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Il Colore: la sua Forza

” Il colore è l’espressione di una virtù nascosta.”

Greta Lodi – classe 3 sez. H

Esame di Stato Scuola Secondaria di Primo Grado

Vidoletti Varese 3

VAIC872007

Anno Scolastico 2020/2021

Ai sensi della OM n.52 del 3 Marzo 2021

Delibera del Collegio Docenti n. 2 del 21 Maggio 2021


Introduzione:

Ho scelto questo tema perché sono sempre stata molto affascinata da tutto ciò
che ogni singolo colore trasmette; un’emozione, un’opinione e un significato. Io
adoro tutto ciò che riguarda l’arte, la creatività e il disegno, e i colori sono un
elemento importantissimo, quasi indispensabile, per tutto ciò, dal giallo, al
rosso, il blu, l’arancione e perfino il bianco e il nero. Il colore cambia il mondo,
lo dipinge, lo influenza e, inconsciamente, credo che cambi un po’ la vita di
tutti noi. Inoltre è un tema che non riguarda solo il campo artistico, che è da
sempre contraddistinto dall’uso, sempre differente, di ogni tonalità e genere di
colore, ma i colori si trovano anche nella scienza, nelle religioni, nelle culture,
nella storia, perché è da sempre che lasciano le loro tracce e macchie ovunque,
nel tempo e nello spazio. I colori hanno anche una forza incredibile, capace di
conquistare la mente di ciascuno e, hanno avuto lo stesso scopo anche
attraverso nella storia: con tutti i manifesti che, come i colori, avevano lo
scopo di influenzare il popolo. Oppure nella letteratura, caratterizzando un
personaggio, nella geografia o nelle bandiere di ogni stato del mondo, i colori
sono sempre in grado di far sentire la loro voce, talvolta, nella musica, la loro
musicalità oppure nei rapporti tra le persone, l’armonia.

ROSA: Il daltonismo

Ho assegnato a scienze il colore rosa, perché, in una delle più particolari forme
di daltonismo, la Tritanopia, c’è un alterata visione di alcuni colori, che
vengono percepiti proprio sulle tonalità dei questo colore.

Le malattie genetiche di dividono in malattie monosomiche e malattie


multifattoriali. Quelle monosomiche possono essere legate a geni presenti sugli
autosomi (tutti i cromosomi tranne quelli sessuali), e sono dette autosomiche,
oppure quelle che si presentano sui cromosomi sessuali si chiamano malattie
genetiche legate al sesso. Invece quelle multifattoriali sono causate da alcuni
fattori genetici, e da fattori ambientali.

Il daltonismo è un esempio, insieme all’emofilia, di una malattia legata al


sesso; comporta un’alterata visione e percezione dei colori. Il gene malato è
recessivo (non si manifesta negli eterozigoti), si trova sul cromosoma X, e si
indica con il simbolo X+. Si manifesta maggiormente nei maschi (cromosomi
XY) che nelle femmine (cromosomi XX) perché il cromosoma Y, nel caso di un
solo gene malato, non possiede alcun allele in grado di neutralizzare la
malattia, le donne malate hanno un genotipo di X+X+, ma è dovuto ad un
incrocio molto raro tra femmina portatrice e maschio malato. Il daltonismo è
conosciuto anche come “cecità dei colori” ed è il più diffuso dei disturbi nel
vedere i colori, causa difficoltà (parziale) nel percepire alcuni colori, come il
rosso e il verde ed è una forma di discromatopsia, però, questo disturbo può
essere anche totale, che significa avere la vista molto sensibile alla luce e
l’incapacità di percepire alcun colore, quest’ultima è molto rara e si chiama
acromatopsia; si vede in bianco e nero. La discromatopsia è classificata in base
alle sue caratteristiche:

 Tritanopia= si percepiscono i colori sulle tonalità del rosa, violetto e


rosso.

 Protanopia= si vede la realtà sulle tonalità del giallo e dei colori freddi.

 Deuteranopia= molto simile alla protanopia, nota come il daltonismo


rosso- verde

Ci sono due modi principali per diagnosticare una forma di daltonismo:

 L’esame delle tavole di Ishihara, un insieme di tavole colorate a puntini,


sulle quali viene scritto un numero; i daltonici ne vedono un altro o non
vedono nulla oltre che allo sfondo.

