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romano
Capitolo secondo.
Diritto oggettivo e diritto soggettivo.
Finazzi
Data: 2019.12.03
19:55:05 +01'00'
Sezione I. Il diritto
oggettivo e le norme
1. Diritto • diritto oggettivo (ius <diritto>): insieme
delle norme giuridiche vigenti in un
oggettivo determinato contesto sociale => ubi societas ibi
ius <dove è una società là è il diritto>.
e norma
giuridica.
Definizione di norma giuridica
- Liber singularis enchiridii <Libro unico del manuale> di Pomponio => fatti
tramite i quali si forma il diritto: lex <legge>, proprium ius civile, quod sine scripto in
sola prudentium interpretatione consistit <diritto civile in senso proprio, che senza lo
scritto consiste nella sola interpretazione/individuazione del diritto (da parte)
degli esperti/dei giuristi>, legis actiones <azioni di legge>, plebiscitum
<plebiscito/decreto della plebe>, edictum magistratuum <editto dei magistrati>,
senatus consultum <deliberazione del senato>, principalis constitutio <costituzione
del principe/imperiale>
Fonti del diritto oggettivo o fatti di produzione normativa 5
• contesto laicizzato
• struttura dei rapporti socio-economici
• incidenza delle prassi magistratuali, della riflessione dei giuristi e delle
sentenze: es. pignoris capio <presa del pegno> in caso di mancato pagamento
dell’aes militare <soldo militare>, divieto di donazioni fra coniugi
Leges regiae <leggi regie>
• leges <leggi> => delibere di tutto il popolo: comitia curiata <comizi curiati> e
comitia centuriata <comizi centuriati> su proposta dei magistrati (consules
<consoli>, praetor <pretore>, dictator <dittatore>)
• plebiscita <plebisciti> => delibere della sola plebe che non vincolano i patrizi:
concilia plebis <assemblee della plebe> su proposta dei magistrati plebei (tribuni
plebis <tribuni della plebe>)
• rivendicazioni della plebe nei confronti dei
5. La legge patrizi
delle XII • nomina dei decemviri (451 a.C.)
tavole: un • redazione del codice denominato XII tavole
(451-450 a.C.)
codice con • contenuto del codice
caratteri - mores <costumi> raccolti in prosa ritmica dai
pontefici (versetti)
particolari.
- poche norme innovative
Le XII tavole come fonte di tutto il diritto pubblico e privato
• esaustività
• forma allusiva ed ellittica delle norme: es., Si intestato moritur, cui heres suus nec
escit, adgnatus proximus familiam habeto <se muore senza aver fatto testamento,
colui al quale non vien fuori un erede proprio, il parente legittimo più vicino
abbia il patrimonio> (tab. 5, 4); Cum nexum faciet mancipiumve, uti lingua
nuncupassit ita ius esto <Se pone in essere un atto di asservimento a garanzia di
un debito o una mancipazione, come la lingua ha chiaramente pronunciato
così sia la situazione giuridica> (tab. 6, 1)
• lex <legge> in senso ampio (leggi
comiziali e plebisciti)
- generale iussum populi ac plebis rogante magistratu
6. Leggi e <comando generale del popolo e anche della
plebe su proposta di un magistrato>
plebisciti: le (Capitone, in Gell. Noct. Att. 20, 2) => rogatio
norme <proposta/interrogazione> + delibera
introdotte popolare
