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Hiraga colse un fugace riflesso nella vetrina del negozio del macellaio e non si riconobbe.

“Occhi, orecchie e narici aperte, come un pipistrello, e fate attenzione a non lasciare in giro escrementi!” Ah

Tok ridacchiò. “Diecimila estati a Chen della Nobil Casa, senza di lui non avremmo mai saputo che la Porta di

Giada della ragazza si è accostata a mio figlio!” “Appunto, signor Struan!” sbottò l'ammiraglio. “Se gli indigeni

non avessero avuto le armi non sarebbe accaduto il grande ammutinamento, le rivolte verrebbero domate molto

più in fretta ovunque, e i selvaggi di tutto il mondo potrebbero essere educati con minor fatica, ogni genere di

commercio utile verrebbe svolto in pace e la pax britannica avrebbe già imposto l'ordine al mondo intero.

Silenzio assoluto. Il samurai pronunciò con impazienza altre parole, chiaramente degli ordini. “Hanno tutti

brutte facce. Sta' calmo.” Arretrò per guardare meglio il nuovo travestimento. “L'oppio lo sarà presto” scattò

l'ammiraglio. “Sì, signore, grazie per il consiglio, ma stavate dicendo...” “Sì, tuttavia al momento ha

l'approvazione del governo di Sua Maestà e sfortunatamente è l'unica merce che possiamo scambiare con il tè

cinese, da cui il Parlamento ricava imposte immense.”

“Di quando parli, sorella minore? Che giorno era?” “C'è un'altra questione importante.” Hiraga respirò a

fondo. “Per esempio, perchè non Lungo Naso Aguzzo, un diavolo straniero della sua razza, heya? Quei due

stanno vicini come pidocchi sull'inguine di un mendicante. E non è forse stato lui a buttare in mare la bottiglia e

tutte le prove, ricordi?” Malcolm respirò a fondo per riacquistare il controllo di sé. “Sì. Ayeeyah! Si, hai

ragione, è possibile che Lungo Naso Aguzzo abbia costretto mio figlio a indossare un cappello verde.” “Credo

di sì” rispose cauto lo shoya, che in verità aveva capito molto bene. Era assai soddisfatto e avrebbe voluto

conoscere più particolari. “Keirei!” sbraitò sir William. Saluta! E aveva spesso assistito ai litigi tra suo padre e

sua madre, l'uno a favore del libero scambio, l'altra della moralità, l'uno infuriato contro l'insolubile triangolo
dell'oppio, l'altra contraria all'oppio e alle armi. Padre Leo le concesse in fretta l'assoluzione, imponendole

come penitenza solo dieci Ave Maria; lei si sentì sollevata e accennò ad alzarsi...

“Il signor Greyforth potrebbe uccidervi” rispose disinvolto Gornt, “in quel caso le informazioni sarebbero

sprecate e io mi sarei esposto senza motivo.” Dopo una pausa Malcolm chiese: “Se accadesse, o se io dovessi

essere ferito gravemente, come otterreste la vostra rivincita?”. Malcolm non aveva mai trovato il coraggio di

chiedere apertamente alla madre se in realtà non fosse stata innamorata di Dirk anziché di Culum e se non si

fosse accontentata del figlio soltanto perchè con il padre non era possibile. Ma sapeva che anche se avesse

trovato il coraggio di chiederglielo, lei si sarebbe limitata a rispondere con un sorriso gelido: “Malcolm, non dire

assurdità”. “Scusami, non intendevo interrompere una conversazione importante...” Sulla passeggiata l'aria

sembrava profumata, pulita e senza complicazioni. “Non è necessario, sir William” intervenne Erlicher, il

ministro svizzero, “se è in olandese posso tradurre io.” “Dunque, il valore della Choshu Società per Azioni è di

diecimila azioni. Poi, il daimyo, rappresentante della società per azioni, offre tutte o parte delle azioni a

qualcuno in cambio di denaro. Questi riceve un pezzo di carta che dice quante azioni della Choshu Società per

Azioni ha comprato, e così entra in possesso della Choshu Società per Azioni per una quota corrispondente al

denaro versato. “Stranamente, a poca distanza dalle Porte, sono dislocati picchetti segreti di samurai di Ogama,

e i rispettivi capitani si incontrano in segreto.” Hiraga grugnì. “Curioso.” Lo shoya annuì e, da buon pescatore

qual era, diede lo strappo. “Ah sì, per voi forse non è importante, ma i miei signori credono che i due shishi di

cui vi ho parlato, Katsumata e Takeda, lo shishi choshu, siano fuggiti da Kyòto e stiano viaggiando sulla

Tokaidò.” Hiraga si tolse il cappello e si osservò.

