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PRIMA PARTE
Introduzione
Cosa significa analizzare una composizione musicale?
Quali possono o devono essere le competenze dell’analisi?
Qual è il punto di partenza?
In quali ambiti della teoria della musica possono essere individuati i prodromi dell’analisi
moderna?
A quale contesto storico risalgono le origini dell’analisi musicale come è intesa oggi?
Quali campi di indagine vengono mano a mano a far parte dell’analisi musicale, a partire dal
secolo XVIII?
Letture:
N. Cook, Guida all’analisi musicale: Introduzione
I. Bent, W. Drabkin, Analisi musicale: L’analisi musicale in generale
C. Kühn, Lo studio dell’analisi musicale: Premessa. Analizzare
Si consiglia l’acquisto del libro di Kühn
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Rinascimento
Il sistema modale e la polifonia rinascimentale:
quale il rapporto con il mondo teorico antico?
quali problemi pone la pratica compositiva contemporanea?
Glareano (1547): l’aggiunta di due ulteriori finales al sistema degli 8 modi
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Ecco la tavola riassuntiva dei 12 modi, con la proposta di rinumerazione (primo modo: finalis DO)
modes
Come può essere applicata la teoria dei modi alla musica polifonica rinascimentale?
La propostaSelected
di Zarlino: il modo è definito dalla parte del tenore
sources:
Il sistema delle trasposizioni: il caso del secondo modo
Giuseffo Zarlino, Le Istitvtioni Harmoniche, editions of 1573 and 1589.
La gerarchia nella distribuzione delle cadenze ai gradi dei modi
Giuseffo Zarlino, Dimostrationi harmoniche (Venice, 1571), p. 270 (Link [link is
Il Seicento
Grande complessità del pensiero teorico: molteplicità di approcci, sia fondati sulla teoria del
Salomone de Cuas, Institution harmonique (Frankfurt, 1615), Partie Deuxisme,
secolo precedente, sia attenti ai nuovi modi di comporre
Banchieri (1605): 12 ‘tuoni’ (non corrispondono più al sistema modale dei 6 modi autentici
4. The setpiù sei modi plagali)
of “new” eight Tuoni/modes:
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Il contrappunto a 2 voci
Prima specie: nota contro nota
IL CONTRAPPUNTO A DUE VOCI - PRIMA SPECIE
Il primo dei due esempi proposti è contrappunto rigoroso di prima specie;
il secondo presenta una maggior varietà ritmica.
Esempio 1
Esempio 2
Esaminare gli intervalli armonici che si formano fra le parti.
Come di può descrivere la natura degli intervalli usati?
Quali di questi intervalli appare più frequentemente?
Quali intervalli vengono impiegati quando si realizza un moto parallelo?
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Quali intervalli non si trovano quando si realizza un moto parallelo? C’è una ragione per
questo?
In tutti e due gli esempi le parti si muovono con il medesimo criterio:
nota contro nota.
PROCEDURE
per la scrittura di un contrappunto di prima specie su cantus firmus
La dimensione orizzontale
(dimensione primaria)
Ripetizione di una nota:
esclusa, perché aumenterebbe il valore di durata di quel suono alterando la legge
dell’uniformità ritmica, assegnando inoltre alla nota un rilievo non dovuto.
Ripetizioni di un gruppo di note:
vanno evitate, in quanto producono impressione di ridondanza e di interruzione di continuità.
Sono da evitare anche le progressioni, per analoghi motivi.
La dimensione verticale
(le 2 parti devono fondersi in un insieme significativo)
Inizio e fine: armonia di tonica.
Consonanze e dissonanze
Le nozioni di consonanza e dissonanza si sono modificate nel tempo. A due parti non sono
ammesse dissonanze.
Le consonanze ammesse sono: unisono, terze e seste maggiori e minori, quinte e ottave giuste.
La quarta giusta, la cui natura è ambigua, è considerata dissonante in contesti a due parti.
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ESERCITAZIONI da svolgere a casa
1) scrivere contrappunti rigorosi, nota contro nota, per ciascun c.f.
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2) Completare questo canone all’ottava
3) Completare la parte superiore in prima specie ma con varietà ritmica
(ampliamento della tecnica contrappuntistica che permette di realizzare alcune
imitazioni ritmiche, anche se a ciascun suono di una parte non si sovrappone altro che
un solo suono dell’altra, mantenendosi il rapporto 1:1)
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Contrappunto e composizione:
applicazione diretta delle specie del contrappunto
Esempi tratti dalla letteratura musicale in cui le voci esterne sono disposte secondo relazioni
intervallari caratteristiche della prima specie.
Due esempi tratti da corali bachiani:
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Sonata op. 26, I