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La qualità e il basso prezzo dei rasoi della Legazione lo avevano strabiliato, fornendogli
un'ennesima dimostrazione dell'ottima qualità dei manufatti britannici.
In quell'istante Pallidar e altri due ufficiali dei dragoni in alta uniforme uscirono di corsa dalla Legazione russa.
“Prendo io il comando, sergente” disse Pallidar. “Bene.” Hiraga era stanco, ma apprezzava quel labirinto di
nuove idee anche se a volte vi si perdeva. “Ho anche cercato di convincerlo a desistere dal duello ma la sua
risposta è stata: “Solo se Malcolm mi chiederà pubblicamente scusa”.” “Mukfey ha spiegato... In qualsiasi
mercato, e questo, shoya, lo sapete bene anche voi, i prezzi cambiano, e in tempi di carestia cambiano anche da
un giorno all'altro. Lo stesso accade alla borsa valori, che riunisce centinaia di compagnie diverse, con i
compratori e i venditori. Se il raccolto di Choshu è immenso, il valore di ogni parte della Choshu Società per
Azioni sarà molto alto, se c'è carestia, basso. Così varia anche il valore di ogni azione. Capite?” “No, qui va
bene, ma Greyforth è molto astuto e non voglio che si insospettisca. Il prezzo è quello per l'informazione che vi
aiuterà a sventare il piano di Morgan per mandarvi a picco e vi consentirà di distruggere la Brock.” “No, non
importa, di' a Johann di raggiungermi.” “Dunque, il valore della Choshu Società per Azioni è di diecimila
azioni. Poi, il daimyo, rappresentante della società per azioni, offre tutte o parte delle azioni a qualcuno in
cambio di denaro. Questi riceve un pezzo di carta che dice quante azioni della Choshu Società per Azioni ha
comprato, e così entra in possesso della Choshu Società per Azioni per una quota corrispondente al denaro
versato.
“Sì, signore, grazie per il consiglio, ma stavate dicendo...” “Sarà un onore per me esporre queste opinioni,
ammiraglio.” Ketterer sbuffò. Per evitare di ritrovarsi messo alle strette, Malcolm accennò ad alzarsi. “Un
momento, signor Struan, prima che ve ne andiate vorrei parlarvi di un'altra questione, una faccenda privata.”
L'ammiraglio indicò la busta e la lettera sulla scrivania. “Sì, sì, figliola, lo ha promesso anche a me, ma non
ha ancora l'età per un matrimonio senza consenso, come voi del resto. Comunque vi voglio rivelare in segreto
che ho chiesto a Sua Eminenza il permesso di celebrare il rito per la Gloria del Signore, anche se... anche se
dovesse mancare il consenso di vostro padre. Dicono che vostro padre sia irreperibile, che si trovi nell'Indocina
francese o in Siam.” I particolari della truffa e della fuga di suo padre circolavano nell'Insediamento, ma per
rispetto nei confronti di Angélique erano stati tenuti nascosti anche a Struan. Malcolm respirò a fondo per
riacquistare il controllo di sé. “Grazie.” Hiraga finì il suo sakè. Sumomo era a Kyòto con Katsumata... “No,
non ero triste” rispose stancamente Malcolm, “solo pensieroso.” “Se la pesca è abbondante, costano meno e
viceversa. Dipende dalla pesca, o dal raccolto.” Hiraga annuì, pur essendo certo che lo shoya avesse dato una
risposta reticente, parziale o ambigua. Dai mercanti e dagli usurai non ci si può aspettare di più, pensò, e decise
all'istante di sospendere ogni eventuale incontro tra Mukfey e lo shoya e di rimandare l'ultima parte della lezione
sulla società per azioni, quella che per qualche misteriosa ragione lo affascinava di più: che il fondatore di una
società per azioni, cioè, potesse decidere quante azioni riservare a se stesso, senza pagarle, e se queste
ammontavano al cinquantun per cento del totale aveva il potere sulla compagnia. Quando si fermò per
riprendere fiato, Johann concluse: “E' firmato “Nori Anjo, taira”. Se non erro, sir William, il titolo equivale più
o meno a quello di un dittatore... un Anziano si è fatto strada”. E' empio ballare di notte, sgambettare e mostrare
le gambe nude. “Sì, tuttavia al momento ha l'approvazione del governo di Sua Maestà e sfortunatamente è
l'unica merce che possiamo scambiare con il tè cinese, da cui il Parlamento ricava imposte immense.”
