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DUWHLQ,WDOLDQHOVHFRQGRGRSRJXHUUD DUWHLQ,WDOLDQHOVHFRQGRGRSRJXHUUD
dal 13 febbraio al dal 13 febbraio al
26 giugno 2011 26 giugno 2011
Museo d’Arte della città Museo d’Arte della città
via di Roma 13 - Ravenna via di Roma 13 - Ravenna
www.museocitta.ra.it Ravenna www.museocitta.ra.it Ravenna
Comune di Ravenna Comune di Ravenna
tel. 0544 482477 Assessorato alla Cultura
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Berlusconi chiama Lassini: sei il mio eroe polizia e dei servizi, più un certo “Gross”, collegato da
una freccia a un nome scritto a destra da un’altra
mano: “De Gennaro”. Ciancimino jr spiega che fu lui a
scrivere i nomi a sinistra, sotto dettatura del padre, in
Contro l’uomo che vuole stravolgere
Bavaglio preventivo la Carta per punire Quirinale e Consulta una
un promemoria sugli uomini dello Stato definiti dal
padre “il quarto livello”; fu invece il padre ad
vecchia denuncia per percosse. Il Caimano aggiungere di suo pugno “De Gennaro”. Che, a suo
Fiat bye bye Torino fotocopia della cartolina: qualcuno l’ha appiccicata
col Photoshop sulla cartolina fotocopiata, per
collegare il capo dei Servizi agli uomini del presunto
“quarto livello”. Un falso, dunque, il primo accertato
nelle carte di Massimo. Che ora è accusato di esserne
Il gruppo torinese sale al 46 l’autore. Se lo sia, e perché, dovrà spiegarlo oggi ai pm
di Palermo. Che hanno sempre detto di volerlo
per cento di Chrysler e presto valutare parola per parola, carta per carta e ieri,
arriverà al 51: per avere arrestando il teste chiave delle loro indagini proprio
alla vigilia della sua deposizione al processo Mori,
uno sconto, Marchionne hanno dimostrato lo stesso rigore di Falcone che
ha indebolito il Lingotto arrestò il pentito Pellegriti per aver calunniato Lima;
tagliando gli investimenti dei giudici di Brescia che arrestarono due marescialli
per aver calunniato il pool di Milano; dei giudici di
di Vittorio Malagutti Palermo che arrestarono Di Maggio e altri pentiti
Massimo Ciancimino in questura a Parma dopo l’interrogatorio in merito tornati a delinquere; dei giudici di Torino che
erché tanta fretta per Fiat di salire dal 30 al
P 46 per cento di Chrysler? Semplice, per-
ai presunti dossier falsi contro l’ex capo della Polizia De Gennaro (FOTO ANSA) arrestarono Igor Marini per aver calunniato Prodi & C.
Ora le conseguenze politico-mediatiche dell’arresto di
ché tra qualche mese il 16 per cento del- MAFIA x “Ha calunniato De Gennaro” Ciancimino rischiano di ingigantire anche quelle
l’azienda americana sarebbe costato giudiziarie. In teoria, un solo documento falso non
L’ad di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne molto di più. pag. 2 - 3 z
MANGA MARX
arrestano secondo grado, ma soprattutto da quei politici che
hanno ritrovato la memoria vent’anni dopo quando li
ha tirati in ballo lui. Oggi Ciancimino, dopo due anni
di stop and go, dovrà finalmente spiegare chi è davvero.
Il Capitale a fumetti
pag. I - VIIIz
Massimo Ciancimino Uno stupido pasticcione che rovina la propria
credibilità falsificando un documento su 150,
mettendosi contro il potente De Gennaro e portando
lui stesso ai pm le prove della sua calunniosa truffa?
L’accusa è quella di aver prodotto Un falso testimone infilato dalla mafia o da altri loschi
CATTIVERIE prove false e di aver coinvolto ambienti per depistare le indagini su stragi e trattative?
La vittima consapevole o inconsapevole di qualcuno
Per un attimo avevo capito che il l’ex capo della polizia nell’inchiesta che gli ha fornito carte false? Un uomo ricattato e
Pdl intende riformare la costretto a “suicidarsi” per screditare tutto quel che di
prostituzione
sulla cosiddetta trattativa vero aveva raccontato finora? Solo Ciancimino, ormai,
(Giampietro Belotti www,luttazzi.it) tra Stato e mafia Lo Bianco e Rizza pag. 9 z può svelare l’enigma Ciancimino.
pagina 2
P
EMIGRARE A DETROIT
OMIGLIANO D’ARCO. Lo stabilimento sono per lo più in cassa integrazione. integrazione, a singhiozzo. Fallito il tentativo del 2004 di
Dallo stop di Mirafiori di Pomigliano d’Arco è il primo a essere stato CASSINO. A Cassino si produce la Giulietta, almeno introdurre i 18 turni si è tornati a 15 turni con 40 minuti
trasferito a “Fabbrica Italia Pomigliano”, la fino al 2011. Pure qui la cassa integrazione viene fatta a di pausa. Il nuovo accordo sulle procedure Ergo-Uas
new.co. che ri-assumerà individualmente i 4400 dipendenti. Il singhiozzo anche se per i circa 3600 dipendenti non si ridurrà le pause di 10 minuti dal 1 gennaio 2012. La Fiom
alla Bertone: la situazione primo ad applicare le linee guida di Sergio Marchionne: prevede l'applicazione di “Fabbrica Italia”. Per ora si non ha firmato quell'intesa. A Melfi è ancora in corso il
diminuzione delle pause, riduzione delle malattie a carico continuerà con i 2 turni, le pause saranno ancora da 40 contenzioso con i tre operai licenziati per sabotaggio e
dell'azienda , limitazione del diritto di sciopero. In attesa della minuti. riammessi al lavoro dal giudice. Che dovrà pronunciarsi
nelle fabbriche produzione della nuova Panda, prevista per il 2012, gli operai MELFI. Dove si produce la Grande Punto, cassa sul ricorso presentato dalla Fiat.
A CARTE COPERTE
Il Lingotto pronto a prendere il controllo di Chrysler
Ma i piani di Marchionne per l’Italia restano oscuri
di Stefano Feltri 2010). Se anche quello sarà ne- no) sarà già stata riconvertita.
gativo, le prospettive per l’I- A cosa servono quei soldi? Do-
è già chi evoca sini- ve li troverà la Fiat visto che,
C’
talia sembreranno davvero
stre analogie: non sa- compromesse. Nell’ultimo an- dal 2012 dovrà gestire i rim-
rà che Fiat sta diven- no, infatti, le immatricolazioni borsi dei prestiti governativi di
tando come l’Olivetti Fiat sono sprofondate. A mar- Chrysler e che a fine 2010 ave-
che, già industrialmente bol- zo, per esempio, erano il va un indebitamento finanzia-
lita, si lanciò alla conquista di 31,92 per cento in meno del rio (relativo sia ad Auto che In-
Telecom con un’offerta pub- 2010 (55.072 unità). Sempre a dustrial) di 31 miliardi? Miste-
blica d’acquisto da 59 mila mi- marzo, le immatricolazioni in ro, Marchionne si rifiuta di ri-
liardi di lire? Perché se l’am- Europa erano in calo del 4,7 velarlo.
ministratore delegato di Fiat per cento rispetto al 2010,
Sergio Marchionne sembra mentre quelle di Fiat sono LA SEDE. Molte metafore e
pronto a fondere il Lingotto sprofondate del 27,3 per cen- poca sostanza: “La sede della
con la Chrysler (portando la to. L’obiettivo di vendere 6 mi- Fiat sarà scelta cercando di far
partecipazione dal 30 al 46 lioni di auto nel 2014, som- convivere testa e cuore”, dice-
annunciato ieri e al 51 previ- mando quelle di Fiat e va un mese fa Marchionne. Ma
sto entro fine anno), non si Chrysler, sembra sempre più anche di fronte al Parlamento
può certo dire che abbia chia- lontano. Se dal 2012 Chrysler il manager non è mai stato in
rito i molti dubbi attorno alla e Fiat avranno un solo bilan- grado di assicurare la perma-
sua capacità di garantire un cio, separare i successi (even- nenza a Torino del centro di-
futuro industriale a Fiat in Ita- tuali) dell’una dai fallimenti rezionale. Il presidente Elkann
lia. (prevedibili) dell’altra sarà im- ha parlato di una Fiat che avrà
possibile o quasi. più teste, una per ogni area
VENDITE. L’ultima speran- geografica. Ma se la nuova
za per Marchionne è il dato GLI INVESTIMENTI. Ad Chrysler si quota in Borsa e
delle vendite del mese di apri- aprile 2010, presentando il questa si sarà già fusa con Fiat,
le, quando sarà completamen- piano Fabbrica Italia, Sergio spiegare a Wall Street che un
te esaurito l’effetto degli in- Marchionne ha parlato di 20 gruppo percepito soprattutto
centivi (che hanno coperto miliardi di investimenti sugli come americano ha la sede in
anche i primi tre mesi del stabilimenti italiani. Ma già nel una città lontana e sconosciu-
2010 non è riuscito a rispet- ta come Torino sembra un po’ ranno una sola entità, il ruolo Bertone di Grugliasco (Tori- quote. Alla Fiat-Chrysler ame-
tare gli obiettivi che si era da- complicato. Quindi il trasferi- dell’Italia sarà molto diluito. no), ma l’interno polo del lus- ricana, insomma, potrebbe
Mistero su 13 to, solo 2,9 miliardi investiti
contro i 3,85 previsti. Se poi si
mento a Detroit della sede è
molto probabile. POLO DEL LUSSO. L’ulti-
so modenese. A Modena, in-
fatti, ha sede la Maserati, a Ma-
non essere indispensabile ri-
manere azionista di controllo
dei 20 miliardi prende il bilancio 2010 del
gruppo Fiat, approvato poche
Le ricadute sono difficili da sti-
mare, ma quelle italiane ri-
mo fronte sindacale aperto da
Marchionne è quello della
ranello la Ferrari: ma già da
tempo le due aziende sono in-
della Ferrari e la Maserati sarà
quasi un orpello poco utile.
da investire settimane fa, si legge che per il
2011 sono previsti investi-
schiano di diventare le cosid-
dette “fabbriche cacciavite”
ex-Bertone, dove l’azienda
vuole estendere le condizioni
tegrate, condividono alcuni
degli stessi reparti, come la INDUSTRIAL. “Devo esse-
menti tra 4 e 4,5 miliardi. E il che assemblano vetture dise- di lavoro approvate a Mirafiori verniciatura. Frammentare la re chiaro: le voci su Daimler e
nelle fabbriche resto? Mancano all’appello al- gnate e progettate altrove. Per nel referendum di gennaio. Se Maserati tra Grugliasco e l’A- Iveco vengono fatte da Dai-
meno 13 miliardi, che dovreb- ora il mercato italiano è il se- il 2 maggio i lavoratori diranno merica, rischia di compromet- mler”, ha detto anche ieri Mar-
italiane bero essere investiti, stando al- condo più importante per Fiat di no, Marchionne è già pron- tere gli equilibri modenesi. chionne, per smentire la dif-
le promesse di Marchionne, Auto (con il 27,3 per cento dei to a trasferire la produzione Ma, in fondo, Marchionne non fusa convinzione che Fiat In-
e le vendite tra il 2012 e il 2014, quando ricavi), subito dopo il Sudame- delle nuove Maserati negli Sta- ha mai davvero smentito di es- dustrial sia in vendita, o “pron-
cioè la maggior parte degli im- rica (27,9 per cento). Ma ti Uniti. In gioco non c’è solo il sere pronto a quotare in Borsa ta ad alleanze”, come preferi-
crollano ancora pianti (da Mirafiori a Pomiglia- quando Fiat Auto e Chyrsler sa- destino dei 1100 lavoratori la Ferrari per venderne alcune sce dire il Lingotto. Oggi l’a-
EMIGRARE A DETROIT
MIRAFIORI. Anche qui si passerà a Fabbrica Italia motori. clausola di responsabilità inibendo il diritto di sciopero. Tomaso.
Mirafiori. I 5400 lavoratori sono in cassa integrazione SEVEL. Nuove assunzioni anche alla Sevel, dove si TERMINI IMERESE. Cassa integrazione a rotazione, TERMOLI. Per il migliaio di lavoratori che
fino al 9 maggio quando ripartirà la linea dell’Alfa Romeo produce il Ducato. Saranno 120 i nuovi dipendenti fino la prossima è fino al 6 maggio, per i 2200 operai che costruiscono i motori a 8 valvole non solo è stata
Mito, la Lancia Musa e Fiat Idea. Dal 4 aprile è entrato in al 30 luglio. Fino al 31 agosto vengono prorogati i 150 comunque a fine anno vedranno cessare la produzione revocata la cassa integrazione, ma è stato previsto lo
vigore il metodo Ergo-Uas con taglio delle pause di 10 contratti a termine in scadenza. Fiat e sindacati hanno della Lancia Ypsilon (che passa in Polonia). Sull'aera di straordinario per far fronte ai nuovi ordinativi.
minuti. Cassa integrazione anche alle Presse per circa siglato un nuovo accordo sugli straordinari al sabato e Termini Imerese il governo ha previsto un piano di Confermata, invece, la Cig per i circa 800 lavoratori del
mille dipendenti, mentre alla Powertrain si assumeranno sul monte ore per i permessi sindacali. Un accordo che reindustrializzazione basato su sette progetti diversi tra motore a 16 valvole.
300 dipendenti per far fronte alla nuova domanda di la Fiom non ha firmato perché introduce la cosiddetta cui spicca quello del costruttore di automobili De Salvatore Cannavò
A sinistra,
46%
(FOTO ANSA)
A
ro, però, non dice tutto. Non curo non ci saranno proble-
zienda, che capitalizza in Bor- perfino lui, Sergio Mar- spiega, per esempio, perchè maggior parte degli osserva- mi per finanziare l’esborso
sa circa 11 miliardi, non sem- chionne. “Gli accordi QUINDI, FA CAPIRE il a Torino hanno deciso di ac- tori sorprendentemente esi- degli 870 milioni di euro de-
bra al centro delle strategie del su Chrysler risalgono al numero uno del Lingotto, sia- stinati ad acquistare il 16 per
Lingotto (è priva di un ammi- 2009 e non vedo perché do- mo stati bravi due volte. Bravi cento di Chrysler. Lo stesso
nistratore delegato, anche lì il vremmo pagare un premio a strappare le migliori condi- Marchionne ieri ha dichiara-
capo azienda è Marchionne) e per qualcosa che abbiamo zioni contrattuali. E bravi a ri- to che nell’arco dei prossimi
una delle ragioni dello scorpo- contribuito in modo deter- lanciare un’azienda fallita e mesi la liquidità verrà ripor-
ro dei camion dall’auto era va- minante a rilanciare”, ha det- fuori mercato. In effetti, tata entro i 5 miliardi di eu-
lorizzare meglio le due azien- to ieri il gran capo di Fiat ri- con l’operazione ro.
de. Anche perché così, in caso spondendo alle domande annunciata ieri,
di vendita, si incassa un prezzo degli analisti. Traduzione: Marchionne con- INTANTO PERÒ, co-
più alto. Ma tra gaffe, smen- quel 16 per cento di ferma le sue me emerge dai conti, a
tite, e mezze ammissioni, El- Chrysler comprato per soli straordinarie ca- Torino nel 2010 hanno
kann e Marchionne non han- 875 milioni di euro (1,27 mi- pacità di nego- frenato sugli investimenti
no mai chiarito bene cosa vo- liardi di dollari) è davvero un ziatore. Un gio- per fare cassa, miglioran-
gliono fare di Fiat Industrial. affarone, ma due anni fa nes- catore di poker do di gran lunga i parame-
tri di bilancio, quelli che so-
“I
AMMINISTRATIVE
turisti decidono di venire o l’esponente della Giunta regionale “i turisti si secondo De Mita, “la grande presenza turistica
De Mita jr: “I turisti? non venire in città a costruiscono la loro percezione di un luogo da che si registra per Pasqua nonostante la
prescindere dalla presenza o cui scaturisce la decisione di visitarlo o meno”. situazione contingente”. Che aggiunge: “Ci
meno dei rifiuti per strada”. È ottimista Da qui, l’analisi dell’assessore regionale sono le condizioni giuste per affermare
Se non vengono l’assessore della Regione Campania al Turismo secondo cui “il problema della Campania è non l’identità di città d’arte. La Campania si
Giuseppe De Mita, nipote del più noto Ciriaco, essere percepita all’esterno come una città rappresenta in maniera confusa e
che ha parlato ieri durante la presentazione dei d’arte e questo perché – ha spiegato – è la città contraddittoria perché non ha consapevolezza
non è colpa dei rifiuti” bandi regionali per i grandi eventi. Secondo stessa che non si sente tale”. A dimostrarlo, della propria identità”.
NAPOLI, LA CORSA
DEI VOLTAGABBANA
Fuga dal Pd al Pdl: Morcone rischia
di Enrico Fierro ra non piace alla nomenklatura
napoletana del Pd. Leonardo
apoli città dell’arrevuo- Impegno, supervotato alle ulti-
I
AMMINISTRATIVE
l totale dei candidati a sindaco di Il centrodestra candida l’imprenditore Gianni Rauti. Pino Marziale, avvocato del lavoro, per
Dieci i concorrenti, Napoli sono dieci e 32 le liste degli Lettieri. Si presentano anche Clemente Mastella, Sinistra critica. C’è anche l’avvocato Carlo
aspiranti consiglieri comunali. leader di Popolari per il Sud. Luigi De Magistris Taormina con Lega Italia, ma la sua lista è
Quarantadue invece le liste che concorreranno per Idv e Federazione della Sinistra. Raimondo sospesa per problemi formali. Infine, i Comunisti
sospesa la lista per le municipalità, 12 delle quali saranno Pasquino, rettore dell’Università di Salerno, per per il lavoro con Ciro Formisano. Dodici le liste
“civiche”. il Terzo Polo. L’avvocato Raffaele Di Monda per a sostegno di Lettieri, quattro per Morcone,
Questi tutti i nomi dei candidati sindaco: per Pd, la lista Pin. Roberto Fico per il Movimento quattro per Pasquino, due per Mastella, due per
dell’avvocato Taormina Sel, Socialisti e Verdi il prefetto Mario Morcone. Cinque Stelle; Vittorio Lamberti per Msi con Di Monda. Una a testa per gli altri candidati.
i candidati
Lettieri, l’imprenditore
Illustrazione di Manolo
Fucecchi. Sotto, Gianni
Lettieri con Nicola ì
Cosentino (FOTO ANSA) Mario Morcone
Nella foto piccola,
Claudio Velardi
(FOTO DI MARCO LANNI) C andidato
del Pd,
Gianni Lettieri
È quando Nicola Cosenti-
no dice al telefono: “Stia-
mo puntando tutto su
(…) Lettieri”. Si riferisce a
Gianni Lettieri, oggi candida-
gretario di governo, sul quale
pende una richiesta d’arresto
per il suo rapporto con il clan
camorristico dei Casalesi).
C’è anche questo, nel bigliet-
glielo e così parleranno dieci
minuti in disparte”. Era il 12
febbraio 2010, ma già nel
2006, quando De Luca è a cac-
cia d’un terzo mandato, dopo
sul suo stesso profilo Facebook,
Lettieri vanti il curriculum del
grande imprenditore: “Presi-
dente e amministratore dele-
gato di Atitech, è presidente
C andidato
del cen-
trodestra, 54
to sindaco di Napoli, all’epoca
papabile candidato alle elezio-
ni regionali. E ne sta parlando
to da visita di Lettieri, sul cui
sfondo pesa parecchio la sti-
ma di Gianni Letta.
aver guidato Salerno dal 1993
al 2001. Lettieri gli offre una
mano. I Ds negano a De Luca il
della MCM Holding SpA, cui
fanno capo otto società con-
trollate o collegate che occu-
anni, impren- con Pasqualino Lombardi, giu- simbolo, per i presunti reati pano complessivamente circa
ditore. Per an- dice tributario, accusato di ap- È UNA FIGURA comples- commessi durante le prece- 800 addetti”.
ni ha guidato la Confindu- partenere alla “P3”. sa, quella di Lettieri, indagato denti amministrazioni, ma arri-
stria locale ed è membro Lettieri fu scelto dalla “P3” in per concorso in falso e truffa va comunque al ballottaggio, I LAVORATORI della “Cdi
del cda del Sole24Ore spa. contrasto alla nomina di Stefa- dalla Procura di Salerno con il contro il candidato ufficiale Surl”, pochi giorni fa, gli hanno
no Caldoro sul quale, invece, sindaco Vincenzo De Luca del centrosinistra, Alfonso An- scritto per ricordargli che dal 5
si costruivano dossier infa- (Pd). L’inchiesta riguarda la dria. La Casa delle libertà è fuo- maggio rischiano di diventare
Raimondo Pasquino manti. Lettieri risulta estraneo realizzazione d’un centro com- ri gioco e Cosentino invita a vo- disoccupati. E in tanti gli ricor-
alla “P3” e ai dossier contro merciale polifunzionale e il tra- tare De Luca. Il cronista Gianni dano che molti dei suoi dipen-
C andidato
del Terzo
Polo, 68 anni,
Caldoro. Quelle intercettazio-
ni però restano un biglietto da
visita: la “P3” puntava su di lui.
sferimento d’un ramo d’azien-
da. Secondo le accuse, Lettieri
avrebbe goduto – grazie alla
Colucci, in un articolo di 13
mesi fa su Il Mattino, scrisse che
fu Lettieri a mediare questo
denti, sin dagli anni Novanta,
vivono grazie alla Cassa inte-
grazione. È lo stesso Cosenti-
ingegnere ae- E non solo la “P3”. Tra i suoi delocalizzazione – di un “in- anomalo accordo: spalancò le no, nel dicembre 2009, a lan-
ronautico e sponsor – sempre stando alle giusto profitto”. La delocaliz- porte della sua azienda, la ciare sospetti sulla sua capaci-
professore universitario. intercettazioni – compariva- zazione fu sostenuta da De Lu- Mcm, per ospitare l’incontro tà imprenditoriale. Negli atti
Dal 2001 è Rettore dell’U- no Marcello Dell’Utri (con- ca. Lo stesso De Luca che si tra Cosentino e De Luca, al qua- della “P3” compare un articolo
niversità di Salerno. dannato a sette anni per con- candiderà alla Regione per il le era presente. di Caserta c’è del 20 dicembre
corso esterno in associazione centrosinistra e al quale, Lettie- Lettieri si muove in maniera 2009. Si parla di un comizio di
ta liste, 8 mila aspiranti consi- mafiosa) che incontra a Palaz- ri, strizzerà l’occhio. Quando trasversale, ruotando sul per- Cosentino: “Solo una battuta
glieri tra Comune e Municipi, e Roberto Fico zo Pecci Blunt, la residenza ro- capisce che non può più aspi- no degli affari, dell’imprendi- maliziosetta, che potrebbe ser-
la certezza di brogli e voto di mana di Denis Verdini, il 26 rare a diventare governatore. toria, del suo ruolo di capo del- bare una stoccata a Lettieri”,
scambio. A Secondigliano si
grida al miracolo per il rapidis-
simo rientro di 700 persone
C andidato
per il
Movimento 5
novembre 2009. La stessa casa
dove la “P3”, appena due mesi
prima, secondo l’accusa, or-
Negli atti della P3 si legge che
“Arcangelo definisce il gruppo
di Caldoro una banda di ma-
l’Unione degli industriali di Na-
poli. Eppure l’ex leader di Con-
findustria Antonio D’Amato di-
scrive il cronista. Ed ecco la
battuta riservata a Lettieri: “Fa-
remo un mix tra politica e so-
che vivono fuori Napoli, il 20% stelle, 36 an- ganizzava le strategia per in- riuoli e non li voterà. (…). Dice chiara a La Repubblica: “Lettieri cietà civile, ma non di quella
ha fissato la residenza presso ni. Già fonda- società civile che si è ingrassata
parenti e amici. I boss cercano tore del Meetup di Na- con i soldi della Regione e con i
voti da vendere a pacchetti. Ar-
revuoto, con l’impresentabile
poli degli “Amici di
Beppe Grillo”.
I suoi dipendenti soldi pubblici”. È una stronca-
tura alla candidatura di Lettieri
Achille De Simone (ex Pdci),
sotto processo per i suoi rap-
denunciano: per la Regione. “Già in passato
– conclude il cronista Gianlui-
porti con un clan di camorra, Clemente Mastella “Dal 5 maggio gi Guarino – Cosentino aveva
che si candida con il partito di evidenziato le operazioni mes-
Pionati per Lettieri sindaco.
“Non lascio, la mia coscienza è
adamantina”. Linda anche
C andidato
per l’U-
deur, 64 anni,
rischiamo se in campo dal Lettieri im-
prenditore grazie alle provvi-
ste pubbliche ricevute da Bas-
quella di Marco Nonno, candi- europarla- il posto” solino o dal sindaco di Saler-
dato con Lettieri: è sotto pro- mentare. Ex no”.
cesso per concorso in devasta- ministro della Giustizia Molti in Cassa Cosentino cambierà idea sulla
zione per la guerriglia di Pianu- è stato sindaco di Cep- candidatura, ma questo pensa-
ra del 2008. paloni per due mandati. integrazione va di Lettieri che nel frattempo
fa il salto in Borsa, con la sua
finanziaria “Meridie” nella qua-
le, scrive l’Espresso, compare
anche un fiduciario della
e l’intervista finisce qui... Immagino le feste che ti farà Basso- Se vinceva Ranieri, avrei fatto la campa- ‘ndrangheta e, come socio,
Cosa non è vero, scusa? lino, quando lo incontri, visto che gna per lui. l’ex ad di Unipol Giovanni
Cosentino con Lettieri non c’entra nul- vuoi fare la pelle al suo Pd... Claudio, stai perdendo la bussola? Consorte, indagato a Milano
la. Cosentino ve lo sognate voi la notte. Veramente se incontro Antonio lo ba- Al contrario, seguo una logica stringen- per la scalata alla a Bnl. Per Me-
Io parlo solo con Gianni. cio e lo abbraccio e lui mi fa le feste. Poi te: gli oligarchi del Pd nazionale hanno ridie la situazione non è flori-
Peccato che Cosentino sia il padro- si dice che Bassolino faccia votare per commissariato Napoli, e hanno impo- da, ma Lettieri incassa la fidu-
ne del Pdl in Campania. Lettieri. Quindi si potrebbe persino de- sto un prefetto come candidato. Io di- cia di Letta e Finmeccanica,
Il Pdl in Campania non esiste: è un clan durre che io lavoro per conto di Bas- fendo la democrazia. che sostengono la sua Atitech,
di capibastone che organizzano picco- solino a favore di Lettieri, eh, eh... Intanto Lettieri è un imprenditore società di manutenzione aero-
le clientele sul territorio. Credo che domani ti arriverà una fallito. portuale. Società che valgono
E Lettieri chi è Biancaneve o il prin- smentita. No, questo non te lo permetto. Da D’Alema decine di milioni di euro. Ora
cipe azzurro? Figurati. Io sono parte degli elettori Pd Sai bene che è vero. a Berlusconi vuole la poltrona di primo cit-
Lettieri è una persona pulita, l’unica che si ritrovano un candidiato illegale. Nell’anno della grande crisi tutti gli im- tadino. E non si può dimenti-
speranza per cambiare questa città.
