 marzo 2011
Veroli
Festeggiamenti pronti
per il 150° anniversario
dell’unità d’Italia
Piergiorgio Fascina: «Sarà una
giornata memorabile per tutti gli
italiani e per le nostre istituzioni»
di Gianmatteo Fascina
A
nche il Comune di Veroli è pronto a festeggiare nel migliore
dei modi il centocinquantesimo anniversario dell’Unità
d’Italia. Il Dott. Piergiorgio Fascina, rappresentante del
gruppo politico "Impegno giovani", collaboratore del primo citta-
dino D’Onorio, conoscitore del periodo risorgimentale e quindi del
processo socio-culturale che ha permesso all’Italia di diventare na-
zione, è intervenuto nelle nostre pagine per sottolineare l’impor-
tanza del centocinquantesimo. «Il 17 marzo 1861 non può essere
trascurato o addirittura dimenticato – ha affermato il Dott. Fascina
- ed è giustissimo festeggiare perchè questa memorabile giornata
rappresenta il momento ufficiale dell’unione degli italiani dalle
Alpi alla Sicilia. Il sacrificio compiuto da giovani patrioti, le rivolte
sollevate ai danni dell’oppressore austriaco, il sangue dei valorosi
soldati, l’intelligenza e la lungimiranza degli uomini politici del
tempo primo fra tutti Camillo Benso conte di Cavour, il coraggio
del generale Giuseppe Garibaldi, l’autorevolezza di Vittorio Ema-
nuele II, le teorie di Giuseppe Mazzini e il progetto federalista di
Carlo Cattaneo sintetizzano il laboratorio risorgimentale che ha
prodotto la nostra Italia. Sono convinto - prosegue il Dott. Fascina
- che gli italiani risponderanno festosamente. I giovani soprattutto
non devono dimenticare che gli eroi del Risorgimento sono morti
affinché noi potessimo vivere liberamente nella nostra amata Patria.
Goffredo Mameli che scrisse il nostro inno e che perse la vita a ven-
tidue anni difendendo la seconda repubblica romana è per noi il
simbolo ed io sono fiducioso che gli italiani anzi i fratelli d'Italia
continueranno a lavorare al progetto di un’ Italia sempre più unita.
C’è molto da fare – conclude il collaboratore del primo cittadino -
l’Italia dovrà puntare sui giovani perché i giovani hanno fatto con-
cretamente l’Italia e dovrà investire ingenti risorse sulle infrastrut-
ture e sulle vie di comunicazione perché soltanto in questo modo
l’Italia potrà tornare a recitare il ruolo di protagonista nello scenario
internazionale».
Molto probabilmente il centocinquantesimo sarà commemorato
con un dibattito sul processo unitario oppure con un concerto di
musiche risorgimentali comunque sia la città di Veroli sarà pronta
al grande evento.
marzo 2011 39
Poltrona al cinema
di Andrea Rispoli
GANGOR
REGIA: Italo Spinelli - SCENEGGIATURA: Italo Spinelli
ATTORI: Adil Hussain, Samrat Chakrabarti, Priyanka Bose, Seema
Rehmani, Tillotama Shome.
PRODUZIONE: BìBì Film, Isaria Productions srl, Nirvana Motion
Pictures Ltd., in collaborazione con Rai Cinema
PAESE: Italia, India 2010 - GENERE: Drammatico
USCITA CINEMA: 11/03/2011
Attenzione! questa volta il terrore arriva dal lago con Piranha 3D. Uno dei classici del
cinema horror americano, atteso da tutti gli amanti del genere, e’ il remake del film
cult di Joe Dante “Piranha”. Piranha 3D (Le colline hanno gli occhi), e’ uscito negli
USA nell’agosto del 2010 ed e’ ambientato sul Lake Victoria in Arizona dove ogni anno la popolazione di questa tran-
quilla località passa da 5mila a 50mila abitanti durante le vacanze di primavera: una settimana di sole, mare e
baldoria per gli studenti americani. Ma quest'anno i vecchi abitanti del luogo non dovranno fare i conti solo con le
sbronze e gli schiamazzi dei vacanzieri: a Lake Victoria sta per scatenarsi il puro terrore. Quando una scossa tellurica
libera dai fondali del lago banchi di pesci preistorici carnivori, una improbabile comitiva di turisti deve unire le forze
per non finire sbranata dalle fauci affilate dei nuovi indesiderati "residenti".
40 marzo 2011
Poltrona al cinema
di Andrea Rispoli
Questa volta e’ Neri Parenti, supportato da un ricco cast, a cimentarsi con uno dei grandi classici della commedia
all’ italiana, ovvero il seguito (inizio) della popolarissima saga Amici Miei iniziata dal maestro Monicelli. Per l’occa-
sione, le avventure della compagnia di toscanacci si spostano nella Firenze della fine del '400, alla corte di Lorenzo
De' Medici. Duccio (Michele Placido), Cecco (Giorgio Panariello), Jacopo (Paolo Hendel), Manfredo (Massimo Ghini)
e Filippo (Christian De Sica) sono protagonisti di scherzi e vicende vissute nell'intento di prolungare lo stato felice
della giovinezza e fuggire dalle responsabilità della vita adulta. Neanche la peste riuscirà ad arrestare le loro "zin-
garate". Anzi quella drammatica situazione pare la più fertile per agire liberi ed indisturbati e dare seguito ai loro scherzi.
Il film presentato nella sezione Spettacolo “Eventi Speciali” al Festival di Roma 2010, liberamente tratto dal celebre fumetto
"Dylan Dog", creato da Tiziano Sclavi, descrive le vicende dell'investigatore dell'incubo Dylan Dog, che accompagnato dal
fido assistente Marcus, si ritrova nel mezzo di una lotta per il controllo del territorio di New Orleans tra un antico clan di
vampiri e un altrettanto ancestrale branco di lupi mannari. Ma in questa assai poco piacevole situazione, avrà anche il tempo
di innamorarsi della bella Elizabeth. Due parole sul personaggio. L’attore Brandon Routh (Superman Rouths) nelle vesti di
investigatore, stufo di zombie e vampiri, ha scelto di andare in pensione anticipatamente, ma il lavoro del detective del
mistero non è davvero finito e quindi è costretto a tornare in azione per decifrare le iscrizioni ritrovate su un manufatto antico
che ha il potere di annientare l’umanità. Il film è nelle sale cinematografiche dal 16 marzo 2011. Buona visione!
REGIA: Andrea Molaioli - SCENEGGIATURA: Andrea Molaioli, Ludovica Rampoldi, Gabriele Romagnoli
ATTORI: Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Fausto Maria Sciarappa, Lino Guanciale, Vanessa Compagnucci,
Lisa Galantini, Renato Carpentieri, Gianna Paola Scaffidi
Dopo il grande successo di “La ragazza del lago”, Andrea Molaioli torna con il suo secondo film, lavorando nuovamente con
Toni Servillo. “Il gioiellino” è liberamente ispirato al crac Parmalat ma non è un film denuncia piuttosto un altro thriller
dalle dinamiche sottili e dai risvolti oscuri. La Leda è una delle maggiori aziende agro-alimentari del Paese: rami-
ficata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e nuovi settori. Quello
che si dice un gioiellino. Il suo fondatore, Amanzio Rastelli, padre padrone dell'azienda, ha messo ai posti di co-
mando i suoi parenti più stretti: il figlio, la nipote, più alcuni manager di provata fiducia - malgrado i loro studi
si fermino al diploma in ragioneria. Un management inadeguato ad affrontare le sfide che il mercato richiede
a Leda. E infatti il gruppo s'indebita. Sempre di più. Non basta falsificare i bilanci, gonfiare le vendite,
chiedere appoggio ai politici, accollare il rischio sui risparmiatori attraverso operazioni di finanza creativa sempre più ardite. La
voragine è diventata troppo grande e si prepara a inghiottire tutto. Vi ricorda qualcosa di accaduto realmente in Italia?
