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UNITA 6 + LA CRISI DELLE CERTEZZE FILOSOFICHE: NIETZSCHE Apollinieo @ dionisiaco i392 Con questa coppia di opposti Nietzsche indica i due impulsi di base dello spi- rito e deliarte greci. Lapollineo, che scaturisce da un impulso alla forma e da un atteggiamento di fuga di fronte al divenire, si esprime nelle forme limpide e ar- moniche della scultura e della poesia epica. I dionisia- o, che scaturisce dalla forza vitale e dalla partecipazio- neal divenit, si esprime nellesaltazione creatrice della ‘musica. Lapollineo sta al dionisiaco come la forma sta al c20s, la stasi al divenire, il finito allinfnito, la ragione alstinto, la luce alloscurit, la serenita alfinquietudine, il sogno alffebbrezza, la rappresentazione alla volonta ce. Mente in un primo tempo, nella Grecia presocrati- a, apollineo e dionisiaco convivevano separati, in un secondo tempo, con la tragedia attica, si armonizzaro- no tra loro. In un terzo momento tale equilibrio fu di solto dal prevalere deltapollineo, che trionfé sul dioni- siaco fin quasi a soffocarlo, Cid avvenne con la tragedia di Euripide e con il razionalismo di Socrate. Contro tale processo di decadenza, che ha finito per travolgere tutto VOccidente, Nietzsche propone un convinto recupero dello spirito dionisiaco. Dioniso, ovvero l'accettazione totale della vita IB95S Dioniso, il dio dellebbrezza e della gioia, il dio che canta, ride e danza, il dio che bandisce da sé ogni rinuncia € ogni fuga di fronte al mondo, rappresenta, per Nietzsche, il simbolo divinizzato di quell'accettazio- ne“totale” della vita che eglifa valere sia contro Fatteg- giamento rinunciatario della morale tradizionale, sia con- tro Tascetismo orientaleggiante di Schopenhauer. La nietzscheana accettazione della vita va ben oltre le op poste unilateralita del pessimismo e delottimismo (in- capaci di cogliere la vita nell'unita dei contrari che la caratterizzano) e mette capo a un programma di fedel- 18 alla terra’: «Vi scongiuro,fratell, ri manete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterre- ine speranze! Lo sappiano o no: costoro esercitano il veneficio» (Cosi parlo Zarathustra), Storicismo'e'storia(j396)> Pur criticando lo storici- smo e leccesso di memoria storica ~ che inchiodano uomo al passato e ne paralizzano le iniziative, facen- dogli dimenticare che sper ogni agire ci vuole oblio» — Nietzsche riconoscernon solo il«danno», ma anche Feu Uilzzae tesco elector dela litay della storia, purché I'uomo le si accosti nelfottica della vita, per instaurare un rapporto proficuo con i passato, nelle tre possibil forme della storia monumen- tale (v), antiquaria (v) e critica (v.). Storiaimonumentale’p13365 £ il tipo di storia di cui uomo ha bisogno «in quanto &attivo e ha aspirazioni». Essa fornisce all uomo modelliper fazione: «ln che giova dunque all'uomo doggtla considerazione monumenta- le del passato, foccuparsi delle cose classiche e rare del- le epoche precedent? Egli ne deduce che la grandezza, la quale un giomo esistette,fu comunque una volta pos- sibile, € percid anche sara possibile unaltra volta; eqli percorre pit coraggiosamente la sua strada, poiché ora il dubbio che lo assale nelle ore di debolezza, di volere forse limpossibile, € spazzato via» (Considerazioni inat- tual, 1). Tra i limiti di questo tipo di storia troviamo la tendenza alla mitizzazione e a fanatismo. Storia antiquaria i296 € il tipo di storia di cui 'uo- mo ha bisogno «in quanto preserva e venera». Essa na- sce dalla venerazione di un passato di cui cisiriconosce eredi e da cui ci si sente giustificat: «Della storia ha sogno ...] colui che guarda indietro con fedelt’ e amo- re, verso il luogo onde proviene, dove é divenuto ...]