 Il test di Farnsworth, (il più accurato), il paziente deve ordinare alcuni


dischetti in base alle loro tonalità cromatiche.

ARANCIONE: L’Espressionismo e i Fauves

L’arancione è un colore caldo, che, come anche il giallo e il rosso, trasmette


gioia, allegria e ilarità. Lo ho abbinato ad arte perché, i sentimenti che
l’arancione può trasmettere, sono gli stessi che, attraverso il potente uso del
colore nelle loro singolari opere, i Fauves volevano far provare.
L’Espressionismo è un’Avanguardia Artistica nata e sviluppata tra il 1905 e il
1920 circa, in Francia e in Germania. Insieme all’Astrattismo, è una delle
correnti più incentrata sul colore, che è la vera e propria anima
dell’Espressionismo, basato sui sentimenti che ogni singolo colore trasmette.
Paul Fecher, un critico d’arte tedesco, nel 1914 diede il nome in modo
dispregiativo a questo gruppo di artisti, per il loro modo di far emergere
attraverso la loro arte e i colori che usavano i sentimenti che provano (dalla
gioia e felicità, fino alla paura e l’inquietudine).

Gli artisti espressionisti francesi nel 1905 vennero, con disprezzo, definiti
“Fauves”, che significa “belve”, riferito al loro uso “violento”, espressivo (da ciò
deriva il nome dell’Avanguardia) del colore e dei selvaggi accostamenti
cromatici. Dei precursori dell’Espressionismo sono Edvard Munch, Van Gogh e
Paul Gauguin, che influenzarono il gruppo Die Brücke (“Il Ponte”, per indicare
un passaggio dall’arte classica a quella del nuovo secolo). A differenza dei
Fauves, che raffiguravano la loro gioia di vivere, prediligevano colori in
contrasto tra loro, e creavano effetti cromatici che trasmettevano allegria e
vitalità, i Die Brücke esprimevano le loro critiche contro l’uomo moderno per la
perdita dei valori umani. I due principali esponenti appartenenti al gruppo dei
Fauves sono Henri Matisse e André Derain. I soggetti che dipingevano erano
spesso stilizzati, ritraevano scene di vita quotidiana; vengono abbandonate
completamente la visione prospettica e le proporzioni (come nel caso del
dipinto La stanza rossa, di Matisse), che caratterizzavano l’arte classica e
accademica.

Uno dei quadri più celebri di Matisse è La Danza, che raffigura cinque persone,
intente a ballare mentre si tengono per mano, nel dipinto risaltano i tre colori
usati, oltre al marrone con cui sono evidenziati i contorni; l’arancione dà
slancio, esalta l’impatto visivo delle figure ed è stato scelto proprio perché in
contrasto con gli altri due colori, il verde del prato esalta la brillantezza e crea
l’dea di movimento e dinamismo, mentre il blu dello sfondo crea una sorta di
“prospettiva cromatica”. La Danza venne dipinta insieme ad un’altra opera,
intitolata La Musica ma, nessuno dei due, inizialmente, ebbe molto successo,
perché entrambi vennero bersagliati dalla critica francese e considerati di
scarsa qualità a causa dell’eccessiva semplificazione, anche se era proprio
l’effetto che Matisse voleva rendere, cioè quello di integrazione armonica tra
figure, danza e suono. Questi due dipinti sono esposti al museo Ermitage, a
San Pietroburgo in Russia, mentre la copia che Matisse realizzò della Danza è
esposto al MoMA (Museum of Modern Art) di New York, negli USA.

VERDE: Gli Stati Uniti d’America

Ho scelto il verde per parlare di geografia perché è il colore che rappresenta la


speranza, che nel caso degli USA, è rappresentata dal cosiddetto “sogno
americano”, condiviso da tutti gli abitanti, che attraverso il loro duro lavoro,
coraggio e determinazione hanno l’obbiettivo di raggiungere condizioni e
possibilità economiche migliori.

Gli Stati Uniti d’America (United States of America, USA) sono uno stato che si
può certamente considerare “colorato”, grazie ai suoi 9.834.000 km² presenta
un’enorme varietà di flora, fauna e meraviglie naturali. Gli USA, inoltre,
(dall’ultimo censimento), sono abitati da 328,2 milioni di persone, che
caratterizzano questo luogo per le varietà di etnie, tradizioni e usi, le etnie
principali sono: americani bianchi, afroamericani, nativi americani, americani
asiatici, nativi hawaiiani, americani di due o più etnie.

