L’emoglobina è una proteina globulare che ha la funzione di
trasportare ossigeno dai polmoni ai tessuti.l’ossigeno è un composto poco solubile per cui in quanto tale nel torrente ematico non sarebbe trasportato in maniera adeguata e sufficiente a tutti I distretti corporei quindi deve essere traghettato attraverso una serie di trasportatori quali appunto l’emoglobina. La capacita sia della mioglobina sia dell’emoglobina di legare l’ossigeno dipende dalla presenza di un gruppo prostetico,chiamato eme . L’eme è costituito da una componente organica e da un atomo di ferro in posizione centrale. componente organica, denominata protoporfirina, è costituita da quattro anelli pirrolici legati da ponti metinici per formare un anello tetrapirrolico.il ferro ha 6 siti di coordinazione disponibili 4 dei quali vengono impiegati con l’azoto dell’anello porfirinico mentre altri e due rimangono perpendicolari al piano dell’eme che sono uno superiore che va a cordinarsi con un residuo di istidina che prende il nome di istidina prossimale e quindi in questo modo l’unico sito disponibile per legare l’ossigeno è il sesto e questo è un bene perchè se entrambi fossero disponibili per legare ossigeno questo comporterebbe una transizione del ferro da uno stato di ossidazione 2+ al 3+.il gruppo eme è caratteristico anche della mioglobina che permette di immagazzinare l’ossigeno a livello muscolare,l’emoglobina è caratterizzata da 4 subunità ciascuno contenente un gruppo eme queste subunità sono costituite da 2 catene alfa e due catene beta.l’emoglobina può cambiare la sua conformazione passando da uno stato teso che è poco affine all’ossigeno a uno stato rilassato che invece è molto più affine nei confronti dell’ossigeno e questo non avviene in maniera netta ma è spiegato attraverso il modello del legame cooperativo dell’ossigeno all’emoglobina stessa per cui la prima molecola di ossigeno sembrerebbe legare l’emoglobina in uno stato in cui essa non è tendenzialmente affine con l’ossigeno ma questo legame induce comunque una modificazione conformazionale nella prima subunità che si riflette poi nelle subunità adiacenti sino a raggiungere il legame con la quarta molecola di ossigeno che quindi sarà molto favorito perchè appunto ormai l’emoglobina ha assunto lo stato di piena affinità nei confronti dell’emoglobina stessa questo fa si che l’emoglobina sia un buon trasportatore,in quanto non è ne eccessivamente affine nei confronti dell’ossigeno nè scarsamente affine,quindi presenta un’affinità che consente comunque di saturarsi dove l’ossigeno è abbondante e quindi parliamo del distretto polmonare dove l’emoglobina tende a saturarsi cambiando conformazione quindi si ha poi a livello dei tessuti dove la concentrazione di ossigeno è bassa il rilascio di ossigeno da parte dell’emoglobina quindi questo effetto che prende il nome di effetto bhor è mediato dal ph dei vari distretti,ph che è basso in corrispondenza dei tessuti periferici proprio perchè nell’intensa attività cellulare comporta la produzione di prodotti di scarto come anidride carbonica e idrogenioni, l’anidride carbonica viene poi convertita in bicarbonato e questo comporta un ulteriore aumento di idrogenioni,quindi si ha un ph più acido a livello della periferia che influenza la conformazione dell’emoglobina in modo tale da renderla meno affine nei confronti dell’ossigeno quindi l’ossigeno viene rilasciato e l’emoglobina torna a saturarsi nei polmoni dove la concentrazione di idrogenioni è nettamente inferiore e pertanto si ha un ph più basico. l’ossigeno oltre a costituire per la proteina il ligando naturale costituisce anche un modulatore allosterico.vi sono dei composti che si comportano da modulatori eterotropici cioè composti diversi dall’ossigeno che sono l’anidride carbonica e gli idrogenioni stessi che possono legare anch’essi l’emoglobina in modo inversamente proporzionale rispetto al legame con l’ossigeno.la differenza tra emoglobina fetale e emoglobina normale è che in quella fetale sono presenti delle catene gamma al posto delle beta e inoltre ci sono 39 amminoacidi rispetto alle 146 totali presenti nell’adulto.