Buonae
vision
marzo 2011 41
Attualità di Federica Spaziani Testa
Attualità:
“Allarme morte uccelli”
Itteri dalle ali rosse morti improvvisamente in Arkansas, (l’ipotesi più probabile è che gli uccelli siano morti per un duro im-
patto subìto durante il volo), sempre nel fiume Arkansas oltre 80.000pesci morti su un tratto di fiume di 27 chilometri, un
numero compreso tra 50 e 100 taccole ritrovato in una piccola città nel sud della Svezia (decessi molto probabilmente per
un trauma esterno), a Faenza è la volta delle tortore…e tanti altri casi di morti animali anomale. La sequenza può apparire
sorprendente e su Internet si è scatenata la fantasia più sfrenata: tra le teorie del complotto avanzate per spiegare il feno-
meno ci sono esperimenti governativi, mutazioni genetiche, scie chimiche, anomalie geomagnetiche, per non parlare naturalmente del 2012. In realtà, un evento che
può apparire inspiegabile a coloro che non ha familiarità con il tema della zoologia, spesso non ha nulla di sorprendente per chi ha studiato centinaia di casi analoghi
e lo sa collocare nel giusto contesto. Come afferma la biologa che dirige il programma di tutela degli uccelli della National Society per il Golfo del Messico e la Rotta
del Mississippi, nei soli Stati Uniti muoiono cinque miliardi di uccelli all’anno. Ci si aspetterebbe allora che morie di massa si manifestino molto spesso, ed è proprio
quello che succede se si va a chiedere agli studiosi. Casi paragonabili a quello dell’Arkansas avvengono in media quasi venti volte all’anno nei soli Stati Uniti. Ci sono
stati anche casi molto più drammatici: nell’estate del ‘96, per esempio, ci furono due casi di più di 100.000 anatre morte per botulismo. C’è poi da considerare che
la mente umana si sia evoluta in modo da cercare schemi e cause che mettano in relazione ogni episodio che analizziamo. Questa competenza presenta degli
evidenti vantaggi, ma può talvolta indurci in errore, quando per esempio attribuiamo una spiegazione unitaria a eventi che sono in realtà disgiunti tra loro. Nel caso
in questione, per esempio, la varietà dei fenomeni osservati è stata inquadrata in uno schema molto generale, quello degli ‘animali morti’, non tenendo in considerazione
che si tratta di specie molto diverse e che le morti sono avvenute in contesti così distanti tra loro, e allo stesso tempo così circoscritti, da rendere problematica una
spiegazione concorde. Come dimostra anche il fatto che le ipotesi che vengono vagliate – epidemia, impatto, avvelenamento – considerano cause del tutto differenti.
L’allarmismo in questo caso è stato anche acuito dalla diffusa preoccupazione circa lo stato di degrado progressivamente crescente dell’ambiente sul nostro pianeta
e dalle teorie catastrofiste circa un’ipotetica e prossima fine del mondo. Dunque tutto nella norma? No, è bene tenere d’occhio i risultati delle indagini in questo e altri
casi simili, ma tenendo conto che le logiche della comunicazione non sempre coincidono con quelle della difesa dell’ambiente.
42 marzo 2011
Curiosità
dal mondo
di Federica Spaziani Testa
buon glamour.
44 marzo 2011
Moda
di Federica Spaziani Testa
TENDENZE MODA
Quest anno tra borse, gioielli, accessori, decorazioni, hanno spopolato senza dub-
bio le idee regalo marchiate dal simbolo del cuore. Il cuore è l'organo centrale
dell’apparato circolatorio, funge da pompa capace di produrre una pressione suf-
ficiente a permettere la circolazione del sangue. Secondo una credenza popolare
il cuore non è soltanto un organo che costituisce il centro del motore dell'apparato
circolatorio, ma anche il primum movens della vita spirituale ed affettiva. Di fun-
zionamento molto semplice( se rapportato a quello degli altri organi del corpo), il
cuore conserva tuttavia una notevole dose di fascino, causato probabilmente dal-
l’essere organo pulsante che scandisce senza interruzione il ritmo della vita. Per
molti secoli ha rappresentato l'obiettivo centrale degli studi di medici e scienziati,
iconograficamente simbolo di amore, passione e calore.
marzo 2011 45
Teatro & Arte
di Enza Venditti
PICASSO E LA DANZA
Il cappello a tre punte
Conosciuto come il maestro e padre del movimento cubista in pittura, non tutti sanno
che Pablo Picasso nel corso della sua lunga e straordinaria carriera artistica partecipò
anche alla creazione di nove spettacoli di danza. Particolarmente originale fu il suo ap-
porto ad alcuni titoli messi in scena tra il 1917 e il 1924 dalla compagnia dei Ballets
Russes di Sergei Diaghilev. Il cappello a tre punte (1919) è uno dei più famosi; comme-
dia ambientata nel Settecento, segnò la riscoperta delle danze tradizionali spagnole e
le scene di Picasso, la coreografia ideata da Léonide Massine e le musiche di Manuel
de Falla conferirono una straordinaria modernità. Il sipario raffigura un gruppo spa-
gnolo che indugia all' arena al termine di una corrida; ad esso Picasso accosta una scena
che con poche linee rette e archi, compone un paesaggio essenziale, adatto a far risaltare
i toni vividi che contraddistinguono i costumi. Seppur di foggia molto classica ed ispi-
rati alla moda di fine Settecento, erano arricchiti da applicazioni di tessuti colorati con
tagli fortemente geometrici che contribuirono, e tutt' ora lo fanno, all'impatto visivo
delle danze di gruppo. Lo spettacolo non può essere definito folcloristico, ma piuttosto
una rappresentazione geniale dei colori iberici che interpreta coreograficamente il temperamento e il modo di vivere degli spagnoli.
Spettacolo fresco ed elegantemente costruito è un successo che deve ai suoi grandi creatori una cosi' grande durata nel tempo.
Dopo ben ventidue anni di assenza le opere di Vincent Van Gogh sono state ospi-
tate a Roma, presso il Complesso Monumentale del Vittoriano in un'esposizione
che ha ripercorso l'intero iter artistico del maestro olandese, dai suoi esordi fino
all'epilogo tragico che conosciamo. Disprezzando le convenzioni (forse perchè lo
avevano sempre rifiutato) Van Gogh ha aperto nella storia dell'arte un mondo
nuovo. Pittore per disperazione, e non per vocazione, a trent'anni si ribella, e pro-
prio la pittura è la sua vera e grande rivolta: la pagherà col manicomio e con il
suicidio. Ogni segno di Van Gogh è un gesto con cui affronta la realtà per cogliere
e far proprio il suo contenuto essenziale, la vita; quella vita che la società borghese,
col suo lavoro alienante, estingue nell'uomo. Ecco che quindi emerge nitida la di-
stinzione tra il fare etico dell'uomo (ravvisato nella religiosità del lavoro nei
campi) contro il fare meccanico della macchina (la moderna città con le sue fab-
briche); quella di Van Gogh è una ricerca etica, romantica ad oltranza e per questo
alla radice dell' Espressionismo. Ciò che vuole è una pittura vera fino all'assurdo,
viva fino al parossismo, al delirio, alla morte; una percezione della realtà nella
sua esistenza qui, e ora: una passione della vita di cui alla fine si muore e che forse
nessuno meglio di Pavese ha saputo rendere definendola il "mestiere di vivere".
46 marzo 2011
Teatro
di Enza Venditti
LA TOSCA
Dal 15 febbraio al 25 marzo
al Teatro La Scala di Milano
si esegue LA TOSCA
di Giacomo Puccini
LA TRAMA RIDOTTA
di Enza Venditti
t i i n v ita
L'azione si svolge a Roma nel 1800, nell'atmosfera tesa che Flashare a Teatro
segue l'eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia, e la ca-
duta della prima Repubblica Romana. ad and
ATTO PRIMO
Angelotti (basso), bonapartista ed ex console della Repubblica
Romana, è fuggito dalla prigione di Castel Sant'Angelo e cerca
rifugio nella chiesa di Sant'Andrea della Valle, dove sua sorella,
la marchesa Attavanti, gli ha fatto trovare un travestimento fem-
minile che gli permetterà di passare inos¬servato. La donna è
stata ritratta, senza saperlo, in un quadro dipinto dal cavalier Mario Cavaradossi (tenore).