dalla voluntas - communis rei publicae sponsio <promessa solenne
populi comune della cosa pubblica> (Papiniano, in
D. 1, 3, 1)
<volontà del
popolo>. • lex <legge> in senso stretto (legge
comiziale)
Plebisciti e tipi di legge
• plebiscita <plebisciti>
- in origine vincolano solo la plebe
- Poi la lex Hortensia (287 a.C.) li equipara alla legge sul piano dell’efficacia:
vincolatività per tutti i cittadini
• lex rogata <legge rogata>: proposta di un magistrato e delibera popolare
• lex dicta <legge pronunziata>: emanata da un magistrato delegato dal popolo
• lex data <legge data/imposta>: data dal popolo a una diversa comunità
Scarso impiego della lex <legge> in materia privatistica
• Costituzioni particolari
- rescripta <rescritti> o subscriptiones <provvedimenti scritti sotto>:
principi di diritto applicabili a un caso concreto su richiesta di privati o
giudici
- epistulae <epistole/lettere>: principi di diritto applicabili a un caso
concreto su richiesta di funzionari o magistrati
- decreta <decreti/sentenze>: decisioni del tribunale imperiale
Costituzioni particolari 2
• efficacia vincolante per il caso descritto nella richiesta, ma solo si vera sunt <se
le cose esposte sono vere>
• applicabili a casi simili a seguito del lavoro di coordinamento dei giuristi: trahi
ad exemplum <essere tratte ad esempio> (con l’eccezione di quelle personali:
D. 1, 4, 1, 2) => somiglianze, dissimiglianze, distinzioni
Efficacia normativa delle costituzioni imperiali
• Nel II secolo d.C. si afferma che le costituzioni imperiali hanno efficacia di legge (quindi
introducono norme di diritto civile):
- Nec umquam dubitatum est, quin id legis vicem optineat, cum ipse imperator per legem
imperium accipiat <non è stato mai dubitato che ciò (vale a dire quello che ha stabilito
l’imperatore) tenga luogo di legge, poiché lo stesso imperatore acquista l’imperio/il potere di
comando per legge> (Gai 1, 5)
- per Ulpiano (D. 1, 4, 1 pr.) l’imperatore riceveva l’imperium <imperio/potere di comando> e
la potestas <potestà> dal popolo attraverso la lex regia de imperio <legge regia
sull’imperio/sul potere di comando>: perciò quod principi placuit, legis habet vigorem
<ciò che piacque al principe/all’imperatore, ha forza di legge>
• edicta eorum qui ius edicendi habent
<editti di coloro che sono dotati del potere di
emanarli> (Gai 1, 6)
• ius praetorium <diritto pretorio>, anche
detto ius honorarium <diritto onorario>
9. Gli editti (Papiniano in D. 1, 1, 7, 1)
dei • magistrati dotati di ius edicendi
<diritto/potere di emanare editti>: praetor
magistrati. urbanus <pretore urbano>, praetor peregrinus
<pretore concernente gli stranieri>, aediles
curules <edili curuli>, praesides
<presidi/governatori provinciali>, quaestores
<questori> provinciali
• estraneità al ius civile <diritto civile>
• responsa prudentium <responsi degli
esperti/dei giuristi> a privati, magistrati,
funzionari: sententiae <pareri>, opiniones
10. Responsa <opinioni> (Gai 1, 7); auctoritas
prudentium <autorità/parere autorevole
<responsi> o degli esperti/dei giuristi> (Papiniano, in D. 1,
auctoritas 1, 7 pr.)