Ho imparato molto. Non basta ancora, ma non va male. Dovrò stare attento, gli altri mercanti non saranno

certo favorevoli a un embargo. “Io sì. L'ho verificato personalmente.” L'ammiraglio afferrò con aria grave il
documento. “Le prime indagini del governatore indicano come probabili responsabili la Struan o la Brock.”

Malcolm alzò senza paura lo sguardo sul florido viso del vecchio. “Non credo proprio, signore, con quelle

brutte spade al fianco.” L'ufficiale avanzò verso il cancello della Legazione e tutte le sicure scattarono. Si fermò

e imprecò all'indirizzo del sergente e delle sentinelle. “Otami-sama” disse lo shoya, che non aveva notato in

Hiraga nessun cambiamento essendo a sua volta stordito, “i miei signori vi saranno grati quanto me. Quando

avremo finito di esaminare tutti i vostri brillanti pensieri e le vostre idee, mi concederete la possibilità di porvi

alcune brevi domande?” † Tranne l'orologio, dono di Tyrer, erano tutti regali del governo di Sua Maestà per i

servizi resi. Con chi posso confidarmi su questa nuova svolta? Con Paradiso? “Non ne sono sicuro, ma potrei

scommetterci.” Un aborto! Quella puttana è stata saggia e allo stesso tempo poco saggia a usarlo, e il padrone

saggio e poco saggio a consigliarlo. Finché non sapremo se è stato lui a prendere la decisione, o se lei l'ha fatto a

sua insaputa, non prendere alcuna iniziativa. Cugina, ascoltalo mentre dorme, ha sempre parlato nel sonno, sin

da quando era bambino, forse ti dirà qualcosa di più. Di' a Ah Soh di fare altrettanto e comportatevi entrambe

come pipistrelli.

Quando sonno-joi avrà vinto, pensò, noi, il Consiglio dei samurai chiederemo all'imperatore di consentire solo

al Consiglio di formare le società per azioni, così, finalmente, avremo il controllo su tutti i parassiti, i mercanti e

gli usurai! “Ayeeyah, cosa vuole dire, comportatevi come pipistrelli?” chiese irritata Ah Soh. “I pipistrelli sono

silenziosi ma squittiscono, sanno volare al buio ma alla luce sono ciechi, di notte sono invisibili, ma di giorno

impotenti. I loro escrementi sono preziosi ma puzzano. Cosa vuol dire, heya?” “Ammiraglio Ketterer, il

governatore può indicare chi vuole, ma dovrà sostenere le sue accuse con buone prove se non vorrà scatenare

una dura reazione da parte nostra, e ancora più dura da parte dei Brock. A me non risultano contatti di quel tipo,

e in ogni caso la vendita di armi non è proibita dal Parlamento. “Keirei!” L'ufficiale avvampò ma si inchinò
automaticamente, come dinanzi a un pari, e si infuriò ulteriormente nel vedere che sir William, rispondeva solo

con un cenno, come dinanzi a un inferiore. Poi pensò: questo ripugnante ometto è il capo dei gai-jin, la sua

irascibilità è nota quanto il suo fetore. Quando attaccheremo mi riprometto di ucciderlo personalmente. Ma

perché... “Mukfey dice che i gai-jin hanno una specie di mercato, shoya, una borsa valori dove le uniche merci

che vengono scambiate, comprate o vendute, sono piccoli pezzi di carta stampata chiamati azioni o titoli che in

qualche modo equivalgono al denaro, a un'immensa quantità di denaro, e ogni azione appartiene a una società