Chi ti ha chiesto di aiutarlo? Il Pdl o
Berlusconi?
Veramente ho conosciuto Lettieri in
Sardegna, al mare. Un giorno, in spiag-
Divertente: una vita per il garanti-
smo, adesso parli come De Magi-
stris...
No, guarda. Io sono un legalitario. Sono
dalla parte dei 44mila che hanno votato
prenditori tessili sono falliti….
Maddàai, Claudio, che dici!
Ossì. L’unica differenza dagli altri è che
lui non ha lasciato nessuno a spasso!
Adesso mi dirai che le elezioni le
“ L’Idv presenta
un Masaniello
care la sua telefonata con Mar-
tino, il 28 gennaio 2010, quan-
do la Cassazione stronca ogni
possibilità di candidatura di
Cosentino. “Quella cosa di Ni-
gia lui mi fa: “Mi piacerebbe provare a per le primarie e che sono stati privati vince lui, vero? I Democratici cola – dice Martino – non è an-
cambiare questa città”. del loro diritto di sapere chi ha vinto. Sto cercando di fargliele vincere al pri- data bene, lo sai? Per cui (…)
E tu gli ha detto: “Ti aiuto io”? Tu con chi stavi? mo turno. In fondo è il replay del ‘93. De hanno fatto diventa più o meno unilaterale
No, gli ho detto: “Tu sei pazzo. È im- Ma che domande! Con il riformismo, Magistris è nei panni della Mussolini, e l’investitura su di te (…)”. “Sì,
possibile, chi te lo fa fare?”. Poi però si è con Umberto Ranieri. Se sono qui è per Lettieri è il nuovo Bassolino. Come vedi, un pasticcio con ma se si toglie questo di mez-
buttato, e ho voluto sostenere questo colpa di quello che gli hanno fatto. con grande coerenza, sono sempre dalla zo…”, risponde Lettieri, rife-
generoso tentativo. Cioè? parte del rinnovamento. le primarie truffa rendosi a Caldoro.
”
pagina 6 Venerdì 22 aprile 2011
D
NUOVA POLITICA
opo la proposta di modifica “Serve a impedire che cadano i governi - ha E a proposito di governo, ieri, in un’intervista a Il
I Responsabili pensano dell’articolo 1 della Costituzione (a spiegato Sardelli - e che vadano facilmente a Giornale il ministro dei Beni culturali Giancarlo
firma di Remigio Ceroni) anche i gambe all’aria. Insomma, così scongiuriamo un Galan, come in precedenza avevano fatto altri
Responsabili non sono voluti essere da meno. nuovo 14 dicembre”. Da quel giorno, i suoi colleghi, ha invitato il premier ad “arginare
alla “sfiducia costruttiva” Così, il capogruppo Luciano Sardelli ha chiesto Responsabili aspettano di veder riconosciuta la lo spettro di Giulio Tremonti, che aleggia su
di cambiare l’articolo 94 e inserire la “sfiducia loro fedeltà: “Confermo al 100% - ha detto qualunque decisione del governo”. Secca la
costruttiva”, una mozione dove viene sfiduciato ancora Sardelli - che la prossima settimana si replica di Berlusconi in difesa del ministro
E Galan attacca Tremonti il premier ma stabilito già il suo successore: farà questo benedetto rimpasto”. dell’Economia.
DI ROBUSTA COSTITUZIONE:
CERONI PICCHIAVA LA MOGLIE
L’uomo che vuole cambiare la Carta denunciato al Pronto soccorso
Remigio Ceroni (FOTO ANSA)
di Sandra Amurri uomini generosi e cordiali con re cosa fare per potersi garantire
le donnine estasiate che girano una ricandidatura al Parlamento
e fosse un film si intitole- attorno al politico di turno e
S
continuando a fare il sindaco di
rebbe, “re per una notte molto meno con la moglie, che Rapagnano piccolo paese del
con rapimento della Costi- accompagnata al Pronto soc- fermano dove anche l’aria che si
tuzione”. Se fosse una corso dalla sorella, ha riferito di respira sa del fondatore di Fi nel-
commedia comica, “Arlecchi- essere stata percossa dal marito le Marche. Eh sì in paese non c’è
no servo di due padroni”, Bon- in casa. Ecchimosi, contusioni, una persona che abbia chiesto
di prima, Berlusconi poi, en- ematomi, escoriazioni su tutto qualcosa bussando alla porta di
trambi in disgrazia. Ma trattan- il corpo con una prognosi di 20 Ceroni senza averla ottenuta
dosi ahimè di una tragedia na- giorni. Ma questo è privato e tant’è che la sua rielezione per
zionale senza fine, possiamo di- nel Paese di Berlusconi, come ben tre volte, quella che verrà,
re che la realtà supera di gran ci spiegano le arringhe televisi- sarà la quarta – come si addice ai
lunga la finzione scenica. Can- ve delle sue fide ministre, quel- dittatori sudamericani – è avve-
didato all’oscar come attore lo che fa un politico fuori dal nuta con percentuali bulgare.
protagonista, non protagonista Parlamento non deve interessa- Pensa che ti ripensa alla fine dal
e comparsa Remigio Ceroni da re a nessuno, magistrati per pri- cilindro è uscita una soluzione
Monterubbiano, provincia di mi ovviamente che debbono geniale: presento una proposta
Fermo, finita nelle mani del togliersi quel maledetto vizio di di legge per modificare così
centrosinistra anche grazie al perseguire i reati. l’art. 1 della Costituzione: “L'I-
suo contributo da coordinato- talia è una Repubblica democra-
re regionale del Pdl che ha so- TITOLARE del record di pre- tica fondata sul lavoro e sulla
stenuto sotto banco un candi- senze “indolori” a Montecito- centralità del Parlamento quale
dato diverso da quello ufficiale. rio, ha compiuto 56 anni ieri. titolare supremo della rappre-
L’uomo che vuole cambiare ad- Quattro figli, un passato da de- sentanza politica della volontà
dirittura l’articolo 1 della Costi-
tuzione è stato denunciato dal-
mocristiano, ha fondato Fi nelle
Marche. Un mese fa è rimasto or-
popolare espressa mediante
procedimento elettorale". Tra-
Rais di Monterubbiano, i panni di chi è destinato a resta-
re nella storia ha definito la sua
la moglie per percosse. Ambi-
zioso, formalmente cortese
fano del suo padrino politico,
Sandro Bondi, finito sotto le ma-
dotto: l’obiettivo è spiazzare via
in un colpo solo quelli del pre-
il suo padre politico era Bondi proposta “rivoluzionaria” . Spie-
gando che “Non è un mistero
con il sorriso che scatta ad ogni cerie di Pompei. E da allora solo sidente della Repubblica e della che oggi in Italia i poteri del Par-
stretta di mano, è uno di quegli notti insonni trascorse a pensa- Corte costituzionale, le due isti- al quale forniva prosciutti e salami lamento e del governo sono de-
tuzioni che stanno impedendo bolissimi e tenuti sotto scacco
alla diga Berlusconi di rompere della magistratura e della Corte
gli argini dello Stato di diritto proviene è il più grande d’Italia tico locale portare in pellegri- costituzionale...”. Aggiungendo
con buona pace della magistra- e uno dei più grandi d’Europa), naggio un leader nazionale, me- con tono che tracimava di orgo-
tura. E voglio vedere se il Prin- prosciutti e salami, vere tipicità glio se ministro, equivale a una glio: “La mia proposta è stata
cipe non me ne renderà merito, del territorio da porgere a capo tacca sulla cintura da ostentare commentata da Bersani”. Per lui
si sarà detto Ceroni sfregandosi chino al suo protettore, Sandro con fierezza al bar del paese il abituato a varcare la soglia della
di Caterina Perniconi le mani forte di quella furbizia Bondi. che creava una bella partita di Camera nel più buio anonimato
contadina marchigiana che ha giro: Ceroni metteva la compa- deve essere stato comprensibil-
CAMERA Nonostante fosse giovedì, ieri l’assemblea di respirato fin da piccolo e che gli ATTENZIONI che l’ex mini- gnia e i sorrisi delle sue tante mente come essere “nominato”
Montecitorio non si è riunita. Nuovo appuntamento ha insegnato ad ingraziarsi il pa- stro ricambiava rispondendo amiche, e Bondi portava il suo ad Arcore. Poi giura che è tutta
mercoledì 27 aprile alle ore 10. drone portando in dono alle fe- prontamente alle chiamate di potere. Un bel movimento di da- farina del suo sacco: “È stata una
ste comandate capponi e uova Ceroni per ogni inaugurazione re avere spezzatosi all’improvvi- mia iniziativa personale. Non ne
SENATO Nemmeno a Palazzo Madama ci sono stati lavori fresche. Doni che la modernità possibile dal piccolo teatro di so lasciando un Ceroni che si ho parlato con Berlusconi”. Il
d’aula. Nessuna convocazione fino a martedì 3 maggio alle e la luccicante carriera politica Rapagnano al Conservatorio di squagliava al primo sole di pri- premier tace. Ma che Berlusco-
ore 17. ha magari trasformato in scarpe Fermo, fino al sostegno della mavera. Così Ceroni il giorno ni faccia uso di ceroni non è una
(il distretto calzaturiero da cui sua candidatura. E per un poli- dopo la grande trovata vestendo novità.
R
L’ORGIA DEL POTERE
itenendo la pena non congrua, il gup di anche per acquistare la cocaina sniffata da lui e dai con rito abbreviato. Il gup Guida ha invece ratificato
Tarantini: il gup Bari, Marco Guida ha respinto la suoi ospiti durante le feste organizzate nella villa gli altri due patteggiamenti e ha applicato la pena di
proposta di patteggiamento a due anni e affittata per 70.000 euro al mese a Capriccioli, a poca tre anni di reclusione e di 20 mila euro di multa al
sei mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio distanza da Villa Certosa dove l’imprenditore presunto pusher di Tarantini, Nico De Palma (l'unico
respinge la richiesta di sostanze stupefacenti proposta dalla difesa di conobbe, proprio quell'anno, il premier Silvio dei sei indagati a non essere mai stato arrestato per
Gianpaolo Tarantini. La vicenda è soprattutto legata Berlusconi. Il pm inquirente, Giuseppe Scelsi, aveva queste vicende perché ha collaborato alle indagini);
alla vacanza da sogno dell’estate 2008, in Sardegna, dato l’assenso al patteggiamento, ma il giudice ha un anno e otto mesi di reclusione, pena sospesa, per
di patteggiamento durante la quale “Gianpi” sperperò 500.000 euro, ritenuto la pena mite. Ora Tarantini sarà processato l'altro presunto pusher barese, Onofrio Spilotros.
Minetti
GIOCO A TRE dà la colpa
a Fede,
di Gianni Barbacetto
e Antonella Mascali
S
ta per partire un allegro trenino.
Destinazione: le aule giudiziarie
Il trenino Fede a Mora.
Che alla fine
tentando di
dotto e favorito l’attivita di prostitu-
zione svolta dalla minore El Mahroug
Karima la quale compiva atti sessuali
con Silvio Berlusconi, dietro corri-
spettivo in denaro e altre utilità, pres-
dello
dove si celebreranno i due pro- so la residenza in Arcore”. È il cosid-
cessi sul caso Ruby, quello a Sil- detto “capo b” delle sue imputazioni,
vio Berlusconi (concussione e pro- quello più grave. Il “capo a” (aver in-
stituzione minorile) e quello a Nico-
le Minetti, Emilio Fede e Lele Mora
salvarsi non dotto e favorito l’attività di prostitu-
zione di ragazze maggiorenni) è più
(induzione e favoreggiamento della
prostituzione, anche minorile). È un finiscano per difficile da contrastare: troppe inter-
cettazioni tra Minetti e le “olgettine”,
trenino composto da tre vagoncini
scaricabarile
che dimostrano, secondo l'accusa, il
più locomotiva. Nella locomotiva,
naturalmente, c’è lui, il capo, il Si-
danneggiare suo ruolo di “addestratrice” (“Ti devo
briffare: ne vedrai di ogni”, dice a Me-
gnore di Arcore, il presidente del
Consiglio. Nei vagoncini, i tre perso- il Caimano? lania T.), di “organizzatrice” delle se-
rate ad Arcore, di “amministratrice”
naggi accusati di avergli portato le degli appartamenti di via Olgettina.
ragazze, ormai impegnati a scaricare Ma il “capo a” è anche più “leggero”,
le responsabilità uno sull’altro: Mi- prevede pene minori, che potrebbe-
netti su Fede, Fede su Mora. Per ora ro essere ulteriormente ridotte nel ca-
tutti si tengono ben agganciati alla so Minetti chiedesse un rito alterna-
locomotiva: nessuno ha rotto il fron- tivo (patteggiamento o abbreviato).
te con Silvio. Ma quando su un treno Di più la memoria non dice. Sottin-
c’è chi vorrebbe andare in direzioni tende di non voler buttare la croce su
diverse, i rischi di deragliare aumen- altri. Ma è inevitabile che, se non è
tano. stata Nicole a portare Ruby ad Arcore,
deve essere stato qualcun altro. Emi-
LA MEMORIA difensiva presenta- lio Fede, racconta la stessa Karima.
ta per Minetti dal suo avvocato Daria Ma non è vero, ribattono i suoi difen-
Pesce (che Il Fatto Quotidiano ha potuto sori, Nadia Alecci e Gaetano Pecorel-
leggere integralmente) è, a questo Il direttore del Tg4 Il consigliere regionale Il manager dei vip la: “Emilio Fede non accompagnò mai
“ “ “
proposito, chiarissima. La venticin- Ruby ad Arcore. Tale circostanza è fal-
quenne saltata dall’altalena tv di “Sco- sa e priva di qualsivoglia fondamento,
rie” ai banchi del consiglio regionale È arrivata ad Chi l’ha portata Il pesce, anzi come emerge chiaramente dagli atti
lombardo nega con decisione ogni re- processuali e come più volte precisa-
sponsabilità a proposito della mino- Arcore attraverso a villa San la Pesce, di solito to anche dai legali del presidente Ber-
renne Ruby. Karima El Mahroug, che lusconi e dalle indagini difensive svol-
ha frequentato le feste in villa prima Lele Mora. Nicole Martino? Non lo butta l’amo. Fede ha te e depositate dalla stessa difesa”. E
di aver compiuto 18 anni e ha poi in- chi, allora? Il cerino acceso resta a
cautamente rivelato al mondo l’esi- e il suo avvocato so, a me risulta... abboccato. Nicole? questo punto nelle dita di Lele Mora.
stenza del bunga-bunga – sostiene Lo dice apertamente il direttore del
l’avvocato Pesce – non è arrivata al avrebbero Lele. Io la mia idea Non ho neanche Tg4 Emilio Fede: “È arrivata ad Arcore
Drago attraverso Minetti. attraverso Lele Mora”. Per poi sparare
E lo dimostra attraverso gli stessi do-
cumenti presentati dall’accusa. Di-
bisogno di uno ce l’ho su sta cosa, il suo numero su Minetti e il suo avvocato: “Entram-
be avrebbero bisogno dell’assistenza
chiara Ruby al pm Antonio Sangerma- psichiatra su sta storia... di telefono di uno psichiatra”.
” ” ”
no, il 3 agosto 2010: “Il primo incon-
tro come le ho già detto è stato il 14 IL RUOLO di Mora sembra confer-
febbraio. Sono stata chiamata da Emi- mato anche da una telefonata del 17
lio Fede che mi ha invitata a prepa- denaro alla minore per favorire la sua saggio. Inoltre, la maggior parte dei tecipa il 7 settembre 2009 conferma ottobre 2010. Marysthelle Garcia Po-
rarmi per andare a una cena”. E poi: asserita attività di prostituzione. La Si- 122 contatti risultano essere avvenuti che lì è Emilio Fede a conoscerla e a lanco, una delle “arcorine” più assi-
“Il secondo incontro è avvenuto sem- gnora Minetti inizia a interessarsi del- successivamente all’episodio della parlare di lei davanti alle telecamere. due, a proposito di Ruby chiede a Ni-
pre ad Arcore nel mese di marzo 2010 la vita della Ruby solo dal maggio questura del maggio 2010. Ed era più “In conclusione”, scrive l’avvocato cole Minetti: “Amo’, una domanda...
grazie a una telefonata di Lele Mora 2010, successivamente all’affida- che logico che la Minetti dopo tale Pesce, “Nicole Minetti non ha portato con chi è venuta quella, da lui, chi...
(...). Mi recai a Milano Due (...); qui mento temporaneo”. episodio chiamasse El Mahroug Kari- la prima volta ad Arcore Karima El l’ha portata sta stronza?”. Nicole:
trovai l’autista di Fede che mi condus- E poi: “Giova ricordare che anche du- ma per sapere cosa stesse facendo e/o Mahroug, non ha mai consegnato alla “Non la so... a me mi risulta... Lele. Io
se ad Arcore con l’auto di Fede”. rante l’interrogatorio della Signora se avesse avuto bisogno di qualco- stessa denaro o altre utilità e non ha la mia idea ce l’ho su sta cosa, su sta
Minetti dunque non c’entra con Ru- Minetti (...) le sono stati contestati da sa”. mai ottenuto alcun vantaggio dagli as- storia... Poi io gliela dirò”.
by, si legge nella memoria: “Nessun Codeste Autorità soltanto i 122 con- seriti rapporti che la minore avrebbe L’ultimo vagone dell’allegro trenino,
documento, testimonianza, intercet- tatti telefonici che avrebbe avuto con ANCHE il poliziotto che ferma Ru- avuto con il Presidente, così come Lele Mora, che cosa risponde? “Il pe-
tazione ambientale e/o telefonica de- la El Mahroug dal 23 febbraio 2010 al by il 27 maggio, Ermes Cafaro, con- non li ha mai favoriti, anzi”. sce, anzi la Pesce, in questo caso, di
positata agli atti dimostra che la Si- 9 giugno 2010 (...). I 122 contatti po- ferma che Ruby gli ha parlato di Fede Per Nicole Minetti sarebbe un ottimo solito butta l’amo. Ed Emilio Fede ha
gnora Minetti ha concesso abitazioni trebbero corrispondere in realtà a po- e Mora e non di Minetti. E il video del risultato quello di riuscire a essere sol- abboccato”. Strano, perché di solito è
in comodato d’uso e/o consegnato che conversazioni e a qualche mes- concorso di bellezza a cui Ruby par- levata dalle responsabilità di “aver in- il pesce quello che abbocca. E Nicole
Minetti? “L’ho vista solo qualche volta
e non ho neanche il suo numero di
telefono”, dice Mora.
L’ULTIMA DI B. da non raccontare presidente, lo abbiamo fatto due ore fa!’. Ecco
Ma qual è la spiegazione di tutta la vi-
cenda che Minetti adombra al telefo-
vede, mi fa difetto la memoria”. Le grasse risate. no (“Io la mia idea ce l’ho su sta cosa,
“Volevo farmi la segretaria sul tavolo” Cosa c’è di nuovo? Nulla. Nemmeno il fatto che,
non appena B. pronuncia le parole “farmela sul
su sta storia”)? Non lo sappiamo. An-
che se gira un’interpretazione. Che
di Stefano Caselli le trasmissioni sportive) della figlia Barbara, in tavolo” si oda distintamente la voce di una gior- Lele Mora sia stato l’apprendista stre-
pole position per la successione dell’illustre pa- nalista dire, presumibilmente al cameraman, gone che ha innescato lo scandalo Ru-
INCONTRI-SCONTRI
A tro-scontro di martedì
scorso, Massimo D’Ale-
ma mi ha proposto di
realizzare insieme – ItalianiEu-
ropei e MicroMega – una serie
di confronti tematici. Non me
lo aspettavo. Ma sono stato
ben felice di accettare e di ri-
badirlo qui, avanzando anche
vi presento il patto delle riviste”
modalità e temi. Propongo FLORES D’ARCAIS E IL DIALOGO CON IL LÌDER MAXIMO
quattro incontri, ai quali ogni
volta partecipino, oltre lui e
me, altre due personalità che
Italianieuropei e MicroMega, ri- tecipato alle “Giornate della gli Odifreddi. il narcisocrate di Arcore vuole
spettivamente, considerino laicità” di Reggio Emilia, dove Non c’è un solo lettore di que- addirittura peggiorare!) è im-
particolarmente rilevanti per il successo clamoroso di pub- sto quotidiano che non con- pensabile avere schieramenti
i temi in questione: lavoro, blico era stato pari solo alla sideri una tragedia la prospet- omogenei. Bisogna sapersi
giustizia, informazione e rifor- pesantezza dell’anatema lan- tiva che Berlusconi vinca di unire sull’essenziale e coltiva-
ma istituzionale, oggi assolu- ciato dalla Curia contro i “lai- nuovo le elezioni: cambiereb- re – non come male minore
tamente obbligati e priorita- cisti atei fondamentalisti che be la Costituzione (peggio ma come ricchezza – le diffe-
ri. rifiutano il dialogo”. Peccato che in Ungheria), conquiste- renti sensibilità che circolano
So già che molti lettori di que- che in quanto curatore del fe- rebbe la Corte costituzionale, tra i cittadini elettori. Lo
sta testata storceranno la boc- stival avessi invitato quindici diventerebbe presidente del- schieramento del golpismo
ca, e che pioveranno critiche cardinali quindici, il direttore la Repubblica, e insomma im- strisciante ci riesce benissi-
e financo contumelie contro dell’Osservatore Romano, quel- porrebbe per via legale il fa- mo: da “Dio patria e famiglia”
un dialogo che giudicano inu- lo di Avvenire, il responsabile scismo post-moderno a cui da a “col tricolore mi ci pulisco il
tile con i rappresentanti della della sala stampa vaticana, sempre aspira. E non c’è un culo”, eppure come un sol uo-
“Casta di sinistra”. Del resto l’ex responsabile della mede- solo lettore, immagino, che mo contro il comunismo (or-
critiche e financo contumelie sima, il predicatore del Papa, non capisca come eventuali li- mai introvabile) e per l’evasio-
non erano mancate sul sito di e insomma “tutto il cucuzza- ste di movimenti non potran- ne fiscale (più fiorente cha
MicroMega al solo annuncio ro”. Il rifiuto del confronto c’è no mai da sole vincere la pros- mai).
del dibattito dell’altro giorno Una manifestazione dei Girotondi (FOTO DLM) stato, sistematico, ma da una sima consultazione elettora- Possibile che noi “repubblica-
all’Alpheus (che ringrazio per parte sola, quella della Chiesa le. Berlusconi sarà sconfitto ni” non siamo in grado di fare
l’ospitalità). Ma trovo che il ri- di entrare nella Resistenza, è des-France, la figura più gran- gerarchica, non degli atei solo se partiti e liste civiche della realizzazione della Costi-
fiuto aprioristico del confron- uno dei collaboratori di De de della sinistra francese (e a “enragés”. parteciperanno insieme ad tuzione la bandiera comune?
to sia segno di debolezza e Gaulle, durante una missione mio parere europea) del do- Ho l’impressione che quanti una coalizione, ciascuno con Le concrete scelte di governo
confini spesso con l’autole- viene arrestato dalla Gestapo. poguerra. nell’opposizione civile che si il proprio profilo e la propria dipenderanno poi dai risultati
sionismo. Il giorno prima del Torturato, viene deportato a Quest’uomo fuori del comu- esprime nella piazze e nei mo- identità, dando così motiva- che le diverse anime della coa-
dibattito con D’Alema era a Buchenwald. Il giorno prece- ne, che sta conoscendo a 93 vimenti rifiutano il confronto zione al voto, e rappresentan- lizione, in leale competizio-
Milano per un dialogo con Sté- dente l’impiccagione riesce a anni un successo editoriale da con i dirigenti dei partiti, mo- za, per tutte le variegate sen- ne, avranno conseguito. Ma
phane Hessel, autore delle po- scambiare la propria identità leggenda, si rammaricava di strino la stessa debolezza, la sibilità dei cittadini “repubbli- per poter governare bisogna
che ma imperdibili pagine di con quella di un compagno non riuscire a discutere pub- stessa paura, la stessa scarsa cani”. E’ questione di sempli- sconfiggere la macchina da
Indignatevi! (in Francia ha ven- morto di tifo, poi fuggirà da blicamente con i critici del considerazione per le proprie ce pallottoliere, non sono ne- guerra del putiniano di Arco-
duto finora un milione e no- due diversi lager. Diplomatico suo libro, intellettuali parigini idee, degli intellettuali parigi- cessarie neppure le tabelline. re, e per riuscirci è necessario
vecentomila copie, ma quello della nuova Francia, è uno de- molto noti che preferivano ni che evitano di incrociare gli Perciò il confronto fra movi- che nessuna forza “repubbli-
è un paese che ha tagliato la gli estensori della “Dichiara- lanciare accuse pesantissime argomenti con Hessel e dei menti e partiti si deve fare. cana” – partito o lista civica –
testa al re). Un uomo straor- zione universale dei diritti” sui giornali ma poi sottrarsi al cardinali che si rifugiano nel- Senza infingimenti e diploma- venga discriminata o si autoe-
dinario: dottorando alla Scuo- del 1948, e sarà uno dei più confronto. Nei tre giorni pre- l’anatema per evitare il faccia tisti, ma lo si deve fare. Con scluda. Ne va della democra-
la normale superiore, decide stretti collaboratori di Men- cedenti, del resto, avevo par- a faccia con le De Monticelli e l’attuale legge elettorale (che zia stessa.