Angélique si teneva il più lontano possibile dalla grata. Scostò persino le tende per alleviare il senso di
claustrofobia che le provocava quella specie di armadio. I confessionali non mi hanno mai fatto questo effetto,
pensò tremando. Solo dopo... dopo quel fatto che non è mai accaduto. “Lo aiuterò, padre, con tutta me stessa”
disse sempre più nervosa, e di nuovo si accinse ad alzarsi. “Accetto” rispose subito Malcolm che si era aspettato
condizioni più severe. “Accetto” rispose subito Malcolm che si era aspettato condizioni più severe. “No,
signore, non ci ho nemmeno provato, le ho solo disfatto l'acconciatura per spaventarla. Una signora non
dovrebbe rubare, vi pare?” Norbert borbottò qualcosa e tornò a guardare i samurai. Adesso vedeva Gornt sotto
una nuova luce, più inquietante. “Non spetta a me dettare le condizioni, ma a Sua Eminenza, noi non siamo che
fedeli servitori!” Raggiunta la porta si voltò, si genuflesse e uscì alla luce. La voce di padre Leo, in piedi con le
spalle rivolte all'altare, rimbombava tra le travi della navata: “Siate uno strumento di Dio, convertite il pagano,
se amate il Signore salvate quest'uomo dal purgatorio, se amate il Signore aiutatemi a salvarlo dal fuoco eterno,
salvatelo per la Gloria del Signore, dovete farlo... prima di sposarvi, salvarlo...”. “Noi non importiamo oppio in
Giappone.” Angélique trattenne uno sbadiglio. “Alle carte per denaro no, signore, non scommetto mai. Ho
capito quanto sia stupido con il mio patrigno. Ma giocare con la vita? Sempre, fino all'ultima risorsa.”
Sentendosi osservato, Gornt sussurrò: “Qualcuno ci spia” e si guardò intorno. Sorrise alla propria immagine
soddisfatto del travestimento, poi si sfilò l'orologio e lo ammirò. Segnava le undici e sedici minuti. Come se
sedici minuti fossero importanti, pensò con disprezzo. Tuttavia era soddisfatto d'aver imparato a leggere il
Ketterer ha insistito su questo punto” borbottò, “e anche sulle parole “resti tra noi” e “in cambio”.” “Il padrone
cornuto!” Chiedo a voi e alla vostra compagnia di anticipare la legge accettando volontariamente fin da ora di
non importare oppio in Giappone.” Ho imparato molto. Non basta ancora, ma non va male. Ti confesso,
carissima Colette, che li ho spiati mentre camminavano sulla passeggiata, così mi sono messa il cappellino più
bello e li ho colti di sorpresa e subito ho cercato il braccio del mio Malcolm (per difendermi) perchè il nuovo
arrivato è alto e bello, e nei suoi occhi ho subito visto un lampo impertinente, di cui Malcolm sicuramente non
dev'essersi accorto perchè altrimenti sarebbe stato più geloso del solito, povero caro! Volevo incontrare lo
sconosciuto per caso. “Posso presentarti il signor Edward Gornt della Rothwell di Shanghai? La mia fidanzata,
mademoiselle Richaud.” Signore, dammi la forza, perdonami, pensò quasi in lacrime, bramando di uscire e
accarezzare quel seno e quel corpo nascosti dalla grata, dallo scialle, dai vestiti e dalla collera di Dio. “Lo
Una delle poche parole che aveva imparato. Le faccende riguardanti lo scambio di denaro erano competenza
delle donne, non degli uomini. “Quando accadrà, ne abbandoneremo il commercio.” “Grazie a voi, signor
Struan” disse calmo l'ammiraglio, alzandosi. La scena richiamò alla sua memoria l'incontro con il numero due
della Nobil Casa. Era ancora scombussolato da tutte quelle informazioni sull'economia occidentale, oltre che
svuotato dalle informazioni che McFay gli aveva estorto sugli usurai e sui mercanti di riso come il potente
Gyokoyama. Scostò le tende e uscì in cerca di aria. “Là, chéri” disse Angélique facendosi aria con il ventaglio,
piacevolmente accaldata per inconscia reazione alla mascolinità di Gornt. “Mi rivolgerei subito alla signora
Struan, signore. Ma conto che non sarà necessario. Ho scommesso tutto su di voi, non su di lei.” Ah Soh alzò
gli occhi al cielo. “Ma non accennare niente a mio figlio, non ci conviene riferire queste brutte notizie finché
“Sì, signore” mormorò Struan. Stava cominciando a capire. “Sì, sì, figliola, lo ha promesso anche a me, ma
non ha ancora l'età per un matrimonio senza consenso, come voi del resto. Comunque vi voglio rivelare in
segreto che ho chiesto a Sua Eminenza il permesso di celebrare il rito per la Gloria del Signore, anche se...
