L'Esercito Italiano è la componente terrestre delle forze armate italiane, delle quali fa parte assieme alla
Marina Militare, all'Aeronautica Militare e all'Arma dei Carabinieri, tutte dipendenti dal capo di stato
maggiore della difesa e inserite nel ministero della difesa. Nato come Regio Esercito nel 1861 in occasione
dell'Unità d'Italia dal nucleo della Armata Sarda, assunse la denominazione attuale dopo la nascita della
Repubblica Italiana avvenuta nel 1946. Terminata la fase di transizione del secondo dopoguerra, periodo
durante il quale alcune unità erano ancora sotto il controllo Alleato, l'ingresso dell'Italia nella NATO
comportò per l'Esercito una riorganizzazione e un ammodernamento in funzione di contrasto a
un'eventuale azione militare da parte delle forze del Patto di Varsavia. I mutevoli scenari a livello
internazionale hanno fatto sì che l'Esercito Italiano partecipasse inoltre a varie missioni di pace sotto egida
ONU o NATO, quale ad esempio la missione Ibis in Somalia cominciata nel 1992 nell'ambito della missione
UNITAF o l'UNMIBH in Bosnia ed Erzegovina, durata dal 1995 al 2002. Con l'avvento del XXI secolo l'Arma
dei Carabinieri che prima faceva parte dell'esercito, nel 2000 ha assunto il rango di forza armata;
l'emanazione poi della legge 23 agosto 2004, n. 226 ha determinato la sospensione alle chiamate del
servizio militare obbligatorio a partire dal 2005 accanto a un processo di riforma generale accompagnato da
una progressiva riduzione di effettivi.
Il Regio Esercito
Subito dopo l'unità d'Italia nel 1861, venne costituito il Regio Esercito italiano, che nacque dalla fusione
dell'"Armata Sarda" con gli altri eserciti operativi nei vari stati preunitari italiani; la denominazione venne
stabilita il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) del Ministro della guerra Manfredo
Fanti.Da allora il Regio Esercito ha partecipato alla Terza guerra di indipendenza, alle campagne coloniali,
alla prima guerra mondiale, alla guerra d'Etiopia, quindi alla Seconda guerra mondiale, dal 1940 dalla parte
dell'Asse e dopo l'8 settembre 1943 dalla parte degli Alleati.
Anni 50
Dopo la fase di transizione, con l'accettazione dell'Italia nella NATO, le forze armate vengono rinforzate e
riarmate, con un consistente concorso degli Stati Uniti d'America in termini di mezzi; la dottrina di impiego
e l'addestramento vengono uniformati agli standard dell'alleanza, e vengono tenute regolarmente
esercitazioni congiunte. La consistenza dei reparti operativi cresce fino a raggiungere dieci divisioni di
fanteria e tre corazzate ("Ariete", "Centauro" e "Pozzuolo del Friuli") cui si aggiungevano cinque brigate
alpine. Nel 1954 la struttura di comando fu organizzata su due armate e cinque corpi d'armata, cui si
aggiungeva il "Corpo per la sicurezza della Somalia", paese affidato all'Italia per mandato fiduciario dalle
Nazioni Unite fino al 1956; di conseguenza, il corpo venne sciolto nello stesso anno. Con il concretizzarsi
della minaccia di invasione da parte del Patto di Varsavia viene definita dalla NATO la dottrina di difesa
avanzata, che in Italia portò alla denominazione della "soglia di Gorizia" come linea di difesa alla quale
doveva essere idealmente fermata l'eventuale invasione e al miglioramento ed estensione del Vallo Alpino,
sistema di fortificazioni inizialmente concepito sotto il fascismo per contrastare una minaccia proveniente
dalla Germania e successivamente ripristinato dall'inizio degli anni cinquanta fino al 1992, sotto il presidio
di reparti appositamente dedicati allo scopo: Alpini d'arresto e Fanti d'arresto. Nacque la III Brigata missili
che, dotata di missili "Honest John" prima (trentadue lanciatori) e "Lance" poi, acquisì la capacità di lancio
di testate tattiche nucleari.