Venerdì 22 aprile 2011 pagina 9
COSE LORO
IN MANETTE
CIANCIMINO JR:
PROVE FALSE
Arrestato il figlio di Don Vito
per le accuse contro De Gennaro
di Giuseppe Lo Bianco l’antimafia. Martedi 26 aprile, il Massimo
e Sandra Rizza figlio di don Vito comparirà in Ciacimino jr
aula come un qualsiasi detenu- (FOTO JAY FRATTO)
ra pochi giorni dovrà com- to, senza i suoi gadget preferiti:
PRIMA DELL’INTERROGATORIO
Ha coinvolto l’ex pm si stanno interrogando sul
confine tra la sua ingenuità e la
L’ultimo sms to, siano stati i pm di Palermo,
quelli che si erano spinti più in là
capo della polizia sua scaltrezza. Tra le decine di prima di andare nel riconoscere credibilità e af-
MAFIOSO TENTA SUICIDIO tra coloro
documenti autografi del padre
con il bollo di autenticità della
scientifica di Roma, 48 ore fa ne
in carcere:
fidabilità alle dichiarazioni di
Ciancimino jr, e che oggi sono
intervenuti tempestivamente
a tentato per due volte il suicidio Fabio
H Tranchina, fedelissimo dei boss Graviano,
fermato martedì scorso dalla Dia perché avrebbe
che hanno avuto è saltato fuori uno falso: una lista
di funzionari dello Stato collusi
con la mafia consegnata dal teste
“Oggi saranno per metterne a nudo i giochi di
prestigio che non compromet-
tono la tenuta delle inchieste in
avuto un ruolo nella strage di via D'Amelio. un ruolo nella ai pm nel giugno scorso. Tra i no- in tanti a gioire: corso. “In fondo – dicono in pro-
Attualmente recluso nel carcere Pagliarelli di mi, quello del prefetto De Gen- cura – che ci potesse essere alle
Palermo, è accusato di concorso in strage e
trattativa tra naro, “icona” dell’antimafia in- ho paura sue spalle un suggeritore occul-
vestigativa di questo Paese. to, ce lo siamo sempre chiesti,
associazione mafiosa. Ieri era il giorno fissato per
l’interrogatorio di convalida del fermo da parte del
mafia e Stato “Quel nome l’ho visto scrivere a e mi sento solo” ma non bisogna dimenticare che
mio padre”, disse il giovane l’accusa nelle inchieste e nei
gip Piergiorgio Morosini, fatto slittare di alcune Ciancimino. Ma quel cognome, processi in corso si regge su ele-
ore. Tranchina era autista dei Graviano e di ha detto inviando un sms al blog- De Gennaro, certamente scritto velenata apparecchiata e servita menti di riscontro alle sue parole
Bagarella, il gotha della mafia di Palermo. Lo ger Impresa Palermo – sono e sa- da don Vito, come ha stabilito la da altre “manine” per demolire e su altri elementi del tutto au-
scorso 16 aprile aveva parlato con i magistrati di rò sempre più solo. Ho tanta perizia, è stato apposto postic- integralmente la sua credibilità? tonomi’’. Le inchieste e i proces-
Firenze confermando l’attuale influenza dei paura”. Lui, che pochi giorni fa, ciamente, come in un fotomon- E soprattutto, il suo “puntare in si continuano, dunque, e se que-
Graviano. Il giudice per le indagini preliminari, poi, ospite del Festival del Giornali- taggio, prelevandolo da un altro alto”, verso i vertici investigativi sta vicenda rafforzerà il setaccio
smo di Perugia, si era paragonato documento che conteneva il co- che hanno fatto la storia della lot- giudiziario attraverso cui i suoi
ha convalidato il fermo per Tranchina. Davanti a all’eroe dell’antimafia Peppino gnome De Gennaro, riferito, pe- ta alla mafia, è tutta farina del suo segreti verranno passati, a co-
Piergiorgio Morosini, l’uomo si è avvalso della Impastato, sottolineando l’ana- rò, in quel caso, al magistrato sacco, o dietro questo cambio di minciare dalla trattativa tra mafia
facoltà di non rispondere ed è apparso deciso logia di aver rinnegato il padre, Giuseppe Di Gennaro, che fu rotta ci sono suggeritori occulti e Stato, oggi il teste Ciancimino è
nell'intenzione di non dire nulla, nonostante la ora sembra fare marcia indietro e consulente del ministero della che agiscono nell’ombra e alle a un bivio: “Speriamo che la
settimana scorsa avesse iniziato a collaborare con rimpiangere i consigli del vec- Giustizia. E qui la vicenda si tinge spalle del giovane rampollo pa- smetta di giocare e si decida a di-
i giudici di Firenze per poi ritrattare. chio sindaco democristiano: di giallo. Questo secondo docu- lermitano? Domande che oggi si re finalmente tutta la verità”, è
“Ho paura di dover dare ragione mento, che non conteneva par- pongono i pm e che probabil- l’ultimo commento raccolto in
a mio padre sul fatto di poter ticolari notizie di interesse inve- mente porranno anche a lui, nel procura.
ITALIANI
Sgomberi
“LESBICHE DI MERDA, BRUCIATE!” dei rom:
Sant’
E LA GENTE INTORNO NON REAGISCE Egidio
attacca
Paola Concia e la sua compagna aggredite a Roma Alemanno
di Paola Zanca torio, la serata è andata a rotoli. La “preoccupazione” e il “di-
Non solo per un'aggressione vi- sappunto” della comunità di
econdo voi sono trop- gliacca. Ma per il silenzio che le
“S
Sant’ Egidio “per le recenti
po vecchia per andare a si è fatto attorno. Quando la Con- scelte dell’ amministrazione di
vedere il concerto di cia ha reagito (“Come ti permet- Roma Capitale nei confronti
Patty Smith e Carmen ti?”) “solo una signora si è ferma- dei rom e dei profughi giunti in
Consoli oggi a Roma?”. Alle un- ta. Per il resto indifferenza e qual- questi giorni dal nord Africa”.
dici e mezzo del mattino, Anna cuno alla mia reazione di prote- Così, con un comunicato, ven-
Paola Concia, sondava il terreno sta si è anche risentito, rimpro- gono espresse pesanti critiche
su Facebook. Un coro di verandomi”. sugli sgomberi gestiti dal sin-
“nooooo”, “ma quale vecchia!”, daco Alemanno e spesso sco-
“vai e divertiti”. Ma a divertirsi, SEDUTO AL TAVOLINO di nosciuti all’opinione pubbli-
mercoledì sera, la deputata del un bar c'era il finiano Antonino ca. “Non si intravede una po-
Pd non ci è potuta andare. Non Lo Presti: “Ho sentito Paola Con- litica - prosegue la nota -, e di
perché sia vecchia. Perché é le- cia gridare – racconta –. Mi sono certo una politica di accoglien-
sbica. Quando stava andando a avvicinato per capire cosa stava za e umanità all’altezza del ruo-
prendere la macchina per rag- succedendo e ho visto la collega lo di Roma e delle sue respon-
giungere Villa Borghese, intorno visibilmente scossa che mi ha rac- sabilità nazionali e internazio-
alle 19.30, un uomo l'ha insulta- contato di essere stata aggredita nali”.
ta mentre camminava mano nel- verbalmente da uno che si era poi Tutto è iniziato dallo sgombe-
la mano con la sua compagna, Ri- allontanato”. Ma anche per Lo ro di piccoli insediamenti pro-
carda Trautmann. “Lesbiche di Presti la cosa più sconvolgente è seguendo negli ultimi giorni al-
merda, vi dovevano mandare nei stata la rabbia dei cittadini: “Men- Sopra, l’onorevole l’interno di campi più grandi:
forni. Ti ho riconosciuta e non tre lei era ancora agitata per lo Paola Concia. da Lungotevere San Paolo a via
mi frega nulla che sei una depu- scontro verbale appena subito, Sotto, il ministro dello - è stato più violento, ho sentito il ci hanno picchiati. Ed eravamo in Severini, fino all’ ex Mira Lan-
tata. Sei lesbica e guadagni tutti c'erano altri passanti che la stava- Sviluppo economico, disprezzo”. Appena rientrata a centro a Milano. Senza leggi che za.
quei soldì”. Così, in pieno centro no attaccando, invece di difen- Paolo Romani (FOTO ANSA) casa, la Concia aggiorna gli amici: condannano un simile atto non
a Roma, a due passi da Monteci- derla. La invitavano a stare zitta e “Che siamo diventati”, scrive su ho potuto denunciare. Ne dedu- MERCOLEDÌ È STATO
Facebook. E a mezzanotte, dige- co che lo Stato protegga loro. sgomberato un campo con
rita almeno un po' la rabbia, ag- Non noi”. La legge che manca è 270 persone a via del Flauto.
Solidarietà di giunge: “Ho chiesto scusa a Ricar- quella sull'omofobia. Il senatore L’agenzia ripercorre le tappe
CASO TEDESCO “Sono Carfagna,
da a nome degli italiani dopo che
quel signore stasera ci ha aggre-
Pd Ignazio Marino ieri ha chiesto
al presidente della Camera Fini di
degli allontanamenti delle
comunità iniziati ad aprile
dite, lei con un sorriso dolce mi calendarizzare “il disegno di leg- mentre la Commissione eu-
un vero perseguitato” Meloni ha detto "quante volte, io tede-
sca, dovrò ancora chiedervi scu-
ge presentato proprio da Paola
Concia e ancora fermo in Com-
ropea varava un documento
per l’ inclusione dei rom. Nel-
intento persecutorio c'è, e non è solo contro di me, ma
“L’ contro tutto il Senato. L’ordinanza del Riesame sostie-
ne che è lo status di parlamentare che mi rende potenzial-
e Alfano. sa?" Grazie Ricarda per lo stile”.
IvelMa,
governo ce la sta mettendo tutta.
per ora, i referendum sono vivi e
geti.
PIÙ SEMPLICE la spiegazione di
Alessandro Pace, docente di diritto co-
su specifici aspetti logistico-gestionali
consentendo di sospendere momenta-
neamente il progetto per ripartire col-
successivi cinque anni una norma con-
traria alla volontà espressa dai cittadi-
ni”.
politica in grado di evitare “il
completo collasso del siste-
ma di assistenza sociale a Ro-
Dopo aver invaso la stampa nazionale stituzionale e curatore dei quesiti per l’entusiasmo atomico al momento giu- Un bel rischio, che il ministro Romani ma e il nuovo diffondersi di
al grido di “il quesito sul nucleare or- l’Idv: “O il governo cancella in tutto e sto. esorcizza con litanie costanti: il referen- sentimenti di intolleranza e
mai non serve più”, il ministro dello per tutto il nucleare dal futuro italiano, dum sull’atomo non s’ha da fare, l’A- di discriminazione nei con-
Sviluppo economico Paolo Romani ha o noi andiamo avanti”. Tecnicamente la MA, ALLA FINE, chi decide se il re- genzia per la Sicurezza dovrà occuparsi fronti di nomadi e immigrati.
puntato un nuovo obiettivo: l’acqua. questione si gioca tra una legge e un de- ferendum si farà davvero? L’Ufficio cen- solo di scorie radiattive, e sull’acqua Siamo disponibili - aggiunge -
Nella lunga intervista concessa ieri ai creto legge: l’emendamento-blitz del trale della Cassazione, cui toccherà l’ar- mente spudoratamente chi racconta a confrontarci su queste scel-
microfoni di Radio anch’io, il passag- governo interviene abrogando (parzial- duo compito di interpretare le reali agli italiani che privatizzando spende- te con la comunità di Sant’E-
gio - benché liquido - non è passato mente) la legge 99/2009 che delegava il conseguenze dell’intervento legislati- ranno di più. “Il movimento che ha por- gidio e con chiunque altro
inosservato: “Anche su questo tema di governo a decidere dove costruire le vo già approvato al Senato e ancora in tato alla firma di 1 milione 400 mila per- non le condivida: per questo
grande rilevanza probabilmente sa- centrali e i siti di stoccaggio, mentre il attesa di trovare posto nell’affollato ca- sone fa paura al governo” commenta rinnoviamo ancora una volta
rebbe meglio fare un approfondimen- referendum si concentra sul decreto lendario della Camera (già prenotatis- Rossella Miracapillo del Movimento la disponibilità, che fino ad
to legislativo". legge 112/2008, norma precedente e sima per la prossima settimana). “Senza Consumatori. “Questa modalità di in- ora non ha trovato riscontro,
più sistematica nel concepire il rilancio l’ok finale del Parlamento, l’alta corte ventarsi un emendamento all’ennesi- a organizzare incontri e con-
GIUSTE DUNQUE le preoccupazio- del nucleare. Dunque, secondo i comi- non potrebbe comunque pronunciarsi mo omnibus per non far pronunciare fronti sistematici per indivi-
ni dell’Idv Massimo Donadi, che da tati, la consultazione popolare serve a - spiega Azzariti -. Oltretutto il referen- gli elettori è lesiva della democrazia” duare azioni concrete e rea-
qualche giorno paventava manovre sul rincara Susanna Camusso, segretaria listiche”.
quesito anti privatizzazione: “Ancora Cgil.
non è chiaro cosa abbiano in mente -
spiega Donadi -, potrebbe trattarsi di
Se andasse FORSE LA QUESTIONE vera è
SECONDO LA COMU-
NITÀ di Sant’Egidio molti
un’altra moratoria last minute: dopo il
nucleare, l’acqua. Ma noi teniamo du-
a buon fine la sempre la stessa: il legittimo impedi-
mento. “Strano che il governo non s’in-
rom sarebbero senza alterna-
tive e messi davanti all’ unica
ro, puntando soprattutto sulla sentenza
68/1978 della Corte Costituzionale”.
consultazione, venti una moratoria pure su quello, ve-
ro?” ironizza Donadi. Aggiungendo:
proposta di dividere la fami-
glia. “Come cristiani e come
Sentenza che, come spiega il costituzio- “Ormai è chiaro che, acqua o nucleare cittadini crediamo che que-
nalista Gaetano Azzariti, dice grosso nessuna legge che sia, Berlusconi ha un solo interesse: sto non possa essere il volto
modo così: la modifica legislativa inter- far fallire i referendum e continuare a di Roma. E’ un segnale grave,
venuta nel corso del procedimento re- pro atomo schivare i processi. Ma chissà che a pa- di assenza di idee, di incapa-
ferendario non è in grado di impedire lo lazzo Grazioli abbiano fatto le pentole e cità di visione, di errato mes-
svolgimento del referendum qualora per cinque non i coperchi”. Per ora, il pentolone saggio inviato alla cittadinan-
l’abrogazione non colpisca i principi radioattivo continua a bollire. za, che incoraggia chiusura e
ispiratori della complessiva disciplina anni durezza immotivate”.
il Fatto Quotidiano ALL’INTERNO
Letture Nicola Gardini
52 classici da non perdere pag. III
Percorsi Caterina Soffici
Agassi: «Odio il tennis» pag. IV
Lab Giorgio Cosmacini
Fermate quel bisturi pag. VI
Arti Philippe Daverio
settimanale di libri, arti, scienze diretto da Riccardo Chiaberge La Biennale? Meglio Rho pag. VII
22 aprile 2011 - N° 9
Il Capitale va in fumetto
RIECCO MARX
IN VERSIONE
“MANGA”
di
Gloria Origgi
S
E IL CAPITALE È PEGGIO del cinese per il lettore
medio che non osa affrontare le più di tremila pa-
gine sul valore di scambio, il plus-valore, la moneta e
i cicli economici, è dal Giappone che arriva un’i-
nattesa lettura dell’opera maggiore di Marx: un manga in
due volumi che, senza incensare o condannare nessuno,
spiega con quel misto di tecnica e precisione emotiva tipica
dell’impero del Sol Levante, l’infernale macchina capitali-
sta. Non ci sono operai buoni e capitalisti cattivi in questa
storia: solo un meccanismo assurdo che fa girare a vuoto un
sistema enorme e fuori controllo, nello stile della bella me-
tafora di Ken Loach: quando vedete un topo che si affanna
impazzito a girare su una ruota dalla quale non può più scen-
dere, non interrogatevi sul topo, ma sulla ruota. L’ultima
novità per far digerire i classici del pensiero ai giovanissimi e
ai meno giovani refrattari alla lettura, viene dalla casa edi-
trice giapponese Manga De Dokuha, che pubblica riduzioni
in fumetto delle opere fondamentali della nostra storia cul-
turale. Il catalogo propone Il Capitale insieme a Mein Kam-
pf, passando per Così parlò Zarathustra, uniti in uno strano
canone insieme a capolavori della letteratura giapponese, a
Tolstoj e a Darwin.
continua a pagina II
SE PREFERITE,
PROFITTO
ALLA PECHINESE
di Francesco Daveri
S
E CI TROVIAMO con il Capitale in formato
Manga è perché il capitalismo di mercato di
questi tempi non gode di buona stampa. Ave-
va cominciato la Regina d’Inghilterra. Invitata
alla London School of Economics, a un certo punto
aveva alzato la mano – con grazia regale e concisione
britannica – chiedendo al relatore: «Ma se la crisi è
stata così grave e i suoi sintomi erano dappertutto,
perché nessuno è stato capace di prevederla?». Nello
stesso spirito, papa Benedetto XVI – nell’Angelus di
inizio 2010 – aveva tuonato: «Il futuro è nelle mani di
Dio, non di maghi o economisti». E il ministro del-
l’Economia Giulio Tremonti all’annuale meeting di
Rimini aveva sferzato gli economisti paragonando le
loro riunioni sulle cause della crisi ai ritrovi dei maghi,
citando Mandrake, Harry Potter e il mago Otelma.
continua a pagina II
VESPE
D
ue ricette infallibili per nulla». Beh, qualcosa forse sì: le ritufferà in Facebook. Seconda ri-
scoraggiare il libro e la partite di calcio all’oratorio, tanto cetta: dalle colonne del “Giornale”
cultura. La prima viene per dirne una. Mentre i coetanei si l’intellettuale di destra Giorgio
da un intellettuale di si- facevano indottrinare dal parroco, Israel se la prende coi “pedagogisti
nistra. In un’intervista a “Tuttoli- il piccolo Stefano temprava la sua progressisti” che starebbero sman-
bri”, Stefano Rodotà racconta di dura scorza di laico integrale sulle tellando la scuola italiana: video-
Ah sì, i libri! avere scoperto la lettura «nella
grande casa dei nonni a Cosenza».
pagine di Delitto e Castigo. Splen-
dido esempio per le nuove genera-
giochi al posto dei libri, insegnanti
trasformati in “facilitatori”. Una
Li leggeva Una stagione da favola, quando i
mulini erano bianchi. «Magari
zioni, anche perché Rodotà di stra-
da ne ha fatta parecchia. Ma pro-
vera e propria Caporetto educati-
va, voluta e pianificata dalla sini-
nonno Rodotà non si avevano soldi per tante altre
cose ma mai si rinunciava al vo-
viamo a far leggere l’intervista a
un sedicenne con l’ipod conficcato
stra. Fortuna che gli austeri peda-
gogisti di centrodestra stanno
lume che si andava a ordinare alla nelle sinapsi e una cronica aller- provvedendo a riportare la serietà
di Riccardo Chiaberge cartolibreria… Leggevo di tutto: gia alla carta stampata. Ne rica- negli studi: televisivi e odontoia-
da Balzac a Dostoevskij, Walter verà la conferma che il libro è og- trici, s’intende. Nessuna facilita-
Scott, Rabelais, Mann, Cervan- getto obsoleto, il retaggio di un’e- zione per le igieniste dentali.
tes, Melville… Ferenc Körmen- poca di stenti senza tivù né moto-
di, Alberto Moravia e i poeti, rini, dove gli adolescenti si an-
Ungaretti, Montale, Quasimo- noiavano a morte a casa dei non-
do, Pasolini: veramente non ni. Perché regredire a quel mondo
mi sono mai fatto mancare trogloditico? E rottamato il book si
Venerdì 22 aprile 2011 il Fatto Quotidiano
II
CONTINUA DALLA PRIMA
VETRINA LE CLASSIFICHE
11 - 17 aprile, fonte: Arianna+
G
ià uscito in Giappone da qualche an- Ma com’è possibile che un genere letterario così
no, il manga del Capitale sbarca ora delicato, silenzioso, emotivo, sia adeguato a ren- Lo zen e il tiro con l’arco
Adelphi, pagg. 106, € 8,00
da mite artigiano in Francia con la prefazione di Oli-
vier Besancenot, detto “il postino”,
dere più di tremila pagine di economia politica?
Magia dell’arte, l’incontro impossibile funziona, e 4 Umberto Galimberti e Marco Alloni
uno dei volti nuovi della politica francese (So- tra gli sguardi, gli «Oh» e gli «Ah», ci vengono sve- Il viandante della filosofia
dei formaggi leil Manga, 2011).
Questo genere letterario giapponese è un fu-
lati i segreti dell’accumulazione primaria, il
plus-valore e il plus-lavoro, la differenza tra ca-
Aliberti, pagg. 107, € 10,00
5 Lou Marinoff
metto molto diverso dal Topolino della nostra pitale variabile (la forza lavoro) e capitale costan-
a bieco sfruttatore infanzia: disegni in bianco e nero, personaggi
stilizzati dagli occhi enormi e dialoghi a dir po-
te (gli investimenti in macchinari e materie pri-
me), la legge della caduta tendenziale del profitto.
Aristotele Buddha Confucio. Per essere
felici ora
Piemme, pagg. 542, € 12,00
della classe operaia co laconici. Come nei gesti precisi che creano
un perfetto origami, il senso degli eventi si di-
Tutto ciò illustrato dalla semplice vicenda di un
piccolo produttore di formaggi, Robin, che lascia 6 Georges I. Gurdjieff
la tenuta agricola paterna per lanciarsi nella pro- Incontri con uomini straordinari
duzione industriale, grazie all’incontro con Da- Adelphi, pagg. 408, € 12,00
niel, giovane capitalista investitore, che vede le 7 Douglas R. Hofstadter
potenzialità del prodotto e decide di investire del Gödel, Escher, Bach. Un'eterna ghirlanda
denaro perché Robin lo produca a livello indu- brillante.
striale. Di qui tutte le ansie e le gioie del capita- Adelphi, pagg. 852, € 20,00
lismo, dal successo sul mercato, allo sfruttamento
dei lavoratori, alla meccanizzazione della fabbrica 8 Lou Marinoff
che rende la forza-lavoro sempre più alienata, alle Platone è meglio del Prozac
acquisizioni, le alleanze, i prestiti… Insomma, Piemme, pagg. 414, € 11,00
pian piano tutti gli ingranaggi della macchina ca- 9 Tsunetomo Yamamoto
pitalista invadono la scena e prendono il loro po- Hagakure. Il libro segreto del samurai
sto. I nostri eroi conosceranno successo, dubbi Mondadori, pagg. 193, € 9,50
morali, crisi economica e recessione. Daniel è
spietato, ma non cattivo. Robin è umano, dubbio- 10 Giorgio Colli
so, ma non meno pericoloso per i suoi operai. Se il Apollineo e dionisiaco
primo volume illustra la nascita di un’impresa ca- Adelphi, pagg. 268, € 14,00
pitalista, il secondo affronta la teoria sotto la guida
di Friedrich Engels, che accompagna il lettore at-
traverso una serie di esempi che spiegano il pas-
saggio dal baratto alla moneta, il ruolo delle ban-
IL FLOP
che e i cicli economici. La genialità di questo pic-
colo gioiello orientale è di spiegare visivamente Ma dove vanno a finire le anatre del laghetto
una teoria complessa e di illustrare silenziosamen- di Central Park d’inverno quando ghiaccia?
te lo sguardo attonito dei protagonisti su un mon- Se lo chiedeva il giovane Holden. L’Anatra
do che corre veloce e senza testa. all’arancia meccanica, di Wu Ming (Einaudi
La prefazione del giovane Besancenot, postino Stile Libero), il collettivo bolognese reduce
laureato in storia a Nanterre, a 28 anni il più gio- da una tournée accademica negli Stati
vane candidato all’Eliseo ed eroe dei giovanissimi, Uniti, non ha mai preso il volo, restando
non è un caso. Olivier Besancenot è il politico più nella palude della bassa classifica
amato dell’estrema sinistra francese: nel 2007, la (generale) per poi colare a picco: da
seconda volta che si è presentato alle elezioni, ha 91esima (a un paio di settimane dall’uscita)
preso il 4 % dei voti. Il suo stile informale, mai una all’attuale 574esima posizione. Dopo i
giacca e una cravatta, la sua politica ingenua, la sua successi di Q e Altai, il macchinoso uccello
partecipazione al forum anti-globale di Porto Ale- del collettivo segna una parabola
gre, ne hanno fatto l’icona di una gioventù che discendente?
non ha grandi interessi politici, ma che vuole an-
cora sognare un mondo semplicemente migliore. PRIMIZIE
Con il suo slogan: «Le nostre vite valgono più dei
loro profitti», attacca il potere invisibile del capi- Georg Simmel , Diario postumo
tale, quello che ci fa più paura perché non sap- Aragno, pagg. 172, € 10,00
piamo dove sia e non possiamo controllare. E se le Gli aforismi di un grande filosofo: «La vera e
soluzioni politiche proposte da Besancenot sono propria tragedia della morale: quando non si
forse ingenue, è il suo sguardo stupito davanti a un ha il diritto di fare ciò che si ha il dovere di
mondo che perde di senso, come lo sguardo dei fare». Da consultare dopo ogni tg.
personaggi del manga, che fa il suo successo.
Gloria Origgi Jean-Marie Ploux , Il dialogo cambia la fede?
Qiqajon Comunità di Bose, pagg. 288, € 25,00
Mentre si riaccendono i conflitti religiosi, un
teologo francese rilancia lo “spirito di Assisi”.
Apostoli della rivoluzione Ideale per la Pasqua.
Marx ed Engels sulla copertina del secondo volume
del manga “Le Capital”. Accanto, una tavola del libro Carlo Maria Martini , Voglia di risorgere
Mondadori, pagg. 56, € 12,00
Una riflessione sul mistero della Passione.
Numinose parole.