Quando irrompe nella chiesa un sagrestano (basso), Angelotti si nasconde nella cappella degli Attavanti.
ATTO SECONDO
Mentre al piano nobile di Palazzo Farnese si sta svolgendo una grande festa alla presenza del Re e della Re-
gina di Napoli, per celebrare la vittoriosa battaglia; nel suo appartamento Scarpia sta consumando la cena.
Spoletta (tenore) e gli altri sbirri conducono in sua presenza Mario che è stato arrestato.
Questi, interrogato, si rifiuta di rivelare a Scarpia il nascondiglio di Angelotti e viene quindi condotto in una
stanza dove viene torturato.
Tosca, che poco prima aveva eseguito una cantata al piano superiore, viene convocata da Scarpia, il quale fa
in modo che ella possa udire le urla di Mario. Stremata dalle grida dell'uomo amato, la cantante rivela a Scar-
pia il nascondiglio dell'evaso: il pozzo nel giardino della villa di Cavaradossi.
Mario, condotto alla presenza di Scarpia, apprende del tradimento di Tosca e si rifiuta di abbrac¬ciarla. Pro-
prio in quel momento arriva un messo ad annunciare che la notizia della vittoria delle truppe austriache era
falsa, e che invece è stato Napoleone a sconfiggere gli austriaci a Marengo.
ATTO TERZO
È l'alba. In lontananza un giovane pastore canta una malinconica canzone in romanesco.
Sui bastioni di Castel Sant'Angelo, Mario è ormai pronto a morire e inizia a scrivere un'ultima lettera d'amore
a Tosca, ma, sopraffatto dai ricordi, non riesce a terminarla (E lucevan le stelle).
La donna arriva inaspettatamente e spiega a Mario di essere stata costretta ad uccidere Scarpia. Gli mostra il
salvacondotto e lo informa quindi della fucilazione simulata. Scherzando, gli raccomanda di fingere.
marzo 2011 47
Storia e Carnevale
La repubblica napoletana
vinta dai lazzaroni
di Massimo Sergio
S
e ci interessiamo della Repub- tendo appunto libertà ed ugua-
blica partenopea, della sua costi- glianza a tutti, purchè si fossero ap-
tuzione e della sua decadenza plicate e sèguite le sue istruzioni:
(26 gennaio/13 giugno 1799) è so- democratizzare le città, piantare l’al-
prattutto perché colui che ne è stato bero della libertà e adornarsi con la
il principale fautore ed attore, il ge- coccarda gialla e blu. Assistiamo per-
nerale Jean Etiènne Championnet, fa ciò per le strade di Napoli e non solo,
parte dell’immaginario carnasciale- ma in tutta l’Italia meridionale, dalle
sco della Città capoluogo. Per Frosi- Puglie alla Calabria, alla Basilicata a
none, per il popolo frusinate e un pullulare di giovani che scen-
ciociaro, la Festa della Radeca è la dono allo scoperto, ornati di coc- tualmente ed economicamente operosa,
rabbulzione (rivoluzione) contro lo carde, e cantare fino a notte fonda: per mezzo delle assemblee legislative
straniero venuto d’oltr’alpe a tra- “Mora il Re, mora Messalina, viva la uscenti da più o meno larghe elezioni po-
smetterci il credo giacobino. Che poi Repubblica“. Ma la gente, ancora polari; e, nell’atto stesso, abbatterono le
il generale napoleonico sia passato troppo attaccata al Borbone, non gra- barriere che tenevano separate le varie
con le sue truppe, attraversando e diva queste manifestazioni. Cosa vo- regioni d’Italia, specialmente la meridio-
devastando le campagne attorno alla levano quei giovanotti arroganti e nale dalla settentrionale, e formarono il
via Latina per raggiungere Napoli, boriosi e perché ce l’avevano coi comune sentimento della nazione ita-
non in un periodo in cui avrebbe do- Reali Sovrani (Dio sempre con- liana, fondandolo non più, come prima,
vuto impazzare il carnevale, poco servi!)? Chi era questo Sciamponè e sulla comune lingua e letteratura e sulle
importa: la leggenda e la tradizione i francesi con la coccarda gialla e comuni memorie di Roma, ma sopra un
hanno superato di gran lunga la re- blu? Gente scomunicata, che non si sentimento politico comune “.
altà storica. recava mai in chiesa! Circa sessant’anni dopo, attraver-
Per cui Championnet sarà per sem- Poveri si nasce e poveri si muore. sando la bufera napoleonica, la re-
pre il capro espiatorio e verrà messo Dio vede e provvede e poi c’è il Re staurazione ed il Risorgimento,
a morte mediante rogo, dopo un che pensa a tutti e a tutto. Dicono che esemplificando al massimo, si
breve processo/farsa sommario, così è fuggito? Tornerà! Eppure nella sua giunse al grandioso evento che que-
come la radeca (la foglia di agave) è Storia del Regno di Napoli, il Croce st’anno festeggiamo, in maniera ap-
e sarà sempre l’imperituro simbolo scrive: “ I Giacobini dello Stato Napo- parentemente controversa, cioè i 150
della Festa omonima. Pur se il gene- letano uniti coi loro fratelli di tutta l’Ita- anni dall’Unità Nazionale.
rale francese venendo in Ciociarìa e lia, trapiantarono in Italia l’ideale della Ma torniamo indietro agli ultimi
nelle fertili terre campane si era pre- libertà secondo i tempi nuovi, come go- giorni del gennaio 1799 allorquando
sentato come “liberatore“ promet- verno della classe colta e capace, intellet- il generale Championnet entrò trion-
fante in Napoli, ove, dopo che il re
Ferdinando IV e famiglia se ne erano
fuggiti in Sicilia,la vigilia di Natale
del 1798, era rimasto a cercare di
frapporsi al nemico solamente il ge-
nerale Francesco Pignatelli e i laz-
zari, ma solo per poco.
I rivoluzionari s’impossessarono di
Castelnuovo, Castel dell’Ovo e di
Sant’Elmo e Pignatelli fu costretto
anch’egli alla fuga e a raggiungere la
famiglia reale a Palermo, lasciando i
lazzari soli al loro destino. Essi si bat-
terono strenuamente fino alla morte,
ma nulla poterono per fermare l’in-
gresso in città di Championnet (23
gennaio 1799). Ma la Repubblica,
come sappiamo, durò soltanto cin-
que mesi, anche se capeggiata dai
maggiori intellettuali del tempo,
come il Lauberg, Vincenzo Porta,
Gabriele Manthonè, Riario Sforza,
Domenico Cirillo, Mario Pagano,
Giuseppe Serra di Cassano, Luigi
Carafa e poi ancora E. Fonseca Pi-
mentel, V. Russo, I. Ciaia, non fu in
48 marzo 2011
grado di reggere ai contraccolpi che ch’esso fosse sempre mi-
il cardinale Fabrizio Ruffo andava gliore.
preparando, facendo leva sull’odio Era lo Stato a doversi far
delle masse contadine nei confronti carico dell’istruzione pub-
dei proprietari, identificati somma- blica e a formare cittadini
riamente nei giacobini. responsabili: occorreva
Infatti egli era riuscito ad impadro- trasformare i lazzaroni in
nirsi con rapidità della regione cala- italiani.
bra avanzando poi in Basilicata e
nelle Puglie. Per cui siccome le I LAZZARI
truppe francesi per l’acuirsi della I lazzari (detti anche lazza-
guerra contro gli austriaci furono co- roni) formavano una schiera
strette a ripiegare nel Settentrione di giovani facenti parte della
d’Italia, il cardinale Ruffo ebbe libero classe popolare della città di
il campo piombando su Napoli, di- Napoli dei secoli XVII/ XIX.