prudentium • Ius quod sine scripto venit compositum a
prudentibus <diritto che senza lo scritto
<autorità/pare viene composto dai giuristi> denominato ius
re autorevole civile <diritto civile>; proprium ius civile
quod sine scripto in sola prudentium
degli interpretatione consistit <diritto civile in
esperti/dei senso proprio, che senza lo scritto consiste
nella sola interpretazione/individuazione del
giuristi>. diritto (da parte) degli esperti/dei giuristi>
(Pomponio, in D. 1, 2, 2, 5 e 12)
Iurisprudentia <giurisprudenza>
• Dopo le XII tavole sono vincolati solo formalmente al testo della legge
- creazione dell’emancipatio sulla base del versetto si pater filium ter venum duit filius
a patre liber esto <se il padre avrà venduto tre volte il figlio, il figlio sia libero
dal padre>: tab. 4, 2b
- Continua, però, la possibilità di individuare nuove norme fondate sulla
struttura socio-economica nel sistema giuridico aperto (interpretatio iuris
<interpretazione del diritto>)
Giurisprudenza laica 1
=> Cuius merito quis nos sacerdotes appellet: iustitiam namque colimus et boni et aequi notitiam
profitemur, aequum ab iniquo separantes, licitum ab illicito discernentes, bonos non solum metu
poenarum, verum etiam praemiorum quoque exhortatione efficere cupientes, veram nisi fallor
philosophiam, non simulatam affectantes <Per merito di ciò qualcuno ci chiama sacerdoti del
diritto: infatti, coltiviamo la giustizia e professiamo la conoscenza del buono e
dell’equo, separando l’equo dall’iniquo, discernendo il lecito dall’illecito, volendo
rendere (gli uomini) probi non solo per timore delle pene, ma anche con
l’incoraggiamento dei premi, aspirando alla vera filosofia, se non erro, non a quella
apparente> (Ulpiano, in D. 1, 1, 1, 1)
Giurisprudenza laica e valori 3
Iustitia est constans et perpetua voluntas ius suum cuique tribuendi. Iuris praecepta sunt
haec: honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere <La giustizia è la
volontà costante e perpetua di attribuire a ciascuno il suo diritto. I precetti
del diritto sono questi: vivere onestamente, non recare danno ad altro,
attribuire a ciascuno il suo> (Ulpiano, in D. 1, 1, 10 pr.-1)
Iuris prudentia est divinarum atque humanarum rerum notitia, iusti atque iniusti
scientia <La dottrina del diritto è la conoscenza delle cose divine ed umane, la
consapevolezza del giusto e dell’ingiusto> (Ulpiano, in D. 1, 1, 10, 2)
Giurisprudenza laica e valori 4
• secondo il senso della legge e non in base alla formulazione letterale (Celso in D. 1,
3, 17)
• conservativa (Celso in D. 1, 3, 18; D. 1, 3, 19)
• complessiva o sistematica (Celso in D. 1, 3, 24).
• evolutiva (Paolo in D. 1, 3, 26 e 28; Tertulliano in D. 1, 3, 27)
• secondo lo scopo della disposizione, cioè utile (Modestino in D. 1, 3, 25)
• secondo la consuetudine interpretativa (Paolo in D. 1, 3, 37; Callistrato in D. 1, 3,
38)
• usus <uso> + opinio iuris vel necessitatis
<opinione di diritto o di necessità>
• volontà del popolo manifestata attraverso
circostanze oggettive e comportamenti degli
appartenenti alla collettività (rebus ipsis et factis
11. La <tramite le cose stesse e i fatti>): Giuliano, in
consuetudine D. 1, 3, 32 pr.-1
tardo • consuetudo praeter legem <consuetudine al di
fuori dei casi regolati dalla legge>
classica.
• irrilevanza della consuetudo contra legem
<consuetudine contro la legge> (quibus causis
scriptis legibus non utimur <relativamente a quelle
cause/situazioni in cui non facciamo uso di
leggi scritte>)
Mos regionis <costume regionale> e desuetudo <desuetudine>
• Ulpiano inquadra il ius civile e il ius gentium in senso descrittivo in una tripartizione
comprendente anche il ius naturale <diritto naturale>(D. 1, 1, 1, 2-4; 4; 6 pr.)