SCENARI alla stregua di sciocchi pu- E-PUB
salvate con i soldi di tutti. Il gio-
gilatori a pagamento. cattolo va aggiustato, non di-
PROFITTO È in questo nuovo clima
culturale che si traduce in
strutto. E poi, è vero, la catastro- A molti non è andato giù l’articolo di
fe è stata evitata dalla politica e Alberto Asor Rosa che auspica
L
e opinioni della regina, del and the Failure of Capitalism – ri- dra, Madrid e Praga. finanza. Dal cibo alle materie italiana», parla di «Persecutio temporum».
papa e del ministro sono og- prendendo Marx e Keynes, ma anche Va bene. Noi economisti abbiamo sba- prime, da Grecia e Irlanda al Per fare un colpo di stato ci vogliono i
gi largamente condivise. La gli economisti quantitativi Burns e gliato e la maggior parte di noi non ha Nord Africa: una lunga lista di verbi a posto. Perroni bacchetta pure
ragione ultima della crisi è Mitchell – suggerisce che la gravità saputo prevedere la crisi. Per molto disastri, più spesso causati dal- Michele Serra colpevole d’una sciatta
imputata al mercato, alla finanza crea- della crisi e la lentezza della ripresa tempo abbiamo enfatizzato gli aspetti l’invadenza della politica nei ripetizione («I democristiani di una volta,
tiva e alla globalizzazione. E, con il economica di oggi sono i più recenti positivi del mercato e non abbiamo ri- mercati che dalla sua assenza. almeno, avevano abbastanza ipocrisia
mercato, per l’opinione pubblica bi- esempi delle crisi ricorrenti a cui il ca- cordato abbastanza che il mercato E se anche si decidesse che il quanta ne basta») e Alessandra Farkas
sogna seppellire anche gli economisti pitalismo è stato inevitabilmente sog- quasi sempre riduce gli sprechi ma lo mercato e il capitalismo sono che colloca la guerra civile americana
che, nei due decenni prima della crisi, getto nei suoi primi duecento anni di fa creando vincenti e perdenti. Per meccanismi da buttare, ricor- 1500 anni fa. «Teodorico a Gettysburg!»,
hanno spesso elogiato il mercato e le vita. Anzi, secondo lui i processi di ur- questo dobbiamo giustamente coprir- diamoci che il modello di suc- sfotte Perroni.
sue capacità di creare ricchezza nelle banizzazione e di industrializzazione ci il capo di cenere. Ma il processo al cesso alternativo oggi in auge
aule di università, nei dibattiti pubbli- che hanno immiserito milioni di per- mercato e al mercatismo non dovreb- non è il comunismo di Marx o di
ci e nella pratica delle organizzazioni sone in megalopoli disumane come be superare i limiti del buonsenso. Babeuf ma piuttosto il capitalismo di c’è, conquistando (culturalmente) i
internazionali. A questo poi si aggiun- San Paolo, il Cairo, Città del Messico e Nella crisi non ha fallito il mercato Stato dei cinesi, che per ora urbanizza nuovi mondi con il sistema di valori
ge un corollario: il mercato non ha so- Bombay fatalmente si estenderanno concorrenziale ma lo sfruttamento e divora l’ambiente anche meglio del occidentali che includono la capacità
lo fatto precipitare l’economia mon- anche alle nazioni più avanzate. dei meccanismi di mercato da parte di capitalismo tradizionale. di coniugare la creazione di ricchezza
diale nella peggiore crisi dagli anni L’aumento dei costi delle materie pri- relativamente pochi detentori di co- Quindi, prima di pensare a modelli al- attraverso la concorrenza con l’esi-
Trenta, ma ha anche avuto bisogno di me, la crescente disoccupazione e noscenze e tecnologie nel mondo glo- ternativi, prima di buttare via Adam genza di estendere i diritti in un con-
interventi statali inusuali per conti- l’austerità obbligata delle politiche di bale – le banche troppo grandi per fal- Smith per prenderci Deng Xiaoping, testo di attenzione verso chi ha di me-
nuare a funzionare. Una nemesi per bilancio dei governi occidentali in lire – che sono riuscite a prodursi una meglio metterci con la pialla e la caz- no.
Adam Smith e i suoi seguaci, trattati bancarotta porterà presto la miseria legislazione à la carte e sono state poi zuola ad aggiustare il capitalismo che Francesco Daveri
il Fatto Quotidiano Venerdì 22 aprile 2011
III
LETTURE
U
N CLASSICO, SI SA, è quasi sempre • Divina commedia di Dante Alighieri • Stanze cominciate per la giostra
preceduto dalla sua fama. Ciò che di- • Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi del magnifico Giuliano
ce ha finito per includere discorsi che di Lampedusa di Agnolo Poliziano
altri hanno già pronunciato sulla sua • Gerusalemme liberata • Storia della letteratura italiana
forma e sui suoi contenuti o si è ridotto addirittura di Torquato Tasso di Francesco De Sanctis
al solo senso di quei discorsi. Quante volte i critici • Il giardino dei Finzi-Contini • Storia d’Europa
sono letti più degli autori che criticano! Vizio non di Giorgio Bassani nel secolo decimonono
solo italiano, d’altra parte. Io, in queste pagine, • Il giorno di Giuseppe Parini di Benedetto Croce
ho voluto considerare certi classici come se la lo- • Iliade di Omero di Vincenzo Monti • Storia d’Italia
ro importanza spettasse prima di tutto a me ac- • Il libro del cortegiano di Francesco Guicciardini
certarla, a me – intendo – «lettore semplice». di Baldassar Castiglione • Trionfi di Francesco Petrarca
Al numero 52 sono arrivato dopo molti e non fa- • La locandiera di Carlo Goldoni • Le ultime lettere di Jacopo Ortis
cili calcoli, esaminando vari elementi. Tra l’altro, • I Malavoglia di Giovanni Verga di Ugo Foscolo
come per prima ha notato l’amica Lina Bolzoni, • Mandragola di Niccolò Machiavelli • I Viceré di Federico De Roberto
corrisponde al numero di settimane che com- • Il mare non bagna Napoli • Vita di Vittorio Alfieri da Asti
pongono un anno. Dunque, oltre che una biblio- di Anna Maria Ortese scritta da esso
teca qui, per combinazione fortunata, finisco per • Menzogna e sortilegio di Vittorio Alfieri
proporre un calendario di letture. Scrittori nel “canone” di Elsa Morante • Le vite dei piú eccellenti pittori,
Quali libri ho scelto di trattare? Miravo, in sostan- Dall’alto, in senso orario, Elsa Morante (1912-1985), Giorgio Bassani (1916-2000), Niccolò • Il milione di Marco Polo scultori e architetti
za, a comporre un saggio sulla mentalità italiana. Machiavelli (1469-1527), Francesco Petrarca (1304-1374) e Giacomo Leopardi (1798-1837) • Myricae di Giovanni Pascoli di Giorgio Vasari
Perciò, ho selezionato libri che hanno creato, svi- • Operette morali • Lo Zibaldone di pensieri
luppato e rappresentato la sua lingua, la sua cul- di Giacomo Leopardi di Giacomo Leopardi
tura, la sua immaginazione; libri in cui può ancora parte dei 52 saggi – soprattutto per certi suoi libri
esser utile guardare, anche fuori dalle aule sco- di prosa e non necessariamente di fiction: il De-
lastiche, e perfino, talvolta, doveroso, se si crede, cameron, il Principe, il Dialogo sopra i due mas-
come io credo, che nella letteratura ci sia qual- simi sistemi, la Scienza nuova, Dei delitti e delle questo mio lavoro. E bisogna ammettere che di ducazione della mente e del cuore, la condanna
cosa che aiuta a vivere meglio e che alla lettera- pene, i Quaderni del carcere, il Barone rampan- veri e propri classici che siano opera di donne si dei pregiudizi, la coscienza storica, l’immagina-
tura occorre tornare quando si vuole ritrovare il te, Se questo è un uomo. trovano ben pochi esempi nel corso dei secoli in zione filologica, il senso dell’antichità, il dispre-
filo. Di libri così ce n’è, inutile ricordarlo, molti Non tutte le omissioni, ovviamente, sono da im- Italia, diversamente che in Francia – beata la Fran- gio del materialismo, l’antiautoritarismo, lo stu-
più che 52. Certamente, nulla mi impediva di in- putarsi alla necessità di limitare il numero dei libri cia! – o in Inghilterra. Avrei potuto presentare le dio della società, la cura della giovinezza, la brama
cludere qualche altro titolo, ma non nell’aggiun- dei singoli autori. In particolare c’è un libro, un Rime della Stampa, che, per di più, trovo splen- di letture, la voglia di giustizia, la sete di libertà;
gere sta lo spirito di questa impresa, bensì nel- superclassico della scuola, che non ho incluso dide; o i sonetti della Colonna (comunque so- una letteratura curiosa e varia, in cui la ricerca
l’indicare; nel proporre qualche campione. Se la per meditata, convinta condanna: Il piacere di pravvalutata). Non l’ho fatto appunto per quel linguistica non è amatoriale mania, calligrafismo,
selettività disturba, si prendano le pagine che se- D’Annunzio. Letta questa stroncatura, il mio pub- motivo, perché non c’entravano. Lessico fami- bellettrismo, ma uno strumento dell’intelligenza
guono come un inizio. Per me, comunque, sono blico potrebbe giustamente domandarsi: alla fi- gliare è tra i libri del Novecento italiano che più contestatrice e dell’impegno civile, un’indagine
un tutto, che così com’è, pur potendosi in via di ne, lo scaffale di letture che costituisce Per una apprezzo. Ma, avendo intenzione di parlarne al- implacabile del rapporto tra parola e vita. Ecco
principio estendere ad libitum, basta a formare biblioteca indispensabile è un ennesimo cano- trove, in un prossimissimo futuro, ho preferito l’Italia migliore che cercavo.
un «ritratto della nazione» o, per ripetere una pa- ne? Neanche per sogno. Un canone è un lavoro di escluderlo dal presente catalogo. I libri di Sibilla Dall’introduzione del libro di Nicola Gardi-
rola per me basilare, una «tradizione», a identifi- équipe oppure, oggi, la costruzione di un settario Aleramo e di Grazia Deledda sono interessanti, ni, Per una biblioteca indispensabile, Ei-
carla, a coglierne alcune delle espressioni e delle fanatico; ed è, comunque, ancora figlio di quella ma non hanno per me sufficiente forza letteraria. naudi, pagg. 329, € 21,00; in libreria dal 27
bellezze più distintive. Qui è il meglio dell’Italia, storia letteraria cui io ho rinunciato, non senza D’altra parte, non ho incluso nulla neppure di Ma- aprile.
sparso per i secoli. renderle il dovuto omaggio. rio Soldati, di Alberto Moravia, di Vitaliano Bran-
Ho seguito fondamentalmente criteri di varietà, Si noterà che dei 52 libri della «biblioteca» solo cati, di Goffredo Parise, di Tommaso Landolfi, che
cercando di includere libri molto diversi: roman- due sono stati scritti da mani femminili, Il mare pure figurano tra i miei autori italiani preferiti.
zi, poesie, saggi, drammi, novelle. Le mie scelte
miravano a mostrare che la letteratura italiana
non bagna Napoli e Menzogna e sortilegio (che
però le logiche congiunte dei numeri e delle let-
Questo catalogo presenta una letteratura italiana
anticonvenzionale, non quella degli «ismi», delle LA POESIA di Alba Donati
non è solo una letteratura di poesia, come si è tere hanno collocato, uno dopo l’altro, proprio al scuole e delle correnti, non quella – più per osti-
sostenuto anche troppo e si continua a sostenere centro della «biblioteca», come un cuore). Nes- nazione degli interpreti che degli scrittori – for- Via Bolognese, rantolo in salita
nelle scuole. In italiano, infatti, esiste fior di pro- sun preconcetto misogino mi ha indotto a pre- malistica, retriva e provinciale che i manuali con- sul primo dorso d’Appennino. Grigia,
sa. Se togliamo la Commedia di Dante e il Furioso ferire i libri degli uomini a quelli delle donne in tinuano a confezionare; bensì una letteratura ma- sorge qui Villa Triste: cinque piani,
di Ariosto, possiamo dire che la letteratura italia- tale mostruosa proporzione. Semplicemente gnanima, europea, laica, piena di spirito, di pro- manganelli passati sulle vertebre
na sia conosciuta all’estero – dove scrivo queste non ho trovato, neppure nella produzione di au- testa, in cui trionfano la ragione critica, l’osser- come su sbarre di ringhiera (…).
righe di introduzione e dove ho scritto la maggior trici a me care, libri che considerassi giusti per vazione delle cose, il rispetto del pensiero, l’e- Emilio Zucchi
COME CADE UN DITTATORE champagne, compila parte dell’elenco delle Fosse Ar-
deatine, e trasforma due condominii in luoghi di tor-
tura. Le due porte che «ingoiano prede umane» sono
Villa Triste in via Paolo Uccello a Milano e Villa Triste
di Emilio Gentile solini. Tutto è stato rimesso in discussio- sulla via Bolognese a Firenze. A raccontarci tutto que-
ne: dalla identità del Colonnello Valerio, sto non è uno storico ma un poeta: Emilio Zucchi. Le
ONO contento che Mussolini sia stato liberato; almeno potrà morire che non sarebbe stato Audisio ma Luigi midolla del male (Passigli) prende un fazzoletto di sto-
«S decentemente». Così Giuseppe Prezzolini, a New York, commentava
nel suo diario il 19 settembre 1943 la liberazione del duce dalla prigionia sul
Longo (che dal ‘64 al ‘72 fu segretario del
Pci), fino alla modalità dell’uccisione di Mussolini, che sarebbe avvenuta
ria e ce la ripropone con una forza straordinaria. Zucchi
ha degli avvii, basti pensare al primo verso «Arno pa-
Gran Sasso e il suo trasferimento in Germania, dove annunciò la costitu- durante una colluttazione con i partigiani, cui seguì la fucilazione del suo dre di carmi, ti risalgono i gabbiani lestrigoni», da gran-
zione della Repubblica sociale. Prezzolini non era fascista ma si considerava corpo già cadavere. In mezzo secolo, sulla morte di Mussolini si è creata de tradizione italiana, quella di Foscolo e Carducci, di
amico di Mussolini fin da quando questi era un giovane sconosciuto so- «una vera e propria saga che non ha quasi più niente a vedere con la storia», impegno civile e testimonianza. Ma ciò che colpisce in
cialista. Quando il filosofo Giovanni Gentile, che aveva aderito alla Repub- affermò nel ‘95 Renzo De Felice, un anno prima di morire, lasciando in- lui è una lingua fuori norma, che sa connettere rac-
blica sociale, fu assassinato dai partigiani, Prezzolini scrisse il 17 aprile 1944: compiuto l’ultimo volume della sua grande biografia di Mussolini. Ma an- conto e tragedia, compassione e visione. Un lettore di
«Mi dicono che Mussolini è molto ammalato, e spero che non muoia con il che De Felice aggiunse un capitolo alla saga, sostenendo che la fucilazione “Saturno” ci aveva scritto di suggerire libri che illumi-
rosario in mano. Almeno Gentile non è morto così». Un anno dopo, il 27 di Mussolini era stata voluta dai servizi segreti inglesi, per evitare che fosse nassero l’ultima fase della Resistenza e della guerra,
aprile ‘45, Mussolini fu catturato dai partigiani e il giorno successivo fu catturato dagli americani e processato. Tuttavia il biografo concludeva: «La perché tanta purtroppo è la dimenticanza. È strano
giustiziato, insieme con l’amante Claretta Petacci, che aveva scelto di se- morte non è stata la cosa più importante della vita di Mussolini». che possa tornare utile un libro di poesia: ma questo fa
guirlo fino alla morte. Pochi giorni dopo, Hitler si suicidava a Berlino per non Agli ultimi giorni di Mussolini ha dedicato un nuovo libro lo storico fran- Zucchi, informa, e al tempo stesso ci fa vibrare di rab-
cadere in mano ai russi. Prezzolini annotava il 5 maggio: «Hitler è morto con cese Pierre Milza, autore della migliore biografia di Mussolini scritta da un bia, e ci commuove. Il libro contiene un’eroina: è la pa-
decenza e con mistero. Mussolini in una rissa d’osteria». Per l’amico lontano, non italiano. Milza non aggiunge un nuovo capitolo alla saga, non fa sco- leografa Anna Maria Enriquez Agnoletti, partigiana, 37
Mussolini non era morto decentemente. Anzi, secondo la descrizione che perte o rivelazioni, né propone nuove tesi. Egli ha cercato di mettere or- anni, arrestata e uccisa a Villa Triste, dove «come l’erba
ne fece il 30 aprile ‘45 su “L’Unità” il suo giustiziere, il comunista Walter dine, vagliando criticamente le versioni. In tal modo, ha reso un utile ser- tra i piedi di Caino, il Mugnone si arrossa». Grazie a
Audisio, alias Colonnello Valerio, di fronte alla morte Mussolini era stato vizio a chi voglia conoscere quelle vicende attenendosi ai fatti accertati e Zucchi Anna Maria avrà 37 anni per sempre.
addirittura un vile tremante di paura. Ma mezzo secolo dopo, il 23 gennaio alle ipotesi storicamente più attendibili. Probabilmente, la saga continue-
1996, lo stesso giornale pubblicò una relazione, scritta nel ‘72 da Aldo Lam- rà. Assisteremo a nuove scoperte, rivelazioni, tesi. Forse salterà fuori un
predi, un altro dei giustizieri di Mussolini, il quale descriveva il suo com- inedito diario di Mussolini, vero o presunto, sui suoi ultimi giorni. Ma non è
portamento in modo opposto: di fronte ai giustizieri, Mussolini aveva aper- comunque dalla verità sugli ultimi giorni di Mussolini, qualunque essa sia,
to il cappotto dicendo: «Mirate al cuore!». che dipende il giudizio storico sulla sua vita.
Nei cinquant’anni trascorsi fra le due versioni, c’è stata una ridda di inchie- Pierre Milza, Gli ultimi giorni di Mussolini, Longanesi, pagg. 364,
ste, rivelazioni, tesi e ipotesi le più contrastanti sugli ultimi giorni di Mus- € 24,00.
Venerdì 22 aprile 2011 il Fatto Quotidiano
IV
PERCORSI
ma non ho scelta»
di
alla droga: storia di Andre, costretto
dal padre a diventare il numero uno
Caterina Soffici vero sembra la cifra della mia vita». L’incubo inizia a due anni, Scremata la parte mielosa dove Andre racconta che non è più la stes-
quando il padre Mike gli mette la racchetta in mano. Ci aveva sa persona della pubblicità Canon dove diceva «l’immagine è tutto»
«A
PRO GLI OCCHI e non so dove sono e neppure provato senza successo con gli altri figli. Non è certo il primo e che con tutti i soldi guadagnati aiuta i bambini poveri, si ride a
chi sono. Non è una novità, ho passato metà genitore pazzo dei circuiti Atp, ma Mike arriva a manomettere pensare che quella sua buffa andatura da “piccione” con i piedi al-
della mia vita senza saperlo. Questa volta però la macchina spara palline perché raggiunga i 200 chilometri l’indentro era dovuta a una malformazione delle vertebre, la spon-
mi sento più confuso del solito. Sono sdraiato all’ora. «Mio padre ha deciso che diventerò il numero uno del dilolistesi, che l’ha fatto soffrire per tutte le 869 partite giocate in
sul pavimento accanto al letto. Ora ricordo, mi sono spostato mondo, tutto quello che posso fare è annuire e obbedire». Poi vita. E che per i figli la parola «ritiro» era sinonimo di «cane», la pro-
nel mezzo della notte. Lo faccio sempre più spesso, è meglio ancora sofferenze all’accademia di Nick Bollettieri, «questo messa che avrebbe dovuto chiamarsi Cortisone. La scena finale del
per la mia schiena. Ho 36 anni, ma quando mi alzo ogni glorificato campo di prigionia». E la solitudine dell’ingresso in libro è un quadretto familiare dove lui e Steffi giocano in un campo
mattina è come se ne avessi 96». Inizia così l’autobiografia di campo, che «è come un’isola dove non puoi avere contatti con pubblico affittato per 14 dollari.
Andre Agassi, ed è la notte prima del ritiro. Uno se lo im- nessuno».
magina ricco, famoso e felice e se lo ritrova dolorante per terra
in una suite del Four Seasons di New York, in attesa del-
l’iniezione di cortisone che gli permetterà di giocare l’ultimo «BECKER? RAGAZZOTTO
Us Open. È il 2006 e questa è la storia del campione ribelle, la
rockstar del tennis, quello con l’orecchino e la criniera de- TEDESCO CHE SE LA TIRA
colorata, che non voleva giocare a Wimbledon per non ab- COME UN INTELLETTUALE»
bandonare le magliette supercolorate in onore del bianco
obbligatorio. Donne bellissime, guadagni da 31 milioni di
dollari in premi e 150 di sponsor, l’unico ad aver vinto un
Golden Slam (i quattro tornei del Grande Slam, l’oro olimpico Colpisce il racconto minuzioso di decine di partite, di cui
e la coppa Davis) per poi finire nel vortice della mondanità, Agassi ricorda con ossessione anche i minimi particolari:
della droga, del gossip, della separazione da Brooke Shields, 22 i minuti sotto la doccia, 28 di riscaldamento, il colore
precipitare al numero 141 e poi rinascere: ancora vittorie nei della maglietta, i rituali maniacali, la preparazione della
tornei dello Slam, il matrimonio con Steffi Graf, due figli. sacca, le borracce con l’acqua di Gim (l’allenatore stori-
Se queste cose più o meno si sapevano, molte altre se ne co), l’incordatura delle racchette «perché anche un mil-
scoprono leggendo Open (in uscita per Einaudi), l’autobio- limetro dopo quattro ore di campo centrale fa la differen-
grafia dalle rivelazioni sensazionali scritta dal giornalista ame- za». Complessi i rapporti con Boris Becker («fottuto te-
ricano J.R. Moehringer, Premio Pulitzer 2000, che deve aver desco che se la tira da intellettuale e invece è solo un ra-
preso un bel pacco di soldi per raccogliere ore e ore di re- gazzo di campagna troppo cresciuto») e l’eterno rivale
gistrazioni e poi «raccontare la vita del campione con gli occhi Pete Sampras del quale invidia ironicamente «la monoto-
del Pulitzer» senza neppure pretendere la firma in coperti- nia e la spettacolare mancanza di ispirazione».
na.
Sapientemente si mischiano veleni, bugie e mezze
verità che hanno già scioccato i lettori di mezzo
mondo. La più grossa è che Andre ammette di aver
fatto uso di Crystal Meth, una specie di anfetamina e
IN LIBRERIA
n
Andre Agassi, Open: An Autobiography, Knopf,
di aver mentito alla commissione dell’Atp dopo il test 2009; in uscita per Einaudi
positivo dell’antidoping. «Avevo bevuto dalla bor-
n Ivan Polidoro, Le coincidenze, 66th&2nd; in
raccia di un altro», disse e ora invece chiede perdono.
Ed è anche uno shock apprendere che dal 1990 libreria dal 28 aprile
indossava una specie di parrucchino che n Ilaria Bernardini, Corpo libero, Feltrinelli, 2011
V
PERCORSI
domenica
oltrepassa, e allora si vince; oppure no... e allora si
perde», dice il prologo del bellissimo film. “sportello”: che apre
Il romanzo di Polidoro, regista di Basta un niente,
mette in scena una rete di destini alternando la all’obbligo del mito d’ansia
prima alla terza persona, un punto di vista all’al-
tro, un hinterland napoletano che echeggia Go- da prestazione. Siccome di
di Antonio Armano
Un romanzo di perdenti morra – vedi la scena del rugbista che placca uno
scippatore e viene punito dai mafiosi – a un Nord
quello vero non se ne parla,
spesso è solo luogo mentale
I
L ROMANZO DI IVAN Polidoro, Le coinci- un po’ macchiettistico da Testori minimalista e
Polidoro racconta le vite denze, racconta un intreccio di vite comu- sbiadito. Più che Woody Allen il suo riferimento –
ni attraverso la prospettiva dello sport – ca- dichiarato – è il regista messicano Alejandro Gon- per calciatori o altri che
nottaggio, rugby, bici, basket, golf, tae- zález Iñárritu: quello di Babel e 21 grammi. L’i-
meschine di aspiranti atleti, kwondo e altro – e mi fa venire in mente la vicenda dea di raccontare una vita qualunque, attraverso nuotano nel mors tua vita
d’un compagno di classe delle elementari che gio- un’epica sportiva antieroica, la cui fama a mala-
mea, prima, dopo o dopati
tra citazioni cinematografiche cava a tennis con stile e tecnica perfetti ma non
aveva la cattiveria giusta per vincere come avreb-
pena oltrepassa lo spazio del pianerottolo, è sug-
gestiva. In fondo tutti sognano di diventare cam-
be meritato. Dopo le elementari lo persi di vista pioni d’una qualche disciplina ma poi bisogna fa-
da copertina. Alibi per
e cronaca nera ma ogni tanto lo incrociavo di nuovo – come suc- re i conti con quella che Bobbio chiamava «la rozza parlare del nulla mediatico
cede nelle piccole città di provincia – finché non materia della realtà». E si può anche nascere in un
pugnalò il padre con un coltello da sub. Era un paesino sfigato del tortonese ma se si posseggono a chi pensa, così tanto per
tipo molto mite e chissà quale storiaccia l’avrà i sei e passa litri di capacità polmonare diventerai
spinto a compiere quel gesto ma sarebbe stato me- Coppi non un ciclista della domenica. Qui il de- sport.
glio per lui – diceva qualcuno – se l’avesse stino si interseca con la predestinazione e se que-
ammazzato. Sia dal punto di vista psicolo- st’ultima ti mette sul podio e sul pie-
gico che penale. Invece quello si salvò
per miracolo e fu appunto peggio per- distallo della storia poi il caso, una qualsiasi ma-
ché la legge doveva prevedere il ri- laria non diagnosticata, ti fa finire nella fossa. In
schio che tentasse ancora di farlo altre circostanze si chiamerà infarto o qualcos’al-
fuori e inoltre aveva fallito. Finì tro. Il destino può essere anche baro, come si dice,
nel carcere psichiatrico e si sui- cioè non deve rispettare le regole del campo da
gioco dove comunque i falli non sempre vengono
visti o fischiati.
La piccola grande epopea della quotidianità, vista
dal buco della serratura dello spogliatoio sporti-
vo, raggiunge nel racconto di Polidoro dei mo-
menti di forza e in altri si perde in uno stile un po’
sciatto e scontato o in una trama troppo intricata
cidò sof- che imita lo stile di Iñárritu. Ogni tanto riesce
focandosi con un sacchetto. qualche guizzo, qualche dribbling o tunnel nar-
Le vicende raccontate da Polidoro rativo, ma poi si perde in derive banali sciupando
prendono spunto dallo sport che più o l’occasione.
meno tutti praticano – e qualcuno più di Per esempio quando un figlio bravo nell’arte del
altri pur senza rientrare nel professionismo – tuffo spiattella al padre di non avere il talento del
come un terreno metafisico dove emergono i rivale, che è anche il figlio del vicino di casa con
demoni dell’animo umano, i talenti e gli ostacoli cui esiste una ruggine non dico da coniugi di Erba
della vita, i sogni che degenerano in incubi: e così ma quasi. In compenso il “perdente” si fa la so-
la rete d’un campo da tennis può essere tessuta rellina del rivale. Confessione sciupata da un fi-
coi fili del destino se per un nulla la palla cade da nale buonista. Scontato poi che un golfista si am-
una parte o dall’altra. Non a caso un personaggio mali di Parkinson. Più divertente che il canottiere
del romanzo, dalla vita piuttosto insulsa, si diverte sorprenda la moglie a letto col compagno di vo-
a guardare dove finisce la palla quando tocca la gate nel “due con”, disciplina metafora del trian-
rete nelle partite di tennis vicino alla ditta dove golo già nel nome. Le gocce di sudore spor-
lavora. Niente di nuovo: chi non ricorda Match tivo offrono una lente deformante ottima
Orecchino e racchetta per raccontare la fragilità umana, la mu-
Andre Agassi in un torneo di esibizione sica del caso, le coincidenze, ma lo
a Filadelfia nel 2009 schema di gioco è confuso
e cervellotico, non
all’altezza della vita.
