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MUSICA – STRUMENTI - SCHEDA 5 – AEROFONI - LEGNI – ANCIA DOPPIA – di Daniele Mutino

GLI STRUMENTI MUSICALI


PANORAMICA DI ALCUNE FAMIGLIE DI STRUMENTI
(quelle di cui ci occupiamo quest’anno)

VOCI UMANE STRUMENTI STRUMENTI A FIATO


A CORDA
ARCHI LEGNI OTTONI
ESTENSIONE FEMMINILI MASCHILI ANCIA SEMPLICE ANCIA DOPPIA FLAUTI

ACUTA soprano violino clarinetto soprano oboe flauto tromba


sax soprano dolce
soprano
MEDIO ACUTA mezzosoprano controtenore clarinetto alto corno inglese flauto flicorno
viola sax contralto dolce contralto
contralto contralto

MEDIO GRAVE tenore violoncello sax tenore fagotto flauto corno


dolce bombardino
tenore
baritono sax baritono trombone
clarinetto basso
GRAVE flauto tuba
basso contrabbasso contro-fagotto dolce susafono
basso
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STRUMENTI A FIATO (aerofoni) - LEGNI


STRUMENTI AD ANCIA DOPPIA
Gli strumenti ad ancia doppia sono strumenti “antichi”, usati per lo più nelle orchestre classiche e nella
musica da film. La produzione del suono avviene tramite il fiato che entra nello strumento attraverso
due piccole ance (piccole e sottili strisce di materiale legnoso molto flessibile, in genere ricavato dalle
canne di fiume), posizionate una di fronte all’altra; il fiato si incanala precisamente nella piccola fessura
esistente tra le due ance, facendole vibrare e sbattere tra di loro: la vibrazione viene così trasmessa
all’aria prodotta dal fiato, che attraversa poi lo strumento. Rispetto all’ancia semplice, l’ancia doppia
è molto più piccola, non si suona sulle labbra ma nella bocca, il che rende il suono degli strumenti ad
ancia doppia meno flessibile ma più intenso di quelli ad ancia semplice, con un caratteristico timbro
nasale.

ancia doppia ancia semplice


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Il corpo di questi strumenti, come in tutti gli strumenti della famiglia dei Legni, è cavo, per consentire,
all’aria prodotta dal fiato e messa in vibrazione dall’ancia, di passare dentro di sé. Alle due estremità
sono poste, rispettivamente, un’imboccatura con l’ancia doppia e un tubicino, e una campana, detta
anche padiglione. Sul corpo dello strumento sono praticati dei fori, per l’intonazione delle diverse
note, e sono fissate dei meccanismi detti chiavi, per consentire alle mani di chiudere fori anche distanti
tra loro. A seconda dell’estensione, i diversi strumenti ad ancia doppia variano considerevolmente la
forma, le dimensioni e le caratteristiche sonore; nell’orchestra classica sono quattro:

1. Controfagotto – estensione di basso 1. 2. 3. 4.


2. Fagotto – estensione di tenore/baritono
3. Corno inglese – estensione di contralto
4. Oboe – estensione di soprano
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- OBOE E CORNO INGLESE


L’oboe è uno strumento molto suonato nella musica classica, molto adatto per parti solistiche, dall’estensione di soprano
e dal caratteristico timbro nasale, che è però anche molto dolce e penetrante. Il corno inglese non è che la sua versione
da contralto, ossia con un’estensione più grave. Rispetto all’oboe, il corno inglese è leggermente più grande, anche
nell’ancia, che è sostenuta da un piccolo tubicino leggermente ricurvo; anche la campana nel corno inglese è differente,
nelle dimensioni e nella forma che ricorda quella di un uovo.
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- FAGOTTO E CONTROFAGOTTO
ll fagotto, in inglese “basson”, è uno strumento di estensione medio-bassa, di notevoli dimensioni, a cui corrisponde
un timbro singolare, scuro e corposo, leggermente nasale, spesso usato per melodie grottesche o comiche; nei bassi
ha molta profondità, e può anche svolgere il ruolo del basso, negli acuti ha invece una sorprendente cantabilità dolce
e penetrante.
Il controfagotto è il corrispondente più basso del fagotto: uno strumento gigantesco, che si avvolge su se stesso tre
volte, dal timbro scuro e profondo. In entrambi gli strumenti l’ancia doppia si collega allo strumento tramite un tubicino.
La lunghezza dello strumento, se contata senza considerare gli avvolgimenti, è di oltre due metri e mezzo per il fagotto,
e di quasi sei metri per il controfagotto.
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ASCOLTI
Oboe

Ennio Morricone, “Gabriel’s oboe” – Scena tratta dal film “The Mission”
www.youtube.com/watch?v=pTsitO4TXF8

Ennio Morricone, “Gabriel’s oboe” – Maja Lagowska e l’Orchestra della Scuola di musica di Bielsko Biala
(Polonia)
www.youtube.com/watch?v=FtE3hoR_Nvo