Gli USA sono composti da 50 stati federati, più il distretto di Washington (la
Capitale). Occupano la fascia settentrionale del continente americano e
confinano a Nord con il Canada, a Sud con Il Messico, a est con l’oceano
Pacifico e ad ovest con l’oceano Atlantico. La geografia e il clima variano
estremamente data la grande estensione degli USA; per esempio, alle Hawaii il
clima è tropicale, in Alaska la media delle temperature non è mai superiore a
0°, l’Ohio e l’Indiana hanno un clima oceanico (piove per tutti i mesi dell’anno),
in Nevada è estremamente asciutto (solo 528mm di pioggia all’anno) ed in
Alabama e Mississippi le estati sono tra le più calde e generalmente il clima è
sub-tropicale.

Gli e Stati Uniti sono nati ufficialmente il 4 luglio 1776, quando a Philadelphia si
terminò il secondo congresso che dichiarò l'indipendenza della nazione
chiamata "Stati Uniti d'America" con la Dichiarazione d'indipendenza degli Stati
Uniti d'America, scritta da Thomas Jefferson. Il 4 luglio si celebra negli Stati
Uniti la nascita della nazione americana.

BLUE: The USA’s flag – Stars and Stripes

Blue is a color present in the American flag, and is a symbol of fidelity, peace
and serenity, in fact the task of the flags is also to unite and maintain a state
in harmony In the American flag (or US flag) there are three colors; white, red
and blue. The colors of the American flag have important meanings. Red sym-
bolizes toughness and valor, white symbolizes purity and innocence, and blue
represents vigilance, perseverance and justice. 

This flag consists of a blue rectangle in the upper left, with 50 stars within rep-
resenting the states that currently make up the US; the rest of the flag is oc-
cupied by 13 horizontal stripes, seven red and six white, symbolizing the origi-
nal colonies that formed the United States: (They were all located on the east
coast): Hew Hampshire, Massachusetts, Rhode Island and Connecticut, New
York (State), New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, North
and South Carolina and Georgia. The American flag has three nicknames: Stars
and Stripes, the most important, Old Glory and Star-Spangled Banner.

History and curiosities about the flag:

The first American flag (with 13 stars and 13 stripes) was designed by Betsy
Ross, a designer, in the late 1700s. There is no official evidence that it was
actually designed by her, but, almost 100 years later, her grandson carried a
testimony that confirmed that she was the designer of this flag. Instead, the
current flag was designed in 1958 by a high school student in Ohio, President
Dwight D. Eisenhower approved it along with Congress in 1959, when Alaska
was also annexed to the US. The American flag is displayed at most public
buildings in all states.

AMARILLO: La bandera española durante y después de la dictadura


El amarillo es un color presente en ambas banderas de España, y también
representa la locura, en este caso de la dictadura de Francsco Franco y de la
guerra. En ambas banderas el rojo representa la sangre derramada durante las
guerras, y el amarillo todas las riquezas conquistadas por la monarquía
española, en una bandera anterior también estaba la púrpura, símbolo del
alma y del espíritu.

 Cuando el dictador Francisco Franco asumió el cargo, la bandera volvió a


sus dos colores originales, pero cambió el escudo central por una gran
águila negra, símbolo del franquismo, antes era un símbolo militar. Hoy,
los partidos de derecha (neofascistas) usan esta bandera para algunas
manifestaciones, mientras que los partidos de izquierda usan la bandera
púrpura. Los símbolos de esta bandera, denominada por los españoles
"preconstitución", nunca fueron prohibidos debido al difícil período de la
Transición que siguió (1975-1979).

 En cambio, la bandera actual está compuesta con los mismos colores


(por eso se llama Rojigualda, rojo y amarillo, o gualda) pero el escudo
de armas ha cambiado, que se divide en cuatro cuadrantes. El castillo
representa a la familia Castilla, el león a la familia León, el escudo
amarillo y rojo a la familia Aragón y las cadenas simbolizan a la familia
Navarra, la fruta de la granada a continuación representa a la familia
Granada. Los lirios representan la actual familia gobernante de los
Borbones y las dos columnas simbolizan las míticas columnas de
Hércules, que los españoles superaron por primera vez en 1492,
descubriendo América.

