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L'Italia Della Prima Repubblica e La Ricostruzione Economica
L'Italia Della Prima Repubblica e La Ricostruzione Economica
Il primo governo di centro-sinistra (1962-1963) realizzò alcune importanti riforme, tra cui
la nazionalizzazione dell'energia elettrica (con la nascita dell'Enel) e l'istituzione della
scuola media dell'obbligo. Durante i governi di centro-sinistra si registrò un
notevole sviluppo ecnomico che determinò anche in Italia la nascita di una società di
massa, caratterizzata dall'aumento dei consumi. Non mancarono però aspetti negativi
dello sviluppo, quali lo spopolamento delle campagne, che provocò una crisi agricola e
pesanti importazioni alimentari dall'estero; l'emigrazione della manodopera dal Sud
verso il Nord, la speculazione edilizia, il degrado urbano e la disomogeneità di sviluppo
del paese.
Nello stesso periodo iniziò l'offensiva terroristica, che si proponeva di usare la violenza
come arma politica. Sotto la pressione del terrorismo e di una crisi economica, il
centro-sinistra entrò definitivamente in crisi. Per far fronte a questa difficile fase Enrico
Berlinguer, segretario del partito comunista, propose la via del "compromesso
storico", basato su un'alleanza di governo tra Dc e Pci. Questa svolta portò alla
costituzione di un governo con l'appoggio esterno dei comunisti. Il nuovo governo
dovette affrontare la tragica situazione del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro da
parte delle Brigate Rosse (marzo-maggio 1978). Dopo il 1978 nella Dc prevalse una
linea contraria alla prosecuzione dell'intesa con il Pci e propensa invece a un dialogo con i
socialisti (Psi e Psdi). Da questo orientamento ebbe inizio l'età del governo
"pentapartito". Il Psi divenne l'ago della bilancia della politica italiana, grazie anche
all'azione del suo segretario Bettino Craxi, che proponeva l'immagine di un Psi
riformista e filoccidentale. In questi anni si aggravò il problema della spesa pubblica e si
intravidero i germi di una crisi che avrebbe portato di li a poco al crollo del sistema
politico. Tale sistema entrò in crisi in modo irreversibile con la caduta del muro di Berlino
e la fine del comunismo nell'Europa orientale. Agli inizi del 1922 scoppiò lo scandalo di
Tangentopoli, che portò allo scoperto la crisi degenerativa del sistema politico.
Nell'aprile del 1933 un referendum modificò la legge elettorale, sostituendo il sistema
proprozionale con quello maggioritario, novità assoluta nella politica italiana. Intato,
tutti i partiti del dopoguerra si erano dissolti o traformati, mentre ne erano nati nuovi. Le
elezioni del 1994 videro contrapporsi due coalizioni: quella di centro-destra e quella di
centro-sinistra, conferendo al sistema politico italiano il carattere bipolare. L'epoca
delle Prima repubblica era finita.