- Lafelicita di non sapersi totalmente arbitrar e fortuiti, ma di crescere da un passato come eredi fori e frutti,e di venire in tal modo scusati, anzi giustificati nella pro- pria esistenza ~ & questo cid che oggi si designa di pre- ferenza come il vero € proprio senso storico», Ovvia- mente, per queste sue caratteristiche, la storia anti- Aquaria «ostacola la forte risoluzione per il nuovo, quin paralizza chi agisce> (Considerazioni inattuali, I) Storia criticapi397> € il tipo di storia di cui fuomo ha bisogno «in quanto soffre e ha bisogno di liberaziones. Essa nasce da un atto diliberta difronte al passato: «Qui si fa chiaro come I'uomo abbia molto spesso necessa~ riamente bisogno, accanto al modo monumentale € antiquario di considerare il passato, di un terzo modo, quello crtico[..]Egli deve avere, edi tempo in tempo impiegare, la forza di infrangere e di dissolvere un pas- sato per poter vivere: eli ottiene cié traendo quel passa- to innanzi a un tribunale, interrogandolo minuzio- samente,e alla fine condannandolo» (Considerazioni Inattual, 1). limite di questo tipo di storia risiede nella sua presunzione di poter tagliare i ponti con il passato. E CERTEZZE FILOSOFICHE: NIETZSCHE (GLOSSARIO e RIEPILOGO & periods Huministico Metodo enitice € storico-genealogico ». 399 > Niet: 2sche propone un procedimento che definisce: 1.critico, perché eleva il’sospetto" a metodo diindagine;2. storico- genealogico, perché ritiene che non esistano realta sta- tiche o immutabil, ma che ogni cosa sia lesito di un processo da ricostruire. Tale metodo assume la forma concreta di una «chimica delle idee e dei sentimenti>, volta a riportare i problemi filosofic alla «stessa forma interrogativa di duemila anni fa: come pud qualcosa na- scere dal suo opposto, per esempio il razionale dallir- razionale, cid che sente da cid che & morto, la logica datlillogicita, il contemplate disinteressato dal bramo so volere, il vivere per gli altri dall'egoismo, la verita da- glierrori?» (Umano, troppo umano) Filosofia del mattino 64005 La filosofia del mattino la filosofia propria del «viandantey, il quale, grazie alla sclenza (una «gaia» scienza, dai tratt liberant), si ean ipa dalle tenebre de! passato, inaugurando un tipo di pensiero basato sullidea della vita come transitorietd e libero esperimento, senza certezze precostituite: «Chi anche solo in una certa misura é giunto alla libert’ della ragione non pud poi sentisi sulla terra nient‘altro che tun viandante» (Umano, troppo umano).. Dio BOOS Per Nietzsche, Dio é la pit antica delle bugie vitali (la nostra pid lunga menzogna»),ovvero la menzo- «gna che in sé riassume tutte le alte. Dio rappresenta in- fatti la personificazione delle varie certezze metafisiche, ‘morale religiose elaborate dal umanita per dare un sen- so «plausibile» € un ordine erassicurantes al caos della vita e del mondo. In unPottica pit specifica, Dio siconfi- gura come il simbolo di ogni prospettiva oltremondana € antivitale, e legittima (nella tradizione platonico-cri- stiana) la collocazione del senso deltessere fuori ein al termativa altessere: «Dio, la formula di ogni calunnia dell"aldiquay, di ogni menzogna dell“aldila"! In Dio é di vinizzato il nulla, & consacrata la volonta del nulla. Menzogne millenarie 14015 Alla base di tutto il flo- sofare citico e demistiicatore di Nietzsche, che eglstesso presenta come una «scuiola di sospetto», sta la tesi secon- dola quale la congenita debolezza dell'uomo risultadiret- tamente proporzionale lla sua ansia di certezza,ossia alla sua volonta di verta In altr termini, secondo Nietzsche, gi ‘uomini, per poter sopportare limpatto con il caos eFirra- che caratterizzanoilloro mondo, hanno costruito Utiazaeiesico ele catego della una serie di ‘certezze" (metafisiche, religiose, morali ecc) che, a uno sguardo profondo, rivelano la loro autentica natura di emenzogne vitals, ovvero dirisposte“illusorie”a nnecessita umane. I rifiuto di queste menzogne, che il filo- sofo hail compito di mettere a