di Denis Squizzato
In questi appunti è possibile trovare tutte le informazioni relative all'allevamento
dei cavalli. Si descrivono le razze equine, si elencano le varie tipologie di
impiego del cavallo, si descrivono le modalità di riproduzione e di
foraggiamento, con particolare attenzione alla dieta più idonea da seguire a
seconda del tipo di impiego e della fase di vita del cavallo.
1. Carne equina
In Italia , a differenza degli altri paesi, esistono due tipologie d’utilizzo degli equini : tiro
pesante/produzione della carne(Germania, Francia) e per attività Ludiche.
La carne equina si tratta di un prodotto di limitata diffusione (a macchia di leopardo come Legnaro e
Saonara) che viene impiegato solo in alcune aree del paese e dell’Europa a tradizione Ippofaga. In origine il
consumo di carne equina era una tradizione tipica dei Barbari (tartara), tradizione che si sviluppò In Francia
e in Italia a partire dal 1700, sia allo stato fresco che sotto forma di salumi. In Gran Bretagna il consumo di
carne equina è, ancor oggi, un tabù che produce forte ripugnanza anche verso chi consuma carne equina; al
contrario Polonia, Ungheria, Russia e Germania il consumo è molto elevato.
Per carni equine si intendono quelle di cavallo, asino, mulo (asino x cavalla) e bardotto (cavallo x asina). In
passato la carne veniva ottenuta solo da animali a fine carriera, oggi viene appositamente prodotta e
commercializzata anche a partire da animali più giovani (puledri di inferiore all’anno e cavalli adulti fino a 3
anni) per la maggior parte di provenienza straniera. Ogni anno decine di migliaia di cavalli dal’Europa
Centrorientale vengono esportati in Italia, Francia e Belgio, dove vengono macellati e destinati alla
consumazione sulle tavole degli europei. La Polonia è il più grande esportatore di cavalli da macello
d’Europa: si calcola che ogni anno lasciano il paese circa 50000 cavalli. L’80% i questi animali finisce in
Italia, il resto in Francia e Belgio. Mediamente il mercato Italiano di carni equine importa da 150 a 200 x
103 q di carcasse all’anno (anche da Canada, Argentina, Brasile, Australia) e circa 60-80000 soggetti da
macello (Polonia). In Italia ci siamo specializzati in alcuni prodotti: dalla straeca veneta (diaframma) per il
consumo fresco, alla carne essiccata e sfilacciata venduta in atm modificata (miscela di gas appositi come
l’azoto), oppure in sottovuoto (sfilacci). Fra le preparazioni insaccate tipiche si possono ricordare la
Bresaola, prodotta in alcuni comuni del Veneto, della Lombardia e del Piemonte, e il famosissimo salame
d’asino, preparato con carne magra d’asino e grasso di maiale tritati finemente e insaccati nel budello di
manzo, tipico delle province di Novara e Asti in Piemonte. Le carni equine presentano un colore rosso molto
scuro, quasi violaceo, con grasso tendente al giallo, piuttosto scarso e sicuramente poco infiltrato, ricche di
tessuto connettivo, con un odore caratteristico e un sapore dolciastro accentuato. Ha 3 particolarità che la
rendono unica: un elevato contenuto di ferro (3,9 mg/100g), quasi il doppio rispetto ad altre carni perché di
origine animale e in forma chimica completamente assorbibile; un basso contenuto in grassi, con scarso
colesterolo, per cui la carne è facilmente digeribile e poco calorica; un buon contenuto di zuccheri (in
particolare il glicogeno), che la rendono leggermente dolce al palato (il glicogeno viene stoccato a livello
tessutale e velocizza la frollatura della carne in quanto nel post mortem il ph si abbassa più velocemente). La
carne equina è adatta a tutti ed in particolare agli anemici, a chi sta facendo una dieta dimagrante, a chi ha il
colesterolo alto.
2. Andature equine
PASSO: è l’andatura di riposo, quella che in natura il cavallo usa per i lunghi spostamenti e per pascolare; si
tratta di un’andatura in 4 tempi durante la quale il cavallo sposta gli arti in diagonale.
TROTTO: è un’andatura in due tempi di battuta, la più faticosa e la più usata in maneggio per fare fiato; il
cavallo ha sempre un appoggio combinato di anteriori e posteriori in diagonale. I due tempi che
costituiscono il movimento sono interrotti da una fase intermedia, un istante in cui l’animale è sollevato da
terra. A causa dell’andatura diagonale, il cavallo è soggetto a una spinta dal basso verso l’alto ogni volta che
una coppia diagonale opposta agisce da propulsore e dall’alto verso il basso ogni volta che la stessa coppia
torna a terra.
AMBIO: è un’andatura non naturale per quasi tutti i cavalli, i due tempi di battuta sono segnati dallo
spostamento di anteriore e posteriore dello stesso fianco.
