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Davanti al Re
Davanti al re, ci inchiniamo insieme
Per adorarlo con tutto il cuor.
Verso di lui eleviamo insiem
Canti di gloria al nostro Re dei Re
Celebrante:
Eccomi dunque, mio Signore e Dio, davanti a questo altare,
dove tu ti trattieni notte e giorno per me.
Tu sei la fonte di ogni bene, tu il medico di ogni male,
tu il tesoro di ogni povero.
Ecco oggi ai tuoi piedi un peccatore, il più povero fra tutti: abbi
compassione di me.
Non voglio che mi scoraggi la mia miseria,
vedendoti in questo Sacramento
disceso dal cielo in terra solo per farmi bene.
Voglio che tu mi dia luce e grazia di amarti con tutte le forze.
Maria Santissima, Santi miei avvocati,
Angeli beati tutti del Paradiso,
aiutatemi ad amare il mio Dio amabilissimo.
Buon Pastore, vero pane, nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni nella terra dei viventi
(S. Alfonso Maria de' Liguori)
Canto:
Oh, oh, oh, Adoramus Te domine
Guida:
Signore mio Dio, com'è bello guardarti sotto le apparenze dell'ostia!
Che beata certezza: sapere che Tu sei qui, che mi vedi e che mi ascolti!
Com'è bello trovarsi così vicino a Te! Desidero impregnarmi della tua
presenza così immediata: che questa presenza si impadronisca
dell'anima mia, la trasformi e la santifichi!
Eccomi davanti a Te, povero e nudo, non potendo darti altro che il mio
sguardo: avvolgimi con la tua intimità , rivestimi con la tua potenza!
Tu sei dinanzi a me come la sorgente di ogni luce e di ogni vita; in te si
trova il focolare di ogni amore.
Com'è bello mettersi sotto l'irradiamento del tuo splendore, sotto
l'azione della tua vitalità sovrabbondante, sotto il tuo sguardo pieno
d'amore! Ti guardo senza vederti, ma tu mi guardi con una tale forza
che fai passare in me le ricchezze del tuo essere. Non incontro il tuo
sguardo, ma tu incontri il mio cuore e lo riempi della tua grazia divina.
Senza che me ne accorga, tu mi cambi, mi penetri dei tuoi pensieri e dei
tuoi sentimenti. Mi innalzi fino al livello della tua santità .
Com'è bello contemplarti, abbandonarsi a te, e lasciarsi invadere dalla
tua presenza ed essere interamente riplasmati da Te!
Canto:
Ti amo Signor a Te levo la voce per adorarti con tutta l’anima mia.
Gioisci mio Re, si rallegri il mio cuor, dolce Signore
Divin Redentor!
(in silenzio…)
Celebrante:
I discepoli si sentono abbandonati nel momento del pericolo, lasciati
soli a lottare contro le onde per una lunga notte. Come loro anche noi ci
siamo sentiti alle volte abbandonati, e Dio era lontano, assente, era
muto. Eppure un credente non può mai dire: «Io da solo, io con le mie
sole forze», perché non siamo mai soli, perché intrecciato al nostro
respiro c'è sempre il respiro di Dio, annodata alla nostra forza è la
forza di Dio. Infatti Dio è sul lago: è nelle braccia di chi rema, è negli
occhi che cercano l'approdo. E la barca, simbolo della nostra vita
fragile, intanto avanza nella notte e nel vento non perché cessa la
tempesta, ma per il miracolo umile dei rematori che non si arrendono,
e ciascuno sostiene il coraggio dell'altro. Dio non agisce al posto nostro,
non devia le tempeste, ma ci sostiene dentro le burrasche della vita.
Non ci evita i problemi, ci dà forza dentro i problemi.
Poi Pietro vede Gesù camminare sul mare: «Signore, se sei tu, comanda
che io venga da te sulle acque». Pietro domanda due cose: una giusta e
una sbagliata. Chiede di andare verso il Signore, ma chiede di andarci
camminando sulle acque, e questo non serve. Non è sul mare dei
miracoli che incontrerai il Signore, ma nei gesti quotidiani; nella
polvere delle strade come il buon samaritano e non nel luccichio di
acque miracolose.
«E venne da Gesù » dice il Vangelo. Pietro guarda a lui, non ha occhi che
per quel volto, ha fede in lui, e la sua fede lo rende capace di ciò che
sembrava impossibile. Poi la svolta: ma vedendo che il vento era forte,
si impaurì e cominciò ad affondare…Pietro ha cambiato la direzione del
suo sguardo, la sua attenzione non va più a Gesù ma al vento, non fissa
più il Volto ma la notte e le onde.
Quante volte anch'io, come Pietro, se guardo al Signore e alla sua forza
posso affrontare qualsiasi tempesta; se guardo invece alle difficoltà , o
ai miei limiti, mi paralizzo. Tuttavia dalla paura nasce un grido: Signore
salvami!
(in silenzio…)
Canto
Gesù , Ge-sù , Gesù , Ge-sù
Gesù , Ge-sù , Gesù , Ge-sù
Guida:
Un grido nel buio, nel vento, nel gorgo che risucchia. E dentro il grido
c'è già un abbraccio: ho poca fede, credo e dubito, ma tu aiutami!