anche se dovesse mancare il consenso di vostro padre. Dicono che vostro padre sia irreperibile, che si trovi
nell'Indocina francese o in Siam.” I particolari della truffa e della fuga di suo padre circolavano
nell'Insediamento, ma per rispetto nei confronti di Angélique erano stati tenuti nascosti anche a Struan. Saluti,
Ah Tok, sesta cugina di terzo grado, hai fatto molto bene a consultarmi subito. Il tappo della bottiglia ha rivelato
chiare tracce di Luna Nera, che dev'essere l'Espellente della Terra del Cane nel mare orientale. “Accetto”
rispose subito Malcolm che si era aspettato condizioni più severe. Nel corso degli anni si era spesso trovato
coinvolto in discussioni come quella con ufficiali della marina e dell'esercito e funzionari governativi. Crollò
esausto e inebriato sulla prima panchina vuota e restò a fissare la flotta senza vederla. “Ma quei bastardi della
Victoria non sono nostri amici, la banca è stata fondata da Brock e ci ha sempre esclusi, non credo che li
potremo esservi d'aiuto.” Prese un rotolo, si avvicinò, lo porse, arretrò, si inchinò e attese che il gai-jin si
inchinasse a sua volta, per quanto sommariamente, del tutto convinto di aver avuto la meglio sul nemico. Inveì
contro i suoi uomini per scaricare la rabbia, e si allontanò. Furibondi per l'inciviltà dimostrata dai gai-Jin, i
samurai lo seguirono. “Ciao, Angel” disse Malcolm affettuosamente, risentendo le parole dell'ammiraglio.
“Sarà un onore per me esporre queste opinioni, ammiraglio.” Ketterer sbuffò. Per evitare di ritrovarsi messo
alle strette, Malcolm accennò ad alzarsi. “Un momento, signor Struan, prima che ve ne andiate vorrei parlarvi di
un'altra questione, una faccenda privata.” L'ammiraglio indicò la busta e la lettera sulla scrivania. Di navi da
guerra. E di oppio.” Malcolm misurò le parole. “La Struan commercia in Cina nel rispetto delle leggi
britanniche. Nessuno degli articoli che avete menzionato è vietato dalla legge.” Stupidi. Solo per il fatto che
indosso i loro vestiti e comincio a camminare come loro pensano che io sia cambiato. Per me loro sono ancora
nemici, anche Taira. E' stupido da parte di Taira cambiare idea su Fujiko, cosa gli sarà venuto in mente? Mi
scombussola i piani. “Il signor Greyforth potrebbe uccidervi” rispose disinvolto Gornt, “in quel caso le
informazioni sarebbero sprecate e io mi sarei esposto senza motivo.” Dopo una pausa Malcolm chiese: “Se
accadesse, o se io dovessi essere ferito gravemente, come otterreste la vostra rivincita?”. “Se Sua Eminenza
sarà d'accordo, sono sicuro che il senhor Seratard accetterà di farvi da tutore, in loco parentis.” Angélique
continuava ad avere la gola stretta. “Per quando bisognerà attendere la risposta, l'approvazione di Sua
Eminenza?” Quando si fermò per riprendere fiato, Johann concluse: “E' firmato “Nori Anjo, taira”. Se non erro,
sir William, il titolo equivale più o meno a quello di un dittatore... un Anziano si è fatto strada”. “Ayeeyah, cosa
vuole dire, comportatevi come pipistrelli?” chiese irritata Ah Soh. “I pipistrelli sono silenziosi ma squittiscono,
sanno volare al buio ma alla luce sono ciechi, di notte sono invisibili, ma di giorno impotenti. I loro escrementi
sono preziosi ma puzzano. Cosa vuol dire, heya?” “Va bene, la prenderò, ditegli di venire qui.” Johann
tradusse. L'ufficiale ordinò con un cenno imperioso a sir William di avvicinarsi, ma sir William senza scomporsi
gridò in tono tutt'altro che, cortese: “Ditegli che sono a cena, e che se non si muove subito me la dovrà
consegnare domani”.
“Stranamente, a poca distanza dalle Porte, sono dislocati picchetti segreti di samurai di Ogama, e i rispettivi
capitani si incontrano in segreto.” Hiraga grugnì. “Curioso.” Lo shoya annuì e, da buon pescatore qual era, diede
lo strappo. “Ah sì, per voi forse non è importante, ma i miei signori credono che i due shishi di cui vi ho parlato,
Katsumata e Takeda, lo shishi choshu, siano fuggiti da Kyòto e stiano viaggiando sulla Tokaidò.” “Cosa vuoi,
tappo?” chiese con voce dura il sergente, mezzo metro più alto di lui. “Solo le donne del Popolo dell'Aglio di
Chosen non hanno peli sul pube.” Sputò i resti del pesce sul pavimento e se ne servi un'altra porzione. “Questa.
E' della signora Struan. Sapete di cosa parla?” Ah Soh alzò gli occhi al cielo. “Considererò attentamente
quanto mi avete detto e lo sottoporrò agli altri.” Ketterer si soffiò il naso, aspirò una presa di tabacco e si soffiò
nuovamente. Quando gli sembrò di essersi schiarito le idee lanciò una torva occhiata a Malcolm, irritato di non
vedere in lui alcun segno di debolezza. A poco a poco si allontanavano tutti. Gli ubriachi erano
improvvisamente diventati sobri e ciascuno stava in guardia, consapevole della velocità con cui i samurai
sguainavano le spade e partivano all'attacco. “Qual è il problema?” Johann glielo spiegò. Malcolm respirò a
fondo per riacquistare il controllo di sé. “Grazie a voi, signor Struan” disse calmo l'ammiraglio, alzandosi.