CANTER: spesso è trattato insieme al galoppo e considerato un galoppo corto o piccolo, è in realtà
un’andatura a sé: costituita di tre tempi più un tempo di sospensione.
GALOPPO: è l’andatura più veloce in cui il cavallo può superare i 600 m/minuto. E’ un’andatura 3 tempi di
battuta più il tempo di sospensione finale, rispetto al trotto che è intermedio. Il galoppo può essere
considerato un’andatura in 3 tempi come il canter, oppure in 4 tempi; infatti molti istruttori definiscono il
galoppo allungato come galoppo a 4 tempi. Esistono 2 galoppi, il destro e il sinistro: nel galoppo dx il
cavallo inizia con il Psx e termina con l’Adx prima della sospensione.
3. Turismo equestre
Il turismo equestre si pratica all’aria aperta con cavalli normalmente montati a sella (più raramente con
cavalli attaccati). Essendo soprattutto una forma di impiego del tempo libero, si tende a farlo in compagnia
di altri cavalieri per godere insieme le bellezze naturali e superare meglio le difficoltà che si incontrano
cavalcando in compagna. Il territorio italiano si presta magnificamente alla pratica; è un’attività che richiede
una certa esperienza equestre ed una buona preparazione fisica specialmente se non ci si limita a brevi
passeggiate ma se si vogliono affrontare anche viaggi di più giorni in territori sconosciuti.
4. Scuola di equitazione
Rappresenta un’attività presente in molti centri ippici ed ha lo scopo di avvicinare i giovani alle attività
equestri e all’attività da sella, si pratica comunemente con cavalli Pony(statura <147cm) o Quarter Horse.
5. Galoppo
Rappresenta l’espressione più antica e tradizionale dello sport ippico; attualmente le gare di galoppo si
svolgono con soggetti di razza Purosangue Inglese PSI, creata dalla seconda metà del ‘700 mediante
immissioni di sangue orientale su circa un centinaio di fattrici inglesi selezionate (Royal Mares): da questo
ristretto gruppo di cavalli discendono tutti i purosangue del mondo. Ogni anno in Italia vengono registrati
circa 1900 purosangue italiani, 1300 nati in Italia e 600 all’estero ma considerati italiani. Nell’allevamento
italiano due gioielli del galoppo sono stati Nearco e Ribot.
Le corse a galoppo possono essere in piano oppure in ostacoli. Le corse al galoppo in piano si svolgono, in
Italia, su distanze che vanno dai 1000-3000m. a seconda della distanza da percorrere le corse al galoppo
vengono denominate di velocità, di mezzo fondo, di fondo, di gran fondo. La partenza viene effettuata nelle
corse in piano utilizzando le starting stalls o gabbie di partenza: i concorrenti entrano, cioè, ciascuno in una
gabbia, tutti sulla medesima linea, ed al segnale dello starter le gabbie vengono aperte simultaneamente
lasciando i cavalli liberi di correre. Le velocità più prestigiose si raggiungono sui 1000m in pista dritta. Qui i
migliori specialisti internazionali sono in grado di coprire la distanza, con partenze da fermo, in meno di
55s, sfiorando la media di 70Km/h.
Le corse in ostacoli si differenziano in siepi, steeple chase e cross country: la differenza fra queste categorie
è legata alla difficoltà degli ostacoli che variano in altezza ed in lunghezza. Le distanze per le corse in
ostacoli in Italia sono comprese fra i 2600-6000m: sui 5000m viene disputato ogni anno il famoso Grande
Steeple Chase di Merano, abbinato alla Lotteria Nazionale, che è la massima prova del’ostacolismo italiano.
Nelle corse d ostacoli la partenza viene effettuata con i nastri o con una bandiera. Nel galoppo le corse
vengono tutte cronometrate, ma i record vengono stabiliti in assoluto, ciascuno di una distanza diversa,
senza effettuare il ragguaglio al chilometro.
