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LA CITTADINANZA DIGITALE

Negli ultimi anni c’è stato un grande processo di evoluzione tecnologica che ha
cambiato profondamente il modo di vivere di tutti noi. La presenza della tecnologia
in tutti gli ambiti della vita, se da una parte agevola molte operazioni quotidiane,
dall’altra crea grosse differenze tra chi possiede le competenze digitali per accedere
agevolmente alla rete e chi, per vari motivi (sociali, economici, generazionali, ecc.),
non riesce ad utilizzare i servizi online. Questo fenomeno viene chiamato “digital
divide” e ha spinto molti paesi, soprattutto i più avanzati, a cercare una soluzione per
non creare cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Molte azioni che prima venivano svolte “offline”, cioè fisicamente, come accedere ai
servizi pubblici, richiedere un certificato, cercare un lavoro, comunicare con le
persone, fare una ricerca, ecc. oggi si possono svolgere senza muoversi da casa e
avendo a disposizione un computer, un tablet, un cellulare e una linea di accesso alla
rete internet.
Per regolare l’accesso alla rete, per definirne diritti e doveri si è coniato il termine
“Cittadinanza digitale”, che sta ad indicare la capacità di un individuo di partecipare
alla vita online, esercitando i propri diritti e assolvendo ai suoi doveri di cittadino
appartenente alla comunità virtuale.
Il diritto più importante in questo senso è “il diritto di accesso a internet” che
permette a ognuno di accedere a informazioni, a servizi e comunicare con gli altri.
Il 3 novembre 2015 la Camera dei Deputati ha approvato la “Dichiarazione dei diritti
in Internet”, un documento di proposta per una “Costituzione online” che contenga le
varie regole della rete. Tale documento assicura a tutti il diritto di accesso alla rete, in
quanto il non poter esercitarlo vuol dire perdere molte opportunità e rischiare di
essere esclusi da molti servizi. La Dichiarazione contiene 14 articoli che trattano temi
basati sui diritti costituzionali di libertà, uguaglianza e dignità. Essi riguardano:
- Le libertà individuali (riconoscimento dei diritti sul web, libertà di decidere
quali informazioni personali rendere note, diritto all’identità digitale);
- L’accesso (diritto di accesso alla rete)
- La neutralità della rete
- La sicurezza e la privacy (tutela dei dati personali)
- Diritto all’oblio
Il diritto di accesso a Internet favorisce l’esercizio di altri diritti fondamentali:
la libertà di espressione, la libertà a essere informati, alla possibilità di
innovazione, ecc. necessari al pieno sviluppo individuale e sociale.
Il 16 maggio 2011 le Nazioni Unite pubblicarono un Rapporto per la
promozione e tutela del diritto di libertà e di opinione, in cui si legge che
Internet è uno strumento di informazione attiva, dove si può esercitare il diritto
di esprimere la propria opinione liberamente. Il diritto di accesso a Internet
mentre è riconosciuto come essenziale dalle Nazioni Unite, dall’Unione
Europea e da diversi enti sovranazionali, altri paesi, come la Cina, limitano o
impediscono l’uso della rete e l’accesso a determinati servizi.
Per il fatto che Internet è uno strumento mondiale in quanto le informazioni
viaggiano e si intrecciano a livello globale, non è facile regolamentare diritti e
doveri di tutti i cittadini digitali del mondo. Le varie nazioni cercano, perciò, di
riferirsi sempre a leggi di più ampio respiro, come fa l’Italia con l’Europa.
In Italia, il documento più importante che regolarizza il diritto alla cittadinanza
digitale è il decreto Codice dell’amministrazione digitale.

Gabriele Fabbri 1AM

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