Ius naturale = quod natura omnia animalia docuit <ciò che la natura insegna a tutti gli
animali>, non proprio del genere umano, ma di tutti gli animali (es.: unione del
maschio e della femmina, procreazione, allevamento della prole)
ius gentium = quod gentes humanae utuntur <ciò che utilizzano le genti umane/i
popoli>: comune ai soli uomini (es.: la schiavitù e le manumissioni degli schiavi)
ius civile = diritto dei singoli popoli
Distinzione fra ius civile e ius gentium in senso normativo
• ius civile (anche detto ius Quiritium <diritto dei Quiriti/dei cittadini romani>)
= diritto della città applicabile solo ai cittadini (es. Gai 3, 92: sponsio
<promessa solenne> contratta con verbo spondere <promettere
solennemente>)
• ius gentium = diritto della città applicabile sia ai cittadini che agli stranieri (es.:
stipulatio <stipulazione> contratta con verbi diversi da spondere, contratti reali
del ius gentium, contratti consensuali, mutuo, traditio <consegna informale>)
Ius gentium come diritto internazionale pubblico
• ipotesi secondo la quale i romani avrebbero contrapposto lex <legge> e ius civile
<diritto civile> (considerato coincidente con i mores)
- sintagmi ius lexque <diritto e legge> e lex iusque <legge e diritto> contenuti in leggi
della fine del periodo repubblicano
- Pomponio contrapponeva alla lex <legge> delle dodici tavole il ius (civile) quod sine
scripto venit compositum a prudentibus <diritto (civile) che senza lo scritto viene elaborato
dagli esperti/dai giuristi> o ius civile quod sine scripto in sola prudentium interpretatione
consistit <diritto civile che senza lo scritto consiste nella sola interpretazione dei
giuristi>
• infondatezza dell’ipotesi: in nessuno dei due casi ius designa i mores
• ius civile <diritto civile>: introdotto da mores
<costumi>, leges <leggi> e le altre fonti
18. Ius civile equiparate alla legge, contrapposto a
<diritto civile>, • ius praetorium <diritto pretorio>: diritto
ius praetorium creato dai praetores <pretori> nell’esercizio
<diritto della giurisdizione, oppure a
pretorio> o
• ius honorarium <diritto onorario> (da honos
honorarium
<carica>): diritto creato da praetores
<onorario>, ius <pretori>, aediles curules <edili curuli>,
extraordinarium praesides <governatori provinciali>, quaestores
<diritto <questori> provinciali, nell’esercizio della
straordinario>. giurisdizione
-
La iurisdictio peregrina <giurisdizione concernente gli stranieri>
• dagli interventi occasionali del pretore alla previsione di mezzi di tutela nell’edictum
<editto> del pretore
• edictum perpetuum <editto perpetuo> (emanato all’inizio dell’anno di carica),
edictum repentinum <editto repentino> (emanato durante l’anno per soddisfare
esigenze improvvise), edictum tralaticium <editto tralatizio> (che si trasmette di
pretore in pretore)
• vale anche per gli editti di altri magistrati che amministravano la giustizia (sopra)
• codificazione adrianea dell’edictum perpetuum del pretore e degli editti degli altri
magistrati (II secolo d.C.)
Funzioni del ius praetorium <diritto pretorio> (Papiniano, in D. 1, 1, 7, 1)
• adiuvare <aiutare> ius civile <il diritto civile>: dare protezione più efficace
a situazioni già tutelate dal diritto civile (modifica della sanzione di azioni
civili e concessione di altri mezzi di tutela)
• supplere <supplire> ius civile <il diritto civile>: supplire alle lacune del
diritto civile (concessione di azioni pretorie)
• corrigere <correggere> ius civile <il diritto civile>: correggere le
inadeguatezze del diritto civile (concessione di exceptiones <eccezioni/difese
pretorie>, denegatio actionis <rifiuto dell’azione>)
Rapporto fra ius civile <diritto civile> e ius praetorium <diritto pretorio> o
honorarium <onorario>
• Huius studii duae sunt positiones, publicum et privatum. publicum ius est quod ad statum rei
romanae spectat, privatum quod ad singulorum utilitatem. sunt enim quaedam publice utilia, quaedam
privatim <Due sono le posizioni/i temi di questo studio, il pubblico e il privato; il diritto
pubblico è quello che riguarda l’organizzazione dello Stato, il diritto privato quello che