I principali ostacoli sono:
Arginello grande (siepe alta 150 cm, il cavallo deve compiere una parabola larga 250cm, compresi inviti e
terrapieni)
Verticale (siepe alta 180cm e larga 90cm)
Muro (alto 80cm con 30-35 di terra fresca alla sommità, la larghezza comprensiva delle piccole siepi e gli
inviti posti sia in un senso che nell’altro, misura 150cm)
Oxer grande (ostacolo sistemato lungo la diagonale, la prima siepe misura in altezza 110cm, la seconda
150cm separate da un fosso largo 90cm con una larghezza complessiva di 4 metri)
Riviera (siepe alta 65cm lunga 3,10m con un bacino d’acqua profondo 30cm)
Fence grande (siepe alta 190cm larga 3m compresi gli inviti)
Doppio travone (siepe alta 180cm largo 90cm)
Gli ippodromi per galoppatori hanno fondo generalmente in erba, ma esistono anche piste in sabbia. I
circuiti possono essere semplici, con due rette e due curve o più complessi nei quali le curve che uniscono le
due rette possono essere due o tre sia a destra che a sinistra. Tale particolare conformazione permette di
effettuare corse dette in pista piccola, media o grande pur svolgendosi sul medesimo anello. Proprio a
seconda di quale curva viene utilizzata, la corsa assume la denominazione in pista piccola oppure media o
6. Trotto
Si tratta di competizioni che si fanno con i cosiddetti cavalli trottatori o trotter (standardbred per gli
Americani), che hanno la caratteristica di essere ormai in grado di trottare naturalmente in velocità. Le
correnti di sangue che hanno dato origine al trottatore moderno sono 3: quella americana, forte di soggetti di
taglia ridotta, velocissimi e nevrili; quella normanna, costituita da atleti fisicamente molto robusti, di ampio
modello, di velocità meno elevata ma di maggior resistenza, nonché quella Orlov, la razza russa,
caratterizzata da cavalli tenaci e di ottima indole, facili alla guida e dal predominante mantello grigio.
L’influenza di questa o di quella razza varia da paese a paese: in Italia si è ormai costituita una razza
autoctona forte di giusto equilibrio fra sangue americano e normanno.
Le corse per trottatori si svolgono in piste di sabbia caratterizzate da due dritte e due curve su distanze di
1600m o miglio e di 2000m. le prime sono chiamate corse sulla distanza breve, le seconde corse sulla media
distanza. I cavalli trottatori corrono il senso antiorario. Le partenze delle corse al trotto avvengono in due
modi: o con i cavalli allineati dietro l’autostart o con partenze fra i nastri. Le partenze dietro la macchina
partono i partecipanti ad avviarsi tutti alla medesima distanza. In questo caso i concorrenti si dispongono
nella scia della macchina e prendono la partenza lanciata. A contatta della macchina partono sei cavalli nelle
piste da 800m, sette o otto nelle piste da un 1km. Qualora il numero dei cavalli sia superiore, quelli con
numeri di partenza più alti (iniziando cioè rispettivamente da 7 in pista piccola e dall’8 o il 9 in pista grande)
si avviano u di una seconda linea alle spalle della prima e seguendo l’ordine crescente dei numeri
dall’interno verso l’esterno. Le partenza fra i nastri fanno percorrere diverse distanze ai partecipanti e sono
gare ad Handicap, dove i cavalli teoricamente più forti danno un vantaggio in metri agli altri per equilibrare
le forze in campo. La partenza fra i nastri avviene con i concorrenti che assumono lo schieramento secondo i
numeri venendo in senso contrario a quello di corsa, poi al segnale effettuano una giravolta e si avviano nel
senso normale di corsa. Sulla stessa linea possono partire fino a 4-5 cavalli, a seconda della larghezza della
pista. Per segnalare le diverse distanze vengono tesi attraverso la pista degli elastici che vengono rilasciati al
momento della partenza, o in alternativa, si ricorre all’uso di nastri elettronici.
Nella maggior parte dei casi le gare che si svolgono prevedono la registrazione del soggetto mediante un
sistema univoco di identificazione, ad ogni partenza vengono messi in azione i cronometri ufficiali che
costatano il tempo impiegato dai concorrenti a percorrere la distanza di gara. In base al tempo ottenuto si
effettua il ragguaglio al chilometro, misura questa utilizzata per indicare il record del cavallo.