VI
LAB
quel bisturi!
no o al bar? Con la iPhone App di aNobii puoi registrarlo e
aggiungerlo alla tua lista dei desideri»: dopo aver letto questo
interventi chirurgici slogan e scaricato l’applicazione per cellulari (non solo iPhone)
della comunità di lettori aNobii, cerco di sperimentarla in metro
a Milano. Di fronte a me, una ragazza carina legge un romanzo
su pazienti inoperabili. tenendolo tra le gambe. In teoria dovrei avvicinare il telefonino
alla copertina ma rischierei la denuncia per molestie sessuali:
Ci vuole la Cassazione penserebbe che sto cercando di fotografarle le parti intime.
Dovrei dirle: scusi posso scannerizzarle il codice a barre... del
libro? Sa: è un applicazione. Ammesso che mi creda, inter-
per ricordare ai medici romperei la lettura. Comunque la metti questa applicazione è
un’istigazione a delinquere. Come se i lettori non fossero già
abbastanza molestati da scocciatori vari: ci mancano solo gli
i loro doveri? scannerizzatori vaganti. Peraltro il sistema funziona bene per
registrare i titoli, meno per accedere ai commenti. Prendiamo
il giallo storico Odore di chiuso di Marco Malvaldi (Sellerio).
Con l’app vengono fuori solo due commenti, sul sito ce ne
consonanza o dissonanza o re- sono ben 122. Compreso quello (molto divertente) del lettore
ticenza, l’intenzione è invece che denuncia la “metrica traballante” della poetica protesta
quella di porre, preliminar- (inventata da Malvaldi) che il Carducci, sorpreso a pisciare sul
mente, un quesito: la senten- portone, rivolge a tale Gaddo: «Io piscio dove mi pare e quan-
za della Cassazione è soltanto do voglio,/ piscio sopra l’aiuola e sullo scoglio./ Piscio sulla
la giusta sanzione di un isolato moneta, e sopra il foglio,/ piscio sul Vaticano e in Campi-
caso di «dispregio al codice doglio».
deontologico», con richiamo
all’antico e perenne criterio
dell’agire secondo «scienza e prescinde dalla qualità “clini- migliari, allarga le braccia e fa
La fragilità dell’umano coscienza», oppure è anche ca” delle loro valutazioni. Tra ricorso al latinorum: ad im-
Foto di Erik Johansson (www.alltelleringet.com) l’indizio di una falla apertasi queste figura talvolta l’equivo- possibilia nemo tenetur. Nes-
da tempo in una medicina co termine di guarigione chi- suno è tenuto a compiere l’im-
che, pur in tempo di imperan- rurgica, usato anche in casi di possibile, tanto più quando è
di
Giorgio Cosmacini scienza dell’operatore. Nel ca- codice deontologico che fa di- te bioetica, tuttavia va perden- mali “inguaribili”, suffragato possibile evitarlo. Anteporre
so concreto, attese le condi- vieto di trattamenti informati do qua e là il vigore etico che dal seguente sillogismo: la cu- una guarigione millantata a
I
L 7 APRILE 2011 la Su- zioni indiscusse e indiscutibili a forme di inutile accanimen- le compete per statuto? De- ra dev’essere radicale; radica- una cura che sia rispettosa del-
prema Corte di Cassa- della paziente – affetta da neo- to diagnostico-terapeutico». v’essere uno strumento giuri- le vuol dire portar via le radici la persona malata contraddi-
zione, Sezione IV Pena- plasia pancreatica con diffu- La sentenza della Cassazione è dico a ricordare ai medici che del male; asportarle significa ce, proprio nel tempo del mo-
le, ha respinto il ricorso sione generalizzata, alla quale stata echeggiata dalla stampa. cosa è morale? ottenere la guarigione chirur- rire, la regola aurea per cui là
di tre medici-chirughi contro restavano pochi mesi di vita e In una breve intervista, alcune La domanda non è oziosa. Una gica. dove la persona combatte la
la sentenza della Corte d’Ap- come tale da ritenersi inope- voci raccolte ai vertici delle semisecolare esperienza di vi- Nei casi di mali “inguaribili”, sua estrema battaglia con le
pello di Roma che in data 28 rabile – non era possibile fon- istituzioni sanitarie e del mon- ta ospedaliera autorizza chi la guarigione chirurgica è una forze che ancora le permetto-
maggio 2009 aveva conferma- datamente attendersi dall’in- do medico-chirurgico hanno scrive a testimoniare l’esisten- ciarla bell’e buona. In questi no di resistere, bisogna cerca-
to la condanna emessa il 20 tervento – pur eseguito in pre- espresso pareri secondo cui il za di chirurghi noti per essere casi la malattia può fruire sol- re – come si suol dire – più che
marzo 2008 dal Tribunale ro- senza di consenso informato consenso informato «è neces- operatori olistici! «Olistico» è tanto di cure palliative. Tutta- di dare ore aggiuntive a quel
mano. Nella motivazione si della donna quarantaquat- sario ma non sufficiente», so- un aggettivo che viene da via la richiesta dei pazienti di che resta del giorno, di ag-
legge: «Il prioritario profilo di trenne, madre di due bambine no urgenti «leggi specifiche» e òlos, parola greco-antica che fare “tutto il possibile” viene giungere qualità e dignità alle
colpa in cui versavano gli im- e dunque disposta a tutto pur «una cura va valutata anche ri- significa “il tutto”, “la totali- talora fraintesa trovando ri- ore del tramonto.
putati è stato evidenziato dal- di ottenere un sia pur breve spetto all’obiettivo del medi- tà”, e che viene usata dai filo- spondenza nella disponibilità Quanto detto non intende far
la stessa Corte nella violazio- prolungamento della vita – un co che potrebbe avere pallia- sofi della scienza (e della me- di taluni chirurghi a operare torto alla benemerita catego-
ne delle regole di prudenza, beneficio per la salute e/o un tivi giusti». C’è chi ha ricono- dicina che pretende d’essere “tutto”. Il che comporta il ri- ria dei chirurghi, nelle cui ma-
applicabili nella fattispecie, miglioramento della qualità sciuto con saggezza che «può una scienza) per definire il scontro di pazienti già inoltra- ni sapienti ed esperte ponia-
nonché delle disposizioni det- della vita. I chirurghi pertanto essere difficile decidere di fer- metodo che si contrappone o ti nel loro naturale declino, mo spesso la nostra vita. In-
tate dalla scienza e dalla co- avevano agito in dispregio al marsi, ma a volte bisogna far- giustappone al metodo “ridu- che vengono operati, ma non tende solo additare i rischi nei
lo»; e c’è chi ha sentenziato zionistico”. Ma, nel nostro ca- guariti, spesso con un decor- quali incorre la medicina qua-
che «è difficile stabilire se l’in- so, l’aggettivo non ha alcun si- so operatorio tutto in discesa, lora cerchi soltanto nella lega-
ERME di Marco Filoni tervento è senza speranza,
perché dipende anche dall’a-
gnificato metodologico: ser-
ve solo a sottolineare, stigma-
segnato da una pessima qua-
lità dell’abbreviata loro vita re-
lità l’usbergo della moralità
che è il suo maggior requisi-
I NUMERI DI ESTHER bilità dell’operatore».
Non è nostra intenzione com-
tizzando, il fatto che esistono
chirurghi “totalitari”, che
sidua. Né manca il contrappe-
so del “guaritore chirurgico”
to.
mentare tali commenti, anche operano “tutto”. che, nel porgere le proprie
IN DIVERSE PARTI DEL MONDO mancano l’istruzione, la sa- perché frammentari e non di- La fama di “chirurghi d’assal- “sentite condoglianze” ai fa-
rettamente acquisiti da chi to”, legata anche all’abilità Numero uno
nità, come anche la sussistenza di base e le primarie esigenze “Il Mulino” e la sua prima copertina, 1951
dell’individuo. Molti progetti sono rivolti al miglioramento delle scrive qui. Di fronte alla loro “tecnica” dei loro interventi,
condizioni di queste popolazioni: in Africa, in Sudamerica o in Asia,
le iniziative in questo senso sono parecchie – sia dei governi na-
zionali che da parte del ricco Occidente, con le sue Ong e orga- ANNIVERSARI: I 60 ANNI DEL MULINO
nizzazioni internazionali. Eppure questi interventi risultano spesso
fallimentari. Come il sistema della microfinanza, benevola nelle
intenzioni ma poco efficace nella realtà (non può sostituirsi alle
politiche pubbliche, a loro volta bloccate dal malgoverno e dalla
corruzione). Perciò è giusto porsi qualche domanda.
UNA RIVISTA DI IDEE
Del tipo: come fare vaccinazioni efficaci a bassi costi? Come mi-
gliorare l’istruzione dei bambini con il minor investimento? Queste
semplici domande sono poste da Esther Duflo nel suo I numeri per
ALL’AMERICANA
agire (appena mandato in libreria da Feltrinelli). Il libro raccoglie le
lezioni che l’autrice ha tenuto qualche anno fa al Collège de Fran- di
ce. E parte dall’idea di analizzare questi interventi provando a ve- Claudio Giunta anche il nome della casa editrice, grande
rificarne l’efficacia attraverso esperimenti sul campo. Con qual- è l’incertezza anche tra i bene informati.
L MULINO. Rivista di cultura e di Potrebbe venire dal Mulino del Po di Bac-
che risultato inatteso. Nulla di miracoloso: l’autrice non fornisce
alcuna ricetta per risolvere il problema della povertà nel mondo. “I politica” compie sessant’anni, e di
poche cose si può dire con altrettanta
chelli o, più prosaicamente, dal Forno
Stella Pedrazzi, l’azienda della famiglia
Ma, con la sperimentazione e la creatività, indica piccoli passi con-
creti da realizzare, che ora circolano fra gli economisti con vivace ragione che sono stati anni ben spesi. Pedrazzi che darà una mano a finanziare Spinelli sul processo di unificazione eu-
interesse. Ovvero stabilire un chiaro obiettivo. E, una volta sta- È il 1951, sei anni dalla fine della guerra, l’impresa. Oppure è soltanto una meta- ropea, quelli bellissimi di Luciano Gal-
bilito, individuare la politica migliore per ottenerlo. Ma per farlo, e un gruppetto di studenti universitari fora, e vuol dire che al Mulino si macina lino su letteratura e sociologia... E non si
come scrive la giovane economista, «l’intuizione e il ragionamento bolognesi ha l’idea di fondare una rivista, cultura, nient’altro. Chi sa, parli. finirebbe più di citare, soprattutto con
in abstracto rappresentano criteri orientativi insufficienti. L’unica che sarà prima quindicinale, poi men- Se si confrontano i primi fascicoli della riguardo alle scienze sociali, un ambito
soluzione reale consiste nel testare rigorosamente le diverse po- sile, infine bimestrale (oggi con ottima rivista con quelli più recenti, si resta col- nel quale la rivista e l’editore Il Mulino
litiche e nel compararne costi ed effetti». In un’epoca nella quale gli appendice online). La maggior parte vie- piti dal fatto che le differenze sono po- sono stati, in Italia, determinanti. Sfo-
economisti appaiono ancora come una specie di santoni, lungi- ne da “Lettere”, e a ripensarci oggi quella chissime. Piacevolmente colpiti. Cado- gliando i numeri degli ultimi anni si resta
miranti e saggi profeti del nostro presente e futuro (smentiti poi dai che stupisce è soprattutto l’età media: i no gli imperi, nasce l’Europa unita, spa- stupiti dal fatto che quella linea di serietà
fatti come dalle crisi), forse è sano pensare che tornino al rigore fondatori – Nicola Matteucci, Luigi Pe- riscono Pci e Dc, ma “Il Mulino” resta più e di rigore è rimasta intatta. In Italia ci
lasciando così le “visioni del mondo” ad altri. drazzi, Federico Mancini tra gli altri – o meno la stessa, un po’ come “La Set- sono anche altre riviste “di cultura e di
Del resto la Duflo è della nuova generazione. E con un talento evi- hanno meno di 25 anni. timana Enigmistica”. Ed è un buon ter- politica”. Ma le riviste di cultura sono
dente: nemmeno quarantenne insegna economia al Mit (qui è sta- Motore dell’iniziativa, il ventiquattrenne mine di paragone, perché, come “La Set- spesso scritte nel gergo degli accademi-
ta nominata professoressa a soli 29 anni, prima ad aver conse- Fabio Luca Cavazza, giurista, che riesce a timana Enigmistica”, anche “Il Mulino” è ci, vogliono recensioni svelte e hanno un
guito questa carica nel prestigioso istituto americano), e negli ul- convincere Giorgio Barbieri, presidente una rivista serissima e un po’ grigia, co- debole per la fuffa. E quelle politiche so-
timi anni si è imposta all’attenzione della degli industriali bolognesi, a fare il pic- me sono quasi sempre le cose serie. Ed è no quasi tutte partigiane e maleducate.
comunità scientifica per aver messo a colo investimento che è necessario per chiaro che saggi con titoli come Le ra- “Il Mulino”, invece, ospita saggi articolati
punto una serie di strategie di sviluppo partire. La rivista si occuperà di cultura e gioni del contraddittorio nella delibe- su questioni complesse (e un po’ noiose)
che hanno metodologia e standard di va- di politica, e darà voce a intellettuali di razione politica o Il destino americano scritti da persone competenti, e in buon
lutazione rigorosi. Per questo l’“Economi- varia estrazione (liberali, socialisti, cat- del New Labour non sono esattamente italiano. Direi perciò che “Il Mulino” si
st” l’ha inserita nella lista degli otto più im- tolici di sinistra) che non si riconoscono calibrati sulle esigenze del lettore fret- avvicina più di ogni altra rivista italiana
portanti e giovani economisti del mondo. né nel Pci, nella Bologna rossa del do- toloso. Ma sfogliando per esempio i nu- agli standard di eccellenza di riviste ame-
Una speranza per i paesi più poveri. Ma poguerra, né nella Dc (ma Pedrazzi sarà meri degli anni Cinquanta si resta am- ricane di dibattito come “The Nation” o
anche per tutti noi. in prima fila tra i collaboratori di Dossetti mirati di fronte alla qualità e all’impor- “The Atlantic”. Non saprei, nel panora-
a Bologna). Quanto all’origine del nome tanza degli interventi: i saggi di Gino Giu- ma editoriale attuale, formulare un elo-
“Il Mulino”, che quattro anni dopo sarà gni su lavoro e sindacato, quelli di Altiero gio migliore.
il Fatto Quotidiano Venerdì 22 aprile 2011
VII
ARTI
M
ILANO, il parere dei tassisti è
senza appello, definitivo: la set- IN “ELOGIO DEL DUBBIO” , la nuova mostra a
timana del design batte alla Punta della Dogana, c’è un’opera eccezionale di
grande quella della moda. Ov- Roni Horn, Well and Truly. Sono cilindri di acqua so-
viamente per quanto concerne il traffico. E lida. Come se l’artista newyorkese fosse scesa nelle
ciò sia considerando il numero delle corse profondità dei pozzi veneziani a staccare quei bloc-
che le distanze dei percorsi distribuite su chi dal fondo e li avesse portati in superficie, inermi,
tutta la città. La meccanica si basa su due nudi. Roni Horn ha svelato che cosa si nasconde in
leve integrate: da un lato il Salone del Mobile fondo ai pozzi: lune cilindriche d’acqua e d’ombra,
ha accettato di buon grado lo sviluppo anar- per la prima volta trafitte dalla luce del giorno, ab-
chico del fuori salone, al di là del controllo bagliate, rapprese, per difendersi dai nostri sguardi.
dalla Fiera, dall’altro il pubblico cresciuto
Progettista dell’Expo di Shanghai Solo dopo averle scrutate da vicino ci si accorge che
Thomas Heatherwick con la sua “Spun Coriolis Chair”, prodotta da Marzorati Ronchetti
nella libertà organizzativa ha delineato un sono fatte di vetro, ma è una scoperta che non rom-
carattere speciale della manifestazione. Nel designer all’utopia, gli artisti all’eternità. O giornali, ad accorgersi della politica del pe l’incanto.
magico mondo della moda, se uno o una giù di lì. Gli artisti sono pericolosi per via del mondo: in sostanza non solo a fare un’idea
non riesce a infilarsi nella stretta schiera conformismo che li anima nella speranza ma a farsi un’idea. La trottola di Heather- LORENZO TOMASIN ha scritto una preziosa Sto-
della sfilata è un disperato che può solo spe- d’una selezione critica alla Biennale di Ve- wick non è solo una simpatica invenzione ria linguistica di Venezia (Carocci). Leggendo l’elen-
rare di respirare l’aria dell’altrui successo in nezia. Gli stilisti sono dolci perché corrono formale da parte del progettista dell’ormai co delle parole che nel secolo scorso la lingua ita-
un qualche happy hour, festa o disco. Lì il irresponsabilmente da un argomento all’al- famosissimo padiglione inglese all’Expo di liana ha attinto dal pozzo linguistico veneziano, ho
primo gradino della carriera consiste nel tro. I designer sono impegnativi perché rie- Shanghai, quello che assomigliava a un ric- pensato che Venezia ha anticipato l’ideologia po-
“frequentare” un cocktail di modelle, crea- scono talvolta a dar forma a una loro visione cio realizzato con 60.000 barre flessibili di stmoderna e ne ha trasmesso il lessico al tardo No-
tivi, fotografi, giornalisti, commerciali e della vita. Ma tutti formano assieme il po- perspex. Perché il riccio al suo interno for- vecento. Guardate un po’ se non è vero: indefini-
sfaccendati, anticamera d’un possibile con- polo della settimana e contribuiscono al co- mava un abitacolo visitabile dove il fondo bilità dei rapporti di coppia, affabilità sessuale: «mo-
tratto. Spesso non si va oltre. Se la fortuna lore e al calore. La creatività nel mondo del d’ogni barra conteneva un seme: l’edificio rosa», «mona» (nel significato principale); confiden-
assiste, si ascende alla mailing list per le design ha una caratteristica particolare. Gli era utilizzabile e raccontava un storia vera. zialità, democraticismo interpersonale: «ciao»,
sfilate, dove, passo di Pr dopo passo, si di- artisti del mondo delle arti hanno come La trottola può inchinarsi sul fianco e di- «mona» (nel significato secondario); utopia urbani-
scende dall’ultimo gradino alla prima fila. compito principale quello di attirare l’at- venta una poltroncina inaspettatamente co- stica, pedonalizzazione dei centri storici: «campo»,
Ben diverso il cosmo del mobile e degli og- tenzione sulle loro opere in modo da con- moda. Il metodo non è diverso quando il «campiello», «calle»; edonismo gastronomico,
getti: le aziende colosso non esistono; sono sentire a chi investe di portare i prezzi alla notissimo Richard Meyer progetta fogli in- gourmandise, slow food: «peocio», «grancevola»,
grandi, medie e spesso piccole. L’opportu- magica levitazione. Il contenuto poetico è clinati in progressione fra due fogli diritti; «tegolina», «baicolo», «anguria»; nuovi riti mondani,
nità può apparire ovunque e non è neces- ormai del tutto ininfluente. Gli stilisti de- solo che non sono fogli ma pareti d’un nuo- happy hour: «ombra», «balla»; gossip giornalistico:
sariamente conseguente alla forza del da- vono rendere attraente la vetrina ma sono vissimo cemento bianco, liscio come lo «pettegolezzo»; giovanilismo, marketing adole-
naro immesso nel sistema pubblicitario. comunque tenuti a sapere che le loro crea- stucco mantovano, prodotto dalla Italce- scenziale: «brufolo»; sensibilità ecologica, anima-
Inoltre il territorio è tutto visitabile, dai chi- zioni s’applicano tendenzialmente ai corpi. menti e destinato a futuri usi edilizi. È que- lismo: «pantegana».
lometri di fiera agli ettari di città, basta avere I designer, per quanto autorizzati anche a sto confronto fra fantasia e concretezza che L’unica eccezione tragica è «ghetto». E non ha avuto
forza di gambe per il metrò. I buttafuori inventare il ninnolo inutile, sono in gran genera l’attrazione del mondo del design successo un altro venezianismo altrettanto abissa-
della moda in vestito nero, gel nei cappelli e parte tenuti a immaginare cose mobili le- anche su chi non è necessariamente già pro- le. Gli antichi veneziani chiamavano le leggi «parti»:
scarpe di serpente a punta non sono pre- gate alle leggi della statica, della luce, del- tagonista del settore, ed è ciò che rende un termine, spiega Tomasin, «allusivo del fatto che le
visti. Tutto è aperto a tutti. E nel circo del l’uso ergonomico. Per giunta sono costretti molto più allegro il camminare fra le spe- deliberazioni venivano prese a maggioranza, e ri-
design convivono successi e aspettative in a collaborare con aziende che trasformano rimentazioni a Lambrate rispetto al girare sultavano dunque espressione del volere di una
un intreccio di mestieri creativi che com- le idee in prodotto prima di trasformarle in fra i Giardini della Biennale a Venezia, dove parte del consiglio». Mai come oggi in Italia, il vero
bina artisti, designer e stilisti. Gli stilisti so- commercio. Questa costrizione porta i de- già si sa che l’estate prossima non sarà ben nome delle leggi dovrebbe essere «parti».
no quelli che danno forma all’effimero, i signer a tenere conto della realtà, a leggere i diversa da quella di due anni fa.
VIII
CARTELLONE
B
EL TITOLO Il colore del vento. Bello to scegliendo di attraversarlo. Perché il mare è vare anche, necessariamente, a perdonare. Il egemonico della tv berlusconiana. Tra la
e intenso. Perché ci dice della volon- così: te lo vedi davanti e ti vien voglia di partire. film – ed è una notizia interessante – non esce in fine degli anni Ottanta e i primi anni No-
tà del regista Bruno Bigoni di fare un Sia quel che sia. Forse è anche per questo che il contemporanea in tutta Italia. Bigoni lo porta in vanta, Cinico Tv rappresenta una mina
film su un qualcosa di eminentemen- Mediterraneo è da sempre attraversato da flussi tournée. Oggi qui, domani là. Non si può fare vagante nei palinsesti, un dispositivo
te visivo come un colore, precisando però che di migrazioni ininterrotte: perché il mare è co- che così in un paese in cui il documentario eversivo che si insinua nel presunto rea-
si tratta di un colore indecidibile e indefinibile. munque una promessa. Offre a tutti l’illusione viene marginalizzato e se provi anche solo a lismo catodico per farlo deflagrare. Biso-
Un colore che non si vede. Perché il vento – si sa di una seconda chance. E mette in movimento, proporlo ai dirigenti Rai, c’è il rischio che ti gnerebbe mostrarla a chi allora era trop-
– ha caso mai un suono, una voce, un ritmo, se non la speranza, almeno l’immaginazione. guardino con la smorfia un po’ schifata. Pre- po giovane, questa Tv oltraggiosa, scon-
un’intensità. Ma deriva il colore dallo spazio in Viaggiando a bordo del cargo commerciale On- feriscono risse continue e veline a gogò, loro. veniente, scandalosa. Così lontana dalla
cui soffia e scorre e ulula e respira: ha cioè, di da Blu, Bigoni e la sua troupe fanno l’esperienza Non si sono ancora accorti, forse, che questa levigatezza plasticata del berlusconismo,
volta in volta, il colore del mare e del cielo, del dell’“andar per mare”: da Barcellona a Tangeri, volta sta cambiando il vento. così come dal buonismo di una sinistra
fango e del bosco, della neve e del fuoco. Pro- da Sousse a Brindisi, da Sidone a Lampedusa, da Il colore del vento, di Bruno Bigoni, 75 mi- televisiva salottiera, terrorizzata all’idea
prio come il film di Bigoni: che assorbe i suoi Dubrovnik a Genova, mescolando voci suoni e nuti, Italia. di dover fare davvero i conti con la natura
cromatismi e le sue tonalità emozionali dai luo- umana. Petomani, afasici, schifosi, im-
ghi che tocca, dai porti in cui attracca, dagli mersi in un degrado urbano e in una terra
spazi che attraversa: bianco calce fra le casette desolata che dopo di loro la Tv non avreb-
di Tangeri, grigio pietra quando si aggira fra le be più mostrato, nudi nelle loro mutande
macerie di Dubrovnik, blu abisso quando gal- come il filosofo Diogene nella sua botte, e
leggia a pelo d’acqua sulle onde spumose del come lui circondati da branchi famelici di
mare. È lui, il Mar Mediterraneo, il vero pro- cani, i freak di Ciprì & Maresco sono ci-
tagonista del film: spazio liquido di connessione nici nel senso filosofico del termine: co-
fra Europa e Africa, e fra Oriente e Occidente, me i cinici greci vagano senza città, senza
ma anche crogiuolo di contrasti e di contrad- tetto, banditi dalla polis, mendici ed er-
dizioni, con i panfili e gli yacht dei croceristi ranti, alla perenne ricerca di qualcosa da
miliardari che si incrociano a poca distanza con mangiare o di corpi su cui sfogare lo spa-
i barconi della disperazione, e dove tutte le fi- smo del sesso. Siamo a Palermo, Italia: ma
gure del viaggio (la fuga, l’esilio, la crociera, il potremmo essere in una qualunque no
diporto, la scoperta, l’esplorazione, ecc.) pren- man’s land del futuro che ci attende (o
dono forma e coesistono ossimoricamente. del passato che ci ha inghiottito). Le Edi-
L’ambizione di Bigoni è quella di fare di Il colore zioni Cineteca di Bologna ripropongono
del vento l’equivalente iconico e visuale di ciò ora l’intera produzione cinica in due co-
che il disco Crêuza de mä di Fabrizio De André fanetti contenenti un libro e un dvd. Il pri-
e Mauro Pagani è stato ed è sul piano acustico e mo dei due volumi raccoglie i filmati rea-
musicale: un esperimento di struggente sincre- lizzati da Ciprì & Maresco fra il 1989 e il
tismo linguistico e culturale, che cerca di in- ‘92. E offre – per dirla con Enrico Ghezzi –
ventare un idioma in cui tutte le genti e i popoli uno sguardo davvero «abissale».
che si affacciano sul Mediterraneo si possano Daniele Ciprì e Franco Maresco, Ci-
riconoscere e identificare. Anche nel film di nico Tv 1989-1992. Volume I, Edizio-
Bigoni risuonano fonemi, idiomi e accenti di- ni Cineteca di Bologna, dvd e libro, €
versi: si parte dalle lingue anarchiche di indo- 19,90.
mite donne catalane di differenti generazioni, Mare Nostrum G. C.