nudo, rappresenta il banco di prova del passaggio dall'uomo al superuomo: «Quanta verita pud sopportare, quanta verita pud osare un ono? Questa & diventata la mia vera unita di misura, sempre pit» (Ecce homo) Morte'di/Dio 5402851403 Con lespressione «morte di Dio» Nietzsche, coerentemente con la sua visione di Dio (v), allude al venir meno di tutte le certezze assolute che hanno sorretto gli uomini attraverso i millennia gui sa di stabil punti i riferimento, capaci di “esorcizzare” lo sgomento provocato dal flussoirrazionale e caotico delle cose, La morte di Dio viene presentata da Nietzsche come tun evento ancora in corso: sebbene I Con la for- mula «autosoppressione della morale» Nietzsche allu- de al fatto che, proprio in omaggio ai valori morali e istiani della veracita e dell’onesta, 'uomo ha finito per sbarazzarsi del"mondo vero’, cioé delle idee metafisico- morali della tradizione platonico-cristiana. GLOSSARIO e RIEPILOGO Il periodo di Zarathustra SUperUOMO/p4175 Con il termine“superuomo” (Uber- mensch) Nietzsche indica «il tipo riuscito al massimo grado» (Ecce homo). In linea generale, quello di su peruomo é un concetto filosofico di cui Nietzsche si serve per esprimere ideale di un nuovo essere in cui prendono forma i temi principali del suo pensiero. II superuomo é colui che @ in grado di accettare la di- mensione tragica e dionisiaca della vita, di"reggere" la morte di Dio e la perdita delle certezze assolute, di col- locarsi nella prospettiva dell’eterno ritorno (v.), di emanciparsi dalla morale (v. “genealogia della morale’, p. 428) e dal cristianesimo (v. p. 428), di porsi come vo- lonta di potenza (v. p. 428), di procedere oltre il nichili- smo (v. p. 429), di affermarsi come attivita interpretante e prospettica (v. “prospettivismo’, p. 429). Come tale, il superuomo non pub che stagliarsi sullorizzonte del fu- turo. Tant’é che il prefisso tiber pud essere tradotto an- che con ‘oltre’ allo scopo di evidenziare la differenza tra il superuomo del futuro e I'uomo del presente. N.B. II concetto di superuomo, in Nietzsche, non coinci- de con il progetto di un‘umanita emancipata (Marx), ma con ideale di un tipo superiore di uomo, che si eri- ge al di sopra delle masse, della cui inferiorita ha biso- gno «come della sua base e condizione» (Frammenti postumi, 1885-1887). Da cid la valenza filosoficamente progressista, ma politicamente reazionaria, del concet- to nietzscheano. Eterno ritorno dell’uguale413'> Secondo la dot- trina nietzscheana delleterno ritorno, tutte le realta e gli eventi del mondo sono destinati a riproporsi in modo identico infinite volte. Che cosa sia veramente eterno ritorno (una realta cosmologica, un imperativo etico, la metafora di un modo di essere dellessere) e quali siano i suoi rapporti con Viniziativa umana costitui- scono due delle questioni pit! complesse per la storio- grafia nietzscheana. Cid non toglie che la funzione di questa dottrina, allinterno dell’economia complessiva del pensiero di Nietzsche, risulti sufficientemente chia- ra. Credere nell’eterno ritorno significa infatti: 1. ritene- re che il senso dell’essere non stia fuori dell’essere, ma nell'essere stesso; 2. disporsi a vivere la vita, e ogni atti- mo di essa, come coincidenza di essere e senso, ossia come un gioco creativo avente in se medesimo il pro- prio senso appagante. Proprio per questi motivi, leter- no ritorno, in quanto apoteosi estrema del divenire, in- carna al massimo grado I'accettazione superomistica dellessere, ponendosi, per dirla con Nietzsche, come «la suprema formula dell’affermazione che possa mai esse- re raggiunta» (Ecce homo). in Schopenhauel é volonta di vivere él'essenza noumenica dell’intero universo, energia cosmica, eterna e che si concretizza nel mondo fenomenico & desiderio, cio dolore per qualcosa di cuisi avverte lamancanza deve essere sostituita dalla