Per l’attacco, ossia per rendere solidale il cavallo al sediolo o Sulky su cui si disporrà il guidatore si fa uso
di: sottopancia, sottocoda, sellini e pettorali. Per la guida vera e propria si utilizza una briglia (con o senza
paraocchi) dotata di: imboccatura (leggera sbarretta metallica che viene posta in bocca al cavallo alla quale
vengono unite mediante appositi anelli finali), redini (con le quali il guidatore impartisce i comandi percepiti
attraverso l’imboccatura), freno (listarella di cuoio che parte dalla testa e raggiunge il garrese, è composto da
un sottile filetto messo in bocca al cavallo attaccato a due cinghie che ha lo scopo di far tenere alta la testa
all’animale per consentirgli un maggiore equilibrio nell’azione)
Irlandese da Tiro, cavallo di mole elevata, un tempo usato per lavori agricoli anche se con buone doti di
saltatore, oggi incrociato con PSI per produrre l’Hunter
Shire, discendente del “Great Horse” Britannico utilizzato come cavallo da guerra nel medioevo. In passato
usato in agricoltura e per traino omnibus cittadini (Cavallo più grande del mondo può raggiungere 1.92 cm e
12 q.li PV)
Suffolk Punch, originario del Suffolk (GB), discende anch’esso dal “Great Horse” medioevale è stato
utilizzato in agricoltura, traino carri birra, omnibus cittadini e artiglieria
Clydesdale, soprannominato “Highlander” per le origini scozzesi (Lanarkshire) è stato utilizzato in passato
in miniere, agricoltura e come carrozziere. Reciproci apporti con lo Shire
Percheron, Francese diffuso anche in USA, Australia e Giappone, originario della regione del Perche (da
cavalli autoctoni) usato in passato per lavori agricoli, traino omnibus cittadini e, nella versione di taglia
inferiore oggi scomparsa come “Postier”
Bretone, razza francese di origine celtica ma insanguato durante il medioevo (usato dai cavalieri) con cavalli
orientali riportati dai crociati. Divenuto successivamente cavallo da soma o da guerra, nel 1800 è stato
insanguato con trottatore “Norfolk” o Hackney per ottenere la versione “Postier”, oggi sostituita con la
versione più pesante ottenuta attorno al 1800 mediante incrocio con altre razze francesi da tiro
Ardennese, originario della Francia, in passato impiegato come cavallo artigliere (campagna di Russia
Napoleonica)
Belga, distinto in tre versioni: Piccolo, o cavallo da tiro delle ardenne, medio, poco diffuso e Grande Belga,
esportato anche in USA; Il grande belga è stato utilizzato anch’esso da Napoleone come cavallo artigliere
Franches-Montagnes, Cavallo Svizzero mesomorfo con svariate origini: PSI, Arabo e Ardennese (mole),
usato più per tiro leggero e turismo equestre
Norico, originario della Stiria e Carinzia Austriache (anticamente Noricum) è un cavallo meso-brachimorfo
oggi presente anche in Italia nel Sud Tirolo, dove viene chiamato anche Pinzgauer, usato ancora per il traino
in agricoltura
Tarpan: razza Polacca, si ritiene progenitore di tutti i cavalli di tipo leggero oggi esistenti. Si ritiene oggi
scomparso.
Pony mongolo: razza antichissima originaria della Mongolia e utilizzata sia da soma, sia in agricoltura ma
anche per cavalcature
Fjord: originario della Norvegia, di origine vichinga, utilizzato da sella, da soma e da tiro leggero
Shetland: originario delle isole omonime della Gran Bretagna, utilizzato in passato nelle miniere oggi
impiegato per scuola equitazione (bambini) e da tiro leggero
Riding Pony: razza Britannica di recente creazioneottenuta da PSI e PSA incrociati con razze pony come la
Welsh, Dartmoore e Exmoor
Connemara: originario dell’Irlanda, insanguato con il PSI e il Fjiord, oggi utilizzato da turismo equestre ma
anche nei lavori agricoli o per produrre cavalli da sella in incrocio con razze di maggiori dimensioni
Pony Francese Da Sella: originato con finalità simili al Riding Pony mediante incrocio iniziale di fattrici
pony (Connemara, New Forest o Welsh) con Selle Français per ottenere cavallo da sella utilizzabile in
competizioni riservate a categoria pony. Ottimo anche da tiro leggero
Falabella: originario dell’Argentina, derivante dello shetland, selezionato per la bassa statura presso la
famiglia Falabella nei pressi di Buoenos Aires. È il più piccolo cavallo del mondo
Possiamo analizzare una seconda classificazione dei sistemi di stabulazione prendendo in considerazione:
Pascoli (grandi aree coltivate con essenze foraggere destinate sia al movimento che all’alimentazione del
cavallo);
Paddock (piccole aree destinate alla ginnastica funzionale del cavallo)
Scuderie (strutture con box o poste ed eventuali altri locali).
Il rapporto tra Varianza genetica additiva e Varianza fenotipica è detto Ereditabilità e si esprime con
l’equazione:
1. PROGENY TEST: Per caratteri direttamente misurabili sui riproduttori maschi ma solo in parte e in gran
parte definiti nella loro progenie (performance atletiche, longevità)
2. PERFORMANCE TEST: Per caratteri direttamente misurabili sui riproduttori maschi e femmine poi
adibiti direttamente alla riproduzione (performance atletiche, conformazione muscolare, andature,
morfologia)
Qui di seguito vengono riportati i fattori del progresso genetico dove N o L è l’intervallo di generazione.
Accorciando L da 10 a 2 quando selezioniamo il 10% cambia poco. Nelle popolazioni femminili non
possiamo fare progresso genetico veloce; anche accorciando L non cambia mentre se la selezione aumenta
allora il PG è migliore. Il MG nelle popolazioni con bassa efficienza riproduttiva viaggia su due binari
indipendenti perché diversa è la % di maschi con le femmine e anche perché i M possono avere tanti figli
perciò la selezione nei M sarà maggiore (M e F hanno valori diversi quindi la selezione sarà distinta).
