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CARLO MAGNO

Il personaggio più famoso dell’epoca medievale fu Carlo Magno (748-814).

(Ogni anno Aquisgrana conferisce il premio ‘’Carlo Magno’’ a coloro che si distinguono per agevolare il processo di affratellamento
dell’unione europea.)

Questa figura favorì con la sua politica un processo che portò alla formazione dei principati territoriali, strutture amministrative nell’area
compresa fra Francia, Germania e Svizzera, così detti perché retti da un princeps; erano entità statuali autonome che non avevano
quell’estenzione territoriale, peso politico, potere territoriale tale da affermarsi al di fuori del principato stesso.

Intorno al quinto e sesto secolo, l’area detta ‘’regno dei franchi’’ era divisa in austrasia, neustria, aquitania e borgogna. Principati al cui
interno in breve tempo presero il potere i maggiordomi di palazzo, si era così creata una lotta per il potere da parte di questi ultimi.

Il maggiordomo era tale nella misura in cui custodiva i segreti più importanti di una casa reale e le sue ricchezze (come le chiavi del
forziere dei principi).Teneva le redini concrete del potere, esautorò il princeps rendendolo un fantoccio. Tra questi maggiordomi che
detenevano il potere, la famiglia più potente era quella dei Pipinidi, così detta dal re dei franchi Pipino il Breve. Carlo Magno era figlio suo
e di Berta. Inizialmente gestirono il principato della neustria, successivamente estesero il potere su austrasia e borgogna. Manteneva
l’autonomia l’aquitania. Carlo viveva in una realtà ricca di concorrenti e nemici esterni ma soprattutto doveva confrontarsi con i
consanguinei, tra cui Carlo Manno il fratello, che volevano unificare i principati territoriali, creando il regno dei franchi e dando una linea
monarchica che avrebbe escluso Carlo Magno dalla gestione del potere. Nel 768 una svolta si ebbe alla morte di Pipino, Carlo Magno
ereditò una parte, Carlo Manno allemagna, Alsazia, borgogna, aquitania interna, settimania, provenza. Nel 771 un evento inaspettato
favorì l’ascesa di Carlo Magno al potere, Carlo Manno morì e così si fece acclamare come unico re dei franchi. Così nacque una struttura
unitaria alla base del più antico stato-nazione al mondo: la Francia.

Stati-nazione: due concetti diversi rispetto ai nostri giorni. In epoca medievale significava un unione data da gruppi. Per ‘’natio’’ si
intendeva una comunità che si auto identificata in una forma di cultura omogenea e nell’utilizzo di una lingua omogenea. La corona di
francia era dunque l’espressione della nazioen francese.

Con la proclamazione di Carlo inziò un processo di accentramento, qui la lingua ufficiale era il latino, la cultura diffusa il cristianesimo

Carlo attaccò i vicini per rafforzare il proprio dominio; ricordiamo nel 772 un attacco ai danni di Desiderio re dei longobardi.

L’alleanza con la chiesa era l’uncia carta vincente per dare omogeinità amministrativa al suo regno e dunque si proprose come re cristiano
(ad esempio le monete lo raffiguravano come alter cristus, per dare un’aurea sacrale al futuro imperatore). L’opera di cristianizzazione
avveniva anche con la spada, i sassoni subirono tutto ciò (772-780, 782-799) con le prime spedizioni al fine di convertire questa
popolazione.

I sassoni erano pagani,praticavano culti panteistici. L’irminsul era l’albero secolare che univa la realtà terrenza a quella divina secondo il
loro credo che fu distrutto dallo stesso Carlo. Così nell’800 dc circa il paganesimo e il patrimonio mitologico sassone veniva fatto
accantonare.

Nella notte di natale dell’800 Carlo Magno viene incoronato a primo imperatore del sacro romano impero, basato su un stretto
rapporto con l’autorità religiosa nel controllo dei territori. L’imperatore nominato dal papa è circondato da un’aura ‘’sacrale’’ non
divina.

Altra sua invenzione fu la divisione del territorio in entità amministrative per controllarli meglio e renderli omogenei. Ebbe inzio un
processo di ammodernamento amministrativo: suddivisione in ordine di territorialità crescente in contee (odierno comune)marche
(odierna provincia) e ducati (odierna regione).A sua volta venivano divisi in piedi, diocesi e arcidiocesi. Questa unione faceva che si che
potere secolare e istituzione ecclesia andassero di pari passo nell’amministrazione del territorio con un doppio beneficio: vicinanza al
clero, ceto più colto, e formazione di un’alleanza che non creava frizioni tra i due poteri.

Fu imposta la minuscola Carolina per i documenti evitava così le frodi. L’impero vide una nuova organizzazione delle scuole, secondo le
arti del trivio (grammatica, dialettica retorica)e del quadrivio(aritmetica, geometria, musica, astronomia), arti che poi saranno alla base del
sistema universitario medievale per conseguire il titolo di magister e accedere alla burocrazia dell’impero. Le assemblee legislative,
‘’capitolari carolingii’’, erano utili a garantire una continuità nella gestione amministrativa i territori così ampi-Impero: costruzione sovra
territoriale.

Ricordiamo inoltre il carattere itinerante della corte imperiale

 ‘’missi dominici’’: funzionari imperiali inviati in tutte le aree dall’autorità imperiale per verificare che le operazioni legali fossero
attuate.
 ‘’vassi dominici’’ venivano ricompensati con terre e monitoravano l’operato della nobiltà circostante.

L’imperatore era tale perché rappresentava l’autorità con il più alto numero di terre all’interno dell’impero.

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