riguarda l’utilità dei singoli; infatti, alcune norme sono utili dal punto di vista pubblico, altre
dal punto di vista privato>
• Il diritto pubblico consiste in sacris <nelle cerimonie sacre/negli aspetti giuridici relativi alla
sfera del sacro>, in sacerdotibus <nei sacerdoti>, in magistratis <nei magistrati>; quello privato
si articola in ius naturale <diritto naturale>, ius gentium <diritto delle genti/dei popoli> e ius
civile <diritto civile>
Criterio della fonte (Cicerone, Partitiones oratoriae <Distinzioni
dell’oratoria>, 131)
• ius publicum <diritto pubblico> è quello che discende dalla lex <legge>, dal senatus
consultum <senatoconsulto>, dal foedus <trattato internazionale>
• ius privatum <diritto privato> è quello che discende dal testamentum <testamento>,
dal pactum <accordo>, dalla stipulatio <stipulazione>
=> questo significato di ius privatum si ricollega all’accezione di ius <diritto> come
situazione giuridica conforme a quanto voluto dai privati (tab. 6, 1: cum nexum faciet
mancipiumve, uti lingua nuncupassit, ita ius esto <quando fa un atto di asservimento a
garanzia di un debito o una mancipazione, come la lingua ha chiaramente pronunciato,
così sia il diritto>; tab. 5, 3: uti legassit rei suae, ita ius esto <come ha disposto sul suo
patrimonio, così sia il diritto>)
Criterio della disponibilità (Papiniano, in D. 2, 14, 38)
• Ius publicum privatorum pactis mutari non potest <il diritto pubblico non può
essere modificato con accordi dei privati>
• diritto pubblico = norme indisponibili, inderogabili, di ordine pubblico
• diritto privato = norme derogabili dai privati
Ius divinum <diritto divino> o ius sacrum <diritto sacro> - ius humanum
<diritto umano>
• ius divinum o sacrum era quella parte del ius publicum <diritto pubblico> che
disciplinava la sfera religiosa
- parte del riguardava sacra <cerimonie sacre> e sacerdotes <sacerdoti>
- osservanza rimessa al pontifex maximus <pontefice massimo>, sacerdote capo
del collegio dei pontefici, che sanzionava le condotte a esso contrarie
• ius commune <diritto comune> - ius singulare
<diritto singolare>
20. Ius Ius singulare est, quod contra tenorem rationis propter
commune aliquam utilitatem auctoritate constituentium introductum
<diritto est <il diritto singolare è ciò che contro
comune>, ius l’uniformità di un principio è introdotto per una
qualche utilità per autorità di coloro che
singulare dispongono> (Paolo, in D. 1, 3, 16)
<diritto
singolare>. - norma generale – norma speciale
Privilegium - Quod vero contra rationem iuris receptum est, non est
<privilegio>, producendum ad consequentias <ma ciò che è recepito
praerogativa contro un principio di diritto, non si deve portare
alle conseguenze>, vale a dire non è applicabile a
<prerogativa>. casi simili (Paolo, in D. 1, 3, 14)
Privilegium <privilegio>, praerogativa <prerogativa>
• diritti soggettivi relativi in cui il titolare o colui che è tenuto alla condotta si
individuano in base alla titolarità di un diritto soggettivo assoluto (in base alla
proprietà di un bene, a Roma anche in base alla patria potestas <patria
potestà>)
• es. actiones noxales <azioni nossali>
Diversa impostazione romana
• utilizzazione di ius <diritto> in senso soggettivo: es., ius alienis rebus utendi
fruendi salva rerum substantia <diritto di godere delle cose altrui e di percepirne
i frutti, salva la materia delle cose> (Paolo in D. 7, 1, 1 = I. 2, 4 pr.)
• ius agendi iumentum vel vehiculum <diritto di condurre un animale da tiro o da
soma o un carro>, ius aquam ducendi <diritto di portare acqua> (Ulpiano in D.
8, 3, 1 pr.); cretae eximendae calcisque coquendae ius … in alieno <diritto di estrarre
la creta e di cuocere la calce … su fondo altrui> (Ulpiano in D. 8, 3, 5, 1)
• possibilità di esercitare un’attività senza che
altri debbano collaborare o lo possano
impedire
• poteri liberi e poteri doveri
• poteri semplici e uffici (es.: tutela e curatele
22. Il degli incapaci di agire)
potere. • rapporto (eventuale) fra poteri e diritto
soggettivo
• diritti potestativi o di configurazione (es.:
divisione, libertas fideicommissaria <libertà
fedecommissaria>, oggi l’azione di
annullamento del contratto)