La distribuzione std di selezione è una normale di Gauss dove la y è funzione di alcune costanti Xmedio e la
sua ds (distanza tra media e il punto di flesso). condizionandola. Nel caso qui accanto la moda (più
frequente) e la mediana (50% a dx e 50% a sx) coincidono. L’area di superficie tra media ds da una % ben
fissa ed è il 68% quindi le due code a dx e a sx hanno 100-68/2 quindi 16% delle osservazioni. La
distribuzione normale std ha X medio =0 e ds =1 perché deriva da una differenza tra Xi e Xmedio.
La differente efficienza riproduttiva porta a distinguere le popolazioni in sottopopolazioni, ciascuna con le
proprie intensità di selezione, accuratezza e N per esempio:
La retta di regressione è quella che minimizza la distanza dei punti dalla retta; il coefficiente angolare di x
dà l’inclinazione cioè quanto aumenta la y con l’aumento unitario di x quindi in questo caso il
miglioramento di popolazione da un anno ad un altro. Questo trend genetico è costituito con l’anno di
nascita e i punti medi di indice genetico di tutti i nati dell’anno.
Spesso nella selezione utilizziamo più caratteri, specie nei cavalli (andatura e statura); dobbiamo proporre
quindi qualcosa di omogeneo cioè o tutti i caratteri vengono monetizzati oppure viene standardizzato
l’indice.
Se prendiamo ad esempio 2 caratteri il miglioramento diminuisce del 30% in quanto 1/2 = 0,7 1-0,7=0,3.
Quando fisso una soglia per un carattere, al di sotto del quale non considero gli animali, e
contemporaneamente ne fisso un’ulteriore (quindi indipendenti tra loro) otterrò una selezione inferiore
rispetto al caso in cui correlo i due caratteri per ottenere un indice globale di selezione. In questo caso alcuni
individui rientrerebbero nella selezione.
Per ottenere l’ultima colonna prendo in considerazione EBV Gaits-ST e quello Income-ST dandone il peso
opportuno:
-1,39x0,3 + 1,76x0,7 = 1,13 ottenendo quindi l’EBV combinato.
A questo punto per semplificare la lettura della tabella e evitare che ci siano soggetti con EBV negativo
porto a base 100 dando una ds a scelta che in questo caso è 20.
(1,13-xmedio/ds) x 20 +100 dove xmedio = 0, ds=0,8459 risultando 126,6 cioè l’ultima colonna. Così
facendo sappaimo che un individuo 100 sarà un individuo medio, sotto al 100 in base 20 sarà da scartare,
mentre sopra 100 in base 20 sarà migliore. Osservando la tabella possiamo notare che il soggetto 15 è quasi
2ds sopra la media, mentre il soggetto 8 è sotto la media più di 1ds.
Se ho due caratteri e seleziono per 1 carattere e la correlazione è positiva (grafico a dx) allora miglioro
anche l’altro; il sigma X2 rappresenta quello che indirettamente viene migliorato.
Ricapitolando esistono metodi diretti (per caratteri direttamente misurabili sul riproduttore come il
performance o sulla sua progenie come il progeny) e metodi indiretti (per caratteri non direttamente
misurabili ma correlati ad altri di più faciile accesso e misurazione).
Normato dalla Delibera di Commissione Tecnica Centrale del 02.07.1999 il programma di selezione prevede
per i maschi superamento di:
- prova di valutazione a 2 anni per il trotto, di valutazione sanitaria per O.C.D. ed di altre patologie
ereditarie.
- prova di Valutazione a 3,5 anni delle tre andature da montati per poter accedere alle selezioni.
- selezione per l’ammissione al performance test (dopo ca. un mese), mediante prove di salto in libertà,
prova da montati e valutazione morfologica (scelti 12 soggetti).
- prova di performance test (prova dei 100 giorni) per l’approvazione finale di max. 6 stalloni.
I 6 stalloni approvati ogni anno partecipano poi al performance test UNIRE per l’approvazione come Sella
Italiano.Maremmano.
La prova di Performance si tratta di una prova di valutazione finale consistente in una serie di valutazioni
che portano alla scelta e all’approvazione definitiva degli stalloni; si compone di 4 prove quali quella in
rettangolo e quella del salto in libertà (con valutazione dell’andatura, della potenza, della spinta, dell’agilità,
dell’elasticità e dello stile) e su altre due prove sotto cavaliere su breve percorso con ostacoli e su percorso
- Le puledre sono sottoposte a controlli sanitari mediante radiografie, per verificare l'eventuale presenza di
OCD, e laringoscopia per l’emiplegia laringea. Sono inoltre effettuate valutazioni morfologiche.