Las comunidades autónomas españolas, como el País Vasco, Cataluña y


Galicia, tienen banderas completamente diferentes a esta, tanto en su historia
como en sus colores y estilos.

IL NERO: I principi e i manifesti fascisti

Il nero per me simboleggia, in questo caso, l’oscurità, la guerra, la violenza, la


brutalità e la mancanza di libertà, che dominavano durante la Seconda Guerra
Mondiale e il fascismo: un regime totalitario imposto in Italia da Benito
Mussolini dal 1922, al 1943. Per attrarre il popolo italiano verso questo gli
ideali fascisti Mussolini, che si faceva chiamare “duce”, utilizzò i mezzi di
propaganda, quali radio, giornali, discorsi sostenuti dal duce stesso e,
soprattutto, i manifesti, che sfruttavano la forza dell’immagine e del colore.

Il Fascismo esaltava la guerra e, quando, il 10 giugno 1940, l’Italia entrò nella


Seconda Guerra mondiale, migliaia di giovani ragazzi, addestrati sin da
bambini a combattere e alcuni interventisti e volontari, andarono a
combattere, lasciando sole le proprie famiglie e le piccole porzioni di terra da
coltivare, che, in certi casi, furono portate avanti dalle donne. L’immagine
rappresenta un giovane soldato, pronto a difendere il suo paese, che saluta la
madre, ma è anche un’incitazione, da parte dei fascisti, a sostenere, amare la
guerra, come “unica igiene del mondo”. Inoltre, per avvicinare i cittadini
italiani alle idee di guerra, il duce usava termini militari come La battaglia del
grano e la bonifica integrale.

La battaglia del grano aveva l’obbiettivo di conquistare l’autosufficienza


alimentare, le risorse alimentari di grano che l’Italia produceva, dovevano
soddisfare il fabbisogno nazionale; l’Italia non doveva più importare grano.
Perciò vennero ampliate le superfici coltivate a frumento, messi a coltura alcuni
campi del Sud Italia lasciati incolti e abbandonati, migliorarono e si
modernizzarono anche le tecniche di coltivazione, vennero introdotte macchine
agricole e l’uso di fertilizzanti. Tutto ciò, è quello che il manifesto vuole dire:
Invitare gli Italiani ad acquistare prodotti provenienti dal loro Paese.

Questa è la copertina di un libro di una scuola elementare dell’epoca; il regime


diede molta importanza all’influenza che doveva dare ai giovani. Venne
introdotto un libro di testo unico, il cui contenuto era verificato dalle
commissioni del governo, così, sin da piccoli, i bambini venivano istruiti
secondo gli ideali fascisti, si abituavano ad ammirare il duce e a desiderare la
grandezza e potenza del loro Paese. Il duce voleva formare una gioventù
guerriera, istituì la ONB, Opera Nazionale Balilla, dove tutti i bambini italiani
furono iscritti e preparati ad affrontare una vita militare. Le bambine, invece,
soprannominate “Piccole Italiane” ricevevano un addestramento sportivo, ma
venivano insegnate loro soprattutto le mansioni domestiche e imparavano a
fare le “donne di casa”.

Il ruolo della donna, durante questo periodo, è stato sempre inferiore rispetto
quello degli uomini. Purtroppo, il fascismo respingeva l’emancipazione
femminile, anzi, le donne venivano viste solamente come moglie e madri di
casa. Nonostante ciò, lo sport femminile ebbe un certo rilievo, come dimostra il
manifesto qui accanto. Secondo gli uomini fascisti, le ragazze dovevano
crescere sane, fertili e robuste, per trasmettere queste qualità ai figli e, dopo il
matrimonio, dovevano badare unicamente alla casa e alla famiglia. Il tiro con
l’arco, la ginnastica artistica, l’atletica, il nuoto, l’alpinismo e lo sci erano tra le
attività considerate più “adatte” al genere femminile. Nel periodo di guerra
però, alle donne era stato assegnato il compito di curare, nei luoghi di guerra, i
soldati feriti e malati, oppure altre, oltre ai loro classici compiti domestici,
portavano avanti le coltivazioni nei campi abbandonati dagli uomini arruolati in
guerra.