fesa soltanto dai patrioti, quei pochi In particolare fu famoso il
anche scampati alle bande sanfediste ruolo che ebbero durante la
ed ai lazzaroni che li fecero definiti- Repubblica Napoletana del
vamente capitolare. Questa sangui- 1799. Benchè miseri, riuscivano a so- le orecchie e la fronte. Piazza di Porta
nosa repressione della rivoluzione pravvivere grazie alle favorevoli condi- Capuana era il loro quartiere generale ed
napoletana per mano anche del pro- zioni climatiche e al loro rapporto in alcuni particolari momenti ed occa-
letariato urbano, formato da folte privilegiato con la campagna circostante, sioni furono incaricati del mantenimento
schiere di lazzaroni, fece impres- senza doversi troppo preoccupare del dell’ordine pubblico dal re Ferdinando
sione sull’animo del Cuoco, il quale cibo e del vestiario. IV di Napoli. Per questo essi sono talora
costretto in esilio per il ruolo svolto Infatti non essendo troppo impegnati nel associati alle corti dei miracoli delle
all’interno della Repubblica, scrisse lavoro di qualsiasi genere e specie, si grandi capitali europee. V’è chi pensa
che il problema principale del 1799 adattavano a svolgere qualsiasi mestiere che tali gruppi fossero espressione di
era stato il divario intellettual/cultu- che si presentasse loro occasionalmente, forme di auto/ organizzazione e mutuo
rale tra i capi e le masse. I primi, colti senza disdegnare talvolta di compiere soccorso, avallando così l’opinione che,
esponenti di dottrine progressiste, qualche piccolo furto o raggiro e più grazie ad una certa creatività, i ceti più
propugnando libertà, uguaglianza, spesso, mendicando. poveri riuscissero talvolta a sviluppare,
diritti dei cittadini ed istituzioni re- Per questo il termine lazzarone, che ha tra i gangli delle norme, una civiltà ge-
pubblicane, consideravano la Chiesa origine dallo spagnolo labaro e che fa ri- rarchica praticamente alternativa. Chi
il loro principale nemico; i secondi ferimento esplicito all’evangelico Laz- tuttavia interpretasse i lazzari come un
invece abitavano un mondo conser- zaro e agli stracci dai quali era avvolto, gruppo rivoluzionario ante litteram, ri-
vatore, in cui era predominante la nell’ italiano comune è accezione di per- schierebbe di formulare un giudizio fret-
sottomissione alla Chiesa e al so- sona pigra o di poco di buono. Per alcuni toloso. Durante la seconda Repubblica
vrano. Per cui Vincenzo Cuoco, da i lazzari costituivano come una società Napoletana, infatti, essi si opposero al-
bravo figlio dell’illuminismo, fon- nella società del tempo ed avevano un l’esercito napoleonico, percepito come
dando nel 1803 un quotidiano, Il loro codice di gruppo. Nelle documenta- giacobino, in nome del casato dei Bor-
giornale italiano, si prefisse lo scopo zioni storiche che abbiamo in essa si era boni ritenuto il legittimo casato reale di
di contribuire a formare uno spirito sviluppata come una vera e propria ge- Napoli.
nazionale e ad educare gli italiani rarchìa che prevedeva anche l’elezione di Anche se alcuni capilazzaro, quali An-
agli ideali dell’unità e dell’indipen- un capo, ufficialmente riconosciuto ed tonio D’Avella detto Pagliuchella e Mi-
denza. Egli sosteneva che gli italiani accolto nella corte reale. I capilazzari si chele Marino detto ‘o pazzo o per
avrebbero dovuto celebrare le pas- diversificavano dagli altri sottoposti per opportunità economica o per ideali, ade-
sate grandezze: studiare il loro Paese una particolare foggia del loro vestiario rirono alla causa repubblicana e furono
e non pensare a tutto ciò che fosse di e dal taglio dei capelli: berretto bianco, impiccati in piazza del Mercato il 29
provenienza straniera con l’intento una giacca corta e capelli rasati fin sopra agosto 1799.
marzo 2011 49
u o n A n n o!
B
Società
UGUAGLIANZA:
UNA
UNA PAROLA
PAROLA
IN
IN DISUSO
DISUSO
di Mario Cerroni
N
ei giorni scorsi,
per caso, mi è capi-
tato di leggere il testo
“Uguaglianza:
una parola in disuso”, una lectio tivo
brevis di Ermanno Gorrieri (Ma- della sua
greta, 1920-Modena 2004- coman- lezione, dice
dante partigiano, sociologo, che la società ita-
sindacalista e politico italiano) in occa- liana “avrebbe una
sione del conferimento della laurea hono- conformazione a trottola:
ris causa in sociologia da parte a alle opposte estremità una fascia
dell'Università di Trento l'8 marzo del tutti tutto di poveri ed una di ultra-ricchi; in
1999. Dodici anni fa ma ancora aderente, oppure dare molto a mezzo la vasta area dei ceti intermedi
per interrogativi e problematiche, ai chi ha più bisogno ,togliendo una fetta a che non presenterebbe, al suo interno, ec-
tempi nostri, incerti, dubbiosi sul proprio chi ha più possibilità di spesa o più ric- cessive differenze nei livelli di benessere.
futuro. La nostra sembra una società che chezza.? Dare eccessivo spazio all'eguali- ”Oggi si parla di società liquida o di altro
va oltre il liquido: sembra una società che tarismo degli anni settanta oppure genere, dove si registra il liquefarsi di
nella sua contorsione cerca, impaurita, di rivalutare parole come merito-meritocra- tutta l'area intermedia -il cosiddetto ceto
trovare un punto di riferimento certo. Il zia e competizione sociale? ed accettare le medio-spina dorsale del sistema sociale,
Gorrieri, partendo da alcune considera- disuguaglianze che ne conseguono,specie economico e finanziario del paese-che,
zioni che riguardano “alcune fra le cause quando sono eque, nel senso di “ricono- già da anni, sta percorrendo pericolosa-
della caduta in disuso della parola ugua- scere la diversità degli apporti di bene co- mente il bordo di un baratro di povertà
glianza nel linguaggio politico, compreso mune e funzionali, nel senso di senza ritorno a tutto vantaggio di settori
quello della sinistra”, proposta in maniera incentivare e premiare le attività più utili già ricchi. Una società, così squilibrata,
esclusiva e prioritaria come “garanzia a alla società.” Gorrieri si riferisce a disu- può rischiare, se non interverranno ri-
tutti di pari opportunità di partenza”, ar- guaglianze eque in contrasto a quelle- forme di correzione vere, condivise ed
riva a chiedersi,se sia corretto -una volta molte anche oggi-ingiuste per cui equilibrate, di fare una fine incerta, che
che sia garantita un'adeguata assistenza necessita una “politica sociale” capace di potrebbe portare interi settori ad un'ac-
ai poveri-non fare nessuna ”differenza fra “promuovere processi di redistribuzione cesa contestazione di piazza. Senza ban-
gli altri cittadini in materia di interventi delle risorse che concorrono a formare la diere di partito o di altre organizzazioni
sociali. ”Alla base dell'eclissi del “valore qualità della vita-dall'istruzione al lavoro, ma con le uniche bandiere, rivolte a recu-
dell'uguaglianza”, a suo avviso, c'è l'in- dal reddito alle condizioni abitative ed perare gli spazi della morale e della di-
treccio di due fattori: da una parte, l'in- ambientali.” gnità della persona attraverso percorsi
fluenza che esercitano, sul dibattito L'Italia, dove il 10% delle famiglie ha caratterizzati dal sacrificio, dal traguardo
politico, la mentalità e gli interessi di quei quasi il 50% della ricchezza nazionale, è di un futuro fatto di lavoro e più cer-
due terzi di cittadini che godono di ele- un paese che deve fare, ancora, molta tezze,con politiche redistributive non alla
vate condizioni di benessere;dall'altro ,la strada per arrivare a politiche redistribu- Robin Hood ma razionali, dando di più a
persistenza della teoria che considera co- tive proprie di un paese democratico, chi ha meno e togliendo legalmente a chi
stitutiva dei diritti di cittadinanza l'esclu- dove il sistema fiscale e non solo è effi- ha di più con giusti meccanismi di con-
sione di ogni forma di selettività ciente per risultati, per capacità di ridurre trollo della spesa pubblica, del costo ec-
nell'erogazione dei servizi e delle presta- al massimo un'evasione fiscale da quarto cessivo della politica attraverso un
zioni. Un tema ancor'oggi dibattuto: dare mondo. Gorrieri, in un passo significa- sistema fiscale di contrasto.