La selezione prevede una prova preliminare, a 2 anni, di trotto scosso, valutazione morfo-funzionale del
soggetto e misurazioni; una prova di salto scosso a 3 anni per ammissione al performance test ; e una prova
di Performance Test per ammissione degli stalloni ad operare il L.G. (contemporanea a quella svolta per il
Maremmano).
Il Purosangue Orientale è una razza sviluppatasi nel Regno d’Italia ed eminentemente nella regione Sicilia a
partire dal 1875 (decreto istitutivo Stud Book). In passato la Sicilia (dall’827 d.c.) è stata oggetto di
invasione da parte degli Arabi. Invasioni che hanno diffuso l’allevamento del cavallo del deserto, cavallo
Arabo delle tribù beduine del deserto dell’area Siriana e Iracheno-Iraniana (antica Mesopotamia). Dal 1875,
il cavallo arabo di ceppo asiatico sopravvissuto in Sicilia è stato oggetto di ulteriore approvvigionamento di
sangue orientale con Stalloni Arabi importati direttamente da tribù beduine presso i “regi depositi” di
Catania, Ozieri e Persano, costituendo così la razza Purosangue Orientale Siciliana. Si tratta di un Cavallo
che assomiglia molto oggigiorno al cavallo Arabo e che ha una storia simile al Shagja, cavallo di origini
arabe allevato in Ungheria. La consistenza attuale è di 170 animali, 150 dei quali allevati in Sicilia.
La produzione di cavalli purosangue o “Classici” per le gare di galoppo varia da paese a paese a seconda del
tipo di corse e del sistema di gestione delle corse da cui si ottengono i rilievi sulle prestazioni individuali dei
cavalli.
Ciononostante, si distinguono 4 grandi tipi di animale da competizione sportiva di galoppo e quindi
altrettante strutture di corsa: SPRINTER per (gare di1000-1200mt), MILIER (1600mt), CLASSICI (2000-
2400mt) e STAYER (oltre I 2400mt).
2. Pesi handicap, se fatti in modo sistematico;I valori di ereditabilità messi in luce in alcune analisi condotte
sui pesi handicap evidenziano una componente “genetica” di questa variabile sicuramente migliore di quella
ottenuta studiando i dati dei cronometraggi. Anche se alcuni lavori hanno indicato la presenza di possibili
elementi di distorsione nella stima di h2 (Ambiente comune di allevamento tra genitori e figli o
Accoppiamenti preferenziali in More O’Ferral e Cunningham e in Field e Cunningham), i pesi handicap
sembrano fornire una visione più fedele del valore dei cavalli, e quindi meglio utilizzabile, rispetto ai
cronometraggi, per la selezione degli animali. In effetti, quando definiti sistematicamente di gara in gara da
commissioni di giudici, i pesi handicap tendono ad essere direttamente proporzionali con la capacità di
vincita di un animale e quindi con l’attitudine alla corsa.
3. Peformance rates; Anche i performance rates, di origine americana e calcolati in base alle lunghezze di
distacco di ogni partecipante dal vincitore, hanno messo in luce una discreta componente “genetica”, anche
se alcune stime (Keiffer), lasciano intravedere la presenza di importanti fonti di distorsione. Similmente ai
pesi handicap sono in relazione proporzionale con le capacità di vittoria di un soggetto ma, rispetto a questi
ultimi, meno sottoposti a giudizi soggettivi sull’entità dell’handicap e più attinenti alla reale capacità di
prestazione di un cavallo.
4. Vincite; La valutazione delle vincite fornisce informazioni comparabili con quelle degli handicap circa
l’attitudine alle corse dei cavalli purosangue. Sotto l’aspetto pratico questo sistema di valutazione non
richiede nessuna informazione supplementare alla corsa stessa, dato che le vincite sono oggetto di
Sicuramente il criterio delle VINCITE sembra essere il più concreto per definire la capacità o attitudine alla
corsa. È opinione generale oggi che il criterio migliore sia la somma vinta per partenza fino a 3 anni;
questo perché a 2 anni possono esserci fattori di disturbo nella valutazione genetica (precocità degli
animali), mentre a 4-5 anni molti cavalli hanno già abbandonato le competizioni e quasi nessun animale
inizia la carriera a questa età. L’utilizzo delle vincite medie per partenza piuttosto che le somme totali
appare essere il miglior criterio possibile se si considera che: alcuni animali hanno carriera più breve di altri
causa infortuni; alcuni animali che corrono in molte gare possono vincere anche somme molto elevate
(soprattutto correndo gli handicap) pur avendo poco “merito”; i classici corrono poche gare ma solo i gran
premi molto remunerati come vincite.