Una scena del documentario “Il colore del vento” di Bruno Bigoni
BACKSTAGE di
Camilla Tagliabue
ALTA FEDELTÀ
NON È L’ORGIA DI PASOLINI
«SICURAMENTE non è un teatro naturalistico. È lirismo ma inchiodato al
SUONI DELL’ALTRO MONDO
di
contemporaneo, quindi correlato alla durezza dei nostri giorni, trasfigu- Enzo Gentile avvertono l’urgenza, la fierezza, i rock deviante con cui scrollarci di
rato. Una poesia franta», così Stefano Ricci e Gianni Forte definiscono la sentimenti di un popolo che si dosso molti luoghi comuni e rigidità,
TIME PRUDENTI dicono che la
propria opera. Reduci dall’Elfo di Milano, che ha dedicato loro un focus di
un mese ospitando tre blasonati lavori (ma non Grimmless, ultima pro-
duzione), i «nouveaux enfants terribles du théâtre italien», come li ha de-
S musica che ascoltiamo, com-
pulsiamo, ci scambiamo rappresen-
batte per la sopravvivenza stessa,
messa a repentaglio da una po-
litica di repressione e disinteresse
tra samba e dintorni.
Un ponte tra quelli che continuiamo
a pensare come mondi lontanissimi,
finiti la critica, proseguono la fortunata tournée con Macadamia Nut Brittle, ti non più del 20% della effettiva per le minoranze: come i loro col- invece, è proposto da Trilok Gurtu,
forse lo spettacolo più famoso, il cui titolo si ispira a un gusto di gelato produzione mondiale. In pratica la leghi, i più famosi Tinariwen, an- esimio percussionista indiano che in
Häagen-Dazs e la cui “partitura” è stata recentemente pubblicata a cura di maggior parte dei paesi e un intero che i Tamikrest vivono la musica 21 spices insieme al collega inglese
Andrea Porcheddu. continente – guarda caso il più po- con naturalezza e nel dono della Simon Phillips dialoga con la Ndr Big
Non c’è storia, ma frammenti: la composizione è rigorosamente anarra- poloso e trainante – alle nostre comunicativa trasmettono dram- Band, grande orchestra di Amburgo.
tiva, senza trama; in scena personaggi impietosi, vittime di un consumi- orecchie risultano sostanzialmente maticità e positive tensioni sono- Lungo sette composizioni, tutte del-
smo sfrenato e dediti a ogni sorta di commercio, soprattutto sessuale. La muti. Sarebbe tempo di invertire la re, da un paese tra i più preziosi e l’artista di Bombay, si dipingono sce-
condanna al mondo liquido dei non luoghi, dei centri commerciali scivola a tendenza e cercare: dato che le ra- meno considerati del pianeta. nari luminosi e di efficace sincreti-
volte verso il compiacimento nell’esibizione di corpi e voci e suoni ec- dio dispensano solo gocce, la tv fi- Toumastin grazie anche a un ric- smo sonoro intercontinentale tra
cessivi, pur nell’impeccabilità delle forme. Anche il linguaggio, volutamen- guriamoci, ecco un poker di cd che co libretto ci accompagna tra i jazz, tabla e spezie varie, all’insegna
te pop e volgare, annacqua «lo sforzo per dare voce alla possibilità del- meriterebbero di farsi largo tra le tesori e le rivendicazioni di quella di un’eccellente libertà espressiva: la
l’Uomo»: Macadamia rischia di esiliarsi in un ghetto omoreferenziale. nostre dotazioni. minoranza in lotta. conferma che i muri esistono solo
Bravissimi gli attori (Anna Gualdo, Fabio Gomiero, Andrea Pizzalis, Giu- Il deserto che vediamo raccontato Thiossane Ablaye Ndiaye viene per chi li vuole.
seppe Sartori), non solo performer ma coautori, a detta di drammaturgo e in questi mesi di guerra è lo stesso dal Senegal dove è riconosciuto Tamikrest, Toumastin, Glitte-
regista stessi: «Il problema è fare sostituzioni, visto che i nostri lavori battuto dalle canzo- grazie alle attività multidisciplina- rhouse, 42’30”; Thiossane Ablaye
si basano anche sul vissuto di ciascuno». La sovraesposizione emo- ni magnetiche e un- ri (pittura, recitazione, musica): a Ndiaye, Discograph, 48’40”; Aa.
tiva degli interpreti sfida, se non imbarazza, la sensibilità del pub- cinanti dei Tamikre- 75 anni, quello appena pubblica- Vv., Psychedelic Pernambuco,
blico, strattonandolo tra riso e tristezza, pudore e voyeurismo. st, formazione tua- to dalla Discograph, è il suo pri- Mr. Bongo, 53’30”; Trilok Gurtu &
Abili a mescolare i codici, in virtù forse del ricco ventaglio di espe- reg che sprigiona mo album, degno coronamento Simon Phillips, 21 Spices, Art of
rienze maturate tra l’accademia, la sceneggiatura di fiction e le arti dalle melodie e dai di una storia densa e stupefacen- Groove/Mig, 55’.
performative, Ricci e Forte prestano il fianco alla provocazione fine a suoni lievemente te. I nove quadri cantati del mi-
se stessa: è il caso, ad esempio, delle scene orgiastiche, in cui gli ubriacanti il dolore glior esordiente di stagione indi-
attori (ma non l’attrice) nudi simulano incastri a quattro, rompendo il e la speranza di una cano, se mai ce ne fosse bisogno,
“patto comunicativo”. Sono proprio i sessi ben in mostra a mettere società ai margini di quanto variopinti, sinuosi, fanta-
in crisi la credibilità della recita, a spiazzare lo spettatore, che fino a tutto, anche del siosi siano gli abbracci musicali in
quel momento aveva aderito al gioco, immaginandosi come reale Sahara. Vengono da partenza dall’Africa, caleidosco-
ciò che veniva fittiziamente evocato: di fronte a falli inermi è impos- Kidal, Mali, circa pio di lingue, visioni, riferimen- Redazione: viale Montello, 14 - 20154 Milano
sibile vedere l’orgia. «Se vogliono rappresentare un elefante, due duemila chilometri ti. saturno@ilfattoquotidiano.com
bambini si mettono uno sopra l’altro, un terzo li copre con un len- dalla capitale Bama- Fantasmagorie in serie giungono
zuolo – e non importa se gli elefanti veri sono di un altro colore –, un ko e nel loro disco si poi da un cd suggestivo e strambo
altro prende un bastone e uno dei due lo agita come una proboscide, come pochi, Psychedelic Per-
ed ecco creata l’illusione di un elefante», spiegò un maestro. nambuco, puzzle di diciannove
Macadamia Nut Brittle, Zagabria, Queer Festival, 2 maggio; Cagliari, Shopping reperti anni ’60-’70 dal nordest
Festival Expop, 29 maggio. L’opera è edita da Titivillus. Una scena di “Ma ca dami a del Brasile: nomi per noi ignoti,
Nut Brittle”, foto di Daniele misteriosi aiutano a ricostruire
e Virginia Antonelli un mondo davvero spiazzante, un
Venerdì 22 aprile 2011 pagina 11
ECONOMIA
TASSA PALENZONA:
A FIUMICINO RINCARI
SENZA INVESTIMENTI
Gli aumenti dei biglietti porteranno a un
guadagno di 120 milioni annui L’aeroporto di Fiumicino. Nel tondo, Fabrizio Palenzona presidente di Adr, Aeroporti di Roma (FOTO OLYCOM)
di Daniele Martini voleva molto di più: dai 22 ai 27 investimenti a babbo morto. La aumenti di traffico già avvenuti. nuove piste, alberghi, casinò, ri- lordo nel 2010 del 43 per cento
euro di aumento in diverse rate, seconda constatazione è che i La realizzazione del molo C non storanti e un investimento di 12 su un fatturato di circa 600 mi-
rincari ci sono, gli investi- 120 milioni ottenuti con le tarif- è neanche una novità, è in can-
I
la possibilità di ottenere dal go- miliardi di euro, cifra lunare ri- lioni di euro. E’ difficile che i Be-
menti chissà. Dopo mesi di verno la certezza assoluta sui fe sono tutto sommato poca co- tiere da tre anni e a stento ha su- spetto alle entrate assicurate dai netton cambino idea anche per-
polemiche e tre inutili riu- rincari futuri da far valere con le sa rispetto alle necessità dello perato la fase delle fondamenta, nuovi rincari tariffari. ché dopo 4 anni senza dividen-
nioni del Cipe (Comitato banche, la garanzia che nel caso scalo romano, considerato che per la gioia del costruttore, la dit- La terza constatazione che ren- di, ora agli azionisti non dispia-
dei ministri per la programma- di revoca della concessione pri- fino ad oggi i Benetton hanno in- ta Cimolai di Pordenone che pe- de dubbio l’avvio di una stagio- cerebbe spartirsi gli utili. Quindi
zione economica), la società ma del 2044, revoca in casi simili vestito assai pochino, un centi- riodicamente incassa sostanzio- ne di rilancio è legata alle con- è forte il sospetto che alla fine i
che gestisce lo scalo di Fiumici- imposta dallo Stato per colpa naio di milioni di euro all’anno se penali dall’inadempiente dizioni finanziarie della società. proventi dei rincari tariffari fini-
no, Adr-Aeroporti di Roma con- grave del concessionario, non lo in media, 75 dei quali assorbiti Adr. Adr resta indebitata fino al collo, scano bruciati proprio in divi-
trollata da Gemina e guidata dai stesso concessionario avrebbe dalle manutenzioni ordinarie. 1 miliardo e 300 milioni di euro, dendi e nella fornace del servi-
Benetton, è riuscita a farsi pro- pagato i danni, ma lo Stato con Anche ammesso che ora cambi- STANDO così le cose, va in sof- e nel settembre 2012 dovrà pa- zio del debito.
mettere dal governo l’aumento un risarcimento ad Adr. no registro, i nuovi introiti non fitta il mirabolante progetto di gare alle banche quasi 200 milio- Consentendo forse al titolo Ge-
delle tariffe, anche se non nella Palenzona voleva perfino una sono tali da migliorare sensibil- Fiumicino 2, il “Grande Fiumici- ni di interessi. I Romiti e i Benet- mina di migliorare le sue quota-
misura desiderata. In base al- specie di buonuscita al momen- mente una situazione compro- no” vagheggiato per qualche ton che nell’ultimo decennio si zioni in Borsa e permettendo ai
l’accordo, che dovrebbe essere to della scadenza della conces- messa. Con quelle risorse bene tempo dai Benetton, ma osteg- sono succeduti alla guida dello Ligresti di vendere al meglio il lo-
perfezionato entro la fine di sione e soltanto quando gli han- che vada potranno essere finan- giato dagli ambientalisti, dal Co- scalo mai hanno pensato di ab- ro 3 per cento, così come hanno
aprile, ogni passeggero in par- no fatto presente che ci sarebbe ziati interventi minori, anche se mitato Fuoripista e dai partiti di battere il debito con un adegua- in animo da tempo, con una
tenza da Roma dovrà pagare tra voluta una legge ad hoc per in- importanti, come il molo C e il sinistra. In base a quel piano l’ae- to aumento di capitale nono- mossa per niente sgradita a Pa-
i 7 e gli 8 euro in più a biglietto, trodurre nell’ordinamento una secondo sistema di smistamen- roporto doveva raddoppiare stante dal loro punto di vista Fiu- lenzona e al suo Unicredit, di cui
circa 120 milioni all’anno in to- versione così ardita del regime to bagagli (Bhs). Opere a mala- con una crescita a nord, nelle micino sia un buon investimen- i Ligresti sono importanti debi-
tale. concessorio, ha capito che le pena sufficienti a contenere gli campagne di Maccarese, con to, con un margine operativo tori.
In cambio Adr dovrebbe final-
mente avviare un ciclo virtuoso
per lo scalo effettuando i lavori Il governo
finora sempre rinviati. Ma non è
affatto sicuro che succederà. ha promesso LICENZIATO, reintegrato e licenziato di nuovo
Anzi. Da anni Fiumicino aspetta
una scossa, prigioniero com’è
di un paradosso, scalo destinato
ai Benetton Ora il Banco di Napoli ne risponderà in tribunale
a crescere da 36 milioni di pas- e sentenze le rispettiamo sempre”, l'ordinanza che dispone la formulazione del dipendente”. Secondo la difesa della
seggeri fino a 60 in appena un
decennio. Ma tenuto in condi-
8 euro in più “L tagliava corto l'ad del gruppo Intesa
Sanpaolo, Corrado Passera, l'autunno
coatta del capo d'accusa. Dopo un'ora di
attesa, il lavoratore riceve una lettera fir-
banca, nel licenziare il dipendente per la
seconda volta e a poche ore dal suo rein-
zioni approssimative, simile a a passeggero scorso. Ma oggi, su ordine del gip, la Pro- mata dal direttore generale Castagna. È tegro, l'istituto bancario avrebbe agito
una struttura bulgara di prima cura di Cosenza ha disposto la citazione a una notifica di immediato licenziamen- secondo l'articolo 17 della legge 223 del
della caduta del Muro di Berli- per uno scalo giudizio di Giuseppe Castagna, direttore to, un altro. La battaglia legale riparte. E '91. In caso di licenziamento collettivo la
no. Un esempio: il terminal 3 generale della controllata Banco di Na- questa volta Compagnino non si limita a norma consente al datore di lavoro di li-
dei voli internazionali e inter- fatiscente poli Spa. “Ha aggirato fraudolentemente fare ricorso davanti al giudice del lavoro, cenziare un dipendente in sostituzione
continentali è in uno stato tale una sentenza di reintegro”, scrivono i che gli darà ragione, ma sporge querela. di quello reintegrato. “Peccato che al
che da mesi ci piove dentro. magistrati. L'ufficio stampa del gruppo Ora il numero uno del Banco di Napoli Banco di Napoli Compagnino sostituiva
sue erano pretese eccessive per- bancario non commenta. Ma dalle carte rischia una condanna per “mancata ese- se stesso”, rileva ancora Raffaele Brescia.
ALL’INCONTRO decisivo al- fino per un governo come l’at- emerge una vicenda che ricorda il “me- cuzione dolosa di un provvedimento del- Un'interpretazione della legge “palese-
la metà di aprile tra governo, Adr tuale, molto di manica larga nei todo Marchionne”. la magistratura”, reato punito con la re- mente infondata” anche secondo la sen-
ed Enac (l’ente dei voli), non si confronti dei concessionari di Travolto nel 2008 da un licenziamento clusione fino a tre anni e la decadenza tenza del Tribunale del lavoro di Cosen-
sono presentati il ministro del- beni pubblici. Così ha abbassato collettivo dopo 36 anni di lavoro, Mario dall'incarico di direttore generale. za, che già nell'agosto 2010 accoglie il ri-
l’Economia, Giulio Tremonti, le pretese, Letta ha fatto il resto. Compagnino è tra i dipendenti che de- “Nemmeno Marchionne aveva osato tan- corso di Compagnino, condanna il Ban-
che così ha ribadito la sua distan- Il dubbio che ora gli aumenti ali- cidono di dare battaglia. Nel maggio del to”, fa notare il legale di Compagnino, co di Napoli e ordina un immediato, nuo-
za dalle pretese Adr, e neppure il mentino davvero un ciclo di ri- 2010 il giudice del lavoro accoglie il suo Raffaele Brescia, ricordando i tre operai vo reintegro. Che arriva, ma solo a feb-
suo vice, Luigi Casero. In com- lancio di Fiumicino nasce da tre ricorso, condannando il Banco di Napoli della Fiat di Melfi licenziati lo scorso au- braio, ben sette mesi dopo la sentenza.
penso c’era Gianni Letta, sotto- constatazioni. La prima è che Pa- all'immediato reintegro. A giugno, su in- tunno, ma a cui è stato impedito di lavo- “È vero, finalmente sono stato reintegra-
segretario alla Presidenza del lenzona continua comunque a vito della dirigenza, Compagnino si pre- rare. Avrebbero percepito lo stipendio, to, ma rimango ancora senza mansione”,
Consiglio, tutor dello scalo ro- considerare replicabile negli ae- senta presso la filiale di Cosenza per ri- tutto qui. “Al Banco di Napoli è successo ci tiene a chiarire Compagnino, che por-
mano e soprattutto alleato di fer- roporti lo schema concessorio prendere il lavoro. Ma invece di farlo la- ben di peggio – attacca l'avvocato Bre- ta avanti la querela penale: “Mi hanno ri-
ro del presidente dell’aeropor- delle autostrade applicato alla vorare “lo parcheggiano in ozio presso scia – la sentenza di un Tribunale del la- preso, ma la soddisfazione di farmi lavo-
to, Fabrizio Palenzona, che è an- società Autostrade dei Benet- una stanza già occupata da altri tre dipen- voro è stata aggirata con l'intento di elu- rare ancora non me la vogliono dare”.
che vicepresidente Unicredit. ton, un sistema che ridotto al- denti”, scrive il gip Enrico di Dedda nel- dere del tutto l'obbligo di riammissione Franz Baraggino
All’inizio della storia, Palenzona l’osso significa rincari subito ed
DAL MONDO
N
CHERNOBYL 25 ANNI DOPO SOMALIA
Sequestrata nave
italiana
DAL MONDO
DELLA GUERRA
battere un'ipotetica “invasione” Nato. Lo ha confer-
mato il portavoce del governo, Mussa Ibrahim: “Molte
città si sono organizzate con squadroni per combattere
un'eventuale invasione della Nato”, ha spiegato, ag-
giungendo che “l'intera popolazione” ha fucili e armi
leggere. “Se la Nato arriva a Misurata o in qualunque
altra città libica, scateneremo un inferno”. Secondo
Motivazioni e rischi Ibrahimi, le truppe alleate si troveranno di fronte a
“una palla di fuoco” e la situazione sarà “dieci volte
peggio che in Iraq”.
dei reporter in prima linea
di Stefano Citati luoghi di guerra, così è in que-
sti giorni a Misurata. Così han-
Hondros erano molto buone,
molto vicine, addirittura den-
Immersi nei rienza e pochi mezzi, comun-
que capaci di arrivare sulla pri-
guerra. Una differenza tra chi
combatte e chi racconta che a
hi fa foto di guerra è ac- no vissuto i loro ultimi giorni conflitti armati
C
tro la battaglia. Erano bravi, ma linea. Ma a morire sono poi momenti quasi si annulla, con
canto a chi uccide o fino alla morte insieme Tim esperti, conosciuti nel loro quelli che hanno più esperien- il rischio che rende sottili le
muore. Accanto ai feriti,
accanto ai guerriglieri
Hetherington e Chris Hon-
dros, i fotoreporter uccisi da
ambiente, ovvero capaci di
stare nei luoghi di crisi e fo-
come le za, che hanno più anzianità
sulle spalle e che hanno inca-
differenze. Come è sottile la
linea tra l’impegno professio-
(più che i soldati) che spara- una granata dell’esercito di tografare la guerra e tornare a richi prestigiosi. Per i reporer, nale e l’assoluta volontà - e
no. È insieme a chi sta vin- Gheddafi, che ha ferito anche casa. Ma quando il fronte è a persone che quelli di carta, sono quelli da quasi bisogno - di descrivere di
cendo e a chi sta perdendo. i loro colleghi Guy Martin (in un passo, il fronte di guerra è seguire per esser certi di ar- alcuni dei reporter (fotografi e
Condivide, anche se solo per modo grave) e Michael Bro- nel punto esatto dove ti trovi immortalano, rivare nel cuore degli scontri e non solo) che hanno raccon-
qualche giorno, l’esistenza di wn. non c’è più la certezza e non della notizia, ma anche per ca- tato e sono morti in altre aree
chi è immerso nella guerra. basta fidarsi dei propri sensi, ne condividono pire come muoversi, quando di guerra - gli italiani Raffaele
Dorme con loro, mangia con “SE LA TUA FOTO non è della propria capacità, espe- andare avanti e quando torna- Ciriello (Ramallah, marzo
loro, respira la stessa aria, cor- abbastanza buona, vuol dire rienza e abitudine. Serve an- le sorti re indietro. 2002) Fabio Polenghi (Ban-
re con loro a schiacciarsi ad- che non sei andato abbastanza che il favore del caso. gkok 19 maggio 2010). Colpiti
dosso allo stesso muro dopo vicino”, era il metro di giudi- Spesso i fotografi che scelgo- PROFESSIONISTI entusia- all’improvviso, in modo del
aver attraversato di corsa una zio del patriarca del fotogior- no le guerre hanno una vita altri nei momenti peggiori e sti e del tutto dediti, perché tutto casuale o, come a volte si
piazza o una stanza di un edi- nalismo di guerra Robert Capa precedente, una professione decisivi delle loro esistenze. In poche cose al mondo affinano scopre soltanto dopo, presi di
ficio bombardato. I suoi sensi (saltato su una mina mentre ri- che abbandonano e il senso di queste settimane sul fronte li- l’occhio e la mente come il pe- mira perché mostrano al resto
percepiscono gli stessi odori, prendeva la sconfitta dei fran- completezza che il loro nuovo bico sono arrivati decine di fo- ricolo che accomuna chi rac- del mondo quello che uno dei
rumori, suoni delle persone cesi in Indocina nel 1954). Le lavoro gli dà. Inseguendo la li- tografi free lance, giovani alle conta e chi fa la storia - piccola contendenti vuole sia il meno
che immortala. Così è in molti ultime foto di Hetherington e bertà di raccontare la vita degli prime armi, con poca espe- ma assoluta - di un fronte di evidente possibile.
Pubblichiamo parte del capitolo nome di Mu‘ammar il padre, causa l’estraniamento di fronte alla
sull’infanzia e la gioventù del Muhammad ‘Abd al-Salam, è anzia- nuova realtà di un bambino che la-
futuro raìs del libro “Gheddafi, i no (ha quasi sessant’anni), e la ma- scia per la prima volta la famiglia, la
volti del potere”, in libreria nei dre ‘A’isha ha avuto già diversi figli, marginalizzazione del “beduino” in-
prossimi giorni. molti dei quali morti in giovane età. sultato per la sua ignoranza e per la pensiero politico del giovane Ghed-
Solamente Mu‘ammar, il più giova- sua miseria, maltrattato dai compa- dafi: al suo interno si trovano alcuni
ne, e tre delle sue sorelle arriveranno gni “cittadini” che lo umiliano, e an- dei principi che saranno sviluppati in
heddafi è nato in un giorno im- all’età matura. All’epoca della sua che la fame, da cui lo salva la rete seguito.
G precisato, con molta probabi-
lità nel 1942, probabilmente in giu-
nascita si stanno svolgendo gli ultimi
scontri della Seconda guerra mon-
caritativa delle moschee. Il piccolo
Mu‘ammar continua a rivelare una Accanto allo studio e alla riflessio-
gno, forse il 19. Il suo luogo di na- diale sul fronte egiziano. Gheddafi è capacità di apprendimento superio- ne, il giovane Mu‘ammar si rende
scita si trova nella regione sirtica ad dunque cittadino italiano. Aneddoti re alla media, come raccontano al- conto dell’importanza dell’azione.
alcune decine di chilometri a sud del riferiti dai membri della famiglia ri- cuni dei suoi primi insegnanti. Ha ca- Dai gruppi di discussione politica,
suo capoluogo, Surt, dove i suoi ge- velano il carattere serio e silenzioso pito presto che per migliorare la sua animati da colui che nei ricordi dei
nitori avevano alzato in quei giorni del bambino. Il primo incontro con condizione ha una sola possibilità: suoi compagni emerge già come un
la tenda. La zona di nascita non è l’istruzione è quello del maestro am- studiare, emergere. Con un impe- capo, si sviluppa nel 1959 il primo
lontana da Qasr Bu Hadi, dove nei bulante che impartisce a lui e ai cu- gno che possiamo immaginare duro nucleo organizzativo che porterà a
primi anni dell’occupazione colo- gini i rudimenti della scrittura e della e accanito compie il ciclo degli studi formare una direzione rivoluziona-
niale si era svolto un evento storico lettura dell’arabo nel modo tradizio- elementari in 4 anni invece che nei le parole d’ordine della rivoluzione i toni e i modi di Nasser ascoltati alla ria. È lo stesso Gheddafi a scegliere
significativo: nell’aprile del 1915 nale, sulle tavolette di legno in cui so- normali 6. A Sabha, dopo gli studi egiziana guidata da Nasser, della radio, sembra essere già allora par- tra i compagni di scuola quanti gli
un’enorme colonna militare italiana no già segnati versetti coranici. A 10 elementari, inizia a frequentare la chiamata all’unità dei popoli arabi e ticolarmente apprezzata. Il giovane sembrano più capaci e adatti a un
sotto il comando del colonnello An- anni, nel 1952, l’incontro con una scuola media. Vi rimarrà 5 anni, dal del combattimento contro le forze Gheddafi appare dotato di qualità lavoro di tipo clandestino: tra questi
tonio Miani fu attaccata, quasi to- scuola vera, “di mattoni”: suo padre 1956 al 1961. La fase tra i 14 e i 19 coloniali e neocoloniali in Africa e in eccezionali a molti di coloro che lo ‘Abd al-Salam Jalud e Muhammad
talmente distrutta e saccheggiata ha deciso che l’unico dei figli maschi anni è tra le più importanti della sua Asia. Gheddafi racconta come attra- hanno avvicinato in quel periodo. al-Zawi, che lo seguiranno a lungo
dalle forze della resistenza libica. che gli resta e che ha mostrato buo- formazione. Conosciamo questo pe- verso la radio ha partecipato alle vi- Nel ricordo, gli vengono riconosciuti entrando a far parte del primo “co-
ne qualità per l’apprendimento avrà riodo attraverso il racconto di Ghed- cende dell’aggressione israeliana e un’intelligenza fuori dell’ordinario, mitato centrale” clandestino, condi-
La vittoria dei combattenti del- la possibilità di studiare seriamente dafi in un’altra intervista, in cui egli poi anglo-francese contro il canale di un coraggio e una sobrietà ai limiti videndo con lui riunioni segrete e di-
la guerra anticoloniale vide per la e lo conduce a Surt. ricorda come attraverso una radio a Suez all’epoca della sua nazionaliz- dell’ascetismo, insieme a un senti- scussioni sul futuro del mondo. Un
prima volta l’unione delle forze di Nel frattempo, nel dicembre del transistor, insieme ai suoi compagni, zazione (1956): pur avendo solo 14 mento religioso profondamente vis- futuro immaginato come in un so-
tutti i territori in cui all’epoca era di- 1951, la Libia è divenuta indipen- ha modo di collegarsi con il mondo e anni, convince i compagni di scuola a suto. Il libro che maggiormente sti- gno, secondo quanto affermerà più
viso il paese ed è celebrata dalla sto- dente: l’ha proclamata il suo primo di conoscerne gli avvenimenti. Le no- inscenare una manifestazione di mola la riflessione dei giovani è il tardi lo stesso Gheddafi: “Anche se i
riografia nazionalista libica come sovrano Idris I. A Surt, nel racconto tizie gli giungono soprattutto dalle protesta di fronte al consolato fran- pamphlet nasseriano intitolato La fi- nostri obiettivi potevano assomiglia-
uno dei più importanti fatti d’armi autobiografico appaiono i piccoli trasmissioni radiofoniche del Cairo: cese di Sabha, dove per la prima vol- losofia della rivoluzione (Falsafat al- re molto ai sogni, eravamo allora fi-
della resistenza. All’epoca della na- drammi vissuti dal giovanissimo è la “Voce degli arabi” (Sawt ta pronuncia un discorso pubblico. thawra), pubblicato nel 1953, che duciosi che un giorno si sarebbero
scita del piccolo a cui viene dato il Gheddafi: ne sono apparentemente al-‘Arab) il programma che diffonde La sua capacità oratoria, in cui imita diventa la base fondamentale del materializzati”.