febbraio 2011 51
Musica Classica
«L
ulù ...oui c’est moi » ... ricor- “l’inesprimibile”. Come Chopin, il rario in un elegante diario sonoro. Vite
date? E’ la frase pronunciata compositore francese sfrutta, le unicità non parallele, quelle di Chopin e Fauré,
da una graziosa fanciulla dello strumento, nel timbro, nelle esi- ma legate dal sottile filo della commo-
nello spot di una fragranza Cacharel di genze della tastiera, e nel derivante vente e piena consacrazione alla pro-
qualche anno fa. Forse allora ricorde- condizionamento della scrittura musi- pria arte assoluta; per ambedue poi il
rete anche il brano, allo stesso tempo cale. Il pianoforte di Fauré rinnova se palcoscenico della vita fu la Francia.
un po’ malinconico e sensuale, che fun- stesso parallelamente allo svolgersi del Ma la Parigi di Fauré non era più
geva da colonna sonora. E’ diventato pensiero musicale, rimanendo unico ed quella del suo predecessore spirituale,
un classico della pubblicità ed uno dei inconfondibile. bensì la capitale nata nella seconda
primi brani oggetto di ricerche da parte La grande arte del maestro francese si meta dell’Ottocento, uscita cambiata
degli appassionati. Ebbene, per chi non concretizza nella definizione di “Mu- dalla crisi del 1870, alla ricerca del suo
lo avesse rintracciato, sarà gradito sco- sica da Salotto”, la quale, svincolata dal tempo perduto; fu un’epoca d’irrime-
prire che si tratta della Pavane di Ga- significato peggiorativo che si è soliti diabile crisi del linguaggio e delle poe-
briel Fauré, autore francese idolatrato conferire a una certa produzione otto- tiche ereditate dalla prima cultura
oltralpe ma poco conosciuto in Italia. centesca, in realtà indica, nel nostro romantica; un’età nella quale preva-
Nato a Pamiers nel 1845 mostrò un pre- caso, la “Musica da Camera”, ad evi- lente era l’interesse per le contamina-
coce talento, compì rigorosi studi mu- denziare il carattere più intimo di una zioni e fortemente attratta dalle
sicali presso L’Ecole Niedermeyer di produzione per lo più lontana dalle sinestesie “poietiche” che davano vita
Parigi annoverando tra i suoi maestri sfere del virtuosismo in voga all’epoca a non pochi equivoci formali ed espres-
anche il grande Saint-Saens, musicista e dall’effettismo languoroso; difficile, sivi.
dotato di estremo rigore formale ma difficilissima, come definì la sua Bal- L’ époque 1900, è senza dubbio una
anche capace di abbandoni sensualis- lade nientedimeno che il ‘divo’ Franz delle più ardue da cogliere, giacché le
simi come nelle pagine del Cigno o di Liszt, eppure mai esteriormente com- nozioni di Impressionismo, di Reali-
Samson et Dalila. Fauré fu una perso- piaciuta, soave e carezzevole ma di una smo, di Simboli¬smo, di Fauvismo, di
nalità complessa ma caratterizzata, spontaneità raffinatissima, peculiar- ‘Art nouveau’ e, ben presto, di Cubi-
come il suo citato precettore, da una mente francese e classicamente equili- smo ed Espressionismo, vi si legano in
profonda dedizione alla sua esclusiva brata nel rievocare la grande tradizione una foresta quasi inestricabile. Fauré fu
vocazione artistica. Per certi aspetti primo-romantica. una figura atipica; amante della chia-
può essere accomunato anche al Come Chopin ha creato dal nulla il ca- rezza formale e concettuale, si può ben
grande Fryderyk Chopin di cui rappre- leidoscopio delle pedalizzazioni, ed ha comprendere come tra le tante, più o
senta quasi una continuazione nella anticipato la modernissima scrittura meno “rivoluzionarie” che siamo abi-
Francia ‘fin de siecle’. ‘timbrica’, basata sulla bellezza croma- tuati a scorgere nelle fasi di transizione,
Egli ci ha lasciato splendide opere da tica dei singoli oggetti sonori prima che abbia pagato con un iniquo oblio la sua
camera, corali e sinfoniche, tuttavia è il sui parametri classici di melodia e dedizione, spesso fraintesa, ai generi di
pianoforte, strumento per eccellenza ritmo, così Fauré sfaccetta ulterior- derivazione classica e primo-roman-
della risonanza e della musica assoluta, mente il linguaggio pianistico alla luce tica. In tempo di “proclami” egli non ne
ad essere il suo confidente favorito ed delle nuove evocazioni dell’impressio- fece, e dunque se da un lato fu senza
il mezzo più efficace per esprimere nismo pittorico e del simbolismo lette- dubbio partecipe di questa variegata
52 marzo 2011
Classica Musica
stagione, col suo ideale personalissimo reve, Nell o la ricordata Pavane, appas- Eppure Gabriel Fauré seppe suscitare
di una musica assoluta, svincolata da sionate come i primi Notturni pianistici già in vita l’ammirazione profonda di
intenti descrittivi e legata al gusto puro o tormentate come gli ultimi, delicate e artisti come Debussy, Ravel, Albeniz, e
della sonorità, dall’altro fu travolto nostalgiche come la suite Dolly, roman- non ultimo del grande Marcel Proust
nella screziata temperie di eventi tal- tiche e sognanti, come le Barcarole, innamorato della sua musica ed al
volta così esasperati da suscitare il suo dense e protese come le opere da ca- quale forse dobbiamo la più puntual-
riserbo, finanche la sua dissociazione. mera, modernissime, dalla scrittura in- mente poetica evocazione di una figura
Indubbiamente però è in questa com- tellettuale e decantata come i Preludi. crepuscolare eppur luminosa: “I veri in-
plessità che s'inscrive il carattere, allora Un autore dunque estremamente intri- gegni sono come le stelle. La loro luce mette
tanto più originale, di un’opera dalle gante, ma del quale si è frettolosamente tanto tempo a giungere sino a noi che,
innumerevoli sfumature, che non tra- considerata inattuale la prima produ- quando finalmente la possiamo distinguere,
dirà mai se stessa, che subirà influenze zione e conseguentemente tralasciata l’astro è già spento da tempo...”.
disparate ed eterogenee, ma che altret- l’ultima intensa stagione compositiva.
tante ne eserciterà sui grandi musicisti
della generazione immediatamente
successiva, e di cui Maurice Ravel sarà
l’esempio più perfetto, nella fusione di
equilibrio ed esigenza di ricerca espres-
siva . Bisogna oggi riconoscere, a quasi
novant’anni dalla scomparsa, come
l’opera di Fauré, troppo spesso relegata
sbrigativamente nel limbo degli epi-
goni, probabilmente rappresenti, oltre
ad una produzione in se raffinatissima,
un vero e proprio anello di congiun-
zione tra l’arte unica di Chopin , De-
bussy e più d’una ricerca espressiva
novecentesca.