Il managment della cavalla è più costoso del bovino proprio per le caratteristiche del ciclo. La cavalla
diviene pubere quando ha il suo primo ciclo riproduttivo con comparsa del primo calore e la prima
ovulazione. La pubertà dipende da vari fattori: dallo stato di nutrizione del soggetto che ne determina il
BCS, ma dipende fondamentalmente dal mese di nascita, infatti la pubertà si instaura nella prima stagione
riproduttiva dopo che la puledra ha compiuto minimo 12 mesi d’età cioè se una puledra nasce a Febbraio ,
l’anno successivo ad Aprile inizierà a ciclare. Al contrario, una puledra che nascesse a Settembre inizierà a
ciclare non a Settembre dell’anno successivo ma nella primavera successiva quindi 18 mesi anziché 12.
Quindi il mese di nascita influenza il momento in cui il soggetto diviene pubere e quindi in grado di
riprodursi. Inoltre ci sono delle concezioni ambientali di settore che fanno si che una cavalla non venga mai
fecondata alla pubertà, ma viene fecondata ad un’età minima di 2-3 anni, molto probabilmente anche età
superiori per cavalli da sella, ostacoli; anche se sappiamo che, grazie a studi sull’embryo transfert, cavalle
di 2 anni sono già idonee come donatrici di embrioni, quindi di conseguenza non c’è una preclusione alla
capacità riproduttiva ma è solo una resistenza dell’ambiente ingravidare soggetti particolarmente giovani.
Transito
Esofago
10-20sec
Stomaco
5-6h (2/3 rimane per 1h mentre 1/3 per 5-6h)
Tenue
3-5h
Crasso
30h (di cui 5h nel cieco)
Normalmente l’alimentazione di cavalli prevede la presenza del fieno fino al mattino, in modo che l’animale
possa alimentari, e successivamente una prima somministrazione di concentrato; in questo modo la parte di
svuotamento interessa principalmente il fieno e quindi la parte meno nobile, mentre il concentrato può
permanere per tempi più lunghi e quindi subire un’azione enzimatica più accurata e lunga. La seconda
somministrazione di fieno può avvenire nel pomeriggio , e poi una seconda somministrazione concentrata
(in totale 3 pasti). Mediamente un fieno di graminacea ha dei tempi di transito più lenti della medica.
Digestione gastrica
Complessivamente la digestione gastrica è sommaria, anche se fa seguito a una fine triturazione (stomaco
piccolo). Dei 50-70 l di volume di deglutizione giornaliero, saliva compresa, solo gli ultimi 15-20 subiscono
un’efficace azione gastrica, i quail rappresentano la parte terminale. Il pH stomaco ha valore massimo pari a
4 dopo 8 ore dal pasto; questo lento abbassamento del pH permette la proliferazione di lattobacilli e
streptococchi che liberano gas in presenza di glucidi facilmente fermentescibili, possibili indigestioni e
coliche gastriche gassose (meterorismo). L’azione della pepsina può risultare fortemente limitata (l’idrolisi
Ulteriore tecnica stimare la digeribilità è rappresentata dal NIRs (spettroscopia a riflettanza nel vicino
infrarosso) il quale prevede che venga preso un alimento, lo si fa attraversare da un raggio con una
determinata lunghezza d’onda ottenendo uno spettro (è molto veloce, molto precisa).
L’aspetto che fa modificare la digeribilità di un fieno di medica è lo stadio vegetativo; la medica dovrebbe
essere raccolta a inizio fioritura per avere un buon rapporto tra massa e qualità. In genere il fieno diminuisce
di digeribilità all’aumentare della maturità (il rapporto foglie/ steli è importante quanto il colore).
Nei fieni controllare anche le ceneri in cartellino.
I fattori che influenzano la digeribilità sono legati all’animale (razza/mole, categoria/ attività fisica, età,
sesso, stato fisiologico), all’alimento (quantità e qualità nutrienti, quantità e qualità di fibra e forma fisica
degli alimenti) e alla modalità di somministrazione (intake, abitudini alimentari, numero pasti e ordine di
somministrazione). Nei cartellini non viene indicato il valore di NDF, per legge i produttori devono scrivere
nel cartellino solo la fibra grezza. Se i cavalli non hanno problemi respiratori allora si somministrano fieni
lunghi. Per una cavalla gravida la qualità deve essere elevata e appetibile in quanto ingerisce meno a causa
dell’ingombro del feto. Quando si fanno delle modificazione nell’alimentazione, è consigliabile farlo
gradualmente, quindi per esempio se dobbiamo cambiare medica , lo si magari mescolando i due tipi di
medica fino al 100% di sostituzione 3 giorni dopo. Il silo mais ha un determinato pH (3,8-4) e può dare
alcuni problemi in quanto non viene diluito con altri alimenti in un contenitore grande come il rumine dei
bovini.