ROSSO: Rosso Malpelo e Giovanni Verga

Il rosso è un colore acceso, forte, a volte usato anche per rappresentare la


cattiveria, ed è anche il colore dei capelli di Rosso Malpelo, che hanno un
significato importante che condiziona la vita del ragazzo (proprio per il
significato che il rosso aveva ai tempi), protagonista della novella di Verga,
pubblicata nel 1878. Rappresenta la prima esperienza dell’autore in campo
verista ed entrò a far parte della raccolta Vita da Campi nel 1880.

Giovanni Verga è un esponente dalla corrente del Verismo, nato a Catania nel
1840. Il Verismo è una corrente letteraria che si sviluppa in Italia, nella
seconda metà dell’800, in cui gli autori si limitavano a descrivere le realtà più
povere, misere e degradate del tempo, soprattutto al Sud Italia (“Questione
Meridionale”), mantenendo sempre una visione distaccata, oggettiva e
pessimistica del progresso. Inoltre, i veristi, per proiettare al meglio il lettore
nelle realtà che descrivono, spesso usano espressioni dialettali o particolari
soprannomi per i personaggi, detti “Vinti”, per la loro incapacità e impossibilità
economica di integrarsi nella società. Esempi di autori veristi sono Grazia
Deledda (sarda) e Luigi Capuana (siciliano), amico di Verga. Nello stesso
periodo, in Francia, nacque il Naturalismo, in cui autori come Émile Zola e i
fratelli Goncourt, descrivevano le condizioni della classe operaia di una Parigi in
via di industrializzazione.

Rosso Malpelo è un ragazzino dal nome sconosciuto, a cui è stato dato questo
soprannome per via del colore rosso dei suoi capelli, che, secondo le credenze
popolari, significava in carattere malvagio e ribelle. Malpelo, invece, significava
balordo e cattivo. Il ragazzo è trascurato e maltrattato da tutti, costretto a
lavorare in una cava di rena, la stessa in cui Mastro Misciu, suo padre,
soprannominato Bestia, era rimasto ucciso, schiacciato dalle macerie di un
pilastro che doveva abbattere per cercare di guadagnare qualche soldo in più.

Dopo questo terribile avvenimento, il ragazzo si sente completamente solo, fin


quando alla cava arriva un ragazzino gracile e dal femore lussato,
soprannominato Ranocchio, per il suo modo zoppicante di camminare. Malpelo
stringe un particolare rapporto di amicizia con il debole ragazzino; si rivolgeva
a lui in modo brusco e violento ma, in realtà, fa di tutto pur di proteggerlo,
assegnandogli le mansioni più semplici e dandogli anche le sue razioni di cibo.
Purtroppo, durante il corso della storia Ranocchio si ammala di tisi, e,
nonostante i numerosi tentativi che Rosso Malpelo fece per curarlo, l’amico
morì.

Infine, il protagonista non riesce a riscattarsi dalla propria miseria, infatti


Malpelo scomparve misteriosamente nelle profondità della cava, lasciando
circolare la leggenda che, in quel luogo, si aggirasse un fantasma dai capelli
rossi, e gli “occhiacci” grigi.

I COLORI: l’intercultura

Non ho assegnato un colore preciso ad educazione civica perché, per me,


l’intercultura rappresenta l’allegria, la gioiosità, la mescolanza tra le persone di
ogni genere, di ogni paese, che professa qualunque religione e che ha le
proprie tradizioni, e, per comprendere la bellezza di tutto ciò e la pace che
l’interculturalità trasmette e porta tra le persone, c’è bisogno di un arcobaleno
di colori. Intercultura significa condivisione, incontro, fratellanza, amore,
condivisione, affetto, solidarietà e amicizia; questi sono i veri valori della vita,
che il progetto dell’intercultura che abbiamo svolto alla fine di quest’anno
scolastico, “Un Mondo a Colori”, aveva l’obbiettivo di trasmettere a noi ragazzi.
Secondo me, è proprio dai giovani che devono partire queste idee di
interculturalità, perché si possa costruire un futuro senza alcun tipo di
discriminazione. “Un Mondo a Colori” significa proprio osservare il mondo in
modo positivo, in modo colorato e allegro, per raggiungere la pace e l’unità,
anche con noi stessi e rispettare gli altri per qualunque cosa.