Gabriel Fauré ci ha lasciato numerosi
esempi della sua mirabile arte, mista di
composta timidezza ed abbandoni vo-
luttuosi, una musica dalle forti tensioni
alla ricerca di equilibri tra misura e ce-
dimento. Opere allo stesso tempo
struggenti nella loro compostezza
come il Requiem, timidamente sensuali
come le numerose Melodies per voce e
pianoforte sul modello di Apres un
febbraio 2011 53
Geologia di Mario Catullo Gentilcore
INQUADRAMENTO
GEOGRAFICO E GEOLOGICO
I
l territorio del comune di Pàstena
dista dal capoluogo circa 33 km e si
stende su una superficie di circa 42
kmq sul versante sud-est del monte
Solo, facente parte del gruppo degli Au-
soni. Il paese è posto ad un’altezza di
318 metri s.l.m. ed a circa 3 km. Dal
paese stesso (sulla strada di collega-
mento Castro-Madonna del Piano/Pà-
stena) sorge, alla fine di un vasto polje
pianeggiante, l’omonima grotta che ri-
ceve le acque del torrente Fosso Mastro.
Quasi tutto il territorio cittadino cade a ridosso di due careo di quota 318 su cui sorge il centro cittadino di Pà-
grandi polje, quello superiore e quello inferiore, che svol- stena. Questi spuntoni di roccia rimasti isolati in un terri-
gono la funzione di collettori carsici per il bacino idrogra- torio circostante ad andamento pianeggiante sono detti
fico ricadente tra i versanti interni montani al contorno. hum e rappresentano i relitti dell’intensa opera di erosione
Ovvero con monte Lamia a nord, Farneto e Quarticelli a operata sul territorio circostante. Infatti mentre il restante
nord-est, Finocchiaro e Vaglia ad est, Palinferno a sud- calcare veniva eroso, presentando un grado di bassa resi-
est, Cerquello, Cimate e Cerreto a sud, S.Lucia e Cappello stenza all’aggressione chimica e meccanica delle acque di-
ad ovest, Rotondo e Solo a nord. Entrambi i polje giac- lavanti, gli hum presenti erano in grado di contrastare
ciono in una zona pianeggiante a tettonica distensiva, a ri- efficacemente l’aggressione delle acque, a causa della na-
dosso di importanti massicci cartonatici, databili dal tura marnosa tipica della roccia della quale sono costituiti.
Cretacico inferiore(Dogger) fino al Cretacico superiore(Ce- Tutto il massiccio carsico , che fa capo al comune di Pà-
nomaniano). In particolare sul lato est della carta (colori stena ed ai confinanti comuni di Falvaterra, San Giovanni
violacei) si notano i rilievi cartonatici del Dogger mentre Incarico e Pico, alimenta una fitta e vasta rete di affluenti
sul lato ovest della stessa tavola si evidenziano (in verde) del fiume Sacco, che, presso Ceprano, confluisce nel prin-
i gruppi montuosi del Cenomaniano, che culminano nei cipale fiume della zona: il Liri. L’idrografìa locale mostra
1116 metri di altezza della vetta a N.W. di monte Cavilli. per le acque sotterranee una situazione tipica degli acqui-
Quasi tutto il territorio comunale, salvo poche rare ecce- feri di limitata estensione ovvero una zona superficiale
zioni, si sviluppa nel bacino idrografico legato allo spar- permeabile costituita dalle terre rosse ed una zona di frat-
tiacque topografico della zona. Se prestiamo attenzione tura costituita dalle formazioni carbonatiche di base. In
alla cartografìa geologica, notiamo la presenza, nei din- questo schema possiamo inserire agevolmente i due con-
torni del centro cittadino di Pàstena, di queste due estese dotti delle Grotte di Pàstena. Per cui avremo una zona va-
conche, bordate da alture che superano anche i mille metri, dosa dove l’acqua potrà scorrere solo occasionalmente sul
e che sono i piani di S.Andrea a sud e a nord la vasta val- fondo di gallerie o lungo il bordo di pozzi ed una zona
lata denominata Piana Madonna delle Macchie. Queste freatica (in piena o sempre con acqua di base) dove non
due zone carsiche sono dei polje di contatto litologico tra i manca mai un certo livello minimo di acqua di falda. Ri-
calcari carsificabili di fondo valle e quelli a contorno più petute osservazioni hanno permesso di dedurre questo mi-
resistenti alla corrosione. In particolare i calcari più vecchi nimo stagionale a cavallo del periodo autunnale, quando
del Dogger, posti alla destra orografica del Fosso Mastro, spesso il Fosso Mastro resta asciutto. Questo fatto asso-
presentano un carattere micritico di tipo marnoso che al- ciato al fenomeno di continuo scorrimento di acqua nel
ternano ad estesi livelli dolomitici. Questo fatto dà ragione tratto attivo inferiore induce a dire che il torrente fosso Ma-
allo sviluppo asimmetrico del reticolo idrografico che stro è un collettore solo superficiale della grotta, il restante
trova il suo essere solo alla sinistra del Fosso Mastro, men- apporto idrico avviene attraverso apporti ipogei della rete
tre la destra ne è del tutto priva. Questa marcata asimme- carsica. Un’ulteriore testimonianza al riguardo è la sco-
tria è quindi da ricercare nella differenza litologica tra i due perta d’una diramazione nel ramo attivo che con uno svi-
gruppi calcarei: quelli del Cenomaniano erodibili chimica- luppo di diverse centinaia di metri rappresenta un
mente e meccanicamente, quelli del Dogger più resistenti collettore sotterraneo di questo inghiottitoio. Il deflusso
e tenaci. Alcune osservazioni di sezioni sottili al microsco- nel ramo attivo è stato accelerato dopo i lavori di adatta-
pio dei calcari marnosi del Dogger hanno permesso di ri- mento idraulico dei sifoni che velocizzano lo smaltimento
levare la presenza di alghe dasicladacee con estese tracce delle acque di piena. Inoltre questo permette oggi di af-
di dolomitizzazione di questi calcari micritici testimo- frontare l’attraversamento del ramo attivo, in periodi di
nianza della loro genesi in un mare caldo temperato. L’in- magra, a squadre speleologiche attrezzate, che possono
ghiottitoio denominato Grotte di Pàstena è fare a meno degli autorespiratori.
topograficamente posto alla quota più bassa nel secondo
polje. Infatti il primo polje è quello posto a quota superiore FORME CARSICHE EPIGEE
(circa m. 250) ed il secondo è quello di quota inferiore (circa
M
m.200). I due sono tra loro collegati da collettori naturali erita di essere ricordato che uno sfruttamento intensivo
ipogei, scoperti e testati con l’uso di traccianti colorimetrici del territorio al contorno della grotta stessa unito ad un
(fluoresceina sodica). Questi condotti sotterranei sono stati errato concetto di utilizzo ambientale dello stesso ha stra-
rappresentati, nella cartografia allegata, con tratti marcati volto le principali caratteristiche del territorio carsico esterno. Ad
in rosso rispetto alla normale idrografia di superficie mar- es. il polje superiore agli inizi del secolo scorso andava soggetto
cata in bleu. ad allagamenti proprio a causa delle sue stesse funzioni. Infatti il
Peculiarità di questi due polje è che entrambi hanno forme naturale emissario sotterraneo di questa valle carsica risuciva a
chiuse ed apparentemente separate dai torrioni calcarei dei drenare solo lentamente le acque di accumulo provenienti dai ba-
monti Solo e Cimate tra i quali fa da ponte lo sperone cal- cini di alta quota creando un lago temporaneo testimoniato anche
54 marzo 2011
Geologia
DANZA
& DANZA
FROSINONE
Via A. Moro, 221
0775.824189
58 febbraio 2011
a cura di Emanuela Crescenzi Musica
II B
Beetttty
y
poison
poison
I
Betty sono nati nel 2005 e subito ab- i quali due reti Rai, due reti Mediaset, Sky siamo fare altro, perchè ci siamo votati a
biamo cominciato a suonare ovunque e molte altre, siamo stati ospiti di diverse una strada radicale che ha escluso tutte le
senza fermarci mai, prima in italia, emittenti radiofoniche nazionali e interna- altre possibilità, giorno dopo giorno. Non
poi regolamente anche all'estero, in Eu- zionali, tra le quali la radio nazionale belga ci siamo mai guardati indietro, abbiamo ri-
ropa, infine negli Stati Uniti (siamo re- e la CNN radio, che ci ha inserito anche nunciato a moltissime cose, ci siamo dati
duci da un fortunatissimo tour nella programmazione. Infine abbiamo di- una disciplina che altrimenti non
americano e stiamo già preparando il se- viso il palco con Courtney Love e con gli avremmo mai conquistato, abbiamo lavo-
condo). Abbiamo inciso un ep, il nostro Hole sia a Milano che a Roma. A breve sa- rato più che se fossimo stati schiavi sen-
primo full lenght, "Poison for you", è reom di nuovo in Belgio e Germania a tendoci costantemente liberi e adesso
stato distribuito in italia e Olanda, siamo suonare. siamo sospesi tra le note e aggrappati alle
stati distribuiti dalla 20th CENTURY Considerato che eravamo e siamo scardi- nostre urla. E' difficilissimo ma anche me-
FOX HE con quattro brani allegati al nati, randagi e rattoppati non è affatto raviglioso. Ed è l'unica vita che riesco a
DVD del colossal hollywoodiano "Me- male... un po' come una favola classica, concepire, votata al palco come al più
giddo" e a breve uscirà il nostro secondo alla Hans Christian Andersen! La musica, grande e potente dei santi. Il palco, come
album, che già sta avendo un discreto insieme ai miei affetti, è la dominante della ogni dimensione sopraelevata, è un conte-
successo prima ancora di essere ufficial- mia vita, quello che mi dà senso, che mi sto in cui chiunque diventa automatica-
mente fuori (il brano "Time", per esem- esprime al massimo, il maggior investi- mente autorevole, detestabile, simbolico...