Ed è proprio là che il Signore Gesù ci raggiunge, al centro della nostra
debole fede. Ci raggiunge e non punta il dito per accusarci, ma tende la
mano per afferrare la nostra, e tramutare la paura in abbraccio. Vai
sulle acque della tua vita, non temere di affondare... non succederà
finché acconsentirai a camminare non sul sicuro ma sulle onde agitate
in forza della fiducia in Colui che ti ha dato fiducia di poterlo fare. È una
sfida il fidarsi! Tieni con te le tue paure, accogli la contrarietà del vento,
ma non cedere alla loro forza, perché hai una forza più grande su cui
andare, quella di essere nello sguardo di Colui che ti ha "inventato"
straordinariamente capace di tutto se straordinariamente vestito di
debolezza. Come Pietro, fissa lo sguardo su Gesù che ti viene incontro
quando intorno è buio, quando è tempesta, e senti cosa ha da dire a te,
solo a te: vieni! Con me tutto è possibile. Tu cammini sulle acque non
perché ne sei capace (non ti è dato in quanto uomo!). Tu cammini sulle
acque in quanto figlio di Dio...
(in silenzio…)
Guida:
Gesù , ti presento tutte le mie paure: la paura di essere rifiutato da Dio,
la paura nei confronti degli altri, la paura dinanzi al futuro e a
situazioni difficili, la paura di dare una brutta impressione di me
stesso. Ti presento tutte le mie insicurezze, i miei dubbi, le mie
incertezze, il disprezzo che a volte sento di me stesso e della mia vita.
Per queste paure e insicurezze mi sento come in mezzo a una
tempesta. Tu hai detto agli apostoli sul lago di Galilea in tempesta:
“Coraggio, sono Io, non temete!”.
Dillo anche a me e nel mio cuore si placheranno le onde furiose
dell’insicurezza e della paura. Liberami da ogni dubbio e incertezza
irragionevole, da ogni disprezzo di me stesso e della vita. Sii Tu il mio
coraggio, la mia sicurezza, il mio punto d’appoggio, la mia forza di
vivere e di agire. Infondi in me il tuo Spirito Santo che è Spirito di
potenza e di libertà . Confido e spero in Te.
(in silenzio…)
Canto: CANONE DI TAIZE’
Misericordias Domini, in aeternum cantabò .
Tu conosci tutto quello che avrei voluto fare e che non ho fatto; quello
che ho compiuto io e il male che mi hanno fatto gli altri. Tu conosci i
miei limiti, i miei errori e il mio peccato. Conosci i traumi e i complessi
della mia vita. Oggi, Padre, ti chiedo, per l'amore verso il tuo figlio Gesù
Cristo, di effondere sopra di me il tuo Santo Spirito, perché il calore del
tuo amore salvifico penetri nel più intimo del mio cuore. Tu che sani i
cuori affranti e fasci le ferite, guarisci qui ed ora la mia anima, la mia
mente, la mia memoria e tutto il mio spirito. Entra in me, Signore Gesù ,
come entrasti in quella casa, dove stavano i tuoi discepoli pieni di
paura. Tu apparisti in mezzo a loro e dicesti: "Pace a voi". Entra nel mio
cuore e donami la pace; riempimi d'amore. Noi sappiamo che l'amore
scaccia il timore. Passa nella mia vita e guarisci il mio cuore. Sappiamo,
Signore Gesù , che tu lo fai sempre, quando te lo chiediamo; ed io lo sto
chiedendo con Maria, nostra Madre, che era alle nozze di Cana quando
non c'era più vino e tu rispondesti al suo desiderio cambiando l'acqua
in vino. Cambia il mio cuore e dammi un cuore generoso un cuore
affabile, pieno di bontà , un cuore nuovo. Fa spuntare in me i frutti della
tua presenza. Donami i frutti del tuo Spirito che sono amore, pace e
gioia. Che scenda su di me lo spirito delle beatitudini, perché possa
gustare e cercare Dio ogni giorno, vivendo senza complessi e senza
traumi insieme agli altri, alla mia famiglia, ai miei fratelli.
Ti rendo grazie, o Padre, per quello che oggi stai compiendo nella mia
vita. Ti ringrazio con tutto il cuore, perché mi guarisci, perché mi liberi,
perché spezzi le mie catene e mi doni la libertà .
Grazie, Signore Gesù , perché sono tempio del tuo Spirito e questo
tempio non si può distruggere, perché è la casa di Dio.
Ti ringrazio, Spirito Santo, per la fede, per l'amore che hai messo nel
mio cuore. Come sei grande, Signore, Dio Trino ed Uno! Che Tu sia
benedetto e lodato, o Signore!
Preghiera Per La Guarigione Interiore (P. Tardif)
(in silenzio…)
Canto:
Jezu Ufam Tobie Jezu Ufam Tobie
Io Confido In Te Gesù Nella Tua Misericordia
Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua
scienza, né del tuo talento. Una cosa sola m'importa, di vederti lavorare
con amore. Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così
debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di
questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile;
ti prenderò persino il poco che hai ... perché ti ho creato soltanto per
l'amore. Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io il Re
dei Re! Busso e aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua
miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di
dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e
mancare di fiducia. Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della
notte; voglio che tu faccia anche l’azione più insignificante solo per
amore. Conto su di te per darmi gioia… Non ti preoccupare di non
possedere virtù : ti darò le mie. Quando dovrai soffrire, ti darò la forza.
Mi hai dato l’amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi
sognare… Ma ricordati… amami come sei… Ti ho dato mia Madre; fa
passare, fa passare tutto dal suo Cuore così puro. Qualunque cosa
accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all’amore, non
mi ameresti mai…
Da: Amami Come Sei (Gesù parla a un’anima) Mons. Lebrun
Canto:
Niente ti turbi, niente ti spaventi:
chi ha Dio niente gli manca.
Niente ti turbi, niente ti spaventi:
solo Dio basta.
Tutti:
Benedizione Eucaristica