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Poi Ori si slanciò verso un altro uomo che battè in ritirata.

Provò con un terzo che a sua volta si ritirò.

Sorrise. “Io voto per l'attacco, soltanto per l'attacco” rispose ostinato il vecchio. “Oggi contro i nemici nella

baia e domani contro Yokohama.” Che uomo fortunato è André. E' chiaro che ha un'amante. “Sono uno shishi

di Satsuma!” rispose Ori con fierezza aggiungendo come d'abitudine un falso nome: “Riyama Takagaki”. “Io...

io no... no... io, ehm, non ci sono ancora andato.” “Esistono postriboli di vari livelli, ovviamente, e in quasi tutte

le città puoi trovare anche delle donne di strada. Tuttavia è possibile usufruire di un quartiere tutto dedicato al

piacere che si chiama Yoshiwara. E' dall'altra parte del ponte, oltre la recinzione.” “Non ci entreremo mai di

notte, Ori” sussurrò. “Né di giorno.

“Vivere o morire non ha alcun significato per me, né mi preoccupa la morte di mio figlio, l'attuale shògun,

poiché se ne potrà sempre nominare un altro. Ma m'inquieta assai ritirarmi soltanto perchè i gai-jin sono

all'ancora nella nostra baia. Voto contro qualsiasi ritirata e a favore di un attacco. Voto perchè ci si diriga sulla

costa e, se gli sciacalli vogliono sbarcare, voto perchè si uccidano gli uomini e si distruggano navi, cannoni e

fucili.” Siete liberi di andare e venire come desiderate. Se avete bisogno d'aiuto non avete che da chiederlo.” E

avrebbe anche voluto aggiungere che purtroppo i francesi non facevano mai alcuna distinzione data la loro

propensione ad assumere atteggiamenti troppo disinvolti, un modo di vivere che tuttavia aveva sedotto persino

un aristocratico come il Principe di Galles che non si tratteneva dal definire Parigi casa sua. Siete liberi di

andare e venire come desiderate. Se avete bisogno d'aiuto non avete che da chiederlo.” Il più anziano del

gruppo, Toyama, era un uomo di cinquant'anni con i capelli grigi. “D'accordo. E appena il mio promemoria

arriverà a Parigi l'accordo diventerà ufficiale pur restando, beninteso, segreto.” Dovrei correre il rischio, se me

lo potessi permettere? Dopotutto André me ne ha fornito una buona ragione: “Per imparare in fretta il

giapponese, monsieur, la cosa migliore è procurarsi un dizionario da camera da letto... è l'unico modo” . Ma
l'ultimo pensiero prima di lasciarsi travolgere dal sonno fu per André: mi chiedo perchè sia stato tanto gentile

con me, tanto loquace. E' raro che un francese si dimostri così disponibile con un inglese. Molto raro. E' strano

che non abbia menzionato Angélique nemmeno una volta...

Ma non importa, papà ha vissuto la sua vita e per quanto bene gli voglia e per quanto ammiri ciò che ha fatto io

devo vivere la mia. La Francia ormai è quasi un'alleata, non c'è niente di male nello stare a sentire e imparare.

Temo che i giapponesi non siano generosi con la verità nemmeno con se stessi.” “Esistono postriboli di vari

livelli, ovviamente, e in quasi tutte le città puoi trovare anche delle donne di strada. Tuttavia è possibile

usufruire di un quartiere tutto dedicato al piacere che si chiama Yoshiwara. E' dall'altra parte del ponte, oltre la

recinzione.” “Troppo gentile. D'accordo, accetto di buon grado.” Colmo di gratitudine, Tyrer fece un cenno al

negoziante e con l'aiuto di Poncin pagò il libro, sbalordito dal basso prezzo. S'incamminarono lungo la strada.

“Che cosa stavate dicendo del Mondo dei Safici?” “Non disponiamo di abbastanza uomini” rispose Anjo

disgustato da quel vecchio e dalla sua passione guerresca che non era mai stata messa alla prova della realtà di

una battaglia. “Certamente, ragazzo mio. Ma questa settimana non è possibile, cosa ne diresti del mese

prossimo? Vuoi un altro sherry?” Ne incontro molti casi tra i pazienti giapponesi, e non tutti sono casi che

possiamo collegare alla presenza degli europei. Se avete tali inclinazioni usate una protezione, ma tenete

presente che non è sicura. La miglior cosa da fare quindi è astenersi, se capite quello che voglio dire.”     “Ah,

allora vi ho fatto dono di un nuovo piacere. Per la letteratura erotica i giapponesi non temono rivali; possiedo

una collezione che sarò lieto di mostrarvi. Si chiamano shungae oppure wkiyoe: immagini del Mondo dei Salici

o del Mondo Fluttuante. Non avete ancora visitato uno dei loro bordelli?” Nella carriera del Consiglio dove gli

Anziani si erano riuniti in gran fretta parlava Yoshi.