pio, è stato colonna sonora di una mento della mia esistenza. Qualche tempo per questo esporsi è un atto di abbandono
performance che Anton Perich, il foto- fa ne parlavo con i Luminal, questa mera- e grandissimo coraggio perchè puoi esor-
grafo storico di Andy Warhol, ha realiz- vigliosa band di nostri amici che hanno cizzare definitivamente i tuoi demoni op-
zato recentemente a New York). Siamo fatto più o meno il nostro stesso percorso, pure restarne intrappolato, comunicare
passati su moltissimi canali televisivi tra e ne convenivano anche loro: noi non pos- profondamente oppure entrare meglio nel
mirino di mille cecchini che non aspettano
altro che abbatterti. Molti temono il palco
proprio perchè è come la bocca della ve-
rità, uno specchio neutro in cui può riflet-
tersi tutto: te stesso, i tuoi bisogni, le tue
frustrazioni, ma anche le proiezioni degli
altri e le aspettative del mondo. In un se-
condo puoi diventare un salvatore della
patria o un colpevolissimo capro espiato-
rio o a volte le due cose insieme. Davanti
a dieci o a mille persone chi sta su quelle
"quattro tavole" diventa una porta aperta
attraverso la quale entra di tutto. Io lo vivo
benissimo perchè è semplicemente il
luogo in cui mi sento meglio, mi sento li-
bera, mi sento salva. E sapeste quanto ne
ho bisogno! Cerco sempre di non raccon-
tarmi frottole, a me stessa prima che agli
altri, e la musica mi ha permesso di espri-
mere le mie emozioni al massimo grado
senza filtri e senza limiti, di non trattenere
nulla, di liberarmi dalle scorie, renden-
domi più equilibrata nella vita.
marzo 2011 59
di Antonio Atorino
quarta ed ultima parte La SAN SAMUEL Srl
è specializzata in Ingegneria naturalistica,
manutenzione verde pubblico e privato.
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Copyright Promograph Comm Sas - 0775212261
12
donne, 12 ritratti, 12 storie di infortuni sul lavoro sa-
ranno le protagoniste del Calendario 2012 scelte
grazie al Concorso “Foto-biografia” indetto dal-
l’ANMIL, in occasione della Festa della Donna, per sensibi-
lizzare e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla
condizione delle donne lavoratrici e di quelle vittime di un
infortunio sul lavoro. Anche quest’anno l’Associazione punta
Festa delle donne, i riflettori sugli infortuni al femminile per dimostrare che una
donna segnata da un’invalidità permanente o con un corpo
l’ANMIL lancia “imperfetto” è assolutamente femminile. «Una donna infor-
un -
CONCORSO FOTO BIOGRAFICO tunata – spiega il Presidente nazionale Franco Bettoni - non
deve perdere il suo ruolo nella società e in famiglia ma deve
per parlare di infortuni continuare ad essere moglie, madre, lavoratrice nonostante
la perdita di un arto o la presenza di una malattia professio-
sul lavoro al femminile nale». Perché le ferite di un infortunio sul lavoro non sono
solo quelle visibili sul proprio corpo ma sono anche quelle
di Giorgia Gazzetti che emergono nella quotidianità, quando fare le cose più
semplici come vestirsi, cucinare, truccarsi, salire le scale, gui-
dare la macchina, fare shopping, lavorare, accudire un figlio o il proprio compagno diventa un’impresa, un percorso ad ostacoli
che la donna infortunata deve imparare ad affrontare giorno dopo giorno. E l’ANMIL, attraverso questo ambizioso progetto,
mira a immortalare la femminilità di 12 donne comuni che saranno scelte per rappresentare, attraverso un gesto o uno sguardo
catturato dalla fotocamera, quel microcosmo cui appartengono, oggi in Italia, 244.327 infortunate e 74 vittime del lavoro (Rap-
porto INAIL 2009). Immagini e parole capaci di emozionare e far riflettere: il calendario diventa un potente strumento di co-
municazione in cui ogni donna, non solo disabile, si può identificare. Le protagoniste del Calendario - simbolo della dignità,
della forza, della femminilità e della rivalsa - sfideranno i luoghi comuni per mettersi di fronte ad un obiettivo fotografico
superando tutte le loro paure ed insicurezze in nome di un obiettivo comune: mettendo a nudo i propri “difetti” per denun-
ciare, da un parte, la condizione di disparità di cui spesso sono vittime e, dall’altra, promuovere la prevenzione e la sicurezza
nei luoghi di lavoro. A dimostrarlo anche l’ultimo rapporto “The Global Gender Gap Report 2009” presentato dal World Eco-
nomic Forum che ha analizzato la vita economica e politica, l’istruzione e la salute delle donne nel mondo illustrando la con-
dizione femminile in 134 paesi (che rappresentano il 90% della popolazione mondiale), secondo 14 indicatori di natura
economica, demografica e sociale. Da questa indagine, emerge che l’Italia è 72ª per disparità uomo-donna e in particolare 95ª
per gli indicatori della vita economica; 88ª per la speranza di vita e la partecipazione al lavoro, 91ª per il reddito del lavoro,
45ª per la partecipazione alla politica e 46ª per il livello di scolarità raggiunto. Dati allarmanti che obbligano ad una domanda.
Se le donne normodotate continuano ad essere relegate ai margini della società, come è possibile che ad una donna invalida
sia riconosciuto un ruolo nella vita privata e sociale? Il numero maggiore di infortuni, nel 2009, ha riguardato le donne tra i 35
e i 49 anni. Donne nel pieno della giovinezza che, nella società dell’apparire e del consumismo, rischiano di diventare delle
escluse e delle emarginate, senza speranze per un futuro degno di essere vissuto. «È questa la battaglia che Associazione ci
siamo impegnati a combattere - afferma con soddisfazione Bettoni - per dare voce anche alle donne vittime di infortuni sul
lavoro attraverso il Gruppo ANMIL per le politiche femminile - composto da 5 donne infortunate e ideatore del Progetto.