Capolavoro del grande compositore italiano di musica da film, Ennio Morricone, “Gabriel’s oboe” è il tema principale
colonna sonora del meraviglioso film “The Mission” (1986), con Robert De Niro e Jeremy Irons, ed è stato candidato
all’Oscar come migliore musica da film. Nel primo video possiamo vedere una scena fondamentale del film, in cui un
missionario cristiano (Jeremy Irons) entra nella foresta amazzonica, nel territorio degli indios Guaranì, dove si mette a
suonare l’oboe per presentarsi con un messaggio di pace; attratti dalla musica che risuona magicamente nella foresta,
gli indios arrivano, con i loro archi armati di frecce avvelenate, ma rimangono affascinati dal suono di questo strumento,
e, anche se uno di loro lo spezza, altri poi lo ripareranno e sarà proprio la sua musica a veicolare il messaggio evangelico.
Nel secondo video il brano è suonato dai giovanissimi interpreti di una scuola di musica polacca: l’oboe ha il ruolo di
solista e, accompagnato da un’orchestra di soli archi, riesce a trasmettere un grande misticismo.

Alessandro Marcello (Venezia 1673-1747), Adagio dal Concerto per oboe ed orchestra in re minore
– Josè Antonio Tasmano oboe, Orchestra della Città di Almeria (Spagna)
www.youtube.com/watch?v=zYcJ1SeqhZ8&list=RDHnX718eyImc&index=10

Uno dei brani più famosi mai scritti per l’oboe, di Alessandro Marcello, compositore italiano vissuto tra XVII e XVIII
secolo a Venezia, le cui atmosfere umide e nebbiose sono richiamate benissimo dal suono dell’oboe (accompagnato da
un’orchestra barocca d’archi e da un clavicembalo).
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Corno inglese

John Williams, Tema di “Schlinder list”, Orchestra Nazionale dei Paesi Bassi
www.youtube.com/watch?v=YqVRcFQagtI&list=RDHnX718eyImc&index=15
Un altro capolavoro assoluto di musica da film, del grande compositore americano John Williams (autore tra gli altri
delle colonne sonore di “Harry Potter”, “Pirati dei Caraibi” e “Il Signore degli anelli”): si tratta del tema principale della
colonna sonora di “Schindler List” (1993), film di Steven Spielberg dedicato all’Olocausto, vincitore di sette oscar, tra
cui uno, appunto, per la musica. In questo brano un violino solista molto lirico è sostenuto dai controcanti di un corno
inglese, mentre un’arpa e gli archi fanno un leggerissimo sottofondo, ed è proprio lo straordinario contrasto tra il timbro
squillante, dinamico e patetico del violino e quello scuro, rigido e malinconico del corno inglese a dare forza e
drammaticità al brano.
La suonatrice di corno inglese si commuove perché sta suonando dopo molti anni in una grande orchestra dopo una
brutta malattia neurologica per cui aveva pensato che non avrebbe mai più potuto farlo.

Joaquìn Rodrigo (Spagna, 1901-1999), 2° movimento del Concerto de Aranquèz, Orchestra Nazionale di
Spagna
www.youtube.com/watch?v=WxVz_fdWIno
Il secondo movimento del Concerto de Aranquèz per chitarra ed orchestra, è sicuramente l’opera più famosa del
compositore spagnolo Joaquìn Rodrigo; anche se qui il protagonista assoluto è indubbiamente la chitarra, fondamentale
è il dialogo della chitarra con il corno inglese, che espone inizialmente il celebre tema.

Confronto tra oboe e corno inglese

Tutorial di Emma van Der Gallen


www.youtube.com/watch?v=ItI5EkHtt74
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Fagotto

Frammenti di parti per fagotto tratti da “Sherazade” di Nikolaj A. Rimskij Korsakov (Russia 1844-1908)
www.youtube.com/watch?v=5ZRp7ecAM70&list=RD5ZRp7ecAM70&start_radio=1&t=6
In questo video vengono proposti alcuni frammenti della suite sinfonica “Sherazade”, in cui il fagotto emerge con un
ruolo solistico.

Richard Rogers (U.S.A. 1902-1979), “My favorite things”, Camaleon Bassons


www.youtube.com/watch?v=1rWC9tqNFp4
I Camaleon Bassons sono un quartetto di fagotti che vuole portare questo strumento dentro il jazz, e in questo caso lo
fa con “My favorite things”, un brano famosissimo proveniente dal mondo del musical, ma adottato dal jazz grazie alle
celebri interpretazioni di John Coltrane e di Al Jarreau.

Controfagotto

Camille Saint Saens (Francia 1835-1921), “L’elefante” da “Il Carnevale degli animali”
www.youtube.com/watch?v=wATSePyC9oM
Nell’originale del compositore francese Camille Saint Saens, l’elefante è un brano per contrabbasso e pianoforte, ma
l’arrangiamento per controfagotto solista, accompagnato da due fagotti è fantastico, perché ne accentua la comicità
grottesca. Il controfagotto che vediamo in questo video è uno strumento particolare perché il tubo non è attorcigliato
tre volte su se stesso, come normalmente avviene, ma solo due volte, e questo lo rende alto oltre due metri.

Donald Erb, 1° movimento di “Red Hot Duets”, per 2 Controfagotti


www.youtube.com/watch?v=2QFH6RJ8CpI&list=RDwATSePyC9oM&index=3
Le incredibili sonorità del controfagotto esaltate da questo duetto, composto da un musicista contemporaneo
californiano.

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