no/untas, unica via che consente la liberazione dal dolore nell‘ultimo Nietzsche € volonta di potenza é l'intima essenza dell’essere, che si identifica con la vita stessa, intesa come forza creatrice, espansiva e autoaffermantesi &, talvolta, domi e sopraffazione deve essere affermata nel superuomo e nel suo incondizionato «si» alla vita UNITA 6 + LA CRISI DELLE CERTEZZE FILOSOFICHE: NIETZSCHE GLOSSARIO e RIEPILOGO ultimo Nietzsche Genealogia della morale i417 Lespressione "ge- nealogia della morale" viene utilizzata da Nietzsche per indicare quello specifico modo di accostarsi ai problemi morali che consiste nel mostrar il carattere storico 0” divenuto” dei valor etici e le motivazioni umane («trop- po umaneo) che ne stanno alla base. Genealogicamente scrutata, la moralit si rivela come atistinto del greqge nel singolo», ovvero come lassoggettamento delindivi- duo a determinate direttive social Pil in particolare la morale si configura come un dispositivo di difesa e (so prattutto) di offesa, cio® come «un meccanismo con cui si@ cercato (con successo) difacilitare il dominio dell uo- ‘mo sull'uomo: nelle due varianti delannichilimento del “debole’ da parte del“forte”e dellindebolimento/condi Zionamento del forte da parte del debole>(S. Moravia). Morale'dei signoripi4ig> La “morale dei signori" & quel tipo di morale (incamato dalle aristocrazie del mondo classico) che sgorga da un sentimento di pi nezza o di potenza e che siesprime nei valori vital della forza, della salute, della fierezza e della gicia. Morale degli schiavijsiia La “morale degli schiavi® @ quel tipo di morale che sgorga da un sentimento di debolezza e di risentimento e che risulta improntata ai valori antivitali del'umilta e della pieta. Espressione emblematica di tale morale ¢ il cristianesimo (v.). Risentimento e spirito di vendetta p.418 > Ilrisen- timento, in generale, @ 'odio verso qualcuno o qualcosa che ci opprime e che riteniamo responsabile delle no- stre sofferenze. Nel caso specifico, & lodio impotente dei deboll verso ifort, ossia verso cid che essi non sono € che segretamente vorrebbero essere. Tale odio si tra- duce in un comportamento teso a sottomettere i forti tramite una tavola di valor antivitali che rappresentano Iesatto capovolgimento di quelli vitalida essi incarnati. In virtts del fenomeno del risentimento, la morale si configura come uno strumento di dominio e, quindi di annichilimento del forte’ da parte deldebole’ Gristianesimo|pi"ia'> Uattacco nietzscheano al cr stianesimo awviene sostanzialmente a due livelli. II Primo, di ordine generale, si connette al tema della amorte di Dio». II secondo, pid specifico, si concretizza nell’assimilazione del cristianesimo alla «negazione isti- tuzionalizzata della volonta di vivere» (T.W. Adorno), ‘DUtiizzare iessico, ele categories delat ovvero alla tipica morale degli schiavi (v). Particolar- mente significative, da questo punto di vista le invetti- ve dell ultimo Nietzsche: «ll cristianesimo ha preso le parti di tutto quanto & debole, abietto, malriuscito; della contraddizione contro gliistinti di conservazione della vita forte ha fatto un ideale; ha guastato persino la ragione delle nature intellettualmente pit fort, inse- gnando a sentire i supremi valori della intellettualita come peccaminosi, come fonti di traviamento, come tentazionin (Anticristo). ‘Trasvalutazione dei valori (49> Con la famosa formula «trasvalutazione di tutti i valori» Nietzsche sin- tetizza la propria opera rivoluzionaria nei confronti dei valori: «La vert’ ¢ tremenda: perché fino a oggi si chia- maya verita la menzogna. Trasvalutazione di tutti valor: questa é la mia formula per Fatto con cui l'umanita prende la decisione suprema su se stessa, un atto che in me @ diventato carne e genio» (Ecce homo) Volonta/di potenza/pi4i9> Quello di“volont’ di po- tenza’é uno dei concetti (o degli“esperimenti mental) pill variegati e discussi di Nietzsche. In linea generale, la volonta di potenza si identifica con la vita stessa, intesa come forza espansiva e autosuperantesi:«Ogni volta che hotrovato un essere vivente, ho anche trovato la volonta di potenza [...]