Conclusioni:

I COLORI si trovano davvero ovunque ed è molto bello saperli interpretare a


modo proprio, capirli con la propria mente e sapere il loro significato.

“Vivere a colori”, cioè sempre con uno sguardo positivo sulla vita, riassume un
po’ il significato del colore bianco, in questo caso, il colore creato dalla somma
di tutti i colori esistenti, invece, il nero, è la totale assenza di luce, di colore,
quindi di allegria, di vita.
SITOGRAFIA:

Scienze:

https://www.topdoctors.it/dizionario-medico/daltonismo

https://www.occhiali24.it/blog/benessere-visivo/test-dei-colori-come-vedono-i-daltonici

https://www.corriere.it/salute/cards/ecco-come-appare-mondo-chi-daltonico/diagnosi.shtml

Arte:

https://www.blendspace.com/lessons/PU0v0EzRFWcWdQ/espressionismo

https://www.analisidellopera.it/henry-matisse-la-danza/

https://www.artesplorando.it/2016/02/die-brucke-un-ponte-tra-lartista-e-il-mondo-esterno.html

Musica:

https://www.fanpage.it/cultura/kandinsky-sulle-note-di-john-cage-l-imperdibile-mostra-che-racconta-lo-spirituale-
nell-arte/

https://www.vagabondiinitalia.it/mostra-kandinsky-cage/

https://drive.google.com/file/d/1kBioIE5n_eZiy2ewTl-SdPl3n7ZIi996/view

Geografia:

https://www.globalgeografia.com/america_del_nord/usa.htm

https://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_d%27indipendenza_degli_Stati_Uniti_d%27America

Inglese:

https://www.collinsdictionary.com/dictionary/english/stars-and-stripes

https://it.wikipedia.org/wiki/Tredici_colonie#Le_colonie

https://www.esquire.com/it/news/attualita/a22694782/bandiera-americana-curiosita/#:~:text=Rosso%2C%20bianco
%20e%20blu,la%20perseveranza%20e%20la%20giustizia

Spagnolo:

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Flag_of_Spain_(1945%E2%80%931977).svg

https://www.intertwine.it/it/read/AOQhgUB/La-Spagna-franchista-con-Hitler

https://sullestradedelmondo.it/bandiera-spagnola-significato/

https://www.itagnol.com/2018/04/bandiera-spagna-cose-sapere-curiosita/

https://sullestradedelmondo.it/bandiera-spagnola-significato/#:~:text=Poi%20arriv%C3%B2%20la%20bandiera
%20con%20l'aquila%20nera,-Il%20viola%20in&text=Con%20la%20guerra%20civile%20e,considerato%20un
%20chiaro%20simbolo%20franchista.

https://it.wikipedia.org/wiki/Transizione_spagnola

Storia:

https://best5.it/post/fascismo-5-punti-importanti-conoscere/

https://www.linkiesta.it/2015/09/cosa-facevano-davvero-le-donne-durante-la-seconda-guerra-mondiale/

https://www.grin.com/document/158960

https://www.ilmessaggero.it/politica/
fascismo_duce_mussolini_donne_lavoro_archivi_storia_emancipazione_diritti_voto_mind_the_gap-4998223.html

Letteratura:

https://www.studenti.it/riassunto-rosso-malpelo-19832.html

Ed. Civica:
BIBLIOGRAFIA:

Scienze:

“Life, la natura intorno”, Gianfranco Bo e Silvia Dequino, 2017, Pearson Italia

Arte:

“Oltre lo Sguardo, tutto in uno”, Milena Braga e Luigia Recalcati, 2017, Electa scuola

Musica:

//

Geografia:

“Senza confini Extra”, Lorenzo Giudici, 2017, DeA Scuola

Inglese:

//

Spagnolo:

“Muy Rico”, Susanna Benavente Ferrera e Gloria Boscaini, 2009, Loescher

Storia:

“Di tempo in tempo”, Silvio Paolucci, Giuseppina Signorini e Luciano Marisaldi, 2017, Zanichelli

Letteratura:

“Nuovo Amico Libro”, Chiara Ferri, Luca Mattei e Vittoria Calvani, 2019, A. Mondadori Scuola

Ed. Civica:

//

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