Da anni - conclude Bettoni - difendiamo i diritti delle donne attraverso concorsi ed iniziative ma anche portando avanti
proposte di legge come quella già presentata all’attuale Governo per il riordino della normativa a tutela dei rischi
professionali e volta a migliorare la condizione delle donne infortunate».
marzo 2011 61
Il castello
BONCOMPAGNI
VISCOGLIOSI
di Massimo Sergio
A
bbiamo scritto appena un mese fa che avremmo de-
siderato viaggiare per la Ciociarìa, in lungo e in
largo, se possibile, per meglio conoscerla e quindi
meglio amarla, seguendo le orme di quel gran viaggiatore
che fu Johann Wolfgang von Goethe. Non solo ma anche as-
secondando le sue idee sull’effettuazione di un tale giro e
cioè con l’intenzione prima di tutto di giudicare il meno pos-
sibile, se non dopo aver sperimentato con mano sul campo.
L’occasione…
Parliamo e descriviamo quindi la Ciociarìa, ed in particolare vogliamo cominciare con una perla, con una chicca, una sorprendente
chicca, così come lo è stato per me. L’occasione me l’ha offerta un amico, il regista Antonio Mantova di Posta Fibreno ma oramai
trapiantato in quel di Sora o meglio nella sua periferia. Alla fine di luglio, d’un piovoso luglio dell’anno scorso mi ha invitato alla
presentazione di un piccolo gioiello editoriale sul “Castello Boncompagni Viscogliosi in Isola del Liri”, con stupende incisioni
sette/ottocentesche e moderne istantanee curate da Matteo Canestraro, e le cui notizie storiche sono tratte da Ciociarìa Sconosciuta
di A. Carbone (1963), con note esplicative di A.Viscogliosi, che poi è stato anche il relatore della manifestazione. Ma essa pubblica-
zione è più che altro un album fotografico che sarebbe dovuto essere, secondo me, più ampio e ponderoso per poter soddisfare
pienamente tutto quanto uno avesse voluto sapere e conoscere dell’argomento. E’ evidente che in tempi di magra anche gli istituti
bancari e gli enti locali sentono la necessità d’intervenire con parsimonia con i loro contribuiti economici. Beninteso non vuole
essere una critica malevola questa mia, ma una constatazione di quanto sia interessante e stupendo il luogo che ho visitato e che
meriterebbe senz’altro una pubblicazione editoriale più vasta ed esaustiva. Ma poi si è assistito alla proiezione di un filmato/do-
cumentario che l’amico Antonio Mantova ha potuto girare in parte all’interno del castello, superando ampiamente le giuste diffi-
denze delle famiglie che vi dimorano, anzi ricevendone ampi consensi ed applausi anche da coloro che non hanno potuto essere
più pronti ad approfittare dell’occasione, e in memorabili riprese esterne, facendoci appassionare fotogramma per fotogramma alle
sublimi visioni dei giochi d’acqua della Cascata Grande, al verde e alla frescura dell’immenso parco e agli angoli e angoletti più se-
greti e pittoreschi dell’intera costruzione.
Un po’ di storia…
All’incirca nell’anno Mille (1004 pare) si hanno le prime notizie certe del Castello di Isola del Liri. In quel tempo i monaci benedettini
di Montecassino trasformarono in luoghi di penitenza e preghiera quelle prime rozze ed agresti costruzioni che vi si rinvennero.
Servì invece poi come rifugio per uomini e bestie per difendersi dalle scorribande turche e saracene. Ma passarono altri secoli (al-
l’incirca nel secolo quindicesimo) prima di poter avere notizie sicure sullo stato del Castello che faceva parte del territorio sorano,
prima come Contea e in appresso come Ducato. Il nipote di papa Sisto IV, il duca Leonardo Della Rovere vi risiedette nella costru-
zione che si limitava allora all’attuale lato nord sottostante alla Torre. Dopo varie traversìe, ove i Della Rovere vi rimasero fino al
1579, fu il papa Gregorio XIII Boncompagni ad acquistare l’intero Ducato di Sora per il figlio Jacopo, pagandolo centomila scudi “
di oro in oro “, nell’aprile 1580. Il Castello da allora in poi subì numerosi ampliamenti ed abbellimenti man mano che altri duchi
della casata Boncompagni vi succedettero ed auspicavano di unirsi in matrimonio con potenti e ricche nobildonne italiane. Ma
nel 1796 l’intero complesso venne venduto con il ducato al Re di Napoli che talvolta l’adoperò anche come Palazzo Reale
(Ferdinando IV). Ma l’onda giacobina delle truppe francesi appena tre anni dopo (1799) mise a ferro e fuoco l’intera cit-
tadina isolana ed il Castello, le cui rovine vennero cedute in concessione per farne un uso industriale ai signori
62 marzo 2011
In viaggio per la
Lambert e Mazzetti.
Q
uesta rubrica ha ottenuto un la Grotta azzurra è citata nelle Historiae
grande successo. La redazione del Neapolitanae di Giulio Cesare Capaccio
giornale ha ricevuto tantissime e- del 1607 e nella Nuova Guida de’ fore-
mail di congratulazioni e riconoscimenti stieri di Domenico Antonio Parrino del
vari. Anzi, se debbo dire la verità, ha su- 1709. Fu perciò esplorata da Kopish e
scitato nei lettori non solo piacevole sor- Friès, come abbiamo detto, e grazie alla
presa, ma soprattutto l’interesse di chi suggestione dei colori che si armonizza-
aveva qualcosa da comunicarci. E’ stato il vano con la sensibilità romantica di ini-
caso della dottoressa Maria Palleschi della zio del secolo XIX, fu giocoforza che la
omonima Farmacia in Frosinone, isolana grotta avesse presto una rinomanza in-
d.o.c., la quale ha suscitato in noi tanta cu- ternazionale.
riosità ed interesse da spingerci a cono- Ma Ernst Friès (Heidelberg 1801/Kar-
scere meglio e a meglio descrivervi le lruhe 1833) dipinse anche un angolo di
opere di pittori dell’’800 che avevano per Ciociarìa, appunto quella che vedete qui
tema ricorrente la Cascata Grande di Isola a lato e cioè la Cascata grande (1830) che
del Liri, di cui vi dico qui in appresso. Scri- si trova attualmente al Neue Pinakothek
vendo di J.W.von Goethe e del suo Viag- di Monaco di Baviera, in Germania.
gio in Italia non a caso dobbiamo Mentre anche Raffaele Carelli (Martina
confermare che la nostra Penisola divenne Franca 1795/Napoli 1864), che era un
un tòpos costante nella vita artistica di let- pittore facente parte della famosa e rino-
terati e poeti. Molti di loro rimasero nel mata Scuola di Posillipo in Napoli, era il
Bel Paese per anni, altri addirittura eles- capostipite di una grande famiglia di
sero la penisola come loro seconda patria. pittori dell’’800 napoletano. Egli predi-
E sicuramente grazie alla luce meridiana lesse i paesaggi e le marine, fu nominato
ed alle atmosfere romantiche che si mo- professore onorario all’Istituto di Belle
strarono essere protagoniste assolute nelle Arti della città partenopea. Diede vita J. Bidauld - 1793
creazioni e nei quadri, ad esempio del pit- nel 1831 ad una scuola privata di pittura,
tore tedesco Ernst Friès, che fu anche lo dedicandosi infine alla professione di fiche ed artistiche è Jean Joseph Xavier Bi-
scopritore ufficiale della Grotta Azzurra di perito d’arte. Anch’egli dipinse nel 1836 dauld (1758/1846), il quale dipinse due ve-
Capri nell’agosto 1826, assieme al suo un magnifico scorcio della Cascata Val- dute della Cascata Grande in Isola del Liri;
amico pittore e poeta August Kopish: un catoio in Isola del Liri, che potete ammi- l’una, quella del 1793, si trova al museo Lou-
mito amplificato da letterati, giornalisti e rare qui a lato. vre di Parigi, mentre l’altra, quella del 1789,
pittori, che si diffuse con una velocità im- Un altro pittore, francese questa volta, è in una collezione privata (Sotheby’s New
pressionante in tutto il mondo. Anche se ma di cui abbiamo poche notizie biogra- York –USA).
marzo 2011 63
Provincia
di Frosinone
66 febbraio 2011
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Il Mensile
della nuova Ciociaria
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