. Ela vita stessa mi ha confidato questo segreto:"Vedi disse, io sono il continuo, necessario supe- ramento di me stessa’» (Cosiparld Zarathustra). La volon 18 di potenza trova la propria espressione pi alta nel superuomo, che non & diber solo perché & oltre" uomo del passato, ma anche perché la sua essenza consiste nel continuo oltrepassamento di sé. Dalla concezione della vita come autocreazione segue che late, intesa nel sen- so ampio di forza creatrice, diviene il modello stesso del la volonta di potenza (e del libero fare del superuomo). La volonta di potenza, che si esercita nel porte valori schemi interpretativ, ha il proprio culmine nellaccetta Zione-istituzione dell'eterno ritomno (v.), € nellapoteosi del divenite, ossia nelfatto tramite il quale il divenire, in quanto eternizzato,riceve ilsigillo del’essere:«imprimere al divenire il carattere dellessere ~ & questa la suprema volonta di potenza» (Frammenti postumi, 1885-1887). NB. Al di la di queste valenze, che sono certamente le pit decisive sul piano filosofco, la volonta di potenza di Nietzsche acquista in alcuni passi anche il significato di una giustificazione del dominio e della sopraffazione. Nichilismoipi42215 II concetto di ‘nichilismo" & assai complesso e presenta, in Nietzsche, molteplici sign cati. In una prima accezione, Nietzsche intende per ni- chilismo «la volonta del nulla», ovvero ogni atteggia- mento di fuga e di disgusto nei confronti del mondo reale. Egli vede incamnato tale atteggiamento soprattut- tonel platonismo e nel cristianesimo (v).In una secon- da accezione, connessa alla precedente ma pit circo- scritta e pregnante, Nietzsche intende per nichilismo la specifica situazione dell wore moderno, che, non cre- dendo pit in un “senso” o “scopo” metafisico delle cose, 1né nei valori supremi, finisce per awertire, di fronte allfessere, lo sgomento de! vuoto e det nulla: «Nichil smo: manca il fine; manca la risposta al “perché?"; che osa significa nichilismo? - che i valori supremi si svalo riazano> (Frammenti postu, 1887-1888). Ofigine del nichilismo|p14225 Da dove scaturisce il venit meno dei supremi valori a cui lOccidente, da Platone in poi, sié affidato? Nietzsche sostiene che la disillusione nichilistica relativa ai valori assoluti e me- tafisicamente inscritti nelle cose proviene da una pre- cedente illusione a proposito degli stessi. In altri termini, Tuomo avrebbe dapprima creduto in un mondo gover nnato da categorie quali I"unitay, la “verita; il “bene’ il “fine’ I"essere” ec. In seguito, essendosi reso conto che tali categorie sono fittize, in quanto il mondo non’ rispecchia affatto i suoi desideri logici e morali, sareb- be piombato nella disperazione nichilista: «le catego- rie “fine’, “unita’ “essere’, con cui avevamo introdotto un valore nel mondo, ne vengono da noi nuovamente estratte ~ e ora il mondo appare privo di valore |...) Risultato: il credere nelle categorie di ragione @ la causa del nichilismo - abbiamo misurato il valore de! mon- do in base a categorie che si rferiscono a un mondo puramente fittizio» (Frammenti postumi, 1887-1888) Nietzsche, pur proclamandosi anchiegli nichilsta ritie- ne di esserlo in modo tale da superare il nichilismo stes- 0. Da cid la distinzione trai diversi tipi dinichilismo (v). Tipidinichilismo(s 4205 Sia pure in modo disorgani- o, Nietzsche propone unfelaborata articolazione altin- temo del concetto di nichilismo. Innanzitutto, egli distin- gue tra un nichilismo incompleto e un nichilismo completo. I nichilismo incompleto & quello in culivecchi valori vengono distrutt, ma i nuovi che a essi subentra- no hanno