pagina 14 Venerdì 22 aprile 2011
SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out
AL MUSEO DI ROVERETO
L’Origine Rossi
Valentino
Zero Assoluto
Esce il nuovo
Shakira
In tribuna
Lohan
Dopo i guai
del mondo?
l’atleta singolo scatenata giudiziari e
italiano più “Questa per tifare con la droga,
pagato: 14,3 estate il Barça del due film
milioni strana” suo Piqué sulla mafia
M
seo. Chissà che avrebbero fatto cità espressiva dell’opera”.
le insegnanti della Val Rendena Courbet la dipinse su commis-
al posto delle loro colleghe che sione di Khalil-Bey, diplomatico
incautamente si sono trovate, il turco e ambasciatore dell'Impe-
giorno dell’arrivo dell’invito a ro ottomano, che amava le don-
comparire per il premier, in una ne, il gioco e i bei quadri. L’ap-
Camera dei deputati dove inve- pese in bagno, coperta da una
ce di discutere di leggi, i depu- tendina (le perversioni possono
tati declamavano tariffari. O essere eleganti o no). La tela pas-
tempora, o Lele Mora: il comu- sa per le mani dello scrittore Ed-
ne senso del pudore cambia. mond de Goncourt, scampa –
Anche troppo, ma è un discorso nascosta sotto innocui paesaggi
che con l’arte ha poco a che ve- ad olio – alle due guerre e a vari
dere. Per non sbagliare, all’in- saccheggi. Nel 1954 – sesso mat-
argherita, sette anni seriosa- gresso della sala è stato sistema- to – finisce in casa dello psicana-
mente avvinghiati a un coniglio to un avviso a proposito dell’O- lista Jacques Lacan. Anche chez
di peluche, tiene stretta la mano rigine del mondo “per tutelare le Lacan viene celato da un pannel-
di sua madre mentre parla di diverse sensibilità”. lo, pare su richiesta della moglie
fronte a un quadro. Le sta dicen- Sylvia, già consorte del filosofo
do: “Quando è nato Davide han- IN UN pomeriggio trascorso Georges Bataille, non proprio un
no dovuto farmi un taglio nella passeggiando su e giù per la se- morigerato. Alla morte del dot-
pancia, invece tu sei arrivata da zione “Maschile e femminile” tore, passa al Museé d’Orsay e
qui”. Intanto indica la tela. Mar- della mostra non c'è traccia di nel 1995 la “ vergogna pubica”
gherita non ci pensa su più di vergogna. E nemmeno scene di diventa pubblica. Fa il giro del
tanto: “Mamma, guarda che lo panico. Sfilano coppie di età as- mondo fino alle morbide monta- Qui sopra, L’origine del mondo di
so benissimo”. Le cicogne sono sortite, famiglie con le audiogui- gne trentine. Gustave Courbet (1866) (FOTO OLYCOM).
volate via da un pezzo e qui c’è de, studenti. Lorenzo ha una Donato e Rina, pensionati scan- Sotto, L’età del bronzo di August
L’origine del mondo dipinto da Gu- quarantina d'anni, è un artista, zonati, sono venuti direttamen- La rassegna Rodin (1877-78)
stave Courbet nel 1866: l’hanno “però non mi mantengo con i te dalla ciclabile. Giacca della tu- Fino al 24 luglio al Mart di Rovereto si potranno
definito il quadro più scandalo- quadri”. Si stupisce, quasi infasti- ta legata in vita, si piazzano da- ammirare oltre settanta dipinti provenienti dalla maschile. Si avvicinano due ra-
so della storia e la mostra che lo dito, della domanda sulla pre- vanti al Courbet. Rifletteranno più importante collezione del XIX Secolo. gazze di Verona. Valentina ha 25
ospita s'intitola “La rivoluzione sunta pornografia: “Ma cosa su realismo biologico versus in- Monet, Cézanne, Pissarro, Sisley, Renoir, Degas, anni e studia Storia dell’arte al-
dello sguardo. Capolavori di im- c'entra la volgarità con l'arte? Un conscio erotico? Lei: “Guarda Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Gauguin, Vuillard, l’Università. Racconta dell’inda-
pressionisti e post impressioni- vero artista non è mai volgare. E l’origine del mondo”. Lui: “Eh, Bonnard, Denis, Courbet sono presenti nella gine sul Vero di Courbet. Niente
mostra. “La rivoluzione dello sguardo. di osceno: “È una rappresenta-
Capolavori zione anatomica”. Ma qui c’è di
Amina, Moglie e marito impressionisti e
post-impressionisti
più, c’è il desiderio. Lo fa notare
Mario, cinquantenne con mo-
musulmana davanti all’opera dal Musée d’Orsay”.
L’esposizione è
glie e figli al seguito. “Vedo ero-
tismo nel dipinto. Questo len-
sposata a un Lei: è l’origine ideata e curata da
Guy Cogeval,
zuolo che avvolge il corpo è mor-
bido, sinuoso, voluttuoso. È giu-
presidente del sto: senza desiderio non ci sareb-
trentino: mi del mondo Musée d’Orsay, e bero i bambini”.
Isabelle Cahn, con
mette un po’ in Lui: no, di tutte la direzione SPIEGA Walt Whitman, A wo-
scientifica di man waits for me (in Foglie d’erba):
imbarazzo, ma le disgrazie Gabriella Belli. Info: “Il sesso comprende tutto, cor-
www.mart.trento.it pi, anime, significati, prove, pu-
è un bel quadro del mondo rezze, delicatezze, risultati, deci-
sioni, Canti, comandi, salute, or-
goglio, il mistero della materni-
sti dal Museé d'Orsay”: è in Ita- l’origine di tutte le disgrazie del po’ mi vergogno a guardarlo”. na partorito. tà, il latte seminale, ogni speran-
lia, per la prima volta, al Mart di mondo”. Del sesso si può ridere Come lei altre donne confessano Il termometro del pubblico pu- za, beneficenza, dono, tutte le
Rovereto. Un posto meraviglio- anche senza barzellette. Signora un leggero imbarazzo. Ognuna dore sono le due maschere. Al passioni, gli amori, le bellezze e
so, dove fermarsi anche solo per Rina le sembra volgare? “Mavalà immagina se stessa in quella po- centro della sala parlano tra loro delizie della terra (...). Tutto que-
guardare un cielo azzurro non (Ghedini fa insospettabili prose- sizione di libertà intima, lasciva: mezzo in dialetto, mezzo in ita- sto si trova nel sesso come parte
per modo di dire, sotto la cupola liti). È la cosa più naturale che non è facile vederla incorniciata. liano. Un classico di queste parti, di esso, giustificazione di esso”.
che Mario Botta ha disegnato ghè”. Ha ragione Ligabue: “Le Però non è offensiva: non è una dove il cambio di registro lingui- Forse è ancora così, perfino nel-
per la struttura del museo. donne lo sanno da dove si vie- sineddoche della donna. Una stico ha sempre un significato. l’età che ha ucciso il desiderio e
Come Margherita sono passati ne”. Amina è vestita all’occiden- parte per il tutto che giustifichi Raccontano che al mattino era meccanizzato il sesso.
da queste sale un mucchio di tale, ma è marocchina: sull’im- da sola l’esistere femminile, co- passato un gruppo di universita- Durante il pomeriggio ho osser-
bambini, sembra per nulla scon- permeabile scendono capelli lu- me qualche battuta squallida rie, tutte musulmane. Avevano vato decine di uomini guardare
volti dal quadro. Semplicemen- cidi e corvini. Accanto , la inco- vuol far passare. È il luogo dove riso con un po’ di malizia, ma so- l’Origine del mondo: nei loro occhi
te sono arrivati preparati e han- raggia a parlare il biondissimo miracolosamente inizia, schiu- prattutto avevano osservato avi- c’era interesse, coinvolgimento,
no capito. Ma qualche polemica marito trentino. Che pensa di dendosi, la vita e l’anima prende damente il bronzo di Rodin. Mi- la soggezione che si prova davan-
c'è stata: le maestre di Caderzo- quel sesso femminile così reali- corpo. Pensarci è una vertigine: ca sceme le fanciulle: il corpo ti a un mistero. Mai oltraggio. È
ne hanno protestato per le bro- sticamente rappresentato? “È un non a caso qualcuno ha detto nudo, con il sesso coperto, è una vero: l’arte, come la bellezza, è
chure che pubblicizzano la ras- bel quadro”. Sorriso. “Ma io un che la donna ritratta aveva appe- potentissima immagine erotica salvifica (e talvolta insperata).
Venerdì 22 aprile 2011 pagina 15
SECONDO TEMPO
L
indagano la realtà. Sono campio-
consuma con lo schiaffo a ni di stronzate precotte, rosi dal scandalo politico, ma la tra-
Mariella Valentini in Palom- conformismo e dal servilismo. E, ma di “Four More Years”,
bella rossa. La più raffinata, come si sa, amano parole orren- pellicola della regista sve-
con la coperta di ritagli di gior- de. Inventano slogan. La sempli- dese Tova Magnus-
nali sotto cui si seppellisce in ficazione è uno dei loro peccati. son-Norling che il 28 apri-
una surreale scena di Aprile. In La Valentini, in Palombella rossa le inaugurerà la 26a edizio-
mezzo c'è di tutto. Perché tra le (1989), lo schiaffo se lo becca ne del Torino Glbt Film Fe-
mille contraddizioni e i dubbi dopo una serie di indegne stival. Sono 120 le opere, in
esistenziali raccontati da Nanni espressioni: “Trend negativo” è gara e fuori concorso, da
Moretti in 35 anni e 11 lungome- entrato nella leggenda. Ma il col- cui emergono pellicole sul-
traggi, una certezza c'è: i gior- po, Nanni, glielo assesta dopo la scoperta della propria
nalisti sono dei pezzenti. Da Io (nell'ordine): “Matrimonio a omosessualità (come nel
sono un autarchico all’ultimo Ha- pezzi”, “kitsch” e “cheap”. E qui film francese “Tomboy”),
bemus Papam, l'onnipresente parte la manata in faccia con gri- sulla condizione degli an-
maschera comica del giornali- do liberatorio: “Ma come par- ziani e sulla memoria stori-
sta è declinata in tutte le specia- laaaa!!! Le parole sono importan- ca. Proprio a proposito di
lità: dal critico alla cronista sce- tiiiii!!!!”. Un altro grido, Moretti, quest'ultimo tema, sarà
ma, dal “portagelato” della tv al lo aveva lanciato 11 anni prima, proiettato nella sezione
conduttore. Le terribili sorti e in un'altra imperdibile scena di fuori concorso “Stonewall
regressive del Paese sono anche Ecce Bombo. È agosto. Michele Uprising”, film di Kate Da-
(e molto) responsabilità di chi Apicella, a casa in mutande, leg- vis e David Heilbroner su
deve fare notizia. Nell'ultimo ge i titoli del giornale. “Andreot- una delle prime rivolte con-
film, il finto inviato del Tg2 non ti: l'Italia è il paese più libero del tro le discriminazioni: gli
capisce neppure se la fumata mondo; Prima negra miss Uni- scontri tra attivisti omoses-
del conclave sia bianca o nera. verso; Il sindaco la spunta sui nu- suali e polizia nel Greenwi-
Mentre il vaticanista intervista- ch Village di New York nel
to da Maurizio Mannoni, in una 1969. Alla presentazione
spassosa puntata di Linea notte, a
un certo punto crolla: “Sto im-
Dalla Tele perta di giornali. Ma prima va in
edicola a comprare una tonnel-
Diario (1993) quando Moretti de-
clama un medley di recensioni al
scena la sfida tra registi (ben più
greve di quella cui partecipò con
sarà presente Stuart Milk,
nipote dell'attivista ameri-
provvisando”. Di questa storia
del Papa e del perché non si pre-
California lata di riviste. Da Gardenia a Il mio
condominio da Cose antiche fino a
finto critico Carlo Mazzacurati,
piombando nella sua camera, di
Monicelli, nel 1977, in una pun-
tata di Match) moderata da Giam-
cano Harvey (interpretato
nel 2008 da Sean Penn nel
senti ai fedeli, neppure lui capi-
sce niente. Nella filmografia di
demenziale dieci anni di copertine de L'E-
spresso. Per dedurne che in Italia
notte, mentre lui è a letto. Su suo
consiglio è andato a vedere He-
piero Mughini. Tatti Sanguinetti
fa il “coach” di Nanni e gli dà il
film “Milk” di Gus Van
Sant). Stuart, consigliere
Moretti è la scena più gentile de- “I giornali sono tutti uguali”. Ci nry pioggia di sangue. Gli ha fatto consiglio per mettere a ko l'av- di Barack Obama e presi-
dicata alla categoria, perché è la di ‘Ecce bombo’ sono tanti giornali. Che però so- schifo. E arriva la vendetta: “Il Pa- versario. “Non mi va...”, implora dente della fondazione de-
scena della resa. no “Un unico grande giornale”. sto Nudo di Cronenberg! Puro Moretti. Sanguinetti: “È l'unica dicata allo zio, sarà ospite a
all’inviato idiota Categoria deprecabile, che pus underground! Un vero cult arma che abbiamo”. Nanni cede Torino grazie a Equality Ita-
LA CARRELLATA dei cretini straccia con cervellotiche elucu- movie!” E ancora: “Prima che Lu- e così affronta l’avversario: “A lia, rete sui diritti civili.
offre personaggi indimenticabi- di ‘Habemus brazioni, sono poi i critici. In Io la e Sailor si riabbraccino nel- stronzoooo!!!! A famme 'na pip- Per restare in tema di impe-
li. Come il cronista di Tele Cali- sono un autarchico (1976, dove l’happy end sussurrando Love me pa! Sei alto un cazzo e du’ barat- gno va sottolineata la sezio-
fornia (Giorgio Viterbo) in Ecce Papam’ compaiono anche Augusto Min- tender voleranno teste umane toli, con uno sputo ti affoghi... ne “Omofobia: l’odio man-
Bombo (1978). Microfono in ma- zolini ma pure Paolo e Alberto frantumate”. Il critico piange. ma vaffanculo, vaaa... a brutto gia l’anima”: gli organizza-
no e via a dire cazzate: “Ursula Flores d'Arcais) Beniamino Pla- stronzoooo!!!”. Scoppia l'ap- tori, avendo ricevuto molti
Andress, Corinne Clery e Florin- disti: a Santa Teresa di Gallura le cido si presta all'interpretazione REGINA DELL'ORRORE è plauso. Il pubblico in studio ha film di denuncia sulle di-
da Bolkan ne vanno pazze. Char- forze dell'ordine hanno allonta- di un critico teatrale che sbaglia però la tv. Quella di fronte alla scelto. Mughini sentenzia: “La scriminazioni a danni dei
lotte Rampling ne ordina 20 paia nato i campeggiatori hippy; Di- costantemente il nome del pove- quale Nanni si fa la prima canna volgarità purtroppo ha trionfato gay, hanno deciso di ripete-
per volta. Le femministe la con- chiarazione dei redditi: Alberto ro Fabio Ghezzi, che gli ha sot- (colpa di D’Alema). Quella così ancora una volta”. E la tv ne è re il filone anche in questa
siderano ormai una divisa uffi- Sordi vuole 30 milioni dal fisco”. toposto a giudizio il suo testo. ben compresa in Sogni d'oro complice. edizione. Si prosegue con
ciale e, dicono, una formidabile Silenzio. Poi: Ahhhhhhh!!!! Orro- “Veda, caro Pozzi... anche la par- (1981) dove Moretti mette in Moretti da 35 anni non perde oc- l'impegno nel focus “Iran,
arma di difesa. Ormai un paio di re, raccapriccio, sgomento. La te centrale... è risultata direi... casione di sbeffeggiare i giorna- nodo alla gola”, con film
zoccoli ce l'hanno tutte”. Poi si carta stampata è sputtanata però corpo non sciolto, Edipo non ri- listi. Caro Nanni, perché non fai d’accusa al regime di
passa a un altro discorso. L'im- con vera ferocia in Aprile (1998), solto”. Capito? Lo scontro fron- un film su una redazione? È più Mahmud Ahmadinejad.
portante è che sia assertivo (“I dove Moretti imbastisce sì la co- tale con la critica è però in Caro interessante di quel che pensi. Tra questi si distingue “The
Ebrahim Hamidi’s Case”,
un documentario che af-
Gli emigranti di Mario Desiati Ternitti Mario Desiati M
In alto, Nanni Moretti
ONDADORI, PAG.
Fsuoqraurecentissimo
gli scrittori italiani al di sotto dei
arant’anni, Mario Desiati, con il
corale Mimì è la protagonista, decisa
ma umanissima nell’azione, pronta a
questo movimento
avviene quasi in si-
corale, quasi parossistico gusto
della trasgressione lin-
Pink!” dedicato al mondo
della moda, a cui partecipe-
romanzo dal titolo
dialettalmente modificato, Ternitti (in
soccorrere malati nelle case o in ospe-
dale, tuttavia senza alcuna posa missio-
lenzio: la macchina
narrativa ha un cam-
dove guistica, ai fini d’una
maggiore vendibilità del
rà Veruschka, la prima top
model, che presenterà il
italiano Eternit, Mondadori 2011, pp. naria o di benefattrice, e al contrario bio silenzioso, quasi “prodotto”. film sulla sua storia diretto
231, 18,50), come in una corsa sopra- portando nell’animo una propria esa- fosse perfettamente giganteggia Un’osservazione non da Paul Morrissey e Ber-
vanza i suoi compagni (e amici) di gara. cerbata amarezza di donna che patisce lubrificato; le poche marginale: stranamente, nd Böhm. Dario Argento
Numerose sono le ragioni del suo attua- tutte le frustrazioni di un rapporto amo- frasi in dialetto e il un’indomabile senza essere uno scritto- sarà invece il padrino della
le (provvisorio?) primato: in Italia non roso reso impossibile da una sequela di linguaggio “povero” re “impegnato”, Desiati retrospettiva “Midnight
c’è oggi scrittore capace di creare per- viltà del partner, oltre che da reciproci di tanti personaggi donna incrocia, lasciando sol- Madness”, una tre notti di
sonaggi femminili simili a questa giova- fraintendimenti. Persino il proprio te- del libro, si alterna- chi profondi, il territorio proiezioni di b-movies biz-
ne Mimì (Domenica Colombo), indo- nerissimo amore per la figlia Arianna è no a lunghi brani ef- del Sud del mondo del lavoro, zarri, kitsch ed estremi.
mabile ma sensibilissima creatura del causa, più che di conforto, di nuovo do- ficacemente im- con un atteggiamento Quest'anno il festival gode
nostro profondo Sud. Il romanzo è co- lore: Arianna è una ragazza “in fuga”, prontati ad una cor- definibile soltanto con anche del patrocinio del
rale e coralmente fa rivivere la tragedia anche dalla sua terra, cui continua a tor- retta lingua media corrente, ma precisa un anacoluto: partecipazione mai pate- ministero per le Pari oppor-
d’una intera comunità colpita dalla nare per poterne subito rifuggire se- ed energicamente evocativa, tuttavia tica di cronista attento, e insieme emo- tunità. Il ministro Mara Car-
sciagura di una “peste” che nasce e si guendo la difficile strada d’una vocazio- priva di ostentazione di “effetti specia- tività di figlio che soffre gli stessi tor- fagna è intervenuta per ri-
diffonde in un contesto sociale e in una ne “alternativa”, una grande libertà ses- li”, così diffusi invece nei milioni di mentosi problemi della sua madreter- mediare alla figuraccia del-
nazione dove dal Sud molti sono emi- suale, alcune stranezze di abbigliamen- “scritture di genere” rovesciate sul ra. A questo proposito un rispettabilis- la giunta piemontese di Ro-
grati, la Svizzera dalle “case di vetro”, to e comportamentali, studi duri ma ap- mercato dai potenti editori della “let- simo recensore ha parlato di “ossessio- berto Cota e dell'assessore
dalle fabbriche di materiale da costru- passionati. Tutto ciò a segnare, nei con- teratura d’intrattenimento”, definizio- ne” che lo indurrebbe ad ambientare regionale alla Cultura Mi-
zione che contiene, prima all’insaputa fronti di sua madre, pur amatissima, un ne ormai preferita all’altra di “cultura di sempre i suoi romanzi nei luoghi spes- chele Coppola, candidato
di tutti, la causa d’un contagio mortale: netto contrasto di generazioni, e insie- massa”. Inoltre questo romanzo è rigo- so sofferenti della sua regione, la Pu- sindaco di Torino per il Pdl.
quello di infinitesimali ganci materici me una dolorosa certezza di non poter- rosamente privo dell’ubiquo e orribile glia. Ma perché parlare di “ossessione”? I due hanno revocato il pa-
che penetrano nei polmoni e si span- lo superare armonizzandone le disso- compiacimento per il turpiloquio in- Quanti sono gli scrittori che hanno cer- trocinio alla manifestazio-
dono nelle membra di quanti lavorano nanze. Intanto gli ammalati continuano terlocutorio. Desiati è dunque uno cato sistematicamente di collocare le ne, un fatto che non si è mai
quella materia, un mix di cemento e a morire, e i sani ad ammalarsi. scrittore vero e puro: ma c’è più sana loro opere sugli sfondi del sorgere e ma- verificato in 26 anni di fe-
amianto, che si trasforma poi in lastre di L’affabulazione di Desiati è priva di so- sensualità nella sua prosa casta, di turare della propria stessa vocazione? stival.
pagina 16 Venerdì 22 aprile 2011
SECONDO TEMPO
TELE COMANDO
TG PAPI
+ quello sulla “fiducia”? E poi, se
a Berlusconi non piace affron- di Luigi Galella
L’alba
al tramonto
già la Ventura aveva dovuto cava dallo studio la Ventura.
g3
L’fertobaimmagine pubblica di Al-
Parietti ha sempre sof-
di una duplicità incon-
gruente, perennemente in-
rivitalizzare gli esangui
ascolti del programma con
una personale e benefica ir-
ruzione – la Parietti è stata
promossa a visitatrice d’ec-
“Non potrebbe essere Mal-
gioglio?”, rispondevano i fi-
liformi migranti di lusso. E
invece no, si trattava di lei,
un’Alba in costume intero,
T
comunicato Anche la politica di basso,
bassissimo profilo può diven-
tare avvincente. Ecco che a
Galan si aggiunge Scajola,
quindi attenti ai lupi che si vo-
decisa e oscillante tra lo ste-
reotipo del leggero “squin-
zeggiare” e quello dell’impe-
gnativo “opinionare”.
Da quando esordì da prota-
cezione all’Isola. Ed è appro-
data, quindi. Le cronache se-
gnalano che è scesa dalla
barca “come una fotomodel-
la”, ed è in fondo il suo de-
sgambatissimo, più paffuta
di come la ricordavamo dalle
sue scorribande nel cinema
erotico, non per altro memo-
rabili, come “Il macellaio”.
di Paolo Ojetti – scritto da Bonaiuti. Lo legge gliono mangiare Cappuccetto gonista in tv, stazionando stino quello d’essere “come” Così, l’Alba in carne abbrac-
con serietà come fosse un pas- Tremonti, con contorno di sull’alto seggiolino di “Gala- qualcun altro: un’attrice, ciava le ossa dei residui nau-
g1 so del vangelo, il quinto, quel- Cicchitto e La Russa. Chi vuole gol”, con le nude e belle una cantante, una presenta- fraghi, come una metà che si
T Poiché il capo è in difficol-
tà, stretto fra Tremonti, i nemi-
lo secondo Silvio. Si vive di ve-
line, anche se si perdono fac-
più soldi da spendere chiede
la “seconda ondata”. Gli arditi
gambe in mostra, fino all’ul-
timissima sua apparizione al-
trice, una show girl. “Co-
me”. La attendevano sulla
ricongiunge all’altra. Ma la
colonna sonora che ne ha ac-
ci di Tremonti, gli amici di cia e telespettatori. del berlusconismo sognano: l’ “Isola dei famosi” (Rai2, spiaggia assolata degli sche- compagnato lo sbarco non
Galan, le richieste di Scajola la fortezza Berlusconia non è martedì, 21.05), non si è mai letrici corpi. Scrutando l’ac- era quell’“Etienne”, che sa-
(ma quali sono gli assi nella g2 circondata da invisibili Tarta- accontentata di conquistare qua, la bionda Brigliadori rebbe stato un doveroso
manica del risorto?), i leghisti
che vogliono stravincere nel
T Il ministro Galan è arriva-
to da poco, ha ereditato un mi-
ri, ma da visibilissimi “respon-
sabili”. Danilo Scarrone li
le sole menti, ma ha preteso
di sedurre i corpi, restando
esclamava ansiosa: “Non ve-
do niente di emerso”. Ma l’e-
omaggio alla nostra piccola
diva, forse la sua esibizione
Nord, Scilipoti che gira con nistero sbrindellato, ma è un ferma uno per uno, li prende tuttavia sempre a metà, non vento si sarebbe prodotto di canora più rappresentativa.
gli elenchi dei “responsabili” vecchio navigante e non è fra- anche in giro (con molto gar- avendo saputo scegliere lì a poco. “Sono una donna Sigla di chiusura del lontano
da sottosegretariare, allora la gile come Bondi. Quindi ha bo, giornalisti signori si na- quale parte di sé prediligere, che soffre”, aveva piagnuco- “La piscina”, in cui si poteva
giornata non è delle migliori e sparato su Tremonti: senza sce) ma nessun scilipotista se incompiuta, nell’una e l'altra lato prima di gettarsi dall’e- ammirare una seduttiva Al-
il Tg1 sorvola non degnando soldi non si vincono le elezio- ne accorge: si prendono sul impresa. licottero la Parietti, nel suo ba, prima seduta di spalle e
Berlusconi nemmeno di un ti- ni, primo comandamento del- serio. Ne hanno inventata Di recente, anche per il pro- modo narcisistico di fare iro- poi di fronte, ancheggiare e
tolo piccolo piccolo. C’è la na- la fu Democrazia cristiana. Co- un’altra: la riforma dell’artico- gressivo venir meno delle nia, quindi eroicamente si sospirare sulle note del pez-
ve dei pirati (i “bucanieri” dice sì, Berlusconi ha dovuto met- lo 94. E il Tg3 spiega: vorreb- giovanili virtù donnesche, la era tuffata nell’acqua da zo, mimando un quasi spo-
Laura Chimenti, che ignora terci una pezza, difendendo bero la “sfiducia costruttiva”. Sgarbi in gonnella degli anni un’altezza di circa un metro gliarello. E già allora, nell’al-
totalmente chi siano stati i bu- Tremonti, il miglior supermi- Vale a dire che se qualcuno Novanta si è dovuta adattare e mezzo. “È un maschio o ternanza del registro serio
canieri: si astenga), l’arresto nistro che ci sia. Il Tg2 apre chiede la “sfiducia” per Berlu- a un ruolo comprimario, fat- una femmina?”, si chiedeva- con quello grottesco, in quei
di Ciancimino (“l’amico di con lo sconquasso e procede sconi, deve presentare anche to essenzialmente di ordina- no intanto gli ignari naufra- pronunciati gemiti e nei sus-
Ingroia e l’ospite di Santoro”, con l’altra “querelle” al famo- una nuova maggioranza e un rie ospitate. Tanto che nel ghi che fissavano inebetiti surri, e nel comico esito del-
commenta il fustigatore Ferra- so centro del famoso dibatti- nuovo presidente designato. presentare il personaggio le l’orizzonte. “Eleonora, cosa la performance, non si capi-
ra) e la beatificazione (fra die- to: le modifiche dell’art. 1 e È il sistema alla tedesca, ma il irrispettose didascalie prefe- ti dicono gli angeli?”, stuzzi- va bene se intendesse pro-
ci giorni) di Karol Wojtyla. Sul- del 94 della Costituzione. Pe- Bundestag non è mica il voti- riscono indicarla oggi con il porsi come una soubrette
le risse attorno a Tremonti, rò il Tg2 pretende troppo: am- ficio dei berluscones di casa riduttivo titolo di opinioni- Alba Parietti, è stata ospite che vuole irretirci, o come
Laura Chimenti legge un co- messo che tutti conoscano nostra. Differenza non da po- sta. a sorpresa dei naufraghi l’ironica parodia di se stes-
municato – sì, un comunicato l’articolo 1, chi ricorda il 94, co. E da opinionista – dopo che de L’Isola dei Famosi, su Rai2 sa.