“Qui nel nostro Yoshiwara abbiamo più di cinquanta case da tè, come le chiamano, o locande, tra cui puoi

scegliere, e tutte sono fornite di licenza pubblica e vengono controllate dalle autorità. State attento però a non

andare mai nella Città Ubriaca. “Voi, dunque, consigliate questo?” “No, per Dio, arriverò in carrozza!” Sir

William era furente con se stesso. Aveva dimenticato che le strade giapponesi potevano essere così strette.

Aveva voluto arrivare in carrozza soltanto perchè le ruote erano proibite, per provocare la Bakufu. “Avranno

quello che si meritano, sir William,” esultò Phillip Tyrer inebriato dall'odore di cordite. I ventun colpi di

cannone che ciascuna delle sei navi ancorate al largo di Edo aveva sparato in segno di saluto echeggiarono senza

sosta. “Ma l'uomo saggio compera il contratto di una donna e se la riserva per il suo esclusivo piacere

personale. Sono davvero così affascinanti e così poco costose se si tiene conto dell'enorme profitto che abbiamo

sul cambio.” Al di là dello steccato intravide la sagoma incerta di un tempio buddista. Al tramonto, quando le

cornamuse avevano terminato di suonare la ritirata e la bandiera era stata ammainata come di rito, il pesante

cancello sbarrato e suonate le loro campane, i monaci avevano riempito la notte con uno strano canto che non

aveva mai fine: “Ommm mahnee padmeee hummmmm...”. Seguì un profondo silenzio.

“Avranno quello che si meritano, sir William,” esultò Phillip Tyrer inebriato dall'odore di cordite. E così Tyrer

aveva fatto. “Oh mio Dio!” Poncin rise di gusto.   “Oh no, la donna ha sempre il diritto di rifiutare un uomo

senza per questo perdere la faccia. Esistono speciali protocolli che potrò spiegarvi nei dettagli, se lo desiderate,

ma ciascuna Casa è diretta da una maitresse chiamata mama-san. San è il suffisso che significa padrone di casa,

maschile e femminile, e la mama-san è una donna il cui vanto consiste nell'eleganza dell'ambiente che dirige e

nella raffinatezza delle ragazze di cui si circonda. I prezzi e la qualità delle case ovviamente variano. Povero

papà, pensò concentrandosi sulle parole di Poncin mentre percorrevano High Street, accarezzati dal sole e

tonificati dall'aria fresca. Probabilmente anche l'indomani, il giorno della spedizione a Edo, sarebbe stata una
bella giornata. “Oh, ma il vostro francese è ottimo, monsieur.” L'esodo era cominciato al mattino quando la

flotta era stata avvistata nel porto di Yokohama.

“Sono uno shishi di Satsuma!” rispose Ori con fierezza aggiungendo come d'abitudine un falso nome: “Riyama

Takagaki”. L'uomo rispose con una piacevole risata. “Anch'io, al seguito di monsieur Seratard, il nostro

ministro. Eravate alla Legazione di Parigi prima di venire qua?” Che uomo fortunato è André. E' chiaro che ha

un'amante. Phillip Tyrer si irrigidì. Che uomo fortunato è André. E' chiaro che ha un'amante. Esasperato Anjo

si rivolse agli altri tre membri del Consiglio. “Fu per volere dell'imperatore, scritto e presentato da un principe

di questa corte. Non potevamo far altro che obbedire. Avresti obbedito anche tu.” “Il nostro errore fu di non

intercettare Sanjiro e ucciderlo” disse Toyama.

“Il nostro errore fu di non intercettare Sanjiro e ucciderlo” disse Toyama. Mentre sbarcavano il capitano

responsabile del distaccamento salutò. Con uguale severità era punita qualsiasi forma di furto. “Ecco

Kanagawa, e questa è Hodogaya.” Il più anziano del gruppo, Toyama, era un uomo di cinquant'anni con i

capelli grigi. “Hai visto le nostre insegne” ribatté furente l'uomo facendo scricchiolare un'asse del ponte. I suoi

uomini si schierarono dietro di lui. Tyrer si irrigidì. Sul ponte dell'ammiraglia francese, Henry Seratard fumava

la pipa ridacchiando con il ministro russo.

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