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LE GUERRE D’ITALIA

Gli ultimi anni del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento furono segnati dalle guerre
d’Italia. Le combatterono le potenze europee quasi già stati moderni come Francia e Spagna per il
predominio in Italia e in Europa.
Queste potenze avevano già forti monarchie con funzionari, ampi territori da governare e
soprattutto eserciti permanenti, cioè che non si scioglievano neanche in tempo di pace.
L’Italia invece, che era uno dei maggiori centri di ricchezza, attirava il desiderio di conquista, era
formata da piccole realtà molecolari, deboli sia politicamente che militarmente. Nel 1494 Carlo VIII
di Francia, seguito poi dal successore Luigi XII avevano aperto il periodo delle guerre d’Italia,
coinvolgendo tante potenze, tra cui la rivale Spagna. In fine la Francia e la Spagna erano giunte a
un accordo, che aveva assegnato Milano ai Francesi e Napoli agli Spagnoli.

CARLO V
Nel 1519 la pace fu sconvolta dal giovane principe Carlo d’Asburgo, già re di Spagna, che ottenne
la corona imperiale comprando i voti dei principi tedeschi a cui aspettava l’elezione
dell’imperatore. Dopo l’incoronazione assunse il nome di Carlo V.
Carlo aveva solo 19 anni e aveva già ereditato, per via materna e paterna, un gran numero di
signorie e poteva così esercitare il suo potere sull’Austria sulla Boemia, sulla Germania
meridionale, sui Paesi Bassi, sulla Spagna, su Napoli, Sicilia, Sardegna, Baleari e sulle colonie
spagnole d’America. Il suo immenso potere lo aveva convinto di essere stato chiamato da Dio per
costruire un nuovo impero universale cristiano.

RIPRENDE LA GUERRA TRA FRANCIA E SPAGNA


Appena eletto Carlo V si trovò a fronteggiare tre problemi. Il primo era quello della riforma
luterana, ostacolo per il suo progetto di restaurazione dell’unità cristiana in Europa. Il secondo era
l’avanzata dei Turchi ottomani. Il terzo era l’ostilità di molti paesi Europei che si sentivano
minacciati da lui. In particolare per la Francia di Francesco I, circondata dai territori di Carlo V.
Così la rivalità tra Francia e Spagna si riaccese ed ebbe inizio una nuova guerra di 38 anni (1521-59)
che per molti anni ebbe l’Italia come campo di battaglia.

IL SACCO DI ROMA
Spagna e Francia si scontrarono inizialmente per il possesso del ducato di Milano. Per difendere
questo Francesco I scese in Italia a capo di un esercito ma nella battaglia di Pavia (1525) venne
sconfitto e fatto prigioniero. Appena liberato cercò di organizzare una lega contro Carlo, cui prese
parte il papa, Venezia e Firenze, chiamata Lega di Cognac. Allora Carlo permise che un esercito di
dodicimila mercenari tedeschi detti lanzichenecchi marciasse contro Roma. Questi riuscirono ad
entrare e ad impadronirsene, saccheggiandola e massacrandola. Questo fu chiamato il sacco di
Roma. Dopo ciò il papa ottenne da Carlo la pace e lo incoronò imperatore di Bologna (1530).

IL CONTINUO DELL GUERRA


Il potere di Carlo si indebolì e i Turchi giunsero ad assediare Vienna sulla frontiera orientale
dell’impero. In Germania si erano ribellati all’imperatore i principi protestanti, che pur battuti da
Carlo erano riusciti a far valere le loro ragioni. Sia i Turchi sia i principi erano appoggiati da
Francesco. Così la guerra si trasferì fuori dall’Italia con la pace di Cateau-Cambresis, che pose
l’Italia sotto il controllo Spagnolo. Che così possedeva Milano, Napoli, Sicilia, Sardegna e lo stato
dei Presidi.

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