ANNI 70 - RIFORMA
Nel 1975 l'Esercito Italiano è stato interessato da una delle più radicali riforme della sua storia. La riforma
venne promossa dal generale Andrea Cucino, che diventato capo di stato maggiore dell'esercito il 1º
febbraio 1975, ordinò una revisione immediata della struttura della forza armata. Dopo due mesi dal suo
insediamento, Cucino e il suo staff presentarono un piano per ristrutturare l'intera forza armata e dopo
aver assicurato ulteriori 1.100 miliardi di lire in dieci anni per modernizzare l'equipaggiamento dell'esercito,
ordinò che la riforma avesse inizio il 1º settembre 1975; il 31 dicembre 1975 la riforma era conclusa e gli
organi, le unità, la dottrina, l'addestramento e l'organizzazione dell'esercito erano stati radicalmente
modificati. Tra gli aspetti più rilevanti della riforma l'abolizione del livello reggimentale, con i battaglioni
autonomi all'interno delle brigate. Dopo la riforma le unità operative erano pronte al 93%, con la Divisione
corazzata "Ariete" pronta al 100% così come il Comando di artiglieria antiaerea.
Arruolamento: avviene d'ufficio in determinate ipotesi per il servizio militare di leva in Italia o a
domanda, in tale ultimo caso la selezione del personale è affidata ai centri di selezione VFP1, mentre
l'addestramento è effettuato presso il reggimento addestramento volontari.
ARMI E SPECIALITÀ
Le Armi dell'Esercito Italiano sono sei, mentre tra le specialità attive la più antica è quella dei "granatieri",
la più giovane quella dei "lagunari". Aviazione dell'Esercito: è l'unica Specialità della Forza Armata che non
appartiene a nessuna Arma o Corpo dell'Esercito ma è formata da personale altamente qualificato
proveniente da qualsiasi Arma, Corpo o altre Specialità. L’Italia a livello globale si posiziona dodicesima per
la spesa militare, con 28,8 miliardi spesi nel 2019. Tale cifra equivale all’1,4% del PIL ed è in crescita dello
0,8% sul 2018. E 26,8 miliardi solo nel 2020
ARMA DI FANTERIA
GRANATIERI
BERSAGLIERI
ALPINI
PARACADUTISTI
LAGUNARI
GUASTATORI
RUOLO SERGENTI
Sergente maggiore capo Qualifica Speciale
Sergente maggiore capo
Sergente maggiore
Sergente
GRADUATI
Caporal maggiore capo scelto Qualifica
Speciale
Caporal maggiore capo scelto
Caporal maggiore capo
Caporal maggiore scelto
Primo caporal maggiore
TRUPPA
Caporal maggiore
Caporale
Soldato
Tipo Modello
CINGOLATI
CARRI DA BATTAGLIA:
C-1 Ariete - 200 esemplari
VEICOLI DA TRASPORTO E COMBATTIMENTO:
RUOTATI:
Tattici
Motociclo da ricognizione Cagiva 350 W12
Veicolo Tattico Medio Multiruolo - Veicolo blindato medio tattico multiruolo
Land Rover AR 90 - Veicolo da ricognizione/attacco veloce
VM 90T - Veicolo multiruolo versione "Torpedo"
VTLM Lince - Veicolo trasporto leggero
Lancia ACL 90 - Autocarro leggero
Iveco ACM 90 - Autocarro medio
Iveco ACTL 4x4 - Autocarro medio
Iveco ACTL 6x6 - Autocarro tattico logistico
Iveco ACTL 8x8 - Autocarro medio
Astra SM 66.40 CAD - Autocarro tattico pesante per traino artiglieria
Autocisterna tattica 6x6
Link: https://www.youtube.com/watch?v=qgOLI0YhRwM
https://www.youtube.com/watch?v=XBI8PRKja70&list=LL&index=273
https://www.youtube.com/watch?v=-1x6tdpWypo