la medesima fisionomia fideistica e metafisica dei precedenti (ad esempio il nazionalismo, il socialismo, il positivismo ec). II nichilismo completo @ il nichilismo vero e proprio. Esso pud rappresentare un segno di de Capitolo 2 «I periode di Zarathustra e ultimo Nietzsche bolezza o di forza, Nel primo caso, cio® come espressio- ne di adeclino e regresso della potenza dello spiritor, si ha ilnichilismo passivo: «energia dello pirito pud essere stanca, esaurita, in modo che ifinisinora perseguiti sono inadeguati e non trovano pits credito» Frammenti postu- mi, 1887-1888). Nel secondo caso, cioé come espressio- nee di ecresciuta potenza dello spito», si ha il nichilismo attivo, che si esercita come «forza violenta di distruzio- ne», Distruggendo ogni residua credenza nella verita, il nichilismo attivo @ estremo, Venendo fuori allo scoperto e creando spazio per nuove possibilita, risulta estatico. Infine, & classico, ossia compiuto, quando, pasando da una semplice negazione a una costruttiva affermazione, cio® autosuperandosi, si ponealla stregua di una volonta di potenza capace di dare un senso allinsensatezza ca0- tica del mondo. Questo spiega perché Nietzsche, pur di: chiarandosi nichilista (nel senso del nichilismo estremo), siconsiderial tempo stesso un superatore del nichilismo, che, preso in se stesso, & solo «uno stato intermedio pato- logico» (Frammentipostumi, 1887-1888). Prospettivismo'pi425'5 Lultimo Nietzsche utiliza il termine “‘prospettivismo” per indicare la teoria secon- do la quale, non esistendo cose o fatti, ma solo inter- pretazioni circostanziate di cose o di fatt, il mondo cessa di avere un unico senso, per acquistame innu- merevoli, che corrispondono ad altrettante interpreta- zioni formulate da determinati angoli prospettici: «in quanto la parola “conoscenza” abbia senso, il mondo @ conoscibile; ma esso é interpretabile in modi diver- si,non ha dietro di sé un senso, ma innumerevoli sen- si:“Prospettivismo'» (Frammentipostumi, 1885-1887) Alla base di ogni interpretazione stanno bisogni e inte- ressi collegatiallistinto di conservazione e alla volonta di potenza (v). Le cosiddette “verita” sono soltanto «illu- sioni di cui sié dimenticata la naturaillusoria». Concet- tie categorie sono schematizzazioni che, peril fatto di essersi consolidate, vengono scambiate per veritd og- gettive e modi di essere della realta Coerentemente con la sua visione prospettivstica, Niet- 2sche critica la scienza modema e la sua visione mecca nicistica, matematizzante e deterministica, che ha impo- sto urvinterpretazione univoca della realt’ ben lontana dal polimorfismo della natura. Il fatto che non esista un criterio assoluto di verita non significa che tutte le interpretazioni siano equivalenti come criteri di scelta Nietzsche indica la salute ela for 2a, cio8 in definitiva la vita ela potenza. La salute non si riduce tuttavia a un semplice fatto fisiologico, poiché janda al globale modo di essere del superuomo. £ lapollineo ww ww impulso verso lordine elarmonia delle forme fuga di fronte al divenire eal caos della vita + ildionisiaco ww MAPPA INTERATTIVA adesione alla forza vitale e partecipazione al divenire wv wv sculturaepoesiaepica |___» | inequilibrioperfetto. | ¢ | _ musicae poesia lirica nella tragedia attica + + itico storico-genealogico wy wv sospetto come regola ricostruzione del processo diindagine da cui ogni cosa scaturisce T J Lt smascheramento delle false credenze metafisiche, religiose e morali PANT ET + + Yavvento del superuomo letemno ritorno vw Ww capace di superare il nichilismo, dire «sil» alla vita e creare nuovi valori Io" la storia é un grande cerchio in cui tutto ritorna sempre identico afferma che l'intima essenza dellessere élavolonta di potenza, cioé w la vita stessa, intesa come forza espansiva e autosuperantesi

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