per azioni, una compagnia.” Sorseggiò il tè. Notando che lo shoya non capiva, respirò profondamente e

cominciò a spiegare: “Poniamo che Ogama affidi tutto il feudo di Choshu, tutta la terra e i prodotti della terra a

una società per azioni, la Choshu Società per Azioni, e decida di dividere la società in diecimila parti uguali,

diecimila azioni, capite?”. “Niente, per ora” rispose Norbert scuro in volto. Erano sulla passeggiata e ancora

molto lontani dai samurai i quali, com'era loro abitudine, sfilavano senza tenere il passo e senza prestare

attenzione alla folla silenziosa e impietrita. Arretrò per guardare meglio il nuovo travestimento. Mercoledì, 3

dicembre

“Farò del mio meglio, padre, grazie...” mormorò lei. Lo aggirò e scappò via. “Quando si è in dubbio,

giovanotto” disse Lunkchurch con voce rauca, “conviene svignarsela, lo dico sempre.” Prima di andarsene,

allungò la mano verso Gornt. “Barnaby Lunkchurch, piacere di conoscervi signor Gornt, benvenuto a

Yokopoko, ci rivedremo al circolo... dicono che giocate a bridge.” “Sì, sì, figliola, lo ha promesso anche a me,

ma non ha ancora l'età per un matrimonio senza consenso, come voi del resto. Comunque vi voglio rivelare in

segreto che ho chiesto a Sua Eminenza il permesso di celebrare il rito per la Gloria del Signore, anche se...

anche se dovesse mancare il consenso di vostro padre. Dicono che vostro padre sia irreperibile, che si trovi

nell'Indocina francese o in Siam.” I particolari della truffa e della fuga di suo padre circolavano
nell'Insediamento, ma per rispetto nei confronti di Angélique erano stati tenuti nascosti anche a Struan. “No.

Una fesseria del genere non meriterebbe neppure di essere riferita.” “Io sì. L'ho verificato personalmente.”

L'ammiraglio afferrò con aria grave il documento. “Le prime indagini del governatore indicano come probabili

responsabili la Struan o la Brock.” Malcolm alzò senza paura lo sguardo sul florido viso del vecchio. “Bene.

Poi?” Dopo che Hiraga si fu cimentato a parlare di prestiti e operazioni finanziarie e bancarie che a lui stesso

rimanevano in gran parte oscuri, lo shoya, impressionato dalla memoria e dall'intelligenza del giovane nel

cogliere ciò che gli era totalmente alieno, disse con serietà: “Notevole, Otami-sama”. Si riaccendeva una

speranza: Ketterer sarebbe disposto a dimenticare la lettera di mia madre, a dare il permesso a Marlowe di farci

salire a bordo e a non impedire a Marlowe di sposarci? “Certo. E' carica, naturalmente.” Era una pistola piccola

ma micidiale, con il manico rivestito d'argento, a canna doppia, caricata con due proiettili di bronzo. Gliela

restituì.

“Bene.” Hiraga era stanco, ma apprezzava quel labirinto di nuove idee anche se a volte vi si perdeva. “Sì,

tuttavia al momento ha l'approvazione del governo di Sua Maestà e sfortunatamente è l'unica merce che

possiamo scambiare con il tè cinese, da cui il Parlamento ricava imposte immense.” “Io lo sono, signore.”

Gornt mostrò la sua piccola pistola. “Ma questa non li scalfirebbe nemmeno, se avessero cattive intenzioni.”

“Sì. I passanti di High Street lo guardavano appena. “Che novità ci sono da Kyòto?” Dopo che Hiraga si fu

cimentato a parlare di prestiti e operazioni finanziarie e bancarie che a lui stesso rimanevano in gran parte

oscuri, lo shoya, impressionato dalla memoria e dall'intelligenza del giovane nel cogliere ciò che gli era

totalmente alieno, disse con serietà: “Notevole, Otami-sama”. ” Ne sono contento, mia giovane e neanche tanto

debole mentitrice, pensò padre Leo, disgustato dalla perfidia dell'umanità. “Non è necessario, sir William”

intervenne Erlicher, il ministro svizzero, “se è in olandese posso tradurre io.”

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