Il limite di questa equazione è la limitata capacità di previsione della ED in alimenti ricchi di fibra e grassi,
inoltre non sempre fornisce quindi buoni risultati.
È molto simile come risultati all’equazione NRC. Anche questo sistema non funziona molto bene con
alimenti ricchi di fibra e grassi, ma viene suggerito un aumento di ED in misura pari a 0.044 Mcal/kg
alimento per ogni 1% in più di grassi oltre il 5%; per esempio se abbiamo il 10% di grassi ed ED iniziale di
2.77 allora avrò:
ED=2.77+(0.044x(10-5))=2.99
Zeyner e Kienzle (2002) ED in MJ/kg ss (dividere il risultato finale per 4.184 o moltiplicare per 0.239)
ED=-3.6+0.211x(%PG)+0.421x(%EE)+0.015x(%FG)+0.189x(%EI)
Molto valida per alimenti con seguenti range di composizione chimica:
5.7-34.7 %PG 1.6-7.9 %EE 4.2-34.7 %FG 33.8-69.8 %EI
Il vero vantaggio di questa equazione è la possibilità di stimare meglio della NRC l’ED di alimenti ricchi di
grassi; il limite è che usa componenti chimici non sempre disponibili negli attuali data-base alimentari.
È stato creato il metodo sull’ED per creare un’alternativa al sistema Francese che usa l’EN ma anche un
alimento di riferimento che non necessariamente può essere accettato in tutti i paesi (orzo); mancano precisi
valori di EN per molti alimenti e per tutte le categorie di cavalli
inoltre non sono considerate le differenti efficienze di rendimento energetico che uno stesso alimento può
avere in diete diverse o in differenti categorie di cavalli.
La stima del contenuto di UFC dei foraggi conservati può essere calcolata dalle tabelle degli alimenti INRA,
dalla composizione chimica, dalla digeribilità della SO (stimata dalla composizione chimica di foraggi,
mediante un metodo pepsina-cellulasi (digeribilità in vitro), mediante lettura al vicino infrarosso NIRs) e dal
contenuto di energia digeribile.
La FG rappresenta la fibra grezza, che nei cartellini è indicata come cellulosa grezza (fibra Mendel), mentre
la PG o proteina grezza (metodo Kendall Ntotale x 6.25), mentre l’NDF rappresenta tutto tolto il contenuto
cellulare (amido + carboidrati solubili in acqua). Più i punti sono vicino allo zero e più veritieri sono i
risultati. Più bassa è la deviazione standard residua RSD e più rende l’equazione tra stimato e reale veritiero,
mentre maggiore è R e più rende buona l’equazione di previsione.
(UFC/kg ss)
RSD 0.060 R2=0.931
(UFC/kg ss)
RSD 0.041 R2=0.967
Il metodo NRC produce in genere una sovrastima del valore energetico degli alimenti, con particolare
riguardo ai fieni o alimenti fibrosi, dato che non considera le perdite dovute ai processi fermentative. Il
metodo INRA presenta una limitata accuratezza nella stima della digeribilità alimenti, gli alimenti possono
essere comparati in termini di “valore di sostituzione” e le UFC di alimenti “poco usuali” possono essere
ottenute da quelle relative agli stessi alimenti impiegati nei ruminanti o nei suini. Ha inoltre il vantaggio di
fornire un sistema di calcolo diretto per le miscele commerciali (anche se con un certo margine di errore).
Il sistema NRC non tiene conto dell’N presente in forma non proteica che quindi non può essere utilizzato
dall’animale per i propri fabbisogni.
Le avene sono distinte sul peso specifico da parte della quantità di amido; nei paesi con scirocco diminuisce
la quantità di amido sia per il frumento che per l’avena (gialla, rossa, nera)
Se l’animale non necessita di energia il pellet ha crusca e cruscami, al contrario meno cruscami e più
energetici.
Il pastone è fatto con semi di lino. Il lino è una pianta tessile utilizzato per i filati e il sottoprodotto è un
seme contenete una gran quantità di oli vegetali, quando vengono cotti in soluzione acquosa creano un
ALTRE TIPOLOGIE
Più precisamente l’NRC propone una equazione di stima (piuttosto complessa) che calcola il Fg a partire dal
5°mese di gestazione sul la base del peso della fattrice, del feto, dell’utero e della placenta, della crescita del
feto e del peso alla nascita .
a)Fieno p.s
b)Avena
SO = 100 – Ceneri
Faccio una media ponderata utilizzando le % dei prodotti utilizzati e le UFC calcolate nell’esercizio b
UFC = 0.38 x 0.98 + 0.24 x 1.19 + 0.24 x 1.16 + 0.14 x 0.88 = 1.0596
e)e f) In questo caso farò un’altra media ponderata utilizzando i dati che si riferiscono al fieno del primo
esercizio e la miscela dell’esercizio d