LA TV DI OGGI
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SECONDO TEMPO
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MONDO
LADY GAGA E PARODIE
WEB
di Federico Mello
è L’IPHONE TRACCIA TUTTI GLI SPOSTAMENTI
MA C’È CHI DICE “GIÀ SI SAPEVA, NESSUN SEGRETO”
È la notizia del giorno la ricerca pubblicata su O’reilly,
magazine di comunicazione e tecnologia, secondo cui
l’iPhone traccia i movimenti e la posizione di chi lo
utilizza. Secondo i ricercatori, dalla versione 4 del
melafonino in poi il sistema operativo di iPhone e iPad
conserva la memoria dei luoghi visitati dagli utenti. I
Commenti al post su
ilFattoQuotidiano.it:
“I giovani italiani
rifiutano i lavori umili.
La teoria (senza
prove) di Tremonti”
dati verrebbero conservati in un file nascosto, a prova di Stefano Feltri
SECONDO TEMPO
GIUSTAMENTE
PIAZZA GRANDE É di Bruno Tinti
BANCAROTTIERI,
MA INCENSURATI
Il referendum e l’acqua sporca T anti anni fa un mio collega magistrato mi raccontò di un
interrogatorio fantastico: l’indagato gli raccontava una
bugia dopo l’altra. Quando, carte alla mano, gli dimostrava
che si trattava di una bugia, lui, senza scomporsi, raccontava
di Marco Ponti* no essere molto diversi i costi per fornirà servizi inadeguati per qua- Non fare gare non significa pro- un’altra storia. Alla fine, dopo non so quante palle, questo
fornire questi servizi. Più sono i lità perderà la gara successiva e si teggere la socialità dei servizi: tizio gli aveva detto: “Dottore, non ci crede? Allora gliene
imminente battaglia refe- servizi universali, meno soldi ci
L’
rovinerà il curriculum per gare da questa può e deve essere tutelata racconto un’altra”.
rendaria riguarda tutti i saranno per sussidiarli, in funzio- fare altrove. In alcuni paesi euro- dai sussidi che la mano pubblica Di fronte a B. e ai suoi C questo indagato era davvero un
servizi locali, non solo l’ac- ne dei costi di produzione e delle pei la prima tornata di gare è stata intende erogare per abbassare i dilettante. In particolare B. ha proprio la menzogna nel
qua, come si tende a far priorità. Pensiamo a un paesino vinta in blocco da imprese private prezzi (anche fino a zero, se così
sangue. Sono sicuro che, se uno gli chiede l’ora, subito
credere per ragioni, volendo es- isolato con forti valenze turisti- efficienti, ma al “secondo giro” decide), in funzione di priorità
sere benevoli, di “impatto emo- che in una zona con acqua scarsa: molte gare sono state vinte dalle democraticamente espresse. gliela dice sbagliata. Poi magari ci ripensa e, se gli
tivo”. Sembra un’ottima occasio- è sensato, per rispettare un prin- stesse imprese pubbliche che le Non fare gare significa protegge- conviene, gliela dice giusta. Ma d’istinto mente.
ne per discutere serenamente di cipio astratto, affrontare costi avevano inizialmente perdute, re i fornitori, pubblici o privati, Qualche giorno fa B. ha raccontato la storia riveduta e
quel che ci sta dietro, cioè il con- enormi per sussidiare di fatto se- perché costrette ad efficientarsi inefficienti o collusi con le ammi- corretta di Angelo Rizzoli, arrestato e condannato per
cetto di “servizio universale”. conde case di cittadini benestan- rapidamente per non sparire. nistrazioni. Anzi, più la produzio- bancarotta e falso in bilancio, sentenza poi revocata dalla
Un servizio universale è tale ti? I dubbi sembrano più che le- ne dei servizi è inefficiente, cioè Cassazione. Questa la versione di B: Rizzoli era
quando si decide che deve esse- gittimi. Non sembra meglio con- costosa, meno soldi ci saranno proprietario del Corriere, un giornale moderato, e la
re fornito a tutti i cittadini gratui- siderare le situazioni caso per ca- per sussidiare i servizi, cioè me- sinistra voleva prenderglielo. Quindi la magistratura lo ha
tamente (o a prezzi molto bassi), so, e lasciare poi al dibattito de- no soldi per gli obiettivi sociali. incriminato e arrestato (un anno di carcere), lo ha anche
e con pari caratteristiche quali- mocratico locale le scelte delle espropriato dei suoi beni e ha consegnato il Corriere agli
tative. E ciò indipendentemente priorità sociali? E ragionamenti LA TRAGEDIA politica, come amici della sinistra. Dopo 26 anni Rizzoli è stato assolto da
da quanto costa alla collettività simili si possono fare per tutti i si è detto, è in realtà la ferrea vo- tutte le accuse e ora è incensurato. Questa è una storia
produrlo: è evidente che lo stes- servizi. lontà “bipartisan” espressa in milanese, paradigmatica di quello che succede.
so servizio fornito a un paesino questi anni dagli enti locali di non Questa è la storia vera. Rizzoli era stato arrestato per
in montagna può costare alla col- COSA DICE l’imminente refe- voler far gare per ridurre i costi,
bancarotta commessa in società sottoposta ad
lettività molto di più, per perso- rendum, in buona sostanza? Abo- sicuri che comunque alla fine i
na servita, che in una città di pia- lisce l’obbligo di fare le gare, che soldi sarebbero arrivati (nessuna amministrazione controllata (art. 236, comma 2, R.D. n.
nura. Vi è assoluta convergenza potrebbero vincere privati o pub- impresa pubblica locale è mai fal- 267/1942): 85 miliardi di lire e 3 milioni di dollari; e anche
politica sul fatto che l’istruzione blici più efficienti (cioè che chie- Il servizio idrico lita). Per questo purtroppo è ne- per falso in bilancio. Processato a Milano (nel 1993) e
e la sanità debbano essere “ser- dono meno soldi per fornire i ser- cessaria una normativa nazionale condannato, si becca 7 anni e mezzo. La sentenza è
vizi universali”. Il fatto che il con- vizi in un determinato periodo, e deve restare che renda le gare obbligatorie. Sa- confermata in Appello (nel 1997), solo che la pena è
tributo fiscale dei redditi alti sia con certe caratteristiche qualita- rebbe poi opportuna una autori- ridotta (3 anni e 4 mesi) perché, nel frattempo, il falso in
molto più elevato di quello dei tive specificate nel bando: far gare universale, ma con i tà indipendente di vigilanza e di bilancio si è prescritto. Giustizia è fatta (anche se poco più
redditi bassi fa sì che questa scel- significa questo, in buona sostan- quesiti di giugno si supporto tecnico sulle gare, ma di 3 anni per un centinaio di milioni di euro – rubati negli
ta abbia forti contenuti redistri- za). Poi il prezzo di vendita dei ser- intanto non bisogna assoluta- anni ‘80! – mi sembrano un po’ pochini). Ma arriva Vietti
butivi: dai ricchi ai poveri, si con- vizi sarà deciso da quanto l’ammi- rischiano danni mente tornare indietro: non c’è (quello che ha inventato il legittimo impedimento “forse
tribuisce in modo diverso ma si nistrazione vorrà spendere per nulla da perdere a cambiare, alla chissà incostituzionale ma ci serve per arrivare al lodo
gode del servizio in modo egua- sussidiarli, in funzione delle sue collaterali: bloccare peggio la gara la vince l’impresa Alfano costituzionale: è l’uovo di Colombo” e che adesso è
litario. priorità e delle sue risorse. che c’è già. Il referendum detto
E qui emerge l’aspetto più tragico tutte le gare impropriamente “per l’acqua”
vicepresidente del CSM) che fa approvare il d.lgs. n.
5/2006. Tra le tante cose sbagliate di questa legge (magari
MA PER FARE servizi univer- della questione, e il meno noto: le lasciando troppo può davvero generare “danni col-
un giorno ne parliamo; non si riesce a far fallire più
sali ci vogliono un sacco di soldi amministrazioni locali non vo- laterali” devastanti.
nessuno; e meno male che non gli è riuscito – come voleva
pubblici, che a volte sono molto gliono assolutamente fare gare spazio alla politica *professore di Economia dei trasporti
fare – di dimezzare le pene previste per la bancarotta) ce
scarsi. Allora spesso si ricorre a per risparmiare soldi pubblici. Lo al Politecnico di Milano
ulteriori meccanismi, per far in hanno dimostrato moltissime n’è una che interessa da vicino Rizzoli: l’abrogazione
modo che i ricchi paghino di più volte. Le gestioni pubbliche sen- L’editore ed ex proprietario del Corriere della Sera, Angelo Rizzoli (FOTO LAPRESSE) dell’amministrazione controllata. Qui il problema diventa
anche nel godimento dei servizi, za gare infatti hanno due eccel- un po’ tecnico. In sintesi si può dire che, quando un
non solo nel loro finanziamento. lenti caratteristiche: a) le impre- imprenditore o un amministratore si ruba i soldi della
È il caso dei ticket sanitari, di cui se non possono fallire anche in società, e se questa fallisce, c’è il reato di bancarotta. Ma
godono solo alcune categorie, o caso di gestioni corrotte o dissen- non ne esiste solo uno; ce ne sono di diversi tipi, connessi a
le tasse universitarie, differenzia- nate, b) si possono realizzare differenti situazioni processuali: la bancarotta nel
te per reddito, o gli abbonamenti meccanismi clamorosi, a volte fallimento, quella nel concordato preventivo e, per
super-scontati ai pendolari. addirittura espliciti, di “voto di l’appunto, quella in società sottoposta ad amministrazione
Estendere il principio ad altri ser- scambio”. La Lega assume “pada- controllata. Così, quando la legge Vietti ha abrogato
vizi, oltre che a scuole e sanità, è ni”, gli appalti di manutenzione l’amministrazione controllata, ha di fatto anche abrogato
costosissimo. I “servizi candida- vengono dati alle “cooperative la relativa bancarotta; e così ha detto la Cassazione. In
ti” in prima ipotesi sono: acqua, rosse”, manager super-retribuiti
soldoni: Rizzoli i soldi se li è presi (l’hanno detto Tribunale e
trasporti, elettricità, servizi po- sono spesso politici locali a fine
stali, un domani Internet. La casa carriera, ecc. Corte d’appello); ma non è (più) reato e la sentenza di
non è più tra i servizi universali, Tutto ciò sarebbe eliminato con le condanna va revocata. Bancarottiere sì, ma incensurato.
costerebbe troppo (è sussidiata gare? Certo no, ma è reso molto Proprio come B: falsificatore di bilanci ma incensurato
solo per alcune categorie). Allora più difficile: l’impresa inefficiente perché il fatto non era (più) reato, per via di una legge
occorre scegliere. Le priorità so- (che assume i parenti del sindaco o apposita. Così adesso sappiamo anche in quale categoria
ciali da zona a zona possono es- si serve di fornitori “vicini alla po- di bugiardi deve essere catalogato B.: in quella di chi mente
sere molto diverse, come posso- litica”) perderà soldi, quella che sapendo di mentire.
SECONDO TEMPO
B. capolista a Milano.
MAIL BOX Seno al vento, vitino da vespa, cosce tornite, sedere
esplosivo. Eccola la Signorina Grandi Firme, così come
arrivò sulle copertine del rotocalco best-seller che fece
impazzire la gioventù del littorio. Sponsor dell’operazione
restyling che il 22 aprile ‘37 aveva trasformato un grigio
quindicinale letterario in un pop magazine ammiccante,
Cesare Zavattini, in tandem col chiacchierato Pitigrilli,
scrittore dalla vena hard. Per quel settimanale osé, nuovo
Chiunque può opporsi?
“Medicina per la democrazia”
Furio Colombo
7 A DOMANDA RISPONDO di zecca nel formato, nella grafica e nel prezzo, un boom da
250.000 copie, per la gioia di Arnoldo Mondadori, patron
editoriale. Si sogna, con la nuova rivista che, per dirla con
di Antonio Padoa-Schioppa,
(mio vecchio professore di PRECARI uno slogan d’epoca , colpisce “le valvole mascoline”, e a
far scattare quel sogno collettivo di sensualità è
Storia del diritto Italiano a Pa-
via) e “Abrogare Aristotele”
(fondo del vicedirettore del
E VECCHI MESTIERI soprattutto Gino Boccasile, matita eretica delle cover
déco, capace di giocare col nudo, di infrangere tabù e di
creare una donna di carta emancipata, disinvolta e sexy,
Fatto Quotidiano) hanno crea- aro Colombo, apro il “Corriere della Sera” del 19 aprile, perché tutto è avvenuto
to un corto circuito nella mia
testa sulla logica occidentale,
C della Sera” del 19 aprile e leggo,
dall'editoriale di Dario Di Vico (“I
non dopo una inchiesta fra i ragazzi sul “cosa farai
da grande”. No, è avvenuta dopo una frase buttata
gambe lunghe con calze a riga nera, camminata
provocante. “Una pietra filosofale dell’erotismo”, dirà
Longanesi. Niente a che vedere con la donna angelo del
nata qualche millennio fa sulle ragazzi italiani”) a vari articoli a pag. 15 lì da Tremonti che sa come si tiene la scena senza focolare e il regime, all’anticamera della guerra, la casserà.
sponde greche e italiche . Nar- che sono un elogio e un rimpianto dei insultare gli immigrati come Bossi e Speroni, senza Travolta dai venti bellici, la Signorina Novecento saluterà
ra Erodoto che Solone dopo vecchi mestieri, un elogio dell'idraulico, insultare la Francia come Maroni, senza dire bugie tutti il 6 ottobre ’38.
avere emanato leggi molto ri- oppure del soffiatore di vetro o del su documenti esclusivi avuti da Santa Lucia, come Giovanna Gabrielli
gorose ad Atene, sceglie vo- fabbricante di sedie, come spiegazione Frattini, senza vilipendere la magistratura come il
lontariamente l’esilio per non del fenomeno dei poveri dottorandi allo presidente del Consiglio. Tremonti ha detto, un po'
influire sui giudici che doveva- sbando, dei ricercatori emigrati e della a casaccio, ma con grande effetto, che gli Floris risponde alle domandi- Diritto di Replica
no applicare la dura lex. Una disoccupazione dovuta, a quanto pare, a immigrati lavorano tutti perché lavorano con le ne sull’utilità dello studio ri-
separazione dei poteri fisica un equivoco sul come prepararsi alla mani e ci sanno fare. E ha precisato (senza citare i petendo le paginette imparate Ringrazio molto il Fatto per l’in-
dettata dall’onestà dell’antico vita. C'è qualcosa che non va in questo colpevoli) che non è colpa della Gelmini o di a memoria. tervista apparsa giovedí, che ri-
legislatore. Erodoto passa il ragionamento o mi sbaglio? Sacconi o di Romani, se le scuole sono devastate Quando poi viene incalzata an- flette perfettamente la mia
suo esilio a visitare i paesi li- Serena (madre di un dottorando allo dai tagli e nel caos, se non esiste welfare degno di che da Letta relativamente ai chiacchierata con Sandra
mitrofi e un giorno incontra il sbando) questo nome, se le aziende languono nella prossimi tagli (o “minor spese” Amurri. Non altrettanto fedele
re Creso, il Berlusconi dell’e- solitudine descritta con efficacia da Marcegaglia. dicono quelli del Pdl) previste ho trovato il titolo, sia quando
poca che basa la felicità sull’o- AVEVO LETTO anch’io e avevo fatto La storia, come la racconta Tremonti, è molto più da Tremonti, cade dalle nuvole dice “Berlusconi è come le BR”,
ro, ma il suo stato non funziona le due seguenti riflessioni. Prima: sia l'articolo di Di semplice. Qui da noi troppa gente non sa lavorare e le viene quasi da piangere, co- sia quando allude alla liberazio-
e Solone prevede un futuro di Vico che la pagina sui "nuovi mestieri" sono di con le mani e non vuole imparare, altrimenti c’è sì, come una bimbetta presa ne di Concutelli. Come si vede,
rovina. Solone comprende la competenti e di esperti che sanno scrivere e posto per tutti. È una bella sfida alla verità e con le mani nella marmellata, di quest'ultimo nell’inter vista
superiorità della legge rispetto argomentano in modo limpido. Sono cose rimpiango che si siano accolte le parole di Tremonti chiede spiegazioni al collabo- non avevo proprio parlato.
al particulare del magnate. Ve- ragionevoli dette bene. Secondo, senza dubbio il come quelle del saggio della montagna invece di... ratore che le sta alle spalle. Poi, Quanto a Berlusconi, il mio in-
nendo ai nostri giorni e alla no- mondo ha bisogno di idraulici molto più che di voi direte: di fare una bella Indagine sul campo? per capire bene i contenuti di tervento in aula del 7 aprile, ri-
stra Italietta quel che colpisce è laureati in Scienze delle comunicazioni, e infatti Ma no, basta la memoria, basta avere letto bene e cui si parla tira gli occhi e si portato dall'intervista, criticava
la disapplicazione della legge in ognuno di noi, quando ne ha bisogno, non trova un saper ritrovare brani e passaggi e articoli e concentra e riparte con la ti- l'espressione “brigatismo giudi-
modo sfacciato. Sylos-Labini idraulico. E piuttosto che chiamare un esperto in inchieste dello stesso giornale di cui parliamo e ritera imparata a memoria, re- ziario” coniata il giorno prima
avviò un’azione legale per la de- Scienze delle comunicazioni, impara lui stesso il delle altri fonti principali di notizie del nostro Paese. spirando sempre più affanno- da Berlusconi e suggeriva la so-
claratoria di ineleggibilità di Sil- modo di aggiustare il tubo che perde. Detto questo, Da esse (tutto scritto, stampato e pubblicato) samente . Di più non le si può miglianza fra i brigatisti di tren-
vio Berlusconi. Bisogna stare bisogna decidere ciò che le nostre grandi fonti di risulta che: 1) L'Italia è in grado di mettere in chiedere. t’anni fa e chi cerca oggi di ap-
nella legalità e fare di tutto per informazione intendono proporre all'attenzione campo un numero di laureati inferiore (inferiore di L’Italia ha sfornato la sua sce- parire come un perseguitato
cacciare il tiranno con i mezzi dei lettori. Stiamo parlando del come risolvere il molto) a quello degli altri Paesi europei, e questa è netta comica quotidiana e la politico pur di non essere giu-
offerti dalla Costituzione e dal- problema nei prossimi due anni, mettendo a una prima causa di inferiorità; 2) la condizione e Gelmini si è dimostrata all’al- dicato per gravi reati comuni.
la legge. Ad esempio Silvio Ber- confronto giovani disoccupati italiani con giovani qualità delle scuole scientifiche e delle facoltà tezza: degna erede della ridi- Una allusione tagliente ma non
lusconi è candidato consigliere lavoratori stranieri, tutti al lavoro? Stiamo dicendo scientifiche e degli istituti tecnici non compete in cola comicità di Berlusconi. oltraggiosa a chiunque si difen-
comunale, capolista a Milano. che il percorso di formazione dall'infanzia alla nessun punto, materia o luogo con le equivalenti Barbara Cinel da dal processo anziché nel pro-
Fare un’azione elettorale in- maturità non passa più dal leggere, scrivere e far di scuole europee o americane; 3) i tetti delle grandi cesso; allusione che, infatti, né il
nanzi al Tribunale di Milano è conto (magari con qualche ideuzza di storia, fabbriche, delle medie fabbriche e delle piccole Berlusconi al Quirinale, presidente dell'assemblea, né i
ammesso dalla procedura am- geografia, idee del mondo e panoramica a volo fabbriche italiane, abbandonate non dai contratti, deputati della maggioranza han-
ministrativa. Un signore dichia- d'uccello su alcuni uomini e donne che hanno non dalle ordinazioni, non dal mercato, non dal incubo da evitare no voluto o potuto censurare.
rato ineleggibile al consiglio co- cambiato il mondo o lo hanno fatto più bello) ma costo del lavoro, ma da misteriosi intrighi Fra circa due anni sarà eletto Giovanni Bachelet
munale di Milano sveglierebbe direttamente dal bel rapporto manuale con le proprietari e manageriali, sono affollati di un nuovo Presidente della Re-
le coscienze e i dormienti del venature del legno, il gesto di audacia della lavoratori del tipo mani – testa, esperienza pubblica. La cosa peggiore che I nostri errori
Pd. Qualunque elettore mila- saldatura a fiamma, e la capacità vera, uomini e conoscenza – che hanno fatto grande e rispettato possa capitare è quella che di
nese può presentare l’azione donne, di cucire come si deve, e come nessun nel mondo un bel po' di lavoro italiano. Eppure né ritrovarsi con Silvio Berlusco- Ieri nel pezzo “Abolire Aristo-
elettorale. cinese sa fare, un abito di Cavalli? Stiamo dicendo: Tremonti, né il competente (si fa per dire) ministro ni elevato a tale carica. Il no- tele” ho fatto confusione: se
Malvolio basta con i laureati, ne abbiamo troppi, torniamo dello Sviluppo, Romani, sale mai su quei tetti (o stro paese, i suoi cittadini, non A=B e B=C, A=C è la proprietà
alla sana e semplice vita degli operai? nelle isole in cui si sono accampati in estrema possono permettersi di cor- transitiva, non il principio di
Giuliano Ferrara È un fior di sfida rispondere e mi piace molto farlo, protesta) per chiedere: ma se siete così bravi con le rere un simile rischio. Le con- non contraddizione. Che, se-
anche perché da giovane (e grazie alla mani, che cosa è successo? Conclusione: prima la seguenze sarebbero disastro- condo Aristotele, è questo: “È
cambi occhiali preveggenza di Adriano Olivetti) ho fatto di tutto, realtà, poi Tremonti. se e facilmente intuibili. Oc- falso affermare e negare allo
La maggioranza parlamentare compreso il lavoro alle presse e la vendita porta a corre mobilitarsi fin d’ora af- stesso tempo e nello stesso
non ha le legittimazione “mo- porta. E tuttavia un po' mi umilia, a nome di Dario Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano finché non si realizzi una simile senso la verità di una data pro-
rale” per una riforma costitu- Di Vico e dei vari giornalisti che hanno composto 00193 Roma, via Valadier n. 42 sciagurata eventualità. Ne va posizione”. Me ne scuso coi let-
zionale della giustizia. L’autorità con vari, utili contributi, la pagina 15 del “Corriere lettere@ilfattoquotidiano.it delle libertà (quelle vere) e tori e con Aristotele.
degli assetti democratici di m.trav.
questa nostra sventurata Ita-
lia. Il vostro giornale ed i suoi
LA VIGNETTA editorialisti fanno già tanto,
è una cosa, l’autorità morale è e nello spazio; ma Ferrara porta ma possono fare ancora di più.
un’altra. Ferrara non ha l’auto- nella mente anche occhiali ber- Non stancatevi mai di diffon- IL FATTO QUOTIDIANO
rità morale per avanzare criti- lusconiani e vede sempre e solo dere l’allarme. via Valadier n. 42 - 00193 Roma
che al capo dello Stato. La mag- Berlusconi. Ferrara lo ricono- Roberto Fasoli lettere@ilfattoquotidiano.it
gioranza parlamentare ha ce- sca e si tolga quegli occhiali per
duto il suo potere deliberante e sempre.
ora mantiene il potere di ra- Francesco Oliveri
Direttore responsabile
tifica delle deliberazioni del po-
tere esecutivo. Inoltre, alcuni Il ministro Gelmini Antonio Padellaro
parlamentari determinanti del-
la maggioranza hanno ceduto e la figuraccia a Ballarò Vicedirettore Marco Travaglio
anche la qualità morale della ll giorno dopo in cui si è ascol- Caporedattori Nuccio Ciconte e Vitantonio Lopez
natura umana, secondo l’opi- tato la Gelmini parlare la sen- Progetto grafico Paolo Residori
nione pubblica. Il ministro Sa- sazione è unanime, comune a Redazione
verio Romano e l’on Scilipoti, insegnanti, studenti, cittadini: 00193 Roma , Via Valadier n°42
ad esempio, sono sotto il do- un fastidio epidermico incon- tel. +39 06 32818.1, fax +39 06 32818.230
minio pieno del capo del go- trastabile e una confessione e-mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
sito: www.ilfattoquotidiano.it
verno: quale autorità morale reciproca di aver avuto voglia
possono avere per riformare di cambiar canale. Non è solo Editoriale il Fatto S.p.A.
una Costituzione? Per quanto antipatia... è l’ottusità di una Sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n°42
riguarda Ferrara, Kant, a lui ca- “maestrina” (e non di una Presidente e Amministratore delegato
ro, dice che noi portiamo nella maestra che è ben altra pro- Giorgio Poidomani
mente occhiali temporali e spa- fessionalità) che fa il suo com- Consiglio di Amministrazione
ziali e vediamo tutto nel tempo pitino in classe e incalzata da Luca D’Aprile, Lorenzo Fazio, Cinzia Monteverdi, Antonio Padellaro
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Buona Pasqua
ai nostri amici a quattro zampe,
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